qualità... che sfida il tempo
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qualità... che sfida il tempo
qualità... che sfida il tempo qualità... qualità...che sfida il tempo che sfida il tempo qualità... che sfida il tempo qualità... che sfida il tempo Il mondo sta cambiando a una velocità siderale. I gusti sono in continua mutazione. La rete ha scardinato le leggi di mercato. Oggi le parole chiave sono: prosumer, impollinazione, crowdsourcing, partecipazione, social network, empatia, user generated content… parole che fino a qualche anno fa non facevano parte dell’alfabeto del business. Non esiste più un unico mercato di massa, ma masse di mercati di nicchia. Tutto sta cambiando. Anche le vecchie parole assumono oggi nuovi significati. IL LUSSO OGGI SIGNIFICA ‘ALTRO’ Il lusso non è più legato a prodotti costosi o a status symbol. Oggi il lusso è soggettivo. è diverso da persona a persona. Un tempo il bene di lusso veniva spiegato basandosi esclusivamente sul prodotto. Oggi il lusso è fondato sull’esperienza, su come quel bene e quel servizio è vissuto dalle persone e non più sulle caratteristiche o sul prezzo. Oggi il lusso è un verbo. Il lusso è parola attiva, non è più qualcosa che viene pensato, prodotto e venduto sul mercato. Quello che ora conta è il sensuale, meraviglioso feeling che le persone cercano da un prodotto di lusso. Oggi il lusso è personalizzazione, è l’impressione di avere qualcosa che è stato realizzato solo per te. Quindi lusso non è più ostentazione, distinzione e puro narcisismo, bensì esperienza unica, intensa, discreta e basata su valori condivisi. IL TARGET ORMAI NON ESISTE PIÙ Oggi concetti come consumatore, cluster, target da colpire, sono ormai obsoleti e ‘fuori corso’. Nel 2007 Time magazine ha eletto persona dell’anno ‘YOU’, ovvero tutti coloro che si esprimono pubblicamente attraverso testi, video e podcast audio e che stanno condizionando fortemente non solo i media e l’informazione, ma anche le decisioni aziendali. Oggi sono le persone che con i propri comportamenti, le loro mutazioni e la loro creatività influenzano, ispirano e influiscono fortemente sulle scelte delle multinazionali. IN UNO SCENARIO SEMPRE PIÙ RAPIDO E GLOBALE È TEMPO ANCHE DI RIPENSARE AL MADE IN ITALY. Il concetto di made in italy ha, in molti casi, perso il suo senso, quantomeno letterale. La politica della delocalizzazione industriale è purtroppo una pratica diffusa e praticata dalla gran parte delle aziende italiane. Il made in italy in alcuni casi rimane ancora figlio degli anni ‘80, legato a vecchi stereotipi, agli status symbol, all’ostentazione e all’edonismo fine a se stesso. In questo contesto nasce ITALIA INDEPENDENT. La vision, la mission e la “filosofia”di Italia Independent sono, in gran parte, contenuti nel proprio nome. L’Italia non è solo il luogo dove opera e risiede l’azienda, ma è anche il principale luogo ispiratore e motore del progetto-azienda Italia Independent.I progetti di I-I sono ideati, concepiti, realizzati e interamente prodotti all’interno dei confini italici. I.I. è un progetto che nasce dall’urgenza di aggiornare il made in italy, di fare un reload al made in italy, di dare vita a un MADE IN ITALY 2.0 Con questo claim e questa filosofia non si vuole rinnegare il lavoro più che ventennale compiuto da chi ha costruito il made in italy. Desideriamo aggiornarlo. Metterlo al passo con i tempi.Uscire dagli stereotipi e sintonizzarsi con il mondo globale che si muove rapidamente. ITALIA INDEPENDENT si propone di realizzare “personal belongings”: oggetti unici e innovativi, espressione diretta dell’esperienze e dei gusti delle persone indipendenti. L’INDIPENDENTE è un uomo libero, è colui che non ha timore di essere se stesso: è un beauty seeker, sceglie la “bellezza” a prescindere da griffe, marche etc.. L’INDIPENDENTE rifiuta l’omologazione di massa, anzi utilizza la propria creatività e fantasia per mixare stili diversi e si rende riconoscibile attraverso dettagli. L’INDIPENDENTE è un