La modalità formativa tiene in considerazione i bisogni emersi dalle
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La modalità formativa tiene in considerazione i bisogni emersi dalle
PERCORSO FORMATIVO DEL CASE MANGER A cura di Catia Pernigotto1 1 Il testo è stato elaborato facendo riferimento al modello pubblicato nell’ambito del progetto S.O.N.A.R. [Digitare il testo] Pagina 1 INDICE 1 Percorso formativo 1.1 Aree tematiche 2. Metodologie formative 2.1 Metodologie formative utilizzate per il percorso d’aula 2.2 Metodologie formative utilizzate per il percorso sul campo 2.3 Elenco Unità Formative 2.4 Descrizione Unità Formative [Digitare il testo] Pagina 2 1. PERCORSO FORMATIVO Il profilo professionale del “Case Manager “ s’interfaccia con altre figure professionali già presenti in alcuni servizi territoriali e tiene in considerazione le esperienze già attuate per la loro formazione. Inoltre il “Case Manager “ può essere visto come la nuova interpretazione e interazione di ruoli già preesistenti, che vedono il “Case Manager “amministrare il proprio ruolo come sommatoria allargata di più funzioni. Le figure prese a riferimento dal percorso OPLA sono le seguenti: - TUTOR PER L’INSERIMENTO LAVORATIVO - PROGETTISTA DI POLITICHE DEL LAVORO - ORIENTATORE Le aree tematiche a cui fare riferimento sono quelle presentate nella tabella a seguire e risultano successivamente scomposte nelle Unità Formative (UF) proposte. 1.1 Aree tematiche Le aree tematiche del percorso formativo per il Case Manager sono: Politiche del lavoro Normativa e leggi di riferimento Target ( tipologia di destinatari ) Accompagnamento all’inserimento lavorativo La risorsa impresa La rete La progettazione – controllo di gestione Qualità Il percorso formativo è strutturato in Unità Formative. [Digitare il testo] Pagina 3 Schema del percorso formativo Modalità Tematiche formative Formazione Politiche d’aula 120h Normativa Target Accompagnamento Le La La del all’inserimento risorse rete progettazione lavoro lavorativo impresa Valutazione finale – controllo di Cenni e contenuti gestione Formazione sul Politiche campo 180h Normativa Target Accompagnamento Le La La del all’inserimento risorse rete progettazione lavoro lavorativo impresa Approfondimenti [Digitare il testo] Qualità – controllo di gestione Pagina 4 Qualità Valutazione finale 2. METODOLOGIE FORMATIVE 2.1 Metodologie formative utilizzate per il percorso d’aula DIBATTITO COORDINATO DAL FORMATORE Interazione tra formatore, classe, allievo in un processo di insegnamento-apprendimento focalizzato su precisi obiettivi e temi, durante il quale il formatore costruisce l’esperienza del dibattito anche in base ai feedback che l’ascoltatore invia in tempo reale ESERCITAZIONE IN AULA ATTREZZATA All’interno di un’aula appositamente attrezzata ai fini del contesto di riferimento l’allievo apprende, mediante un processo che non si avvale della memorizzazione ma si basa soprattutto sull’attivazione della ricerca autonoma di soluzioni e sull’acquisizione di autonomia, di azione efficace a partire dall'analisi e dall'interpretazione delle proprie esperienze, lavorando su attività che coinvolgono tutti i partecipanti. L'intenzionalità formativa è rivolta soprattutto al saper-fare, alla valorizzazione delle conoscenze pregresse, anche se ancora implicite, ed all’acquisizione di capacità di raccogliere e analizzare i risultati delle proprie azioni, attraverso un processo di verifica che diventa esso stesso occasione di apprendimento, in logica di miglioramento continuo. GRUPPI DI STUDIO Il gruppo di studio, che prevede la suddivisione della classe in unità di 3-6 allievi, è particolarmente significativo per attività di approfondimento di argomenti per cui è richiesto di raccogliere materiale, di organizzarlo, rielaborarlo e predisporre una relazione come sintesi del lavoro stesso. LEZIONE FRONTALE Interazione didattica basata principalmente sulla comunicazione tra formatore/allievo/gruppo classe, finalizzata all’approccio a contenuti nuovi, all’approfondimento, al confronto. È normalmente supportata da strumenti per la gestione della comunicazione (lucidi – schemi – sintesi – schede...) atti a facilitare il processo di insegnamento/apprendimento e ad attivare l’acquisizione di un metodo di