guardia di finanza di pistoia: il bilancio operativo del 2013

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guardia di finanza di pistoia: il bilancio operativo del 2013
COMANDO PROVINCIALE GUARDIA DI FINANZA
PISTOIA
COMUNICATO STAMPA
Pistoia, 24 febbraio 2014
GUARDIA DI FINANZA DI PISTOIA: IL BILANCIO OPERATIVO DEL 2013.
Il Comandante Provinciale della Guardia di Finanza di Pistoia - Col. t. ISSMI Ciro Natale nel corso dell‟incontro di stamani con gli organi di informazione presso il Comando
Provinciale della Guardia di Finanza di via Machiavelli, ha illustrato il bilancio dell‟attività
operativa svolta nel 2013 dal Nucleo di Polizia Tributaria di Pistoia, dalla Compagnia di
Pistoia e dalla Compagnia di Montecatini Terme.
I dati vengono riassunti per “missione” istituzionale:
CONTRASTO ALL’EVASIONE FISCALE
- denunciati all’A.G. n. 98 responsabili di reati fiscali e scoperti n. 76 evasori totali e
paratotali;
- sequestrati “per equivalente” agli evasori fiscali beni per oltre 4 milioni di euro;
- individuati n. 98 lavoratori irregolari e n. 49 “a nero”;
- concluse n. 491 ispezioni fiscali: recuperati a tassazione 102 milioni di euro e IVA
per 18,5 milioni di euro;
- eseguiti 1.654 controlli sulla corretta emissione di scontrini e ricevute fiscali con n.
301 irregolarità (19%).
Lotta all’evasione fiscale internazionale, economia sommersa, reati e frodi tributarie
con un “approccio trasversale” alle investigazioni: questa è stata la chiave di lettura
dell‟azione di contrasto dei reparti pistoiesi, sviluppata sostanzialmente su due fronti:
l’aggressione alle forme di evasione più gravi e pericolose e a quelle di ”evasione
diffusa” cioè all’illegalità fiscale più estesa e radicata sul territorio della provincia.
I reparti operativi hanno valorizzato l‟approccio “trasversale” alle investigazioni, inteso
come capacità di individuare e colpire i fenomeni di illegalità economico/finanziaria più
complessi in modo unitario, efficace e concreto: in altre parole, a 360°.
Sono stati conclusi n. 491 interventi ispettivi (suddivisi in n. 125 verifiche fiscali e n. 366
controlli fiscali) con la constatazione di 102 milioni di euro di ricavi non dichiarati all‟Erario
e costi non deducibili e di oltre 18,5 milioni di euro di I.V.A. dovuta e non versata.
Nel 2013, grazie ad un‟analisi di rischio più aderente al contesto locale e
all‟intensificazione dei servizi di controllo del territorio, si è registrato un rilevante
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incremento dei risultati rispetto al 2012 (+ 58%) nel cosiddetto “sommerso d‟azienda”, con
la scoperta di n. 72 evasori totali (contribuenti sconosciuti al Fisco) e n. 4 evasori
paratotali (contribuenti che non hanno dichiarato oltre il 50% dei redditi prodotti).
Le verifiche ed i controlli per contrastare il sommerso d‟azienda - da sole - hanno fatto
emergere redditi sottratti alla tassazione per oltre 51 milioni di euro (pari al 51%
dell‟intera evasione constatata nella provincia) e violazioni all‟I.V.A. per 11 milioni di euro
(pari al 60% dell‟evasione IVA constatata nella Provincia).
Una rilevante quota di risorse professionali dei reparti è stata riversata nella lotta:
-
all‟“evasione/elusione fiscale internazionale”, con l‟individuazione di aziende
operanti nei settori della produzione di poltrone, di calzature, di filati e di abbigliamento
che hanno posto in essere la “delocalizzazione” della produzione dei beni in paesi
esteri con una minore tassazione mantenendo, però, in Italia il centro della direzione
effettiva degli affari oppure che hanno sostenuto costi con società ubicate nei “paradisi
fiscali” e per i quali il contribuente italiano non ha fornito la prova dell‟effettiva
convenienza commerciale.
In tale ambito, le attività hanno portato al recupero a tassazione di circa 40 milioni di
euro.
-
alle “frodi all’I.V.A.” consumate attraverso l‟emissione e l‟utilizzazione di fatture per
operazioni inesistenti (F.O.I.) che sono le più dannose per la capacità di “inquinare”
l‟economia sana di un territorio ed alterare gravemente le regole della leale
concorrenza tra operatori commerciali.
