Area Internazionale

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Area Internazionale
Consiglio Nazionale dei Dottori Commercialisti e degli Esperti
Contabili
Area Internazionale
Piano di attività 2008-2012
Consigliere delegato: Giancarlo Attolini
Consiglieri co-delegati: Roberto D’Imperio, Stefano Marchese
Marzo 2008
INDICE
1. Piano strategico
1.1 Il contesto internazionale
1.2 Le ragioni per la presenza e l’attività internazionale del CNDCEC
1.3 Missione
1.4 Valori
1.5 Obiettivi strategici
2. Piano operativo
2.1 Monitoraggio attività comunitaria ed internazionale
2.2 Partecipazione ad organismi e gruppi internazionali
2.3 Cooperazione bilaterale
2.4 Progetti mirati
2.5 Eventi e conferenze
2.6 Traduzioni
2.7 Comunicazione
3. Aspetti organizzativi
3.1 Risorse esterne
3.2 Risorse interne
4. Considerazioni conclusive
Allegati
All.1 Quadro riepilogativo partecipazione internazionale al 31.12.2007
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1. Piano strategico
1.1 Il contesto internazionale
Dottori commercialisti ed Esperti contabili svolgono oggi la propria attività in un contesto
caratterizzato dalla velocità, dall’estensione sempre più ampia dei confini territoriali, e
dalla mutevolezza del contesto normativo nazionale ed internazionale. Il confronto con le
realtà professionali e con le caratteristiche socio-economiche di altri Paesi avviene
ineluttabilmente nel nostro quotidiano operare, per via del supporto alle imprese da noi
assistite e che operano variamente nei mercati esteri, o per via della crescente
concorrenza con i colleghi, con le associazioni professionali di altri Paesi o con le
multinazionali che offrono servizi di consulenza di ogni genere. La domanda da porsi è
forse quella del grado di consapevolezza che abbiamo di questi fenomeni – cosa e
quanto sappiamo e come ci organizziamo?
In ottemperanza alla propria missione istituzionale, ai sensi dell’articolo 29 del nuovo
ordinamento professionale sancito nel d.lgs. 139/05, il CNDCEC partecipa a diverse
organizzazioni internazionali, in rappresentanza degli iscritti. Tuttavia la previsione
normativa va opportunamente letta, considerata ed implementata alla luce della
continua evoluzione delle dinamiche internazionali, che interessano in maniera trasversale
tutte le aree disciplinari in cui operano i dottori commercialisti e i futuri esperti contabili.
1.2 Le ragioni per la presenza e l’attività internazionale del CNDCEC
La presenza del CNDCEC nel tessuto delle relazioni internazionali e in particolare nelle sedi
che più direttamente interessano la professione economico-giuridico-contabile risponde
a diverse esigenze strategiche, di seguito evidenziate.
PARTECIPAZIONE AL PROCESSO NORMATIVO
Attiene sia alle tematiche tecniche nell’area contabile, fiscale e societaria, sia alla stessa
regolamentazione relativa all’accesso e all’esercizio della professione. La normazione, sia
essa di fonte auto-regolamentare o del legislatore comunitario, segue un percorso
articolato prima di giungere all’approvazione finale e dunque al conseguimento
dell’efficacia vincolante.
PROMUOVERE LA COMPETENZA DEI PROFESSIONISTI E LA QUALITÀ DELLE PRESTAZIONI PROFESSIONALI
Interessa le scelte e i bisogni dei singoli professionisti, i quali sono circondati dalle
innovazioni tecnologiche e si trovano ad operare in un mercato caratterizzato da una
crescente concorrenza internazionale. In questo senso si presentano tre esigenze
fondamentali:
riqualificare le competenze consulenziali, rendere più snella ed efficiente la
struttura dello studio professionale e predisporre delle “strategie di marketing”;
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creare network, a livello nazionale ed internazionale, come modelli alternativi e
flessibili per la gestione dei rapporti associativi, nonché come opportunità per
collegarsi con realtà produttive di beni e servizi all’estero;
rispondere ad una forte aspettativa circa l’affidabilità della prestazione
professionale, in particolare per quanto riguarda il settore della revisione e dei
servizi ad essa assimilati, in risposta alle crisi di diversi gruppi multinazionali
verificatesi di recente.
