Verbale seduta - Comune di Rho
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Verbale seduta - Comune di Rho
Seduta del Consiglio comunale del 12 luglio 2007 Ore 21.03 Presiede la seduta il Presidente Kirn Assiste il Vice Segretario, dott.ssa Rezzonico Presidente Kirn Vi prego di prendere posto che iniziamo! Prima di iniziare i lavori, volevo darvi il benvenuto. E do un attimo la parola al Consigliere Maggio per una breve comunicazione. Consigliere Maggio Buona sera a tutti. Non è polemica la mia. È solo un chiarimento. Io chiedo la parola in base all’articolo 33. Nella prima Conferenza dei Capigruppo il Presidente è stato abbandonato a se stesso. Non c’era né il Sindaco, né nessun Assessore. Siccome nelle prerogative del Presidente del Consiglio Comunale … spiegare una delibera, la bontà o la tristezza della delibera non è compito del Presidente, è del Sindaco o di un Assessore che ha delegato il Sindaco, sennò il Presidente diventa anche Assessore. Questo dice il regolamento. Quindi, è un invito alla prossima convocazione della Conferenza dei Capigruppo che gli Assessori, il Sindaco, se non può venire per altri impegni, ci mancherebbe altro, la mia non è polemica, che deleghi un assessore che venga ad illustrarci la delibera. Perché non è compito assolutamente del Presidente del Consiglio illustrare la bontà delle delibere. Grazie. Presidente Kirn Solo per precisare, il Regolamento del Consiglio comunale, articolo 9, in merito al funzionamento della conferenza dei capigruppo, dice: 1) che la Conferenza dei Capigruppo è valida quando c’è il Presidente e i Capigruppo; 2) che è diritto del Sindaco partecipare, ma non è un obbligo e non parla degli Assessori. Quindi la Conferenza che abbiamo svolto non è stata, diciamo, mancante di nessuna, di nessuna parte. Si è discusso e dibattuto sugli argomenti dell’ordine del giorno, così come prevede lo Statuto. Grazie. Avete inserito tutti i badge? Scusate! È tutto a posto? Sono tutti presenti? Perfetto! Allora, passiamo al punto 1. °°°°° 1 PUNTO 1 APPROVAZIONE VERBALI DELLE 22.05.2007 E DEL 15.06.2007. SEDUTE CONSILIARI DEL Presidente Kirn Nomino gli Scrutatori che sono: Caruso, Valneri e Marchio. E procediamo alla votazione per l’approvazione del verbale, si è iscritto qualcuno a parlare? Prego. Consigliere Marchio No, il verbale di maggio, quello del 22 maggio, dichiarazione di voto, mi astengo perché non ero presente. Quello di giugno, voto a favore. Certo. Presidente Kirn Prego. Non c’è nessun altro iscritto a parlare .... Consigliere Scarfone Io non voterò il verbale che oggetto della nostra votazione perché non c’ero, quindi, mi asterrò. Presidente Kirn Non essendoci nessuno iscritto a parlare, procediamo alla votazione. Prima quella del verbale del 22 maggio del 2007. Possiamo confermare la presenza. Procediamo alla votazione. CONSIGLIERI PRESENTI CONSIGLIERI ASSENTI 29 2 CONSIGLIERI ASTENUTI 16 CONSIGLIERI VOTANTI CONSIGLIERI FAVOREVOLI 13 9 CONSIGLIERI CONTRARI 4 2 Favuzzi – Polerà Addisi – Arigoni – Borghetti L. – Caruso – Cogno – Ivani – Kirn – Laino – Marchio – Mento – Orlandi – Papasodaro – Romano – Rossini – Scarfone – Zucchetti Cecchetti – Colombo – Giudici – Valneri Presidente Kirn Il verbale risulta approvato. Procediamo, adesso, all’approvazione del verbale del 15 giugno del 2007. Confermiamo la presenza. Votiamo. Scusate! No! No! Hanno votato tutti. Manca uno? E anche Ivani. Da aggiungere Ivani nei sì. Scusate! CONSIGLIERI PRESENTI CONSIGLIERI ASSENTI 28 3 CONSIGLIERI ASTENUTI 4 CONSIGLIERI VOTANTI CONSIGLIERI FAVOREVOLI 24 24 Favuzzi – Ivani - Polerà Cecchetti – Colombo – Giudici – Valneri Presidente Kirn Passiamo al punto due dell’ordine del giorno. PUNTO 2 °°° COMUNICAZIONE DEL SINDACO. Presidente Kirn La parola al Sindaco. Grazie. Sindaco Gentili Consiglieri vi comunico che in data 27 giugno ho provveduto a nominare l’ottavo Assessore nella persona di Egidio Sfondrini, che saluto, qui con noi al quale ho assegnato le deleghe all’Urbanistica, alla Pianificazione della mobilità, e all’Ambiente. Presidente Kirn Grazie, Sindaco. Passiamo al punto 3 dell’ordine del giorno. °°° 3 PUNTO 3 NOMINA DELLE COMMISSIONI CONSILIARI PERMANENTI E DEI RELATIVI PRESIDENTI. Presidente Kirn Diamo la parola al Sindaco per l’illustrazione, per la nomina in base all’articolo 69 dello Statuto comunale. Grazie. Sindaco Ma vorrei premettere una cosa. È nostro desiderio ampliare il numero delle Commissioni. In sede di Conferenza dei Capigruppo si è visto che c’è una procedura da seguire, poiché per ampliare il numero delle Commissioni dobbiamo modificare il Regolamento. E poiché il Regolamento deve essere modificato prima, la modifica al Regolamento prima di essere portata in Consiglio, deve essere esaminata dalla Commissione Affari Istituzionali che non è stata ancora nominata, allora, oggi nominiamo le quattro Commissioni già previste, ripromettendoci, poi, di sottoporre alla Commissione la nostra proposta di ampliamento e quindi portando in una successiva riunione di Consiglio Comunale l’approvazione, la nomina eventuale delle nuove Commissioni. Di conseguenza, oggi, abbiamo da provvedere alla nomina delle quattro Commissioni che sono: Ambiente e Territorio, Servizi Sociali e alle Persone, Affari Istituzionali e Organizzazione, e la Commissione dei Conti. Ricordo che ai sensi dell’articolo 2, comma 2, del presente Regolamento, le Commissioni consiliari sono composte da cinque membri, compreso il Presidente, che viene scelto nell’ambito delle stesse e viene eletto a scrutinio segreto e a maggioranza assoluta dei presenti. Ove nessun candidato raggiunga la prescritta maggioranza, il Consiglio Comunale procede alla stessa seduta al ballottaggio dei due candidati che hanno avuto il maggior numero di voti. Rammento, inoltre, che nel rispetto del criterio di proporzionalità, di cui all’articolo 38, comma 6, del Decreto Legislativo 267, l’articolo 68, comma 1, dello Statuto comunale, per l’elezione componenti ciascuno Consigliere Comunale può esprimere una sola preferenza, e sono proclamati eletti coloro che hanno conseguito il maggior numero dei voti. Propongo, quindi, al Presidente di procedere. Presidente Kirn Grazie Sindaco. Invito gli Scrutatori a recarsi … deve parlare? Si, prego, prego. Consigliere Re Grazie signor Presidente. Vorrei proporre un ordine del giorno a nome dei Consiglieri di Maggioranza, e spero di avere l’appoggio anche dei 4 Consiglieri di Opposizione, che valuta positivamente la richiesta della Giunta, della bontà del Sindaco, di istituire le altre due Commissioni, quelle per le Attività Produttive e quella sulla Sicurezza. E dal momento che impegna la Commissione Affari Istituzionali, ad apportare al Regolamento le opportune modifiche in modo che nel primo Consiglio utile si possa addivenire appunto all’istituzione delle stesse. Quindi, presento questo ordine del giorno. I sottoscritti Consiglieri comunali udita la relazione del Sindaco riguardo alla volontà di istituire due nuove Commissioni, e precisamente la Commissione Sicurezza e Commissione Attività Produttive, l’approvano. Considerato che l’articolo 69, comma b), dello Statuto comunale, prevede la facoltà del Consiglio Comunale di istituire nuove Commissioni consiliari, oltre alle quattro istituzionalmente previste. Che è precisa volontà dell’attuale Amministrazione riporre particolare attenzione agli aspetti riguardanti la sicurezza del territorio, e le attività produttive, come comunicato ai cittadini elettori nel programma amministrativo. Che nelle modifiche ai Regolamenti devono essere preventivamente esaminati dalla Commissione Affari Istituzionali e Organizzazione, impegnano la Commissione Affari Istituzionali e Organizzazione, ad apportare al Regolamento delle Commissioni consiliari le opportune modifiche, in modo che nel primo Consiglio Comunale utile, le succitate Commissioni possano essere costituite. Presidente Kirn Grazie Consigliere Re. La parola al Consigliere Mileti. Consigliere Mileti Grazie. Io credo l’intervento sia superato perché credo che in quell’ordine del giorno che è stato sottoposto anche alla mia attenzione, questa sera, c’era un refuso. C’è una volontà da parte della Giunta di istituire delle Commissioni. Vorrei ricordare ai Consiglieri comunali che le Commissioni consiliari permanenti non sono altro che un’articolazione del Consiglio Comunale e quindi la volontà risiede soltanto nell’organo assembleare e cioè il Consiglio Comunale. Grazie. Presidente Kirn Grazie Consigliere Mileti. La parola al Consigliere Cavicchioli. Consigliere Cavicchioli Si, credo di concordare con l’intervento che mi ha preceduto. Tra l’altro, mi pare che ancora l’ordine del giorno riporti udita la relazione del Sindaco? Sulla volontà. (intervento fuori microfono del Consigliere Re) 5 Consigliere Cavicchioli Ecco, io credo che sia giusto riferire la volontà di meglio distribuire, proprio i lavori, come necessità del Consiglio. E non della Giunta, o nel caso di specie, del Sindaco. Per queste ragioni, la nostra valutazione ovviamente è contraria rispetto all’impostazione di questo ordine del giorno. Sindaco Io non credo di aver usato la parola volontà. Credo di aver usato la parola desiderio. Bene! Se c’è quella parola che è giustamente impropria, credo che il Consigliere Re, non abbia nessun problema a cambiare quella parola. Presidente Kirn Prego Consigliere Cavicchioli. Consigliere Cavicchioli No, no, chiarisco. Si, nel senso che mi pareva giusta l’impostazione e la riflessione sull’organo che promuove un diverso metodo di lavoro. Sulla richiesta, il contenuto, per quello che ci riguarda, mi pare volontà, appunto, è giusta l’affermazione volontà di istituire due nuove Commissioni relative al tema della Sicurezza e delle Attività Produttive. Noi riteniamo che le attuali quattro Commissioni, così come precedentemente, inglobano questi temi e che queste possano, ovviamente, lavorare in modo approfondito anche sui temi della sicurezza e delle attività produttive. Che nulla toglie, credo, alla priorità che giustamente si vuole dare rispetto a due temi che anche in campagna elettorale e anche nel programma sono stati evidenziati. Però, credo, al di là di una proliferazione di nuovi incarichi, io credo che le quattro, noi crediamo che le attuali quattro Commissioni possano affrontare la materia già nel loro interno. Presidente Kirn Non c’è nessuno iscritto a parlare…. Prego Consigliere Addisi. Consigliere Addisi Grazie. Sinceramente io noto una strana cosa. O si è convinti che siamo in presenza di un novello Padre Pio perché ha già fatto un miracolo. Ha trasformato i brocchi in campioni, cioè, quelli che hanno avuto quattro sono stati nominati Assessori, quindi, c’è stato un primo miracolo. Non avendo i pesci da moltiplicare, moltiplichiamo le Commissioni. Non so che strana dottrina sia questa. Non è la dottrina del Catechismo, secondo me del cadreghismo. Grazie. 6 Presidente Kirn Qualcun altro vuole intervenire sull’ordine del giorno? Allora, poniamo in votazione, l’ordine del giorno, così come mi è stato consegnato. Ve lo leggo. I sottoscritti Consiglieri Comunali udita la relazione del Sindaco riguardo alla volontà di istituire due nuove Commissioni, e precisamente la Commissione Sicurezza e Commissione… (intervento fuori microfono del Consigliere Mileti) Presidente Kirn Scusi, Mileti, aspetti! Un attimo! Fammi finire di leggerlo, però intendiamoci. Ci intendiamo. Allora, … udita la relazione del Sindaco riguardo alla volontà di istituire due nuove Commissioni, e precisamente la Commissione Sicurezza e Commissione Attività Produttive, l’approvano. Considerato che l’articolo 69, comma b), dello Statuto comunale, prevede la facoltà del Consiglio Comunale di istituire nuove Commissioni consiliari, oltre alle quattro istituzionalmente previste. Che è precisa volontà dell’attuale Amministrazione riporre particolare attenzione agli aspetti riguardanti la sicurezza del territorio, e le attività produttive, come comunicato ai cittadini elettori nel programma amministrativo. Che nelle modifiche ai Regolamenti devono essere preventivamente esaminati dalla Commissione Affari Istituzionali e Organizzazione, impegnano la Commissione Affari Istituzionali e Organizzazione, ad apportare al Regolamento delle Commissioni consiliari le opportune modifiche, in modo che nel primo Consiglio Comunale utile, le succitate Commissioni possano essere costituite. Firmato da Dario Re - UDC, Sergio Barattieri, Forza Italia, Maurizio Cogno - Forza Italia, Ivani Romolo - Forza Italia, Rossana Papasodaro - Forza Italia, Laino Vincenzo - Forza Italia, Mento Lucio - Forza Italia, Rossini Salvatore - Forza Italia, Arigoni Onofrio Democrazia Cristiana per la Autonomie, Fabio Valneri - Lega Nord, Fabrizio Cecchetti - Lega Nord, Giudici Simone - Lega Nord e Colombo Cesare - Lega Nord. Prego, la parola al Sindaco. Sindaco Ma l’ordine del giorno, io capisco che viene preparato prima, ma contiene, giustamente, uno, un errore perché mi attribuisce una frase che io non ho detto e quindi non può incominciare dicendo “udita la volontà” perché non ho usato questo termine. Secondo. Mi sembra che l’intervento del Consigliere Mileti sia istituzionalmente corretto, quindi, credo che i sottoscrittori dell’ordine del giorno non abbiamo problemi a correggere quella parola. Quindi, invito nei riguardi miei, che non ho usato quella parola, di correggerla. E anche per riguardo al Consigliere Mileti che ha fatto un intervento di assoluta correttezza istituzionale. 