C.C. n.1 Visita Pastorale del Vescovo Mons. Luigi Antonio Cantafora

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C.C. n.1 Visita Pastorale del Vescovo Mons. Luigi Antonio Cantafora
COMUNE DI SAN PIETRO A MAIDA
(Provincia di Catanzaro)
Delibera n°1
Del 18/02/2010
Copia Deliberazione del Consiglio Comunale
Adunanza Straordinaria di prima convocazione - Seduta pubblica -
OGGETTO: Visita Pastorale del Vescovo Mons. Luigi Antonio Cantafora - Accoglienza.
L’anno 2010, il giorno diciotto del mese di febbraio, dalle ore 18,00 a seguire, nella sala delle
adunanze consiliari.
Convocata con appositi avvisi, spediti a domicilio ai Consiglieri Comunali, gli stessi così risultano
all’appello nominale:
N°
CONSIGLIERE
PRES.
ASS.
CONSIGLIERE
PRES.
ASS.
10
GULLO PIETRO
X
11
DE SANDO BRUNO
X
X
12
AZZARITO LORETTA
X
CALISTO FRANCESCO
X
13
DAVOLI GIOVANNI
X
5
GIULIANO BRUNO
X
14
NOSDEO ANGELO MICHELE
X
6
PALLARIA ANTONIO
15
AZZARITO FABRIZIO
X
7
DE SANDO NICOLA EVARISTO
X
16
FERRAIOLO LEONARDO
X
8
PROCOPIO FRANCESCO
X
17
DAVOLI ANDREA
9
PAGLIARO TOMMASO
X
1
PUTAME PIETRO
2
MELITO GIOVANDOMENICO
3
SENESE SEBASTIANO
4
X
N°
X
X
X
Si dà atto che alle ore 18,20 entra in aula il Consigliere Comunale Fabrizio Azzarito; per cui rifatto
l’appello nominale risultano: n. 16 presenti e n. 3 assenti.
Si dà atto, altresì, che alle ore 18,35 entra in aula il Consigliere Comunale Antonio Pallaria; per cui
rifatto ancora l’appello nominale risultano:
Presenti n°15
Assenti n°2
Partecipa il Segretario Comunale verbalizzante Dott.ssa Rosetta Cefalà - La seduta è pubblica Riconosciuto legale il numero degli intervenuti, il Presidente Pietro Gullo assume la presidenza e
dichiara aperta la seduta per la trattazione dell’oggetto posto all’ordine del giorno sopra indicato.
Si dà atto che alle ore 18,20 entra in aula il Consigliere Comunale Fabrizio Azzarito; per cui
rifatto l’appello nominale risultano: n. 16 presenti e n. 3 assenti .
Si dà atto, altresì, che alle ore 18,35 entra in aula il Consigliere Comunale Antonio Pallaria;
per cui rifatto ancora l’appello nominale risultano: n. 15 presenti e n. 2 assenti .
IL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO COMUNALE
Prof. Pietro Gullo, apre i lavori del civico Consesso riunito quest’oggi in via straordinaria per
accogliere il Vescovo della Diocesi di Lamezia Terme, Mons. Luigi Antonio Cantafora, in occasione
della sua prima visita pastorale a San Pietro a Maida. Dopo un caloroso applauso di benvenuto al
suo arrivo nella Sala Consiliare da parte degli Amministratori e di tutti i Consiglieri Comunali
presenti, del Segretario Comunale, del Personale Dipendente, delle Forze dell’Ordine nonché di
molta gente accorsa per questo memorabile evento, rivolge un saluto a tutti i presenti, come di
seguito:
“Buonasera a tutti e grazie della vostra partecipazione al Consiglio Comunale di questa sera che ai
sensi dell’art. 20 del Regolamento Comunale, da poco approvato, è stato convocato in seduta
aperta e straordinaria, al fine di non perdere, di non far sfuggire la graditissima opportunità di
vedere nobilitata la nostra assise comunale dalla fulgida presenza di S.E. Rev.ma Mons. Luigi
Antonio Cantafora, Vescovo della nostra Diocesi e del nostro amatissimo Parroco don Domenico.
E’ doveroso da parte mia, a nome anche dell’Amministrazione Comunale, dei dipendenti, tutti
presenti in questa sala consiliare, rivolgere i segni più profondi della nostra stima, della nostra
riconoscenza, della nostra gratitudine per l’amabilità con cui è stato accolto il nostro invito ad
inserire nel programma della visita pastorale di S.E. un incontro da tenere in seduta consiliare
pubblica, con gli Amministratori locali e ciò per due motivi ben precisi: il primo, per favorire, per
rafforzare ulteriormente le sinergie, il connubio in atto tra Amministrazione, Comunità e
Parrocchia; il secondo per rimarcare, far emergere, evidenziare le diversità esistenti tra le “visite
ordinarie” da parte dei Vescovi, e le “visite pastorali”.
