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LAGUNAMOVIES 2012: SPLASH. VISIONI DAL SOMMERSO
DUECENTO ANNI DALLA BATTAGLIA DI GRADO: IN ESCLUSIVA PER IL PUBBLICO
DI LAGUNAMOVIES 2012 LA CRONACA IN DIRETTA DAGLI ABISSI.
DOMENICA 5 AGOSTO LAGUNAMOVIES, IN COLLABORAZIONE CON
L’UNIVERSITA’ CA’ FOSCARI DI VENEZIA, PROPONE UN’ESCLUSIVA ESCURSIONE
DI TURISMO SUBACQUEO PER “VEDERE” IL RELITTO DEL MERCURE CON GLI
OCCHI DEI SUBACQUEI CHE SI IMMERGERANNO FRA I RESTI DEL BRIGANTINO,
AL LARGO DI PUNTA TAGLIAMENTO. INTRODUZIONE E COMMENTO IN DIRETTA
DEL MASSIMO ESPERTO DEL RELITTO MERCURE, COLUI CHE HA SCAVATO IL
RELITTO, CARLO BELTRAME, DOCENTE DI ARCHEOLOGIA MARITTIMA
ALL’UNIVERSITA’ CA’ FOSCARI DI VENEZIA.
LETTURE A BORDO DELL’ATTORE GUALTIERO GIORGINI. DEGUSTAZIONE
APERITIVO AL RIENTRO.
COMUNICATO STAMPA
GRADO – La scena è quella di una furibonda battaglia navale: le grida dei marinai che si mescolano agli
ordini urlati dagli ufficiali, il correre concitato della ciurma sul ponte, il buio della notte squarciato dalla fiammate
dei cannoni, le preghiere dell’equipaggio vicino alla morte e poi il colpo finale che centra il deposito delle munizioni
e l’esplosione che spezza in due la nave. Le onde nere inghiottono centinaia di uomini, circa quattrocento. Infine il
silenzio del mare che si richiude sopra i loro corpi, sopra il relitto della nave. E’ quanto accadde la notte del 22
febbraio 1812, quando Il Mercurio, la più antica nave con bandiera tricolore conosciuta, esplose perché –
secondo plausibile ricostruzione storico-archeologica – venne colpito alla santabarbara dal brig inglese Weasel,
impegnato, assieme al vascello Victorius, nel combattimento contro la squadra italo francese partita da Venezia di
scorta al vascello da 74 cannoni Rivoli. E’ lo scontro passato alla storia con il nome di battaglia di Grado. Al
largo di Punta Tagliamento, proprio il 22 febbraio 2001 emersero, esattamente 189 anni dopo, i resti del Mercurio:
il peschereccio Albatros di Marano, della famiglia Scala, aveva pescato un cannone di ferro ricoperto da
concrezioni e i successivi rilievi strumentali e subacquei portarono all’identificazione del brigantino. La
Soprintendenza per i Beni Archeologici del Veneto ha subito avviato le indagini sul relitto Mercure e promosso
le campagne di scavi realizzate poi in collaborazione con l’Università Ca' Foscari di Venezia che, dal 2009, è
subentrata come concessionaria di scavo.
In occasione dell’edizione 2012, dedicata a “Splash. Visioni dal sommerso” il festival Lagunamovies, che
già in passato aveva dedicato un focus specifico alla vicenda del brigantino Mercurio, propone un appuntamento
imperdibile e originalissimo: in collaborazione con l’Università Ca’ Foscari è in programma, domenica 5
agosto, il viaggio “In diretta dall’abisso: i misteri del Mercure, visita al relitto” che offrirà a un numero
chiuso di 50 spettatori (prenotazioni operative a Grado presso Promhotels-Isola del Sole, tel. 0431 82929-82347
– [email protected]) la possibilità di assistere in esclusiva e in presa diretta all’immersione di subacquei
professionisti che da anni lavorano con l’Università Ca’ Foscari nelle campagne di scavo dirette da Carlo
Beltrame sul Mercurio. La tecnologia di innovative telecamere subacquee consentirà al pubblico di
monitorare le manovre dei sub per una speciale "visita guidata" sul relitto dell'antico vascello, proiettati in
tempo reale sullo schermo posizionato a bordo della motonave. Sarà il docente di archeologia marittima
dell’Università Ca’ Foscari Carlo Beltrame, massimo esperto e studioso del relitto Mercurio, colui che ha
scavato il relitto, a offrire al pubblico, nel corso della navigazione, un’introduzione sui metodi e i risultati delle
ricerche e degli scavi, e a commentare in diretta l’immersione di tre subacquei professionisti: il gradese Stefano
Caressa che si calerà sul relitto con Francesco Dossola, della Soprintendenza del Veneto, e con il giornalista e
scrittore Pietro Spirito, autore dell’affascinante libro “L’antenato sotto il mare” (Guanda 2010), di cui l’attore
Gualtiero Giorgini leggerà a bordo un ampio estratto, e di numerosi reportage dedicati al Mercurio.