L‟apice dello sforzo nel contrasto alle frodi all‟I.V.A. è stato raggiunto con l‟indagine
penale e fiscale “Sprint Finale” che ha interrotto un traffico di fatture false destinate a
“gonfiare” i costi di oltre 50 società ubicate nel Nord-Italia a fronte di contratti fittizi di
sponsorizzazione sportiva.
Sono stati n. 98 i contribuenti denunciati alla Autorità Giudiziaria per reati fiscali, n. 38 in
più rispetto al 2012.
Le ipotesi delittuose hanno riguardato la “dichiarazione fraudolenta” (n. 21 casi per un
valore di redditi sottratti al Fisco pari a circa 15 milioni di euro), la “dichiarazione omessa
o infedele” (n. 33 casi per un valore di redditi occultati al Fisco di oltre 24 milioni di euro),
l‟ “emissione di fatture per operazioni inesistenti” (n. 29 casi con un valore di F.O.I.
ammontanti a circa 8 milioni di euro, con un incremento dei casi di 3 volte rispetto al
2012), l‟“occultamento o la distruzione di documentazione fiscale” (n. 10 casi),
l‟ “omesso versamento IVA” (un caso) e l‟“omesso versamento di ritenute di I.V.A.” (2
casi).
Sono state concluse n. 16 verifiche fiscali nei confronti di professionisti (n. 8 medici, n.3
ragionieri e periti commerciali, n. 2 geometri, n. 2 avvocati e n. 1 consulente del lavoro)
che presentavano alti profili di rischio ai fini del regolare assolvimento degli obblighi fiscali,
constatando complessivamente redditi non dichiarati per circa 5 milioni di euro e 800.000
euro di I.V.A..
Emblematico il caso di un professionista al quale le Fiamme Gialle hanno constatato,
proventi non dichiarati per circa 2,2 milioni di euro.
Un duro colpo alla pianificazione dell‟evasione fiscale orchestrata da “professionisti
insospettabili” è stato messo a segno con l‟operazione “Accordo” che, tra la fine del 2013 e
l‟inizio di quest‟anno, ha disarticolato un giro di fatture false gestito da alcuni studi
giuridico-contabili a vantaggio delle aziende/clienti.
2
La concretezza dell‟azione della Guardia di Finanza di Pistoia ha trovato conferma:
- nell‟adesione integrale dei contribuenti ai verbali di constatazione che ha consentito un
gettito immediato per l‟Erario di oltre 3 milioni di euro;
- nelle proposte di sequestro “per equivalente” di beni mobili ed immobili nei confronti dei
responsabili di reati fiscali per un valore pari a 7,6 milioni di euro che hanno già
portato al sequestro penale di n. 29 unità immobiliari, n. 10 terreni, n. 11 autoveicoli,
quote societarie e rapporti bancari per un valore di 4,3 milioni di euro.
Su quest‟ultimo versante, emblematici sono stati i sequestri “per equivalente” di:
- n. 4 unità immobiliari, n. 10 terreni e n. 5 veicoli (per un valore di oltre 734.000,00 euro) nei
confronti di due fratelli che, celandosi dietro alcune società “apri e chiudi” intestate a prestanomi e destinate a fallimenti “pilotati”, avevano accumulato un rilevante patrimonio frutto dei
reati di frode fiscale e bancarotta fraudolenta;
- n. 22 unità immobiliari e n. 1 conto corrente bancario nell‟ambito dell‟operazione “Sprint
finale” (per un valore di oltre 2,4 milioni di euro) per frode fiscale.
Nella lotta al cosiddetto “sommerso di lavoro”, sono stati individuati n. 49 lavoratori “a
nero” (prevalentemente impiegati nei locali notturni della Valdinievole) e n. 98 lavoratori
assunti irregolarmente. Tra i lavoratori, n. 51 erano cittadini provenienti dall‟est europeo
occupati in prevalenza nel settore florovivaistico.
Per arginare l‟“evasione diffusa” sono stati conclusi:
-
n. 28 controlli per “affitti a nero di seconde e terze case” accertando redditi da
locazione non dichiarati per 174.000,00 euro;
-
n. 1.654 controlli strumentali per il corretto rilascio dello scontrino e della ricevuta
fiscale, riscontrando n. 301 irregolarità. Poiché nel caso in cui al negoziante sono
accertate quattro mancate emissioni di scontrino e/o ricevuta fiscale in un quinquennio
è prevista la temporanea chiusura dell‟esercizio commerciale, sono state avanzate alla
Direzione Regionale delle Entrate n. 19 proposte e sono state eseguite n. 17
chiusure.
