La colonizzazione delle vette ╹ BANFF

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La colonizzazione delle vette
“Nessuno si stancherà mai di attraversare lo skitunnel che, a più di tremila metri di quota, porta dal ghiacciaio di
Rettenbach a quello di Tiefenbach. Entri con il cielo addosso nel ventre della montagna, ed esci su un balcone di un
biancore abbacinante che spalanca la vista sulle Alpi della Ötztal”, scrive Manuela Mimosa Ravasio su La Repubblica del 4
novembre 2015. I medesimi toni entusiastici sono usati nell’articolo per lodare le bellezze e le megalomanie di Sölden.
Per contattare l'autore potete scrivere
all'indirizzo alessandro.gogna@banff.it
Piattaforma panoramica del Tiefenbachkogl 3250 m
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Lombardia
Sarà difficile non notare il cubo di vetro dell’IceQ, il ristorante gourmet piazzato sulla cima del Gaislachkogl (vi si accede
direttamente dalla cabinovia), dove Patrick Schnedl delizia i palati con la sua alpine cuisine a base di wiener schnitzel con
mirtilli rossi, tartare di tonno pinna gialla, polpo gulasch e rombo al forno con tartufo del Périgord, il tutto annaffiato con
Pinot 3000, speciale cuvée di pinot nero creata dall’unione di tre vitigni provenienti da Italia, Austria e Germania.
Piattaforma panoramica del Gaislachkogl
Questa specie di Gardaland
in quota è il fiore
all’occhiello della zona
sciistica di Sölden: un ski
domain che già comprende
34 funivie, cabinovie e
skilift di alta montagna, e
146 km di piste ben
battute. Sölden si vanta di
avere due zone sciistiche
sul ghiacciaio uniche in
Austria e tre vette alpine
più alte di tremila metri e
accessibili in cabinovia. Ed è
vero! Una volta queste
vette si chiamavano
Gaislachkogl 3058 m,
Tiefenbachkogl 3309 m e
Schwarze Schneid 3370 m ma oggi sono chiamate a fine marketing le Big 3. A coronamento dei modernissimi impianti di
risalita che le rendono accessibili, tutte e tre hanno in cima una piattaforma panoramica “unica in tutto il mondo”, creata
dall’esperto di disegno moderno Peter Schuck di Monaco di Baviera.
Una passerella “spettacolare” si scopre accanto alla stazione a monte Tiefenbachkogl: la costruzione di metallo, sospesa a
due funi d’acciaio, sporge di quasi 25 metri nel vuoto, di fronte alla Wildspitze 3774 m, la montagna più alta del Tirolo. In
cima al Gaislachkogl è stato realizzato il più grande punto panoramico, ovvero una piattaforma circolare che offre la
solita vista “mozzafiato”. Anche la costruzione panoramica a 120 metri al di sopra della stazione a monte Schwarze
Schneid è un vero e proprio “capolavoro architettonico”.
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Il tunnel che è piaciuto così tanto alla Ravasio ha una lunghezza di 170 metri, una galleria percorribile sia con gli sci sia dai
mezzi battineve. I depliant magnificano la più lunga discesa in sci di tutta la valle, quella che porta dalla Schwarze Schneid
giù a Sölden, con 1873 metri di dislivello e una lunghezza di 12,8 km. Gli stessi depliant danno “da non perdere”
l’esperienza “unica” del Villaggio Igloo ai piedi del ghiacciaio Rettenbach a 2700 metri: in questo villaggio possono passare
la notte in igloo fino a 48 persone. L’offerta contiene anche un bar fatto di neve e un tipo di “ristorante”. Per le giovani
coppie innamorate in cerca di un posto speciale è a disposizione la Candlelight Suite con un sacco a pelo doppio e luce di
candele.
Piattaforma panoramica e Bergstation della Gaislachkogelbahn
Alessandro Gogna
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Cervino clean climbing consapevolezza
Beh, naturalmente non è finita
qui. Perché oltre a tutte queste
emozioni diurne Sölden gode di
fama mondiale per la sua
quantità di locali après-ski che si
sono sviluppati nel corso degli
anni. Le feste iniziano al più tardi
verso le 16! Lungo la strada
principale i giovani hanno
l’imbarazzo della scelta per
quanto riguarda i bar all’aperto
con musica e intrattenimento.
Poi, quando si fa proprio notte,
gli stessi migrano nei numerosi
pub e nelle discoteche del posto
per fare festa fino alle ore
piccole.
Chi invece volesse il relax totale dopo la vittoria sulle vette, dalle piste può andare direttamente all’unico bagno termale
in tutto il Tirolo.
L’Aqua Dome–Tirol Therme Längenfeld ha in programma “un’infinità” di trattamenti benessere nel quadro di un albergo
Superior a quattro stelle. Ci sono tre vasche all’aperto a forma di lente “che sembrano toccare il cielo”. Dopo la “faticosa
giornata di sci”, nell’acqua calda del bagno termale si riposa il riposo del giusto.
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Un set perfetto a pensarci bene, che Sam Mendes, regista di Spectre, l’ultimo episodio della saga di James Bond, non si è
lasciato scappare. Daniel Craig si è esibito nelle solite acrobatiche scene d’azione sulla futuristica cabinovia
Gaislachkoglbahn, quella avvolta da una plastica iridescente secondo il progetto dello studio di architettura Johann
Obermoser, e Sölden, la non certo ignota meta turistica a poco più di 90 km da Innsbruck, si è regalata uno spot di quelli
che sarà “difficile dimenticare”.
L’IceQ
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costruzioni in quota
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12/02/2016 at 08:33