anti-HIV - laboratorioprivitera.it
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04877721001V3 HIV combi Antigene dell’HIV 1 e anticorpi totali anti-HIV 1 e anti-HIV 2 04860446 190 100 test • Indica gli analizzatori su cui la confezione può essere usata Elecsys 2010 MODULAR ANALYTICS E170 cobas e 411 cobas e 601 • • • • Italiano Finalità d’uso Test immunologico per la determinazione qualitativa in vitro dell’antigene p24 dell’HIV 1 e degli anticorpi anti-HIV 1 (incluso il gruppo O) e anti-HIV 2 nel siero e nel plasma umani. L’esecuzione dell’ImmunoAssay in ElettroChemiLuminescenza “ECLIA” è destinata all’uso sugli immunoanalizzatori Elecsys e cobas e. Sommario Il virus dell’immunodeficienza umana (HIV), l’agente responsabile della sindrome da immunodeficienza acquisita (AIDS), appartiene al gruppo dei retrovirus. L’HIV può essere trasmesso attraverso sangue ed emoderivati contaminati, per contatto sessuale o dalla madre infetta da HIV al bambino prima, durante e dopo la nascita. Finora sono stati identificati due tipi di virus dell’immunodeficienza umana, chiamati HIV 1 e HIV 2.1,2,3,4 Inoltre sono stati descritti vari sottotipi degli HIV noti, ognuno dei quali presenta una diversa distribuzione geografica. L’HIV 1 può essere suddiviso in 3 gruppi distantemente correlati: gruppo M (per “main”), gruppo N (per “non-M, non-O” e gruppo O (per “outlier”).5,6 In base al loro rapporto genetico, sono stati individuati almeno 9 sottotipi diversi (da A a D, da F ad H, J, K) all’interno del gruppo M dell’HIV 1.7 Virus HIV 1 ricombinanti composti da sequenze di 2 o persino più sottotipi diversi esistono e stanno diffondendosi epidemicamente. Gli anticorpi contro le proteine dell’HIV, attestanti la presenza di un’infezione da HIV, sono riscontrabili nel siero in genere 6–12 settimane dopo l’infezione.8,9 A causa delle differenze nella sequenza degli epitopi immunodominanti, particolarmente nelle proteine envelope dell’HIV 1 del gruppo M, dell’HIV 1 del gruppo O e dell’HIV 2, sono necessari antigeni specifici per evitare errori nella rilevazione dell’infezione da HIV mediante test immunologici.9,10 Mediante la determinazione dell’antigene p24 dell’HIV 1 nei campioni di sangue prelevati da pazienti con infezione recente ad alta carica virale, l’infezione da HIV può essere rilevata circa 6 giorni prima che non con i test tradizionali per la ricerca di anticorpi.11,12 Gli anticorpi anti-HIV e l’antigene p24 dell’HIV 1 possono essere determinati simultaneamente impiegando un test per l’HIV di 4a generazione. Ciò comporta una maggiore sensibilità e, quindi, una finestra diagnostica più breve rispetto ai test per l’anti-HIV.13,14 Con il test HIV combi Elecsys, l’antigene p24 dell’HIV 1 e gli anticorpi anti-HIV 1 e anti-HIV 2 possono essere rilevati simultaneamente eseguendo una sola determinazione. Il test impiega antigeni ricombinanti derivati dalle regioni polimerasi e envelope dell’HIV 1 (incluso il gruppo O) e dell’HIV 2, per determinare gli anticorpi specifici anti-HIV. Per la determinazione dell’antigene p24 dell’HIV 1 vengono utilizzati anticorpi monoclonali specifici. Il test HIV combi Elecsys non sostituisce i dosaggi stand-alone di rilevazione dell’antigene dell’HIV. I risultati ottenuti dai campioni ripetutamente reattivi devono essere confermati sulla base di algoritmi di conferma raccomandati. I test di conferma comprendono il metodo Western Blot ed i test per l’HIV RNA. Principio del test Principio sandwich. Durata complessiva del test: 18 minuti. • 1a incubazione: 30 µL di campione, anticorpi monoclonali biotinilati anti-p24/antigeni ricombinanti e specifici