Le prime, infatti, pur essendo delle visite pastorali, solitamente sono fatte per partecipare ad
avvenimenti o a celebrazioni liturgiche, che per la loro natura devono essere contenute in
cerimoniali ben definiti; il Vescovo arriva, partecipa, rivolge qualche parola al popolo e poi riparte,
ritorna in Curia. Le seconde, invece sono strutturate in maniera del tutto diversa: il Vescovo viene
nella Comunità più per sentir parlare che per parlare. Il Vescovo vuole essere illuminato. Si ferma e
dimora per qualche giorno sul territorio e come il pastore di cui parla Gesù desidera conoscere i
suoi battezzati ed essere meglio conosciuto da loro.
Il questo caso la visita pastorale diventa uno dei momenti più alti, più significativi, più importanti
non solo della vita religiosa, ma anche della vita sociale e politica di una comunità né va sottaciuta
o dimenticata la grande valenza quando sono sorte le prime chiese fuori dalle città.
Personalmente, nella mia qualità di modesto, ma appassionato cultore della storia locale devo dire
che questa valenza storica l’ho potuta direttamente verificare.
Gli atti delle visite pastorali, assieme alle collegate relazioni “ad limina”, introdotte da Sua Santità
Papa Sisto V, subito dopo il Concilio di Trento, rappresentano un prezioso scrigno di fonti, di
indicazioni, di notizie, di informazioni, che hanno consentito a tanti studiosi di ricostruire la storia
di molte comunità, aprendo degli spazi di luce nelle tenebre in cui molti fatti altrimenti sarebbero
rimasti avvolti. Finché i problemi di vista me lo hanno consentito sono stato un costante
frequentatore e lettore di quasi tutti gli atti delle visite pastorali, raccolte in nove cartelle,
custodite presso l’Archivio Diocesano di Lamezia Terme, per la precisione 46 in tutto: 10 del
Seicento, 14 del Settecento, 7 dell’Ottocento e 15 del Novecento.
Le prime sono quelle del Vescovo Mons. Tommaso Perrone (1639-1677) l’ultima quella di S.E.
Mons. Vincenzo Rimedio. Tra le relazioni “ad limina”, invece, una delle più interessanti è quella di
Mons. Angeletti, corposa e lunga, 116 pagine che dà un quadro assai dettagliato della situazione
politica, sociale e religiosa della Diocesi lametina durante la prima metà del 700. Con il passare del
tempo, con lo sviluppo della tecnologia e delle comunicazioni, ma soprattutto dopo il Concilio
Vaticano II le visite pastorali sono in parte mutate: hanno perso il tono inquisitorio e ispettivo del
600 e del 700, mantenendo però inalterato lo spirito originale, cioè quel particolare compito
assegnato ai Vescovi di visitare i paesi, le parrocchie, le comunità; di fermarsi nei territori per
incontrare la gente; di parlare con tutte le istituzioni; di guardare; di domandare per capire ed
aiutare, per conoscere e farsi conoscere.
Ed è proprio il desiderio di ampliare questi spazi di conoscenza che mi permette di entrare nella
piena ufficialità di questa seduta consiliare, invitando la dott.ssa Cefalà, professionista di alto
livello e di riconosciute capacità, che stà svolgendo da alcuni mesi, in modo egregio il delicato
compito di Segretario Comunale, ad espletare l’appello nominale dei Consiglieri per verificare
l’esistenza in aula del numero dei componenti necessari per rendere legale la seduta.
Fatto l’appello e constatata la validità della seduta desidero aggiungere che l’attuale
Amministrazione è formata da un gruppo di dodici consiglieri (compreso il Sindaco) di
maggioranza, che si riconosce nella lista civica “La Svolta” e da due gruppi di minoranza, il primo,
di quattro consiglieri, che si rifà alla lista civica “Liberamente”, l’altro da un consigliere che si
richiama alla lista civica “Alternativa Giovani”. Con soddisfazione devo dire che mi sento fiero,
orgoglioso di essere stato scelto a presiedere questo Consiglio Comunale, composto da consiglieri
onesti, dotati di grande senso civico, che hanno sempre lavorato in questi mesi con serietà e con
grande responsabilità, con lungimiranza e con spirito di abnegazione, privilegiando sempre il
metodo del leale confronto, della collegialità, della trasparenza e legalità.