passionale, non è indifferente alla realtà che lo circonda, ma la osserva e ne coglie i frammenti più rilevanti. L’INDIPENDENZA è quindi un mindset. Trascende l’età, la nazionalità, la cultura, la religione, il sesso. Stile, qualità e artigianalità - i tre capisaldi del m.i.I. - non sono piu’ sufficienti per emergere in questo nuovo contesto. È necessario fare un reload: ricaricare i concetti per acquisire informazioni aggiornate. È necessaria continuità e miglioramento, ma anche rottura rispetto al passato. AGGIUNGERE INNOVAZIONE ALLA TRADIZIONE Per la persona indipendente la qualità non basta. Un prodotto o un marchio oggi è percepito come nuovo solo se ha una forte innovazione nel concetto, nei materiali, nella funzionalità. Ferma restando la reale italianità. Per Italia Independent l’innovazione consiste nell’utilizzare nuovi materiali quali il kevlar, la cordura di DuPont, il Goretex o il carbonio insieme a tessuti “nobili” come il cashmere di Loro Piana o il lino per realizzare delle interpretazioni di prodotti classici. Da qui è nato il tuxedo jacket in cordura, il vaso in tessuto, la borsa in kevlar, gli occhiali in carbonio. INNESTARE VELOCITÀ ALL’ARTIGIANALITÀ Italia Independent crede nel made in italy inteso come cura nei dettagli, qualità, stile, semplicità e processi produttivi artigianali. Per questo lavoriamo con piccole e medie aziende e artigiani che eccellono nella loro categoria: Arfango per la scarpe fatte a mano, sartoria Sartena per il taglio delle giacche e dei vestiti, la camiceria Finamore di Napoli per il quattro bottoni I-I. Ma a questa cura e artigianalità va associata la rapidità e la capillarità che oggi solo la rete può dare. Tutti i prodotti Italia Independent saranno venduti prevalentemente in rete sul sito www.italiaindependent.com e in pochi selezionati fashion store partner del progetto I-I (Barneys a New York, Colette a Parigi, Corso Como 10 e Biffi a Milano, Luisa Via Roma a Firenze). DALLA COLLEZIONE AI PEZZI UNICI Il made in italy si porta dietro una serie di retaggi anni ’80: la collezione, lo status symbol, il total look e la griffe. Italia Independent vuole essere libera di operare e indipendente da certe costrizioni o simboli senza più significato. Italia Independent non è obbligata a presentare ogni 4-6 mesi collezioni stagionali; preferisce invece parlare di no season e introdurre nuovi pezzi unici quando questi siano davvero innovativi e originali.Il concetto di pezzo unico è legato principalmente alle modalità di realizzazione artigianale dei prodotti I-I. ABBINARE LA CONTAMINAZIONE ALLO STILE. Molto è già stato detto e fatto. La vera creatività oggi sta nel remixare esperienze e stili differenti. Nel caso di Italia Independent l’associazione di materiali di origine diversa e la fusione di tradizione e innovazione rappresentano la filosofia e il valore principale del progetto. Uno dei temi ricorrenti tra i pezzi unici I-I è quello di reinterpretare con stile un capo d’abbigliamento o un’icona riconoscibile: da qui deriva il progetto di realizzare un classico blazer in felpa oppure il candelabro in carbonio. Contaminazione significa anche distribuire la propria visione su diversi mercati, dall’abbigliamento all’home decor, dagli occhiali alle auto. Italia Independent è un marchio nomade e dinamico, libero e indipendente dalle costrizioni merceologiche. SOSTITUIRE LA NATURALE IMPERFEZIONE ALLA SOPORIFERA (E SPESSO SIMULATA) ECCELLENZA Siamo umani. Siamo una forza. Perché siamo naturali. E quindi imperfetti. Basta con la qualità totale vista come concetto guida di un prodotto. Le persone indipendenti riconoscono un plus nella naturalità e nella congenita imperfezione. I prodotti I-I per i materiali utilizzati e per il processo produttivo artigianale saranno diversi l’uno dall’altro, ognuno con piccole imperfezioni - il più delle volte impercettibili - e per questo unici. Tutti gli occhiali fluo sono colorati interamente a mano, questo li rende realmente unici. Le persone indipendenti