La didattica nell`anno scolastico 2000/2001

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La didattica nell`anno scolastico 2000/2001
POLARIS
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Allegato a NOTIZIE IN... CONTROLUCE di Ottobre 2001
desiderata rivincita allorché, commissionato un
completamento del cavallo col mettervi in groppa
anche un cavaliere in figura di San Giorgio, lo schermo venne istantaneamente cancellato e, senza quasi
che si percepisse soluzione di continuità, vi si distese la figura di un orrido drago, tutto piastre, unghie e
rotelle, ovvio complemento della figurazione richiesta. Un piccolo capolavoro nel suo genere, di sicuro
effetto ma dal volto rassemblante - al di là di ogni
possibile equivoco - le fattezze di "Mr. President"
contorte in un sogghigno bestiale. E per qualche
giorno l'ordigno malefico si accanì contro le massime istituzioni, rifiutandosi di produrre soggetti rinascimentali, ma dedicandosi a viste esplose della Casa
Bianca, scomposizioni della medesima in sezioni
auree, fortilizi e bastioni da affiancarle e così via.
La cosa cominciò a migliorare - si fa per dire - quando il sistema tornò spontaneamente a raffigurazioni
più tradizionali. Stavolta, sempre rifiutando il cavallo, produsse una Madonna con Bambino e San
Giovannino in colore pieno, con particolare cura alla
prospettiva aerea che via via velava verso l'orizzonte colline, borghi e torri. In molti restarono a bocca
aperta e almeno una ventina tra riviste elettroniche e
cartacee la misero in copertina. Ma per gli addetti al
progetto seguitava a non essere affatto un buon
segno.
Finalmente il sistema decise di tornare a cavallo e
cavaliere. Per ben tre volte consecutive eseguì il soggetto nelle positure e nei gradi di finitura - sempre
più dettagliati - richiesti, impiegandoci pure un
tempo accettabile. Sconcertante!
A meno che... - cominciò a teorizzare qualche esperto in intelligenza artificiale che in vita sua non aveva
mai visto un monitor - a meno che il progetto fosse
così complesso da richiedere quasi necessariamente
un funzionamento iniziale un po' erratico. Il sistema
se la doveva "prendere comoda" per cominciare a
orientarsi in quel guazzabuglio con cui era alle
prese; doveva elaborare selvaggiamente per un po'
prima di individuare da solo le strade per le quali
indirizzarsi. L'analogia sollevata era quella del
"sogno". In qualche modo non ancora chiarito, ma
che si presentava come ottimo argomento di tesi di
laurea per studenti brillanti - e di raggiungimento di
cattedra per accademici meno brillanti - il sistema
aveva "sognato" per un po' e finalmente si era "svegliato". L'esecuzione puntuale delle ultime commissioni denotava il raggiungimento di una configurazione stabile, dalla quale si poteva ormai partire per
lo sviluppo corretto del progetto. Gli informatici che
lavoravano sull'"Anghiari" commentavano queste
ipotesi con dei "Boh!", dei "Mah!", degli "Uhm!".
D'altra parte, alternative techiche non sembravano
essercene. Ogni successiva revisione confermava la
correttezza dell'impostazione di base, per cui la speranzella che il problema risiedesse negli intrichi dell'architettura multidimensionale e fosse quindi destinato a risolversi da solo era tutto sommato benvenuta.
Nuova desolazione e disperazione quando, per un'altra settimana, vennero fuori solo sciarade e rebus - di
bel disegno questi ultimi, ma nessuno se ne curava.
Le cose trascesero ogni limite allorché il Leonardo
sintetico che serpeggiava per i circuiti riuscì - non si
seppe mai come, ed è ancora informazione classificata per cui rischio molto a divulgarla - a infrangere i codici di sicurezza del Pentagono e impadronirsi dei progetti di un nuovissimo ordigno bellico spaziale la cui esistenza era stata - ed è tuttora - sempre
negata, e i cui schemi dettagliati visualizzò sullo
schermo aggiungendovi di proprio spingarde, colubrine, mortai e antenne falcate. La qualità grafica era
sempre superba, ma dopo aver giurato solennemente
di mantenere il segreto su quanto accaduto, il gruppo di lavoro convenne che non si poteva seguitare a
quel modo. Bisognava ad ogni costo individuare il
baco che impediva l'ottenimento sistematico dei soggetti voluti.
CONTINUA NEL PROSSIMO NUMERO...
La didattica nell'anno scolastico 2000/2001
La professoressa Maria Antonietta Guerrieri, Consigliere Delegato per la Didattica, ci spiega
come l’ATA organizza ogni anno nelle scuole corsi e lezioni ai ragazzi di tutte le età.
C
ome è consuetudine già da parecchi anni, noi
soci didatti tiriamo le somme del lavoro
svolto durante l'anno scolastico da poco conclusosi.
Anche quest'anno il lavoro fatto nelle scuole ci ha
dato molte soddisfazioni ed è stato apprezzato da
tutti coloro che ne hanno usufruito. Anche quest'anno, inoltre, le richieste hanno superato le nostre possibilità e, pur impegnandoci al massimo, non siamo
riusciti ad accontentare tutti.
