maggiore o minore fedeltà il veicolo ed i personaggi menzionati nei
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maggiore o minore fedeltà il veicolo ed i personaggi menzionati nei
maggiore o minore fedeltà il veicolo ed i personaggi menzionati nei testi. La coppetta di Bonn ci mostra l'uscita dalla casa, quando gli sposi si accingono a salire sulla Minis, il parochos li incoraggia e Voreolcomos è ancora accoccolato davanti ai muli ; una gustosa parodia del corteo nuziale, già formato e comicamente lanciato al galoppo, appare invece sul noto skyphos del K a b i r i o n . Preceduti dagli sgambetti di auleti e danzatori, i muletti itifallici trascinano il carro con la grottesca coppia, mentre il parochos, trascurato, s'affanna nel tentativo di salir dietro, in una profusione di rami e di corone ; ma la spalliera della kaihedra desinente in testa rovesciata di uccello e la tipica ruota sono rese con t u t t a chiarezza. Altrettanto chiara è la rappresentazione del terzetto sulVoinochoe B 485 del Museo Britannico ( 0 12), dove il parochos non siede affiancato alla coppia, ma di spalle e la struttura di vimini del carro è semplificata ; né mi sembra dubbia l'identificazione degli sposi con parochos e mulattiere sul carro nell'altra pittura del Museo Britannico, tanto più nota e più discussa . L a sola sposa o la coppia seduta molto -in alto con • il conducente nei due casi ai loro piedi ricompaiono nella pittura a figure rosse d'un'anfora di Monaco (C 21) ed in un rilievo etrusco ( 0 5), mentre le caratteristiche del veicolo sono mutate di poco con l'andar del tempo. Naturalmente il greve carro con la ruota primitiva non servì solo a portare la kaihedra nuziale. In.generale, anzi, si afferma che esso durò fino ad età tarda accanto ai veicoli di forme progredite, 1 2 3 4 5 1 C 20 : per le piccole dimensioni e lo stile sciatto tutti i particolari sono molto vaghi. L a completa velatura della sposa trova riscontro nella terracotta Corinth cit. tàv. 26 s., ci. X V I I , 36. C 22, generalmente frantesa se non dalla LORIMEK. C 13 : molti riconoscono una qualunque processione sacrificale o una determinata festa attica ( C . SMITH in J. E. S., I, 1888, 2 3 p. 202 ; LORIMER, p. 138 ; PFUHL, op. loc. cit. ; NILSSON, Or. Bel., I, p. 325, tav. 32, 1) ; dal COLLIGNON (Dictionn., I l i , 2, 1647 na. 15 e 1651 na. 7) e dal VON MAS&OW (op. loc. cit., n. 4) il corteo è definito nuziale : nulla vieta che le cerimonie nuziali includessero il sacrificio d'una capra ad Athena. Cfr. p. 292 na. 6. È da chiamarsi àfxa^a piuttosto che òaàfrt\ in base ai testi cit. pp. 290 na. 1 ss. e 292 na. 4 : quest'ultimo era un carro più piccolo e leggiero, come quello usato da Anaxilaos per la corsa dei muli ad Olimpia (POLL., V, 12, 75) e che conosciamo dalle monete di Reghion e di Messana coniate per commemorare la vittoria (REGLING, op. cit., figg. 373 e 388). È difficile dire se quando si poneva un canestro di vimini sul plinthion il nome si mutasse in quello di raipiv? o xàvaSpov, che sembrano però riferirsi a veicoli in complesso più leggeri. 4 5