remedianews - Remedia Erbe
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numero 21 remedianews spedizione in abbonamento postale - D.l. 353/2003 (conv. in L. 27/09/2007) art.1, DCB Forlì - euro 3,00 autunno inverno 2009 ambiente OGM, OPM e KIWI... saggezza pellerosssa IMPRESSIONI D’AUTUNNO humusedizioni PETALI E RUGIADA notizie dal monte MENTRE IL TEMPO CAMBIA... ambiente OGM, OPM, e KIWI... di David Satanassi Volenti o nolenti esiste sempre questa tendenza a produrre dati a loro favore, per giustificare l’uso indiscriminato di prodotti nati unicamente per arricchire una piccolissima cerchia di imprenditori senza scrupoli. remedianews Dopo anni di inutili considerazioni, opinioni distorte, mancanza di chiarezza e strumentalizzazione mediatica, la gente comune non conosceva ancora questo “bagno turco” che è l’informazione di massa e quale sia la reale pericolosità dei prodotti OGM. Così, dopo le campagne dei collusori e dei ricercatori assoldati dalle multinazionali, abbiamo subìto il ghigno mascherato, seppur con un attimo di indecisione dell’ex ministro della salute Veronesi, durante l’intervista nella rubrica televisiva “Che tempo che fa?” condotta da Fazio, che lo provocava nel porgergli una risposta sulla pericolosità o salubrità degli ogm: è riuscito a strappargli un “Sicuro che non siano dannosi?”, e il personaggio suddetto con una malcelata e poco rassicurante espressione ha risposto: “Sì, sono sicuro!”. Così ha legalizzato il consumo di massa degli ogm a milioni di telespettatori italiani, ignari della infondatezza di un giudizio così gravoso e inutile, proprio ad un Paese quale è l’Italia, che cerca di mantenere i suoi prodotti tipici e di qualità. Allora noi parsimoniosi consumatori, di fronte all’urlo del più forte, che s’impone solo con la spavalderia, e una scienza ben lontana dai richiami di Bioetica, non possiamo che cercare nella osservazione e nella storia delle risposte pertinenti, coerenti e sicuramente più critiche. Gli esperimenti sono infatti condotti in prima istanza, si sa, da coloro che finanziano o immettono sul mercato gli ogm. Direte voi: “Bella forza, si sa che i loro conti riescono sempre a quadrare”. Volenti o nolenti esiste sempre questa tendenza a produrre dati a loro favore, per giustificare l’uso indiscriminato di prodotti nati unicamente per arricchire una piccolissima cerchia di imprenditori senza scrupoli; per cui, essendo dubbia la attendibilità di quei dati, non occorre menzionare la storia di molecole importanti come il talidomide, ad esempio, per verificare che le sperimentazioni o il vaglio della registrazione è sempre allargato, per far transitare qualche grosso affare, per cui non è attendibile “la dimostrata non pericolosità” di chi li produce. Le obiezioni dei comitati di bioetica, dei consumatori, delle associazioni degli agricoltori biodinamici e del biologico, hanno meno forza mediatica, si sa: non hanno, cioè, l’organizzazione del potere divulgativo, non hanno da dimostrare nulla, sanno già di essere nel giusto, e quindi investono meno nel parare i colpi di questa invasione silenziosa di chi non rispetta, bensì stravolge la natura altrui, impestando l’ambiente di materiale genetico destrutturato, in giro per l’aria come nei pollini, come sperma vagante nei mari o nelle vostre piscine dove sguazzano le vostre mogli o le vostre giovani figlie! Complimenti a chi non ha ancora capito niente o ha ancora dubbi! Compli- ambiente menti a chi si sente nel giusto, unicamente osservando la giusta media degli estremi, come posizione di grande equilibrio e saggezza! Ma noi no, non ci rassegnamo a questa unzione e grande consumo di “vasellina”, dove un liberalismo, chiedendo “il consenta”, celi dietro la signorilità, un gesto vecchio come il mondo: no grazie! Ma a cosa attingere per rendere più plausibile la nostra negazione naturale a novità non necessarie, che la scienza, come altre discipline umane imperfette, non vuole riconoscerne la dannosità, l’inutilità e la ineluttabile contaminazione? Così noi ricercatori laici, con maggiore intelligenza, guardiamo la storia, osserviamo, e troviamo risposte fondate ed