7 Presidente Kirn Proporrei, scusate, una sospensione di due minuti, giusto per correggere questo e me lo ridate. Due minuti di sospensione. Grazie. - Sospensione lavori ore 21.26 – - Ripresa lavori ore 21.34 – Presidente Kirn Vi invito a sedersi che riniziamo la seduta. Allora, do lettura dell’ordine del giorno, così come consegnatomi. I sottoscritti Consiglieri Comunali, udito il desiderio del Sindaco, di avere una collaborazione più specifica del Consiglio comunale sui temi della Scurezza e delle Attività Produttive. Considerato che l’articolo 69, comma b) dello Statuto comunale prevede la facoltà del Consiglio Comunale di istituire nuove Commissioni consiliari, oltre alle quattro istituzionalmente previste. Che è precisa volontà dell’attuale Amministrazione riporre particolare attenzione agli aspetti riguardanti la sicurezza del territorio, e le attività produttive, come comunicato ai cittadini elettori nel programma amministrativo. Che nelle modifiche ai Regolamenti devono essere preventivamente esaminati dalla Commissione Affari Istituzionali e Organizzazione, impegnano la Commissione Affari Istituzionali e Organizzazione, ad apportare al Regolamento delle Commissioni consiliari le opportune modifiche, in modo che nel primo Consiglio Comunale utile, le succitate Commissioni possano essere costituite Sicurezza e Attività Produttive. Non essendoci nessuno iscritto a parlare, procediamo alla votazione dell’ordine del giorno e poi procediamo alla nomina e all’istituzione, istituzione e alla nomina delle quattro Commissioni previste. Quindi, confermiamo la presenza. Votiamo. CONSIGLIERI PRESENTI CONSIGLIERI ASSENTI CONSIGLIERI VOTANTI CONSIGLIERI FAVOREVOLI 29 2 29 18 CONSIGLIERI CONTRARI 11 8 Favuzzi – Polerà Addisi – Borghetti C. – Cavicchioli – Guglielmo – Maggio – Marchio – Orlandi – Peluffo – Romano – Scarfone – Tagliabue Presidente Kirn Quindi, è accettato l’ordine del giorno. Approvato. Passiamo, adesso, alla nomina delle Commissioni consiliari permanenti e dei relativi Presidenti. Procediamo in questo modo. Allora, votiamo la Commissione, come d’accordo in Conferenza dei Capigruppo, votiamo la Commissione e subito dopo il Presidente della Commissione appena nominata. Invito gli Scrutatori a recarsi vicino all’urna. Vi chiamo nominalmente. Nelle cartellette avete dei fogliettini bianchi. Dovete scrivere il nome. Un nome solo. Si, adesso, adesso procediamo per ogni singola Commissione. Allora, la prima Commissione è la Commissione Ambiente e Territorio. Il Presidente procede all’appello nominale Presidente Kirn Dò l’esito della votazione. COMMISSIONE AMBIENTE E TERRITORIO Votanti: 29 Assenti: 2 (Favuzzi, Polerà) Colombo Papasodaro Marchio Polerà Borghetti C. VOTI 7 6 6 5 5 Presidente Kirn La Commissione risulta nominata. Adesso votiamo… do la parola un attimo al Consigliere Barattieri. Consigliere Barattieri Grazie Presidente. Riguarda, naturalmente, la nomina del Presidente della commissione testé nominata, Ambiente e Territorio. A nome della coalizione, propongo come Presidente il consigliere Cesare Colombo. Grazie. Presidente Kirn Grazie Consigliere Barattieri. Per questa votazione, passerà il messo, così facciamo un po’ più veloce. Magari, siccome non ci conosce perché è la prima volta, se vi fate un attimo riconoscere in modo tale che si avvicina più velocemente. Grazie. La parola alla Cavicchioli. 9 Consigliere Cavicchioli Si, al di là del fatto che il voto è segreto, comunque la votazione è segreta, per quello che riguarda l’Opposizione, il nostro voto è su Carlo Borghetti, fatto salvo ovviamente... E’ un po’ inusuale. Esatto! Sono d’accordo. Presidente Kirn Bhè, il voto comunque rimane segreto, mi sembra. No? Allora, procediamo. Appello nominale. Presidente Kirn Comunico l’esito della votazione. COMMISSIONE AMBIENTE E TERRITORIO – PRESIDENTE Votanti: 29 Assenti: 2 (Favuzzi, Polerà) Colombo Papasodaro Borghetti C. Schede bianche Schede nulle VOTI 16 2 8 2 1 Presidente Kirn Risulta eletto Presidente della Commissione Colombo. Procediamo, adesso, alla votazione della Commissione Servizi Sociali e alle Persone. Appello nominale Presidente Kirn Diamo l’esito della votazione. COMMISSIONE SERVIZI SOCIALI E ALLE PERSONE Votanti: 29 Assenti: 2 (Favuzzi, Polerà) 10 Arigoni Cogno Caruso Maggio Tagliabue VOTI 7 6 5 6 5 Presidente Kirn La Commissione è nominata. Procediamo alla votazione per il Presidente. Gli eletti risultano: Cogno, con sei voti. Arigoni, con sette. Caruso, con cinque, Maggio, con sei voti e Tagliabue con cinque voti. Va bene? La parola al Consigliere Barattieri. Consigliere Barattieri Grazie Presidente. A nome della coalizione, propongo, per la Presidenza della Commissione testé eletta dei Servizi sociali, il Consigliere Comunale Arigoni. Grazie. Presidente Kirn Grazie Consigliere. Diamo la parola al Consigliere Cavicchioli. Grazie. Consigliere Cavicchioli Si, per quello che ci riguarda, la nostra proposta è Maggio. Presidente Kirn Grazie. Procediamo alla votazione. Appello nominale Presidente Kirn Diamo l’esito della votazione. Scusate! COMMISSIONE SERVIZI SOCIALI E ALLE PERSONE – PRESIDENTE Votanti: 29 Assenti: 2 (Favuzzi, Polerà) Arigoni Maggio Tagliabue Schede bianche VOTI 18 8 2 1 11 Presidente Kirn Presidente nominato: Arigoni. Procediamo, adesso, alla votazione per la Commissione Affari Istituzionali e Organizzazione. Appello nominale Presidente Kirn Diamo l’esito della votazione. Scusate! COMMISSIONE AFFARI ISTITUZIONALI E ORGANIZZAZIONE Votanti: 29 Assenti: 2 (Favuzzi, Polerà) Giudici Guglielmo Orlandi Mento Re VOTI 10 6 5 5 3 (cambio lato cassetta n. 1: lato B) Presidente Kirn La Commissione risulta nominata. Procediamo alla votazione per il Presidente della Commissione. Addisi. Arigoni. Arianna? Barattieri. Volete. Barattieri? Prego la parola al Consigliere Barattieri. Consigliere Barattieri Si, grazie, Presidente. Sempre a nome della coalizione, propongo per Presidente della Commissione Affari Istituzionali il Consigliere Re. Presidente Kirn Grazie Consigliere Barattieri. La parola al Consigliere Cavicchioli. Consigliere Cavicchioli Per noi, la proposta è Guglielmo. Presidente Kirn Grazie Consigliere Guglielmo. Procediamo alla votazione. Appello nominale 12 Il Presidente Kirn Diamo l’esito della votazione. Invito i Consiglieri, a sedersi un attimo, per cortesia. Cecchetti! Grazie. Se ti puoi sedere? Grazie. Colombo! maggio! Per cortesia! Tizzoni! Tagliabue! Allora, comunichiamo l’esito della votazione. COMMISSIONE AFFARI ISTITUZIONALI E ORGANIZZAZIONE – PRESIDENTE Votanti: 29 Assenti: 2 (Favuzzi, Polerà) Re Guglielmo Orlandi Mento Schede nulle VOTI 16 9 2 1 1 Presidente Kirn Viene nominato Presidente della Commissione Re Dario. Procediamo, adesso, alla votazione per la Commissione dei Conti. Appello nominale Presidente Kirn Diamo l’esito della votazione. COMMISSIONE CONTI Votanti: 29 Assenti: 2 (Favuzzi, Polerà) VOTI 6 6 6 6 5 Barattieri Borghetti L. Cecchetti Scarfone Orlandi 13 Presidente Kirn Procediamo. Capogruppo Barattieri La invito a prenotarsi! La parola al Consigliere Cavicchioli. Consigliere Cavicchioli Si, come da Statuto, la Commissione Conti va alle Minoranze, per cui la nostra proposta è di Giuseppe Scarfone, anche per le competenze acquisite. Presidente Kirn Procediamo alla votazione. Appello nominale Presidente Kirn Ringrazio il Consigliere Marchio di avermi anticipato. COMMISSIONE CONTI – PRESIDENTE Votanti: 29 Assenti: 2 (Favuzzi, Polerà) Scarfone Borghetti L. Schede bianche VOTI 20 2 7 Presidente Kirn Risulta eletto il Presidente della Commissione Conti, Scarfone. Passiamo al punto 4 dell’ordine del giorno. °°° PUNTO 4 NOMINA DELLA COMMISSIONE PER L’AGGIORNAMENTO DEGLI ELENCHI COMUNALI DEI GIUDICI POPOLARI. Presidente Kirn Si tratta, come sapete, di questa Commissione che ede tre membri, uno è il Sindaco, di diritto. Bisogna votare due membri. Quindi, procediamo, se non c’è nessuno iscritto a parlare, alla votazione. Prego Consigliere Cavicchioli. 14 Consigliere Cavicchioli Solo per comprendere. I due Consiglieri eletti devono essere rappresentativi di Maggioranza e di Minoranza o non impone nulla? Presidente Kirn Esatto! Non è previstaquesta suddivisione. satto! Procediamo alla votazione, che avviene sempre a scrutinio segreto, come le altre. (Interventi fuori microfono) Presidente Kirn Un nome solo. Si sempre un nome solo. Appello nominale Presidente Kirn Diamo l’esito della votazione. Votanti: 29 Assenti: 2 (Favuzzi, Polerà) VOTI 17 11 1 Cogno Addisi Schede Bianche Presidente Kirn Il Consiglio Cmunale visto l’esito della votazione, delibera di dare atto che la Commissione comunale per l’aggiornamento degli elenchi comunali dei giudici popolari nella Corte di Assise di Appello, risulta essere così composta: signor Roberto Zucchetti, il Sindaco, Presidente della Commissione, signor Cogno, Consigliere Cmunale componente e signor Addisi, Consigliere Comunale componente. Passiamo al punto 5 dell’ordine del giorno. °°° 15 PUNTO 5 DEFINIZIONE DEGLI INDIRIZZI PER LA NOMINA E LA DESIGNAZIONE DEI RAPPRESENTANTI DEL COMUNE PRESSO ENTI, AZIENDE, ISTITUZIONI, SOCIETA’ DI CAPITALI COSTITUITE O PARTECIPATE DAL COMUNE. Presidente Kirn La parola al Sindaco. Sindaco Grazie. l’articolo 42 del Decreto Legislativo 267 indica gli atti fondamentali di competenza del Consiglio Comunale, in particolare, la lettera m), riserva allo stesso la competenza per la definizione degli indirizzi per la nomina e la designazione dei rappresentanti del Comune presso Enti, Aziende e Istituzioni. Richiamati altri articoli, valutati positivamente, in termini di adeguatezza e attualità gli indirizzi già presenti in questo Consiglio Comunale, nelle tornate amministrative precedenti, si propone di confermare gli indirizzi già presenti e allegati in cartelletta all’allegato A. Presidente Kirn Occorre, comunque, una riconferma degli indirizzi, per cui, si pone in votazione, con il meccanismo elettronico, se nessuno vuole prenotarsi per parlare. Quindi, procediamo alla votazione. Confermare la presenza. Votate. CONSIGLIERI PRESENTI 28 CONSIGLIERI ASSENTI 3 CONSIGLIERI VOTANTI CONSIGLIERI FAVOREVOLI 28 28 Colombo Polerà – Favuzzi – Presidente Kirn La delibera viene approvata. Passiamo, ora, al punto 6 dell’ordine del giorno. °°° 16 PUNTO 6 ESAME A APPROVAZIONE DEL BILANCIO D’ESERCIZIO 2006 DELL’AZIENDA SPECIALE FARMACIE COMUNALI. Presidente Kirn La parola al Sindaco. Sindaco Grazie. Abbiamo ricevuto dagli Amministratori dell’Azienda Speciale Farmacie Comunali il Bilancio che portiamo, quindi, in Consiglio Comunale per la dovuta approvazione. Il Bilancio è stato regolarmente approvato dagli Amministratori e dal Collegio dei Revisori. Alcuni Consiglieri mi hanno chiesto se questo Bilancio dovesse obbligatoriamente prima passare all’esame della Commissione, ma io mi sono informato, il testo del Regolamento parla di bilanci preventivi e consuntivi ma la prassi, sempre seguita in questo Comune da molti anni, è stata quella di non far transitare in Commissione i bilanci delle aziende speciali. Di conseguenza, io credo che anche quest’anno si possa attenere alla prassi consolidata. Ovviamente, il Consiglio Comunale che ha redatto il Regolamento può sempre darne un’interpretazione autentica diversa dalla prassi consolidata. Altri Consiglieri, sempre in modo informale, mi hanno sollecitato ad approfondire una serie di aspetti relativi alla gestione delle farmacie. In effetti, ho fatto anche un incontro con gli Amministratori, i quali mi hanno sottoposto una serie di questioni. In particolare, la opportunità, a loro avviso, di trasformare da azienda speciale in società la gestione farmacie. Di allargare l’oggetto sociale, in modo da poter fare altre attività. Di ampliare il numero di farmacie pubbliche in alcuni quartieri. Io credo che questi temi richiedano una discussione approfondita e proprio in considerazione di quanto mi hanno chiesto gli amministratori e di quanto mi hanno chiesto alcuni Consiglieri, io penso che sia opportuno inserire all’ordine del giorno del prossimo Consiglio Comunale, un apposito punto dove metteremo in documentazione la proposta che fanno gli Amministratori di nuovo assetto dell’azienda, di nuovo statuto, in modo che se ne possa parlare ampiamente. Rimanendo, oggi, invece, sul bilancio, mi sembra di poter dire che la nostra approvazione, è un’approvazione di correttezza del bilancio. Mentre, dobbiamo entrare nel merito rispetto alla ripartizione degli utili. L’azienda ha, il bilancio chiude con un utile di esercizio, di 96.183 euro e il Consiglio di Amministrazione, nella propria relazione, propone, secondo prassi consolidata, di iscrivere per il cinquanta per cento di questo utile, di destinare il cinquanta per cento di questo utile, al fondo di investimento dell’azienda, e di, invece, destinare l’altra metà alle casse comunali. Di conseguenza, io chiedo al Consiglio di esprimersi se 17 ritiene di aderire alla proposta degli Amministratori, o se invece ritiene opportuno fare diversamente. Presidente Kirn Non risulta nessuno iscritto a parlare ... Mileti. Consigliere Mileti Grazie Presidente. No, io ho ascoltato con attenzione l’intervento del Sindaco su questo punto. Io sono uno dei firmatari, uno dei primi firmatari del documento che è stato inviato all’attenzione del Sindaco e del Presidente del Consiglio Comunale, perché io credo che le consuetudini e le prassi bisogna anche provocarle. Condivido sul fatto che tutto ciò che riguarda la gestione di denaro pubblico poi passi per ragioni di opportunità anche di trasparenza, e soprattutto di trasparenza, attraverso l’esame delle Commissioni consiliari competenti. Lo Statuto e la Legge 267 del 2000 non ci dice che i Bilanci delle società partecipate obbligatoriamente, devono passare. Io, invece, ritengo di instaurare, anche il metodo, proprio in nome della trasparenza, perché vogliamo capire come anche questi utili vengano poi dopo utilizzati. Io non ho condiviso, ad esempio, alcune scelte che sono state fatte in passato, anche rispetto all’Azienda Speciale Farmacie Comunali. E quindi ritengo, dalla prossima, mi auguro che dalla prossima volta, si possa ragionare tranquillamente, anche all’interno della Commissione Conti, e di instaurare un metodo nuovo di lavoro, che consenta a tutti i Consiglieri Comunali di poter prendere visione, anche, di quei documenti contabili che sono poi gli atti di gestione proprio tipici di chi gestisce risorse dei cittadini. Ecco, quindi, apprezzo molto l’intervento del Sindaco, di scrivere appositamente nella prossima seduta, io non affretterei molto, Sindaco, perché vorrei passare prima a un esame attento di tutto quello che è la nostra situazione societaria, delle nostre diverse partecipate, proprio per capire qualcosa in più. E anche per spiegare che cosa si è fatto in questi anni. Quindi, che ben venga l’instaurare, quindi, questo nuovo metodo di lavoro proprio in nome della trasparenza rispetto alla gestione di risorse pubbliche. Per quanto riguarda il documento, qui questa sera, bèh, io non l’avrei votato, però, per ragioni di squadra mi astengo e credo che con me si asterranno in diversi Consiglieri. Grazie. Presidente Kirn Consigliere Cavicchioli. Consigliere Cavicchioli Si, relativamente alla riflessione del Consigliere Mileti, credo che sul tema delle società partecipate e della possibilità di controllo e di indirizzo dei Consigli