CONTRASTO ALLA CRIMINALITA’ ECONOMICA
-
n. 18 soggetti denunciati all’A.G. per reati contro la Pubblica Amministrazione;
scoperti n. 89 “finti poveri” e indebiti beneficiari dell’esenzione del ticket
sanitario;
accertati danni erariali per circa 1,2 milioni di euro su delega della Corte dei
Conti.
L‟azione della Guardia di Finanza di Pistoia a tutela dell‟economia e dei cittadini onesti si è
svolta non solo attraverso il contrasto all‟evasione fiscale ma anche intervenendo sugli
illeciti che minacciano l‟integrità delle risorse pubbliche.
Le attività operative sono state orientate tanto alla repressione dei più gravi episodi di
frode e cattiva gestione delle uscite dai bilanci nazionale, comunitario e degli Enti locali
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quanto al contrasto delle illegalità in materia di agevolazione previdenziali ed assistenziali
destinate alla tutela delle “fasce deboli” della popolazione.
a. Reati contro la Pubblica Amministrazione.
L‟impegno profuso dai reparti a contrasto dei reati contro la Pubblica Amministrazione si è
concretizzato nelle indagini che hanno portato alla denunzia alla Autorità Giudiziaria di n.
18 soggetti (appartenenti alle Amministrazioni pubbliche, agli Enti Locali ed esercenti un
pubblico servizio) per i reati di peculato e di abuso d‟ufficio.
Nel 2013, l‟indagine sulla mala gestio di un funzionario della Comunità Montana
dell‟Appennino Pistoiese è proseguita con l‟esecuzione del sequestro per equivalente di n.
5 unità immobiliari e n. 7 conti correnti bancari riconducibili all‟indagato.
b. Tutela della spesa pubblica.
Sono stati eseguiti n. 26 controlli sulla fruizione di prestazioni sociali agevolate (p.s.a.). In
oltre il 50% dei casi (n. 14), i finanzieri si sono trovati dinnanzi a “finti poveri” che,
dichiarando falsamente di essere indigenti, hanno beneficiato indebitamente di sussidi e
agevolazioni (prestazioni scolastiche varie, canoni di locazione agevolati, esonero dal
pagamento di tariffe comunali) per 5.333 euro complessivi, quindi denaro pubblico
sottratto a chi ne aveva un effettivo bisogno.
In materia di esenzione del Ticket Sanitario, sono stati eseguiti n. 75 controlli. I finanzieri
- valorizzando al meglio le risultanze di un applicativo informatico denominato “PRE.SANI”
in grado di indirizzare le investigazione sui nominativi a rischio - hanno scoperto che nel
100% dei casi esaminati l‟esenzione dal ticket risultava indebita, con un danno per il
S.S.N. ammontante a 46.000,00 euro.
Nella missione a tutela della spesa pubblica, va inquadrata l‟indagine di polizia giudiziaria
che:
- ha interrotto una truffa aggravata ai danni dell‟INPS ed INPDAP da parte di due soggetti
che, per diversi anni, avevano percepito la pensione di congiunti deceduti. In questo
caso, il sequestro “per equivalente” dei beni dei due “eredi” ha consentito di “recuperare”
la somma di circa 53.000,00 euro;
- è stata avviata per verificare la correttezza dei bilanci del 2009 e del 2010 da parte della
Azienda USL 3 di Pistoia.
c. Danni Erariali.
Nel corso del 2013, su incarico della Procura Regionale della Corte dei Conti, i reparti
hanno svolto accertamenti di polizia erariale nei confronti di n. 11 amministratori e
funzionari pubblici che avevano causato lo sviamento di risorse pubbliche dalle finalità
collettive e/o nocumento all‟azione amministrativa degli enti pubblici di appartenenza e
sono stati segnalati alla magistratura contabile danni erariali per un valore complessivo di
1,2 milioni di euro.
