ADORAZIONE Eucaristica giovedì santo
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ADORAZIONE Eucaristica giovedì santo
Inizio Sac.: Tutti: Sac.: Tutti: Nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo. Amen. Pace e Luce in abbondanza a tutti voi che siete in Cristo. E con il tuo Spirito. Sac.: Carissimi, siamo davanti all’Eucarestia che per noi è il dono rinnovato dell'Ultima Cena. Attingiamo dall'intimità familiare con Cristo quella forza necessaria per rinnovare la nostra vita, rafforzare la comunione tra di noi e testimoniarlo facendo nostra l’esortazione di Gesù: “Beati voi, sale della terra e luce del mondo”. Siamo stati chiamati, da battezzati, a ricercare una partecipazione viva al Cristo, ad ascoltarlo e sentirsi ascoltati, ad amarlo e sentirsi amati. Canto: Lodi all’Altissimo (pg.11) Guida: Invochiamo lo Spirito Santo perché la nostra preghiera di adorazione sgorghi da un cuore umile, sincero e contrito, raccolto e proteso a Cristo che è nell’atto di donare per noi il suo Corpo e il suo Sangue. Uniti alla nostra madre Maria che prega con noi, diciamo tutti: Vieni Spirito Santo, riempi i cuori dei tuoi fedeli e accendi il fuoco del tuo amore. Vieni Spirito Santo manda a noi dal cielo un raggio della tua luce. Vieni Santo Spirito e tutto sarà ricreato, e rinnoverai la faccia della Terra. Momento di silenzio 1 1° MOMENTO: LA GIOIA DEL VANGELO Sac.: Dal Vangelo secondo Matteo (5,13-16) «Voi siete il sale della terra; ma se il sale perde il sapore, con che cosa lo si renderà salato? A null’altro serve che ad essere gettato via e calpestato dalla gente. Voi siete la luce del mondo; non può restare nascosta una città che sta sopra un monte, né si accende una lampada per metterla sotto il moggio, ma sul candelabro, e così fa luce a tutti quelli che sono nella casa. Così risplenda la vostra luce davanti agli uomini, perché vedano le vostre opere buone e rendano gloria al Padre vostro che è nei cieli». Sac.: Dal Vangelo secondo Matteo (13,44-45) «Il regno dei cieli è simile a un tesoro nascosto nel campo; un uomo lo trova e lo nasconde; poi va, pieno di gioia, vende tutti i suoi averi e compra quel campo». Inoltre il regno dei cieli è simile ad un mercante che va in cerca di perle preziose. Momento di silenzio L.: Dalla Evangeli gaudium di Papa Francesco (EG1) «La gioia del Vangelo riempie il cuore e la vita intera di coloro che si incontrano con Gesù. Coloro che si lasciano salvare da Lui sono liberati dal peccato, dalla tristezza, dal vuoto interiore, dall’isolamento. Con Gesù Cristo sempre nasce e rinasce la gioia. In questa Esortazione desidero indirizzarmi ai fedeli cristiani, per invitarli a una nuova tappa evangelizzatrice marcata da questa gioia e indicare vie per il cammino della Chiesa nei prossimi anni» Momento di silenzio Guida: La gioia di cui parla Papa Francesco è frutto dello Spirito Santo che sgorga dal cuore del Cristo e inonda il cuore del cristiano e la vita della comunità. Questo dono suscita stupore, gratitudine, fervore missionario. I cristiani, infatti, che hanno ricevuto la gioia del Vangelo, non possono trattenerla per sé. Tale gioia è donata per essere comunicata. La prima via di comunicazione è la testimonianza che è presenza, partecipazione, solidarietà. 2 Sac. Perché il Vangelo divenga una gioia profonda e comunicabile è necessario ritrovarla in alcune dimensioni del nostro essere cristiani. Verifichiamo i nostri comportamenti: Momento di silenzio L.: 1. Sono disposto, come cristiano, a distaccarmi dai beni materiali per accogliere Gesù, perla preziosa, che arricchisce e dà gioia alla mia vita, o sono come il giovane ricco? 2. Annuncio con la mia testimonianza di vita in famiglia, nel lavoro, nella comunità la gioia dell’incontro con Gesù? 3. Mi capita di giudicare gli errori degli altri e non accorgermi di essere pietra d’inciampo per i miei fratelli? 