Comunali, ampiamente si è discusso. Ampiamente si discuterà. Il limite entro il quale, anche per codice civile, un Consiglio Comunale può, 18 deve, dare lettura e interpretazione, è un limite ancora molto controverso, da questo punto di vista. Credo giusta anche la richiesta di meglio approfondire anche all’interno delle Commissioni. La proposta che viene sottoposta per noi è una proposta favorevole, stante anche la consuetudine come veniva detto. Credo che sia utile, però, colgo con favore la proposta che veniva fatta dal Sindaco, di fare una riflessione. Noi negli anni abbiamo confermato la suddivisione del cinquanta per cento, in virtù dell’ipotesi dell’acquisto della terza farmacia presso la vecchia sede dell’Esselunga. Ora, questa mi pare venuta meno per cui, la farmacia si è ben localizzata anche in un contesto molto interessante. Però, ecco, sarebbe utile riflettere allora questo cinquanta per cento che rimane alla farmacia, se come è accaduto anche precedentemente, il Consiglio Comunale si esprimeva anche su degli indirizzi di utilizzo di questi avanzi nei termini di politiche sociali, di aiuto, di favorire anche attraverso sconti per prodotti da banco agli anziani. Ecco, se nelle prossime occasioni, possiamo riflettere, credo che una serie di ipotesi, anche sull’utilizzo che la stessa farmacia, la stessa società farmacie fa, possa essere una risposta ai bisogni sociali della nostra città. Presidente Kirn Grazie Consigliere Cavicchioli. La parola al Consigliere Marchio. Consigliere Marchio Si, io voglio ribadire questo. Il concetto che noi, come Comunisti Italiani, abbiamo sempre sostenuto, al di là del merito che condivido con le riflessioni fatte sia da Arianna Cavicchioli che dal Sindaco, di intraprendere questo tipo di, diciamo, di approfondimenti. Noi abbiamo sempre sostenuto che in tutte le questioni che riguardassero i bilanci delle società partecipate, anche a capitale interamente pubblico, tutti i bilanci passassero dal Consiglio Comunale, quindi dalle Commissioni. Quindi, io condivido anche questo tipo di impostazione per quanto ci riguarda. Quindi, voglio ribadire questo concetto che non è una novità per quanto ci riguarda. Grazie. Presidente Kirn Grazie Consigliere Marchio. La parola al Consigliere Maggio. Consigliere Maggio Sì. Noi voteremo il bilancio della farmacia, anche perché negli anni abbiamo sempre sostenuto questa parte sociale della città e le farmacie. Anche da attacchi che sono stati fatti in Consiglio Comunale dall’Opposizione di allora. Può … prendo per positivo quello che diceva il Sindaco, le proposte fatte da chi gestisce le farmacie su nuove aperture di nuovi settori sociali, quindi, nelle prossime settimane, dopo l’estate, incominciare a discutere quella parte lì, che è positiva, per quanto ci 19 riguarda. Dopodiché invece far navigare il bilancio della farmacia comunale che, tra l’altro, è in positivo e va detto rispetto ad altre situazioni che spesso i Comuni devono intervenire e riempire la cassa. Quindi, va detto anche questa cosa qui, da molti anni, per fortuna nostra, perché quando nel ’94 la prima Giunta Cavicchioli ha dovuto mettere mano veramente alle casse del Comune perché il bilancio della farmacia comunale era abbastanza per qualche Consigliere che allora c’era, io, il Sindaco e qualcun altro, era con le casse veramente che facevano acqua da tutte le parti. Quindi, noi approviamo il bilancio, poi, su altre vicende, non siamo, quello che diceva il Consigliere Mileti, prendere i bilanci delle farmacie e incominciare a farle navigare su altri lidi, non siamo d’accordo. Presidente Kirn Grazie Consigliere Maggio. La parola al Consigliere Borghetti Carlo. Consigliere Borghetti Carlo Il Sindaco ha fatto cenno alla possibilità di pensare a una trasformazione delle farmacie comunali in azienda, suppongo, come spesso succede, pensando di far svolgere poi a questa azienda servizi legati al mondo dei servizi alla persona o, comunque, servizi che potrebbero essere tolti o delegati da ciò che l’Amministrazione Comunale storicamente, in questo settori o in altri settori, esprime in proprio. Credo che sia una valutazione da fare in maniera molto approfondita, come per il resto è stato già affermato dal Sindaco. Tenendo adeguatamente conto di ciò che c’è già in atto, in corso e cercando di tenere conto che lo scenario dei servizi alla persona sempre più va considerato al di là dei confini comunali in un’ottica di area, come così è stato fatto in questi anni. e quindi un’eventuale azienda che si caratterizzasse per un’attività chiusa, dentro ai confini del territorio comunale, potrebbe rischiare di non avere gli strumenti, non avere le opportunità che invece uno strumento intercomunale d’area potrebbe più adeguatamente avere. Quindi, credo che, ecco, quando sarà il momento, poi potremo sviluppare in maniera più approfondita considerazioni anche di questo tipo. Presidente Kirn Da ultimo, volevo ringraziare sia il Sindaco, sia il Consigliere Mileti perché il fatto che, appunto, volere portare una discussione ampia in Consiglio Comunale, valorizza quest’ambito, come è giusto che sia. E anche la valorizzazione delle Commissioni per le specifiche competenze, va assolutamente sostenuta e per parte mia, mi impegnerò perché questo avvenga, in nome della trasparenza e della pubblicità rispetto alla cittadinanza. Grazie. Niente non essendo nessun altro iscritto a parlare, procederei alla votazione. Confermare la presenza. Votiamo. Do l’esito della votazione. 20 CONSIGLIERI PRESENTI CONSIGLIERI ASSENTI 28 3 CONSIGLIERI ASTENUTI 13 CONSIGLIERI VOTANTI CONSIGLIERI FAVOREVOLI 15 15 Favuzzi – Ivani – Polerà Arigoni – Barattieri Borghetti L. – Caruso Cogno – Kirn – Laino Mento – Mileti Papasodaro – Re Rossini – Zucchetti – – – – – Presidente Kirn Il bilancio risulta approvato. Consigliere Cavicchioli Io credo che sia un fatto grave quello che è avvenuto. No, nel senso che la non votazione di un bilancio, ovviamente un bilancio extracomunale e che ha avuto undici voti della Minoranza più quelli della Lega, vuol dire che non passava, veniva bocciato questo bilancio. Presidente Kirn No, bèh, l’astensione si somma alla votazione. Consigliere Cavicchioli No, il fatto è, credo, voglio dire, di una certa gravità. Presidente Kirn Grazie Consigliere Cavicchioli. Procediamo al punto sette. °°° PUNTO 7 PRESA D’ATTO DEL DOCUMENTO ELABORATO DAGLI ARCHITETTI MARIA CRISTINA TREU E MARCO ENGEL PER LA REDAZIONE DEL PIANO DEL GOVERNO DEL TERRITORIO (PGT). INDICAZIONI ALLA GIUNTA COMUNALE IN ORDINE ALL’IMPOSTAZIONE DEL NUOVO STRUMENTO URBANISTICO. Presidente Kirn La parola all’Assessore Sfondrini. Prima di dargli la parola, gli do il mio benvenuto. Grazie. 21 Assessore Sfondrini Grazie. La Legge Regionale per la pianificazione comunale, la 12/2005, impone il termine di un anno, a partire dall’entrata in vigore della Legge stessa, entro il quale i Comuni debbono deliberare l’avvio del procedimento di adeguamento dei propri strumenti di pianificazione procedendo, pertanto, all’approvazione di tutti gli atti costituenti il Piano di Governo del Territorio. La legge stabilisce pure in cinque anni la validità del documento di piano, al termine del quale, il Comune deve provvedere all’approvazione del nuovo documento. E’ da qui che questa Amministrazione intende partire, per cercare di cambiare il volto della città, anche in considerazione dei grossi cambiamenti che si sono verificati con l’insediamento della nuova Fiera sul nostro territorio ed dall’auspicabile assegnazione dell’Expo 2005 alla città di Milano che tra l’altro dovrebbe sorgere l’Expo adiacente al territorio Fiera. Partendo da questi presupposti è nostra intenzione mettere agli studi nel più breve tempo possibile un nuovo strumento urbanistico così come voluto dalla Legge, percorrendo tutti gli iter previsti dalla Legge stessa. Il documento, strategico per Rho, che io considero un buon documento, e che consegneremo insieme a tutti gli altri documenti necessari a quelli che verranno designati come progettisti del nuovo piano di urbanizzazione, è il primo passo, anche se non indispensabile, nella direzione indicata. La Professoressa Maria Cristina Treu e l’Architetto Engel, incaricati di procedere, incaricati dalla presente Amministrazione di effettuare un’indagine scientifica sul territorio, dal loro studio emergono problemi da affrontare per il governo del territorio stesso e di conseguenza, fanno riferimento alla Legge Regionale, per la pianificazione regionale, la 12 dell’11.03.2005 e successive modifiche che stabilisce che il Piano di Governo del Territorio, il PGT, deve considerare e definire l’assetto urbanistico dell’intero territorio comunale. Il PGT si configura come strumento complesso, articolato in più ambiti, dotati ciascuno di una propria autonomia tematica e concepiti all’interno di un unico e articolato processo di articolazione. In definitiva, lo studio Engel – Treu esamina le varie tematiche che dovranno essere affrontate per la prospettiva di sviluppo e del quadro dei bisogni ai quali si dovrà rispondere attraverso le scelte della pianificazione del territorio. Quindi, trattasi di un documento politico che indica il possibile destino della città e le possibili connessioni tra il centro storico e la nuova città, determinata dal polo fieristico. Presidente Kirn Scusi! Chiedo, per cortesia, un po’ di silenzio. Grazie. Assessore Sfondrini Analizza le possibilità di sviluppo di attività economiche, dei servizi, degli spazi pubblici, la cultura e la coesione sociale. Dopo questa premessa, gli estensori del documento passano ad analizzare a grandi linee, la Legge 22 Regionale 12/2005. Il provvedimento legislativo regionale, innovando profondamente rispetto al passato, parte dalla consapevolezza che una realtà complessa quale quella della nostra Regione, richiede modalità innovative e flessibili, prima d’ora non disponibili che, coinvolgendo in un dialogo continuativo gli Enti Locali, li conduca ad assumere responsabilità precise nel processo di rinnovamento della pianificazione. Questo richiede, da parte di tutti gli enti di governo, assunzione di responsabilità nuove nella gestione dei piani di governo del territorio, attraverso quella collaborazione ed il confronto con gli strumenti provinciali e regionali per poter dare certezza agli operatori impegnati sul territorio ed individuare le migliori opportunità per attivare sinergie tra pubblico e privato che consentano di indirizzare le risorse su traguardi veramente strategici, con un occhio attento alla sostenibilità e di pensare ad operare per uno sviluppo veramente durevole. La vecchia legge urbanistica, e di conseguenza, il vecchio Piano Regolatore Generale, vengono percepiti come strumenti superati e inadeguati a supportare la politica urbanistica delle amministrazioni locali. Il burocratico quadro normativo, che ha regolato l’urbanistica sino ad ora, ha creato un sistema rigido, incapace di adeguarsi ai mutamenti che si registrano nella realtà, diventando un motivo di ostacolo, anziché di crescita e di sviluppo. Invece, la nuova normativa regionale di riforma comporta un nuovo approccio ed una modalità di pianificazione che, in base al principio di sussidiarietà, rompe con la disciplina urbanistica consolidata, a favore di un processo partecipato e consensuale. In particolare, la nuova normativa si propone di valorizzare la partecipazione dei cittadini alla formazione e definizione del disegno urbano, e dei bisogni reali sul territorio. Di approfondire le tematiche che coinvolgono anche l’ambiente, il paesaggio, l’archeologia, l’architettura, l’ecosistema, l’economia, le trasformazioni sociali e antropiche, per ridurre i guasti prodotti dalle esperienze passate. Di attivare processi di pianificazione che giungano ad una trasformazione del territorio attraverso un’equilibrata crescita progetta e programmata, oltre ad un maggior controllo della costruzione della città pubblica, legando i processi di pianificazione alla programmazione delle opere pubbliche e ai processi di collaborazione pubblico – privato. Gli elementi fondamentali che compongono il PGT sono: Documento di Piano, o Piano strategico. Strumento di indirizzo per la programmazione nel breve periodo. Determinerà gli obiettivi di sviluppo complessivo del PGT, cioè, la sua capacità insediativa generale sulla scorta di tutte le analisi e indagini già sperimentate con i precedenti modelli di pianificazione. E non solo. Sarà anche l’unico ad avere una scadenza temporale, cinque anni. Non produrrà effetti diretti sul regime dei suoli. Dovrà, inoltre, provvedere alla dimostrazione della compatibilità delle scelte di piano con le risorse economiche, anche con il coinvolgimento di operatori economici e privati. Il Piano dei Servizi ovvero il Piano della città pubblica. Strumento cui spetta la programmazione e la regolamentazione degli standard urbanistici, non più definiti come aree, ma come servizi e attrezzature, a valenza illimitata, verifica il sistema dei servizi presenti. Valuta i bisogni. Progetta il sistema dei servizi, vincoli pubblici su aree standard, con cinque anni di validità, vincoli privati senza limiti. 