ascolto attivo e di gestione personalizzata degli appunti. Si avvale inoltre di metodologie comunicative per l’interazione con il gruppo, per la personalizzazione, per il feedback sia relativo alle modalità comunicative che riguardante gli elementi contenutistici. ROLE PLAY [Digitare il testo] Pagina 5 Il role-play (gioco di ruolo) è un esercizio di rappresentazione o drammatizzazione a partire da profili di ruolo predefiniti in cui l’allievo viene posto in condizioni e caratteristiche del provare a “mettersi nei panni di” o dell’impersonare un determinato ruolo ai fini dell’apprendimento. La precisazione di contesto, regole, condizioni di esercizio, criteri di sviluppo e valutazione supporta la capacità individuale di valutare le proprie performances. SIMULAZIONI DI AMBIENTI LAVORO E’ una metodologia che si basa sulla creazione di situazioni quanto più possibile vicine alla realtà e assimilabili a situazioni del contesto di riferimento. Mediante la sperimentazione, l’apprendimento per esercizio e la riproduzione di problemi e situazioni, facilita la soluzione di problemi, offre la possibilità di apprendere lavorando, di ottimizzare le competenze pratiche, di far fronte a quelle che saranno le esigenze lavorative e di acquisire un’autovalutazione utile anche ai fini della creazione di un proprio comportamento professionale. Ottimizza la possibilità di gestire e valutare le competenze trasversali. TESTIMONIANZA DI PROFESSIONISTI La testimonianza, che si colloca in specifici momenti del percorso formativo, è un momento di interazione da parte di Professionisti del settore che, mediante un dibattito con gli studenti, apportano la loro esperienza in termini di capacità e competenze acquisite, nonché i loro vissuti che possono divenire fonte di esempio. 2.2 Metodologie formative utilizzate per la formazione sul campo FORMAZIONE A DISTANZA La modalità di lavoro non è strettamente legata all'aula per non vincolare i partecipanti a sedi fisiche e tempi rigidi. La lezione frontale in aula viene integrata con sperimentazione sul campo di strumenti e metodologie proposti, raccolta ed analisi di dati su un servizio/territorio, analisi documentazione, studio di casi, sviluppo di progetti Parte della formazione quindi si svolge con modalità di formazione a distanza intesa come insieme di momenti di apprendimento flessibile, modulare e personalizzato. Tali tempi e modi formativi sono gestiti in proprio secondo un piano di lavoro concordato con il tutor. [Digitare il testo] Pagina 6 È necessario che ogni partecipante possa disporre di momenti formativi e strumenti idonei in autonomia, di ore di studio e di ricerca, di una postazione di lavoro libera da vincoli di accesso e di uso. Compito del tutor è concordare con partecipanti e docenti l'integrazione tra lavori individuali e di gruppo, prestare attenzione al rispetto dei tempi e dei risultati concordati, sollecitare, stimolare, richiamare e, se necessario, ricondurre al ripristino delle regole del gioco. Tali attività sono da considerarsi formazione a tutti gli effetti, sono soggette a pianificazione concordata con i partecipanti e pertanto oggetto di verifica e valutazione. Ad ogni partecipante viene messo a disposizione: - il materiale didattico proposto da ogni docente - l'eventuale uso di una postazione di lavoro informatizzata presso una sede corsuale od operativa - un calendario di possibili incontri con i docenti per momenti di approfondimento e/o verifica dello stato di avanzamento dell'attività individuale Il risultato finale dell'attività formativa collegiale, di gruppo ed individuale è rappresentato dallo sviluppo e dalla realizzazione di project work individuale in cui sia progettata un intervento relativo al raggiungimento di obiettivi individuati nel contesto generale del progetto Equal. VISITA DIDATTICA La lezione itinerante, le visite didattiche, il rapporto diretto con ambienti rendono più efficace l’insegnamento/apprendimento. Attivano, infatti, l’attenzione degli studenti e ne stimolano i processi di conoscenza, permettendo di rielaborare e confermare, attraverso l’esperienza e l’osservazione diretta, quanto appreso in fase formativa. Si tratta di uscite strettamente connesse ai programmi, ai temi trattati, agli interessi degli allievi: è anche