Da “Europe” ad “Europa
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Da “Europe” ad “Europa
Novembre 2006 - Anno 0, Numero 0 In questo numero: • Da “Europe” ad “Europa”. • A Francoforte lo Yello Strom World Bowl XV. • La Cronaca del World Bowl XIV. • Una Nuova Fanzine Da “Europe” ad “Europa" Cambiare per rinnovare, sembra questa la filosofia che la NFL vuole portare avanti nel vecchio continente con il nuovo nome ed il nuovo logo. Addio NFLEurope, benvenuta NFL Europa. Il cambio del nome può sembrare strano per una lega che è andata via via regionalizzandosi chiudendo le franchigie in Spagna, Inghilterra e Scozia, ma vuole sottolineare l’interesse della NFL nel cercare di avvicinarsi ancora di più ai tifosi europei. La NFL Europa è ormai radicata in due sole nazioni, ma questo non ferma la voglia di espansione del prodotto football in tutto il continente. Le dichiarazioni di Uwe Bergheim (NFL Europa Managing director) sono molto chiare a riguardo e vertono sulla volontà, da parte della NFL di garantire una lunga vita alla lega europea. Le squadre al via della stagione 2007 saranno: Amsterdam Admirals, Cologne Centurions, Rhein Fire, Frankfurt Galaxy (campioni in carica), Hamburg Sea Devils, Berlin Thunder. La stagione inizierà il 14 aprile per concludersi con il Worldbowl, a Francoforte, sabato 23 giugno. A Francoforte lo Yello Strom World Bowl XV disputati alla LTU Arena di Dusseldorf. In concomitanza con la presentazione del nuovo logo e del nuovo nome, la NFL Europa ha anche annunciato che la prossima finale si terrà a Francoforte il 23 Giugno del 2007. Per il terzo anno consecutivo il World Bowl sarà abbinato allo sponsor Yello Strom, che ha già legato il proprio nome al World Bowl XIII e XIV, entrambi Lo Yello Strom World Bowl XV dovrebbe disputarsi al mitico Waldstadion, compkletamente ristrutturato e rammodernato per i Mondiali di calcio 2006 ed ora chiamato Commerzbank Arena. Sia la NFLE che i Galaxy si attendono il primo tutto esaurito nella storia delle finali NFLE, contando sul fatto che Francoforte ha la più alta media spettatori dell’intera lega con quasi 30mila presenze a partita, ed ovviamente sperando di avere tra le contendenti proprio la squadra di casa, per tentare di conquistare il quinto anello della storia dei Galaxy e bissare il successo ottenuto l’anno scorso a Dusseldorf contro gli Amsterdam Admirals Campioni NFLE in carica. Alla conferenza stampa pre-World Bowl dovrebbe fare il suo esordio in Europa il nuovo Commissioner NFL Roger Goodell HUDDLE Magazine NFL Europa Edition La cronaca del World Bowl XIV L’MVP del World Bowl XIV, Butchie Wallace, placcato dal DE Earl Cochran Cercasi Amsterdam disperatamente. Questo potrebbe essere il titolo del resoconto della finale numero 14 della NFL Europe League, dal momento che la squadra olandese sembra aver fatto una fugace apparizione alla LTU Arena di Dusseldorf per scomparire nel nulla più assoluto nel secondo tempo dell'incontro. È stato un vero peccato che l'attacco di Amsterdam si sia inceppato proprio nella partita più importante, soprattutto perchè ciò ha reso l'incontro abbastanza deludente e privo di pathos, tifosi delle due squadre esclusi, naturalmente. Mentre Francoforte ha mantenuto le promesse della vigilia di mettere palla a terra affidandosi al recordman Robinson ed alla propria difesa di ferro, Amsterdam si è sciolta come neve al sole di fronte ad una secondaria che ha letteralmente annientato Fulton e Lucas lasciando qualche spiraglio solamente per Larry Croom, il runningback che, da solo, ha cercato di tenere in piedi la baracca, peraltro senza riuscirci un granchè. La potenza del gioco di corsa dei Galaxy è stata impressionante, e l'assegnazione del titolo di MVP della partita al RB di riserva Wallace ne è la dimostrazione. mentre la lenta ed inevitabile implosione degli Admirals è stata molto più sorprendente, ed ha lasciato un pò l'amaro in bocca chi si era preparato ad uno shootout. ve, ma il folletto in