4. Faccio fatica a mettere in pratica la Parola di Dio? Momento di silenzio L.: Viviamo in un tempo in cui, bramosi di arricchirci materialmente, ci siamo smarriti per le vie del peccato. Tu, Signore, ci inviti ancora una volta con il tuo esempio umile di padre a spogliarci di tutto ciò che è male per essere sale e luce della terra, fedeli alla tua Parola, coraggiosi come i Profeti, forti come i martiri e capaci di contagiare i fratelli che incontriamo sul nostro cammino. Sac.: Carissimi, può essere bello, ma non è certo facile, essere sale e luce. Gesù ci vuole accanto a Lui, in Lui e per Lui: <<Non vi chiamo più servi ma amici>> (Gv.) Gesù, questa sera, ci chiede di uscire dalla nostra coscienza isolata ed andare incontro al tesoro nascosto che trattiene la gioia più grande. Significa essere disponibili, avere pazienza, mitezza, scomparire come il sale per arricchire di “sapore” ogni nostra azione. Significa essere umile come il pane, che è sempre lì per accompagnare le pietanze. Questa Eucarestia, che stiamo adorando, nutre i nostri cuori, non appesantisce i nostri passi, perché Gesù si è alzato per lavare i nostri piedi come un servo. Proviamo il ristoro di questo atto di Gesù e impariamo da Lui la scioltezza e la fermezza dell’amore incondizionato che ci permette di accarezzare senza trattenere, di ristorare senza possedere, …, di vivere della luce di Cristo e non della propria. 3 Sac.: Preghiamo. Tu sei la nostra fede, tu sei la nostra luce. Fa che la fiaccola non si spenga e che il sale non perda mai il suo sapore. Signore, ci vogliamo unire a Te nell’amore più puro, perché la costruzione del tuo Regno divenga la nostra passione. Nei secoli dei secoli. Tutti: Amen. Canto: Beatitudini ( pg.11) 2° MOMENTO: LA PASSIONE PER L’EVANGELIZZAZIONE L.: Dalla lettera di S. Paolo Apostolo ai Galati (5,1-26) «Fratelli, se vi lasciate guidare dallo Spirito, non siete sotto la Legge. Del resto sono ben note le opere della carne: fornicazione, impurità, dissolutezza, idolatria, stregonerie, inimicizie, discordia, gelosia, dissensi, divisioni, fazioni, invidie, ubriachezze, orge e cose del genere. Riguardo a queste cose vi preavviso, come già ho detto: chi le compie non erediterà il regno di Dio. Il frutto dello Spirito invece è amore, gioia, pace, magnanimità, benevolenza, bontà, fedeltà, mitezza, dominio di sé; contro queste cose non c’è Legge. Quelli che sono di Cristo Gesù hanno crocifisso la carne con le sue passioni e i suoi desideri. Perciò se viviamo dello Spirito, camminiamo anche secondo lo Spirito. Non cerchiamo la vanagloria, provocandoci e invidiandoci gli uni gli altri». Momento di silenzio L.: Dalla Evangeli gaudium di Papa Francesco (EG 78) «Oggi si può riscontrare in molti operatori pastorali, comprese persone consacrate, una preoccupazione esagerata per gli spazi personali di autonomia e di distensione, che porta a vivere i propri compiti come una mera appendice della vita, come se non facessero parte della propria identità. Nel medesimo tempo, la vita spirituale si confonde con alcuni momenti religiosi che offrono un certo sollievo ma che non alimentano l’incontro con gli altri, l’impegno nel mondo, la passione per l’evangelizzazione. Così, si possono riscontrare in molti operatori di evangelizzazione, sebbene preghino, un’accentuazione 4 dell’individualismo, una crisi d’identità e un calo del fervore. Sono tre mali che si alimentano l’uno con l’altro» Momento di silenzio GUIDA: Per l’apostolo Paolo, le opere della carne e i frutti dello Spirito non sono semplici comportamenti da assumere, ma atteggiamenti da scoprire in noi stessi e tentare di cambiare solo con il supporto e l’ispirazione dello Spirito di Dio. Papa Francesco ci invita con sollecitudine a prendere contatto con gli atteggiamenti più che con i comportamenti. Sac.: Fratelli e sorelle, la trasformazione degli atteggiamenti è oggi la vera sfida dell’impegno educativo. Il Vangelo dell’unico Maestro ci