inequivocabili, che i venditori di niente, troppo attenti alle fragorose e spassose trovate, mettono a repentaglio la salute pubblica e ci privano del buonsenso. La storia ci insegna molto, ma occorre cercare, attraverso la deduzione, i fenomeni che vi scorrono in analogia. Le grandi conquiste, le scoperte, le invasioni portarono sempre novità alle popolazioni in termini etici, culturali, scientifici, agroalimentari, perchè in grado di cambiare le stesse sorti di civiltà. Ogni grossa civiltà è nata dalla coltivazione di una graminacea, ad esempio il riso in Oriente, la durra in Africa, il miglio, l’orzo, il farro in Medio Oriente, il mais in Centro America, e così via... Con l’arrivo del Nuovo Continente, infatti, i coloni e i marinai importarono numerose qualità di sementi e si cominciò in Europa a coltivare patate, ad esempio, o il graturco, con sconvolgimenti dell’assetto agrario, tale da rendere più vulnerabile la stessa popolazione, poichè tutto ciò creò monoculture e diminuzione della biodiversità. Etichettiamo i tedeschi come “mangiapatate”: in realtà essi coltivano da poco più di due secoli questa solanacea... O la bassa padana il mais... O se pensiamo al castagno comune (Castanea sativa): anche questo è arrivato dall’India circa dopo l’anno mille, quindi non esisteva all’epoca dei Romani, che vivevano con fave e farro e vincevano guerre su guerre con un regime alimentare assai consolidato. Le conseguenze di queste mode agroalimentari non tardarono a manifestare effetti di disadattamento di massa: infatti la Peronospora della patata, una malattia fungina, che colpì nel 1840 gran parte delle coltivazioni di patate dell’Irlanda, fu la causa di una carestia senza precedenti, che colpì quel Paese e che indusse gran parte della popolazione a fuggire verso il Nuovo Mondo, in cerca di terre e ambienti nuovi. La coltivazione del mais, invece, non tardò anch’essa a manifestare in Europa >> continua remedianews notizie dal monte Mentre il tempo cambia... di Gioacchino Satanassi I colori accesi e caldi degli aceri che spiccano nei boschi hanno annunciato definitivamente il cambio di stagione. Come di consueto in principio lascio a malincuore la stagione estiva, con le sue interminabili giornate e le sue innumerevoli peculiarità, ma non appena ci si addentra nella nuova stagione, ecco che si comincia subito ad apprezzarne le diversità e le nuove caratteristiche. Per me che svolgo primariamente attività legate alla terra è facile trovarsi in armonia con i ritmi della natura, così sento nette le trasformazioni che avvengono nei miei umori e nella scala dei miei comportamenti. Nasce un desiderio di chiusura, di introspezione, senza dubbio sorto dal compimento dei propositi germogliati in primavera e realizzati durante la frenetica stagione calda. Poi comincio a rendermi conto che domino bene le giornate perchè mi alzo al mattino quando sorge il sole e in breve si arriva al tramonto, il caldo non frena più i miei sforzi e giungo a sera più riposato del solito. La vasocostrizione data dalle temperature più basse e la ridotta fase luminosa rallentano il nostro metabolismo e anche quello di piante e animali. Infatti il canto della cinciallegra ha cambiato completamente motivo e non è emesso per richiamare la femmina e delineare il territorio, ma forse solo per dimostrare la sua presenza. Il pettirosso si è congedato dalla compagna e dai boschi ed avvicinatosi alle abitazioni si prepara ad affrontare l’inverno. Il nespolo puntualmente matura i suoi gustosi frutti antichi mentre perde le foglie, i tordi golosi si abbuffano sulle bacche dei numerosi ciavardelli che sono disseminati nel nostro territorio, e poi sorbe, noci, nocciole, castagne, ghiande fanno parte della pantagruelica dieta dei cinghiali che vivono un vero momento di abbondanza. Noi remediani qui tra i monti ci dedichiamo ai lavori autunnali, come semine, trapianti, concimazioni ed alcune potature. Anche quest’anno siamo riusciti a far nascere la camomilla dato che fino a poco tempo fa pensavo che un forte acquazzone avesse reso vane le nostre semine. Le talee di rosmarino e lavanda preparate in primavera sono arrivate in