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CONTRASTO ALLA CRIMINALITA’ ORGANIZZATA
E TUTELA DEL MERCATO DEI CAPITALI
-
-
sottratti alla criminalità organizzata beni per un valore di circa 44 milioni di euro;
denunciati n. 6 usurai dei quali n. 2 in stato di arresto e sequestrati beni per oltre
600.000,00 euro;
effettuati n. 61 interventi anti-riciclaggio, verbalizzando n. 36 soggetti per
violazioni alla legge 231/07.
Proteggere il sistema economico dalle infiltrazioni criminali e dai patrimoni illeciti è stata
una delle priorità operative della Guardia di Finanza di Pistoia allo scopo di tutelare la
legalità economico-finanziaria e salvaguardare il tessuto imprenditoriale sano della
provincia.
Lotta ai patrimoni della criminalità organizzata di tipo mafioso: nel 2013, il Nucleo di
Polizia Tributaria di Pistoia, affiancato dalle Compagnie di Pistoia e Montecatini Terme, ha
svolto indagini finalizzate al sequestro ed alla confisca di proventi e di beni frutto di attività
delittuose e rivolgendo particolare attenzione a quelle società che, intestate a “prestanomi”, si sospettava essere finanziate con capitali mafiosi e gestite da referenti delle
organizzazioni criminali allo scopo di “investire” i proventi delle attività illegali nella
provincia di Pistoia.
L‟attenzione investigativa rivolta al “lato imprenditoriale” della criminalità organizzata è
stata la “mossa vincente”, insieme alla perfetta sinergia con lo S.C.I.C.O. (il Servizio
Centrale Investigativo Criminalità Organizzata della Guardia di Finanza) ed il G.I.C.O.
(Gruppo Investigativo Criminalità Organizzata) del Nucleo di Polizia Tributaria di Firenze
che ha portato allo smantellamento di una fitta rete di società gestite sulla carta dal nucleo
familiare di RASO Armando, un associato di una potente cosca di „ndrangheta ed al
sequestro penale e di prevenzione di aziende, beni immobili e mobili per un valore di 43,8
milioni di euro oltre all‟arresto di n. 5 soggetti (operazione AMMIT).
L‟azione di contrasto all‟arricchimento illecito da parte di soggetti legati al crimine si è
mossa anche nella direzione dell‟applicazione delle misure di prevenzione patrimoniali
previste dal codice delle leggi antimafia (D.Lgs. 159/2011), con proposte di sequestro di
beni (n. 9 immobili, n. 7 terreni e n. 4 autoveicoli) per un valore complessivo di 7.020.121
euro.
La tutela del mercato dei capitali: anche nel 2013, rilevante è stato l‟impegno dei reparti
per contrastare l‟usura che strozza imprese in difficoltà economica e la fascia debole della
popolazione. Insieme alla denunzia alla A.G. di n. 6 soggetti (di cui n. 2 in stato di arresto)
sono stati sequestrati circa 600.00,00 euro tra denaro contante, oggetti di valore e titoli di
debito frutto delle illecite attività.
In tale contesto va inquadrata l‟operazione “Prime Luci”, coordinata dall‟A.G. di Pistoia,
che ha smantellato un sodalizio di usurai che praticavano prestiti “a strozzo” con interessi
che raggiungevano anche il 1800% mensili.
In materia di contrasto al riciclaggio di denaro sono stati conclusi 58 approfondimenti
di “segnalazioni per operazioni sospette” delegati dal Nucleo Speciale di Polizia Valutaria,
accertando violazioni amministrative e penali in capo a 19 soggetti, in gran parte
responsabili di aver trasferito ad altri denaro contante al di sopra della soglia di 1.000,00
euro per complessivi 960.000,00 euro, eludendo la tracciabilità dei flussi finanziari.
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Sono state concluse anche n. 3 ispezioni/controlli antiriciclaggio nei confronti di agenti
in attività finanziarie, professionisti e money transfer accertando violazioni amministrative
(n. 7 soggetti) e violazioni penali (n. 10 soggetti) alla normativa antiriciclaggio.
CONTRASTO AI TRAFFICI ILLECITI
-
sequestrati n. 55.000 prodotti contraffatti o insicuri e denunciate 28 persone;
eseguiti n. 43 interventi nel contrasto allo spaccio ed al consumo di sostanze
stupefacenti;
eseguiti n. 80 controlli nel comparto del gioco illegale.