dell’HIV/peptidi specifici dell’HIV e anticorpi monoclonali anti-p24/antigeni ricombinanti e specifici dell’HIV/peptidi specifici dell’HIV marcati con un complesso di rutenioa reagiscono formando un complesso sandwich. • 2a incubazione: dopo l’aggiunta di microparticelle rivestite di streptavidina, il complesso si lega alla fase solida mediante l’interazione biotina-streptavidina. • La miscela di reazione viene aspirata nella cella di misura dove le microparticelle vengono attratte magneticamente alla superficie dell’elettrodo. Successivamente si eliminano le sostanze 2008-11, V 3 Italiano • non legate impiegando ProCell. Applicando una tensione all’elettrodo, si induce l’emissione chemiluminescente che viene misurata mediante il fotomoltiplicatore. I risultati vengono calcolati automaticamente dal software Elecsys, confrontando il segnale elettrochemiluminescente proveniente dal campione con il valore cutoff, che si è ottenuto precedentemente mediante una calibrazione dell’HIV combi. a) Complesso di rutenio (II) tris(2,2’-bipiridile) (Ru(bpy)2+ 3 ) Reattivi – soluzioni pronte all’uso M Microparticelle rivestite di streptavidina (tappo trasparente), 1 flacone, 6,5 mL: microparticelle rivestite di streptavidina 0,72 mg/mL; conservante. R1 Anti-p24~, antigeni ricombinanti specifici dell’HIV 1/2 (E. coli)~, peptidi specifici dell’HIV 1/2~biotina (tappo grigio), 1 flacone, 8 mL: anticorpi (murini) monoclonali biotinilati anti-p24, antigeni ricombinanti biotinilati specifici dell’HIV 1/2 (E. coli), peptidi biotinilati specifici dell’HIV 1/2 > 1,3 mg/L; tampone TRIS 50 mmol/L, pH 7,5; conservante. R2 Anti-p24~, antigeni ricombinanti specifici dell’HIV 1/2 (E. coli)~, peptidi specifici dell’HIV 1/2~Ru(bpy)2+ 3 (tappo nero), 1 flacone, 8 mL: anticorpi (murini) monoclonali anti-p24, antigeni ricombinanti e specifici dell’HIV 1/2, peptidi specifici dell’HIV 1/2, marcati con un complesso di rutenio, > 1,5 mg/L; tampone TRIS 50 mmol/L, pH 7,5; conservante. Cal1 Calibratore negativo (tappo bianco), 2 flaconi (liofilizzato) per 1,0 mL ciascuno: siero umano, non reattivo per l’anti-HIV 1 e per l’anti-HIV 2. Cal2 Calibratore positivo (tappo nero), 2 flaconi (liofilizzato) per 1,0 mL ciascuno: siero umano (inattivato) positivo per anti-HIV 1, in siero umano negativo per anti-HIV 1 e per anti-HIV 2. Precauzioni e avvertenze Per uso diagnostico in vitro. Osservare le precauzioni normalmente adottate nella manipolazione dei reagenti di laboratorio. Lo smaltimento di tutti i rifiuti deve avvenire secondo le direttive locali. Scheda dati di sicurezza disponibile su richiesta per gli utilizzatori professionali. Tutto il materiale umano deve essere considerato come potenzialmente infettivo. Per la preparazione del calibratore negativo (Cal1) viene utilizzato solo sangue di donatori che sono stati testati individualmente e risultati negativi per la ricerca di HBsAg e di anticorpi anti-HCV e anti-HIV. I metodi di dosaggio impiegati sono stati approvati dall’FDA o rilasciati in conformità con la Direttiva Europea 98/79/CE, Allegato II, Lista A. Il siero contenente anti-HIV 1 (Cal2) è stato inattivato impiegando β-propiolattone e raggi ultravioletti. Poiché non è comunque possibile escludere con sicurezza il pericolo di infezione con nessuna inattivazione o con nessun metodo di dosaggio, è necessario manipolare il materiale con le stesse precauzioni adottate per i campioni prelevati dai pazienti. Nel caso di una esposizione, si deve procedere secondo le specifiche indicazioni sanitarie.15,16 I reattivi non devono essere impiegati dopo la data di scadenza indicata. Evitare la formazione di