autunno rigogliose e grazie invece alle condizioni favorevoli della stagione sono state messe a dimora senza difficoltà e nel periodo più adatto cioè in condizioni di luna discendente secondo il calendario biodinamico. Grazie alle soleggiate e calde giornate di ottobre la nostra melissa aveva foglie rigogliose e molto profumate ricresciute dopo la raccolta di luglio, così abbiamo iniziato a distillarla ottenendo rese dello 0,01% il primo giorno, cioè la resa media per la melissa che non avevamo però mai distillato in autunno. Con tale resa si ottengono 10 ml di olio essenziale con 100 Kg. di foglie, >> continua remedianews 21 PSORIASI Ho comprato MG Psoria per mio suocero che soffre da 40 anni di psoriasi e si vergognava anche a prendere il sole in spiaggia. Dopo solo un flacone è quasi del tutto scomparsa e lui ovviamente ne è rimasto entusiasta viste le centinaia di cure inutili a cui si è sottoposto nel corso degli anni. Cesare CAPILLARI FRAGILI Ho problemi di capillari fragili che lasciano sulle gambe quegli antipatici segni blu, sembra sempre che continuoi ad andare a sbattere contro qualsiasi cosa si trovi all’altezza delle mie cosce. Armata di tanta costanza dopo aver acquistato l’oleolito di calendula e la crema all’ippocastano, alternandoli tutte le sere dopo la doccia dopo una settimana circa ho notato già notevoli migloramenti, ciò mi consente di portare finalmente le gonne corte senza dover nascondere le gambe sotto a dei collant. Grazie infinite!!!!!!!! Deborah Soffrivo da un po’ di tempo di prurito e ho cominciato a prendere MG Derma da 2 giorni. Funziona!! Ho smesso di grattarmi quasi subito...ma perché non ho pensato di consultarvi prima!! Grazie. Bruna OTITE Credo di poter affermare che l’aver assunto l’estratto di Galega abbia fatto la differenza nell’allattamento del mio bimbo (il primo). Gabriele è nato prematuro di un mese, e aveva difficoltà di suzione, il che ha reso difficoltosa anche la montata lattea (per tutto il primo mese sembravo avere pochissimo latte). A partire dal secondo mese ho assunto con regolarità l’estratto di Galega e ho notato che il latte aumentava progressivamente, mentre diminuiva sensibilmente (tanto da dover ricorrere all’aggiunta) quando dimenticavo di prenderlo per qualche giorno. Adesso Gabriele ha 6 mesi, è cresciuto benissimo, e continuo ad avere moltissimo latte. Lo consiglio a tutte le mamme! Daniela PRURITO ALLATTAMENTO testimonianze MG Viburnum lantana è un’ottima soluzione per aiutare i bimbi a fluidificare il catarro ed evitare non solo fastidiose otiti ma, soprattutto, i continui cicli antibiotici prescritti dai pediatri. Io l’ho usata unitamente all’olio essenziale di lavanda per preservare la salute dell’orecchio. Barbara notizie Vaccinazione per la “suina” I medici italiani non hanno mai avuto un atteggiamento anche solo minimamente critico verso le vaccinazioni. Però questi giorni si è diffusa la notizia che gran parte dei medici italiani si rifiuta di vaccinarsi contro l’influenza A. Infatti non ha senso vaccinarsi con un vaccino non sperimentato, perciò potenzialmente molto più pericoloso di altri vaccini, contro una malattia che in una persona sana passa nel giro di pochi giorni senza grossi disturbi. Però se i medici non si vaccinano non lo fanno neanche le persone! Così sono arrivati subito appelli da varie parti a chiedere che i medici si vaccinino per dare il buon esempio. Non hanno capito che il buon esempio l’hanno già dato non vaccinandosi!!! Andando avanti di questo passo ci sarà presto qualche ministro che chiederà di radiare dall’albo i medici che non si vaccinano, come ha fatto l’ex ministro Bersani nei confronti dei medici che hanno diffuso la notizia che i termovalorizzatori causano malattie e tumori. Tra l’altro la campagna di vaccinazione arriva in un momento in cui l’influenza A è già passata e ha lasciato una immunizzazione generale, come si è visto a New York dove dopo relativamente pochi casi in primavera in autunno l’influenza A si è manifestata in misura molto ridotta rispetto ad altre città americane. Così potranno dire che la vaccinazione è stata un pieno successo! remedianews 29