23 Il Piano delle Regole ovvero il Piano della città consolidata. Una sorta di piano particolareggiato del tessuto urbano consolidato, centro storico e aree di completamento. Ma non solo. Perché dovrà regolamentare anche le aree produttive comprese quelle agricole. Altro importante elemento di novità rispetto al passato. Presidente Kirn Chiedo scusa! Per cortesia, un attimo di silenzio. Prego Assessore Sfrondrini. Assessore Sfondrini Costruzione e gestione dei quadri conoscitivi. La prima fase di costruzione del PGR prevede l’elaborazione dei quadri conoscitivi necessari ai tre strumenti costituenti il PGT. Parallelamente la definizione della base conoscitiva del VAS, valutazione ambientale strategica e il documento di analisi geologica, idrogeologica e sismica. La valutazione ambientale va intesa come un processo continuo che si estende lungo tutto il ciclo vitale del piano. Il significato chiave della valutazione ambientale è costituito dalla sua capacità di integrare e rendere coerente il processo di pianificazione, orientandolo verso la sostenibilità. I principali riferimenti in materia di VAS sono: la Direttiva CE 2001/42 del Parlamento Europeo; la Legge Regionale 12/2003 e la Legge Regionale 12/2005. Il sistema regolamentare urbanistico locale sarà, quindi, connotato da una concretezza. Riduce all’essenziale i temi burocratici di attuazione degli interventi. Concentra le procedure e ne snellisce i percorsi. Il contesto metropolitano. Le trasformazioni e le sfide. La Fiera presente sul territorio di Rho rappresenta una delle più rilevanti operazioni realizzate nell’area metropolitana milanese. Rappresenta un punto fondamentale sull’organizzazione del territorio del Rhodense. L’insediamento della nuova Fiera, poi, produce due effetti immediati chiaramente percepibili: la riconversione del sistema infrastrutture. Le strade e il sistema ferroviario con la nuova stazione Fiera, rappresentano il fulcro destinato ad accentuare la centralità della Fiera nel sistema metropolitano. La realizzazione sul sistema ferroviario della nuova stazione Rho – Fiera, permette di raccogliere tre livelli di servizio: quello internazionale, con l’alta velocità; quello locale, del sistema ferroviario e metropolitano e quello urbano della metropolitana milanese. Tutte queste infrastrutture creano, se siamo capaciti di coglierle, grandi opportunità per la nostra città. Lo spostamento dei valori della centralità. Con la riconversione di un impianto industriale dismesso e la realizzazione di una struttura di grande richiamo internazionale, come la Fiera, l’intersezione tra Rho e Pero assumerà un nuovo ruolo di forte centralità, la cui valorizzazione dipenderà in larga misura nelle politiche che metteranno in atto i Comuni. Il successo del polo fieristico tenderà ad accelerare le trasformazioni di grandi aree industriali dismesse, presenti attorno a Rho. In questo contesto, la città di Rho è destinata a giocare un ruolo importante, 24 valorizzando oltre la accessibilità acquisita alcune qualità importanti. La qualità del centro storico che rappresenta un punto di grande aggregazione e per la qualità del sistema commerciale. I servizi di livello sovracomunale. A Rho ci sono istituti per l’istruzione superiore, ospedali, uffici giudiziari, l’ufficio della Guardia di Finanza e tra poco ci sarà anche la caserma dei Vigili del Fuoco. La struttura del territorio di Rho. Con l’apertura della nuova Fiera e del potente sistema di infrastrutture ad esso connesso, il territorio di Rho si trova, alla vigilia di un periodo di grandi trasformazioni, la cui natura ed identità dipenderanno dalle scelte dell’Amministrazione della stessa città di Rho ma anche dei comuni vicini. Per indirizzare tali trasformazioni, è bene considerare i valori e i problemi che la contraddistinguono. Il territorio e le sue qualità. In particolare, i valori di questo territorio si possono riassumere in quattro punti: l’estensione e la qualità delle aree unificate; gli spazi pubblici centrali e il centro di Rho; la dotazione di attrezzature e servizi pubblici e la grande accessibilità, sia automobilistica, che con il mezzo di trasporto pubblico. Il territorio di Rho e i suoi problemi. Il territorio di Rho soffre di grandi problemi comuni a tutta l’area milanese che riguarda la congestione del traffico, un generale decadimento della qualità e dell’ambiente edificato e di quello agricolo. Questa condizione assume a Rho dei connotati particolari che si possono così riassumere: la frammentazione del territorio, le barriere autostradali, stradali e ferroviarie che limitano un poco lo sviluppo, industrie a rischio; dispersione delle edificazioni. Il percorso partecipativo. Il processo partecipativo ha previsto alcuni incontri in forma assembleare con studenti delle scuole superiori, con la Giunta, con la Maggioranza, con il Consiglio della passata Amministrazione, con la cittadinanza, operatori economici, operatori del Terzo Settore, associazioni culturali. A supporto del processo partecipativo, sono stati proposti tre scenari di sviluppo futuro del Comune di Rho. Primo scenario di crescita con effetto di trascinamento. La città di Rho e la Fiera crescono e si sviluppano seguendo canali separati. Il secondo scenario di crescita integrato con la Fiera. La città di Rho non muta sostanzialmente il suo ruolo, crescendo e trasformandosi in maniera contenuta. Le trasformazioni avvengono in maniera integrata e connesse con il polo Fiera. Crescita rilevata con progetti. La città si caratterizza con un forte sviluppo e per trasformazioni autonome che coinvolgono tutto il territorio sfruttando l’opportunità Fiera. Altra questione si cui si è dibattuto e si è chiesta una risposta sono: se nessuno dei tre scenari ti convince, puoi indicare un nuovo scenario? Rispetto allo scenario individuato, quali sono i bisogni prioritari da affrontare? Sulla carta di Rho indica i luoghi di maggiore interesse. Partecipazione. Quali ritieni siano i soggetti portatori di soggetti da coinvolgere nelle fasi di elaborazione del PGT? I risultati degli incontri con le varie categorie hanno dato queste risposte: richiesta di un maggior livello di sicurezza all’interno del Comune. Il campo nomadi previsto viene vissuto come una scelta assolutamente negativa. Difficoltà riconosciuta 25 dai ragazzi di appassionarsi a qualcosa. Difficoltà di trovare un modo per divertirsi. Richiesta di spazi di cultura. Richiesta di un palasport. La Confesercenti sottolinea che la zona industriale adiacente la ferrovia non ha più una funzione produttiva perché non optare per la realizzazione di alberghi o strutture ricettive? Altre risposte. Generali preoccupazioni per l’aumento del valore immobiliare. Preoccupazione per la produzione, di conseguenza, per il posto di lavoro. Decentrare i servizi nelle frazioni. Realizzare un centro culturale polivalente. Richiesta di parcheggi in centro. Richiesta di un grande parco. Ecco, queste sono un po’ tutte le richieste che sono state fatte dalle interviste fatte alla popolazione. Dei tre scenari, di sviluppo, del Comune di Rho proposti, a supporto del processo partecipativo, due risultano interpretare le principali tensioni emerse. Di crescita moderata per effetto di trascinamento. La città di Rho e la città della Fiera crescono … (Cambio cassetta: n. 2) Assessore Sfondrini …. reciproca. Si configura, quindi, uno sviluppo lungo l’asse del Sempione e delle vicinanze della Fiera, di attività terziarie e di supporto alla Fiera stessa ed un contenuto insediativo di Rho. Dovranno essere previste politiche per la riqualificazione dei servizi e per il miglioramento della qualità urbana e di ambientale della città di Rho. Crescita rilevante governata con progetti. La città di Rho si caratterizza per un forte sviluppo e per le notevoli trasformazioni che coinvolgono tutto il territorio comunale sfruttando le opportunità offerte dalla nuova fiera. Altri temi emersi sulla base delle discussioni con l’Amministrazione e la popolazione, realizzazione di un grande parco multifunzionale. Riqualificazione del potenziamento delle aree verdi. Riqualificazione delle sponde dei corsi d’acqua. Io, a grandi linee, ho riassunto, diciamo, il contenuto del documento Treu – Engel. Mi fermo qui perché io non ho altro, ho riassunto solo il documento. Presidente Kirn Grazie all’Assessore Sfondrini. Se per cortesia, spegne il microfono? La parola al Consigliere Re. Consigliere Re Ma io sono stato francamente un po’ deluso dalla lettura del documento, chiamiamolo Engel – Treu. Nel senso che dal momento che la Legge Regionale ci spinge a cambiare il documento pianificatorio in materia urbanistica, io avrei gradito alcune considerazioni più precise ed estese, sul se e sul perché il vecchio PRG si è dimostrato uno strumento inadeguato, superato, tale, comunque, da dover essere sostituito da un altro strumento. E nel contempo, mi sarebbe piaciuto capire se ed in che 26 cosa il nuovo PGT è considerato strumento più adeguato. Questo documento mi è parso, in massima parte, una fotocopia dell’esistente, diciamo così, l’analisi del dato, con le forze, con le sue debolezze, con le sue opportunità, e con i suoi rischi. Ha ripercorso un insieme di considerazioni che da anni andiamo facendo in questo Consiglio Comunale. Sulla scorta dell’esperienza, io ho fatto questa considerazione. E cioè, il PRG mi è sempre sembrato come un abito che un sarto, più o meno di grido, più o meno di fiducia, e i suoi pochi collaboratori confezionano per un cliente. Un prodotto in cui l’impronta dello stilista si incontra con il vissuto, con i gusti, con le aspettative del cliente. Un bel vestito che, insomma, con il tempo può diventare troppo largo, troppo stretto e se lo si è scommesso in termini realistici sullo sviluppo del cliente, diciamo così, può diventare una camicia di forza da cui è difficile poi liberarsi. Ricordo il commento di un Amministratore appena arrivato alla Fiera che diceva “da qui in avanti ci toccherà fare centinaia di varianti al PRG”. Con tutto quello che questo comporta, in termini di lungaggini burocratiche, approvazione, osservazione e quant’altro. L’idea, insomma, che mi sono fatto è che il PRG si sia dimostrato nel tempo uno strumento verticistico e rigido, incapace di adeguarsi ai mutamenti sempre più rapidi e complessi del tessuto sociale e urbano. Ho apprezzato che il nuovo PGT sia concepito come uno strumento in continua evoluzione. Che sia attento alla sostenibilità economica e ambientale delle scelte. Ma l’elemento più interessante è che sottolinea l’importanza della condivisione, della partecipazione delle scelte da parte dei cittadini, dei proprietari delle aree, degli operatori in genere. Quindi, ad un’impostazione rigida e discendente, si è sostituito un approccio più partecipativo e negoziale, rispetto al quale dovremmo capire come attrezzarci. Insomma, a me l’idea che non esista più l’estensore del Piano regolatore che tracciando una riga, crea proprietari di serie A e proprietari di serie B, ma che tutti siano posti sullo stesso piano e attraverso gli strumenti della compensazione, della perequazione, dell’incentivazione, possano operare in accordo con l’Amministrazione per raggiungere uno sviluppo armonico della città, a me è un’idea che, almeno sulla carta, piace. Questa attitudine alla negoziazione, alla trattativa, io credo che sia importante, anche perché misura la capacità della politica di regolare il cambiamento, di governare le trasformazioni e non di imporle o, peggio ancora, di subirle. Dovremmo, quindi, abituarci a contrattare con il privato rhodense, vedere, quindi, nella controparte non un nemico, ma un’opportunità, nella chiarezza del fatto, e questo è un po’ la prima indicazione che voglio dire all’Amministrazione, che contrattare non vuol dire svendere. Occorre sapersi correlare con i Comuni vicini. È importante raccogliere il grido di dolore che si è levato da questo Consiglio Comunale nell’ultimo Consiglio Comunale nello scorso mandato, sui destini più o meno cinesi dell’Alfa Romeo. E occorre impegnarsi perché la disponibilità di quell’area possa avere una ricaduta positiva anche per la nostra città. Occorre non subire le scelte sovracomunali. Evitare di essere messi con le spalle al muro, salvo poi magari fare il ruggito del coniglio. Quando il Sindaco ci ricordava, nel precedente Consiglio Comunale, i contenziosi che abbiamo in atto con la Fiera, io mi preoccupo e colgo una modalità di 27 approccio ai problemi che di sicuro non mi è congeniale, ma che forse non è nemmeno conveniente. Facciamo, quindi, tesoro degli errori che abbiamo commesso con la Fiera, e cerchiamo di non ripeterli in vista del possibile e probabile Expo. Attraverso il nuovo strumento pianificatorio, siamo chiamati ad essere protagonisti attivi nella valorizzazione del nostro territorio, ad esempio attraverso al riqualificazione delle aree dismesse. Questa è un’opportunità richiamata anche nel documento che vorrei sottoporre all’attenzione dell’Amministrazione perché è un punto su cui sono sensibile, abitando nella zona sud della città, in cui sorgono diversi ex insediamenti produttivi. La mia casa sorge dove prima c’era una fabbrica in cui lavorava il mio papà e diversi cittadini di Rho. Ora, se c’è una cosa che mi preoccupa, è che sto assistendo alla lenta ma inesorabile trasformazione del mio quartiere in un quartiere dormitorio. Case nuove, abitate da gente che non si conosce perché parte alla mattina per lavorare e torna alla sera. Dobbiamo, assolutamente, a mio avviso, evitare di trasformare Rho in una Quarto Oggiaro, però, più brutta perché piena di traffico. Ora, io credo che, questa è l’ultima indicazione che mi sento di dare, poi mi rimetto al dibattito, però credo che recuperare queste aree dismesse, per insediare realtà produttive, lavorative, penso ad uno sviluppo misurato del terziario di qualità, possa contribuire a rendere più viva una realtà altrimenti destinata a spegnersi e possa metterci in grado di non subire solo passivamente i flussi di traffico. Grazie. Presidente Kirn Ringraziamo il Consigliere Re. C’è qualcun altro? Nessuno? Barattieri. Consigliere Barattieri, la parola. Consigliere Barattieri Grazie Presidente. Signor Sindaco, signori Assessori e colleghi. Prendiamo atto questa sera del documento elaborato dagli architetti Maria Cristina Treu e Marco Engel per la redazione del Piano del Governo del Territorio (PGT), che viene intitolato dagli estensori ”Documento strategico per Rho” e viene simbolicamente indicato in prima pagina con una fotografia. Ecco, questo documento è una fotografia. Una fotografia dell’esistente. Un esistente che sarà l’inizio del nostro lavoro urbanistico, detto così in volgare per i semplici cittadini. Cittadini che, però, saranno gli attori principali di questo lavoro, che riguarderà gli anni a venire. Da oggi, partendo da questo Consiglio Comunale, entreremo nel vivo della normativa regionale della Lombardia, Legge Regionale 12 del 2005, che riguarda il nuovo assetto regolamentare comunale. Ma non lo faremo da soli. Noi, in quest’Aula, lo faremo con la partecipazione dei cittadini, degli operatori economici, delle forze politiche e sociali. Lo faremo in virtù di un confronto, di una collaborazione, di un’integrazione riguardanti la peculiarità della nuova normativa urbanistica regionale. E tra le nuove opportunità di collaborazione pubblico e privato, ai fini della riqualificazione del territorio, ci preme sottolineare la norma di riferimento 28 di cui all’articolo 11 della Legge Regionale 12/2005 che così dispone: “Compensazione. Perequazione. E incentivazione urbanistica.” Perequazione. La perequazione rende disponibili i suoli senza negare i