Tutelare i mercati dall‟invasione di prodotti falsi, di provenienza incerta o non sicuri per i
consumatori è necessario non solo per assicurare l‟incolumità dei cittadini ma che per far
crescere l‟economia sana del Paese e proteggere lo spirito di iniziativa e l‟inventiva delle
imprese italiane. Con queste finalità, la Guardia di Finanza di Pistoia ha svolto le sue
investigazioni per contrastare i traffici illeciti di merce e l‟abusivismo commerciale.
Lotta alla contraffazione e sicurezza prodotti: sono stati eseguiti interventi sul territorio,
con particolare attenzione alle zone mercatali e nei confronti di negozi al dettaglio di prodotti
“made in China” che hanno consentito il sequestro di circa 55.000 prodotti contraffatti e non
sicuri (abbigliamento, borse, articoli per la casa,…) e la denuncia di n. 28 soggetti.
Il valore dei beni sottratti al mercato del falso è stato stimato in circa 150.000,00 euro.
Stupefacenti: sono stati eseguiti n. 43 interventi - con l‟ausilio delle unità cinofile concentrati nei pressi delle scuole e dei luoghi di maggiore aggregazione giovanile e per
l‟evento clou musicale “Pistoia Blues” che hanno consentito di sequestrare 71 grammi di
hashish e marijuana, segnalare alle Prefetture/UTG n. 37 assuntori di droga e all‟A.G. n. 3
spacciatori.
Lotta al gioco illegale: sono stati eseguiti n. 80 controlli in bar, locali pubblici e circoli privati
per contrastare il gioco illegale attraverso l‟uso di apparecchi da gioco modificati o non
collegati alla rete dell‟Agenzia delle Dogane e dei Monopoli di Stato e l‟esercizio di
scommesse clandestine con bookmakers esteri non autorizzati.
Sono state denunciate n. 3 persone per esercizio del gioco d‟azzardo e n. 2 per esercizio
abusivo di attività di gioco e scommesse sequestrando n. 45 apparecchi (videopoker “totem”) e componenti di vario genere (stampanti e commutatori internet) destinati al gioco
clandestino. L‟efficacia dei controlli è stata determinata dall‟utilizzo investigativo di un
software in dotazione ai militari denominato “SCA.A.M.S” che consente di rilevare “anomalie”
nelle macchine da gioco.
Le attività sul campo hanno fatto emergere un‟ampia gamma di espedienti che i gestori del
gioco illegale offrono ai propri clienti. Su tutti, la scoperta di una valigetta apparentemente
destinata a custodire attrezzi da lavoro all‟interno della quale era, invece, nascosta una “slotmachine” per l‟esercizio in “forma ambulante” del gioco d‟azzardo.
In alcuni casi gli apparecchi presentavano accessi preimpostati con nomi di fantasia che
consentivano ai giocatori di collegarsi ai siti esteri di gioco illegali senza correre il rischio di
essere identificati e consentendo potenzialmente l‟esercizio del gioco anche da parte di
minorenni. In altri, l‟accesso ai giochi vietati era mascherato da una schermata di giochi di
abilità leciti rendendo particolarmente difficile il controllo da parte delle forze dell‟ordine.
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IL VALORE DELLA LEGALITA’ ECONOMICA/FINANZIARIA
Nel 2013 la Guardia di Finanza di Pistoia e l‟Ufficio Provinciale Scolastico ha aderito ad
un‟importante progetto del Comando Generale e del M.I.U.R. denominato “EDUCARE
ALLA LEGALITA’ ECONOMICA E FINANZIARIA” che si è rivolto a 867 alunni delle
scuole primarie e secondarie della provincia per diffondere i concetto di “sicurezza e
legalità economico-finanziaria” ed il ruolo della Guardia di Finanza quale organo di polizia
vicino a tutti i cittadini e quotidianamente impegnato nella tutela del fondamentale bene
della “libertà economica”.
Sempre in tema di collaborazione con il Cittadino, anche nell‟anno trascorso sono state
numerose le chiamate al numero di pubblica utilità “117” per segnalare irregolarità di
natura fiscale, casi di lavoro a nero e di commercializzazione di prodotti contraffatti, segno
che la legalità economica e finanziaria è un valore condiviso da una larga fascia della
popolazione.
LINEE PROGRAMMATICHE E OBIETTIVI PER IL 2014
La Guardia di Finanza proseguirà anche nel corso del 2014 l‟azione a tutela dell‟economia
legale e del corretto funzionamento delle regole di mercato, puntando a recuperare le
risorse sottratte al bilancio dello Stato, dell‟Unione Europea, delle Regioni e degli Enti
locali allo scopo di garantirne il corretto impiego per il benessere della collettività ed il
sostentamento delle politiche di rilancio e sviluppo economico e sociale.
