Fisco buono con I VIP

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Fisco buono con I VIP
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Fisco• buono
•
con I VIP
L'Agenzia delle entrate fa un accordo con la società
partecipata da Tronchetti Provera e dal -figlio
� di Cossutta. Che pagano 61 milioni invece di 883
di Giorgio Mottola e Giovanni Tizian
02-10-2016
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O SONO AMICO DELLA SIGNORA
Rinascente». In "Così parlò Bella­
vista" ,con questa battuta un clien­
te attempato provava a convincere
la caporeparto della storica catena
commerciale a concedergli uno
sconto. Ma nella pellicola di Lu­
ciano De Crescenzo la risposta dell'impie­
gata era perentoria: « Non esiste nessuna
signora Rinascente!)). E invece agli inizi
degli anni Duemila, per quasi un lustro,
un signor Rinascente è esistito eccome.
Rispondeva al nome di Dario Cossutra, il
figlio del più filosovietico dei comunisti
italiani, Armando, il grande antagonista
di Berlinguer dentro al Pci. Nel 2005, il
fondo di investimento che a Cossutta ju­
nior fa riferimento - la Investitori associa­
ti aveva messo insieme una cordata riu­
nita nella società Tamerice srl per acqui­
stare ciò che restava degli storici marchi
Rinascente e Upim. Del gruppo facevano
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di euro di dividendo,realiuato indebitan­
do mortalmente Seat Pagine Gialle. In
Borsa il titolo divenne carta straccia e
molti piccoli azionisti si ritrovarono sul
lastrico.
parte anche la Pirelii Real Estate di Tron­
Non sarà l'unica magia finanziaria
chetti Provera e una societ;Ì lussembur­
compiuta da Investitori Associati. Due
ghese. Un affare, soprattutto irnmohiliarc,
anni dopo, infarti, parte l'operazione Ri­
che sfiorava il miliardo di curo su cui
nascenre-Upim. La Fiat era in crisi e aveva
Cossurta, Tronchetti e company sono ri­
bisogno di liquidit,Ì, per questo decise di
usciti a pagare un'inezia di usse. Grazie a
vendere la sua quota di partecipazione
un rnaxi sconto tìscale concordato con
dentro Rinascente, che gli consentì cli
l'Agenzia delle entrate. li sistema di elu­
mettere a segno una plusvalenza da oltre
sione messo in piedi è stato scoperto dagli
600 milioni di curo. All'epoca Rinascen­
investigatori della Guardia di tìnanza nel
te-Upim era un gruppo in buona salute:
2008. Successivamente l'Agenzia delle
registrava un fatturato di 6,6 miliardi di
entrate aveva quantifìcato i mancati ver­
euro,aveva oltre 35 mila dipendenti, 1850
samenti al fisco da parte della cordata in
sedi e uno dei patrimoni immobiliari più
una cifra colossale: 883 milioni di euro.
invidiabili d"ltalia, con palazzi storici si­
La Tàrnericc srl è stata perciò condannata
niati nelle zone più lussuose di quasi tutte
a paga re da Ila com missione tributaria
le città della penisola. È su questo patri­
della Lombardia sia in primo grado che in
monio che mise gli occhi 'famerice srl, una
secondo grado. Poi si è arrivati alla tran­
societ,ì costituita ad hoc di cui all'epoca la
sazione. E qui c'è la grande sorpresa. Se­
Investitori Associati dete­
condo il documento di cui
neva il 32 per cento, la Pi­
"l'Espresso" i_, entrato in
Patrimonio
relli Real Estate il 20 e un
possesso, l'Agenzia ha pra­
fondo lussemb ur ghese,
ticato a T;1111crice uno scon··
immobiliare
Goih Luxcmhourg Thrce
to del 93 per cento. Doveva,
Rinascente
sarl,
il 32. Per comprare I.a
cioè\ incassare 88) milioni
Upim
Rinascente Spa Tamerice
di euro, ma si è accontenta­
NUMERO
srl vers<'l 880 milioni di eu­
ta di appena 61 milioni.
DI IMMOBILI
CITIÀ
ro,
di questa somma, però,
"Il denaro di per sé non
BENEVENTO
1
750 milioni furono prestati
si crea né s1 distrugge,,, di­
1
BOLZANO
da un gruppo di banche che
ceva ( ;ordon Gekko, il pro­
1
CREMONA
fìnanziarono l'operazione.
tagonista del film "Wall
CATANIA
2
Un acquisto, quindi, fotto
FERRARA
1
Street" di Oliver St<me,
GENOVA
2
quasi interamente a debito.
