dall`europa - Comune di Lecce
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notiziario n. 120 l e c c e ventidue febbraio 2012 in questo numero dall'europa • • d i • • dall'italia • • • • c o m u n e IPA GRECIA-MACEDONIA 2007-2013, 2° invito a presentare proposte Pubblicata la relazione generale 2011 sull’attività dell’Unione Europea Erasmus compie 25 anni e diventa “for All” Una raccolta di buone pratiche per promuovere l’inclusione sociale • • • • Gu 42 del 20.1: legge 10/2012 su sovraindebitamento e processo civile Gu 42 del 20.1: legge 9/2012 su sovraffollamento carceri Gu 39 16.2: assegno maternità anno 2012 No all'ingresso in Comune degli assunti dalle società, obbligo di concorso Segretari comunali, stop alla doppia maggiorazione Riforma del lavoro: i sussidi saranno solo due Decertificazione, tanti i nodi ancora da sciogliere Patto stabilità: circolare esplicativa del Ministero Tesoro dalla puglia • Burp 24 del 16.2: “Porti, luoghi di sbarco e ripari di pesca” Proroga termini per la presentazione delle domande dal comune • • Il 6 e 7 marzo si vota per eleggere i rappresentanti sindacali Ultima settimana per progettare il logo “Lecce capitale europea della cultura” giurisprudenza • • • CdS 803/2012 su revoca assessori CdS 708/2012 su verbali concorso Tar Veneto 234/2012 su permesso di costruire fuorisacco • • Omaggio a “l’usignolo d’Italia”, Tito Schipa “Il tempo del ritorno”. Le cromìe fluorescenti di Gianfranco Langatta dall'europa IPA GRECIA-MACEDONIA 2007-2013, 2° invito a presentare proposte Scadenza: 16/05/2012 ore 16.30 Descrizione: Il Programma Grecia- ex Repubblica iugoslava di Macedonia IPA 2007-2013, è un programma transfrontaliero di cooperazione territoriale europea, cofinanziato dall'Unione europea nel quadro dello Strumento di assistenza di preadesione (IPA). Il Programma si concentra sulla promozione dello sviluppo economico e sociale nelle zone di confine e assiste la cooperazione per affrontare sfide comuni in settori quali l'ambiente, il patrimonio naturale e culturale e la salute pubblica. Obiettivi: Gli obiettivi strategici che costituiscono la struttura politica per la convergenza in materia di intervento sono: • miglioramento della cooperazione transfrontaliera, finalizzato alla promozione dello sviluppo economico sostenibile attraverso interventi comuni e la facilitazione delle relazioni transfrontaliere; • valorizzazione delle risorse ambientali e del patrimonio culturale della zona interessata dal programma volto a promuovere azioni comuni per la protezione dell'ambiente naturale e culturale e la mobilitazione del patrimonio e delle risorse naturali e culturali risorse Il presente invito a presentare proposte è aperto a entrambe le priorità del programma e a 6 Misure specifiche: PRIORITA' E MISURE 1. Promozione dello sviluppo economico e sociale nelle zone di confine •1.1 sviluppo economico •1.2 valorizzare le risorse umane •1.3 promuovere un turismo sostenibile •1.4 proteggere la vita umana 2. Promozione delle risorse ambientali e del patrimonio culturale delle aree interessate dal programma 2.1 promuovere e tutelare le risorse ambientali del territorio 2.2 promuovere e tutelare il patrimonio naturale e culturale del territorio Le aree interessate sono consultabili al punto 4 della call Beneficiari: Il presente invito si rivolge a: a. autorità pubbliche nazionali, regionali o locali; b. organismi di diritto pubblico, dotati di personalità giuridica, istituiti per soddisfare specificatamente bisogni di interesse generale (non aventi carattere industriale o commerciale) e che soddisfano almeno una delle condizioni descritte al punto 6 della call; c. organizzazioni private: le organizzazioni senza scopo di lucro fondate secondo il diritto