postimpressionismo/neoimpressionismo - Il-Cubo

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postimpressionismo/neoimpressionismo - Il-Cubo
POSTIMPRESSIONISMO/NEOIMPRESSIONISMO
CENNI STORICI
POETICA
ARTISTI
OPERE
Alcuni autori parlano di POSTIMPRESSIONISMO, individuando con questo nome un complesso composito di artisti che, conclusa l'esperienza
dell'impressionismo, danno vita a nuovi percorsi.La data di inizio di questo cambiamento viene individuata per alcuni già il primo dicembre
1884, giorno in cui si inaugura una nuova esposizione al Salon des Artistes Indépendants. Tra gli artisti presenti, i fondatori sono: Odilon
Redon, Georges Seurat, Paul Signac.
Per altri invece fondamentale è il 1886, anno dell'ultima mostra impressionista, in cui si manifesterà il neoimpressionismo in modo più
definito. Il neoimpressionismo è un movimento pittorico ispirato alla ripresa delle teorie
dell'impressionismo.Nasce dalle riflessioni della "Société des Indépendants" presieduta da Odilon-Redon e composta da Paul Signac,
Georges Seurat, Henry-Edmond Cross, Charles Ongrand, Albert Dubois-Pillet e altri.Il termine neoimpressionismo fu coniato dall'editorialista
Félix Fénéon sulla rivista "L'Art Moderne" del 19 settembre 1886, preferendola a Divisionismo più amato da Seurat, e poi ripreso in un
proprio saggio sul movimento. Nel dicembre dello stesso anno fu usato anche da Arsène Alexandre, editorialista de "L'Evénement".
Il neoimpressionismo nasce, come l'impressionismo, in Francia.
le caratteristiche comuni dei neoimpressionisti furono: il rifiuto della sola impressione visiva e la tendenza a ricercare la solidità
dell'immagine, la sicurezza del contorno, la certezza e la libertà del colore. Si cerca di andare al di là della sola impressione e, per questo, i
neoimpressionisti dipingono in un primo momento en plein air, per poi riprendere il lavoro nell'atelier, dove avveniva la realizzazione
tecnica del dipinto.
Paul Signac --> L'artista postimpressionista non pointille ma divide. Dividere significa assicurarsi i benefici della luminosità, del colore e
dell'armonia con:
1° il miscuglio ottico dei soli pigmenti puri...,
2° la separazione dei diversi elementi...,
3° l'equilibrio di questi elementi e della loro proporzione...,
4° la scelta di una pennellata proporzionata alla dimensione del dipinto...
Gli studi neoimpressionisti furono fortemente influenzati dagli studi scientifici sul colore, in particolare quelli di Chevreul. Egli cominciò a
distinguere i colori in primari e secondari, scoprì che due colori giustapposti, sovrapposti o vicini da lontano danno l'effetto di un colore
unico (base dei puntinisti) e scopre l'esistenza dei colori complementari.
Van Gogh, Gauguin, Cezanne, Touluse-Lautrec, Signac, Seurat
Seurat, La grand Jatte ; Cezanne, Le grandi bagnanti ; Cezanne, la montagna Saint Victorie vista dai Lauves ; Gauiguin, Il cristo giallo ;
Gauguin, Aha oe feii? ; Van Gogh, Notte stellata ; Van Gogh, Campo di grano con volo di corvi
CEZANNE
Nasce a Aix-en-Provence il 19 gennaio 1839 da una famiglia benestante. Studiò al collegio Bourbon e poi alla Ecole des Beaux Arts. Passò
alcuni anni a Parigi per dedicarsi alla pittura e, per tutta la vita, cercò di esporre le sue opere ai Salons, ricevendo solo rifiuti. A Parigi venne
a contatto con gli Impressionisti e partecipò alla loro prima mostra, quella del 1874. Ma, già a partire dal 1880, le sue opere mostrano
significative differenze con quelle degli Impressionisti e il suo distacco dalla loro visione effimera e fuggevole della realtà.
Dall'impressionismo Cezanne apprese a dipingere en plein air e la ricerca della massima luminosità dei colori. La sua esperienza, però,
continua alla ricerca (tormentata) della verità essenziale delle cose, che l'impressione visiva non poteva esprimere. Questa ricerca fu così
importante da generare in lui insoddisfazione e disgusto per le opere che riteneva imperfette. Per Cezanne l'unica ragione di vita fu il lavoro.
Egli morì il 22 ottobre 1906. Il disegno di Cezanne è deciso e realizzato con linee ondulate che si sovrappongono nel delimitare i contorni,
mentre le zone d'ombra e i volumi sono evidenziate da un tratteggio rapido. Gli acquerelli vivono del disegno sottostante a matita e dei vari
strati di trasparenze colorate, sovrapposti l'un l'altro solo quando la pennellata sottostante si era già asciugata. in questo modo i colori non
possono mescolarsi e la loro soprapposizione dà luogo a vari piani dello spazio. Cezanne lasciava il foglio bianco nei punti colpiti dalla luce.
Secondo Cezanne, nella pittura, ci sono due cose: l'occhio e il cervello, ed entrambe devono aiutarsi tra loro. ciò significa che la lettura
percettiva non è suffivìciente, ma va ineìtegrata con un secondo livello, quello intelleivo, che sprona il pittore a indagare la realtà per
scoprirne l'essenza. La verità a cui tende Cezanne è la geometria, che permea tutte le cose e a cui tutto può essere ricondotto. Le sue figure,
pur essenziali nella forma, acquistano maggior monumentalità e potenza architettonica, mentre l'uso costruttivo del colore determina piani,
curve, luci,.... Negli ultimi anni della sua vita Cezanne dipingerà moltissimo il monte Saint VIctoire, paesaggio che vedeva sempre da
bambino. Lo dipingerà sempr in modo diverso e, nell'ultimo di essi, Cezanne mostra una natura vinta e svelata, sezionata e ricomposta.
Questo fa si che i cubisti lo riterranno loro padre e ispiratore.