I pistacchi aiutano a contrastare il diabete di tipo 2

Transcript

I pistacchi aiutano a contrastare il diabete di tipo 2
alim e nt arblo g.inf o
http://www.alimentarblo g.info /2013/11/19/i-pistacchi-aiutano -a-co ntrastare-il-diabete-di-tipo -2/
I pistacchi aiutano a contrastare il diabete di tipo 2
By admin
Buoni, sani e sempre più salutari. Nuovi studi supportati dall’
International Nut and Dried Fruit Council suggeriscono che i
pistacchi possono contribuire a contrastare il diabete di tipo
2. Le ricerche sono state presentate nel corso dell’
International Congress of Nutrition che si è tenuto tra il 15 e
20 settembre a Granada, in Spagna. Tra i temi trattati nel
simposio “Nuts in Health and Disease”, gli ef f etti benef ici
della f rutta a guscio sulla salute, in particolare in relazione a
patologie come l’inf arto del miocardio, l’ictus e la sindrome
metabolica.
Recenti studi scientif ici dimostrano inf atti i benef ici del
consumo regolare di f rutta a guscio, non solo sulla salute
cardiovascolare, ma anche su diabete, f unzione cognitiva,
arteriosclerosi, sindrome metabolica, biomarcatori di
inf iammazione, ecc. [i] Il consumo di f rutta a guscio, tra cui i
pistacchi, inoltre non è associato ad un rischio maggiore di
aumento di peso, ma anzi è una f onte di preziosi nutrienti. I
benef ici sulla salute derivanti dal consumo dei pistacchi sono
sottolineati da numerose ricerche promosse dalla American
Pistachio Growers, l’associazione che rappresenta membri
tra i coltivatori di pistacchio americano e conduce studi scientif ici sulle proprietà nutrizionali dell’oro verde della
Calif ornia.
In particolare, lo studio PREDIMED[ii] ha analizzato come una manciata di f rutta a guscio al giorno (15g di noci,
7,5g di nocciole, e 7,5g di mandorle) riduca del 28% l’incidenza di malattie cardiovascolari (inf arto miocardico,
ictus e morte cardiovascolare). La Dott.ssa Monica Bulló[iii] ha presentato gli studi preliminari del progetto
EPIRDEM, che ha l’obiettivo di stabilire se una regolare assunzione di pistacchi possa aiutare a ridurre i sintomi
della sindrome metabolica e il rischio di diabete di tipo 2. I pistacchi sono stati studiati in relazione al loro
prof ilo lipidico e ad altri f attori di rischio cardiovascolare, la Dott.ssa Bulló li sta esaminando per valutare il loro
ef f etto sul metabolismo del glucosio, l’insulino-resistenza e il rischio di diabete di tipo 2 . “In ef f etti” –
conf erma il nutrizionista Giorgio Donegani, presidente della Fondazione Italiana per l’Educazione Alimentare –
“la ricchezza di f ibre unita alla particolare composizione dei grassi contenuti nel pistacchio, può da un lato
aiutare la modulazione della glicemia postprandiale e dall’altro contribuire ef f icacemente a un miglior prof ilo dei
lipidi ematici, f unzionale alla protezione cardiovascolare” .
I risultati di uno studio epidemiologico relativo agli ef f etti della f rutta a guscio sulle malattie croniche,
presentati durante la conf erenza dal prof essor Frank Hu della Harvard University, provano poi che aumentarne
il consumo ( ≥ 5 volte a settimana) contribuisce a ridurre del 30% il rischio di contrarre malattie
cardiovascolari[iv]. Linda Tapsell, prof essore presso l’Università di Wollongong, in Australia, ha spiegato che il
consumo di f rutta a guscio non è associabile ad un maggiore rischio di aumento di peso, ma anzi quest’ultima
è raccomandabile come parte della dieta per prevenire l’obesità, la sindrome metabolica e altre malattie
croniche. [v]
Inf ine, il Dr. Sabaté, prof essore di Sanità Pubblica all’Università di Loma Linda, in Calif ornia, e pioniere nello
studio dei benef ici della f rutta a guscio sulla salute, ha concluso: “I dati epidemiologici indicano che l’inclusione
di f rutta a guscio nella dieta rappresenta un rischio minimo per l’aumento di peso e questo è supportato da
studi clinici”. [vi]
Informazioni sui pistacchi
I pistacchi sono uno snack delizioso e nutriente che contiene più di 15 importanti sostanze nutritive, come
antiossidanti, f ibre e proteine vegetali.
Gli antiossidanti aiutano a proteggere il corpo dal danno ossidativo. L’ossidazione, un processo che si verif ica
attraverso le naturali f unzioni del corpo come l’esercizio f isico, produce radicali liberi, che possono attaccare le
cellule sane e indebolirle, rendendole più sensibili alle malattie. Gli antiossidanti, come la vitamina E e i
carotenoidi, tra cui beta-carotene e luteina, aiutano a proteggere le cellule dai danni causati dai radicali liberi. I
pistacchi contengono gamma tocof erolo (un tipo di vitamina E), luteina/zeaxantina e beta carotene
(carotenoidi).