privato possono essere ammesse condizioni descritte al punto 6 della call; d. organizzazioni internazionali Importo disponibile: Il bilancio totale disponibile nel quadro del presente bando è di 14.010.347,00 €. Modalità di partecipazione: Il bilancio totale disponibile è ripartito per paese e priorità, così come descritto nel punto 5 della call I costi totali ammissibili dei progetti proposti devono variare da un minimo di 150.000,00 € fino ad un massimo di 1.200.000,00 € Il budget minimo per progetto partner non può essere inferiore a 30.000,00 €. I progetti dovranno essere conclusi in un periodo di diciotto (18) mesi Il numero totale dei partner del progetto non deve essere superiore a cinque (5). Le proposte di progetto devono essere presentate entro il 16 Maggio 2012, ore 16:30 Per ottenere ulteriori informazioni sulla procedura di candidatura del progetto è possibile contattare il Segretariato Tecnico Congiunto (tel: 30-2310 024051), o l'Autorità di Gestione (tel: 030-2310 469.600). Testo e documentazione completa pore 210212 Pubblicata la relazione generale 2011 sull’attività dell’Unione Europea Ogni anno la Commissione europea pubblica una relazione generale che fornisce un resoconto delle principali iniziative e dei risultati di maggior rilievo dell'anno precedente. Anche per il 2011 questa relazione è stata prodotta ed il testo è stato suddiviso in 5 capitoli: ■ rafforzare la governance economica nell'Unione europea (con una cronologia degli eventi e delle decisioni principali in questo settore) ■ una crescita più decisa ■ maggiore attenzione per i cittadini UE ■ un'Unione europea più forte nel mondo ■ rafforzamento della responsabilità, dell'efficienza e della trasparenza nell'UE Per la prima volta la relazione è disponibile anche in versione e-book ottimizzata per telefoni cellulari o tablet. pore 200212 Erasmus compie 25 anni e diventa “for All” Il progetto Erasmus compie 25 anni ed il suo successo è tale che il programma sta addirittura per raddoppiare nella formula “Erasmus for All” che riunirà tutti gli attuali programmi UE e internazionali nel campo dell'istruzione, della formazione, della gioventù e dello sport sostituendo sette programmi esistenti e fondendoli in un unico programma. A fine gennaio il Commissario europeo responsabile per l'istruzione, la cultura, il multilinguismo e la gioventù, Androulla Vassiliou, ha celebrato a Bruxelles il programma nato nel 1987 che ha permesso a 3 milioni gli studenti di beneficiare di un periodo di studio o di collocamento lavorativo all'estero. "Erasmus è una delle grandi riuscite dell'Unione europea: è il nostro programma più noto e più popolare" ha detto Vassiliou. "Gli scambi Erasmus - ha spiegato - consentono agli studenti di migliorare le loro conoscenze delle lingue straniere e di sviluppare abilità come l'adattabilità migliorando le loro prospettive occupazionali. Esso offre inoltre agli insegnanti e al personale degli istituti di istruzione l'opportunità di vedere come funziona l'istruzione superiore in altri paesi così da poter riportare in patria le prassi ottimali". "Le richieste di partecipazione - continua il Commissario Vassiliou - superano di gran lunga le risorse disponibili in diversi paesi. Questo è uno dei motivi per cui prevediamo di estendere le opportunità di studio e di formazione all'estero nell'ambito del nuovo programma che abbiamo proposto in tema di formazione e gioventù, Erasmus for All. Nell'anno accademico 2011-2012 più di 250 000 studenti beneficeranno del programma Erasmus. Attualmente è aperto il bando per il Programma Erasmus Mundo, programma di mobilità e cooperazione nel settore dell'istruzione superiore e i cui obiettivi principali sono contribuire ad ampliare e a migliorare le prospettive