L`ebbrezza del cielo - Distretto Culturale di Valle Camonica

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L`ebbrezza del cielo - Distretto Culturale di Valle Camonica
L’ebbrezza del cielo
Insistenti le parole della guida alpina, parole che si devono certamente del tutto ascoltare: allungate
il bacino e poi subito dietro; attenzione a dove devi mettere i piedi sui ramponi. Poi attacca il
moschettone al cavo di sicurezza, e allungati in alto verso la catena. Queste le indicazioni della
guida alpina Dario Melotti sulla via ferrata sulle alpi lombarde. Noi siamo decisissimi sotto la sua
guida nel salire fino a 3266 metri sopra Corno di lago Scuro. La montagna dista circa due ore di
macchina da Milano al confine italo - svizzero. Da lì si può gustare una bellissima vista di tutta la
valle Camonica. Nonostante il bellissimo panorama dall’alta quota arriva la stanchezza della …
salita.
Fissati con gancio sulla montagna, ognuno legato con la corda con la persona davanti e dietro, ci si
sposta con attenzione come una serpentina, facendo attenzione al passo successivo. L’incredibile
burrone lì sotto è pur sempre di circa di un centinaio di metri. Ma questa non è l’unica e ultima
scossa di adrenalina del nostro Tour. Abbiamo dovuto attraversare due ponti barcollanti entrambi di
circa 60 metri sospesi nell’aria su un burrone. E di nuovo in cammino: sembrava che la strada
finisse invece la guida ci dice: proseguire avanti verso la montagna sui ramponi. Allora ci si
stupisce di se stessi: infatti dopo poco tempo si può procedere in modo sicuro e deciso. E quando,
con tutto il rispetto per la montagna, ci si sente sicuri, si può gustare il panorama e con un po’ di
fortuna si possono vedere gli stambecchi, le aquile e i gipeti, indicatici dalla nostra guida alpina.
Questa fortuna non è affatto garantita, ma si apprezza comunque la meravigliosa vista sul Corno di
Lago Scuro, quando si ritorna verso il passo del Tonale con i moschettoni e si arriva fino al passo
del Paradiso a circa 2590 m si gusta la bella atmosfera della montagna.
Indispensabile è un corretto cibo, due litri di acqua, e almeno una barretta energetica. Altrimenti si
presenterà la nausea o un calo di zuccheri e ci sentiremo spossati. Chi fa volentieri a meno di una
tale fatica di una gita in montagna, si orienti a un diverso percorso attraverso il mondo della Alpi.
Negli 80 km di lunghezza della valle Camonica con i suoi 3 parchi naturali uno nazionale, dove
vivono anche cervi e orsi, ci sono 1000 km sentieri, 80 di piste ciclabili, dei quali 60 sono realizzati
in sede propria.
Davvero poca fatica costano i 25 km di pista ciclabile, che parte da Capo di Ponte. Lì si può
noleggiare una bicicletta pedalare fino a Boario dove ci si può rilassare alle terme. Magnesio,
calcare e sali danno all’acqua una forza risanatrice anche per i dolori degli organi interni. Ogni tour
offre sempre istruttive pause in luoghi archeologici con resti di età romana, chiese medievali,
chiostri. La valle Camonica è famosa in tutto il mondo per i suoi millenari graffiti, soprattutto per i
ritrovati disegni del periodo della pietra. Un obbligo: la visita all’archeopark di Boario Terme, un
museo di vita nel quale il visitatore entra in una grotta, vede un villaggio dell’età della pietra,
apprezza il lavoro manuale sulla pelle.
Dopo la fatica e la cultura si potrò mangiare! Qui sia a pranzo sia a cena all’ospite sono servite tre
portate spaghetti di castagne ai funghi, risotto con formaggi di capra freschi, ravioli agli spinaci e
uvetta. La Lombardia non è solo una meta per gli alpinisti o gli amanti dell’arte, ma anche per i
buongustai.