un modo per migliorare la conoscenza della realtà della rete di riferimento e per condividere insieme esperienze costruttive. Inoltre si permetterà un’ulteriore conoscenza e confronto dei servizi della rete e delle altre realtà con cui si trova da interagire il case manager. INTERVISTE Si tratta di un apprendimento che si realizza mediante la ricerca e che avviene in particolare nell’ambito di una specifica realtà territoriale. Può significativamente integrare lo studio individuale di testi, attraverso una fase più “pratica”, che vede gli allievi, in qualità di ricercatori, sviluppare incontri con i soggetti dell’intervista [Digitare il testo] Pagina 7 precedentemente individuati. Successivamente, i dati raccolti vengono elaborati e riassunti in una relazione che ha come obiettivo quello di offrire un approfondimento della teoria oltre che stimolare all’informazione ed al lavoro di gruppo. L’intervista, così come la visita didattica si offrono quale supporto all’attività di studio autonoma, in una vera formazione sul campo, che permette di valutare, confrontare e verificare: saperi, attività, modalità di agire, ecc. GRUPPI DI STUDIO Il gruppo di studio, che prevede il riaccorpamento di alcuni allievi in gruppi omogenei sul piano del bisogno formativo, è particolarmente significativo per attività di approfondimento di argomenti per cui è richiesto di raccogliere materiale, di organizzarlo, rielaborarlo e predisporre una Offre la possibilità agli studenti di creare rapporti di reciproco aiuto, di negoziazione dei contenuti, di produzione collettiva, di sinergia operativa e produttiva. Questa modalità diventa particolarmente utile nella formazione autonoma, in cui il gruppo di studio diventa agente di auto – aiuto e supporto nell’attività di ricerca e approfondimento, permettendo momenti di condivisione e confronto. [Digitare il testo] Pagina 8 2.3 Elenco delle Unità Formative (UF) Note: a) il simbolo ~ segnala alcune variazioni contenutistiche all’UFC al fine di meglio contestualizzarla al profilo professionale di riferimento b) Le ufc prese in considerazione, con riferimento a quanto già citato nella strutturazione metodologica della formazione, sono le seguenti: UF UF.15 Contenuti Gestire la risorsa informativa legislativa: elementi di base del diritto, le fonti, le leggi, le Figura di riferimento TUTOR PER L’INSERIMENTO norme, i regolamenti di attuazione, le circolari. Elementi base di diritto del lavoro – Recepire, LAVORATIVO analizzare, applicare le norme in materia di diritto del lavoro Progettare azioni di sostegno all’inserimento lavorativo nell’ambito delle PAL TUTOR PER L’INSERIMENTO ~ UF.24 LAVORATIVO UF.14 Gestire materiali informativi destinati ai diversi tipi di C/U del servizio - Individuare, reperire, UF.27 analizzare materiali informativi Progettare azioni ed erogare servizi di sostegno all’inserimento lavorativo di fasce deboli TUTOR PER L’INSERIMENTO UF.29 Progettare azioni di PAL secondo i principi della progettazione integrata LAVORATIVO PROGETTISTA DI POLITICHE UF.41 ~ UF.53 Gestire il collocamento di lavoratori stranieri non comunitari: fonti di riferimento e procedure Avviare procedure che consentano il rispetto degli standard minimi di qualità dei servizi: fonti ~ UF.20 di riferimento e procedure Erogare servizi di consulenza alle imprese all’interno del servizio per l’impiego ~ UF.17 Rilevare la ricerca di figure professionali delle aziende Proporre e gestire archivi cartacei o BD– Implementare, gestire, elaborare a fini statistici i DEL LAVORO [Digitare il testo] Pagina 9 TUTOR PER L’INSERIMENTO LAVORATIVO UF.23 UF.38 dati delle BD (reti geografiche e/o archivi cartacei) Erogare servizi di sostegno alla ricerca attiva del lavoro Effettuare la verifica ex ante dei progetti e impostare l’attività di monitoraggio e le strategie di UF Rete UF Qualità valutazione Il lavoro di gruppo e il lavoro di rete. Erogare servizi in un’ottica di qualità. ORIENTATORE 2.4 Descrizione delle Unità Formative I contenuti previsti dalle UF trovano corrispondenza in quelli già validati all’interno del Progetto “OPLA” di Regione Piemonte. UF 15 Descrizione: Gestire la risorsa informativa legislativa: elementi di base del diritto, le fonti, le leggi, le norme, i regolamenti di attuazione, le