di carriera degli studenti e favorire la comprensione interculturale tramite la cooperazione con paesi terzi, per rafforzare lo sviluppo sostenibile dell'istruzione superiore anche in tali paesi. Chi fosse interessato a partecipare al bando, può consultare il sito internet della Regione Valle d'Aosta, nella sezione Europa/programmi tematici/inviti o può prendere contatto direttamente con l'Ufficio di rappresentanza della Regione autonoma Valle d'Aosta a Bruxelles: e-mail [email protected] - tel 0032 (0) 2 2821850. europuglia 200212 Una raccolta di buone pratiche per promuovere l’inclusione sociale EUROCITIES - le Città per l'inclusione attiva - ha pubblicato una raccolta di buone pratiche e di progetti innovativi realizzati all'interno delle 9 città aderenti alla rete - Birmingham, Bologna, Brno, Copenhagen, Cracovia, Lille Metropole-Roubaix, Rotterdam, Sofia e Stoccolma - per promuovere l'inclusione sociale. In questa raccolta vengono presentati nove esempi innovativi di promozione dell'inclusione attiva in un contesto urbano. L'obiettivo è di mostrare come l'innovazione sociale possa contribuire all'inclusione attiva delle persone nella società, nonché di alimentare il più ampio dibattito sull' innovazione sociale e l'inclusione attiva. I risultati possono anche contribuire ad agevolare lo scambio di buone pratiche tra le città e le parti interessate a livello nazionale ed europeo. EUROCITIES è una rete dinamica di nove città europee - Birmingham, Bologna, Brno, Copenhagen, Cracovia, Lille-Roubaix, Rotterdam, Sofia e Stoccolma - ognuna delle quali ha istituito un Osservatorio a cura della Autorità Locale (LAO) all'interno della propria amministrazione. Il loro scopo è quello di condividere informazioni, promuovere l'apprendimento reciproco e svolgere attività di ricerca in merito all'attuazione delle strategie di inclusione attiva a livello locale. pore 200212 dall'italia Gu 42 del 20.1: legge 10/2012 su sovraindebitamento e processo civile LEGGE 17 febbraio 2012, n. 10 Conversione in legge, con modificazioni, del decreto-legge 22 dicembre 2011, n. 212, recante disposizioni urgenti in materia di composizione delle crisi da sovraindebitamento e disciplina del processo civile. Gu 42 del 20.1: legge 9/2012 su sovraffollamento carceri LEGGE 17 febbraio 2012, n. 9 Conversione in legge, con modificazioni, del decreto-legge 211/2011, recante interventi urgenti per il contrasto della tensione detentiva determinata dal sovraffollamento delle carceri. Gu 39 16.2: assegno maternità anno 2012 PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI - DIPARTIMENTO PER LE POLITICHE DELLA FAMIGLIA Rivalutazione per l'anno 2012 della misura degli assegni e dei requisiti economici, ai sensi dell'articolo 65, comma 4, della legge 23 dicembre 1998, n. 448 (assegno per il nucleo familiare numeroso) e dell'articolo 74 del decreto legislativo 26 marzo 2001, n. 151 (assegno di maternità) No all'ingresso in Comune degli assunti dalle società, obbligo di concorso Reinternalizzare i servizi pubblici all'interno dell'ente pubblico non salva i dipendenti della partecipata che prima gestiva quei servizi. Nelle società partecipate dagli enti locali per la gestione di beni e servizi si sono avute, negli anni, molte assunzioni di personale per le quali, essendo le società dei datori di lavoro privati, non si sono esperite procedure concorsuali. Riportare ora all'interno dell'ente la gestione dei servizi esternalizzati presenta il problema del personale di queste società partecipate. L'articolo 31 del Dlgs 165/2011, in caso di trasferimento d'azienda, prevede una specifica tutela dei dipendenti in servizio, ma la Corte dei Conti a Sezioni riunite, interpellata all'uopo, ha prodotto la delibera 4/CONTR/2012 