maglia porpora non chiudeva il down, ed i Galaxy restituivano così il pallone agli avversari. Dopo lo splendido spettacolo di luci laser e lo spettacolo pirotecnico interrotto a tre quarti per "eccessiva produzione di fumo" (il tetto della LTU Arena è stato aperto per un pò per far uscire il fumo, ma ciononostante fino a metà secondo quarto si è giocato in una nebbiolina piuttosto consistente...), e dopo che tre famosissimi sconosciuti hanno intonato gli inni tedesco, olandese ed americano, il World Bowl XIV ha potuto entrare nel vivo dell'azione, ma fin da subito si sono avute le avvisaglie della musica che si sarebbe ascoltata da lì al termine dell'incontro. Frankfurt ripartiva dalle proprie 33, ed Otis provava a mettere la palla in aria. Al terzo tentativo Otis trovava Middleton per chiudere il down, ma Mike Jones si affidava nuovamente a Robinson sulla terra, non ottenendo altro che un calcio di allontanamento. Punt ben calciato che Middleton fermava sulle due yards di Amsterdam ponendo le basi per la prima segnatura della partita. Erano gli Admirals a vincere il sorteggio ed a ricevere il kickoff avversario. Due completi consecutivi portavano Amsterdam a metà campo, ma arrivava subito il primo sack dell'incontro (saranno sei alla fine), che contribuiva a portare Amsterdam al primo punt della partita. Francoforte rispondeva dando palla a Robinson per tre portate consecuti- Per il secondo drive offensivo Amsterdam si affidava alle mani ed alle gambe di Larry Croom, che correva e riceveva bene, ma ancora un sack di Winkler fermava l'attacco orange. Al primo tentativo Croom guadagnava un paio di yards, ma al secondo Jared Allen arretrava in end zone per un passaggio e scivolava, facilitando così il terzo sack della partita da parte di Nichols che piazzava anche la prima safety della storia del World Bowl. I Galaxy ricevevano il successivo free kick ma il drive stallava ed erano nuovamente costretti a calciare via la palla. Il quarto si chiudeva con Amsterdam in attacco ed in svantaggio per 2-0. Una serie di passaggi per Larry Croom sembrava poter portare Amsterdam in buona posizione, ma uno screen bloccato dietro la linea su un terzo e tre permetteva a Frankfurt di rientrare in possesso del pallone. Jones toglieva Otis per inserire Spinner, nella speranza di fare una svolta al gioco aereo e cogliere di sorpresa la difesa olandese, ma il suo primo drive si chiudeva con un threeand-out che restituiva la palla agli Admirals sulle proprie 32. Partiva così l'unico drive in tutta la partita in cui l'attacco di Amsterdam riusciva a muovere la palla. Era il solito Croom ad animare il drive con corse da 14, 3 e 4 yards, inframmezzate da un paio di completi ed una penalità per roughing the passer, per finire con una splendida corsa in touchdown dopo aver rotto un placcaggio: 7-2 Amsterdam. Spinner forzava il gioco aereo trovando un paio di completi su Hosak (28 yards) e Willis (15 yards), ma i Galaxy erano costretti al Field Goal che Kimball sbagliava malamente dalle 48. Era il momento per Amsterdam per piazzare il colpo del KO, ma tra corse negative e penalità, l'attacco indietreggiava e perdeva l'occasione. HUDDLE Magazine NFL Europa Edition C'era ancora giusto il tempo per un drive bloccato per Frankfurt ed un altro sack ai danni di Allen e le squadre andavano al riposo sul 7-2. Nell'intervallo pregevole esibizione della Manfred Mann's Earth Band, con tutti i sei gruppi di cheerleader impegnati sul campo in una godibile coreografia. Nella seconda metà della partita Otis riprendeva il suo posto dietro il centro per Francoforte, ma era ancora Robinson a scorrazzare in lungo ed in largo. I Galaxy arrivavano sulle 36 avversarie ma Jones non si fidava del suo kicker, e optava per un punt. Gli Admirals sparavano le ultime cartucce con Larry Croom, poi erano solo incompleti di Allen. Roger Robinson doveva lasciare il posto al suo sostituto Wallace per un infortunio alla caviglia. Cambiava il suonatore ma non la musica: Wallace portava quattro palloni consecutivi per un guadagno di 21 yards, poi rientrava Robinson e faceva in tempo a macinare altre 18 yards, ma la difesa orange faceva il patatrac. Su un terzo e quattordici Otis cercava Middleton con una traccia lungolinea, ma Thomas commetteva una interferenza clamorosa e regalava il pallone ai Galaxy sulle quattro yards. Era uno scherzo per Wallace portare la palla in end zone per il definitivo sorpasso. Amsterdam faticava a riprendersi, ed un primo down conquistato con un bel passaggio su Lucas veniva vanificato da un holding di Stickdorn. Era il campanello d'allarme che suonava. Ed avrebbe suonato fino al termine della partita senza che nessuno ponesse rimedio. Nel gioco successivo Allen forzava un passaggio sulla destra, dove Haw intercettava in tutta tranquillità riportando il pallone sulle 29 avversarie. Due corse di Robinson, due incompleti di Otis e poi toccava al piede di Kimball piazzare i 3 punti del 12-7 dalle 29 yards. L'ultima frazione di gioco si apriva con Jared Allen incapace di completare passaggi e di guadagnare yards in scramble, costringendo Amsterdam al punt. Con Robinson definitivamente out, la scena era tutta per Wallace. Dieci portate su 14 giochi totali portavano i Galaxy ad allungare ancora grazie all solito Kimball, che piazzava la palla tra i pali dalle 37. La reazione degli Admirals, che ora avevano bisogno di un TD trasformato da 2 per riacciuffare il risultato, era veemente. L'improvviso risveglio degli olandesi si concretizzava con tre primi down consecutivi. Fulton riceveva finalmente un gran pallone per 12 yards, poi Croom correva per altre 15 e Lucas agguantava il passaggio di Allen per 22 yards. Sembrava di rivedere gli Admirals della regular season, ma arrivava subito il punto chiave della partita. In un primo e dieci dalle 25 in attacco, Allen veniva sackato da Cooper. Tutti si rialzavano tranne la guardia Michael King, che giaceva a terra immobile. Si intuiva immediatamente che l'infortunio era grave, ed i medici accorrevano prontamente in campo. Dopo poco entravano anche i barellieri, e la situazione si faceva surreale. Tutto lo stadio batteva le mani all'unisono, in una sorta di partecipazione all'evento che si stava consumando sul terreno. Tutti gli admirals lasciavano la panchina e si disponevano a fianco del loro giocatore che riceveva i primi soccorsi. Molti in ginocchio, chiaramente scossi da quanto stava succedendo. Quando i giocatori in maglia arancione si riunivano tutti in huddle in ginocchio per una preghiera, era immediatamente chiaro a tutti che stava succedendo qualcosa di molto grave. King, si saprà dopo, aveva subito un trauma spinale ed inizialmente aveva le gambe paralizzate. Dopo poco i medici sono riusciti a fargli riacquistare la mobilità degli arti inferiori, ma la situazione permaneva critica foss’anche solo per il trasporto dell'infortunato. avversaria per il TD del 22-7 finale con una corsa da 12 yards. La partita finiva con tre incompleti di Allen ed un sack ad opera di Cooper. Francoforte poteva festeggiare il suo quarto titolo, Wallace poteva festeggiare il titolo di MVP dell'incontro e gli Admirals potevano festeggiare le confortanti notizie sulla salute di King che giungevano dall'ospedale. Massimo Foglio L'ambulanza entrava fino in campo, e King veniva caricato con molta cautela sull'autolettiga, che lasciava poi il terreno di gioco molto lentamente tra gli applausi del pubblico. Probabilmente questo infortunio metteva la parola fine alla partita. Gli Admirals erano chiaramente scossi da ciò che era avvenuto e cedevano la palla agli avversari non riuscendo a chiudere il quarto tentativo. Wallace penetrava nella difesa degli Admirals come una lama rovente nel burro, mettendo a segno una corsa da 63 yards. Veniva fermato in extremis da Thomas, ma era solo questione di tempo. Al gioco successivo toccava a Niklos varcare la end zone Mike Jones, Head Coach dei Frankfurt Galaxy, alza il trofeo al termine