schiuma con tutti i reattivi e tipi di campione (campioni, calibratori e controlli). Utilizzo dei reattivi I reattivi della confezione, forniti in flaconi compatibili con il sistema, sono pronti all’uso (tranne Cal1 e Cal2). HIV combi Elecsys Cal1 e Cal2: Sciogliere con cautela il contenuto di un flacone aggiungendo esattamente 1,0 mL di acqua distillata, e lasciar riposare il flacone chiuso 15 minuti per la ricostituzione. Mescolare accuratamente, evitando la formazione di schiuma. Versare il calibratore ricostituito nei flaconi vuoti ed etichettati con chiusura a scatto forniti nella confezione. Analizzatori Elecsys 2010 e cobas e 411: i calibratori Cal1 e Cal2 ricostituiti devono essere lasciati sull’analizzatore a 20–25 °C solo durante la calibrazione. Dopo l’uso, richiuderli quanto prima e conservarli a 2–8 °C. Evitare l’adesione del liquido di calibrazione nel tappo con chiusura a scatto quando aperto. Per evitare un’eventuale evaporazione, non eseguire più di 5 calibrazioni per set di flaconi di calibratori. Analizzatori MODULAR ANALYTICS E170 e cobas e 601: se, per la calibrazione sull’analizzatore, non è necessario l’intero volume, trasferire 1/4 Analizzatori Elecsys e cobas e HIV combi Antigene dell’HIV 1 e anticorpi totali anti-HIV 1 e anti-HIV 2 aliquote dei calibratori appena ricostituiti in flaconi vuoti con chiusura a scatto (CalSet Vials). Incollare le etichette fornite nella confezione sui rispettivi flaconi. Conservare le aliquote per impegni successivi a 2–8 °C. Ogni aliquota può essere utilizzata solo per una calibrazione. Tutte le informazioni necessarie per l’utilizzo corretto vengono lette nello strumento con i codici a barre dei rispettivi reattivi. Conservazione e stabilità Conservare a 2–8 °C. Conservare la confezione di reattivi HIV combi Elecsys (M, R1, R2) in posizione verticale in modo da garantire la completa disponibilità delle microparticelle durante il mescolamento automatico prima dell’uso. Stabilità: prima dell’apertura a 2–8 °C M, R1, R2 dopo l’apertura a 2–8 °C su MODULAR ANALYTICS E170 e cobas e 601 su Elecsys 2010 e cobas e 411 a 20–25 °C calibratori liofilizzati calibratori ricostituiti a 2–8 °C su Elecsys 2010 e cobas e 411 a 20–25 °C su MODULAR ANALYTICS E170 e cobas e 601 fino alla data di scadenza indicata 4 settimane se conservati alternativamente in frigorifero e sugli analizzatori (fino a 70 ore a 20–25 °C) 2 settimane 2 settimane fino alla data di scadenza indicata 8 settimane fino a 5 ore per un impiego unico Conservare i calibratori in posizione verticale. Non congelare. Evitare l’adesione del liquido di calibrazione nel tappo con chiusura a scatto quando aperto. Prelievo e preparazione dei campioni Solo i tipi di campione elencati di seguito sono stati testati e risultano accettabili. Siero, prelevato con provette standard per prelievi di campioni o con provette contenenti gel di separazione. Plasma con litio eparina, K3-EDTA e citrato di sodio. Valutazione: assegnazione corretta dei campioni negativi e positivi. Stabilità: 10 giorni a 2–8 °C, 3 giorni a 25 °C, 3 mesi a –20 °C. I campioni possono essere congelati 6 volte. I tipi di campione elencati sono stati testati impiegando una selezione di provette per il prelievo di campioni disponibili in commercio al momento dell’analisi; non sono, quindi, state testate tutte le provette disponibili di tutte le case produttrici. Alcuni sistemi per il prelievo di campioni di vari produttori possono contenere diversi materiali e in alcuni casi possono interferire sui risultati del test. Quando si trattano i campioni in provette primarie (sistemi per il prelievo di