Le orecchiette con moscardini e cavolo
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Le orecchiette con moscardini e cavolo
Le orecchiette con moscardini e cavolo Categoria primi piatti a base di pesce e verdura Pax 4 Reparti Entremetier Metodi di cottura ebollizione Mise en place coltellino, trinciante, tagliere, casseruola, sauteuse, scolapasta, cucchiaione, spatola, schiumarola Ingredienti Orecchiette g 320 Moscardini 400 Cavolo romano g 200 Olive nere n 20 Olio d’oliva ml 10 circa Cipolla piccola n 1 Aglio spicchio n 1 Vino bianco q b Peperoncino piccolo n 1 Pomodorini g 200 Procedimento Fase di preparazione Pulire e sbollentare in acqua per quindici minuti il cavolo. Pulire a tagliare a metà i moscardini. Pulire, lavare e tritare la cipolla e l’aglio. Lavare e tagliare in quattro i pomodorini. Fase di cottura In una casseruola mettere l’olio d’oliva e la cipolla, fare rosolare, continuare a rimestare con la spatola di legno, aggiungere l’aglio e il peperoncino. Versare moscardini, fare soffriggere, bagnare con il vino, fare evaporare e cuocere per venti minuti circa a fuoco moderato con coperchio. Aggiungere il cavolo, i pomodorini e le olive, coprire e continuare la cottura fino a quando i cavoli sono cotti, aggiustare di sale. Fase di assemblaggio Cuocere in abbondante acqua salata le orecchiette, scolarle molto bene, unirle alla salsa e mantecare aggiungendo un filo di olio d’oliva. Qualcosa in più Da albanesi.it Il cavolo era noto già nell'antichità. Per i greci era sacro, mentre i romani lo utilizzavano sia in cucina sia per la cura di varie malattie. In seguito, in Italia, il consumo alimentare del cavolo riprese attorno al Seicento. Si deve anche ricordare che questo ortaggio ha costituito per molti secoli uno degli alimenti principali degli equipaggi delle navi, per rinforzare il regime alimentare durante i lunghi viaggi in mare. Attualmente, la sua coltivazione è diffusa in tutto il mondo; i maggiori produttori sono India, Cina, Francia e Italia (principalmente in Abruzzo, Campania, Lazio, Puglia e Sicilia.) Il cavolo in cucina - Un consiglio preliminare riguarda l'acquisto: è importante che le foglie siano fresche, non ingiallite né avvizzite. Possono essere consumati sia crudi sia cotti, ma in quest'ultimo caso viene ridotta la quantità di vitamina C, piuttosto alta, contenuta nel cavolo. Una preparazione particolare di questo ortaggio consiste nella lavorazione delle foglie, con cui si ottiene il cosiddetto "cavolo acido" (i crauti), molto popolare nei paesi dell'Europa del nord. Uno dei problemi legati alla preparazione del cavolo è legato all'odore caratteristico che si produce durante la cottura, causato dall'alto contenuto di zolfo (risolvibile ricorrendo alla pentola a pressione, oppure aggiungendo aceto o limone nell'acqua di cottura). Le varietà - Vi sono numerose varietà di cavoli, che presentano poche differenze fra loro per quanto riguarda l'aspetto nutrizionale: Cavolfiore: è ricco di sali minerali, vitamina B e aminoacidi. Ha fiori bianchi molto gustosi, che sono la parte commestibile; le foglie non si mangiano. Fra i più diffusi ricordiamo il Gigante di Napoli, il Pisano tardivo, il Tardivo di Fano. Cavolo broccolo: simile al cavolfiore, presenta infiorescenze verdi o verdi violette. Contiene una buona quantità di proteine, vitamine e sali minerali. Cavolo romano o romanesco, broccoli in genere anche se appartengono alla specie dal cavolfiore si distinguono per i germogli o infiorescenze secondarie. Probabilmente è stata proprio questa peculiarità a determinare il nome di broccolo (brocco è il nome in disuso di germoglio). E' una delle verdure orticole di uso più antico. Sempre in cucina, secondo la preparazione, oltre alle teste, si utilizzavano anche le foglie più tenere, che sono ottime e migliorano decisamente il sapore di qualunque preparazione a base di cavolfiore. Cavolino di Bruxelles: è originario del Belgio, di piccole dimensioni e colore verde chiaro. Ricco di sali minerali, carboidrati e proteine. Cavolo cappuccio verde o rosso: è di origine molto antica ed è diffuso soprattutto nell'Italia meridionale. Presenta foglie verde pallido o rosso scuro, unite assieme a formare una palla. Tra le varietà nostrane ricordiamo il Cuore di bue, il Precoce di Napoli, la Testa di negro. Cavolo verza: questo cavolo viene coltivato soprattutto nell'Italia centrosettentrionale ed è di origine molto antica. Ha foglie rugose verde scuro all'esterno e verde chiaro all'interno (viene anche detto cavolo di Milano). INFO AL. (cavolfiore) - Proteine: 1,98; grassi: 0,10; carboidrati per differenza: 5,30 (fibre: 2,5); ceneri: 0,71; acqua: 91,91; colesterolo: 0; sodio: 30; calorie: 25. INFO AL. (cavolo di Bruxelles) - Proteine: 3,38; grassi: 0,30; carboidrati per differenza: 8,95 (fibre: 3,8); ceneri: 1,37; acqua: 86; colesterolo: 0; sodio: 25; calorie: 43.