con cui ritiene che i vincoli dell'accesso al lavoro dipendente nella pubblica amministrazione deve avvenire sempre e comunque attraverso un concorso pubblico (articolo 97 della Costituzione). Allora sono tre le tipologie di dipendenti della società partecipata che vengono coinvolti dalla questione. La prima tipologia è quella dei dipendenti che prima facevano parte dell'ente e che sono stati trasferiti nella società partecipata a seguito del trasferimento dei sevizi. Questo personale per entrare negli enti pubblici ha sostenuto un regolare concorso pubblico e ora si trova in una posizione meno rischiosa, perché per lui non si pone il problema del concorso pubblico. La seconda tipologia è rappresentata dal personale assunto direttamente dalla società partecipata senza alcuna procedura concorsuale. I lavoratori rientranti in questa tipologia sono quelli più a rischio, perché non sembrano esserci appigli per salvare la loro posizione. Per loro si prospetta la risoluzione del rapporto di lavoro per giustificato motivo oggettivo, anche se resta però da considerare la posizione che prenderà il giudice del lavoro. C'è infine la terza tipologia, quella dei dipendenti assunti direttamente dalla società partecipata, ma dopo il superamento di una selezione rispettosa dei principi dettati dall'articolo 35 del Dlgs 165/2011. I dubbi sul destino di questi lavoratori non sono stati chiariti nemmeno dalla deliberazione della Corte dei Conti. Pertanto, su di loro è conveniente avere un comportamento prudente, visto che considerarli dipendenti pubblici appare rischioso. Certo che, considerando i vincoli in materia di riduzione progressiva della spesa di personale, i problemi sul Patto di stabilità, il vincolo del rapporto tra spesa di personale e spesa corrente, i nuovi ingressi sottoposti al 20%, e infine la sorte dei dipendenti assunti dalla società senza concorso, si capisce che è praticamente impossibile pensare per questi lavoratori la reinternalizzazione negli organici dell'ente pubblico partecipante. Tiziano Grandelli, Mirco Zamberlan, ilsole24ore 200212 Segretari comunali, stop alla doppia maggiorazione Si arricchisce di un nuovo episodio la lunga querelle sul rapporto tra maggiorazione di posizione dei segretari comunali (con lo scopo di retribuire funzioni aggiuntive rispetto a quella base di segretario) e la maggiorazione retributiva per il "riallineamento stipendiale" (ossia il "galleggiamento" che assicura al segretario una retribuzione almeno pari a quella del dirigente apicale). Due anni fa il Tribunale di Pistoia, in contrasto con le posizioni dell'Aran, della Ragioneria dello Stato e della Funzione Pubblica, aveva sentenziato che i due istituti non si influenzavano fra di loro e, quindi, essi non si riassorbivano, ma anzi si sommavano. Tale posizione è stata poi sposata anche dai Tribunali della Spezia, di Rimini, dell'Aquila, di Mantova. Di recente, invece, la Corte d'Appello di Firenze, nella sentenza 160/2011, ha affermato che le percentuali di maggiorazione riconosciuta al segretario per incarichi aggiuntivi non vada applicata sulla retribuzione di posizione già adeguata a quella del dirigente apicale grazie al galleggiamento qualora il segretario non abbia fornito la prova del fatto che l'incarico aggiuntivo rappresenti e abbia rappresentato un onere maggiore di quanto non lo sia in un'altra realtà amministrativa dove l'incarico aggiuntivo non sia stato affidato. Senza questa prova (invero, difficile da presentare) non si può applicare la maggiorazione, non essendo dimostrato un pregiudizio concreto rapportato alla natura e all'impegno dell'incarico aggiuntivo rispetto all'incarico di base. Poi, con una decisione che sta a metà tra la posizione dell'Aran e della Ragioneria