L'immersione è resa possibile da appositi permessi e con l'assistenza delle a Capitanerie di porto di
Monfalcone e Caorle. La visita subacquea sul relitto partirà da una delle 16 carronate della fiancata di sinistra
di cui era dotato il brick del Regno Italico. Il pezzo di artiglieria attualmente è semisepolto in verticale sul fondo, e
da lì si raggiunge una seconda carronata, questa invece completamente esposta, una delle bocche di fuoco
sempre in dotazione alla fiancata di sinistra del vascello. Si arriva poi all'area centrale del relitto, che fu spezzato
in due dall'esplosione causa del naufragio. Via via si proseguirà verso la fiancata destra del relitto, e oltrepassata
la zona del giacimento archeologico, attualmente coperto da sacchi di sabbia di protezione, si potrà vedere parzialmente esposto - uno dei due cannoni di prua, detto cannone di caccia, che era appunto situato a prua del
Mercurio. Infine si torna fuori dall'area del giacimento, verso un'altra carronata completamente esposta, ancora
dotata del carrello con cui era posizionata sul ponte di coperta. Sulla strada del ritorno è prevista una
degustazione aperitivo.
Grazie alle campagne di scavo effettuate in questi anni, sono emerse dal Mercurio moltissime testimonianze
di quegli uomini e della loro vita di bordo. Sono quasi novecento gli oggetti finora recuperati: pezzi di
artiglieria, armi portatili, armi portatili, else di spade, cannoni, ma anche oggetti personali come bottoni della
giubba, acciarini, una pipa, calzature in cuoio e oggetti preziosi come anelli, catenine d'oro e pendagli di varie
fogge. La maggior parte di questi reperti sono già stati restaurati, ma alcuni attendono che siano disponibili dei
fondi per il loro consolidamento o per la semplice pulizia per evitare il completo degrado di questi resti. “Si tratta di
oggetti unici nel loro genere e conservati in maniera eccezionale – spiega il prof Beltrame - perché il Mercurio è
uno dei contesti archeologici sottomarini meglio conservativi del Mediterraneo (paragonabile sono ai nordici Mary
Rose e Vasa). Tra l'altro è unico anche per la conservazione di numerosi resti umani imprigionati a causa della
dinamica dell'affondamento. Il progetto meriterebbe un’esposizione di ampio respiro nella quale mostrare anche i
resti umani ritrovati, oltre all’enorme quantità di oggetti di bordo che ricostruiscono la vita dei marinai dell’epoca».
La 9^ edizione di Lagunamovies, in cartellone dal 3 al 9 agosto come sempre fra il centro storico di Grado e
la sua laguna, è curata da Sergio Naitza, Daniela Volpe e Paola Sain, ed è promossa dal Comune di Grado
con l’Assessorato alla Cultura della Regione Friuli Venezia Giulia, con la Fondazione Carigo e con Banca di
Cividale. Info: www.lagunamovies.com
PERCHE’ IL MERCURE E’ IMPORTANTE:
DELL’UNIVERSITA’ CA’ FOSCARI DI VENEZIA
NOTA
DELL’UFFICIO
STAMPA
ll giacimento del Mercure:
1.
è l’unico relitto noto di nave del Regno Italico;
2. è, ad oggi, il più antico relitto di nave battente bandiera tricolore;
3. ha partecipato ad una battaglia che, a causa della perdita del vascello Rivoli, al suo viaggio inaugurale, ha
contribuito alla capitolazione del sogno imperiale di Napoleone;
4.
i pezzi di artiglieria recuperati sono esemplari rari e di grande interesse per la storia dell’artiglieria navale;
5. la buona conservazione dello scafo permette di eseguire un importante studio analitico degli aspetti costruttivi
dell’unico relitto di brick del Mediterraneo;
6.
si tratta dell’unico ritrovamento di un elevato numero di scheletri in un relitto navale storico del Mediterraneo.
CON PREGHIERA DI DIFFUSIONE