circolari. Elementi base di diritto del lavoro – Recepire, analizzare, applicare le norme in Formazione d’aula materia di diritto del lavoro Cenni di: Durata: 25h Elementi di base del diritto Elementi di base di diritto del lavoro Modelli organizzativi Tipologie contrattuali Contenuti: Le fasi del rapporto di lavoro I contratti di lavoro Azioni per la transazione e l’ingresso nel mercato del lavoro [Digitare il testo] Pagina 10 Normativa per tipologie specifiche di destinatari Formazione sul campo Problematiche derivanti dall’applicazione delle leggi Approfondimenti di : Elementi di base del diritto Elementi di base di diritto del lavoro Modelli organizzativi Tipologie contrattuali L’autoimpiego UF.24 Descrizione: Formazione d’aula Progettare azioni di sostegno all’inserimento lavorativo nell’ambito delle PAL Cenni di: Durata: 7h Le azioni delle PaL Cenni relativamente alle azioni: l’informazione orientativa, la formazione orientativa, il sostegno orientativo all’inserimento lavorativo, finalizzati alla programmazione dell’intervento Consulenza orientativa con riferimento a: approfondimento diagnostico e valutativo individuale Cenni al bilancio delle competenze il progetto individuale Azioni di rinforzo: rinforzo del sé e dell’autonomia della persona, [Digitare il testo] Pagina 11 Formazione e formazione orientativa: adeguamento delle competenze di base e trasversali con riferimento alle modalità della ricerca di lavoro ed al contesto lavorativo eventuale rinforzo di specifiche competenze professionali (azioni di breve durata). tirocinio con eventuale tutoraggio Il sostegno alla ricerca attiva del lavoro Contenuti: Le azioni delle PaL La specificità di ogni singola funzione Altre azioni delle PAL Formazione sul campo L’accesso agli strumenti normativi e regolativi per progettare e realizzare azioni di PAL Approfondimenti di : Consulenza orientativa Il bilancio di competenze UF.14 Descrizione: Gestire materiali informativi destinati ai diversi tipi di C/U del servizio Formazione d’aula Individuare, reperire, analizzare materiali informativi Cenni di: Durata: h 7 Le fonti informative - le fonti informative utili L’organizzazione di un indirizzario/archivio La trasformazione delle informazioni raccolte in schede informative ed il relativo aggiornamento. [Digitare il testo] Pagina 12 La raccolta e la catalogazione delle informazioni destinate ai Clienti /Utenti utilizzando strumenti informativi cartacei e informatizzati La trasmissione e la diffusione delle informazioni ( esterna ed interna ) Contenuti: La tipologia di strumenti informativi: cartacei, informatici, multimediali. Le tecniche di base per la costruzione di materiale informativo Le fonti informative per l’orientamento, le modalità di accesso e di utilizzo. Formazione sul campo La gestione e l’aggiornamento dei materiali informativi. Approfondimenti di : Le fonti informative per l’orientamento, le modalità di accesso e di utilizzo. La gestione e l’aggiornamento dei materiali informativi, delle fonti e del DB delle fonti La gestione di punti di auto-consultazione dei materiali informativi anche attraverso l’utilizzo di DB, archivi informatizzati, sistemi operativi per l’orientamento. UF.27 Descrizione: Formazione d’aula Progettare azioni ed erogare servizi di sostegno all’inserimento lavorativo di fasce deboli Cenni di: Durata: h 7 Il tutor: definizione, ruolo e attività Contenuti: Tipologie di destinatari [Digitare il testo] Pagina 13 Persone con invalidità civile inferiore al 45%, persone con esiti di lesione cranioencefalica acquisita, persone con disagio sociale, immigrati. Strategie e strumenti per l’inserimento lavorativo Fasce deboli e strategie di sostegno all’inserimento lavorativo Il tirocinio per il sostegno all’inserimento lavorativo Il tirocinio formativo di orientamento Le convenzioni Le modalità di verifica dell’inserimento lavorativo Le figure coinvolte nel sostegno all’inserimento lavorativo Il tutoring come attività di sostegno all’inserimento al lavoro: analisi dei ruoli lavorativi e professionali; analisi dei contesti organizzativi di riferimento La rete degli operatori presenti sul territorio Verifica e valutazione del sostegno alla ricerca attiva del lavoro Rilevazione ed elaborazione dei dati statistici relativi agli