Editoriale 4/2012 - Associazione Ticinese Terza Età

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Editoriale 4/2012 - Associazione Ticinese Terza Età
R
icordo ancora con piacere un piccolo aneddoto
che ha marcato l’inizio della mia attività professionale al segretariato Atte. Una socia che non conoscevo mi aveva mandato un biglietto di auguri,
semplice e spontaneo, scritto con grafia leggermente
tremula su un cartoncino bianco e che, proprio per
questo, emanava un senso di umanità e amicizia. Ho
poi ritrovato molto spesso questi sentimenti all’interno dei Gruppi Atte, delle Sezioni e del Segretariato cantonale.
Oggi la figura dell’anziano cambia, come cambiano
molte cose che ci circondano. Ognuno ha i propri interessi, i propri impegni familiari, il proprio carattere,
ma quello che ho potuto trovare come elemento di
unione all’interno dell’Atte è proprio il fatto di credere che il contatto umano ci arricchisce sempre,
anche quando si hanno pareri o posizioni differenti.
Ma allora, perché cambiare posto di lavoro? Forse
semplicemente per quella curiosità di scoprire altro,
quello stesso stimolo che ti porta a spingerti oltre la
cima della montagna solo per vedere cosa c’è dall’altra parte. Sarò sempre in contatto con le persone,
in quanto opererò all’interno del servizio di cure a
domicilio del comprensorio del Malcantone e Vedeggio. Lo farò facendo tesoro di quanto imparato, nel
rispetto della dignità di coloro che, soprattutto
quando si trovano in situazione di fragilità, necessitano di considerazione e di cortesia.
ASSOCIAZIONE TICINESE TERZA ETÀ
editoriale
Amici miei
In questi anni ho conosciuto molte persone, molti
volontari che si adoperano affinché tutto proceda nel
migliore dei modi, ma permettetemi di citare alcune
figure con le quali ho trascorso maggior tempo proprio per svolgere il compito di segretario cantonale.
Alberto Gianetta e Maria Spiga, che mi hanno accompagnato e introdotto nella filosofia dell’Atte; Pietro Martinelli, capace di innovare nel rispetto dei
nostri valori; Cesare Celpi, per quel tocco di signorilità che sapeva mettere in ogni cosa che faceva; i presidenti delle sezioni e i membri di Comitato cantonale Atte, che hanno reso piacevoli anche le sedute più lunghe; Guido Marazzi e Angelo Airoldi, per
il loro impegno alla direzione dei corsi UNI3; le colleghe e il collega del segretariato, per aver saputo
mantenere il sorriso anche nei momenti più carichi
di lavoro. A Marianne Villaret, nuova segretaria cantonale, il più caloroso benvenuto.
Evviva l’Atte!
Stefano Motta
terzaetà
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