campioni), seguire le istruzioni del produttore delle provette. I campioni contenenti precipitati e quelli congelati devono essere centrifugati prima dell’esecuzione del test. Non impiegare campioni inattivati a caldo. Non impiegare campioni e controlli stabilizzati con azide. Assicurarsi che i campioni prelevati dai pazienti, i calibratori ed i controlli al momento della misura siano a temperatura ambiente (20–25 °C). Per evitare un’eventuale evaporazione, misurare i campioni, calibratori e controlli che si trovano sugli strumenti entro 2 ore. Materiali a disposizione Per i reattivi, vedere la sezione “Reattivi – soluzioni pronte all’uso”. • 2 x 6 etichette per flaconi • 4 flaconi vuoti ed etichettati con chiusura a scatto Materiali necessari (ma non forniti) • Art. n. 03599612190, PreciControl HIV combi, per 5 x 1,3 mL ciascuno di PreciControl HIV combi 1, 2 e 3, oppure • Art. n. 05162645190, PreciControl HIV, per 2 x 2 mL ciascuno di PreciControl HIV 1, 2 e 3 • Art. n. 11776576322, CalSet Vials, 2 x 56 flaconi vuoti con chiusura a scatto • Normale attrezzatura da laboratorio • Analizzatore Elecsys 2010, MODULAR ANALYTICS E170 o cobas e • Acqua distillata o deionizzata Analizzatori Elecsys e cobas e Accessori per gli analizzatori Elecsys 2010 e cobas e 411: • Art. n. 11662988122, ProCell, 6 x 380 mL di tampone del sistema • Art. n. 11662970122, CleanCell, 6 x 380 mL di soluzione di lavaggio per celle di misura • Art. n. 11930346122, SysWash Elecsys, 1 x 500 mL di additivo per l’acqua di lavaggio • Art. n. 11933159001, adapter per SysClean • Art. n. 11706802001, AssayCup Elecsys 2010, 60 x 60 coppette di reazione • Art. n. 11706799001, AssayTip Elecsys 2010, 30 x 120 puntali di pipettaggio Accessori per gli analizzatori MODULAR ANALYTICS E170 e cobas e 601: • Art. n. 04880340190, ProCell M, 2 x 2 L di tampone del sistema • Art. n. 04880293190, CleanCell M, 2 x 2 L di soluzione di lavaggio per celle di misura • Art. n. 03023141001, PC/CC-Cups, 12 coppette per il preriscaldamento di ProCell M e di CleanCell M prima dell’uso • Art. n. 03005712190, ProbeWash M, 12 x 70 mL di soluzione di lavaggio per la conclusione del run ed il lavaggio al cambio di reattivi • Art. n. 03004899190, PreClean M, 5 x 600 mL di soluzione di lavaggio da impiegare prima della determinazione • Art. n. 12102137001, AssayTip/AssayCup Combimagazine M, 48 supporti da 84 coppette di reazione e 84 puntali di pipettaggio, sacchetti per rifiuti • Art. n. 03023150001, WasteLiner, sacchetti per rifiuti • Art. n. 03027651001, SysClean Adapter M Accessori per tutti gli analizzatori: • Art. n. 11298500316, SysClean Elecsys, 5 x 100 mL di soluzione di lavaggio per il sistema Esecuzione Per una performance ottimale del test, attenersi alle indicazioni riportate nel presente documento per l’analizzatore in questione. Per le istruzioni specifiche dell’analizzatore relative all’esecuzione del test, consultare il manuale d’uso dello strumento. La risospensione delle microparticelle prima dell’uso avrà luogo automaticamente. Leggere i parametri test-specifici nello strumento dal codice a barre del reattivo. Nel caso eccezionale che non sia possibile leggere il codice a barre, digitare la sequenza di 15 cifre. Analizzatori MODULAR ANALYTICS E170 e cobas e 601: è necessario l’impiego della soluzione PreClean M. Analizzatori MODULAR ANALYTICS E170, Elecsys 2010 e cobas e: portare il reattivo conservato al fresco alla temperatura di ca. 20 °C e collocarlo nel rotore portareattivi (20 °C) dell’analizzatore. Evitare la formazione di schiuma. La regolazione della temperatura esatta, l’apertura e la chiusura dei flaconi