EVOLUZIONE DELLA FUNZIONE DELL’ORDINE PROFESSIONALE
Promuovere, anche a livello internazionale, il riconoscimento all’ordine professionale del
ruolo di parte sociale, attore delle relazioni economiche, e non solo quello di partner
tecnico o finanziatore della elaborazione tecnica di norme professionali.
SINERGIE E PRIORITÀ NELL’AGENDA INTERNAZIONALE
Favorire, a livello internazionale, l’attenzione ai temi e agli interessi che concretamente
interessano la professione italiana. In altri termini “vivere” e non “subire” il fenomeno della
globalizzazione delle relazioni professionali, favorire nei vari tavoli internazionali la
trattazione dei temi che incidono realmente sulla nostra professione ed agire sulle priorità
di budget da accordare coerentemente ai progetti che ne rappresentano la risposta in
termini di sinergie internazionali.
In particolare, a livello internazionale si tratta di sottolineare che la professione contabile
non va ridotta alla sola categoria dei revisori contabili - i temi sui quali focalizzare l’attività
di gruppi e commissioni vanno ben oltre la statuizione di principi di revisione, e il connesso
sviluppo di guide e manuali, i sono moltissime altre attività, svolte quotidianamente dai
professionisti che meritano un attento raccordo a livello internazionale.
AGIRE DA PORTAVOCE DELLA PROFESSIONE ECONOMICA E CONTABILE
In particolare a livello europeo, e con riferimento alle istituzioni comunitarie, si tratta di
esercitare un’efficace azione di lobbying per incidere in maniera effettiva sulla normativa
nelle aree di interesse della professione – specificamente, nel reporting finanziario,
nell’asseverazione economico-contabile, nella sostenibilità, nella revisione contabile, nella
fiscalità e nel diritto societario, attraverso un’intensa ed attiva partecipazione al processo
legislativo comunitario. Tale attività va svolta, in primis, tramite una qualificata
partecipazione alla federazione europea di professionisti contabili (European Federation
of Accountants - FEE) e di concerto con le altre professioni europee. In altri termini, oltre
alla rappresentanza riconosciuta “di diritto” al CNDCEC, è opportuno che vi sia una
rappresentanza “effettiva” e capillare attraverso l’interazione con tutte le istituzioni
comunitarie rilevanti.
1.3 Missione
L’Area Internazionale del CNDCEC, nel porre le sue competenze e professionalità al
servizio della professione italiana e della struttura del CNDCEC e delle Aree operative,
intende perseguire questa missione:
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FAR EMERGERE A LIVELLO INTERNAZIONALE LA PROFESSIONE ITALIANA QUALE PROFESSIONE DI PRIMO LIVELLO IN
TERMINI DI COMPETENZE PROFESSIONALI, DI ATTENZIONE E DI CURA DELL’INTERESSE PUBBLICO, DI LEADERSHIP
STRATEGICA E PROPENSIONE ALL’INNOVAZIONE.
1.4 Valori
I valori indicati nel seguito riflettono i principi fondamentali che i Consiglieri delegati
all’Area Internazionale, tutto lo staff di Area e tutti i colleghi delegati a rappresentare il
CNDCEC in ambito internazionale dovranno perseguire e fattivamente impersonare, nella
percezione di tutti gli interlocutori:
Integrità
Competenza
Trasparenza
L’Area Internazionale è consapevole del fondamentale apporto delle risorse umane di cui
ha il privilegio di avvalersi e si impegna a riconoscere il loro contributo ed a consentire e
concordare percorsi di formazione e crescita professionale in linea con le competenze, le
attitudini e le aspirazioni di ciascuno; sotto il profilo dell’organizzazione del lavoro, ci
impegniamo a creare un ambiente di lavoro fondato sul rispetto dei valori umani, che
bilanci in maniera armoniosa i tempi di vita e di lavoro ed offra pari opportunità di
sviluppo professionale alle donne ed agli uomini.