del World Bowl XIV. HUDDLE Magazine NFL Europa Edition Huddle Magazine NFL Europa edition Fanzine informativa dedicata alla succursale europea della National Football League. Curata da: Massimo FOGLIO Giovanni GANCI Fotografie di: Massimo Foglio Hanno collaborato a questo numero: Massimo Foglio Giovanni Ganci PER CONTATTARCI: [email protected] I logo ed i marchi utilizzati in questa pubblicazione sono di proprietà dei rispettivi proprietari. Una nuova fanzine Parte con questo numero zero una nuova fanzine interamente dedicata alla NFL Europe League (o meglio… alla NFL Europa, abituiamoci alla nuova nomenclatura). Negli anni passati abbiamo sempre seguito da vicino la NFL Europa attraverso le colonne di Huddle Magazine, una webzine che ha, nel bene e nel male, fatto la storia dell’informazione su web riguardante il football americano ed italiano a livello nazionale. Huddle Magazine versione web, da qualche tempo a questa parte, sta segnando un po’ il passo, tanto che l’unica rubrica che ha continuato a vivere con una certa regolarità è stata proprio quella della NFL Europa. La risposta dei visitatori, durante la stagione 2006 della lega europea, è stata confortante, segno che c’è interesse nell’appendice continentale di mamma NFL, ma segno anche che il buon vecchio Huddle Magazine ha ancora una sua nutrita schiera di lettori che giornalmente passano sulle sue pagine a cercare qualche segno di vita. Questa fanzine vuole venire incontro proprio a questi affezionati lettori, andando a casa loro anziché aspettare che la vadano a cercare. Sul web ci trovate all'indirizzo: www.huddle.org Non vogliamo fare quell’informazione che oramai, nell’era digitale, è disponibile cinque minuti dopo la fine delle partite sui vari siti specializzati: non è il nostro target e non avremmo nemmeno la struttura necessaria a gestire una cosa del genere. Questa fanzione vuole essere informazione, approfondimento e critica a bocce ferme, privilegiando lo spunto riflessivo all’immediatezza ed alla freschezza della notizia. Vuole essere un supporto per coloro che hanno qualche difficoltà con l’inglese per dare qualche notizia anche nella nostra lingua. Durante l’offseason la fanzine avrà cadenza mensile o addirittura bimestrale, anche in considerazione del fatto che la NFL Europa è una lega che, cmunque, sta in letargo da luglio a dicembre. Durante la preseason e la stagione regolare, contiamo invece di uscire a cadenza settimanale, per culminare nello speciale World Bowl che, negli ultimi anni, è stato il fiore all’occhiello di Huddle Magazine, con reportage dell’incontro e fotografie direttamente da bordo campo. Documenteremo il training camp in Florida, il draft degli atleti allocati dalla NFL, i minicamp per i National Players, oltre che, ovviamente, tutte le partite della stagione che inizierà il prossimo 14 Aprile, e che vedrà ai nastri di partenza le sei squadre che oramai conosciamo bene: Amsterdam Admirals, Berlin Thunder, Rhein Fire, Cologne Centurions, Hamburg Sea Devils e Frankfurt Galaxy. A margine, racconteremo le storie dei giocatori del passato che sono diventate delle star di prima grandezza nella “Lega dei più grandi”, ripercorreremo la storia della lega europea, fin da quando si chiamava World League of American Football e veniva presentata in una sala riunioni del Marriott Hotel di Amburgo nel 1989 da Tex Schramm, a margine della disputa dei campionati europei dell’allora EFL (ora EFAF). Ovviamente le vostre critiche, i vostri suggerimenti, le vostre proposte e, perché no, anche le vostre collabiorazioni, saranno ben accette, per cercare di migliorare un prodotto che dovrà soddisfare innanzi tutto voi lettori. Non abbiate paura quindi di farci sapere cosa vi piace e cosa non vi piace di questo numero zero, cosa vorreste trovare nel numero 1 e cosa non vorreste trovare. Noi siamo qui, ad ascoltare i vostri suggerimenti e vagliare le vostre proposte. Buona NFL Europa 2007 a tutti!!! Massimo Foglio Giovanni Ganci