testimonianza Anna - Piccole Sorelle del Vangelo

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testimonianza Anna - Piccole Sorelle del Vangelo
Eravamo in cinque lì a Pierrefitte, periferia nord-est di Parigi, ospiti delle Piccole
Sorelle del Vangelo di Charles de Foucauld.
Cinque ragazze di cui 2 italiane, io e Giulia,
rispettivamente da Mantova e da Monza, 1
ragazza tedesca e 2 ragazze di Parigi, di cui una
“parigina doc” e l’altra originaria del Congo ma
ormai residente a Parigi da 10 anni.
Età diverse, variabili più o meno tra i 20 e i 35
anni. Storie, ovviamente, diverse.
Percorsi, di Fede e di Vita, diversi.
Ma in comune lo stesso forte desiderio, più o meno segreto/rivelato, che ci aveva
spinte a questo “Ritiro di Capodanno”: riscoprire noi stesse e riscoprire Gesù.
O meglio, riscoprire noi stesse attraverso Gesù, unico specchio autentico.
Forse nessuna di noi aveva chiaro come questo sarebbe stato possibile/realizzabile né
come avremmo scandito (e lasciato scandire) la nostre giornate posate a ponte fra
l’anno “Vecchio” e quello “Nuovo”.
O almeno io non ne avevo la più pallida idea.
Non avevo avuto né modo né tempo di chiedermelo. E soprattutto, non avevo voluto
farmi trascinare nel vortice sterile dei soliti dubbi tipo “Farò bene ad andare?In
fondo non conosco nessuno…Magari è noioso…Magari è pesante…”.
No. Stavolta non ci volevo pensare. Non questa volta.
Un’ amica fidata mi aveva parlato di quest’esperienza
dicendomi “solo”: “Secondo me devi andare. Puoi
trovare ciò che stai cercando”. E’ stato abbastanza.
Ho ricordato quella frase che aveva sussurrato al mio
cuore anni prima una Consacrata: “Sai che c’è?C’è che
a volte bisogna fidarsi”.
E così è stato, credo, per ciascuno di noi cinque ospiti
a Pierrefitte.
Ci siamo fidate, affidate al Signore e alle Sorelle che hanno saputo guidarci e
sostenerci nella ricerca della Sua mano, per poi trovarla e poterla stringere…e così
camminare al Suo fianco.
Ci hanno fatto conoscere Frère Charles, innanzitutto, un Fratello che non sapevo di
avere. Ci hanno fatto conoscere loro stesse, Sorelle che non sapevo di avere. Ci hanno
testimoniato ogni giorno, attraverso i loro gesti semplici e concreti, la scelta
fondamentale della loro vita: una scelta di Amore, innanzitutto, di Condivisione, di
profonda Umanità e di Fede.
Tutte parole&realtà che abbiamo scoperto essere strettamente connesse l’una
all’altra, tanto da essere inscindibili l’una dall’altra.
E’ così che le giornate si sono snodate con grande naturalezza e spontaneità tra
momenti di preghiera, momenti di riflessione personale e di confronto fra di noi, canti,
risate, “gite fuori porta” sui passi di Frère Charles. Incontri con persone che, nel
nome di Cristo e soprattutto nel Corpo di Cristo, hanno deciso di donarsi agli altri “un
po’ di più” e poi ancora “un po’ di più” e qualcuno/a poi “del tutto”…scoprendo che
L’Altro è tutto. E che il primo Altro è il Signore.
Il “posto” più caldo ed accogliente che ho
trovato a Pierrefitte, e che ritengo essere il
vero “guscio”di tutta questa nostra
esperienza, un “guscio”senza il quale il frutto
non avrebbe potuto maturare, è la piccola
Cappella.
E’ lì che vorrei ricordarmi di andare a
cercare il Signore ogni giorno. Quando lo
sento lontano e quando lo sento vicino,
quando sono confusa e quando sono felice.
Entrare in silenzio nel Suo&mio piccolo-grande angolo,
illuminato da una candela la cui fiamma non si spegne mai.
Poter posare un cuscino a terra ed inginocchiarmi davanti alla
Croce.
Per ascoltare ciò che Lui ha da dire a me ed ai miei fratelli.
Anna