diritti di proprietà. Essa poggia su due principi fondamentali. Attribuzione di uno stesso valore edificatorio a suoli di diverso regime urbanistico. Trasferimento sulle aree su cui vi è maggior propensione alla trasformabilità delle quote di edificabilità relative alle aree soggette a regime normativo, in particolare. È uno strumento di natura tecnico– economico–amministrativa, finalizzato al raggiungimento dell’obiettivo dell’equità della pianificazione urbanistica. Compensazione. È la possibilità che ha il Comune di attribuire al proprietario di un’area con destinazione servizi pubblici, una capacità edificatoria in cambio, a compenso, della cessione al Comune dell’area medesima. E da ultimo, incentivazione, premialità. È un istituto che è stato introdotto dalla Legge Regionale 12/2005, volto a favorire e a promuovere nei piani attuativi interventi di riqualificazione urbana di edilizia bioclimatica e di risparmio energetico negli edifici”. Ecco, queste sono le direttrici lungo le quali ci muoveremo, in un PGT che sarà concordato anche con i Comuni vicini, incominciando questo lavoro in Consiglio Comunale perché noi siamo i delegati a farlo. Ma ripeto, non da soli. I nostri concittadini non saranno solo fruitori, utilizzatori di questo PGT, ma saranno anche gli attori creativi di una nuova realtà urbanistica che li riguarderà personalmente e felicemente negli anni futuri. Grazie Presidente. Presidente Kirn Grazie al Consigliere Barattieri. Consigliere Papasodaro. Consigliere Papasodaro Grazie signor Presidente. Allora, in relazione a questo punto all’ordine del giorno, ritengo sia doveroso intervenire su un tema: l’inquinamento elettromagnetico. Mi riferisco, in particolare, agli impianti di telefonia mobile e cellulare che quasi quotidianamente, ormai, sorgono sopra la nostra testa. Lascerò da parte il tema degli elettrodotti, anche se è un tema altrettanto importante. La rete di telefonia mobile cellulare oggi è un servizio di pubblico interesse, però, nello stesso tempo, ha anche una forte valenza urbanistico-territoriale. Come residente della zona di via Molino, faccio parte di un comitato “No Antenna”, cioè, è un’associazione spontanea di persone che si è costituita per manifestare il proprio dissenso verso la collocazione in una zona residenziale, come appunto, come quella di via Molino, di un traliccio di oltre trentasei metri che ospita un’antenna UMTS per la telefonia cellulare. Fa parte del comitato anche il collega Scarfone. Siamo perfettamente consapevoli che oggi i telefoni cellulari costituiscano più che in passato un servizio di interesse pubblico necessario, e comunque in continua espansione. Però, ritengo che gli obiettivi di miglioramento e di diffusione della rete di telefonia mobile vadano gestiti anche da un altro punto di vista. Cioè, da un punto di vista del corretto insediamento delle antenne nel contesto urbanistico e 29 paesistico–ambientale. Qualche giorno fa, insieme ad altri esponenti di questo Comitato, siamo andati a parlare con il Sindaco. Abbiamo esposto quelle che sono le problematiche del quartiere in merito proprio all’impatto ambientale visivo ed estetico di questa antenna di telefonia mobile Siemens. Abbiamo fatto presente che comunque in base all’attuale quadro normativo e mi riferisco al Decreto Legislativo 259/2003 che è il Codice delle comunicazioni elettroniche, spetta ai Comuni, in base all’articolo 8, comma 6, la facoltà di adottare un Regolamento per assicurare il corretto insediamento urbanistico e territoriale degli impianti e volto anche a minimizzare l’esposizione della popolazione alle onde elettromagnetiche. Più recentemente, appunto, abbiamo visto che è stata emanata una Legge Regionale, la 12/2005, quella di cui abbiamo parlato fino adesso, relativa al PGT. Allora, questa sera assumo una duplice veste: non solo quindi come in veste di cittadina aderente a questo comitato “No Antenna”, ma anche nella mia funzione di Consigliere Comunale mi rivolgo al signor Sindaco, quale capo di questa Amministrazione Comunale, affinché sia tenuto conto di queste richieste. Allora, l’individuazione, attraverso il PGT, delle aree più idonee ad ospitare tali impianti. Quindi, la redazione di un piano antenne, nel rispetto del criterio di minore impatto sul paesaggio, sulle aree di interesse storico–architettonico e sulla popolazione. Ritengo anche che sia doverosa la regolamentazione dell’installazione di nuove antenne, sfruttando il principio del cosiddetto cositing, vale a dire l’accordo di più compagnie telefoniche a mettere gli impianti nello stesso luogo per evitare appunto il moltiplicarsi di questi dispositivi elettromagnetici. E ritengo anche che sia doverosa la ricerca di accordi preventivi in ordine al posizionamento delle antenne con i gestori, sempre previa audizione e comunque coinvolgimento del quartiere interessato, nell’ottica di quella partecipazione diffusa dei cittadini e delle associazioni prevista per la redazione del PGT. Mi riferisco all’articolo 2, comma 4, Legge 12/2005. E chiedo anche la verifica del rispetto di limiti di emissione, dei valore di attenzione e degli obiettivi di qualità stabiliti dalla normativa in materia di esposizione ambientale e campi elettromagnetici. Vi ringrazio per l’attenzione. Presidente Kirn Grazie Consigliere Papasodaro. La parola al Consigliere Borghetti. Consigliere Borghetti Carlo Grazie. Io torno al punto all’ordine del giorno e con piacere rilevo che l’Assessore ha esordito bèh, intanto do un benvenuto anche all’Assessore, non abbiamo avuto modo di farlo perché l’altra volta non c’era, lo facciamo adesso, come abbiamo fatto con gli altri l’altra volta. Dicevo, ha esordito e mi ha fatto piacere, con un giudizio positivo sul documento che poi ha presentato, illustrandolo in tutte le sue parti e direi in maniera completa. Il documento lo conosco bene per ovvi motivi. Il documento è stato preparato dalla passata Amministrazione con un 30 lavoro stretto con i due professionisti che l’hanno firmato, ma soprattutto di partecipazione, come ben sapete, con gli organismi istituzionali e con la popolazione attraverso degli incontri. È chiaro che i processi partecipativi, in teoria, potrebbero essere infiniti. Non si finisce mai di ascoltare i soggetti del territorio e quelli che ascolto, poi, comunque, rappresentano sicuramente una parte. Ma è anche chiaro che tra il niente e il tutto è pur buona cosa incominciare a fare qualcosa e prendere nota per incominciare a fare delle sintesi o delle fotografie come in effetti è stato fatto con questo documento. Quindi, mi ritrovo con la classificazione, con il giudizio, con il nome dato da questo documento dal Consigliere Barattieri è un foto, non una fotocopia come diceva Dario Re, ma una foto… (intervento fuori mocrofono del Consigliere Re) Consigliere Borghetti … tu hai detto fotocopia, che sembra una cosa, ma forse volevi dire foto, comunque, è una foto dell’esistente che è un punto di partenza utile ed è quello che sostenevamo qualche settimana fa e credo che ora, al di fuori un po’ delle tensioni e dei giochi delle parti della campagna elettorale, ci possiamo reciprocamente conoscere, è uno strumento utile come punto di partenza perché incomincia a dare un’idea più a fuoco di alcune cose delle quali, magari, si ha anche contezza, ma con minore precisione, oltre a una serie di dati scientifici che riguardano quante destinazioni sono state attuate, quante no, quanto è l’industriale residuale, quanta parte di territorio urbanizzato, eccetera, eccetera. E quindi credo che sia stato fatto un buon lavoro. Detto questo, è chiaro che il tema è quello della Legge 12, è quello di come attuare la nuova legge urbanistica regionale in questo Comune per fare un nuovo strumento di pianificazione del territorio, che ci restituisca domani una città che risponda meglio ai problemi, alle esigenze dei nostri cittadini, soprattutto, lo dicevamo già quando si faceva il documento, ai cittadini che oggi hanno un’età giovane perché sappiamo che l’attuazione di strumenti urbanistici richiede tempi certamente non brevi, quindi tu pianifichi per vedere poi realizzato il frutto di questa pianificazione negli anni successivi. E quindi, come dicevo l’altra volta nel Consiglio Comunale, è veramente un compito da far tremare le vene ai polsi perché credo che sia uno degli strumenti più potenti nelle mani di una Amministrazione Comunale ed è delle mani, effettivamente, dell’Amministrazione Comunale, forse ancora di più che in passato quando il vaglio della Regione Lombardia poteva istituire un documento, anche diverso da quello che era stato approvato dal Consiglio Comunale sul quale non potevi dire, praticamente, più niente, perché ciò che la Regione ti diceva eri obbligato ad assumerlo. Ora, siamo solo vincolati, ma la parola è fin troppo forte, siamo solo tenuti a una compatibilità con lo strumento provinciale che è il PTCP, peraltro soltanto in ordine ad alcuni argomenti quali quello delle aree agricole e quindi, fatta salva questa compatibilità, direi che è proprio l’Amministrazione Comunale, il Consiglio Comunale poi che si esprime sui contenuti, sulle forme, sulle modalità del 31 Piano del Governo del Territorio. Il Consigliere Re ha dato del passato una visione un po’ troppo principesca, non mi trovo del tutto, quando lui dice che i piani regolatori erano lo strumento e prodotto di un principe che tracciava le linee e quello che questo professionista diceva, diventava il punto di riferimento perché, lui sa bene, avendo partecipato a tanti Consigli Comunali, che poi l’ultima parola era comunque quella del Consiglio Comunale e quindi mi piace poco questa interpretazione. Mi piace, invece, restituire comunque anche ai processi del passato, un valore partecipativo e comunque deliberativo tutto del Consiglio Comunale seppure con tutte le debolezze e i difetti del passato, ma insomma credo che neanche nel passato si possa individuare la figura del principe che decideva in assoluta autonomia. Ma ancora di più, oggi, anche per l’obbligo che la Legge 12 dà, il processo è partecipativo non solo per il Consiglio Comunale, come dicevo poc’anzi gli organismi del Consiglio Comunale, ma anche per la popolazione. E questa è una delle novità significative non facili da mettere in atto, come dicevo appunto all’inizio, ma che è una sfida interessante, importante da cogliere per fare uno strumento che risponda, se è possibile, il più possibile alle esigenze della città. L’altra novità, oltre a quella della partecipazione, che la Legge 12 inserisce, oltre a quella solo della compatibilità con il piano provinciale, è quella di non definire in maniera cogente, in maniera definitiva, mi verrebbe da dire, le destinazioni dei suoli, a parte quello agricolo, ma di lasciare aperta ad una trattativa, una concertazione, si possono usare le parole più diverse, comunque, una trattativa sostanzialmente con i proprietari delle aree al fine di individuare una destinazione condivisa. È chiaro che questo meccanismo è un’arma a doppio taglio e dipende molto dalla buona volontà e dai buoni fini che un’Amministrazione Comunale si pone perché è evidente che se la trattativa è subita o è condizionata, esclusivamente, dall’interesse privato, il risultato non è quello che un’Amministrazione Comunale dovrebbe perseguire. E viceversa, se una trattativa riesce a tenere alto l’interesse della comunità, il bene comune si diceva una volta, allora, la trattativa è una cosa nobile, che riesce a portarti a casa, a realizzare un interesse che magari difficilmente potresti realizzare in altri modi, soprattutto in un tempo che i bilanci dei Comuni ti consentono, con meno facilità, con più difficoltà rispetto al passato, di porre in campo soprattutto opere pubbliche costose che una volta potevi realizzare con mutuo, con altre risorse, da oneri di urbanizzazione e quant’altro. Queste risorse oggi scarseggiano o non sono più utilizzabili e quindi il ricorso ai cosiddetti standard di qualità o alle opere pubbliche fatte per mezzo di interventi privati, è un ricordo che non è demoniaco ma è utile, ripeto, sempre però nella stretta osservanza dell’interesse pubblico, cosa non facile che è l’auspicio, l’augurio che tutti quanti ci facciamo per le trattative che dovremmo affrontare. Mi fa anche piacere che sia stato detto che non siamo Quarto Oggiaro. Anche qua, adesso fuori dalle tensioni, dai giochi delle parti della campagna elettorale, anche qui, reciprocamente, si possa riconoscere che al di là di tutti i problemi della città di Rho che sono poi i problemi di una città dell’hinterland di Milano, abbiamo un tessuto urbano, usiamo questa parola un po’ altisonante, che, ripeto, pur con tutti i suoi difetti, è però un tessuto, è una 32 qualità urbana decisamente accettabile e anche con punti di qualità significativa che sono il frutto di anni e anni di Amministrazione che ha voluto anche tenere fermi alcuni obiettivi di sviluppo sostenibile, di rispetto ambientale, e di valorizzazione delle aree libere, che hanno fatto sì che abbiamo un territorio che da una parte si può dire, è già per metà urbanizzato ma dall’altra parte potremmo dire è ancora per metà libero. E quel bicchiere che io vorrei vedere mezzo pieno, in senso positivo, perché abbiamo altre aree nel Nord Milano che tutti conosciamo, se andiamo verso est a partire da Paderno in poi, che sono ancora più compromesse della nostra, in termini di urbanizzazione. Questo è, credo, un patrimonio da preservare, quello delle aree libere. Bisogna decisamente puntare sulla riqualificazione delle aree dismesse, che ce n’è, che ci sono, e che ci saranno, lo sappiamo, per alcuni procedimenti, processi, anche di trasferimento di aziende che sono noti e che sono in corso, e che ci possono restituire, possono essere un cogliere i due piccioni con una fava. Possono eliminare un’area di degrado, per restituire funzioni di interesse, pregiate o meno pregiate, comunque, di interesse della città, coerenti con lo sviluppo che la città chiede ora che è ormai avviata la nuova Fiera e che sono ormai avviate una serie di trasformazioni infrastrutturali importantissime che stanno cambiando proprio la faccia del nostro territorio perché la traccia dell’Alta Velocità, piuttosto che di quelle delle nuove strutture viabilistiche legate alla Fiera, davvero cambiano, cambiano la faccia del nostro territorio. In questi giorni sta per, sono partiti i lavori per realizzare