Un solo dato è significativo per far comprendere la maturità politica dimostrata dai consiglieri:
l’approvazione all’unanimità di tutte le delibere consiliari. Tutto ciò fa ben sperare anche per il
futuro e fa chiaramente capire che l’unico obiettivo che persegue l’assise comunale è il bene
comune.
Per quanto, poi, alla Giunta Comunale c’è da dire che essa raccoglie al suo interno giovani ed
uomini di consolidata esperienza, che hanno affrontato con entusiasmo, competenza e dinamismo
le diverse problematiche emergenti sul territorio, operando sempre con trasparenza, con
concretezza e con forti progettualità, approvando numerosi provvedimenti, raccolti in tantissime
delibere, che qui ovviamente diventa difficile sintetizzare ed elencare; un aspetto, però, mi sia
consentito di sottolineare, anche perché aderente alle cose di cui stiamo parlando questa sera, mi
riferisco alla concreta attuazione di quello che è stato uno dei punti nodali del nostro programma
elettorale, l’ottimizzazione dei rapporti tra Comune, Scuola, Parrocchia, Enti morali.
Con tutti abbiamo attivato costanti canali di comunicazione, in particolare con la Parrocchia, con
cui abbiamo lavorato, fin dai primi giorni dell’insediamento in modo costruttivo, con incontri e
momenti di comune riflessione sulle debolezze del tessuto sociale, sui punti critici, sulle
problematiche più avvertite della popolazione alle quali bisogna dare delle risposte immediate. Ed
è proprio dalla valutazione di queste concordate ed approfondite analisi che la Giunta Comunale
ha predisposto una serie di progetti, alcuni dei quali, che riguardano in particolare l’ambito sociale,
già finanziati, sono diventati operativi, altri saranno avviati nei prossimi mesi. Tutto ciò grazie
all’impegno ed al lavoro encomiabile, a volte oscuro e silenzioso, ma sempre altamente costruttivo
ed operativo, del nostro Vice Sindaco Ins. Sebastiano Senese, assieme alla struttura dei Servizi
Sociali coordinata dal responsabile Ins. Vincenzino Ferraiolo.
Nello specifico gli interventi in atto e da attuare a breve nel nostro Comune riguardano: Il Servizio
Civico ordinario e straordinario, uno "Sportello Territoriale per la Famiglia" per i Comuni di:
Cortale, Curinga, Jacurso, Maida e San Pietro a Maida, il Servizio di Assistenza Domiciliare
Integrata, lo Sportello di Segretariato Sociale, il Servizio Civile ecc. Un lungo elenco di iniziative,
che unite alle tante altre, che riguardano altri settori, assieme ai grandi progetti di sviluppo
globale, siamo sicuri che cambieranno a breve termine il volto del nostro paese, favorendo un
rilancio serio e concreto a livello socio-economico-culturale e della qualità della vita.
Mi fermo qua, per il momento, in quanto non voglio togliere ulteriore spazio ad altri che vorranno
intervenire, in particolare a S.E., al quale mi auguro di aver dato, pur nella ristrettezza dei tempi,
una panoramica delle cose che il Consiglio Comunale ha fatto ed ha programmato di fare, una
conoscenza più diretta dei nostri Amministratori e del loro modo di intendere e di fare politica,
finalizzato alla ricerca del bene comune basato unicamente sulla partecipazione e condivisione dei
problemi da risolvere”.
Terminata la discussione, passa la parola al Sindaco, Dott. Pietro Putame.
Il Sindaco, dopo aver espresso un ringraziamento al parroco Don Domenico, al Comandante della
Stazione dei Carabinieri, ai Vigili Urbani del Comune nonché a tutti i presenti, interviene come
testé riportato:
“A nome mio personale, della Giunta, dell’intero Consiglio e dei dipendenti del Comune di San
Pietro a Maida, rivolgo un cordiale e sincero saluto di benvenuto a Sua Eccellenza Mons. Luigi
Antonio Cantafora che quest’oggi ci onora della Sua presenza in occasione di questa
importantissima visita pastorale nella nostra Comunità.
La sua testimonianza in quest’aula consiliare ha per tutti noi un significato di estrema importanza
perché ratifica, rafforza e intensifica il rapporto sinergico, fortemente voluto da questa
Amministrazione Comunale, instaurato fra la Parrocchia, rappresentata dal nostro Parroco Don
Domenico, e l’istituzione da noi rappresentata.
Pertanto ringrazio Lei Eccellenza Reverendissima per questa opportunità d’incontro e di confronto
che ci ha dato, in un paese dove i momenti di dialogo sono sempre di meno e ringrazio anche il
nostro Sacerdote per l’opera di fede che presta quotidianamente nella nostra Parrocchia in
collaborazione con le Figlie di Sant’Anna.