avranno luogo automaticamente nello strumento. Collocare i calibratori Cal1 e Cal2 ricostituiti nelle posizioni per i campioni degli strumenti. Lasciarli aperti solo durante la calibrazione. Tutti i dati necessari per la calibrazione del test sono contenuti nel codice a barre dell’etichetta sui flaconi dei calibratori e vengono letti nello strumento automaticamente. Dopo l’esecuzione della calibrazione, conservare Cal1 e Cal2 a 2–8 °C oppure eliminarli (analizzatori MODULAR ANALYTICS E170 e cobas e 601). Calibrazione Tracciabilità: non esiste uno standard per anti-HIV 1 e anti-HIV 2 riconosciuto a livello internazionale. Questo metodo è stato standardizzato contro lo Human Immunodeficiency Virus Type 1 (HIV-1 p24 Antigen) – 1st International Reference Reagent 1992, codice: 90/636 – disponibile presso l’NIBSC (National Institute for Biological Standards and Control). Frequenza di calibrazione: effettuare una calibrazione per ogni lotto di reattivo con le soluzioni HIV combi Elecsys Cal1 e Cal2 e con reattivo fresco (al massimo 24 ore dopo l’identificazione della confezione di reattivo sullo strumento). Si consiglia di ripetere la calibrazione come segue: • • • • dopo 1 mese (28 giorni) se si impiega lo stesso lotto di reattivo dopo 7 giorni (se si impiega la stessa confezione di reattivo sullo strumento) all’occorrenza: ad es. se un controllo di qualità con PreciControl HIV combi Elecsys si trova al di fuori dei limiti indicati più spesso se richiesto dalle leggi vigenti. 2/4 2008-11, V 3 Italiano 04877721001V3 HIV combi Antigene dell’HIV 1 e anticorpi totali anti-HIV 1 e anti-HIV 2 Intervallo dei segnali elettrochemiluminescenti (counts) per i calibratori: calibratore negativo (Cal1): 1600–5600 (analizzatori Elecsys 2010 e cobas e 411) 1000–3000 (analizzatori MODULAR ANALYTICS E170 e cobas e 601) calibratore positivo (Cal2): 24000–110000 (analizzatori Elecsys 2010 e cobas e 411) 18000–90000 (analizzatori MODULAR ANALYTICS E170 e cobas e 601) Controllo di qualità Per il controllo di qualità, impiegare PreciControl HIV combi Elecsys oppure PreciControl HIV Elecsys. I controlli 1, 2 e 3 devono essere eseguiti con determinazione in singolo almeno 1 volta ogni 24 ore quando il test è in uso, al cambio di ogni confezione di reattivi e dopo ogni calibrazione. Gli intervalli e limiti di controllo dovranno essere conformi alle esigenze individuali di ogni laboratorio. I valori ottenuti devono rientrare nei limiti definiti. Ogni laboratorio deve definire delle misure correttive da attuare nel caso che i valori siano al di fuori dei limiti. Eventualmente va ripetuta la misura dei corrispondenti campioni. Per il controllo di qualità, attenersi alle normative vigenti e alle linee guida locali. Calcolo L’analizzatore effettua il calcolo automatico del cutoff in base alla misura di Cal1 e di Cal2. Il risultato di un campione viene indicato come reattivo o come non reattivo nonché come indice di cutoff (segnale campione/cutoff). Interpretazione dei risultati I campioni con un indice di cutoff < 0,90 sono non reattivi nel test HIV combi Elecsys. Tali campioni sono considerati come negativi per l’Ag dell’HIV 1 e per anticorpi specifici anti-HIV 1/2, e non devono più essere testati. I campioni con un indice di cutoff compreso fra ≥0,90 e <1,0 sono considerati come al limite nel test HIV combi Elecsys. I campioni con un indice di cutoff di ≥1,0 sono considerati come reattivi nel test HIV combi Elecsys. Tutti i campioni inizialmente reattivi o al limite devono essere ri-determinati in duplicato con il test HIV combi Elecsys. Se, per tali campioni, dalle ri-determinazioni risultano valori