il nuovo casello in ingresso della Milano – Torino in direzione Torino, e chi passa di lì già percepisce che quel pezzo di territorio assumerà un altro valore, avrà un’altra prospettiva rispetto al passato. Questo per fare un esempio. Presidente Kirn Scusa Carlo! Ti segnalo che il tempo è scaduto. Consigliere Borghetti Carlo Vado a chiudere! Non sapevo di essere cronometrato! Presidente Kirn La tecnologia fa passi da gigante! No, Carlo, vai tranquillo! Consigliere Borghetti Carlo Concentro, concentro in un unico intervento i due interventi che il Regolamento comunale, il Regolamento di Consiglio Comunale mi consente. No, ecco, tutto questo, poi, mi porta a dire che possiamo mettere nero su bianco una serie di criteri ed obiettivi che val la pena che questo Consiglio Comunale pronunci, all’inizio di questo importnate processo. Lasciatemi dire però un’ultima cosa che mi ero annotato prima di elencare questi temi, è che questo elemento di trattativa che forse è la 33 novità più grossa e più delicata che, ripeto, è un’arma a doppio taglio che la Legge 12 consente, chiede da parte nostra e sicuramente da parte mia c’è questa considerazione, una valutazione dell’altro, del privato, chiamiamolo con il suo nome, che non è il diavolo, ma che è una controparte, ma una controparte che deve essere, comunque, portata ad essere interessata al bene comune dell’intervento. Non è scontato. Non è facile. Dario Re, prima ci invitava a vedere l’altro come colui che può aiutarti a perseguire i tuoi obiettivi di interesse comune, ma non dobbiamo avere le fette di salame sugli occhi, purtroppo, poi, l’interesse privato, alla fine, parte da altri presupposti. E l’altro non è sempre il tuo concittadino, il cittadino rhodense, l’azienda rhodense, il privato rhodense, che poi ha un attaccamento al territorio. L’altro può essere anche l’americano che viene, compra l’area dell’Alfa Romeo, con tutto il rispetto per gli americani, per carità!, ma che poi dell’identità del territorio sono interessati solo nella misura in cui questo gli fa tornare qualcosa di utile nella sua tasca. Quindi, ecco, attenzione, perché questo elemento è davvero un elemento dirimente nell’affrontare questo argomento. Detto questo, i temi che noi vorremmo fissare su nero su bianco, su un ordine del giorno, sono, poi leggo l’ordine del giorno, quelli della difesa e della valorizzazione dell’ambiente, della risposta al problema della casa, di uno sviluppo sostenibile dell’edificato, partendo sempre dalla considerazione che abbiamo un cinquanta per cento del nostro territorio già compromesso, se vogliamo usare invece un’espressione negativa, dell’individuazione di funzioni e destinazioni nuove coerenti con gli sviluppi e le opportunità che ci vengono date dalla Fiera, dall’Expo, dalla trasformazione dell’Alfa Romeo, con una attenzione, a mettere in campo degli interventi che rimangano validi anche dopo, ad esempio, che l’Expo ha finito il suo corso, e che siano di interesse, innanzitutto, della comunità rhodense. Di fare lo stadio, il nuovo San Siro, a Rho, secondo me, non ce ne interessa nulla perché interessa, innanzitutto sul nostro territorio, rispondere alle esigenze dei cittadini rhodensi. Io indicherei, anche, alcuni obiettivi che noi avevamo enunciato nelle settimane scorse che riteniamo di interesse di questa città, quale la realizzazione di un cinema–teatro e di una struttura che potrebbe essere polifunzionale, ma che si potrebbe chiamare palazzetto dello sport o spazio per eventi, e infine, farei un richiamo al quel processo partecipativo che abbiamo detto, è una novità così forte della Legge 12, che deve essere reale e diffuso e non soltanto attuato attraverso le Commissioni consiliari o del Consiglio Comunale. Da ultimo, non si può dimenticare che questo sviluppo infrastrutturale che noi abbiamo in corso non è ancora completo, e dobbiamo vigilare attentamente, in collaborazione, in concertazione come abbiamo sempre cercato di fare, con gli Enti sovracomunali, quali la Provincia, la Regione, lo Stato, per un loro adeguato completamento perché non tutto è ancora pianificato sulla carta e alcune cose vanno sicuramente sistemate e integrate, ma anche per ottenere dei contributi su delle infrastrutture così importanti, perché non è giusto che poi su queste infrastrutture usate, non solo dai Rhodensi, sia la comunità rhodense, ad esempio, a dover fare le compensazioni o le mitigazioni ambientali, previste, ma non in maniera sufficiente. Questi sono i punti che noi proponiamo all’attenzione del 34 Consiglio Comunale in un ordine del giorno, che poi illustreremo, una volta conclusa la discussione. Grazie. Presidente Kirn Grazie, Consigliere Borghetti. La parola al Consigliere Marchio, e invito, se è possibile, a rimanere nei tempi. Grazie. Consigliere Marchio Ma, signor Sindaco, signori Consiglieri, io cercherò di stare nei tempi dei dieci minuti, e cinquantaquattro. Credo che avremo modo, in un arco di tempo, come dire, congruo per discutere e confrontarci su un tema che è veramente di fondamentale importanza. Io cercherò di avanzare poi delle proposte sugli indirizzi di questo PGT perché, secondo noi, secondo me, è stato fondamentalmente concepito in grande misura sull’insediamento della Fiera. Certo che non si può tenere conto della Fiera, però, credo che non ci sia stato l’elemento importante di approfondimento per i bisogni veri, reali della città. E allora da questo punto di vista, credo che noi abbiamo già un gradissimo problema. C’è un dato preoccupante innanzitutto per quanto riguarda il consumo del suolo, perché se la percentuale del 41,3% del Rhodense, mentre quella della città di Rho va dal 50% al 60% e quindi questo è già un primo dato che ci deve preoccupare. Quello della Provincia di Milano, dal 2001, dal 36% è passato al 37,1% e quindi anche qui è un dato estremamente anche preoccupante. E allora io voglio entrare nel merito delle questioni, cercando di fare delle proposte che sono anche scritte perché è meglio essere chiari, è che quando si fanno delle proposte devono essere capite per quelle che sono. Poi, possono essere condivisibili o meno. Quale dovrebbe essere l’obiettivo, qual’è per noi l’obiettivo del Piano di Governo del Territorio? Quello di attuare una politica urbanistica comunale partecipata e coerente con le cose di sviluppo, mettendo al centro della sua attenzione, la valorizzazione dell’identità fisica o naturali, storiche, culturali e produttive del locale e l’aumento della qualità sociale ed ambientale dell’abitato del nostro territorio. Quindi, poi, vedremo l’impegno dell’Amministrazione Comunale su tutta la discussione, sulla partecipazione, su quali saranno gli elementi fondativi di questa partecipazione, di discussione: Consiglio Comunale, forze politiche, forze sociali, forze produttive e quant’altro. Allora, cosa dovrebbe prevedere, innanzitutto, questo PGT? Per quanto ci riguarda, dovrebbe prevedere una capacità sostenibile di carico ovvero la somma di tutti i fattori antropici: popolazione prevista, sistema della produzione dei beni materiali e immateriali, sistema della residenza e dei servizi, sistema della mobilità, consumi dell’energia e dell’acqua, livello dei vari tipi di inquinamento e produzione dei rifiuti che il territorio di Rho può sopportare, senza dar luogo a fenomeni di degrado ambientale ed ulteriori incrementi delle sostanze inquinanti e dei rifiuti, in particolare senza pregiudicare il contenimento del consumo del suolo. Allora, partendo da questo primo presupposto, la nostra idea di PGT rispetto alla proposta, 35 anche rispettabile dell’architetto Engel e dell’architetto Treu, è diversa. L’impostazione è diversa dalla nostra. L’altra questione riguarda la realizzazione di sistema integrato sostenibile della mobilità, teso ad incentivare l’uso dei mezzi pubblici, a ridurre la congestione del traffico veicolare privato e a promuovere gli spostamenti su percorsi pedonali e ciclabili protetti. Bisognerà individuare, bisognerebbe individuare le invarianti ambientali e paesaggistiche sia naturali, sia artificiali. I centri storici, antichi nuclei edilizi, sistema del verde, boschi, fontanili, eccetera, da conservare e recuperare e valorizzare, in quanto costituiscono gli aspetti strutturali che caratterizzano l’identità specifica del locale. La riqualificazione sociale ed ambientale dei quartieri periferici e delle frazioni, attraverso l’aumento dei beni comunitari e la residenza popolare, commisurati su i reali bisogni abitativi dei centri sociali a basso reddito, e dando la precedenza ad interventi di bio–architettura. L’indicazione negli ambiti territoriali della trasformazione strategica coinvolgenti soprattutto aree dismesse, zone sfrangiate e aree di risulta, aree già edificate del tessuto urbano già degradato da utilizzare per la realizzazione della residenza popolare, dei beni comuni, e per l’incremento di attività produttiva innovativa dal punto di vista ecologico e della qualità del lavoro. C’è un’altra riunione in corso e non si può parlare! No, perché è vicino. Sottoporre il PGT e i suoi atti alla VAS, valutazione ambientale strategica, al fine di verificare la sua compatibilità con gli obiettivi di eco–sviluppo. Prevedere nell’elaborazione del piano dei servizi come una sua integrazione, uno specifico piano regolatore del verde, che classifichi tutti i vari tipi di verde, i loro modi d’uso, i criteri di progettazione sia del verde pubblico, che privato, le modalità della messa a dimora delle specie vegetali, le essenze più adatte al nostro ambiente e all’espletamento delle funzioni ecologiche, morfologiche, di arredo, e per la dichiarazione del tempo libero. L’impegno dell’Amministrazione Comunale a mantenere integro il PGT e i suoi atti una volta approvato dal Consiglio Comunale benché esso, per legge, è sempre modificabile, cercando di evitare che le sue scelte di fondo vengano snaturate da continue varianti. Prevedere nel piano dei servizi una quantità di aree destinate ai servizi pubblici e alle attrezzature collettive standard urbanistici per la residenza complessivamente non inferiore a 30 metri quadrati per abitante, più rispondenti alle necessità della città, anche se la Legge Regionale 12/2005 ha ridotto tale standard minimo a 18 metri quadrati. Nel piano delle regole, per il piano integrato e di intervento e gli altri strumenti urbanistici, di attuazione del PGT, prevedere espressamente in apposite convenzioni la cessione gratuita al Comune del 50% delle aree interessate da interventi per la realizzazione di opere pubbliche di interesse generale, concentrando sul restante 50% i volumi edificabili relativi alle funzioni private. Tutti parlano! Fa niente! I programmi integrati di intervento e altri strumenti urbanistici particolari proposti dall’iniziativa privata, ma anche da enti pubblici, che costituiscono per legge variante automatica al PGT, aventi contenuti in contrasto con gli obiettivi di eco– sviluppo, non dovranno essere autorizzati …. 36 Presidente Kirn Scusa, Vittorio! Chiedo, per cortesia, un po’ di silenzio! Grazie. Consigliere Colombo! Grazie. Consigliere Marchio Allora, dicevo che se sono in contrasto con gli obiettivi di eco–sviluppo non dovranno essere autorizzati dall’Amministrazione Comunale. Rielaborazione del Regolamento Edilizio vigente introducendo per tutti quegli interventi edilizi e tecnologici che saranno meglio classificati e specificati nello stesso Regolamento Edilizio. Obbligo di utilizzare fonti energetiche rinnovabili, alternative al petrolio e a tutte quelle misure volte a ridurre il consumo energetico, i consumi dell’acqua nelle abitazioni, nell’agricoltura, nelle attività produttive e commerciali, e la preventiva riduzione dei rifiuti. Elevare gli standard minimi per determinati interventi, ad esempio, la posa di antenne per la telefonia mobile, prevedere l’auto alimentazione della segnaletica e della cartellonistica. Elaborare ed attuare un piano urbano per l’abbattimento di tutte le barriere architettoniche relative a spazi pubblici e a uso pubblico. Per agevolare la mobilità della città alle persone senza o con ridotte capacità motorie. Ecco, queste sono dieci – dodici proposte di indirizzo sui quali e sulle quali noi ci vorremmo confrontare con l’Amministrazione, con i cittadini, con le forze politiche e con le forze produttive di questa città. Grazie. Presidente Kirn Ringrazio il Consigliere Marchio. La parola al Consigliere Maggio. Consigliere Maggio Si, noi come Rifondazione Comunista avevamo già espresso, nella passata Amministrazione, positività sul lavoro svolto dai due urbanisti, dai due architetti. Poi, uno è donna, uno era uomo, quindi, per non dire sempre architetto perché sembra che sia tutte e due uomini. È giusto dire che sono due professionisti. Poi, io ho partecipato ad un paio di tappe della tournèe cittadina, anche se poi i risultati elettorali sono stati altri, quindi, condivido quello che ha detto l’ex Assessore Borghetti. È pur vero che era, chiamiamola pure una fotografia fatta da due professionisti, ma era una fotografia sulla realtà attuale e su quello da fare. Quindi, noi diamo per positivo il lavoro svolto da due professionisti e spero che il Sindaco, e come ha detto l’Assessore, cui faccio gli auguri anch’io, che l’altra volta non c’era, proseguano sul lavoro svolto. Poi, c’è tempo di discutere in Consiglio Comunale e ci confronteremo, ci mancherebbe altro! Presidente Kirn Grazie Consigliere Maggio. La parola al Consigliere Mileti. 