Marino Piazzolla“, poesia, arte, pensiero (pdf13 KB)

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OMAGGIO A MARINO PIAZZOLLA
Il museo di Villa Coppetti e la Fondazione Marino Piazzolla presentano la rassegna di arte
contemporanea dedicata a Marino Piazzolla (1910-1985). In occasione della mostra la
Fondazione Marino Piazzolla di Roma e il Comune di Castelbellino, assessorato alla
Cultura, promuovono una Conferenza sul tema “Marino Piazzolla“, poesia, arte,
pensiero” relatore lo studioso e saggista Gualtiero De Santi, al Teatro Beniamini Gigli,
alle ore 17,30. Intervengono, inoltre, il Presidente della Fondazione Marino Piazzolla,
Velio Carratoni, l’assessore alla Cultura, Massimo Costarelli e il Sindaco di
Castelbellino, Andrea Cesaroni.
La mostra dal titolo “Dipinti, Disegni e Sculture” propone un’antologia di oltre quaranta
opere di scultura, pittura e disegni di un importante poeta e critico del XX secolo: un
artista, un teorico della filosofia; un protagonista del panorama italiano e francese tra gli
anni Trenta e gli anni Ottanta del secolo scorso, che si è voluto provare anche nel campo
della pittura e della scultura. Le opere saranno esposte dal 20 giungo al 5 luglio ’15
(17,30-19,30).
I quadri selezionate per questa mostra provengono da un deposito di opere conservate
per più di vent’anni presso la Biblioteca Nazionale di Roma.
Fortemente interessato a un’arte svincolata dalle mode, Piazzolla ha, nel passar degli
anni, dato vita a un suo linguaggio, immediatamente riconoscibile nei legami che esso
intrattiene con artisti e stili del suo tempo: dall’informale all’action painting a un originale
surrealismo è riuscita a porre in luce le icone della contemporaneità, elementi portanti
dell’immaginario collettivo. Nel corso degli anni, l’artista pugliese ha continuato ad
approfondire in particolare i concetti legati al linguaggio stesso, per realizzare un corposo
gruppo di immagini che verranno esposte nelle prossime edizioni del Festival di
Castelbellino.
Protagonisti della personale dedicata all’artista di San Frediano di Puglia, sono soprattutto
forme stilizzate e animali notturni che diventano una costante dell’iconografia piazzolina.
Si può inoltre costatare che il gioco percettivo è il vero protagonista di questa mostra, cioè
il concetto stesso di riproduzione dell’immagine che porta Piazzolla all’appropriazione dello
spazio fino a metabolizzarlo ed a renderlo proprio.
Le immagini piazzolliane superano gli stereotipi stilistici più comuni e l’identità della sua
ricerca si pone in rapporto ai mutamenti radicali del mondo contemporaneo che Piazzolla
ha vissuto con grande intensità percependo con intelligenza anche le trasformazioni che
sarebbero avvenute dopo la sua scomparsa.