Nella scelta dei delegati internazionali verranno seguiti criteri di trasparenza, individuando
“the best person for the job” e privilegiando i criteri di selezione enunciati nel programma
del CNDCEC, ovvero la competenza tecnica, la giovane età anagrafica, le pari
opportunità tra i due sessi, la rotazione ed il rinnovamento dei ruoli al fine di consentire il
più vasto coinvolgimento dei colleghi.
Per quanto riguarda il tema delle pari opportunità, ci impegniamo a realizzare azioni
positive al fine di riequilibrare la presenza delle colleghe donne negli incarichi
internazionali.
Nell’attuare la sua missione e nel rispetto dei propri valori, l’Area Internazionale del
CNDCEC cercherà di operare in maniera efficace ed efficiente e di comunicare con
chiarezza e semplicità di linguaggio, all’interno e verso l’esterno.
1.5 Obiettivi strategici
L’Area Internazionale del CNDCEC si propone il perseguimento dei seguenti obiettivi
strategici:
Obiettivi di primo livello – rivolti all’esterno
incrementare l’attenzione internazionale alle questioni di interesse per le PMI e i
Piccoli e medi studi professionali. In tale ottica rientreranno gli sforzi volti ad
incidere sull’approccio alla regolamentazione del settore contabile e della
revisione, favorendo sin dall’inizio la considerazione della realtà medio piccola
(think small first) e promuovendo una rivoluzione culturale nel modello di
regolamentazione del settore; tale proposta si basa sulla constatazione che il
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tessuto economico fondante di tutte le economie, siano esse sviluppate o in via di
sviluppo, è quello delle PMI; sono in effetti le grandi realtà dinamiche che meritano
un’attenzione separata e particolare, e non viceversa;
diffondere e sostenere in ambito internazionale le competenze e le peculiarità
della professione italiana, dei Paesi latini e dei Paesi del bacino del Mediterraneo,
nonché dei sistemi di diritto codificato; esportare le migliori prassi sviluppate in
Italia, al fine di consentire una più veloce ed armonica evoluzione della professione
economica e contabile, che metta in giusta evidenza il contributo del nostro
Paese, e che eviti attriti con la tradizione culturale ed il sistema giuridico italiano; far
comprendere altresì in ambito internazionale il ruolo del collegio sindacale ed il
valore dei compiti ad esso affidati, diversi ed ulteriori rispetto alla verifica contabile;
promuovere un modello di professione che non sia incentrato in maniera tecnico
specialistica sulle sole attività di contabilità e di revisione, ma piuttosto puntare ad
una ampia ed approfondita preparazione professionale che vede nella
interdisciplinarietà il suo tratto caratterizzante e distinto rispetto alle altre professioni;
salvaguardare in sede di emanazione di standard, e in particolare con riferimento
alla deontologia ed alle regolamentazioni in materia di incompatibilità degli
incarichi, un approccio basato sulla statuizione e la previsione di principi generali e
non di regole dettagliate basate sull’approccio diretto alla casistica (principle
based e non rule based);
favorire lo sviluppo della professione italiana nelle nuove aree di competenza della
rendicontazione sociale ed ambientale e della sostenibilità e diffondere a livello
internazionale la conoscenza
dell’esperienza italiana nell’ambito della
rendicontazione delle imprese non profit e degli indicatori di efficacia ed efficienza
dell’impresa sociale.