I pistacchi sono uno snack privo di colesterolo che contiene solo 1,5 grammi di grassi saturi e 13 grammi di
grassi a porzione, la maggior parte dei quali deriva da grassi monoinsaturi e polinsaturi. Una porzione di circa
30 grammi corrisponde a 49 pistacchi, che è il più alto numero di unità a porzione in conf ronto a qualsiasi altro
tipo di f rutta secca a guscio. Con 6 grammi di proteine e 160 calorie per porzione, i pistacchi sono lo snack
perf etto per gli sportivi, rispetto a qualsiasi altro spuntino con lo stesso apporto calorico. Una manciata di
pistacchi contiene più potassio (300 mg, 8 per cento) di un’arancia (250 mg, 7 per cento), f acendone un
alimento completo per uno snack o un ingrediente da inserire nella dieta quotidiana.
[i] Es t ruch R, e t a l. P rim a ry pre ve nt io n o f ca rdio va s cula r dis e a s e wit h a Me dit e rra ne a n die t .
Ne w Engl J Me d. 2013 Apr 4;368(14):1279- 1290.
[ii] Iba rro la - J ura do N, e t a l. Cro s s - s e ct io na l a s s e s s m e nt o f nut co ns um pt io n a nd o be s it y,
m e t a bo lic s yndro m e a nd o t he r ca rdio m e t a bo lic ris k f a ct o rs : T he P REDIMED s t udy. P Lo S
O ne . Fe brua ry 2013; 8(2): e 57367.
[iii] Unit a t de Nut rició Hum a na . Fa cult a t de Me dicina de Re us , Unive rs it a t Ro vira i Virgili, Re us Ta rra go na : EP IRDEM ST UDY – Ef f e ct s o f pis t a chio
int a ke o n ins ulin re s is t a nce a nd t ype 2 dia be t e s m e llit us , 2011- 2013.
Ke nda ll CWC, e t a l. T he im pa ct o f pis t a chio int a ke a lo ne o r in co m bina t io n wit h
high- ca rbo hydra t e f o o ds o n po s t - pra ndia l glyce m ia . Eur J Clin Nut r. 2011;65(6):696702.
Sa ude r KA, e t a l. Ef f e ct o f pis t a chio s o n lipids , lipo pro t e ins , gluco s e m e t a bo lis m , a nd
ins ulin s e ns it ivit y in t ype 2 dia be t e s . FASEB J . 2013;27:A2313,368.4.
J e nkins DJ A, e t a l. Nut s a s a re pla ce m e nt f o r ca rbo hydra t e s in t he dia be t ic die t .
Dia be t e s Ca re . 2011 Aug;34(8):1706- 1711.
[iv] Co ns um pt io n o f pla nt s e e ds a nd ca rdio va s cula r he a lt h: e pide m io lo gica l a nd clinica l t ria l e vide nce .
Ro s E, Hu FB.
Li, T.Y., A.M. Bre nna n, N.M. We dick, C. Ma nt z o ro s , N. Rif a i, F.B. Hu, 2009. Re gula r co ns um pt io n o f nut s is a s s o cia t e d wit h a lo we r ris k o f
ca rdio va s cula r dis e a s e in wo m e n wit h Type 2 dia be t e s . J Nut r. 139:1333- 1338.
[v] Lo pe z - Uria rt e , P., R. No gue ’, G . Sa e z , M. Bullo ’, M. Ro m e u, L. Ma s a na , C. To rm o s , P. Ca s a s - Agus t e nch, J . Sa la s - Sa lva do , 2010. Ef f e ct o f nut
co ns um pt io n o n o xida t ive s t re s s a nd t he e ndo t he lia l f unct io n in m e t a bo lic s yndro m e . Clin Nut r. 29(3):373- 380.
Iba rro la - J ura do N, e t a l. Cro s s - s e ct io na l a s s e s s m e nt o f nut co ns um pt io n a nd o be s it y, m e t a bo lic s yndro m e a nd o t he r ca rdio m e t a bo lic ris k
f a ct o rs : T he P REDIMED s t udy. P Lo S O ne . Fe brua ry 2013; 8(2): e 5736.
Va dive l V, e t a l. He a lt h be ne f it s o f nut co ns um pt io n wit h s pe cia l re f e re nce t o bo dy we ight co nt ro l. Nut r. 2012;28:1089- 1097.
[vi] Be s - Ra s t ro llo , M., N.M. We dick, M.A. Ma rt ine z - G o nz a le z , T.Y. Li, L. Sa m ps o n, F.B. Hu, 2009. P ro s pe ct ive s t udy o f nut co ns um pt io n, lo ng- t e rm
we ight cha nge , a nd o be s it y ris k in wo m e n. Am J Clin Nut r. 89:1- 7.
Flo re s - Ma t e o G , e t a l. Nut int a ke a nd a dipo s it y: Me t a - a na lys is o f clinica l t ria ls . Am J Clin Nut r. 2013;97:1346–1355.