Un ringraziamento va anche al Comandante della Stazione dei Carabinieri ed a tutti i suoi
collaboratori i quali, pur in carenza di organico, assicurano una presenza assidua alle cerimonie e
alle diverse manifestazioni che si svolgono sul territorio.
Inoltre, un doveroso ringraziamento anche ai Vigili Urbani del Comune e alle Associazioni di
Protezione Civile presenti nel nostro territorio.
Nel sottolineare lo spirito politico e il principio generale che alimenta l’attività
dell’Amministrazione Comunale, che mi onoro di rappresentare come servizio al cittadino, voglio
presentare i miei più stretti collaboratori che compongono la Giunta Comunale:
− Sebastiano Senese (Vice-Sindaco con delega alle Politiche Sociali);
− Francesco Calisto (Assessore al Bilancio);
− Loretta Azzarito (Assessore alla Cultura e Pubblica Istruzione);
− Francesco Procopio (Assessore LL.PP. e Urbanistica)
− Giovandomenico Melito (Assessore all’Igiene del Territorio, Commercio e Politiche
Giovanili);
− Bruno De Sando (Assessore all’Organizzazione e Gestione del Personale, Manutenzione
Ordinaria dei Beni Patrimoniali e Demaniali del Comune);
Nel portare avanti questa positiva attività Amministrativa mi avvolgo, altresì, della
collaborazione dei Consiglieri di maggioranza:
− Pietro Gullo (Presidente del Consiglio con delega Qualità della Vita e Ambiente);
− Tommaso Pagliaro (Delega allo Sport, Turismo, Formazione Professionale, Sicurezza e
Legalità- Protezione Civile);
− Antonio Pallaria (Delega al Lavoro - Servizi Assistenziali);
− Nicola Evaristo De Sando (Delega all’Agricoltura e Sviluppo Rurale);
− Bruno Giuliano (Delega agli Insediamenti Attività Produttive ed Emigrazione);
e dei Consiglieri di minoranza:
− Davoli Andrea, Davoli Giovanni, Ferraiolo Leonardo, Nosdeo Angelo Michele e Azzarito
Fabrizio.
Pur nella diversità delle idee, i rapporti tra i gruppi consiliari sono improntati nel rispetto reciproco
della persona e delle idee che rappresenta.
Certamente non mancano momenti di diversità di pensiero e nel modo di operare.
Tutto ciò disegna un clima di serenità all’interno di questo Municipio, che conta sull’importante
supporto dei dipendenti Comunali che, con senso di responsabilità più o meno marcata,
contribuiscono a sostenere e supportare l’azione amministrativa.
Attività egregiamente diretta dal Segretario Comunale, la Dott.ssa Rosetta Cefalà.
Le problematiche che esistono sul nostro territorio Comunale sono molteplici e sempre crescenti
per una comunità di 4.286 residenti e di un nutrito numero di cittadini stranieri comunitari ed
extracomunitari.
Una realtà sociale quella di San Pietro a Maida, che è in continuo cambiamento divenendo sempre
più multietnica e multiculturale, con la presenza di cittadini provenienti da altre are geografiche,
che qui risiedono e lavorano.
Questo comporta non solo il rispetto di culture diverse, ma anche il riconoscimento della loro
identità, richiamando tutti noi al dovere di impegnarci per costruire un modello di società capace
di includere tutte le persone, siano esse italiane o straniere, garantendo a ciascuno pari
opportunità nell’accesso nelle scuole, al lavoro, ai servizi sociali e sanitari e nella vita di relazione.
In un Paese che ha vissuto sulla propria pelle la drammaticità dell’immigrazione e che conta
n°2.223 residenti all’estero per n°998 nuclei familiari, mi sembra doveroso portare avanti azioni
amministrative rivolte all’integrazione e alla solidarietà verso chi ha bisogno di aiuto e verso le
nuove povertà; sono tratti di una cultura sociale da incentivare in piena collaborazione con la
Parrocchia.
Come Amministratori locali sentiamo forte in noi l’impegno e la responsabilità di intraprendere
questa strada e di offrire risposte sempre più efficaci ed adeguate ai problemi suddetti e ai tanti
che attendono di giungere a soluzioni e ai tanti, nuovi e complessi, che si stanno affacciando.
Uno su tutti è il problema dei problemi: la disoccupazione.
E’ un problema questo, che ci attanaglia e ci preoccupa perché, malgrado gli sforzi profusi,
attraverso progetti mirati alla gestione dei servizi per arginare questo fenomeno, giorno dopo
giorno, l’azione della sola attività amministrativa non è sufficiente ad esaudire le richieste di
occupazione che sta assumendo dimensioni preoccupanti.