contribuire a rafforzare la professione italiana, favorendone il consolidamento nei
settori tradizionali e lo sviluppo nelle nuove aree di competenza, migliorandone la
prospettiva internazionale e la capacità di comprendere i trend di evoluzione
globali;
Obiettivi di secondo livello – rivolti all’interno:
sostenere e supportare l’attività del CNDCEC, dei Consiglieri e di tutte le Aree
operative, contribuendo a
migliorarne la visione strategica attraverso il
monitoraggio e lo studio delle migliori prassi rilevabili in ambito internazionale e il
trasferimento di queste informazioni alle singole Aree di competenza nella struttura
del CNDCEC;
raccogliere le indicazioni politiche e le linee guida che provengono dal CNDCEC
e dalle singole Aree, per farsene portavoce in ambito internazionale, concordando
i piani strategici rivolti al perseguimento degli obiettivi fissati dal CNDCEC;
diffondere informazioni sull’attività degli organismi internazionali e del CNDCEC in
ambito internazionale verso gli Ordini territoriali e gli iscritti, favorendo l’accesso dei
professionisti italiani a strumenti concreti di internazionalizzazione e di
miglioramento delle competenze, per favorire le relazioni internazionali, sia per
l’accesso alle migliori prassi internazionali in tutti gli ambiti della professione e nella
gestione degli studi;
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2. Piano operativo
Nel tradurre in termini concreti le priorità e gli obiettivi strategici va opportunamente
premesso che le attività proposte presuppongono tutte un intervento di tipo trasversale,
volto a fornire al CNDCEC un supporto in tutte le aree e discipline nelle quali il momento
internazionale si presenta come determinante.
Il modello di seguito delineato prevede sia un’attività di tipo tecnico scientifico, sia
un’attività di tipo “diplomatico” o “di rappresentanza” della professione italiana nelle più
qualificate sedi internazionali.
Sette sono gli assi di intervento identificati:
1. monitoraggio dell’attività comunitaria e della normativa professionale di rango
internazionale;
2. partecipazione diretta alle organizzazioni internazionali, sia negli organi di vertice
sia alle commissioni tecniche in cui sono articolate;
3. attivazione e consolidamento di rapporti di cooperazione bilaterale;
4. promozione di iniziative e partecipazione a progetti ad hoc in risposta a specifiche
esigenze e opportunità
5. organizzazione e partecipazione ad eventi e conferenze;
6. attività di traduzione scientifica;
7. attività di comunicazione.
2.1 Monitoraggio attività comunitaria ed internazionale
Di fondamentale rilevanza è il costante monitoraggio dell’attività svolta dalle istituzioni
comunitarie e di altri enti ed associazioni che operano nel contesto europeo. La verifica e
la selezione delle iniziative normative e di ricerca fornisce indicazioni nell’ambito della
pianificazione delle attività e degli interventi nelle opportune/competenti sedi tecniche o
politiche alle quali il CNDCEC partecipa in qualità di membro associato e/o nelle quali
designa il proprio rappresentante. Di crescente importanza il ruolo del Parlamento
europeo, e pertanto il contatto con i parlamentari europei è imprescindibile. Per quanto
concerne la Commissione europea, si segnalano le seguenti direzioni generali quali
significative per l’attività del CNDCEC:
DG mercato interno
DG consumatori e imprese
DG competitività
DG traduzioni
DG controllo finanziario
DG fiscalità
La Commissione Europea, direttamente, ovvero attraverso istituzioni collegate, tramite
molteplici linee di intervento, destina ingenti mezzi finanziari allo sviluppo delle imprese e
delle competenze professionali nei Paesi di nuova adesione e nelle regioni dell’Est
europeo e del bacino del Mediterraneo, aree nelle quali la nostra professione ed il
CNDCEC hanno interessi strategici di grande rilievo. Sarà essenziale sviluppare progetti
che consentano di accedere a queste risorse, al fine di favorire lo sviluppo degli accordi
di partnership messi a punto dal CNDCEC e conseguirne gli obiettivi strategici.
Tra le organizzazioni internazionali vanno poi segnalate:
OCSE – Organizzazione per la Cooperazione e Sviluppo Economico (OECD, con
sede a Parigi), particolarmente attiva nelle ricerche che interessano la
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liberalizzazione degli scambi di beni e servizi e per le propose di normative uniformi
in materia di tassazione.
OMC, Organizzazione Mondiale per il Commercio (WTO), organizzazione di grande
rilevanza, in un contesto di relazioni a vocazione sempre più internazionali per la
professione contabile, in seno alla quale è stato istituito un apposito gruppo di
lavoro dedicato ai servizi professionali.