Il piano di azione si concretizzerà essenzialmente attraverso il consolidamento e
rafforzamento:
-
della lotta all’evasione e elusione fiscale che oltre a sottrarre risorse alle Casse
dello Stato genera gravi distorsioni di mercato e di iniquità sociale costituendo un freno
allo sviluppo del Paese e all‟adozione di misure ridistributive della ricchezza;
-
del contrasto agli illeciti in materia di spesa pubblica perché è assolutamente
necessario che le risorse finanziarie che pervengono allo Stato dalle entrate fiscali
siano impiegate correttamente e con trasparenza. L‟azione operativa sarà improntata
alla individuazione dei fenomeni di illegalità più diffusi e maggiormente dannosi,
prevedendo e reprimendo gli illeciti penali, amministrativi e contabili che sono alla
base di sprechi, inefficienze e nei casi più gravi di veri e propri fenomeni di indebite
percezioni.
-
dell’attività di prevenzione e repressione della criminalità economico finanziaria,
operando una preventiva azione capillare a contrasto della “ripulitura” di capitali
illecitamente accumulati, attraverso l‟approfondimento delle segnalazioni per
operazioni sospette che provengono dal Nucleo Speciale di Polizia Valutaria e
l‟esecuzione di controlli ed ispezioni antri riciclaggio e, successivamente, attraverso la
sistematica aggressione di ogni forma di ricchezza riconducibile, direttamente o
indirettamente, ai contesti delinquenziali esaminati.
PREVENZIONE ED INTENSIFICAZIONE DEI CONTROLLI A 360° GRADI PUNTANDO
ALLA QUALITÀ DEGLI INTERVENTI: sono questi gli obiettivi fondamentali che la
Guardia di Finanza si pone di raggiungere nel 2014 anche nella provincia di Pistoia.
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SINTESI DELLE PRINCIPALI OPERAZIONI DI SERVIZIO CONDOTTE NEL 2013
CONTRASTO ALL’EVASIONE FISCALE
L‟evasione ed elusione fiscale internazionale
L‟attività di contrasto ha riguardato:
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una verifica fiscale ad un‟azienda pistoiese operante nel settore del calzaturiero che ha fatto
emergere un complesso sistema elusivo delle norme fiscali consistente in una fittizia
triangolazione commerciale tra la società italiana e le succursali elvetiche di due aziende
straniere per consentire la contrazione del reddito imponibile in Italia ed il trasferimento di una
sua parte in paesi con una tassazione più bassa. Al termine, è stato recuperato a tassazione un
reddito di oltre 21,5 milioni di euro.
-
una verifica fiscale nei confronti di una società operante nel settore delle confezioni di
abbigliamento e gestita da soggetti di etnia cinese che ha fatto luce su una rilevante evasione
internazionale attraverso l‟indebita deduzione di costi sostenuti con imprese ubicati in paradisi
fiscali (Hong Kong) e con l‟utilizzazione di fatture per operazioni inesistenti emesse da altre
aziende riconducibili a soggetti di etnia cinese. Al termine è stato recuperato a tassazione un
reddito occultato per oltre 14,7 milioni di euro accertando anche violazioni all‟I.V.A. per 2,3
milioni di euro;
-
altre 4 verifiche fiscali nei confronti di aziende che hanno indebitamente dedotto costi sostenuti
con imprese ubicate in paesi “black-list” e che hanno consentito il recupero a tassazione per 3,7
milioni di euro.
L‟evasione fiscale e la bancarotta fraudolenta: il caso delle società apri e chiudi
E‟ stata conclusa, a Montecatini Terme, un‟attività di verifica nei confronti di vari società edili “apri e
chiudi” collegate tra loro, scoprendo che i due imprenditori che si celavano dietro le aziende avevano
intestato le stesse a “presta-nome” nullatenenti destinandole ad emettere fatture false e poi farle
fallire. I due pseudo-impresari, in questo modo, avevano accumulando un patrimonio immobiliare
costituito da n. 4 unità immobiliari, n. 10 terreni e n. 5 veicoli che è stato sottoposto a sequestro
per equivalente per un valore di 734.000,000 euro.