Malgrado tutti i problemi che ci accomunano ad altre realtà, possiamo sottolineare il nostro
impegno nel sociale; nonostante la precarietà di bilancio, abbiamo mantenuto ed incrementato i
servizi, dedicando molta attenzione alla viabilità ed in genere alle opere pubbliche, con un nutrito
elenco di progettazioni.
Non sta mancando il nostro impegno in relazione alla necessità di sopperire alla richiesta di
abitazioni per famiglie in stato di bisogno e di giovani coppie; in estrema sintesi, stiamo
percorrendo tutte le stradi che ci permettono di poter migliorare il nostro paese e le condizioni di
vita dei nostri concittadini.
Sono certo, Mons. Cantafora, che il Suo insegnamento pastorale saprà rimuovere ed accrescere le
significative esperienze maturate e la Sua disponibilità al dialogo con tutta la cittadinanza, saprà
comprendere espressioni e speranze, aiutando anche noi Amministratori locali della Cosa
Pubblica, nel nostro difficile impegno.
In questi tempi così complessi e incerti, questa comune volontà di perseguire il bene comune,
questa proficua relazione che l’autorità civile e la Chiesa esprimono oggi a San Pietro a Maida,
ciascuno nel proprio ordine e responsabilità, e nel reciproco costruttivo rispetto, costituiscono un
patrimonio prezioso che noi intendiamo salvaguardare e continuare ad alimentare.
Eccellenza, con questo spirito ed in ricordo della visita odierna le offriamo un piccolo pensiero con
l’augurio più fervido per il suo ministero Episcopale”.
Terminato l’intervento,Il Sindaco offre a nome dell’Amministrazione un Crocifisso con una dedica
di ringraziamento incisa sul retro.
Prende la parola Mons. Luigi Antonio Cantafora il quale esprime il suo saluto e pensiero come di
seguito integralmente riportato:
“Signor Sindaco, Signor Presidente del Consiglio Comunale, Consiglieri, Assessori, Dirigenti e
Personale tutto, Vi ringrazio per il vostro invito e la vostra accoglienza e saluto ciascuno di voi,
cosciente dell’importante servizio che svolgete per la cittadinanza.
Già diverse volte mi sono recato qui a San Pietro a Maida; ora sosto alcuni giorni per svolgere la
cosiddetta Visita pastorale.
Essa è un atto molto importante per il Vescovo, pastore della Diocesi, chiamato a conoscere e ad
amare il suo gregge e a condurlo all’incontro con il Padre supremo, che è Cristo Signore. In questo
contesto, sono lieto di potervi incontrare, nel rispetto doveroso dei vostri compiti e ruoli.
Vi è infatti una convergenza di intenti tra la Chiesa e tutti gli uomini di buona volontà, quando si
perseguono concretamente obiettivi volti a promuovere il bene comune.
La storia di questa cittadina è intrisa di tradizioni illustri: secondo alcuni studi, vi sono tracce del
primo nucleo di San Pietro a Maida anteriori all’anno 1000.
Si nota qui una certa vivacità economica, nel campo del commercio, delle piccole imprese, dei
servizi, anche se non mancano situazioni difficili di disagio, devianze, povertà materiali e culturali.
Siete una realtà laboriosa, operosa. Voi cittadini siete dotati di spirito di iniziativa; questo spirito va
coltivato, messo in rete perché il bene si propaghi e si diffonda.
Un paese, una città, piccola o grande che sia può crescere e svilupparsi se tutte le componenti
sociali, imprenditoriali, spirituali, sanno collaborare insieme.
Stato e Chiesa hanno compiti diversi, sono tuttavia accomunati dalla passione per l’uomo ed il
bene comune. Tra essi però è, non solo possibile, ma auspicabile una collaborazione, che rispetti la
legittima autonomia di ciascuno.
La constatazione che la politica viene talvolta inquinata da interessi di parte non deve spingerci a
ritenerla una “cosa sporca”, ma piuttosto è un richiamo alla responsabilità per l’alto compito che si
è chiamati a svolgere.
Viviamo in un tempo non facile, da alcuni descritto come il tempo di notte e di nebbia. Sono
quanto mai urgenti uomini capaci di essere fari più forti delle tenebre. Non ha importanza se si
amministra una metropoli o un comune di più modeste proporzioni. Importante è la rettitudine e
la competenza, che portano a spendersi disinteressatamente e a progettare coraggiosamente il
futuro.
La Chiesa può offrirvi il suo insegnamento sociale: la nostra Diocesi è impegnata attivamente per la
diffusione della Dottrina Sociale della Chiesa. Essa non offre “ricette”, ma costituisce un punto di
riferimento, per esaminare le questioni, per elaborare i progetti e per cercare soluzioni concrete,
rispettose della dignità della persona umana.