medi dell’indice di cutoff < 0,90, i campioni sono considerati come negativi per l’Ag dell’HIV 1 e per anticorpi specifici anti-HIV 1/2. Se, per i campioni inizialmente reattivi o al limite, da una delle due misurazioni ripetute risultano valori dell’indice di cutoff di ≥0,90, i campioni sono considerati come ripetutamente reattivi. I risultati ottenuti dai campioni ripetutamente reattivi devono essere confermati sulla base di algoritmi di conferma raccomandati. I test di conferma comprendono il metodo Western Blot ed i test per l’HIV RNA. Limiti del metodo – interferenze L’ittero (bilirubina < 222 µmol/L oppure < 13 mg/dL), l’emolisi (Hb < 0,994 mmol/L oppure < 1,6 g/dL), la lipemia (Intralipid < 2000 mg/dL) e la biotina < 205 nmol/L oppure < 50 ng/mL non interferiscono sul test. Valutazione: assegnazione corretta dei campioni negativi e positivi. Ai pazienti sottoposti a terapia con alti dosaggi di biotina (>5 mg/die), il campione dovrà essere prelevato almeno 8 ore dopo l’ultima somministrazione di biotina. Non sono state osservate interferenze da fattori reumatoidi fino ad una concentrazione di 2300 IU/mL. Con il test HIV combi Elecsys, non è stato riscontrato alcun risultato falsamente negativo a causa dell’effetto hook. Tra 17 farmaci di frequente impiego, testati in vitro, non si è osservata alcuna interferenza nel test. Come in tutti i test contenenti anticorpi murini monoclonali, i campioni prelevati da pazienti sottoposti ad una terapia con anticorpi murini monoclonali o che li hanno ricevuti per motivi diagnostici, possono fornire risultati errati. In rari casi possono riscontrarsi interferenze causate da titoli estremamente alti di anticorpi anti-streptavidina. Il test contiene additivi che riducono al minimo tali interferenze. In rari casi possono riscontrarsi interferenze causate da titoli estremamente alti di anticorpi anti-rutenio. Ai fini diagnostici, i risultati devono sempre essere valutati congiuntamente con la storia clinica del paziente, con gli esami clinici e con altre evidenze cliniche. Un risultato di test negativo non esclude completamente la possibilità di un’infezione da HIV. I campioni di siero o di plasma prelevati nella fase molto precoce (pre-sieroconversione) o nella fase tardiva dell’infezione 2008-11, V 3 Italiano da HIV possono occasionalmente provocare risultati negativi. Le varianti dell’HIV finora sconosciuti possono anche portare ad un risultato di HIV negativo. La presenza dell’antigene dell’HIV o di anticorpi anti-HIV non costituisce una diagnosi di AIDS. Dati specifici sulla performance del test Qui di seguito sono riportati i dati rappresentativi delle prestazioni sugli analizzatori. I risultati dei singoli laboratori possono differire da questi. Precisione La riproducibilità è stata determinata impiegando reattivi Elecsys, sieri umani e controlli (nella serie: n = 21, fra le serie: n = 10); la precisione totale sull’analizzatore MODULAR ANALYTICS E170 è stata determinata in base ad un protocollo modificato (EP5-A) dell’NCCLS (National Committee for Clinical Laboratory Standards): 6 volte al giorno per 10 giorni (n = 60). Sono stati ottenuti i seguenti risultati: Analizzatori Elecsys 2010 e cobas e 411 Prec. nella serie Prec. fra le serie Campione Media DS CV Media DS CV % % ICO ICO ICO ICO SUb, negativo 0,197 0,007 3,4 0,211 0,021 10,1 SU, positivo per anti-HIV 1 58,9 0,715 1,2 59,5 2,12 3,6 SU, positivo per anti-HIV 2 52,5 0,530 1,0 52,8 2,05 3,9 SU, positivo per HIV Ag 11,9 0,111 0,9 11,9 0,426 3,6 0,246 0,014 5,8 0,240 0,019 7,9 PCc HIV combi 1 11,7 0,114 1,0 11,5 0,170 1,5 PC HIV combi 2 14,8 0,219 1,5 14,9 