inserimenti lavorativi Modalità di verifica e valutazione dei percorsi di inserimenti lavorativi Definizione di qualità totale e possibili applicazioni agli inserimenti lavorativi Introduzione ai concetti di valutazione e di controllo qualità applicabili agli inserimenti lavorativi Formazione sul campo Costruzione di un albero della qualità applicabile agli inserimenti lavorativi Approfondimenti di : Il tutor: definizione, ruolo e attività Il tutoring come attività di sostegno all’inserimento al lavoro: analisi dei ruoli lavorativi e professionali; analisi dei contesti organizzativi di riferimento [Digitare il testo] Pagina 14 La rete degli operatori presenti sul territorio UF.29 Descrizione: Formazione d’aula Progettare azioni di PAL secondo i principi della progettazione integrata Cenni di: Durata: h 14 Progettare nella e/o con la Pubblica Amministrazione Strumenti legislativi come risorse per le pdl Lavoro di rete nella progettazione integrata Principali approcci teorici e implicazioni metodologiche per la progettazione e l’implementazione di azioni di PAL in rete ( negoziazione, mediazione, concertazione tra diversi attori coinvolti, l’uso della differenza ecc.) Contenuti: La progettazione integrata Metodologie della presentazione integrata nelle PAL Il ciclo di un progetto: dal processo alle funzioni La programmazione; elementi, fasi e azioni del lavorare per soggetti Il coordinamento operativo: strumenti, risorse, competenze, funzioni. La rete: dimensione negoziale e progettuale; competenze e funzioni dei soggetti che intervengono sul MDL e sulle PAL Sviluppo di progetti integrati di PAL Studio e valutazione di fattibilità di un progetto [Digitare il testo] Pagina 15 La rete tra operatori: rete interna e esterna Formazione sul campo Empowerment della rete locale Approfondimenti di : Sviluppo di progetti integrati di PAL Studio e valutazione di fattibilità di un progetto La rete tra operatori: rete interna e esterna Empowerment della rete locale UF.41 Descrizione: Formazione d’aula Gestire il collocamento di lavoratori stranieri non comunitari: fonti di riferimento e procedure Cenni di: Durata: h 3 La determinazione dei flussi d’ingresso Il lavoro subordinato a tempo determinato e indeterminato La prestazione di garanzia per l’accesso al lavoro Il lavoro stagionale La previdenza a l’assistenza per i lavoratori stagionali Ingresso e soggiorno per lavoro autonomo Ingresso per lavoro in casi particolari Contenuti: Le leggi e le circolari che regolamentano il collocamento dei lavoratori stranieri non comunitari Le procedure e il sistema informativo [Digitare il testo] Pagina 16 L’anagrafe informatizzata delle offerte e delle richieste di lavoro subordinato Formazione sul campo Documentazione e modulistica del,settore Approfondimenti di : Varianti e attenzioni nella gestione delle procedure UF.53 Descrizione: Avviare procedure che consentano il rispetto degli standard minimi di qualità dei servizi: fonti di riferimento e Formazione d’aula procedure Cenni di: Durata: h 7 Il Master Plan sui servizi all’impiego Gli standard minimi definiti a livello nazionale: servizi offerti al fine di soddisfarli e risultati attesi dell’attività dei servizi d’impiego Livello strutturale e il livello organizzativo dei CpI Contenuti: Le differenze essenziali dei servizi per l’impiego: Livello strutturale : accoglienza, adempimenti amministrativi, mediazione domanda offerta, sevizi all’offerta, servizi alla domanda, servizi al territorio Livello organizzativo Risorse umane e strutturali Gli standard minimi prevedibili: servizi offerti al fine di soddisfarli e risultati attesi dell’attività dei servizi d’impiego [Digitare il testo] Pagina 17 Gli standard organizzativi e gli standard di qualità dei servizi Oggetti e strumenti del controllo qualità Le buone prassi adottate a livello europeo (come previsto dalla strategia comunitaria di coordinamento in materia di lotta alla disoccupazione) I criteri di progettazione e di valutazione di qualità Le funzioni, le attività e le azioni di supporto Il controllo di processo Formazione sul campo Gli standard di monitoraggio dell’erogazione del servizio e dei suoi esiti. Approfondimenti di : Interazione con i Servizi per l’impiego, confronto, analisi e valutazione: I meccanismi di