UNCTAD – United Nations Conference on Trade and Development istituzione che
realizza molteplici attività e progetti nei campi, tra l’altro, della regolazione dei
mercati, dello sviluppo economico e della formazione professionale
IOSCO/CESR – Rispettivamente l’organismo internazionale ed europea che associa
le autorità di vigilanza sui mercati finanziari e borse.
World Bank ed il sistema internazionale di banche regionali per lo sviluppo (Inter-American
Development Bank, African Development Bank, Asian Development Bank) e che destinano ingenti risorse anche nella realizzazione di progetti di sviluppo dell’impresa e
delle professioni in aree che hanno per il CNDCEC grande rilievo strategico; anche nei
confronti di questi potenziali partner dovrà essere avviato e consolidato un processo di
monitoraggio ed interazione.
2.2 Partecipazione ad organismi e gruppi internazionali
La partecipazione agli organismi internazionali richiede già nell’immediato la rigorosa
verifica delle competenze linguistiche e tecniche dei delegati designati alle varie
commissioni e gruppi partecipati dal CNDCEC. La partecipazione del Consiglio si
concretizza infatti mediante la nomina diretta di delegati, che partecipano di persona ai
gruppi e commissioni operanti nell’ambito dei diversi organismi, ovvero mediante l’invio di
documenti di commento alle proposte e bozze di atti normativi, infine con la risposta a
questionari ed analisi di carattere comparato, con la partecipazione a progetti realizzati
in comune con altri istituti nazionali della professione o promossi direttamente nell’ambito
dell’attività degli stessi organismi e gruppi internazionali.
L’obiettivo è di assicurare una partecipazione dinamica, pro-attiva e altamente
qualitativa in termini di apporto tecnico scientifico.
Nella prospettiva di realizzare l’obiettivo strategico di incidere sul processo di
regolamentazione, si prevede la partecipazione diretta o indiretta ai seguenti organismi:
Livello internazionale
IASB – INTERNATIONAL ACCOUNTING STANDARDS BOARD
Lo IASB è l’organismo che emana gli standard internazionali in materia contabile, ovvero
gli IFRS (International Financial Reporting Standards).
Il CN partecipa allo IASB inviando regolarmente dei documenti di commento alle bozze
degli standard (i cosiddetti ED - Exposure Drafts).
L’interesse in tale organismo è divenuto determinante dal momento in cui, a livello
comunitario, è stato emanato il Regolamento che ha reso obbligatoria l’adozione dei
principi contabili internazionali per la redazione dei bilanci di società quotate e di quelle
che redigono il bilancio consolidato (Reg. CE nr. 1606/2002).
IASB ha altresì in corso, in fase avanzata, un progetto di elaborazione di principi contabili
internazionali per le piccole e medie imprese (IFRS for SMEs), a cui il CNDCEC partecipa in
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maniera estremamente attiva, direttamente ed attraverso i propri rappresentanti negli
organismi internazionali.
IFAC – INTERNATIONAL FEDERATION OF ACCOUNTANTS
L’IFAC è l’organizzazione che si pone come portavoce della professione a livello
internazionale, in tutte le sedi opportune. Ad oggi va constatato che la maggior parte
delle attività e del finanziamento interessa l’attività di standard setting per la revisione
contabile. L’obiettivo strategico è quello di incidere significativamente sull’agenda IFAC e
di accrescere l’attenzione rivolta a settori e attività professionali diverse dalla revisione
contabile. L’attività tecnico-scientifica si esplica attraverso le commissioni tecniche
permanenti o temporanee, alcune delle quali hanno la specifica funzione di emanare
Standard Internazionali.