non sono perfette, e perciò preferiscono circondarsi di cose uniche e imperfette che rappresentino la loro complessa identità. PASSARE DALLO STATUS SYMBOL AL “ME UNIQUE SYMBOL” La persona indipendente rifiuta l’omologazione di massa e non ha bisogno di prodotti o feticci come segnali di riconoscimento da ostentare, ma si circonda di cose belle e intense per condividerne i valori, estetici e simbolici. Senza alcuna smania d’ostentazione. Il fine ultimo è il raggiungimento di una soddisfazione intima e profonda, una gratificazione concreta. DALL’AZIENDA DI PRODOTTI DI MODA A UN MARCHIO DI PROGETTI DI STILE Per tutte le caratteristiche distintive che abbiamo elencato e che differenziano Italia Independent da altri marchi e aziende operanti sul mercato. Questo significa da una parte essere indipendenti e liberi dalle costrizioni merceologiche e di categorie e dall’“obbligo” di presentare collezioni stagionali, dall’altra significa lavorare su dei progetti realizzati e disegnati all’interno di Italia Independent, e lavorare poi con aziende italiane che rappresentano l’eccellenza nella categorie in cui operano. Quest’approccio significa anche una modalità nuova di lavorare che parte dall’idea, alla ricerca dei materiali e successivamente all’individuazione del fornitore giusto, il tutto con un continuo monitoraggio e controllo del processo da parte di Italia Independent. DALLE CAMPAGNE PUBBLICITARIE AL BLOG Anche la comunicazione di I-I, di conseguenza, è destinata a differenziarsi rispetto ai suoi competitor, in linea con i profondi cambiamenti che il mondo del business e la società dei consumi hanno attraversato in questi ultimi anni. I-I non fa campagne pubblicitarie above the line. Preferisce invece utilizzare la rete e il proprio blog, contenuto all’interno del sito, per concentrare tutta l’informazione e comunicazione sulla propria attività. Consapevoli del fatto che oggi sono le persone che con i propri comportamenti, le loro mutazioni e la loro creatività influenzano, ispirano e influiscono fortemente sulle scelte delle aziende, abbiamo aperto, attraverso il blog, uno spazio libero di comunicazione con le persone indipendenti: non solo acquirenti dei pezzi unici I-I, ma anche persone che utilizzano lo spazio del blog per esprimere le loro opinioni. Nel blog non parliamo solo delle attività di I-I ma anche di economia, mercato, globalità, marketing, architettura, arte, costume, artigianato, web 2.0, futuro sostenibile, materiali, politica, Cina, abbigliamento…Gli utenti del blog vengono coinvolti direttamente nella fase dell’ideazione dei pezzi unici e della presentazione sul mercato. Italia Independent è quindi una sfida. Una sfida al mercato, alle convenzioni e ai vetusti stereotipi. Be independent. Italia Independent: made in Italy 2.0 BORSALINO & ITALIA INDEPENDENT UNA NUOVA PRESTIGIOSA COLLABORAZIONE A PITTI UOMO 2009 Borsalino & Italia Independent: la freschezza della novità che non dimentica l’esperienza della tradizione. Borsalino vuol dire Cappello da oltre 150 anni, 150 anni di storia e tradizione, ma soprattutto di stile mai tramontato che lo hanno reso protagonista dell’eleganza firmata Made in Italy. Italia Independent, giovane marchio di progetti di stile fondato da Lapo Elkann, capace di fondere insieme tradizione e innovazione, eleganza classica e stile contemporaneo, unendo il saper fare del Made in Italy con materiali e tessuti tecnici, innovativi e versatili. Due realtà, due aziende, due brand unite da un progetto che vede il cappello come opera d'arte, manufatto prezioso e frutto di una sapiente e centenaria artigianalità che si sposa con l’approccio e lo stile contemporaneo. In occasione di Pitti Uomo 2009, Borsalino e Italia Independent presenteranno tre speciali modelli “Borsalino fatto a mano per Italia Independent”. Il primo è un cappello in feltro la cui lavorazione dura sette settimane e raggiunge la perfezione solo dopo 72 passaggi, ripiegabile all'occorrenza nella tasca e poi nuovamente indossato