dello Stato e quella delle organizzazioni sindacali, il giudice di secondo grado ha spostato la questione, passando da un piano strettamente interpretativo (che era sempre stato preso in considerazione da entrambe le parti, fino a quel momento) ad un piano più concreto, che attiene in sostanza all'aspetto probatorio. Al di là del merito della questione, questa nuova tappa della querelle ci fa capire che ogni sentenza fa storia a sé e che quindi, oltre a ragionare sulle più corrette interpretazioni, è necessario che l'ente gestisca il rapporto di lavoro in modo equo e corretto, nel rispetto sua del lavoratore sia degli interessi della pubblica amministrazione. Renato Ruffini, ilsole24ore 200212 Riforma del lavoro: i sussidi saranno solo due Il ministro del Lavoro, ieri, al quarto incontro con le parti sociali per la riforma del mercato del lavoro, ha presentato lo schema dei futuri ammortizzatori sociali. Questi saranno solo due: quello che prenderà il posto dell'attuale cassa integrazione (ordinaria e straordinaria) e l'indennità per la disoccupazione involontaria. Con l'ammortizzatore che sostituirà la cig si sosterranno i lavoratori in caso di crisi congiunturale o in quelli di ristrutturazione (ma non nel caso di fallimenti o di chiusure di imprese). Con l'indennità di disoccupazione si sosterranno i lavoratori che abbiano perso il posto di lavoro. Questa indennità prenderà il posto dell'indennità di mobilità, dell'indennità di disoccupazione e dei prepensionamenti. La sua durata dovrebbe essere commisurata agli anni di lavoro e, probabilmente, all'età del lavoratore e ai suoi carichi familiari. Queste due forme di ammortizzatori dovrebbero coprire tutti i lavoratori, senza distinzione di settore o di dimensione di impresa; continueranno ad essere a base assicurativa. Si intensificheranno i controlli, però, per evitare che vengano utilizzati "senza fine". Il ministro Fornero ha dichiarato che questi ammortizzatori si baseranno su risorse certe ("utilizzeremo i soldi che abbiamo" ha detto Fornero) ed entrerà in vigore non prima dell'autunno 2013, con la speranza anche che a quel tempo l'economia italiana sia uscita fuori dal grave stato di crisi in cui si trova ora. Tra le novità emerse nell'incontro di ieri ci sarebbe anche quella relativa ad una ricalibratura dei contributi figurativi, che non dovrebbero più essere calibrati sulla retribuzione, bensì sull'indennità di disoccupazione. Questa ipotesi è da confermare, ma già lascia perplesse le controparti. Emma Marcegaglia, leader di Confindustria ha detto che, siccome tra il 2002 e il 2012 le imprese hanno pagato molto per la cig, la cigs e la mobilità, "se ora vengono tolte alcune forme di tutela allora deve diminuire anche il costo per le aziende". Per Raffaele Bonanni della Cisl questa ipotesi contrasterebbe con il principio della tutela delle persone: "L'indennità di disoccupazione nel suo apice è al 60% della retribuzione mentre la cig, sempre al suo apice, è all'80% della retribuzione. Pensate quale retrocessione si sarebbe per i contributi figurativi dei lavoratori". Comunque, la riforma degli ammortizzatori sociali renderebbe il loro pagamento più strettamente connesso all'effettiva partecipazione del lavoratore alle politiche attive di formazione e rioccupazione. Spariranno invece la cassa integrazione lunga di anni, così come i pensionamenti anticipati (che ogni anno assorbono 1,5 miliardi di spesa). Nell'incontro di ieri si è anche parlato di riordino degli incentivi alle assunzioni e alla trasformazione dei contratti flessibili in contratti standard. Ma queste questioni saranno approfondite nel prossimo incontro, giovedì 23 febbraio. Nell'incontro che si terrà il 1° marzo si tratterà, invece, della flessibilità in