dice che le tentazioni fanno parte della nostra vita ma, nello stesso tempo ci mette nelle condizioni, a patto che lo desideriamo, di individuarli, riconoscerli, dar loro un nome, per essere, poi, in grado di discernere e cercare nuove vie per arginarle. Preghiamo Gesù Eucarestia, nel silenzio del nostro cuore, perché ci aiuti a riconoscere le tentazioni che più ci affliggono, sia a livello individuale che comunitario, e ci suggerisca come vincerle. Adoriamo L.: Preghiamo insieme e diciamo: Rit. Signore illumina il nostro sguardo. Per distaccarci dagli spazi di potere e di gloria umana. Rit. Per aiutarci a dividere il pane con l’affamato. Rit. Per allontanare da noi l’egoismo e guidarci verso scelte di pace e di giustizia. Rit. Per darci il coraggio di accogliere il cammino fecondo della croce. Rit. Per scoprire la gioia di credere e cercare di irradiarla nel deserto spirituale della società odierna. Rit. Per non lasciarci vincere dal male, ma vincere il male con il bene. Rit. Per non dare spazio al desiderio di imporre le proprie idee a qualsiasi costo. Rit. L.: Ti rendiamo grazie, Signore, perché questo banchetto anticipa la festa del tuo regno e, mentre sostieni, con il tuo Corpo, noi poveri e pellegrini, ci fai vigili e attivi per costruire nel quotidiano la giustizia e la pace, colmando il nostro cuore di speranza e di gioia. Fa che tutta la nostra 5 esistenza sia umilmente orientata alla comunione, per crescere in comunione, dando ai nostri attimi respiro di Chiesa secondo la missione che Tu affidi a ciascuno. Signore rendici testimoni del tuo amore. Momento di silenzio L.: Ripetiamo insieme: Rit. Resta con noi! Cristo, per noi immolato… Rit. Cristo, nostra Pasqua quotidiana… Rit. Cristo, fuoco che brucia le scorie del nostro peccato… Rit. Cristo, forza per noi che siamo debolezza… Rit. Cristo, guida sicura nelle nostre incertezze quotidiane… Rit. Cristo, che ci abiti e ci possiedi… Rit. Cristo, braccio che ci sostiene perché le forze non vengano meno… Rit. Cristo, purezza del nostro cuore… Rit. Cristo, amore e nostra ragione di vita… Rit. Cristo, che ci chiami tutti a seguirti nel tuo mistero d’amore… Rit. CANTO: Resta con noi ( pg.12) 3° MOMENTO: IL PIACERE DI ESSERE POPOLO L.: Dal Libro dell’Esodo (19,1-8) «Al terzo mese dall’uscita degli Israeliti dalla terra d’Egitto, nello stesso giorno, essi arrivarono al deserto del Sinai. Levate le tende da Refidìm, giunsero al deserto del Sinai, dove si accamparono; Israele si accampò davanti al monte. Mosè salì verso Dio, e il Signore lo chiamò dal monte, dicendo: «Questo dirai alla casa di Giacobbe e annuncerai agli Israeliti: “Voi stessi avete visto ciò che io ho fatto all’Egitto e come ho sollevato voi su ali di aquile e vi ho fatto venire fino a me. Ora, se darete ascolto alla mia voce e custodirete la mia alleanza, voi sarete per me la proprietà particolare tra tutti i popoli; mia infatti è tutta la terra! Voi sarete per me un regno di sacerdoti e una nazione santa”. Queste parole dirai agli Israeliti. Mosè andò, convocò gli anziani del popolo e riferì loro tutte queste parole, ciò che gli aveva ordinato il Signore. Tutto il popolo rispose insieme e disse: Ciò che il Signore ha detto, noi lo faremo! 6 Momento di silenzio L.: Dalla Evangeli gaudium di Papa Francesco (EG, 268) La Parola di Dio ci invita anche a riconoscere che siamo popolo: “Un tempo voi eravate non-popolo, ora invece siete popolo di Dio” (1 Pt 2,10). Per essere evangelizzatori autentici occorre sviluppare il gusto spirituale di rimanere vicini alla vita della gente, fino al punto di scoprire che ciò diventa fonte di una gioia superiore. La missione è una passione per Gesù ma, al tempo stesso, è una passione per il suo popolo. Quando sostiamo davanti a Gesù crocifisso, riconosciamo tutto il suo amore che ci dà dignità e ci sostiene, però, in quello stesso momento, se non siamo ciechi, incominciamo a percepire che