0,417 2,8 PC HIV combi 3 b) SU = siero umano c) PC = PreciControl Analizzatori MODULAR ANALYTICS E170 e cobas e 601 Prec. nella serie Precisione totale Campione Media DS CV Media DS CV % % ICO ICO ICO ICO SU, negativo 0,121 0,008 6,5 0,141 0,021 14,8 SU, positivo per anti-HIV 1 44,7 0,637 1,4 46,0 2,06 4,5 SU, positivo per anti-HIV 2 42,8 0,715 1,7 43,3 1,96 4,5 SU, positivo per HIV Ag 10,3 0,303 2,9 10,5 0,563 5,4 0,157 0,018 11,6 0,173 0,021 12,4 PC HIV combi 1 14,1 0,503 3,6 14,3 0,843 5,9 PC HIV combi 2 11,6 0,175 1,5 11,9 0,515 4,3 PC HIV combi 3 Sensibilità analitica (limite di sensibilità inferiore) Determinazione dell’antigene ≤6 U/mL La sensibilità indicata è stata determinata leggendo la concentrazione di HIV Ag corrispondente al segnale del valore di cutoff dalle curve standard ottenute mediante diluizioni seriali dello Human Immunodeficiency Virus Type 1 (HIV-1 p24 Antigen) – 1st International Reference Reagent 1992, codice: 90/636 – in siero umano negativo per HIV. Materiale stand. (NIBSC) per l’antigene p24 dell’HIV 1 ICO U/mL 0,295 0,5 Standard 1 0,387 1,0 Standard 2 0,679 2,5 Standard 3 1,14 5,0 Standard 4 7,5 1,63 Standard 5 2,06 10,0 Standard 6 4,2 U/mL Sensibilità al cutoff Leggendo la concentrazione di HIV Ag corrispondente al segnale del valore di cutoff dalle curve standard ottenute mediante diluizioni seriali dell’antigene p24 dell’HIV 1 (standardizzate contro DuPont, Art. n. NEA 522001, lotto 32286) in siero umano negativo per HIV, è possibile indicare una sensibilità di ≤33 pg/mL. Determinazione dell’anticorpo Non esiste uno standard per la determinazione dell’anticorpo specifico anti-HIV riconosciuto a livello internazionale. 3/4 Analizzatori Elecsys e cobas e HIV combi Antigene dell’HIV 1 e anticorpi totali anti-HIV 1 e anti-HIV 2 Specificità analitica Sono stati testati, con il test HIV combi Elecsys, 1364 campioni contenenti sostanze potenzialmente interferenti; questo gruppo comprendeva campioni: • contenenti anticorpi contro HAV, HBV, HCV, HTLV, CMV, EBV, HSV, rosolia, Toxoplasma gondii, Treponema pallidum, Borrelia • contenenti autoanticorpi e titoli elevati del fattore reumatoide • positivi per Candida, E. coli, enterococchi, Plasmodium falciparum/vivax, Mycobacterium tuberculosis • dopo vaccinazione contro l’HAV, l’HBV e l’influenza • prelevati da pazienti con gammapatia monoclonale e mieloma multiplo/linfoma N Campioni contenenti sostanze 1364 potenzialm. interferenti Negativi al Western Confermati Test HIV combi Elecsys: pos./indeterm. con Blot, negativi per HIV Ag Western Blot (WB)e RRd 22 10f 12 d) RR = ripetutamente reattivi e) I campioni con WB indeterminato sono stati esclusi dal calcolo. f) Pazienti con autoanticorpi: 2 di 225; guariti dall’HBV/vaccinati contro l’HBV: 2 di 48; positivo per EBV: 1 di 43; positivo per HTLV: 1 di 142; positivo per T. pallidum: 1 di 38; positivi per P. falciparum/vivax: 3 di 137 Sensibilità clinica Dei 33 campioni in fase precoce della sieroconversione, positivi per l’antigene dell’HIV, 32 sono risultati positivi con il test HIV combi Elecsys. 1 campione con bassi risultati positivi in un dosaggio stand-alone sensibile per HIV Ag ed indeterminato al Western Blot, ha prodotto un risultato con un ICO di 0,8. Dei 1509 campioni prelevati da pazienti infetti da HIV, nei vari stadi della malattia e infetti da HIV 1 del gruppo M, O e da HIV 2, 1509 sono risultati ripetutamente reattivi con il test HIV combi Elecsys. In questo studio, la sensibilità del test HIV combi Elecsys è risultata pari al 100 %. L’inferiore limite di confidenza del 95 % era pari al 99,80 %. Gruppo Persone infette da HIV 1 nei