senza difetto alcuno. Il modello è disponibile in svariati e freschi abbinamenti cromatici blu klein e azzurro, marrone e viola, lavanda e rosso lampone. Il secondo modello è realizzato in Cordura®, lo stesso materiale usato per il tuxedo jacket di Italia Independent; ed infine il terzo modello utlizza un pannolana con fantasie, realizzate in esclusiva per I-I, ispirate dallo stile grunge di Seattle e dal peacoat I-I. "Una delle prerogative di Italia Independent è quella di reinterpretare le icone d'abbigliamento e renderle più vicine allo stile contemporaneo. Lo abbiamo già fatto con la giacca da smoking, con il doppiopetto e con il piumino" racconta Lapo Elkann "Oggi per me è un onore poter collaborare con un marchio di stile storico e globale come Borsalino. Con questa operazione il nostro comune obiettivo è quello di trasformare un'icona evergreen dell'eleganza in un nuovo oggetto di culto anche per le generazioni più giovani". “In passato abbiamo creato generazioni di stile, oggi creiamo lo stile delle nuove generazioni -aggiunge Roberto Gallo AD e Presidente della Borsalino - ed è questo uno dei motivi principali che ci ha spinto verso la partnership con Italia Independent, la loro capacità di unire passato presente e futuro mantenendo elevata la qualità e l’eleganza del prodotto.” I SEGRETI DEL FELTRO E I MAESTRI BORSALINO I cultori del cappello dicono di Giuseppe Borsalino: “Le sue erano le più abili mani da cappellaio che si fossero mai viste.” Cappelli pregiati, lavorati rigorosamente a mano con i materiali migliori. Il ciclo produttivo del feltro si è sviluppato nel tempo, ma l’artigianalità è ancora quella degli inizi. Il vero segreto dei “Borsalino” sta nelle mani di chi lo produce, perché il feltro parla nelle mani, mani forti e al tempo stesso sensibilissime, capaci non solo di sentire le minime imperfezioni, ma anche di riconoscere al tatto la qualità e il tipo di pelo. Ecco come nasce un vero Borsalino… dalla soffiatura alla spedizione: Soffiatura: è l’avvio della produzione del vero Borsalino che permette di definire la qualità del melangio e quindi del futuro cappello. Il cappello è prodotto in varie qualità di pelo: garenne, lepre, coniglio, e rat mousquet. Il pelo viene mescolato e soffiato in una speciale macchina, chiamata appunto soffiatrice. Imbastitura: Il secondo passaggio è l’imbastitura. Il processo avviene tramite macchine “imbastitrici”. Per mezzo di un processo d’aspirazione, il pelo in caduta si attacca al cono che rotea all’interno di una campana e viene fissato definitivamente grazie a un getto di acqua calda. Prefollatura: Una volta formata la campana di feltro, si procede a un primo rafforzamento tramite le “gheise” e “rollettine”. Queste macchine, sfruttando il movimento meccanico, permettono alle fibre di saldarsi efficacemente tra di loro e quindi di ottenere un feltro più compatto. Visitaggio: in questa fase ogni cloche viene sottoposta a un accurato controllo per scoprire eventuali difetti. Le cloche che non rispondono ai rigorosi criteri di qualità vengono scartate e non più riutilizzate. Bagnaggio: Si procede quindi alla prima riduzione della misura della Cloche tramite il bagnaggio. Follatura: Le Cloche vengono ridotte ulteriormente e raggiungono le dimensioni desiderate grazie a un passaggio attraverso tre differenti macchine. (Per feltri particolarmente pesanti si utilizza una speciale apparecchiatura detta follone a martelli, la quale sintetizza in un'unica operazione i passaggi nelle follatrici.) Assemblaggio Bollette: Dopo l’asciugatura, i feltri vengono passati nel “Magazzino in bianco” in cui avviene l’assemblaggio e la suddivisione per qualità e colore. Tintura: Si passa quindi alla tintura dei feltri, che viene eseguita in macchine a pressione atmosferica, alla temperatura di ebollizione, in un tempo variabile dai 90 ai 240 minuti in base al peso dei feltri. Macchinette - Apprettature - Sbridaggio Dopo la tintura, i feltri passano alle macchinette per un’ulteriore fase di