CONTRASTO ALLA CRIMINALITA’ ECONOMICA
La frode all‟I.V.A.: Operazione “Sprint Finale”
Nel mese di maggio 2013 la Guardia di Finanza di Pistoia, al termine di una complessa indagine di
polizia giudiziaria eseguiva una ordinanza di custodia cautelare in carcere e sette ordinanze agli
arresti domiciliari oltre a 3 misure personali interdittive nei confronti di un sodalizio criminoso che,
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attraverso varie associazioni ciclistiche dilettantistiche, stipulava fittizi contratti di sponsorizzazioni
simulando il tutto attraverso un giro di fatture false ammontanti a circa 5 milioni di euro.
Nell‟indagine sono risultate coinvolte oltre 50 società ubicate nel Nord-Italia che attraverso i falsi
contratti di sponsorizzazione “gonfiavano” i propri costi d‟esercizio abbattendo il debito verso l‟Erario
e sono stati sottoposti a sequestro per equivalente n. 22 unità immobiliari per oltre 2,4 milioni di
euro.
I reati contro la P.A.: indagine sulla “Comunità Montana dell‟Appennino Pistoiese”
Nel mese di aprile 2013 la Guardia di Finanza di Pistoia ha ultimato una articolata indagine finalizzata
ad accertare ipotesi di malversazione di denaro nella gestione della Comunità Montana
dell‟Appennino Pistoiese.
In tale ambito, è emerso che il Responsabile del Servizio Finanziario del predetto Ente si sarebbe
illecitamente appropriato, con modalità fraudolente, di somme di denaro ammontanti ad euro
1.143.957. La Procura di Pistoia ha disposto il sequestro - fino alla concorrenza della predetta
somma - di beni immobili e provviste finanziarie che sono risultate essere nella disponibilità
dell‟indagato, anche per interposta persona. Inoltre, sempre nel corso delle indagini sono state
denunciate altre 9 persone che a vario titolo hanno omesso di compiere i dovuti controlli sulla
contabilità dell‟Ente, agevolando di fatto la commissione degli illeciti da parte del principale indagato.
Sul contesto si è innescata anche la vertenza della Corte dei Conti finalizzata all‟accertamento dei
danni erariali che ha portato al sequestro di n. 4 unità immobiliari per un valore complessivo pari a
581.507 euro.
La tutela della spesa pubblica: “Truffa per pensioni di defunti”
La Guardia di Finanza ha denunciato 2 persone che avevano percepito, per anni, la pensione di
familiari deceduti truffando, in tal modo, l‟I.N.P.S. e l‟I.N.D.P.A.D. per una somma complessiva di
53.589,00 euro. E‟ stato eseguito, su ordine dell‟A.G. di Pistoia, il sequestro sui beni immobili e conti
correnti riconducibili agli indagati fino alla concorrenza degli importi indebitamente percepiti.
CONTRASTO ALLA CRIMINALITA’ ORGANIZZATA
La „ndrangheta imprenditoriale: Operazione “AMMIT”
Nel mese di settembre 2013 la Guardia di Finanza di Pistoia ha concluso una complessa attività di
indagine coordinata dalle Procure Distrettuali Antimafia di Firenze e di Reggio Calabria ed eseguita in
co-delega con il Gruppo Investigativo Criminalità Organizzata di Firenze ed il Servizio Centrale I.C.O.
di Roma che ha portato all‟arresto, per il reato di intestazione fittizia di beni, di un intero nucleo
familiare d‟origine calabrese (famiglia RASO) ed al sequestro di un ingente patrimonio immobiliare
stimato in 43.807.370,00 milioni di euro.
Le attività investigative hanno evidenziato che il principale indagato, condannato in via definitiva per il
reato di associazione a delinquere di stampo mafioso, aveva accumulato un patrimonio costituito da
ben n.17 abitazioni, n.140 depositi bancari e n. 7 società operanti nel settore immobiliare e delle case
di cura ubicate in Toscana e Calabria, tutte gestite da prestanomi.
L‟usura: Operazione “Prime Luci”
La Guardia di Finanza di Pistoia ha eseguito due ordinanze di custodia cautelare in carcere e
un‟ordinanza di custodia agli arresti domiciliari nei confronti di tre soggetti appartenenti ad una
organizzazione criminale dedita all‟usura che, concedeva prestiti a tassi usurari fino al 1800% e che
non esitavano a ricorrere a metodi violenti ed estorsivi per costringere le vittime a restituire le somme
di denaro pattuite.
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