definizione e verifica dei risultati I meccanismi di supporto ai servizi per l’impiego per raggiungere gli obiettivi attesi; progettazione e implementazione di procedure mirate al raggiungimento degli standard minimi di qualità per in servizi per l’impiego. ~ UF 20 Descrizione: Erogare servizi di consulenza alle imprese all’interno del servizio per l’impiego Formazione d’aula Rilevare la ricerca di figure professionali delle aziende Cenni di: Durata: h 21 Approcci e modelli: il modello consulente ed il modello facilitatore La conoscenza dell'utente La valutazione [Digitare il testo] Pagina 18 La ricerca delle aziende L’analisi dei ruoli L'abbinamento tra utente e azienda e la preparazione del progetto La presentazione del soggetto e inizio del lavoro Contenuti: La ricerca delle aziende L’analisi dei ruoli Il tutor aziendale Il collocamento mirato L'approccio problem solving, applicato alle realtà imprenditoriali Formazione sul campo Il counselling imprenditoriale Approfondimenti di: Il tirocinio quale momento di valutazione dell’utente Gli strumenti di valutazione quale elemento di supporto e consulenza alle aziende ~ UF.17 Descrizione: Proporre e gestire archivi cartacei o BD Formazione d’aula Implementare, gestire, elaborare a fini statistici i dati delle BD (reti geografiche e/o archivi cartacei) Cenni di: Durata: h 7 Banca dati clienti/utenti Le statistiche di base [Digitare il testo] Pagina 19 L’utilizzo ai fini statistici dei dati delle banche dati ( reti geografiche e/o archivi cartacei ) Contenuti: Archivi in auto-consultazione e archivi documentali Modalità di organizzazione di archivi destinati all’auto-consultazione Gestione del protocollo e degli archivi documentali (scansione documenti, archiviazione di documenti per renderli disponibili in forma remota, ecc) Formazione sul campo Le leggi della pubblica amministrazione sull’archiviazione Approfondimenti di : la gestione degli archivi documentali informatici e cartacei. L’aggiornamento degli archivi. L’utilizzo ai fini statistici dei dati delle banche dati ( reti geografiche e/o archivi cartacei ) L’ottimizzazione e l’impiego di archivi cartacei o informatizzati al fine di un utilizzo guidato o all’autoconsultazione. UF.23 Descrizione: Formazione d’aula Erogare servizi di sostegno alla ricerca attiva del lavoro Cenni di: Durata: h 7 le politiche attive del lavoro le azioni preventive e curative della disoccupazione di lunga durata da parte dei servizi per l’impiego il complemento di programma por obiettivo 3 della regione Piemonte Tecniche e metodologie per il sostegno alla ricerca attiva [Digitare il testo] Pagina 20 le misure del POR le azioni delle politiche attive del lavoro: approfondimento diagnostico e valutativo individuale, specificazione del progetto individuale, definizione delle reciproche responsabilità (consulenza orientativa e sostegno alla ricerca di lavoro). rinforzo del sé e dell’autonomia della persona, adeguamento delle competenze di base e trasversali con riferimento alle modalità della ricerca di lavoro ed al contesto lavorativo; eventuale rinforzo di specifiche competenze professionali (azioni di breve durata). tirocinio con eventuale tutoraggio. Contenuti: Le metodologie e le tecniche per supportare il C/U nella ricerca attiva del lavoro: tecniche per l’identificazione delle informazioni sul mercato e sulle opportunità lavorative; piano per la ricerca attiva del lavoro; presentazione di candidature spontanee o tramite annuncio; inserzioni per la ricerca del lavoro e risposta alle inserzioni di lavoro; tecniche per la predisposizione di un curriculum vitae; tecniche di simulazione di un colloquio di selezione individuale e di gruppo; tecniche per la gestione e valutazione di altre forme di selezione, Le metodologie e le tecniche per favorire il raccordo tra domanda e offerta di lavoro: la preselezione, Formazione sul campo l’autocandidatura, la diffusione delle domande di lavoro. Approfondimenti di : Verifica e valutazione del sostegno alla ricerca attiva Modalità di verifica e valutazione dei percorsi di sostegno alla ricerca attiva. Definizione di qualità totale e possibili applicazione al processo di sostegno alla ricerca attiva. Introduzione ai concetti di valutazione e di controllo qualità applicabili al processo