Infatti, anche la politica va coniugata con l’etica, perché sia umanizzante e non si ritorcano contro
l’uomo stesso.
Penso, in particolare, al rispetto e alla difesa della vita umana, dal concepimento fino alla morte
naturale, alla famiglia fondata sul matrimonio tra uomo e donna, alla libertà di educazione dei figli
e alla promozione del bene comune in tutte le sue forme.
Si tratta di valori non negoziabili, di cui anche la politica non può non tenere conto, perché la sua
azione renda più umano, vivibile e fraterno il nostro mondo.
Così, la nostra terra ha bisogno di risollevarsi: sono numerose le piaghe sociali e le potenzialità
inespresse o frustrate. Si tratta di superare una visione troppo individualistica, egoistica, e di
adoperarsi con responsabilità ed intelligenza per il bene comune.
Abbiamo bisogno di un “sussulto di speranza”: non è tempo di rassegnarsi, ma di lottare e avere
un coraggio saldamente ancorato alla speranza.
E’ vero, siamo insidiati dall’illusione quella di poter vivere felici in assoluta autonomia, facendo a
meno di Dio e di ogni ordine morale, seguendo il proprio io egoista e le sue voglie. Si svincola così
la libertà dalla verità, ridotta a consenso sociale.
Il risultato della chiusura nel proprio “io” è però quello che stigmatizza Benedetto XVI nella sua
ultima enciclica, la Caritas in Veritate: “Senza Dio l’uomo non sa dove andare e non riesce
nemmeno a comprendere chi egli sia” (n° 78). E ancora: “L’umanesimo che esclude Dio è un
umanesimo disumano” (n° 78).
L’uomo che si chiude in se stesso, smarrisce l’amore e il senso stesso della propria esistenza.
Invece l’accoglienza di Dio, il cui volto risplende in Cristo, “apre alla disponibilità verso i fratelli e
verso una vita intesa come compito solidale e gioioso” (n° 78).
Così, il mio augurio è che la visita del Vescovo possa ravvivare e risvegliare la bella realtà del vostro
territorio.
Desidero allora rivolgervi un appello, perché possa continuare il dialogo con voi e, come Diocesi,
possiamo offrirvi un supporto al vostro impegno. Abbiamo avviato da alcuni anni la Scuola di
Dottrina Sociale. Quest’anno si è aperta una sezione anche nella vicina Acconia, oltre che a
Lamezia ed a Marina di Nocera; vi invito a partecipare, affinché possiate approfondire
dall’insegnamento sociale della Chiesa, per diventare costruttori del bene comune del territorio.
Vi ringrazio ancora per l’accoglienza e vi auguro di proseguire nel vostro impegno per il bene di
tutti”.
Terminato il discorso di Sua Eccellenza il Vescovo, il Presidente del Consiglio invita i Consiglieri
ad esprimere un pensiero.
Intervengono i Consiglieri di minoranza.
Preliminarmente il Consigliere Giovanni Davoli, il quale esprime il saluto al Vescovo nel modo di
seguito integralmente riportato:
“Eccellenza Reverendissima,
Noi del gruppo “Liberamente” vogliamo porgerle il saluto di benvenuto nella nostra comunità.
Vogliamo, oltre al nostro e doveroso benvenuto, esprimerle la solidarietà per quanto successo nei
mesi passati per i fatti davvero inquietanti che hanno interessato la sua persona. Fatti che
dimostrano di vivere in un territorio molto difficile dove chi ha responsabilità pubbliche ed
istituzionali subisce forti pressioni e forti problematiche nell’esercitare la propria funzione non
ultimo purtroppo l’attentato al Sindaco di Pianopoli, cui esprimiamo la nostra solidarietà.
Territorio molto complesso dove la criminalità, la mafia la ndrangheta ancora una volta distorcono
il vivere civile. Noi tutti siamo e dobbiamo essere sempre impegnati a difendere i principi e i valori
della legalità del buon senso e della carità cristiana.
Oggi giorno, avere un punto di riferimento per questa società improntata su un forte egoismo
diviene essenziale e cogliamo con la sua visita, credenti e non credenti, cattolici e laici, un segno
di vicinanza, un segno di raccoglimento, un segno di riflessione critica, essenziali per la crescita di
tutta una comunità.
I problemi sono tanti, e insieme al nostro Parroco che salutiamo, Don Domenico, dobbiamo
cercare di capire quali possono essere le soluzioni per superare le difficoltà. San Pietro a Maida
vive momenti di declino socio-demografico dovuti ad anche e soprattutto ad un rallentamento
sostanzioso dell’economia nell’ultimo decennio.
