Emergenza freddo Una task force per i senzatetto

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Emergenza freddo Una task force per i senzatetto
Temperature polari
Emergenza freddo Una task force per i
senzatetto
Emergenza freddo, salvata badante «Clochard?
Aumentati i posti letto». Assistenza L' assessore Moioli:
giorni difficili, siamo pronti
La morsa del gelo non molla la stretta sulla metropoli e ne mette a nudo le fragilità. Di ora in ora, aumenta il
numero degli anziani colti da malore per strada. E cresce quello dei senzatetto, uomini e donne. Ieri, summit
in Comune della task force per l' emergenza freddo. Con l' occhio alle previsioni meteo. Pessimistiche: dopo
il gelo, la neve. Che ha portato in serata alla cancellazione di 30 voli. Dal servizio metereologico dell' Arpa
(Agenzia regionale per l' ambiente) annunciano nevicate in quantità, fino a 20 centimetri. E padre Clemente
Moriggi, che gestisce più di 600 posti letto nei centri d' accoglienza, al termine del vertice di ieri in
assessorato, ha lanciato un messaggio: «Gli stranieri irregolari non saranno denunciati, se vengono nei
centri. Molti senzatetto rifiutano l' assistenza, perché temono di essere denunciati alla Questura. Non
accadrà. Questa è una emergenza umanitaria. Il freddo, questo freddo, li può uccidere». Per venerdì è stata
già programmata una nuova riunione della task force. In Comune, spiega l' assessore Mariolina Moioli, si
monitora la situazione di ora in ora. «Al momento - spiegava ieri pomeriggio - abbiamo aggiunto 60 nuovi
posti letto ma conto di recuperarne altri». Sessanta in più oltre ai 400 già disponibili (e pieni) del dormitorio di
Viale Ortles. E nei centri di accoglienza, cominciando da quello di via Saponaro, vengono intanto allestiti
ricoveri di fortuna, con gli ampi soggiorni, trasformati in alloggi per la notte. Il Comune ha acquistato altri 500
sacchi a pelo e la Protezione Civile ha messo a disposizione della task force per l' emergenza freddo quattro
mezzi. In tutto, in città, sono mobilitate sette unità mobili (quattro della Croce Rossa, più quelle della
Fondazione Fratelli di San Francesco, della Ronda della Carità e dei City Angels), durante le ore notturne.
Mentre la prima unità mobile diurna, realizzata con la collaborazione di Atm e della polizia municipale, ha già
avvicinato in pochi giorni un centinaio di clochard, accampati nelle vie del centro storico. Una minima parte
del popolo di derelitti: nelle ultime settimane, sono almeno 150 quelli censiti tra piazza Duomo e corso
Vittorio Emanuele. Vite al limite. Ma anche vite quasi distrutte dalla sera alla mattina. Come quella di una
donna peruviana di 42 anni, soccorsa all' alba di domenica davanti al consolato del Marocco, in via
Martignoni, dove si era riparata dopo aver vagato per giorni. Rischiava di morire congelata. «L' anziano di cui
era la badante - spiegano i soccorritori - è morto appena dopo Natale e la famiglia di Paderno dove lavorava
l' ha messa alla porta». La donna, strappata alla strada, è stata ricoverata nel dormitorio femminile di via
Zurigo. In campo anche l' Associazione Medici Volontari. Il direttore, Carlo Geri, spiega che «l'
esperienza di avvicinare i clochard al risveglio è particolarmente significativa. E sembra dare buoni
risultati». L' inverno, aggiungono altri operatori e volontari (400 solo quelli con Padre Clemente) è «il più
duro, il più freddo che ricordiamo da anni». E ha trovato molti impreparati ad affrontarlo in città. Gli anziani,
soprattutto. La conferma arriva dal 118. Oltre 1500 le richieste di intervento alle 17 di ieri. Un numero che
sale di giorno in giorno. E una media di 35 anziani ricoverati in pronto soccorso, dopo essere stati colti da
malore per strada o scivolati sul ghiaccio. Paola D' Amico [email protected]
D' Amico Paola
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(6 gennaio 2009) - Corriere della Sera