In generale, l`area oggetto di studio è caratterizzata da un regime di
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In generale, l`area oggetto di studio è caratterizzata da un regime di
10. INQUADRAMENTO CLIMATICO In generale, l’area oggetto di studio è caratterizzata da un regime di tipo continentale “sublitoraneo”, tipico della Pianura Padana, con inverni rigidi ed estati relativamente calde, elevata umidità, ventosità ridotta, frequenti nebbie invernali, precipitazioni stagionali più abbondanti nei mesi primaverili ed autunnali, un elevato numero di temporali estivi. Le precipitazioni manifestano la tipica distribuzione padana, con i due massimi pluviometrici autunnale e primaverile e con precipitazioni modeste in inverno. Elaborazione ERSAL CREMA (1950 – 1978) Elaborazione UIPO CREMONA (1951–1998) Piovosità media annua (mm/anno) 891 819 Massimi valori di piovosità (mm) maggio (81,2) – ottobre (101) ottobre, novembre Minimi valori di piovosità (mm) Stagione invernale (58 – 62) febbraio, luglio, settembre Parametri Tab. 1: Dati a confronto: ERSAL = Ente Regionale Sviluppo Agricolo Lombardia; UIPO = Ufficio idrografico Po. Dalle tabelle 1 e 2 si può notare inoltre che le precipitazioni, in generale, hanno valori crescenti da E verso O e da S verso N: nell’area Cremasca, infatti, piove statisticamente più che in quella Cremonese, almeno per quanto concerne la piovosità dell’autunno e dell’inverno, perché quella estiva è soggetta agli effetti dei moti convettivi delle zone percorse da fiumi o occupate da bacini, in cui è favorita l’evaporazione dell’acqua che, veicolata verso l’alto, può innescare processi temporaleschi. Precipitazione annuale in mm Stazione di minima media massima Cremona 437,8 765,7 1.020,0 Tomba Morta 530,0 805,8 1.155,8 Crema 562,5 956,9 1.453,5 Tab. 2: Precipitazioni annuali in mm, riferite al periodo 1974 – 1993, rilevate in tre stazioni rappresentative (Provincia di Cremona, 1996). 104 dott. geol. Giuseppe Malerba Fig. 1: Piogge cumulate annuali (curve isoiete in mm) sulla Lombardia; in evidenza la provincia di Cremona. L’andamento della temperatura presenta i tipici andamenti stagionali dell’area padana; dall’analisi delle isoterme medie annue della Lombardia e dei dati riportati nelle successive tabelle, si deduce che il territorio provinciale di Cremona presenta un valore medio annuo di temperatura di circa 13°C, con valori massimi e minimi registrati rispettivamente nei mesi di Luglio e Gennaio. Elaborazione ERSAL CREMA (1950 – 1978) Elaborazione UIPO CREMONA (1951–1998) Temperatura media annua (°C) 13,1 13,2 Escursione termica media annua (°C) 22,7 22,6 Parametri Tab. 3: Dati a confronto: ERSAL = Ente Regionale Sviluppo Agricolo Lombardia; UIPO = Ufficio Idrografico Po. 105 dott. geol. Giuseppe Malerba mese gennaio febbraio marzo aprile maggio giugno luglio agosto settembre ottobre novembre dicembre Area totale T max (°C) T min (°C) 6,40 - 0,95 9,86 - 0,49 14,97 3,38 18,17 6,89 23,96 12,66 26,98 15,08 17,93 29,92 29,67 17,79 24,25 13,43 18,24 9,60 10,90 3,43 6,60 - 0,25 Tab. 4: Valori medi di temperatura minima e massima su tutta l’area. Nella stagione estiva, la temperatura media è di circa 23°C, la massima di circa 28°C e la minima di poco superiore ai 18°C. Nella stagione invernale, la temperatura media è di circa 5°C, la massima di circa 14°C e la minima inferiore a 0°C. Il riferimento principale per la definire il regime anemologico dell’area in esame è rappresentato dalla "rosa dei venti" rappresentata in fig. 2, calcolata nella stazione meteorologica di Crema. In questa figura sono indicate graficamente le frequenze percentuali (sul totale dei dati esaminati) della direzione di provenienza del vento a loro volta suddivise anche sulla base della velocità del vento associata a tali direzioni. La forma della rosa dei venti citata evidenzia una prevalenza delle direzioni est – ovest, e rappresenta il comportamento caratteristico e tipico della pianura padana. Come si può notare, le maggiori frequenze sono associate a venti piuttosto deboli; i venti molto deboli (inferiori a 0,5 m/sec) costituiscono circa il 34% del totale dei casi analizzati. Questa struttura anemologica è simile a quella registrata da un'altra postazione della Provincia di Cremona, sita a Pieve S. Giacomo e dotata di sensori meteorologici molto precisi (anemometro ultrasonico), la cui rosa dei venti è riportata fig. 3. Si può dunque sostenere la buona rappresentatività dei dati meteo rilevati a Crema S. Bernardino, che viene in questo caso preferita come fonte dei dati meteo in quanto più vicina al sito in esame. 106 dott. geol. Giuseppe Malerba Tutte le misure 0.00 m/s 1.0 m/s N 20 2.0 m/s 3.0 m/s NO NE 6.0 m/s 10.0 m/s 10 Calme 0.0 % Dati validi 85 % O 10 SO 20 E SE S Fig. 2: Rosa dei venti calcolata in base ai dati della stazione di monitoraggio della stazione di Crema (CR). Tutte le misure 0.00 m/s 1.0 m/s N 20 2.0 m/s 3.0 m/s NO NE 6.0 m/s 10.0 m/s 10 Calme 0.0 % Dati validi 53 % O 10 SO 20 E SE S Fig. 3: Rosa dei venti calcolata in base ai dati della stazione di monitoraggio della stazione di Pieve S. Giacomo (CR). 107 dott. geol. Giuseppe Malerba Bibliografia: CONSORZIO CREMASCO (2001) – “Impianto di compostaggio in Comune di Palazzo Pignano – Studio di compatibilità ambientale ai sensi della l.r. 21/93 Allegato C” – Prodotto da “Società Ambiente Italia S.r.l.”, Milano. ERSAL (1997) – “Paesaggi e suoli della Provincia di Cremona” – Provincia di Cremona – In “Pianura, monografia n° 2, 1997”, Cremona. ERSAL (2002) – “Progetto Carta Pedologica: i suoli della Pianura Cremasca” – Provincia di Cremona – Regione Lombardia. ZANESI PIETRO (2002) – “Valutazione dell’efficienza di gestione dei più modesti consorzi irrigui del bacino dell’Adda”, Tesi di Master, Politecnico di Milano – Polo di Cremona – Consorzio dell’Adda, A.A. 2001/2002. Cremona, 16/12/2008 Dott. Geol. Giuseppe Malerba 108 dott. geol. Giuseppe Malerba