riduzione delle dimensioni, con un processo analogo a quello del bagnaggio. Si procede quindi all’apprettatura per mezzo di una sostanza naturale (gommalacca) e al cosiddetto sbridaggio, cioè alla prima informatura. Informatura Scotti: In questo passaggio al feltro vengono date la forma e la misura desiderate per mezzo di calchi in alluminio posizionati in una macchina funzionante a vapore e ad aria compressa. Pomiciatura - Informatura di Seconda Queste fasi consentono al cappello il raggiungimento di quella qualità eccelsa che distingue un Borsalino da un normale cappello. Nella pomiciatura viene lavorata la superficie del feltro attraverso macchine speciali e particolari carte smerigliate (in alcuni casi viene usata anche la pelle di pescecane). Nell’informatura di seconda, invece, viene data la forma definitiva alla cloche. Visitaggio: Nel visitaggio il feltro viene sottoposto ad un ulteriore controllo, appunto visitato, per rilevare eventuali difetti sfuggiti in precedenza. Bridaggio: Il bridaggio consente al feltro, grazie a una speciale apparecchiatura, di essere preparato per ricevere la forma definitiva del cerchio. Finissaggio: Questa è la fase finale che racchiude gli ultimi passaggi: guarnizione, cucitura della fodera, cucitura del marocchino, cucitura del canneté, applicazione di altri accessori eventualmente richiesti dal cliente, stiratura, ulteriore visitaggio, collaudo finale, imballo e spedizione. Tutto questo ciclo ha una durata media di circa sette settimane. Nomen omen dicevano i latini, il destino e la natura di “care label” sono racchiusi nel suo nome. CARE come cura,attenzione e rispetto. CURA della ricerca della qualità del denim cimosato e degli altri materiali utilizzati. ATTENZIONE per il dettaglio e per l'impatto ambientale. RISPETTO nei confronti del processo di lavorazione, verso i partner produttivi e, specialmente, verso l'acquirente finale che, attraverso l'utilizzo nel tempo, modellerà il jeans sul proprio corpo rendendolo unico. In alcuni modelli della collezione, la label, cioè l'etichetta retrocinta (Paper Patch) è "vergine"; il marchio Care Label si rende visibile solo a seguito dell'uso prolungato o dopo il lavaggio. SONO JEANS CHE NON HANNO BISOGNO DI UN'ETICHETTA PER AVERE UNA PROPRIA IDENTITÀ. Quindi Care label è inteso sia come "marchio attento"sia come "etichetta di manutenzione/lavorazione"per evidenziare la qualità dei materiali e della realizzazione. Il cimosato è il vero denim originale prodotto sui vecchi telai a navetta; il colore della cimosa è riportato come segno identificativo nella tasca posteriore del jeans e sul quinto taschino. I bottoni, in puro rame, con l'uso e l'ossidazione cambiano colore e scoprono il logo della "family" ovvero il tipo di jeans, a cui appartengono. Dettagli, dicevamo. Come il pendente porta iPod in denim ricamato, le stampe interne stampate in serigrafia e che contengono la password per accedere al blog di Care Label, oppure l'originale scatola che contiene i jeans. STILE, PASSIONE, PROFESSIONALITÀ, ESPERIENZA, CREATIVITÀ, CURA E RISPETTO sono le parole chiave che identificano Care Label. Per questo ci piace parlare di European Way of Denim; un percorso che miscela passato e innovazione, stile classico e tagli contemporanei, artigianalità nella lavorazione e creatività nelle soluzioni. Il nuovo vecchio mondo del denim è ideato, disegnato, prodotto e lavato interamente in Italia. Quindi Care è anche recupero e valorizzazione di quel "saper fare" e professionalità di cui l'Italia è piena. CON CARE LABEL IL JEANS DIVENTA CIÒ CHE È. Il jeans Care Label nasce con l'obiettivo di far vivere l'esperienza personalizzata del denim. Chi indossa i Care Label non è un semplice consumatore, bensì l'ultimo e il più importante anello della catena produttiva del valore. EUROPEANDENIMLINE European denim line significa passione per il jeans ed esperienza internazionale da quasi vent'anni, quella di Leopoldo Durante e del suo team di lavoro. Il progetto Care Label è reso