Il raìs vince col cannone e ascoltando le tribù
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Il raìs vince col cannone e ascoltando le tribù
si.Daemiliobruk, nnoni punto k Obacon un rtedociare i rocesartner grande nocernteresrenaipesel’OccielafacIndiail molte. richiementre a Lonlla Lestesso na meei, ma ello di Marsa Brega LIBIA Caduta ieri Sacca in page Copy Reduced to 85% from original to fit letter cui verrebbero chiusi i ribelli Il Giornale 03/14/2011 la né nobile, ma sarà comunque migliore dei nefasti errori commessinelle ultime tre settimane. Page : 14 Esoprattuttosaràlasolaingrado disalvarelevitedimigliaiadilibici e gli interessi economici di casa nostra. s Retroscena ellirestreme ’intero. Ma nsabiaparoPenta- Il raìs vince col cannone e ascoltando le tribù Fausto Biloslavo Tripoli Trattative conle tribù, avanzate lampo a colpi di cannone e mobilitazionedelleGuardiepopolari,innome della rivoluzione di 42 anni fa con la distribuzione delle armi ai civili. Così il colonnello Gheddafi non solo regge, ma punta alla rivincita contro i ribelli partiti dall'Est, che rischiano di venir stritolati in un'enorme sacca. «AvanziamoversoBengasi.Siamoalle porte di Agedabia e posso rivelare che quattro quartieri periferici di Tobruk hanno issato la bandiera verde» spiegaal Giornaleil colonnello Milad HusseinAlFoghi,portovocedelleforze armate libiche. Agedabia , a sud di Bengasi, è lo snodo strategico dove la superstrada costiera, che permette il transito dei carri armati, vira ad est dritta su Tobruk. IcomandantirimastifedeliaGheddafisannocheespugnareBengasi,seconda città del Paese e roccaforte ribelle, causerebbe un bagno di sangue e l'intervento della comunità in- ternazionale. La tattica è più sottile. I carri armati della 32ª brigata guidata da Khamis, il figlio militare di Gheddafi, piomberebbero su Tobruk, una volta conquistata Agedabia. Una mossa a tenaglia che punta a isolare la parte della Cirenaica ribelle con Bengasi, El Beida e Derna. I rivoltosi si troverebbero con le spalle al mare. «Chinonsiarrendeavràunasolapossibilità: fuggire all'estero» ribadisce il portavoce. Gheddafi non si affida solo ai 7-10mila uomini aviotrasportati della brigata comandata dal figlio. Dopo le diserzioni nelle forze armate ha mobilitato le Guardie popolari, eredi dei vecchi comitati rivoluzionari. Di notte, assieme alla polizia segreta, fanno sparire i sospetti oppositori da quartieri e sobborghi della capitale, comeFashlun,SharmBenAshureTagiura. «Adesso che avanzano hanno pure l'ordine di scoperchiare le tombe dei morti nell'offensiva e portarli via, per non lasciar prove alle spalle» svela una fonte del Giornale a Tripoli. Non solo: dal 6 marzo è iniziata la distribuzione di kalashnikov ai civili. Il colonnello ha minacciato di armare da uno a tre milioni di libici. Il bastone, però, non basta. «Non solo garantiamo l'amnistia a chi abbandona le armi - spiega Mussa Ibrahim, portavoce del regime -. Attraverso la cabila (tribù) ascoltiamo TRAME Amnistia per chi cede le armi, kalashnikov ai civili rimastigli fedeli e accordi sottobanco con i capi locali le richieste della loro gente offrendo posti di lavoro, case, aiuti». Misurata, terza città del Paese a soli 180 chilometri a ovest di Tripoli è in mano ai ribelli. «Ci sono tre fazioni armatedivisefraloro-spiegailcolonnello Al Foghi -. Con due stiamo trattandoesolounaècompostadairriducibili». Il problema è che l'80% delle famiglie di Misurata ha legami fami- liari con Bengasi. La tribù chiave sarebbe quella dei Banu Walid, a sud dellacittà,dovesonoarroccatiireparti di Khamis Gheddafi. Sia i ribelli che i governativi pensano di avere in mano l'alleanza