c/o UNUCI, Via Marsala, 12 - Centro Studi Storico Militari
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CENTRO DI STUDI STORICO MILITARI “GENERALE GINO BERNARDINI” c/o UNUCI, Via Marsala, 12 – 40126 Bologna www.centrostudimilitari.it Fondato il 15 gennaio 1974 BOLLETTINO DEL MESE DI FEBBRAIO 2017 Care Socie , cari Soci e Amici ! SINTESI INTRODUTTIVA Il 13 gennaio u.s., preceduta dalle note degli inni d’Europa, del Regno Unito e dell’Italia, ha avuto luogo, alla presenza di un folto e attento pubblico, la programmata conferenza riguardante l’uscita della Gran Bretagna dall’Unione Europea, con cui è stato inaugurato il programma delle attività storico culturali del Centro di Studi Storico Militari per l’anno 2017. La conferenza ha suscitato vivissimo interesse da parte del pubblico presente, sia per la specificità e attualità del tema proposto, sia per l’ampiezza e completezza delle argomentazioni espresse dai Relatori – i Soci Onorari Amm.Sq. Ferdinando SANFELICE di MONTEFORTE e Gen..D. Antonio LI GOBBI - entrambi esperti di relazioni internazionali, avendo anche ricoperto, per lunghi periodi, incarichi di assoluto rilievo in seno al Comando Supremo della NATO in Europa e ad organismi dell’Unione Europea. Ringrazio, con animo profondamente grato, i due illustri Relatori per la Loro squisita e costante disponibilità e per aver suscitato, con argomentazioni di alto profilo, un così vasto interesse culturale. La prossima conferenza, del 24 febbraio 2017 – proposta e organizzata dal socio Commendatore Gianni Ruzzier di Rimini, profugo istriano, che vivamente ringrazio per la Sua collaborazione – si propone di commemorare la tragedia dell’esodo delle popolazioni istriane fiumane e dalmate e lo sterminio di tantissimi cittadini italiani di quelle terre, uccisi barbaramente nelle foibe dopo l’8 settembre 1943 e subito dopo la fine della 2^ Guerra Mondiale. Tale commemorazione, che sarà tenuta dall’ avvocato cassazionista Paolo SARDOS ALBERTINI, nativo di Capodistria e residente a Trieste, ove, tra l’altro, è Presidente della Lega Nazionale di Trieste (fondata nel 1891 a Trieste sulle ceneri dell’Associazione “Pro-Patria” soppressa nel 1890 con decreto imperiale) e Presidente del Comitato per i Martiri delle Foibe, rientra nelle manifestazioni del “Giorno del Ricordo,” solennità civile nazionale italiana celebrata il 10 febbraio di ogni anno, istituita con la Legge 30 marzo 2004 n. 93. La data del 10 febbraio è il giorno in cui, nel 1947, fu firmato il Trattato di Pace, che assegnava alla Jugoslavia l’Istria e la maggior parte della Venezia Giulia. Tale legge prevede, tra l’altro, che: 1 - “La Repubblica italiana riconosce il 10 febbraio quale "Giorno del ricordo" al fine di conservare e rinnovare la memoria della tragedia degli italiani e di tutte le vittime delle foibe, dell'esodo dalle loro terre degli istriani, fiumani e dalmati nel secondo dopoguerra e della più complessa vicenda del confine orientale”; - “Nella giornata del ricordo sono previste iniziative per diffondere la conoscenza dei tragici eventi presso i giovani delle scuole di ogni ordine e grado. È altresì favorita, da parte di istituzioni ed enti, la realizzazione di studi, convegni, incontri e dibattiti in modo da conservare la memoria di quelle vicende. Tali iniziative sono, inoltre, volte a valorizzare il patrimonio culturale, storico, letterario e artistico degli italiani dell'Istria, di Fiume e delle coste dalmate, in particolare ponendo in rilievo il contributo degli stessi, negli anni trascorsi e negli anni presenti, allo sviluppo sociale e culturale del territorio della costa nordorientale adriatica ed altresì a preservare le tradizioni delle comunità istriano-dalmate residenti nel territorio nazionale e all'estero”. CONFERENZA DEL 13 GENNAIO 2017 Il 13 gennaio, con inizio alle ore 17,30, ha avuto luogo, nel salone d’onore del Circolo ufficiali dell’Esercito di Bologna, la conferenza di inaugurazione delle attività storico culturali del Centro. I Relatori, Amm.Sq. Ferdinando Sanfelice di Monteforte e Gen.D. Antonio Li Gobbi, si sono alternati nella esposizione del tema in programma: “L’USCITA DELLA GRAN BRETAGNA DALL’UNIONE EUROPEA – CONSEGUENZE IN MATERIA