Addirittura, per citare alcuni studi di grande autorevolezza, la Banca di Italia nel suo bollettino
annuale reso pubblico oggi, ha definito il nostro sud al livello di sviluppo economico come 60 anni
fa; è evidente che non si è fatto nessun passo avanti. Anzi negli ultimi anni si nota un ritorno
dell'emigrazione al nord di molte "menti meridionali" impoverendo non solo l'economia ma la
cultura stessa.
Nonostante ciò, la nostra comunità riesce ad essere una società ancora operosa e viva rispetto
alle realtà a noi vicine, ma non possiamo non sollevare il problema dell’impoverimento sociale e
civile legato alla più grande delle negatività: la modificazione demografica della nostra comunità.
Ecco perché pensiamo che nei prossimi anni, avremo una società più vecchia, una società fatta di
più anziani molto spesso soli, con i figli, i pochi figli, che lavorano nell’Italia o nel Mondo.
A noi spetta quindi pensare ad una società multietnica e una società dove l’amministrazione
pubblica andrà fornire più sui servizi legati all’invecchiamento della popolazione ma anche una
società che deve cercare di accogliere giovani famiglie attraverso una forma di marketing
territoriale. Governare il territorio è anche questo. Per questo motivo, Eccellenza, qualche mese
fa abbiamo presentato una proposta di delibera consiliare dove si propone di concedere degli
incentivi fiscali a chi intende vivere, quindi risiedere, a San Pietro a Maida, soprattutto a chi ha
una famiglia con bambini piccoli.
Governare significa capire per tempo le varie problematiche, e per noi l’integrazione e
l’accoglienza diventano essenziali per uno sviluppo complessivo della comunità sampietrese. Non
solo si fa della carità cristiana ma si pensa al futuro in modo equilibrato e, d’altronde, ricordando
la Sua omelia di ieri mercoledì delle Ceneri, Sua Eccellenza conclude con queste belle parole
citando Sant’Agostino:
Vi esorto: «Voi dite: i tempi sono cattivi, i tempi sono pesanti, i tempi sono difficili. Vivete bene
e muterete i tempi» (Discorsi, 311,8).
Ogni governo locale deve sforzarsi per vivere bene perché solo vivendo bene si mutano i tempi.
Chi è credente con la fede avvicinandosi a Dio e fortificandolo con una vita cristiana; chi è laico, ed
ha responsabilità istituzionali, con un governo incentrato al raggiungimento del bene comune.
La chiesa in questi anni si sta battendo ad ogni livello per dare concretamente un segno di
solidarietà e accoglienza ai nuovi cittadini che giungono da tutto il mondo. San Pietro a Maida
comunità di emigrati da qualche tempo sta divenendo comunità di immigrati. Noi che abbiamo
subìto storicamente la sofferenza dell’essere cittadini immigrati nel mondo sappiamo cosa
significano le umiliazioni di intere generazioni di donne e uomini che, per cercare di rendere più
dignitosa la propria esistenza, hanno dovuto lasciare la propria terra. Come allora, oggi ci sono
nostri (fratelli ) di ogni colore, di ogni luogo che vengono in Calabria e anche a San Pietro per dare
il loro contributo per la crescita della società e della loro e la nostra dignità umana.
Con questo messaggio di accoglienza, tutti noi ci dobbiamo confrontare e dobbiamo cercare come
politica di governare questi momenti, perché ci saranno periodi e momenti anche di forte frizione
e asprezza sociale che con intelligenza e dialogo dobbiamo debellare e combattere (Vedi in questi
ultimi mesi i casi di ROSARNO e MILANO).
Abbiamo anni e anni di solidarietà, di esperienza che dobbiamo e vogliamo mettere in campo
grazie anche all’azione giusta, solidale, caritatevole della nostra chiesa e di chi la governa.
Con grande ammirazione rinnoviamo la nostra riconoscenza ed il nostro saluto”.
Interviene, altresì, il Consigliere di minoranza Andrea Davoli del gruppo “Alternativa Giovani”, il
quale, nel salutare tutti i presenti, si rivolge a S.E. il Vescovo, come di seguito:
“Sua Eccellenza Reverendissima, la sua presenza qui questa sera ci onora.
Voglio porgere a Lei Monsignore, il mio personale saluto e quello dell’area Cattolica e non della
comunità politica che qui in seno a questo Consiglio rappresento.
Non mi sento di aggiungere altro a quanto già detto dal nostro Presidente del Consiglio, con il
quale, come spesso accade, concordo in pieno. Chi parla per ultimo spesso rischia di essere
ripetitivo.