«semplicemente si trasferi­
1
IMPERIA
Ma qui interviene l'intui­
sce da una intuizione ad
1
LECCO
zione alla Gordon ( ;ckko
un'altr.1, magicamente».
MATERA
1
per moltiplicare i profìtti.
Principio che la Investitori
MESSINA
1
La Rinascente Spa aveva
Associati ha applicato an­
MILANO
9
una
controllata, la Rina­
che in altre occasioni. Il pri­
NAPOLI
3
scente
Upirn spa che valeva
vate equity, infatti, sì è di­
NOVARA
1
circi 90 milioni di curo.
stinto pure per un 'altra
NUORO
1
Tarncrice decide di com­
operazione tìnita malissi­
PIACENZA
1
prarla, sborsando una cifra
mo. Ne sanno qualcosa le
1
PORDENONE
ben sette volte superiore al
ROMA
6
decine di migliaia di azioni­
RAVENNA
1
reale valore di mercato. E
sti di Seat Pagine Gialle. La
1
TRIESTE
anche in questo caso è lo
società era stata acquistata
VARESE
1
stessogruppodi hanche cbc
nel 2003 dalla Investitori
VERBANO
1
concede il finanziamento.
Associati e da altri due fon­
VICENZA
1
La società alla fine versa
di di investimento. Ma nel­
VERCELLI
1
865 milioni nelle casse della
la proprietà la cordata di
PRATO
1
Rinascente Spa, che in que­
cui faceva parte anche Cos­
FIRENZE
1
sto modo, registra una su­
sutta ci restò giusto il tempo
PALERMO
1
per plusvalenza da 768
di distribuirsi 3,6 miliardi
Un negozio Upim, la catena
commerciale acquisita
dalla società Tamerici
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milioni di euro. Ma all'epoca Rinascente
Spa era interamente di proprietà di -famc­
rice srl. F infatti, poche settimane dopo, è
lì che tornano tutti i soldi, sotto forma di
dividendi. Il denaro, dunque, rientra eia
dove era uscito. li motivo di questa alchi­
mia finanziaria è presto spiegato: dal
momento che le plusvalenze sono frutto
di operazioni infragruppo, non viene pa­
gato nemmeno un curo di tasse. T1mcricc
incassa così il max i dividendo e il fìsco non
può che stare a guardare. Tuttavia il capo­
lavoro non è ancora compiuto. Subito
dopo aver spostato tutti gli immobili
nella p;1rtecipata Rinascente Upim, Tame­
rice srl si libera di Rinascente spa. La
vende però a poco pill di 90 milioni di
curo, dopo averla comprata a 880 milioni
di curo. Realizza così un minusvalenza
enorme. che ammortizzcrù non pagando
le tasse su tutti gli ulteriori protìtti raccol­
ti dalla vendita dell'immenso patrimonio
immobiliare del vecchio gruppo Rina­
scente Upim. "L'Espresso" ha contattato
l'Agenzia delle Entrate per un commento
tecnico sull'accordo. "Non siamo auto··
rizzati a rilasciare dichiarazioni su casi
particolari», è_, stata la risposta. Mentre il
manager Cossutta, contattato tramite
Investitori Associati, non ha risposto
Che i registi dell'operazione fossero
disinteressati a far andareavanti lo storico
marchio, ma intendevano soltanto realiz­
zare una speculazione immobiliare, i la­
voratori lo avevano intuito subito. "Non
riteniamo malizioso», spiegava all'Unità
il 14 maggio 2006 Marco Marroni, segre­
tario nazionale Uiltcs, «remere che l'obiet­
tivo sia quello di ripulire il conto econo­
mico, attraverso iniziative brutali come le
chiusure e i licenziamenti, per poi riven­
dere l'aziemb e nello stesso tempo vende­
re i negozi di proprietù ». t quello che poi
è accaduto: nel giro di qualche mese viene
annunciata la chiusura di 14 punti vendi­
ta e il licenziamento di quasi 500 persone.
In pochi anm ciò che rimane della parte
operativa viene dismesso e i gioielli irnmo­
hiliari venduti al maggior offerente. A ri­
metterci da questa intricata vicenda, chm­
que, non solo i lavoratori di Upim e Rina­
scente ma anche i contribuenti italiani.
Perché grazie allo schema di ingegneria
fìscale messo in piedi, Tamerice e la cor­
cla ta che l'ha sostenuta sono riusciti a
versare solo gli spiccioli al signor fisco. 11