vari stadi della malattia Infezione da HIV 1, gruppo M (sottotipi A–J) Infezione da HIV 1, gruppo O Infezione da HIV 2 Campioni positivi per HIV Ag N 572 469 13 364 91 Reattivi 572 469 13 364 91 Sono stati testati 60 lisati di surnatanti di colture cellulari, inclusi diversi sottotipi del gruppo M dell’HIV 1 (A–H), il gruppo O dell’HIV 1 e l’HIV 2, che sono risultati reattivi con il test HIV combi Elecsys. Specificità clinica In un gruppo di 8406 donatori di sangue randomizzati europei e asiatici, la specificità del test HIV combi Elecsys è risultata pari al 99,76 % (RR). L’inferiore limite di confidenza del 95 % era pari al 99,65 %. In un gruppo di 4389 campioni non selezionati della routine giornaliera, prelevati da pazienti dializzati e da donne gravide, la specificità del test HIV combi Elecsys è risultata pari al 99,63 % (RR). L’inferiore limite di confidenza del 95 % era pari al 99,42 %. Panels di sieroconversione La sensibilità per la sieroconversione del test HIV combi Elecsys è stata mostrata misurando 93 panels di sieroconversione disponibili in commercio e confrontandone i risultati con quelli di determinazioni dell’HIV combi o di test immunologici per l’anti-HIV e/o di test per l’HIV Ag registrati. Letteratura 1. Barre-Sinoussi F et al. Isolation of a T-lymphotrophic Retrovirus from a Patient at Risk for Acquired Immune Deficiency Syndrome (AIDS). Science 1983;220:868–871. 2. Popovic M et al. Detection, Isolation and Continous Production of Cytopathic Retroviruses (HTLV-III) from Patients with AIDS and Pre-AIDS. Science 1984;224:497–500. 3. Gallo RC et al. Frequent Detection and Isolation of cytopathic Retroviruses (HTLV-III) from Patients with AIDS and Risk for AIDS. Science 1984;224:500–503. 4. Clavel F et al. Isolation of a New Human Retrovirus from West Africa Patients with AIDS. Science 1986;233:343–346. 5. Guertler et al. A New Subtype of Human Immunodeficiency Virus Type 1 (MVP-5180) from Cameroon. J Virol 1994;68(3):1581–1585. 6. Simon F et al. Identification of a new human immunodeficiency virus type 1 distinct from group M and group O. Nature Medicine 1998;4(9):1032–1037. 7. Robertson et al. HIV-1 nomenclature Proposal. Science 2000;288(5463):55. 8. Petersen et al. Duration of Time from Onset of Human Immunodeficiency Virus type 1 Infectiousness to Development of Detectable Antibody. Transfusion 1994;34(4):283–289. 9. Gürtler LG et al. Difficulties and strategies of HIV diagnosis. Lancet 1996;348:176–179. 10. Denis F et al. 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July 1, 2001;17:260–273. 16. Direttiva del Consiglio (2000/54/CE). Gazzetta Ufficiale delle Comunità Europee N. L262 del 17 ott. 2000. Per ulteriori informazioni, consultare il manuale d’uso appropriato per il relativo analizzatore, i rispettivi fogli di applicazione, la Product Information e le metodiche di tutti i componenti necessari. Le aggiunte o modifiche significative sono indicate mediante una linea verticale posizionata al margine. Le modifiche riguardanti i parametri test-specifici del codice a barre del reattivo già letti nello strumento vanno introdotte manualmente. © 2008, Roche Diagnostics Confermati Test HIV Test HIV combi Elecsys: combi Elecsys: pos./indeterm. N con Western RR IRg Blot (WB)h ICO ≥ 1 ICO ≥ 1 Donatori di sangue 8406 31 29 6/4 Campioni non selezionati della 3810 33 34 17/3 routine giornaliera 0 242 2 2 Pazienti dializzati Donne gravide 337 0 1 1 0123 Roche Diagnostics GmbH, D-68298 Mannheim g) IR = inizialmente reattivi h) I campioni con WB indeterminato sono stati esclusi dal calcolo. Analizzatori Elecsys e cobas e 4/4 2008-11, V 3 Italiano