DI POLITICA DI SICUREZZA PER L’UE E PER L’ITALIA”. L’Amm.Sq. Ferdinando SANFELICE di MONTEFORTE ha introdotto l’argomento, descrivendo l’evoluzione storica delle relazioni sia politiche che commerciali della Gran Bretagna con l’Europa continentale, approfondendo soprattutto il contesto storico che va dalle guerre napoleoniche sino ai giorni nostri. Il Relatore, nel corso della Sua esposizione, ha tracciato la storia dell’adesione della Gran Bretagna all’Unione Europea, evidenziando come l’atteggiamento della Gran Bretagna nei confronti dell’UE sia sempre stato di “adesione parziale”, pretendendo che la sua partecipazione fosse “su misura.” L’Ammiraglio Sanfelice ha quindi illustrato l’evoluzione dei rapporti tra Gran Bretagna ed Italia, rapporti storicamente molto stretti, il che, però, non ha impedito alcuni incidenti negli ultimi anni, che hanno denotato una carente considerazione da parte britannica nei nostri confronti. Ha preso poi la parola Il Gen.D. Antonio Li Gobbi, che ha trattato i rapporti tra Gran Bretagna e USA, esaminando, in particolare, la “special relationship,” che lega le due nazioni e come questa si sia evoluta dalla fine del 2°Conflitto Mondiale fino al recente insediamento del Presidente degli Stati Uniti Donald Trump alla Casa Bianca. Il Relatore è passato, quindi, a considerare le implicazioni della BREXIT per la sicurezza euroatlantica, soprattutto per le conseguenze (dirette e/o indirette) che la BREXIT può avere per la NATO e, a tal fine, ha anche brevemente posto l’accento sulle relazioni tra NATO e UE nel settore della difesa e sicurezza. Sulla base di tali premesse, il Gen. Li Gobbi ha ipotizzato cosa, a suo parere, potrebbe cambiare nei rapporti tra la NATO (con Gran Bretagna) e l’UE (senza Gran Bretagna), sostenendo che, seppure le relazioni tra le due organizzazioni è improbabile che subiscano stravolgimenti sostanziali, l’uscita del Regno Unito potrebbe, a seconda dei casi, ostacolare o , viceversa, favorire la cooperazione tra le due organizzazioni. Il Relatore ha poi sottolineato che, se da un lato vi è il rischio concreto che la BREXIT porti ad uno stallo della cooperazione europea nel campo della difesa (con evidente danno per i 2 rapporti transatlantici e, quindi, riduzione della capacità dell’ UE di cooperare con la NATO e rischio che gli USA percepiscano l’Europa come un problema anziché un partner ), vi è anche la possibilità che la BREXIT avvii un rilancio della cooperazione nella difesa in seno alla UE (liberata delle ritrosie britanniche) e porti a una maggiore integrazione politico-militare di Stati chiave quali Francia, Germania e Italia. Secondo il Relatore, molto, in tal senso, dipenderà dall’esito e dal tono dei negoziati UK-UE per la BREXIT e dalle soluzioni che saranno adottate in relazione alla libera circolazione di capitali, beni, servizi e persone ( ovvero: “hard BREXIT” o “soft BREXIT”). L’Ammiraglio Sanfelice, nel riprendere la parola, ha esaminato cosa perde l’UE con la BREXIT, evidenziato che: In termini politici, l’UE perde uno dei principali pilastri, che all’interno bilanciavano l’asse franco-tedesco, e all’esterno fornivano un collegamento con Paesi di altri Continenti, legati storicamente alla Gran Bretagna; In termini militari, l’UE perde il suo principale strumento militare e cioè: o la componente nucleare dei sottomarini lanciamissili, che si aggiungeva a quella francese; o la seconda Marina europea, dopo quella francese; o una flotta aerea capace di dispiegarsi oltremare; o uno dei maggiori eserciti europei, ma soprattutto quello più dedicato alla “guerra senza limiti”. Ripresa la parola, il Gen. Li Gobbi ha espresso l’opinione che, per i paesi UE, la NATO rimane l’opzione politico-militare principale (e unica ) per missioni di difesa collettiva e che l’uscita della Gran Bretagna dall’UE non precluderà la partecipazione britannica a missioni UE di interesse del Regno Unito. Il Relatore, rifacendosi a quanto già accennato dall’Ammiraglio Sanfelice, ha poi evidenziato come la BREXT comporti solo una perdita “potenziale” di capacità militare da parte dell’UE, in quanto le capacità militari della Gran Bretagna sono sotto comando e controllo nazionale e non UE. Sulla