uscita. Davide Colombo, ilsole24ore 210212 Decertificazione, tanti i nodi ancora da sciogliere Dal 1° gennaio 2012 gli uffici pubblici non possono richiedere né rilasciare certificati da esibire ad altre Pubbliche Amministrazioni né ai Gestori di Pubblici Servizi (Enel, Telecom, ACI), ciò a seguito dell’entrata in vigore della legge di stabilità 2012, L.183/2011. Le Pubbliche Amministrazioni e i Gestori di pubblici servizi sono infatti obbligati ad operare esclusivamente con le autodichiarazioni prodotte dai cittadini, favorendo la decertificazione voluta dalla legge. Gli Uffici comunali dello Stato Civile e dell’Anagrafe potranno quindi rilasciare i certificati solamente ad uso privato. Tuttavia – come denuncia un articolo pubblicato su Il Sole 24 Ore di oggi – “la norma sta facendo aumentare giorno per giorno le richieste di informazioni da un ente pubblico all'altro, per esempio dai Comuni alle Camere di commercio. Oggi le amministrazioni devono procurarsi direttamente le informazioni dagli enti certificanti, o chiederle ai cittadini, che possono fornirle tramite autocertificazione (eccetto i casi in cui l'autocertificazione è esclusa, come per il certificato di origine di una merce, i certificati medici, sanitari, veterinari, di conformità Ce, di marchi e brevetti)”. Per il Segretario generale Anci, Angelo Rughetti “il rischio è che invece di andare verso una semplificazione, si vada verso una sempre più diffusa mancanza di verifica su questa marea di autocertificazioni. L'Anci – ricorda Rughetti - ha proposto più volte la creazione di una porta di dominio comunale, per lo scambio elettronico di informazioni tra le Pubbliche amministrazioni”. Il problema da risolvere resta quello della comunicazione fra le banche dati a livello nazionale. “L’Unione delle Camere di commercio si sta attrezzando: tra poco sarà disponibile un unico sito web gestito da Infocamere per conto di tutte le Camere di commercio, da cui ogni amministrazione potrà accedere alle informazioni delle banche dati camerali. Le Pa, tramite questo sito, potranno verificare in via telematica le autodichiarazioni prodotte da cittadini e imprese e chiedere così i principali prospetti camerali relativi all'impresa o alla persona che ha fatto l'autodichiarazione. Per le pratiche indirizzate allo sportello unico per le attività produttive, le imprese possono già evitare di presentare al Comune il certificato di iscrizione alla Camera di commercio”. anci 200212 Patto stabilità: circolare esplicativa del Ministero Tesoro E’ stata firmata la Circolare esplicativa n. 5/2012 della Ragioneria generale dello Stato, concernente il Patto di stabilità interno per il triennio 2012-2014, per le Province e i Comuni con popolazione superiore a 5.000 abitanti, disciplinato dagli articoli 30, 31 e 32 della legge 12 novembre 2011 n. 183 (Legge di stabilità 2012). Il provvedimento contiene criteri interpretativi per l’applicazione delle nuove regole da parte degli enti locali evidenziando, in particolare, le novità previste rispetto alle regole degli anni precedenti. http://www.rgs.mef.gov.it/VERSIONE-I/CIRCOLARI/2012/Circolare-del-14-febbraio-2012-n-5.html ancitel 150212 dalla puglia Burp 24 del 16.2: “Porti, luoghi di sbarco e ripari di pesca” Proroga termini per la presentazione delle domande DETERMINAZIONE DEL DIRIGENTE SERVIZIO CACCIA E PESCA 14 febbraio 2012, n. 16 Regolamento (CE) n. 1198/2006 Fondo Europeo per la Pesac (FEP) 2007-2013 - Delibera G.R. n. 1149/09. Approvazione e pubblicazione sul B.U.R.P. del bando regionale relativo alla Misura 3.3 “Porti, luoghi di sbarco e ripari di pesca” Proroga termini per la presentazione delle domande. dal comune Il 6 e 7 marzo si vota per eleggere i rappresentanti sindacali Il 6 (dalle 8.00 