quello sguardo di Gesù si allarga e si rivolge pieno di affetto e di ardore verso tutto il suo popolo. Così riscopriamo che Lui vuole servirsi di noi per arrivare sempre più vicino al suo popolo amato. Ci prende in mezzo al popolo e ci invia al popolo, in modo che la nostra identità non si comprende senza questa appartenenza» Momento di silenzio Guida: Papa Francesco ripropone con forza l’appartenenza al popolo e l‘attenzione ad esso. La Chiesa è popolo di Dio, immerso nella storia umana come sacramento di unità di tutti i popoli della terra. L.: La Chiesa è lo spazio che Cristo offre nella storia per poterlo incontrare, perché egli le ha affidato la sua Parola fatta carne. Bisogna sentire la gioia di essere corpo di Cristo per essere un popolo che sa accogliersi e accogliere, imperfetto e proprio per questo perfettibile: - Un popolo che in questa sua imperfezione sperimenti l’amore incondizionato di Dio e con lo stesso amore cerca a sua volta di amare; - Un popolo che nelle pieghe della umana imperfezione cerca i nascondigli della bellezza, e si dà da fare per disvelarla; - Un popolo che sa che la Verità non la si può possedere, ma la si deve cercare e inseguire sempre. Momento di silenzio L.: Dall’ Enciclica Evangeli gaudium di Papa Francesco (EG 114) «Essere Chiesa significa essere Popolo di Dio, in accordo con il grande 7 progetto d’amore del Padre. Questo implica essere il fermento di Dio in mezzo all’umanità. Vuol dire annunciare e portare la salvezza di Dio in questo nostro mondo, che spesso si perde, che ha bisogno di avere risposte che incoraggino, che diano speranza, che diano nuovo vigore nel cammino. La Chiesa deve essere il luogo della misericordia gratuita, dove tutti possano sentirsi accolti, amati, perdonati e incoraggiati a vivere secondo la vita buona del Vangelo» Momento di silenzio L.: Come popolo in cammino mettiamoci sulle orme di S. Francesco e ricordiamo il suo abbraccio con il lebbroso. Con questo abbraccio egli si spoglia del suo uomo vecchio, fatto di pregiudizi e paure, e si riveste dell’Uomo nuovo, vedendo nell’altro un riflesso di Cristo crocifisso da amare. Lasciamoci coinvolgere dall’esempio di Francesco, condividendo la sofferenza dell’altro. Accogliamo l’altro così com’è, senza giudicarlo, con la stessa misericordia di Dio. Aiutiamolo con il nostro amore a guarire le sue piaghe e a scoprire così l’amore di Dio. Usciamo dalla corazza del nostro uomo vecchio per non rimanere chiusi nella mentalità corrente, incapaci di avere e di dare speranza. Cerchiamo di fare il passo dal Vangelo alla vita e dalla vita al Vangelo. Canto: Alto e glorioso Dio ( pg.12) Momento di silenzio Tutti: Signore, quando avrò fame, mandami qualcuno che abbi bisogno di cibo; quando avrò freddo, fa che io abbia sempre qualcuno da scaldare; quando avrò un dispiacere, fa che abbia qualcuno da consolare; quando sarò povero, guidami verso qualcuno che abbia veramente bisogno; quando sarò scoraggiato, mandami qualcuno da spronare; quando avrò bisogno della comprensione egli altri, fa che io sia vicino a qualcuno che abbia bisogno della mia; quando avrò bisogno della comprensione degli altri, fa che io sia 8 vicino a qualcuno che abbia bisogno della mia; quando avrò bisogno che ci si occupi di me, fa che io abbia qualcuno di cui occuparmi; e quando, vinto dall’egoismo, penserò solo a me stesso fa che la mia attenzione si rivolga verso un’altra persona. (Madre Teresa di Calcutta) Momento di silenzio L.: Dagli scritti di Madre Teresa di Calcutta Devi amare senza aspettative, fare qualche cosa per l’amore fine a sé stesso, non per quello che ne potrai ricevere in cambio. Se ti attendi qualche forma di ricompensa, non è amore: l’amore vero è amare senza condizioni e senza aspettative. Di sicuro, l’amore si esprime in primo luogo nello stare con qualcuno, piuttosto che nel fare qualcosa per qualcuno. Bisogna tenerlo sempre presente, perché