In seno ad IFAC, i Board sono deputati alla emanazione di standard professionali e, in
questo caso, l’interesse prevalente del CN è di partecipare al processo normativo. I
Committee hanno invece come mission la cura di interessi particolari, e quindi lo sviluppo
di progetti oppure l’elaborazione di commenti relativi alla normativa in itinere. Nei
confronti di questi Committee l’interesse prevalente è quello di tipo economicoqualitativo, ovvero quello di partecipare allo sviluppo di documenti di interesse e di
supporto ai singoli professionisti; infine, mediante i Committee, possono essere veicolati i
pareri riguardanti l’ambito normativo. Tra i comitati, possiamo citare la SMPC – Small and
Medium Practices Committee, che cura l’interesse specifico delle PMI e dei piccoli e medi
studi professionali, al quale il CN partecipa attivamente con propri delegati. Altre
commissioni riguardano, ad esempio, i Paesi in via di sviluppo oppure i professionisti
dipendenti (Professional Accountants in Business).
Con particolare riferimento all’attività normativa, va osservato che ai diversi Board, a vari
livelli, partecipano sia delegati dei singoli istituti partecipanti, che apportano le specifiche
competenze tecnico scientifiche e sono soggetti ad un attento processo di selezione, sia
rappresentanti di altri settori, in particolare governativi, delle autorità di vigilanza, delle
università, per assicurare l’effettiva rispondenza del principio emanato all’interesse
pubblico.
IAASB – INTERNATIONAL AUDIT AND ASSURANCE STANDARDS BOARD
Lo IAASB è deputato alla emanazione dei principi di revisione internazionali. A differenza
del settore contabile, ad oggi non è ancora previsto un meccanismo di vaglio e di
“legalizzazione” dei principi di revisione, che dunque operano sul piano dei principi
professionali e vincolano sul piano dell’autonomia regolamentare. Tuttavia, in vista della
prossima implementazione della nuova direttiva sulla revisione (Direttiva 2006/43/CE) è
stato istituito, nell’ambito della Commissione Europea, un organismo consultivo (EGAOB,
European Group of Oversight Boards), che vaglierà, tra l’altro, i principi di revisione
internazionali, oggetto oggi di aggiornamento da parte dello stesso IAASB. Il progetto
Clarity prevede infatti la riscrittura dei principi di revisione identificando il principio e,
separatamente, le procedure per l’applicazione dello stesso (progetto Clarity).
IESBA – INTERNATIONAL ETHICS STANDARDS BOARD FOR ACCOUNTANTS
Lo IESBA emana il codice etico per i professionisti contabili. Il modello e la trattazione
del tema dell’indipendenza, presenti nel codice, sono il frutto di un lavoro promosso a
livello europeo dalla FEE; il CNDCEC ha partecipato attivamente ai lavori, sostenendo con
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fermezza l’esigenza di adottare un approccio per principi, piuttosto che un approccio
basato sulla regola dettagliata.
IAESB – INTERNATIONAL ACCOUNTING EDUCATION STANDARDS BOARD
E’ l’organismo che emana i principi in materia di formazione professionale sia per la
formazione di accesso alla professione, sia per la formazione continua dei professionisti.
IPSASB – INTERNATIONAL PUBLIC SECTOR ACCOUNTING STANDARDS BOARD
E’ un organismo che sta assumendo negli anni crescente rilevanza, definisce i principi
contabili internazionali raccomandati per gli enti pubblici (IPSAS), favorendo il passaggio
alla cosiddetta contabilità economica.
INSOL INTERNATIONAL
L’organizzazione ha carattere tematico e l’obiettivo di favorire la condivisione delle
conoscenze nel settore del diritto fallimentare, in particolare se di interesse transnazionale.
Vi partecipano gli ordini professionali, le associazioni di professionisti e gli studi legali e
società tra professionisti che operano nell’ambito fallimentare.
Esiste anche l’Insol Europe, che segue più specificamente lo sviluppo della normativa a
livello comunitario, e che consente l’iscrizione anche ai singoli professionisti.
IIN – INTERNATIONAL INNOVATION NETWORK
L’International Innovation Network è nato come forum per lo scambio informativo su
tematiche inerenti all’ICT tra istituti nazionali, con l’obiettivo di sviluppare nuove
tecnologie per accrescere la qualità dei prodotti e dei servizi offerti dai professionisti e ai
professionisti. In questa prospettiva vengono quindi esaminati software, progetti ed
iniziative volte a favorire in particolare l’innovazione nello studio professionale. Tale
scambio trova la sua ragione d’essere nell’uniformità del linguaggio tecnologico e quindi,
spesso, delle soluzioni tecniche proposte, potendo pertanto favorire anche progetti
sinergicamente condivisi.