con questo clan. Stesso discorso con la cabila dei Farjan, attorno ad Agedabia. Ed il gioco a scacchi delle tribù riguarda anche Tripoli con gli Al Mugiabra, a sud-ovest della capitale. Il loro membro più in vista è ilgeneraleAbuBakrYounisJaber,comandanteincapodellaforzearmate. Sembra che sia agli arresti domiciliari per le diserzioni. Una volta chiusa in una sacca la Cirenaica ribelle, si spera che Gheddafi venga costretto a trattare dai suoi uomini fidati per evitare il bagno di sangue. Uno fra tutti Mussa Kusa, ex capo dell'intelligence libica per trent' anni,oggiministro degliEsteri. Nona caso le sanzioni internazionali nei confrontidelclanattornoalcolonnello non lo riguardano. www.faustobiloslavo.eu ENSIVA che Brega, il Colonnello marcia verso la Cirenaica no su Agedabia per poi chiudere Bengasi in una sacca. Oggi cruciale riunione del G8 a Parigi zata delle forze fentre i ribelli sempre piano militare non dalla comunità ine una disponibilità na di non volo sulla e bombardamenti ngasi e le altre città sta tre giorni fa del inale petrolifero di altra cittadella delrsaBrega,èstataabrze ribelli al raìs di dono verso l’impor- tante nodo stradale di Agedabia. Da qui sidipartonolestradecheportanoaBengasi (circa 150 chilometri a nord) e, tagliando il deserto, a Tobruk, quasi al confine egiziano: se le forze lealiste riuscirannoaraggiungerequest’ultima città, la capitale della rivolta contro Gheddafi rimarrà chiusa in una grande sacca e il destino della guerra civile libica sarà praticamente segnato. Al di fuori della Cirenaica, i rivoltosi controllano ormai solo una parte di Misurata, terza città della Libia e grande portoasoli 200 chilometria est di Tripoli. Anche questo isolato bastione è sotto attacco in queste ore, con le truppe di Gheddafi subito fuori dal centro abitato e con la gente tappata in casa in attesa del peggio. Insomma le prospettive per i rivoltosi sembrano farsi nere. A Bengasi l’umore della popolazione resta bellicoso, ma anche nella ribelle Cirenaica comincia a farsi strada la percezione di una sconfitta possibile. Per i ribelli è importante che la Lega Araba abbia deciso di superare le divisioni e di unirsi contro Gheddafi, ma siamo per ora sul piano delle parole, e intanto l’esercito del raìs non perde tempo e avanza, dimostrandosi chiaramentesuperioresulpianomilitare. E nel campo occidentale ci si limita a parlare di sostegno alla no-fly-zone, che tra l’altro potrebbe a questo punto ALE - 14 - 14/03/11- Plate SINGOLA - Autore: PROTO Stampa: 13/03/11 Copyright © 14/03/2011 Il Giornale rivelarsi insufficiente a determinare l’esito di uno scontro finale nell’est della Libia: Gheddafi avanza infatti via terra e può colpire anche dal mare. Di fatto, fin qui solo la Francia ha fatto il passo di riconoscere la legittimità del Consiglio di transizione dei ribelli di Bengasi come rappresentante della Libia al posto del governo di Tripoli, mentre l’Unione Europea si limita a definirlo un «interlocutore». Oggi e domani a Parigi un’importante riunione dei Paesi del G8 sarà dedicata al “che fare” sulla Libia. E il segretario di Stato Usa Hillary ClintonsaràmartedìemercoledìaTunisiealCairo:quivedràtraglialtrigliemissari dei rivoltosi libici. Israele Dopo ingranditi gli È duplice la reazione di una famiglia di co tocisgiordanodiItam ristipalestinesi. Sul p no ha autorizzato la 500 nuovi alloggi in a menti: Maalè Adum e Gush Etzion. Su qu è scesa in piazza con sonechehannopart le cinque vittime (pa bini di 11 anni, tre an gruppidiultrànazio gire vendette. Le spe di pace con i palest mente compromess do crimine. 21.38 - Composite March 15, 2011 9:03 am / Powered by TECNAVIA