base di un confronto tra le spese per la difesa di Regno Unito, Francia, Germania e Italia, il Relatore ha posto l’accento sull’elevata valorizzazione della componente tecnologica da parte britannica, che non trova riscontro nelle altre nazioni (soprattutto in Italia, che tra le quattro “grandi” potenze, resta il fanalino di coda), affrontando, poi, sia pur brevemente (dati i vincoli di tempo della conferenza), le problematiche relative al settore dell’industria aerospaziale e della difesa. Dopo aver ricordato la grande disparità di impegno finanziario in questo settore tra UE e USA, ha anche illustrato come la Gran Bretagna conti per ben un quarto degli investimenti nel settore aerospaziale e della difesa e sicurezza dell’intera UE. Il Gen. Li Gobbi, concludendo il Suo intervento, ha illustrato caratteristiche, volume di affari e presenza internazionale, sia dell’industria britannica che di quella italiana operanti nel settore aerospaziale e della difesa e sicurezza, accennando alle possibilità, in termini politico-militari, che si potrebbero aprire per l’Italia in seguito alla BREXIT e cioè: di giocare, in relazione al contesto UE, un ruolo politico-militare più significativo di quello attuale e riempire alcuni degli spazi vuoti lasciati dal Regno Unito; di cogliere, in relazione al contesto NATO, favorevoli occasioni dovute alla maggior rilevanza recentemente attribuita al fianco Sud e significativi benefici che potrebbero scaturire per l’Italia dal fatto di essersi dimostrata più “tiepida” di altri alleati nel supporto fornito a recenti politiche e misure anti-russe. In merito alle possibilità per l’industria aerospaziale e della difesa italiana di avvantaggiarsi della BREXIT, il Relatore ha infine accennato ai progetti di Leonardo-Finmeccanica e all’eventualità che (con la BREXIT), da un punto di vista della cooperazione industriale, la Gran Bretagna potrebbe aver perso rilevanza per gli USA anziché averne acquisita. 3 L’Ammiraglio Sanfelice ha quindi tirato le fila della complessa ed articolata tematica, evidenziando: i problemi per l’economia britannica: - Economia incentrata sulla finanza e sull’alta tecnologia; - Problemi delle banche britanniche (Islanda, Armatori greci); - Ruolo di ponte finanziario tra Asia ed Europa; - Necessità di un ri-aggiustamento radicale. i problemi del negoziato di uscita - Non si sa come andrà a finire, come in tutti i divorzi; - Sicuramente, l’UE perde sul piano della difesa e sicurezza, almeno sul piano potenziale, in un momento in cui gli USA non hanno ancora deciso quanto appoggiare la NATO; - La Gran Bretagna dovrà riorientare la propria economia. PROSSIMA CONFERENZA La prossima conferenza avrà luogo venerdì 24 febbraio 2017, con inizio alle ore 17,30, nel salone d’onore del Circolo Ufficiali dell’Esercito di Bologna, Via Marsala 12. Relatore sarà l’avv. Paolo SARDOS ALBERTINI, già presidente della Provincia di Trieste, che parlerà sul tema: L’ESODO DEGLI ISTRIANI – FIUMANI E DALMATI – I MARTIRI DELLE FOIBE Al termine della conferenza e dopo il dibattito verrà servita la cena in onore del Relatore alla quale sarà particolarmente gradita la partecipazione delle socie, dei soci e amici del Centro (per prenotazione telefonare al Cell. 349-24.00.105) NUOVI SOCI Un caloroso saluto di benvenuto al nuovo socio, Signor Francesco Saitta, abitante a Premilcuore di Romagna (FC). ATTENZIONE! NOTA IMPORTANTE PER I SOCI CHE ANCORA NON HANNO RINNOVATO L’ISCRIZIONE Il Centro si sostiene unicamente con il generoso contributo annuale dei Soci Ordinari. Prego, quindi, di verificare, cortesemente, se sia stata rinnovata l’iscrizione per lo scorso anno (2016) e, in caso negativo, di regolarizzare al più presto la propria posizione. La quota associativa, per l’anno 2017, ancora invariata rispetto al 2016, è di € 30,00 e può essere corrisposta, in contanti, in occasione della conferenza, oppure a mezzo bonifico bancario sul c/c presso la Deutsche Bank di Bologna Via Marconi, intestato a CSSM con le seguenti coordinate: IT 70S 03104 02400 000000 821266.SI RICORDA CHE DA OTTOBRE 2016 SONO APERTE LE ISCRIZIONI PER L’ANNO 2017 Con la più viva cordialità. Il Presidente Col.g.(alp)ris. Luciano Salerno Luciano Salerno 4