è facile farsi prendere dalle troppe cose che possiamo fare per gli altri. Se le nostre azioni non nascono prima di tutto dal desiderio di stare con una persona, si riducono davvero solo ad assistenza sociale. Quando hai il desiderio di stare con una persona povera, puoi renderti conto delle sue esigenze e se il tuo amore è autentico, è naturale che tu desideri fare quello che puoi per esprimerlo. Il servizio, in un certo senso, è semplicemente un mezzo per manifestare il tuo essere per quella persona. Guarda cos’ha fatto Gesù nella sua vita sulla terra! L’ha passata tutta a fare del bene. Ci rendiamo conto che quello che facciamo è solo una goccia nell’oceano, ma l’oceano senza quella goccia sarebbe più piccolo. Momento di silenzio L. : Perché possiamo vedere Te nei fratelli e sorelle Tutti: apri i nostri occhi, Signore. L. : Perché possiamo udire le invocazioni di chi ha fame, freddo, paura, e di chi è oppresso Tutti: apri le nostre orecchie, Signore. L. : Perché impariamo ad amarci gli uni gli altri come tu ci ami Tutti: apri il nostro cuore, Signore. L. : Perché diventiamo un cuore solo ed un’anima sola, nel tuo nome 9 Tutti: donaci di nuovo il tuo Spirito, Signore. Sac. Preghiamo Signore, illumina il nostro cuore, così che possiamo conoscere sempre più intimamente nel mistero dell'Eucaristia l'unico Salvatore, che ha posto la sua dimora in mezzo a noi sino alla fine dei secoli. Donaci il fuoco del tuo Spirito, perché l'amore di Gesù crocifisso e Risorto arda nei nostri cuori e faccia di tutti noi i testimoni del Vangelo, sale della terra e luce del mondo, così come Tu ti aspetti da ciascun battezzato. Per Cristo nostro Signore. Amen 10 C A N TI LODI ALL’ALTISSIMO BEATITUDINI Tu sei Santo Signore Dio, Tu sei Forte, Tu sei Grande, Tu sei l’Altissimo, l’Onnipotente, Tu Padre Santo, Re del cielo. Beati, beati i poveri, perché di essi è il Regno. Beati, beati gli afflitti, perché saran consolati. Chi vuole seguir la mia strada rinneghi se stesso e mi segua, accolga ogni giorno la croce che salva e redime ogni uomo Tu sei Trino e Uno, Signore, Tu sei il tutto il Bene, tutto il Bene, Tu sei l’Amore, Tu sei il Vero, Tu sei Umiltà, Tu sei Sapienza. Beati, beati i miti, erediteranno la terra. Beato chi ha fame della giustizia perché sarà certo saziato. Il grido del povero sale al Padre che vede ogni cosa:il suo orecchio ascolta, ricorda il dolore del misero. Tu sei Bellezza, Tu sei la Pace, la Sicurezza, il Gaudio, la Letizia. Tu sei Speranza, Tu sei Giustizia, Tu Temperanza e ogni Ricchezza. Beati i misericordiosi, perché troveranno il perdono. Beato ogni uomo dal cuore puro perche vedrà il Signore. Beato chi porta la pace, sarà vero figlio di Dio. Vi lascio la pace del cuore che dona una luce di gioia Tu sei il Custode, Tu sei Mitezza, Tu sei Rifugio, Tu sei Fortezza, Tu Carità, Fede e Speranza, Tu sei tutta la nostra Dolcezza. Tu sei la Vita, eterno Gaudio, Signore Grande, Dio Ammirabile, Onnipotente, o Creatore, o Salvatore di Misericordia. Beati i perseguitati, a causa della mia giustizia. Gioisca, esulti chi spera in me perché grande è la vostra gioia. 11 ALTO E GLORIOSO DIO RESTA CON NOI Alto e glorioso Dio illumina il cuore mio, dammi fede retta, speranza certa, carità perfetta. Rit. Resta con noi, Signore, perché si fa sera. Resta con noi, Signore, resta con noi, perché il giorno declina, resta con noi. Dammi umiltà profonda, dammi senno e conoscimento, che io possa sempre servire con gioia i tuoi comandamenti. Resta con noi, Signore, quando le tenebre scendono intorno a noi,quando il dolore sembra oscurare il cielo sopra di noi. Rapisca ti prego Signore, l’ardente e dolce forza del tuo amore la mente mia da tutte le cose, perché io muoia per amor tuo,come Tu moristi per amor dell’amor mio. Resta con noi, Signore, quando il dubbio stringe il cuore,quando si perde il nostro sguardo nel buio intorno a noi. Alto e glorioso Dio…. 12