La nostra è una piccola comunità che vive in pieno le difficoltà del suo tempo, difficoltà dettate
dalla sua posizione geografica; difficoltà dettate dalla crisi che imperversa.
Come ogni piccola realtà calabrese e del sud in genere, viviamo situazioni di disagio spesso
accentuate dalle disattenzioni istituzionali dei poteri centrali; tuttavia, Le assicuro, Eccellenza, che
è una comunità che ha gran voglia di emergere e, questo desiderio di riscatto, di rivalsa è
testimoniato dalla presenza di molti giovani all’interno di questo Consiglio.
Un Consiglio composto, come ha già sottolineato il nostro Sindaco, da uomini e donne sinceri,
onesti, i quali, sebbene da punti di vista differenti, agiscono per il bene comune.
A volte emergono chiaramente delle divergenze, che se affrontate con intelligenza possono però
rappresentare un momento di sano confronto per superare e discutere le difficoltà che siamo
chiamati a superare.
La ringrazio nuovamente per la sua presenza qui questa sera, Sua Eccellenza, e, nel concludere e
salutarla Le voglio porgere una preghiera, che credo sia il sentimento di tutti i cittadini di San
Pietro a Maida che noi tutti in questo Consesso rappresentiamo: La prego, la esorto a fare quanto
in suo potere per far riprendere e concludere i lavori di ristrutturazione della nostra chiesa Madre.
La esorto a farci uscire da questa situazione di disagio ed imbarazzo per le condizioni in cui versa la
nostra chiesa. Grazie”.
Prende la parola il parroco Don Domenico Cicione Strangis, il quale esprime la sua gratitudine a
quanti si prodigano per il bene comune; evidenzia come nella comunità di San Pietro a Maida si
stia attuando un’alleanza educativa.
Manifesta al Vescovo la gratitudine per aver istituito i centri di dottrina sociale sul comprensorio,
centri di ricerca del bene comune.
Esprime la convinzione che il Pastore della Diocesi è il Pastore di tutta la comunità che gli è stata
affidata, che vive nella comunità per cercare percorsi comuni percorribili.
Riprende la parola Sua Eccellenza il Vescovo Mons. Luigi Antonio Cantafora, esprimendo la
propria meraviglia suscitata da questo Consiglio, dal quale viene rafforzata la consapevolezza che
nella comunità ci sono più risorse che deficienze, risorse che hanno bisogno di essere messe in
rete, in sinergia per fare sviluppare la comunità, arginando la deriva dell’uomo.
Esprime soddisfazione per lo stile di conduzione della seduta del Consiglio Comunale e, a tal
proposito, invita tutti ad avere coraggio, ad affrontare le difficoltà con determinazione; si rivolge ai
giovani, esortandoli a seguire i valori primari del vivere civile, ribadendo che a tali valori si ispira la
dottrina sociale, che non è teoria bensì “humus” della vita; proferisce “ai giovani di non perdere
occasione per mettere le radici nel proprio paese”, senza lasciarsi trasportare dal desiderio di
“avere di più”, bensì lasciarsi guidare dall’ispirazione di “essere di più”, perché la forza viene dalle
radici di ognuno, dai valori veri ed autentici della vita: “questi, la vera ricchezza umana”.
Conclude salutando e ringraziando tutti per la calorosa accoglienza.
Il Presidente del Consiglio alle ore 19,10 dichiara chiusa la seduta.
Dispone che il Segretario Comunale verbalizzante rediga il verbale con la trascrizione degli
interventi.
Dispone, altresì, che copia del presente atto venga trasmesso alla Curia Vescovile della Diocesi di
Lamezia Terme per opportuna conoscenza.
COMUNE DI SAN PIETRO A MAIDA
(Provincia di Catanzaro)
Letto, approvato e sottoscritto.
IL PRESIDENTE
F.to Pietro Gullo
IL SEGRETARIO COMUNALE
F.to Dott. Rosetta Cefalà
Reg. Pubbl. n.
Atteso che la presente deliberazione è stata pubblicata all’Albo Comunale il 03/03/2010 per 15
giorni consecutivi.
Li, 03/03/2010
IL SEGRETARIO COMUNALE
F.to Dott.ssa Rosetta Cefalà
E’ copia conforme all’originale per uso amministrativo.
Dalla residenza municipale, lì 03/03/2010
IL SEGRETARIO COMUNALE
(Dott.ssa Rosetta Cefalà)
Atteso che la presente deliberazione è divenuta esecutiva il giorno ____________________
Perché dichiarata immediatamente eseguibile.
Perché decorsi 10 giorni dalla pubblicazione (art. 134, 3c D.lgs n. 267/2000)
IL SEGRETARIO COMUNALE