di sostegno alla ricerca attiva [Digitare il testo] Pagina 21 Costruzione di un albero della qualità applicabile al processo di sostegno alla ricerca attiva UF.38 Descrizione: Formazione d’aula Effettuare la verifica ex ante dei progetti e impostare l’attività di monitoraggio e le strategie di valutazione Cenni di: Durata: h 8 Concetti di problematicità decisionale, operativa e di modellizzazione multicriteri I metodi di valutazione multicriteri Il quadro terminologico e concettuale delle attività che richiamano alla valutazione Lo schema classificatorio delle attività di valutazione Le indagini di customer satisfaction I focus group Contenuti: Programmi e valutazione ex ante dei progetti Metodi per la valutazione dei progetti Tecniche e approcci Strumenti e metodologie di ricerca utili ai fini della valutazione L’analisi d’impatto Le tecniche di monitoraggio Formazione sul campo Strategie per la valutazione d’impatto o di risultato dei programmi in itinere ed ex post Approfondimenti di : Programmi e valutazione ex ante dei progetti [Digitare il testo] Pagina 22 Metodi per la valutazione dei progetti Strumenti e metodologie di ricerca utili ai fini della valutazione L’analisi d’impatto Le tecniche di monitoraggio Strategie per la valutazione d’impatto o di risultato dei programmi in itinere ed ex post UF Rete Descrizione: Formazione d’aula Il lavoro di gruppo e il lavoro di rete. Cenni di: Durata: h 14 La rete come meta modello di riferimento. Teorie e metodologie di rete. Contenuti: [Digitare il testo] Pagina 23 Gruppo di lavoro e lavoro di gruppo. Significato e funzione dell’azione di coordinamento. Metodologie e strumenti di coordinamento dei gruppi di lavoro. Clima e sviluppo del gruppo in relazione ai fini organizzativi. Trappole e errori da evitare. Negoziazione e, mediazione e concertazione come tecniche peculiari del lavoro di rete. Rete e case management nelle P.A.L. Formazione sul campo Riferimenti teorici e metodologie operative. Approfondimenti di : Negoziazione e, mediazione e concertazione come tecniche peculiari del lavoro di rete. Rete e case management nelle P.A.L. UF.Qualità Descrizione: Formazione d’aula Erogare servizi in un’ottica di qualità. Cenni di: Durata: h 7 Il sistema qualità Il concetto di qualità e la sua evoluzione. Motivazioni relative all'adozione del sistema qualità da parte delle aziende Total quality management e il miglioramento continuo Le norme ISO 9001 e Vision 2000 il concetto di bilancio sociale l’evoluzione [Digitare il testo] Pagina 24 i modelli L’attenzione al cliente/utente La certificazione di qualità La Politica della qualità I Riferimenti normativi Le Disposizioni Legislative di riferimento La pianificazione della qualità e La struttura documentale del SGQ Processi – manualistica - indicatori di efficienza e di efficacia – ruoli - parametri Nuovi sistemi di certificazioni qualità: la qualità ambientale, la qualità etica/sociale, ecc. La responsabilità sociale delle imprese Contenuti: Lavorare in un’ottica di qualità Individuare gli elementi fondamentali di un Sistema Qualità Identificare le principali procedure del processo produttivo di riferimento Identificare ruoli e responsabilità relative al Sistema Qualità Individuare le motivazioni e finalità delle azioni previste dal Sistema Qualità La qualità nei processo di lavoro del case manager Il processo di erogazione del servizio in un ottica di “qualità” Modalità di erogazione del servizio in un ottica di “qualità” (integrazione operativa con il sistema delle imprese.) Elementi caratterizzanti (indicatori, standard, tipi di procedure da sviluppare, tipi di strumenti da adottare, ecc) [Digitare il testo] Pagina 25 Formazione sul campo Approfondimenti di : Parallelamente, nell’ambito e trasversalmente dei restanti moduli si tratteranno le tematiche relative alla qualità, contestualizzate rispetto alle tematiche oggetto dell’UFC. Si prevede inoltre un’approfondimento delle tematiche legato alla qualità nei rapporti con le imprese, al fine di ipotizzare gli standard operativi con cui le imprese dovranno gestire gli inserimenti lavorativi, nonché ad orientare la definizione del modello di “qualità sociale” espressa dall’impresa in tale ambito. [Digitare il testo] Pagina 26 [Digitare il testo] Pagina 27