37 Consigliere Mileti Grazie Presidente. È stato detto molto questa sera rispetto il documento strategico. A me viene però, mi sorge spontanea una domanda. Quanto è costato alla collettività questo documento? Io rispetto il lavoro di professionisti che sono dei professionisti anche autorevoli e conosciuti al Politecnico, però, credo che qualche costo per la collettività la produzione di questo tipo di documento c’è stato. Quindi, qualcuno ha parlato di fotografia. Fotografia dell’esistente. Borghetti non va mica tutto bene! Se leggi con attenzione quello che è contenuto all’interno di questo documento, ci sono alcuni dati preoccupanti che poco fa il Consigliere Marchio ha delineato molto bene. Mi riferisco ad una urbanizzazione selvaggia degli ultimi anni che su questo territorio, a mio avviso, vergognosa. Bèh, io ricordo fino a qualche mese addietro, prima della costruzione in via Calatafimi di quegli obbrobri, perché sì sarà passata la campagna elettorale, però, i ricordi sono ancora vivi. Io ricordo quando lì c’erano degli alberi piantati forse da quale secolo, sono stati buttati giù per far posto a palazzi, a mio avviso, brutti. Allora, ecco, questa è stata anche la gestione del territorio. Quindi, la gestione del territorio a Rho è stata una gestione pessima. L’altro dato molto importante che risulta dalla fotografia elaborata dai professionisti, è la grande pericolosità di molte aree, ormai con una densità quindi, con un consumo di suolo non indifferente, dove ci sono insediamenti abitativi dove di fianco sorgono delle aziende a rischio di incidente rilevante. Non bisogna dimenticare che molti di questi cittadini in questi anni, più volte, si sono presentati anche qui in Consiglio Comunale a segnalare le loro preoccupazioni rispetto l’invivibilità proprio nei pressi di queste aziende, di cui una è l’ex Atofina, con grossi problemi proprio di compatibilità ambientale. Allora, vedete che la fotografia che emerge dal documento strategico non è una fotografia idilliaca, di un territorio che ha un processo di trasformazione non simile a nessuna altra area del territorio milanese. Presenta dei punti di criticità molto alti e io credo che bisogna affrontare seriamente, attraverso una discussione ragionata tra tutte le forze politiche, Maggioranza e Minoranza, perché io credo che sia importante salvaguardare il bene della collettività, anche attraverso un dialogo su queste questioni perché il territorio consumato è territorio che appartiene a tutti. Ecco, abbiamo qui, ne prendiamo atto Sindaco, questa sera di questo documento che ci è stato presentato, il bello viene dopo. Cioè, nel senso che le raccomandazioni che fa la Consigliera Papasodaro rispetto ad un problema che è all’ordine del giorno che riguarda centinaia e centinaia di cittadini che si lamentano rispetto l’inquinamento elettromagnetico, e altri cittadini, ad esempio, si lamentano di inquinamento acustico perché alcune vie cittadine, mi spiace Borghetti, io non condivido nulla di quello che tu hai fatto nel passato mandato amministrativo, perché ad esempio hai chiuso al traffico, ha reso dei sensi unici inutili che hanno creato solo congestionamento, inquinamento, dopo il ponte di via Magenta. E quello è uno degli esempi emblematici che spero che l’Assessore alla partita cambierà immediatamente e ci riporti alle origini. Perché quando c’era la 38 Cavicchioli, la Giunta Cavicchioli, c’era una viabilità sicuramente migliore rispetto alla Giunta Pessina. È un dato. Come? Non c’era il ponte e si aveva, e non vi era la congestione del traffico. Oggi, lì, in alcune ore del pomeriggio, c’è l’imbuto, cioè, si arriva lì e si sta fermi. Ecco, ci sono quindi gli strumenti attuativi di questo documento che dovranno essere discussi in Consiglio comunale, perché la competenza è del Consiglio comunale e non della Giunta. È una di quegli, credo, descritti all’interno, non solo della 267, ma all’interno dello Statuto, so che c’è stato preparato un ordine del giorno che non condivido all’ultimo momento, dove si invita la Giunta. Non c’è bisogno perché credo che la Giunta già da sola sa che deve dare immediatamente impulso rispetto a che cosa? Ad andare almeno a tamponare rispetto ai disastri del passato perché credo che la città lo aspetti da tempo. Per me la campagna elettorale non è finita. Per me i ricordi sono ancora vivi. Grazie. Presidente Kirn Grazie Consigliere Mileti. La parola al Consigliere Colombo. Consigliere Colombo Si, io voglio riportare, se è possibile, brevemente, la discussione sull’ordine del giorno. Non voglio spaziare nel che cosa ci permette di fare o no la Legge 12. Però, l’ex Assessore Borghetti m’ha servito sul piatto due osservazioni. Dove ha detto in un suo passaggio i piani regolatori precedenti e futuri erano strumenti partecipati. Forse da un paio di persone, i precedenti piani regolatori, non dalla cittadinanza, quello che spero che farà la Maggioranza attuale. Quindi, li votava il Consiglio, ma erano strumenti partecipati, va bene, ok, il Consiglio vota tutto però il piano regolatore veniva fatto da determinati personaggi che giustamente, come evidenziato da Re, era la mano dell’artista del momento che tirava delle righe. Comunque, va benissimo. Altro punto che m’ha servito Borghetti è stato quello che finalmente vedo che anche la Sinistra capisce che il privato non è il diavolo, ma è un bene da utilizzare. O meglio, che con il privato bisogna collaborare, bisogna utilizzare il privato per raggiungere degli obiettivi. Non bisogna dire il privato è brutto. Il pubblico è bello. Quindi, sono contento che il Centro–Sinistra sia arrivato a questo. E poi soprattutto alla lungimiranza che Borghetti ha portato avanti, dove dice bisogna vedere, bisogna proiettare la città del futuro, bisogna proiettare la città verso l’Expo 2015, comunque, verso un’attività migliorativa rispetto alle aziende che attualmente chiudono. Sono contento che anche Borghetti sia arrivato a queste definizioni perché la precedente Giunta non faceva questo. Gestiva l’emergenza. Ha sempre gestito l’emergenza. Ha sempre tamponato problemi che sorgevano nel momento, ma non ha mai proposto sviluppi futuri. Comunque, voglio rientrate nel documento elaborato dall’architetto Treu che ritengo, come giustamente da tanti detto, è soltanto ed esclusivamente una fotografia dello stato di fatto. Nulla di più. Una fotografia brutta, fra l’altro. Una fotografia sfocata. Una fotografia anni Trenta. In quanto prevede per se 39 stesso e lo dice la città di Rho è la città della Fiera. Non è vero. Non devono esistere la città di Rho e la città della Fiera. Deve esistere Rho, la città di Rho che utilizza la Fiera per attrarre interessi sulla città di Rho. Non possono essere due città separate. Non possono e non devono essere perché sennò sicuramente la Giunta ragiona male, ragiona male in partenza. Bisogna sfruttare l’evento Fiera. Bisogna sfruttare l’evento, se ci sarà, Expo. Quindi, questo documento, da parte nostra, non è condivisibile perché sono dei soldi non buttati al vento, ma che di fatto potevano essere spesi meglio o meno dando incarico, magari, a dei studenti universitari dell’architetto Treu non a gente che si definisce luminare. Grazie. Presidente Kirn Grazie Consigliere Colombo. La parola al Consigliere Barattieri. Consigliere Barattieri Grazie Presidente. Volevo chiedere cinque minuti di sospensione perché so che c’è un ordine del giorno in giro e vorremmo valutarlo, in giro, in giro, vorremmo valutarlo come gruppo di Forza Italia. Grazie. Presidente Kirn Cinque minuti di sospensione. Grazie. Prego Consigliere Cavicchioli. Barattieri deve chiudere il microfono. Prego. Consigliere Cavicchioli Perché i cinque minuti possano servire, anche a noi, volevamo sapere se esiste un ordine del giorno della Maggioranza. (interventi fuori microfono) Consigliere Cavicchioli Eh, no, no, era solo che magari poi ci confrontavamo. Presidente Kirn Bene! Sospensione di cinque minuti. Grazie. Consigliere Cogno Signor Presidente, il mio intervento sarà un intervento breve e riguarda quello che è l’inquinamento ambientale, ma non soltanto questo che è sembra una parola, dico semplicemente che la strada del Sempione è diventata una strada cancerogena. E durante il giorno, a Rho, è attraversata da due fiumi di macchine in senso opposto dalla mattina alla 40 sera. Questo, sicuramente, non favorisce il miglioramento di quelle che sono le produzioni di sostanze di scarico tossiche e cancerogene che coinvolgono, continuamente, quotidianamente, la nostra città e i cittadini che vi vivono. Questo è dovuto a una viabilità che è praticamente inesistente, la confusione di una abilità con la circolazione all’interno di una città, di una cittadina, di macchine inquinanti in una quantità, in una percentuale catastrofica. Preso atto di tutto questo documento che io non è che conosca benissimo, vorrei appunto vedere tutta l’interpretazione di questo documento sulla base di questa viabilità cancerogena che esiste nella città di Rho. Grazie Presidente. Presidente Kirn Grazie Consigliere Cogno. – Sospensione lavori ore 00.13 – – Ripresa lavori ore 00.51 – Presidente Kirn Sono stati presentati due ordini del giorno. Do lettura in ordine di presentazione. Il primo ordine del giorno. Il Consiglio Comunale di Rho, nella seduta del 12 luglio 2007, considerato il punto numero 7 all’ordine del giorno “Presa atto del documento elaborato dagli Architetti Maria Cristina Treu, Marco Engel per la redazione del piano del governo del territorio (PGT), approva i contenuti del suddetto documento e auspica che il futuro piano di governo del territorio del Comune di Rho, strumento fondamentale per pianificare il futuro della città, nel quadro del piano d’area rhodense in fase di elaborazione, tenga adeguatamente contro – tra l’altro – dei seguenti temi: 1) Difesa e valorizzazione dell’ambiente, anche attraverso la preservazione della aree libere, lo sviluppo coerente del sistema del verde e dei parchi, la tutela delle acque; 2) Risposta al problema della casa, anche attraverso la realizzazione degli interventi avviati; 3) Sviluppo sostenibile dell’edificato attraverso la riqualificazione delle aree dismesse, privilegiando la pianificazione da PGT rispetto a quella attraverso i Piani Integrati d’Intervento; 4) Individuazione di funzioni e destinazioni a sostegno delle attività produttive e comunque delle attività in grado di creare occupazione, comprese le attività ricettive; 5) Individuazione di funzioni culturali, ludico – ricreative e sportive anche attraverso la realizzazione di un cinema – teatro e di un palazzetto degli eventi, ad uso dei cittadini rhodensi; 6) Sviluppo della città coerente con le opportunità date dalla nuova Fiera e dall’area Alfa Romeo e dall’Expo 2015, anche attraverso la realizzazione di funzioni in grado di mantenersi valide nel tempo nell’interesse e per il bene della comunità cittadina. 41 Il Consiglio comunale, inoltre, auspica - che la creazione e la redazione del PGT da parte dell’Amministrazione comunale avvenga attraverso un reale processo partecipativo che coinvolga non solo gli organismi consiliari ma anche l’intera cittadinanza; - che il PGT tanga attentamente conto del significativo sviluppo infrastrutturale in corso sul territorio rhodense, prevedendo adeguati interventi di completamento, di mitigazione e di compensazione attraverso la concertazione e il contributo anche degli enti sovra comunali quali la Provincia, la Regione e lo Stato. Rho, 12 luglio 2007. Firmato Carlo Boghetti (Ulivo), Maggio Domenico (Rifondazione Comunista), Guglielmo (Italia dei Valori). (cambio cassetta n. 2: lato b) Presidente Kirn Do lettura del secondo ordine del giorno. Il Consiglio comunale riunitosi in data 12/07/07, considerata la necessità urgente dell’elaborazione del PGT. Visti i problemi legati alla sostenibilità ambientale, alla mobilità e allo sviluppo urbanistico troppo intensivo nel nostro territorio. Considerato che il documento di piano è lo strumento che individua le linee politiche sulla base delle quali dovrà essere redatto il PGT. Considerato, inoltre, che per l’elaborazione del PGT necessitano approfonditi esami e studi condivisi con la più ampia collaborazione di tutte le forze politiche e socio–economiche presenti sul territorio. Il Consiglio Comunale si impegna attraverso l’utilizzo degli strumenti istituzionali di sua pertinenza, quale la Commissione Ambiente e Territorio, ad intraprendere un processo di tipo consultivo e propositivo del documento strategico in oggetto. Firmato tutti i componenti di Forza Italia. Re, dell’UDC. Arigoni della Democrazia Cristiana. Consigliere Mileti Posso, Presidente? Presidente Kirn Prego, Consigliere Mileti. (intervento fuori microfono del Consigliere Cavicchioli) Consigliere Mileti Sugli ordini del giorno. 42 Presidente Kirn Discutiamo tutti e due gli ordini del giorno congiuntamente. (intervento fuori microfono del consigliere Cavicchioli) Presidente Kirn Ok, va bene. Consigliere Mileti Facciamo la discussione e poi passiamo … Presidente Kirn Discussione su entrambi gli ordini del giorno e poi passiamo alla dichiarazione di voto prima sull’uno e poi sull’altro. Prego. Non c’è nessuno iscritto a parlare. Consigliere Mileti Allora, se non c’è la discussione, andiamo direttamente alla dichiarazione di voto. Presidente Kirn Aspetta! Distintamente sul primo. Consigliere Mileti Sull’ordine del giorno presentato dalla Minoranza. Noi naturalmente abbiamo presentato un ordine del giorno distinto. Come avrete notato molti elementi sono in comune, cioè, nel senso che vi è una sorta di preoccupazione per alcuni problemi, il richiamo al problema ambientale, il problema al territorio altamente urbanizzato. Cambia però nella sostanza dove? Lì voi chiedete di approvare un documento strategico. Noi non desideriamo fare questo questa sera. Bèh, approvate il documento strategico presentato, lo dite chiaramente nell’ordine del giorno. Quindi, noi sul vostro ordine del giorno voteremo contro. E voteremo a favore sull’ordine del giorno presentato dalla Maggioranza che richiama molti degli aspetti che voi avete molto bene sottolineato, all’interno del vostro ordine del giorno. Grazie. Presidente Kirn Grazie Consigliere Mileti. La parola al Consigliere Marchio. 