alle 18.00) e il 7 (dalle 8.00 alle 14.00) marzo prossimi, presso l'aula Consiliare di Palazzo Carafa, si vota per eleggere la nuova RSU. Lo scrutinio è previsto per l'8 marzo 2012. Ricordiamo che tutti i dipendenti possono (e dovrebbero) votare e che è possibile esprimere un massimo di due 2 preferenze: si vota scrivendo il nome e cognome dei candidati prescelti (non troverete il nome prestampato sulla scheda). Riportiamo (in ordine progressivo) le 5 liste con tutti i candidati: LISTA N. 1 FP CGIL LISTA N. 2 CSA LISTA N. 3 UIL LISTA N. 4 CISL LISTA N. 5 DICCAP Mazzotta Franco detto Gianfranco Miggiano Piergiovanni Mazzotta Angelo Giumentaro Addolorata Allegro Vincenzo Maggiore Fernando Renisi Claudio Lazzari Domenico Sicuro Fabio De Iaco Antonio Miccoli Cosimo detto Enrico Barba Pietro Quaranta Raffaella Primiceli Antonio Potì Anna Gigante Anna Serio Sergio Ciccarese Giuseppe Tornese Alessandro detto Sandro Palumbo Mariano Gorgoni Pasquale Dadamo Doria Ferdinando detto Luigia Gianpiero Borgia Rosalba Elia Daniele Carrozza Francesco Brunetti Renato Faggiano Rosa Maria Arnesano Alessandra Brunetti Roberto De Cillis Leonardo Margiotta Gianluca Ponzi Maria Colizzi Giuseppe Pirrazzo Margherita Tondo Giuseppe Gallucci Luisella De Lucia Vincenzo Kotlar Simona Pareo Ruggero Mazzotta Antonio Scorrano Leonardo De Nunzio Salvatore Guido Emiliana Ultima settimana per progettare il logo “Lecce capitale europea della cultura” Il 29 febbraio prossimo scade il termine per l'invio delle proposte grafiche per la realizzazione del logo “Lecce capitale europea della cultura 2019”. Un'apposita commissione esaminerà gli elaborati ricevuti, scegliendo le 5 proposte ritenute più valide a livello progettuale e più efficaci nella comunicazione dell'iniziativa. Successivamente, queste 5 proposte saranno oggetto di un sondaggio pubblico via internet: il logo più votato diverrà il simbolo ufficiale per rappresentare la nostra città in quest'ardua sfida. Per saperne di più giurisprudenza CdS 803/2012 su revoca assessori Con la sentenza 803/2012 il Consiglio di Stato conferma che il riferimento a mutate esigenze programmatiche basta a motivare la revoca degli assessori. In questa materia, infatti, il giudice amministrativo difetta del sindacato di merito tassativamente previsto dalla legge per altre ipotesi (cfr. art. 134 cod. proc. amm.) ed il suo controllo sull’esercizio della funzione pubblica è condizionato dal connotato latamente politico della scelta che, pertanto, è insindacabile in sede di legittimità, se non per profili puramente formali concernenti la violazione di specifiche disposizione normative dettate per la nomina e la revoca degli assessori. Su questo punto, pertanto, il Consiglio di Stato, non si discosta dalla solida posizione della giurisprudenza secondo cui gli atti di nomina e revoca degli assessori degli enti territoriali non hanno natura politica in quanto non sono liberi nella scelta dei fini, essendo sostanzialmente rivolti al miglioramento della compagine di ausilio al vertice dell’ente e sottoposti alle eventuali specifiche prescrizioni dettate dalle fonti primarie e secondarie (in particolare gli statuti degli enti medesimi). ancitel 200212 CdS 708/2012 su verbali concorso La carenza, nei verbali della commissione d'esame, della puntuale descrizione del prescelto modus corrigendi non determina la nullità o la invalidità dei verbali stessi. In tal senso deve, invero, rilevarsi che la irregolarità delle operazioni di verbalizzazione non comporta necessariamente la illegittimità delle sottostanti operazioni valutative, atteso che non sussiste alcuna preclusione formale o sostanziale circa la possibilità di rettificare o integrare il contenuto di un verbale in precedenza