possibile anche dai partner, che,con entusiasmo, hanno voluto condividere i valori e le intenzioni del progetto. Come Enrico Gallo della Torinonovantuno che, oltre ad occuparsi della distribuzione, ha messo a disposizione il suo know how strategico per il progetto e Lapo Elkann che con la sua passione per la qualità e l'artigianalità si è entusiasmato per i concetti e per lo stile Care Label. TESSUTI/CIMOSATI La cimosa red/blue certifica l'originalità di Care Label. Nella versione dry indaco o destroyed bull sono realizzati i capostipiti dell'idea di cultoamore che è alla base dei nostri jeans. Oltre alla versione black con cui è realizzato anche il progetto AMFAR, la white in indaco vegetale ed our flag con il tricolore italiano. C’era una volta Pantofola d’Oro, un marchio artigianale, convinto che il prodotto avesse un’anima, che la qualità fosse il suo vero fondamento, capace di parlare al cuore dei più grandi atleti e campioni. Quel marchio c’è ancora, si chiama Pantofola d’Oro ed è divenuto leggenda perché nella sostanza non è mai cambiato: stessa dedizione, stessa voglia di interpretare, anno dopo anno, i sentimenti del proprio tempo. L’ultima collezione si chiama “PDO1”, frutto della collaborazione con Lapo Elkann recentemente entrato a far parte nell’advisory board. Non proprio un caso, dal momento che il prodotto di punta della collezione è la “Allenamento ‘66”, evoluzione del modello omonimo, così chiamata nel 1966 da John Charles, bomber bianconero e pupillo dell’avvocato Agnelli. Una sinergia che si è concretizzata su tutti i fronti: in termini di prodotto, con Italia Independent, e in termini di comunicazione, con Independent Ideas. La factory creativa si è occupata del progetto complessivo di rebranding, rivisitando l’heritage e gli aneddoti più significativi e poetici della storia del brand. Come quello di Emidio Lazzarini, storico fondatore di Pantofola d’Oro, che amava regalare una polo in coordinato ai giocatori che indossavano le sue scarpe. Una tradizione rivitalizzata in una speciale linea di Polo , proposte singolarmente o in abbinata alla scarpa, disponibili a partire dalla primavera estate 2009. Accanto all’antica bottega, il primo monomarca Nella splendida cornice del centro storico di Ascoli, una location carica di significato. A pochi passi dall’ubicazione dell'antica bottega aperta dai Lazzarini nel 1886, in un affascinante palazzo d’epoca, si trova il concept store di Pantofola d'Oro. All’interno, i nuovi modelli uomo e donna Pantofola d’Oro 1886 e Pantofola d’Oro Sport mentre per i più piccoli sono disponibili le versioni “mignon” by Pantofolina. Servizio post-vendita Sostituzione delle suole Pantofola d’Oro La risuolatura viene effettuata nei nostri laboratori artigianali di Ascoli Piceno. Per usufruire di questo servizio è sufficiente riconsegnare le scarpe al rivenditore autorizzato. Le stesse, risuolate, potranno essere ritirate dopo 20 giorni. Il costo dell'intervento varia a seconda del tipo di suola utilizzata. È inoltre possibile acquistare soltanto le suole, sia in cuoio sia in gomma, nel caso si preferisca far effettuare il lavoro al proprio calzolaio di fiducia. Scarpe su misura, oggi Qualità, tradizione, materiali pregiati, sapienza artigiana "Su misura" è sinonimo di qualità, tradizione, materiali pregiati, sapienza artigiana. Il marchio Pantofola d’Oro è sinonimo di tutti questi valori. E oggi li ripropone in una formula nuova, vincente e caratterizzante per chi la sceglie. Qualità unica e garantita Ogni Pantofola d'Oro è acconpagnata da un certificato di garanzia e unicità Questo Certificato garantisce l’acquisto di un’autentica Pantofola d’Oro. Ogni scarpa viene realizzata rigorosamente a mano, come vuole la nostra secolare tradizione. Le piccole differenze che si possono riscontrare, anche tra gli esemplari di uno stesso paio, non sono da considerarsi imperfezioni, bensì testimonianze dell’unicità di questa calzatura che racchiude in sé tutte le caratteristiche dell’opera d’arte.