43 Consigliere Marchio Si, io per motivi di coerenza e credo che l’intervento che ho fatto, le proposte contenute, mi inducano a astenermi sia sull’ordine del giorno della Minoranza, che sull’ordine del giorno della Maggioranza. Grazie. Presidente Kirn Grazie Consigliere Marchio. La parola al Consigliere Cavicchioli. Consigliere Cavicchioli Si, io esprimo una dichiarazione di voto relativamente a quello presentato dalla Maggioranza, riservandoci invece poi una successiva dichiarazione di voto su quello presentato dalla Minoranza. Devo dire che, al di là, ovviamente, di un ordine del giorno che è stato steso in questa mezz’ora, noi siamo stati chiamati questa sera ad una discussione su un punto che era la presa d’atto di un documento e si citava, indicazioni alla Giunta per il prosieguo. Di questa indicazione alla Giunta non ne abbiamo avuto conto. Visto che fino a mezz’ora fa non esisteva un ordine del giorno in tal senso e credo che analizzando l’ordine del giorno presentato, non si esprimano i contenuti del documento. Si esprima una generica considerazione sulla, diciamo, intensiva sostenibilità, su un problema di sostenibilità ambientale e mobilità e lo sviluppo urbanistico, una generica affermazione. Ma non vi sono punti salienti rispetto ai quali questo Consiglio Comunale darà incarico alla Giunta per la redazione del documento strategico, del documento di piano. Credo che questo sia un fatto di difficoltà della Maggioranza perché siete voi che ci avete chiamato a discutere di un documento. Siete voi che ci avete detto che questa sera discutevamo delle indicazioni per il prosieguo. A mezz’ora fa queste indicazioni non esistevano. E ora, compare un ordine del giorno che di queste indicazioni non menziona nulla. Credo che questo sia un problema serio perché voi vi siete presentati a questa città con un programma anche sul tema dell’urbanistica. Ho un ricordo. Ed era questa, credo, anzi, sono convinta, l’occasione per esplicitarli, per sottoporli al voto del Consiglio Comunale e per affermare l’esistenza di una Maggioranza. Ma così non è. No! Così non è perché qui non ci sono i punti forti per l’invio e per l’avvio del documento. Avete risolto in modo abbastanza veloce. Credo mettendo in evidenza un problema importante, per quello che ci riguarda. Una presa d’atto di un documento che è stato apprezzato anche dall’Assessore. Ricordo questa sua affermazione. Ma su come volete proseguire e avviare un percorso su temi importanti, strategici dell’urbanistica, questa sera non avete detto nulla alla città. Presidente Kirn Grazie Consigliere Cavicchioli. La parola al Consigliere Maggio. La prego di parlare al microfono sennò non si capisce. 44 Consigliere Maggio Lasci parlare anche gli altri, ormai è dall’altra parte della barricata. Ma niente io esprimo quello già detto dal capogruppo Cavicchioli. Poi, c’è stato un fatto politico notevole un quarto d’ora fa. È stato chiesto espressamente se c’era un ordine del giorno da parte della Maggioranza. È stato chiesto espressamente, da parte nostra, se c’era un ordine del giorno da parte della Maggioranza. La risposta è stata no. Poi, viene fatto un ordine del giorno, a questo punto viene smentito anche l’Assessore che aveva letto e non aveva previsto nessun ordine del giorno in serata. Quindi, qualcosa di strano succede. E quindi ne prendiamo atto. Perché l’ordine del giorno smentisce anche le parole che aveva detto l’Assessore prima, che noi avevamo apprezzato, anche. Quindi, noi prendiamo atto di quello che succede in Aula perché poi in un quarto d’ora si redige un documento che praticamente non dice nulla, e diventa complicato. Però, voglio dire, c’è tempo, il cammino, la macchina e tutto il resto. Quindi, siamo alla prima puntata, anzi la seconda, vedremo, però notiamo questo atto qui perché a domanda, si risponde, ma se poi ad un ordine del giorno si smentisce anche il proprio Assessore, diventa complicato. Qualcosa succede e qualcosa è successo. Quindi, per quanto mi riguarda, noi voteremo contro l’ordine del giorno della Maggioranza, e voteremo l’ordine del giorno presentato dall’Opposizione. Presidente Kirn Grazie Consigliere Maggio. La parola al Consigliere Borghetti. Consigliere Borghetti Ma troviamo, come già detto, troviamo incredibile che l’ordine del giorno di dodici righe, letteralmente, della Maggioranza non risponda a quello che è stato messo all’ordine del giorno del Consiglio Comunale. Cioè, indicazione alla Giunta. Ancora più incredibile se si pensa che per cinque anni abbiamo sentito il ritornello dell’allora Opposizione, che questa città aveva bisogno dello sviluppo, che tenesse conto della Fiera, dell’Expo, eccetera, eccetera, qui non solo non si trova traccia rispetto ai classici temi dello sviluppo urbanistico, sulle aree agricole, sulle zone industriali, sul terziario, sulla residenza, eccetera, ma neanche la famigerata Fiera è citata. Insomma, se non un accenno alla partecipazione, non troviamo nulla nell’ordine del giorno. Noi abbiamo interpretato invece il nostro dovere di Consiglieri Comunali in senso costruttivo e propositivo con un elenco di temi che sono stati anche adesso riletti dal Presidente e contenuti nell’ordine del giorno e illustrati nel mio intervento di prima, che, a nostro parere, era persino limitato rispetto a quello che avremmo voluto fare, data l’importanza del tema. E che però, certamente, riteniamo dica qualcosa. È inutile solo dire ci sono problemi legati alla mobilità o all’ambiente. Bisogna anche dire se sono indicazioni alla Giunta almeno un’intenzione, un indirizzo che si vuole dare per affrontare questa cosa, per fare il proprio mestiere di Consigliere Comunale quello per cui siamo 45 stati eletti e votati dai cittadini, come chiesto nell’ordine del giorno. Quindi, è chiaro che io invito al voto del nostro ordine del giorno l’intero Consiglio Comunale proprio perché credo interpreti quello che era stato chiesto, quello che era dovere di ciascuno di noi esprimersi nel merito delle questioni. Presidente Kirn Grazie Consigliere Borghetti. La parola al Sindaco. Sindaco Grazie. Giusto anch’io per dichiarazione del mio voto. Ma io capisco un po’ le schermaglie, mi fanno ritornare giovane. Mancavo in quest’Aula, da questa parte, da ventidue anni e quindi mi riporta molto indietro negli anni questa situazione. Ma, al di là delle schermaglie, io non vedevo un grande bisogno di chiudere questa discussione con un ordine del giorno. Il gesto che abbiamo voluto fare è stato un gesto, uno di continuità istituzionale, dire è stato commissionato un lavoro, che ha degli aspetti di pregio, anche degli altri limiti, ci sembra giusto portarlo in Consiglio Comunale perché il Consiglio Comunale lo raccolga, lo valuti, e lo usi come strumento per fare quello che la legge ci chiede di fare, cioè di mettere a disposizione della città un Piano di Governo del Territorio. La valorizzazione del Consiglio Comunale consiste nel non portare decisioni preconfezionate da, sostanzialmente, approvare e ratificare, ma ad aprire un dibattito. Oggi abbiamo incominciato in modo proprio iniziale. Se posso dirvi, mi è dispiaciuta la disattenzione con la quale è stata seguita la relazione iniziale. Può darsi che tutti avessero già letto il documento e quindi il riassunto è sembrato un po’ inutile. Io penso che i riassunti servano sempre a richiamare delle cose che magari sono state lette un po’ frettolosamente. Sinceramente, non serve che in questo momento noi definiamo un grande documento che dica tutte le cose che si devono fare. Il dibattito ha messo in evidenza una chiara concordanza su alcune questioni importanti e su questi, io direi, seguiremo sicuramente tutti insieme questa direzione. Soprattutto, ne richiamo una sola, il fatto che questo sia un documento partecipato. Dobbiamo fare lo sforzo tutti. Già l’Amministrazione precedente aveva incominciato. A noi ha dato un po’ fastidio perché eravamo in campagna elettorale, ma a parte questo, si è cominciato a coinvolgere il più possibile la città su questi temi. L’ordine del giorno presentato da Borghetti, e qui se si deve fare un ordine del giorno, io sinceramente lo posso condividere per la stragrande maggioranza tranne su una riga, approva i contenuti del suddetto documento. Io non mi sento di approvare il documento, anche perché, essendo un documento di inquadramento, fa delle affermazioni, qui e là, opinabili. Allora, vi faccio alcuni esempi, dei no che mi sono scritto. La città storica e la città nuova che ha citato Colombo. Non c’è nella mia immagine due città che si contrappongono o comunque in dialettica. La città è una sola. In nessun modo il polo fieristico è una città, ma un altro punto importante, i processi di trasformazione urbana dovranno essere 46 accompagnati da iniziative culturali mirate ai diversi target e attuate con molteplici modalità di partecipazione e coinvolgimento, al fine di sviluppare l’interesse ed ottenere l’adesione nei confronti dei processi di attuazione attivati, progettati e proposti. No! la mia concezione è l’opposto. Non è il tecnico che immagina il processo e poi la comunicazione spinge la gente ad aderirvi. Ascoltiamo le persone e poi dopo incarichiamo i tecnici di dare attuazione alla volontà delle persone. Può darsi che sia siano espressi male, ma qui evidentemente c’è una concezione del rapporto tra la sorgente dell’indicazione e il tecnico che la esegue esattamente ribaltato. Un altro punto importante e mi piace che nella sua relazione Borghetti l’abbia indicato, che il Comune, il Consiglio Comunale, è estremamente autonomo nella gestione del governo del territorio, ricevendo solo alcuni dati di indicazione. Ma qui si dice “pianificazione territoriale locale nel quale la Provincia si propone come il soggetto istituzionale di riferimento per la governance dei sistemi locali”. Io non riconosco alla Provincia questo ruolo. Riconosco alla Provincia un ruolo di coordinamento per alcuni aspetti, per esempio, le aree agricole. Ma rivendichiamo completamente l’autonomia che la legge ci riconosce, anche fuori dallo schema di PGT, che la Provincia sta cercando di imporci e che non ci va bene. Allora, per dire, io concordo che l’ordine del giorno presentato dal Centro – Sinistra sia più ampio. Sinceramente, non vedo la necessità di chiudere questa discussione con un ordine del giorno. Motivo il mio voto contrario alla mozione della Sinistra per quelle due righe. Dentro questo documento trovo parecchi contenuti che mi soddisfano. Penso che sia un buon documento per documentare la fotografia, per cominciare a discutere sui dati di fatto. Le due righe secche, approva i contenuti del suddetto documento, mi vanno troppo strette. Presidente Kirn Grazie Sindaco. La parola al Consigliere Ivani. Consigliere Ivani Io volevo dire solo due cose in merito a questa discussione di questa sera. Volevo rispondere a Maggio e dirgli che noi in modo assoluto non abbiamo smentito il nostro Assessore. L’Assessore stasera ha elaborato solo una presa d’atto, elaborato dall’architetto Treu ed Engel. Cosa che non condividiamo nel modo più assoluto. Poi, per quanto concerne l’ordine del giorno presentato dalla Maggioranza, basta leggere solo questo breve passaggio per capire un po’ tutto. “Considerando inoltre che per l’elaborazione del PGT necessitano approfonditi esami e studi condivisi con la più ampia collaborazione di tutte le forze politiche e socio–economiche presenti sul territorio”. Al di là che non era importante presentare veramente questo ordine del giorno, ma oggi è cambiata tutta la struttura, diciamo, la viabilità e l’assetto di Rho. Basta vedere via Vittorio Veneto. Via Vittorio Veneto. Ormai, è una via quasi che non si può passare, che c’è un inquinamento che ammazza chissà che cosa. Un imbuto dove non si può transitare. Era una delle strade più tranquille di 47 Rho. Oggi, con queste rotonde, basta vedere solo la rotonda di San Martino, che è qualcosa di pericoloso, proprio di obsoleto, la rotonda che va proprio sulla via San Martino che si va su a San Martino. È una strada larga, poi si restringe. Per quanto sia anche una macchina piccola sbatte sul marciapiede e si sventolano gomme, si ammazza la gente. Figuriamoci solo un pazzo scatenato poteva mettere qualcosa di incredibile. Io spero che il nostro Assessore prenda provvedimenti al più presto a cambiare quella cosa proprio fatiscente e non solo quella. Poi, non lo so, ci sono proprio tutte queste rotonde, io sono uno … sono a favore delle rotonde, però le rotonde vanno messe dove servono e quando servono. Al di là del costo, dico, adesso io non voglio chiedere il costo di questa elaborazione di Treu e dell’Engel, mi sa che le cifre sono molto alte. Però, ormai, il piano di Treu ovviamente, secondo me, è un piano superato dove ci vuole una oculatezza da persone veramente competenti per cercare di snellire sia il traffico che l’inquinamento della nostra città. Io spero di avere il contributo dell’Opposizione dove ci sono ovviamente veramente persone competenti, persone che hanno fatto l’Assessore e che lo stanno facendo ancora, e di conseguenza sono sicuro che ci possono dare una mano nel merito. Grazie. Presidente Kirn Grazie Ivani. La parola al Consigliere Cogno. Consigliere Cogno Per rispondere al Consigliere Cavicchioli, vorrei dire due cose. Che proprio la capacità di questa Maggioranza di decidere unitamente anche in breve tempo. Forse non vi rendete conto di quella che è la possibilità di questa Maggioranza, a una decisione immediata, perché siamo uniti. Siamo uniti negli intenti. In ogni caso, quella che è la nostra proposta, cui noi certamente voteremo, è quella di approfondire il problema, cioè, di rimandarlo bene o male, ma di approfondirlo. Ho finito. Ho finito. Presidente Kirn Grazie a Cogno. Non c’è più nessuno iscritto a parlare. Poniamo in votazione. Allora, prima poniamo in votazione l’ordine del giorno presentato dal Centro–Sinistra. Non lo rileggo. Poniamo in votazione. Confermare la presenza. Scusate! Si, vuol dire approvare l’ordine del giorno. Confermare la presenza. Votiamo. CONSIGLIERI PRESENTI CONSIGLIERI ASSENTI CONSIGLIERI ASTENUTI CONSIGLIERI VOTANTI CONSIGLIERI FAVOREVOLI 29 2 1 28 10 48 Favuzzi – Polerà Marchio CONSIGLIERI CONTRARI 18 Arigoni – Barattieri Borghetti L. – Caruso Cecchetti – Cogno Colombo – Giudici Ivani – Kirn – Laino Mento – Mileti Papasodaro – Re Rossini – Valneri Zucchetti – – – – – – – – Presidente Kirn Poniamo, adesso, in votazione il secondo ordine del giorno, presentato da Forza Italia, l’UDC e la Democrazia Cristiana per le Autonomie. Confermare la presenza. Votiamo. CONSIGLIERI PRESENTI CONSIGLIERI ASSENTI CONSIGLIERI ASTENUTI CONSIGLIERI VOTANTI CONSIGLIERI FAVOREVOLI 29 2 1 28 18 CONSIGLIERI CONTRARI 10 Favuzzi – Polerà Marchio Addisi – Borghetti C. – Cavicchioli – Guglielmo – Maggio – Orlandi – Peluffo – Romano – Scarfone – Tagliabue Presidente Kirn L’ordine del giorno viene approvato. Punto numero 8. PUNTO 8 °°° COMUNICAZIONE DELLA GIUNTA COMUNALE AI SENSI DELL’ARTICOLO 130, COMMA 2, DEL VIGENTE STATUTO COMUNALE: DELIBERAZIONI DI G.C. N. 188 DEL 15.05.2007 E N. 193 E 197 DEL 23.05.2007. Presidente Kirn Ai sensi dello Statuto, si dà comunicazione che la Giunta Comunale, ai sensi dell’articolo 130, comma 2, del vigente Statuto comunale, che le deliberazioni di Giunta comunale numero 188 del 15 maggio 2007 numero 193 e 197 del 23 maggio 2007, sono state depositate in cartelletta e sono visibili ai Consiglieri Comunali. La seduta è conclusa. Buona notte. – ore 00.18 – 49