stilato, purché, ovviamente, non sussistano elementi i quali depongano nel senso che il contenuto del primo o del secondo verbale non sia veritiero. Nei termini di cui innanzi, occorre, dunque che, accanto agli eventuali elementi di mera irregolarità, compaiano ulteriori elementi sintomatici, dai quali dedurre la non corrispondenza sostanziale di quanto riportato nel processo verbale con l'effettiva attività svolta dalla commissione. Ilsole24ore 140212 Tar Veneto 234/2012 su permesso di costruire Il permesso di costruire non può essere negato quando già esistano opere di urbanizzazione primaria. E’ quanto stabilisce il Tar di Venezia nella sentenza 234/2012. Il permesso di costruire è subordinato alla esistenza delle opere di urbanizzazione primaria, o alla previsione da parte del Comune dell'attuazione delle stesse nel successivo triennio, ovvero all'impegno degli interessati di procedere all'attuazione delle medesime contemporaneamente alla realizzazione dell’intervento oggetto del permesso. La giurisprudenza, invero, si è occupata soprattutto delle ipotesi in cui le norme di attuazione richiedevano la previa predisposizione di un piano di lottizzazione per il rilascio del titolo edilizio, ritenendo che il permesso di costruire rilasciato in assenza di tale adempimento non fosse da qualificare solo per questo illegittimo. E secondo il consolidato orientamento giurisprudenziale, riecheggiato in questa pronuncia dai giudici del Tribunale amministrativo di Venezia, ciò che occorre verificare, anche in ipotesi di previa presentazione di un piano attuativo, è, oltre allo stato di edificazione della zona, il suo grado di urbanizzazione primaria e secondaria, in relazione all'adeguatezza e fruibilità delle opere di urbanizzazione medesime, a fronte della consistenza dell’intervento stesso e dell'incremento del carico urbanistico da questo discendente. Ancitel 200212 fuorisacco Omaggio a “l’usignolo d’Italia”, Tito Schipa IL 24, 25 e 26 febbraio la Stagione Lirica di Lecce dedica un grande omaggio all’illustre Tito Schipa, con “L’elisir d’amore” di Donizetti, melodramma giocoso in due atti, la cui aria “Una furtiva lacrima” ha reso il tenore celebre nel mondo. L’Opera va in scena nel Teatro Politeama Greco, con la regia di Tito Schipa Jr., e sotto la direzione di David Agiman; la scenografia è affidata agli studenti dell'Accademia di Belle Arti di Lecce. Il cast vedrà protagonisti, tra gli altri, i vincitori del "Concorso Tito Schipa" svoltosi a dicembre. Info: www.politeamagreco.it; tel. 0832.241468. “Il tempo del ritorno”. Le cromìe fluorescenti di Gianfranco Langatta Apre i battenti presso il Castello Carlo V il nuovo progetto d’arte “Il tempo del ritorno”, con le opere del leccese Gianfranco Langatta “Pagine sparse”. In esposizione nove opere del 1977 caratterizzate da una forte teatralità che spesso travalica la dimensione della tela, come accadde con la memorabile “strisciata di colore” realizzata a Roma tra Campo de' Fiori e Piazza Navona; degno di nota anche l’uso di particolari cromìe fluorescenti. L’autore, attivo per lungo tempo tra Roma e New York , è scomparso in Brasile nel dicembre del 2010. La mostra si chiude il 6 marzo. ∞∞∞∞∞∞∞∞∞∞∞∞∞∞∞∞∞∞∞∞∞∞∞∞∞∞∞∞∞∞∞∞∞∞∞∞∞ Nel dubbio, togli. Togli sempre. Cominciando dagli aggettivi Carlo Fruttero, (1926 –2012), scrittore e traduttore. accadde oggi nel 1495 re Carlo VIII di Francia entra a Napoli, reclamandone il dominio; nel 1931 viene varata la Amerigo Vespucci: il veliero è tuttora utilizzato per l'addestramento degli allievi dell'Accademia Navale di Livorno. ∞∞∞∞∞∞∞∞∞∞∞∞∞∞∞∞∞∞∞∞∞∞∞∞∞∞∞∞∞∞∞∞∞∞∞∞∞ a cura dell'ufficio documentazione del settore “politiche comunitarie” contatti / info marco laudisa – laura starace 0832.682975-74 [email protected]