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Marzo 2014
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L’ORO DEL MAROCCO
D EN TRO L ’ A ZI E N D A
Laura Saponaro, responsabile dello sviluppo prodotti e cofondatrice di
Esprit Equo, ci apre le porte della cooperativa femminile Tighaminine, che
produce l’olio di argan in un villaggio del Marocco tra Agadir ed Essaouira,
secondo i canoni della certificazione Fair Trade
Uno dei punti di forza della realtà Esprit
Equo è la scelta orientata alla qualità
assoluta delle materie prime. Dal Marocco
all’Italia, come avviene la trasformazione
della materia prima in prodotto?
«La regione del Marocco dove cresce
l’argan (argania spinosa) è molto povera,
con un’economia prettamente rurale.
L’argan è quindi una delle poche risorse
per il sostentamento delle popolazioni.
L’estrazione dell’olio è lunga e faticosa
ed è tradizionalmente compito delle
donne: dapprima, una volta selezionati
accuratamente i frutti e lasciati essiccare,
le donne procedono manualmente
all’apertura dei noccioli per estrarre le
armelline. I noccioli, posti su una base
di pietra, vengono spaccati con un solo
colpo per mezzo di una pietra più piccola,
di forma ovoidale. Ci vogliono molta
abilità e destrezza. La resa è piuttosto
bassa: sono necessari cento chili di semi
e circa venti ore lavorative per produrre
un litro d’olio! La spremitura dei semi è
rigorosamente a freddo e in modo semiartigianale: si utilizza un macchinario,
così da preservarne la purezza e la
qualità. L’olio impiegato nella linea Esprit
Equo è prodotto nel rispetto di questo
procedimento e per la sua eccellente
qualità ha ottenuto la certificazione
di agricoltura biologica dall’ente di
certificazione francese Ecocert e da CCPB
in Italia».
Esprit Equo (e solidale): come nasce
l’esperienza di Esprit Equo nel Fair Trade e
quale l’impegno nel sociale?
«Abbiamo conosciuto diversi anni fa la
cooperativa Tighaminine, una cooperativa
di donne che produce l’olio di argan in un
villaggio tra Agadir ed Essaouira; oggi ci
sono 48 donne che grazie al loro lavoro
riescono a sostenere le loro famiglie, a
mandare i figli a scuola a fare progetti di
formazione per migliorare la loro vita e le
loro capacità professionali. Quest’olio non
è prezioso solo per le sue origini e le sue
proprietà. La sua è una storia di dignità e
sviluppo, di salvaguardia e protezione di
una ricchezza naturale, unica al mondo. Ad
oggi questa cooperativa è l’unica ad essere
stata certificata anche da Fair Trade».
Marzo 2014
L’argan è ormai un prodotto piuttosto
diffuso ed Esprit Equo è stata tra i primi a
diffonderne l’olio purissimo; che consigli
dareste al consumatore per orientarsi nella
scelta di un argan di qualità?
«Consiglio di cercare di verificare la
tracciabilità dell’olio. Sul mercato esistono
diversi tipi d’argan, alcuni più dorati
degli altri, alcuni addirittura più densi,
altri con aggiunta di “profumazioni”: al
di là delle contraffazioni (che purtroppo
esistono, particolarmente dove non ci
sono organismi di certificazione bio che
ne garantiscono tracciabilità, qualità e
purezza) ci sono molte differenze. La
qualità dipende innanzitutto dalla selezione
a monte del frutto dall’albero. Anche il
processo di lavorazione è importante
e spesso la spremitura considerata
‘tradizionale’ (cioè totalmente a mano)
inquina l’olio e lo rende acido. Un olio di
argan puro, di buona qualità deve essere
inodore e il suo colore è un bel giallo oro.
Conosciamo da tempo la cooperativa
con cui lavoriamo, seguita dalla prof.ssa
Charrouf, che in Marocco è la fondatrice
del progetto Arganier e che con i suoi studi
scientifici ha dimostrato le peculiarità di
quest’olio, insegnando alle donne della
cooperativa a produrre solo un olio di
prima qualità, attraverso un processo
di lavoro controllato. Ne seguono le
certificazioni e le analisi a cui il prodotto è
sempre sottoposto».
D EN TRO L ’ A ZI E N D A
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