Il numero totale di scuole raggiunte dal nostro
intervento è stato di 24 tra elementari, medie inferiori e medie superiori.
Siamo molto contenti perché al nostro piccolo
gruppo si sono aggiunti tre nuovi e volenterosi soci
didatti, che inizialmente hanno affiancato i più
esperti ed in seguito sono diventati operativi a tutti
gli effetti. Ci auguriamo che ne vengano altri, c'è
lavoro per tutti!
Dobbiamo registrare anche una novità che è risultata molto positiva e che, per questo motivo, abbiamo deciso di offrire quest'anno a tutte le scuole che
richiederanno il nostro intervento. Accanto alle
lezioni agli alunni in alcune scuole sono stati fatti dei
piccoli corsi di aggiornamento per gli insegnanti che
sono stati molto apprezzati.
Infatti, soprattutto nelle scuole elementari e medie
inferiori, per particolari argomenti proposti, come
per esempio la costruzione di uno strumento astronomico o l'osservazione del cielo di notte, non solo
la presenza ma anche la fattiva collaborazione dell'insegnante della classe, che conosce gli allievi, è
decisamente necessaria.
Un'altra novità molto simpatica e che è stata acolta con grande entusiasmo dagli alunni della classe
quarta del plesso "Centro Urbano" di Lanuvio è stato
il "Gioco del Sistema Solare"; un vero e proprio
gioco con regole e vincitori che un nostro socio ha
elaborato e che gli alunni, a conclusione del ciclo di
lezioni, hanno giocato nel parco antistante la biblio-
teca comunale di Lanuvio. Come ogni buon gioco,
sotto l'apparenza ludica, permette di apprendere
come i pianeti ed i satelliti si muovano attorno al
Sole, in quali condizioni si possano osservare i pianeti e le costellazioni, insomma un piccolo "planetario" vivente.
Dobbiamo registrare ancora una novità legata al
fatto che da Gennaio è in funzione l'Osservatorio
Pubblico "Franco Fuligni" al Vivaro. Tutte le scuole
che hanno partecipato alle nostre lezioni hanno
avuto la possibilità di concludere con serate osservative usando il telescopio in dotazione all'osservatorio: accompagnati da insegnanti e genitori, anche
essi coinvolti, hanno avuto l'opportunità di osservare prima nel piazzale antistante, ad occhio nudo, le
costellazioni visibili, e poi dentro la cupola, al telescopio, alcuni oggetti celesti particolarmente interessanti: quest'inverno Marte è stato senza dubbio
l'oggetto più gettonato.
A tutte le scuole dei Castelli Romani è stato inviato un plico con le nostre proposte per l'anno scolastico 2001/2002; come si noterà ci saranno alcune
novità, infatti sono stati elaborati pacchetti differenti per tipo di scuola e per ampiezza di interventi in
tutti, comunque, è prevista la serata conclusiva
all'osservatorio del Vivaro.
A conclusione di questa breve relazione sull'attività didattica, voglio porre l'attenzione su una iniziativa molto stimolante che affiancherà il ciclo di conferenze "Tutti gli Universi Possibili" in programmazione a Febbraio a Frascati e che sarà tenuto dal
nostro Italo Mazzitelli (vedere anche ultima pagina
di Polaris): tra gli alunni, particolarmente interessati, dell'ultimo anno delle scuole medie superiori, che
parteciperanno al ciclo di conferenze, verrrà costituito un gruppo che, seguito da alcuni soci operativi
dell'Osservatorio, si dedicherà a calcolare sperimentalmente l'espansione dell'Universo. Non c'e bisogno
di sottolineare il grande valore di questa iniziativa;
inoltre il lavoro effettuato potrà essere portato agli
esami di diploma come percorso pluridisciplinare da
ognuno degli allievi partecipanti.
Concludo augurando a tutti insegnanti e studenti
un sereno e produttivo anno scolastico in attesa di
essere contattati quanto prima per offrire la nostra
esperienza e le nostre conoscenze astronomiche.
Prof. Maria Antonietta Guerrieri
"Misurare" l'espansione dell'universo?
Aderendo al progetto "Tutti gli Universi Possibili",
tre gruppi selezionati di studenti, di tre Istituti diversi, avranno modo di svolgere un’esperienza all’interno dell’Osservatorio “Franco Fuligni”, nel tentativo
di misurare l'espansione dell'Universo e quindi la
costante di Hubble. I ragazzi opereranno sotto la
guida di esperti professionisti e astrofili
dell'Associazione Tuscolana di Astronomia. Al termine dell’esperimento gli stessi realizzeranno una
Mostra-Percorso ad elevato contenuto multimediale
dove potranno esporre i loro risultati, e che illustri
tutte le varie tappe. I risultati delle ricerca saranno
poi pubblicati su riviste scientifiche ed amatoriali
nazionali ed internazionali. L’esperienza oltre ad
avere rigorosità scientifica ed interesse didattico,
potrà essere utilizzato anche dagli stessi studenti
come eccellente tesina d'esame di maturità.
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