Nell’ambito di tale associazione è stata di recente promossa la creazione di un progetto
di network tra piccoli e medi studi professionali che consenta al professionista interessato
di identificare un corrispondente nel Paese di interesse, nel quale il cliente opera o
intende operare, e di rintracciare opportune informazioni.
XBRL INTERNATIONAL– EXTENSIVE BUSINESS LANGUAGE REPORTING
Il Consorzio XBRL International raggruppa un insieme di enti pubblici e privati che operano
a vario titolo nel contesto della rendicontazione economico finanziaria. Partecipano al
Consorzio, attraverso i raggruppamenti nazionali in “Giurisdizioni”, ordini professionali,
banche, assicurazioni, società di software, autorità di regolamentazione e camere di
commercio. La giurisdizione XBRL Italia è stata formalmente istituita, in forma di
associazione non riconosciuta, nel settembre 2006 ed accreditata formalmente a livello
internazionale nel maggio 2007. Il CNDCEC partecipa dunque all’attività del consorzio
internazionale attraverso l’associazione italiana. Degna di essere menzionata, per la
unicità nel panorama internazionale, è l’esperienza italiana nel campo XBRL relativa
all’invio dei bilanci di società non quotate.
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Negli ultimi mesi è stata proposta la costituzione di un’associazione XBRL-Europe, in
ragione delle peculiarità dell’area europea dovuta alla tendenziale armonizzazione delle
regolamentazioni nel settore finanziario-contabile, e per il potenziale impatto
semplificatorio, in linea con i progetti comunitari.
IFA – INTERNATIONAL FISCAL ASSOCIATION
Associazione mondiale di studiosi ed esperti in materia fiscale (accademici, avvocati,
commercialisti, responsabili fiscali di multinazionali, alti funzionari dell’OCSE e delle
amministrazioni statali, ecc) fondata nel 1938 in Olanda. E’ la sola organizzazione
internazionale non-governativa che si occupa di fiscalità e in particolare di diritto
tributario comparato e di altri aspetti economici e finanziari della tassazione. Soci possono
essere sia persone fisiche, sia enti.
E’ organizzata per National Branches, in Italia è la “Società per lo Studio dei Problemi
fiscali”, spesso chiamata IFA Italy. A livello nazionale, l’IFA italiana organizza due tipi di
eventi: convegni in materia di fiscalità internazionale e comunitaria, cui i soci partecipano
gratuitamente, e un incontro bilaterale tra la sezione italiana e la sezione di qualche altro
paese europeo, per promuovere studi di fiscalità comparata. A livello internazionale, l’IFA
organizza da diversi anni un evento con lo scopo di aggiornare i partecipanti sulle novità
del settore al quale partecipano i rappresentanti dell’OCSE e relatori europei ed
extraeuropei. L’evento più importante è tuttavia il Congresso annuale, nel corso del quale
vengono esaminati due temi principali di diritto tributario, con relazioni scritte da una
quarantina di paesi: la comparazione, la ricerca della comune interpretazione
internazionale, la corretta lettura della convenzione sul punto sono i temi di fondo.
La partecipazione da parte del CNDCEC all’IFA appare opportuna per una serie di motivi:
- conoscenza - tramite l’accesso ad una fonte di informazioni di primo piano in materia
fiscale internazionale, comunitaria e comparata, da utilizzare all’interno in sede di
redazione di contributi a proposte di legge, documenti, circolari e per fornire un supporto
informativo agli iscritti sia attraverso articoli specializzati sia con documenti di studio;
- dimostrare che la categoria è presente a pieno titolo nell’organizzazione mondiale dei
fiscalisti, a pari livello con le altre professioni;
- collaborazione internazionale sinergica con attività realizzate in sede FEE.
EDINBURGH GROUP
Nel 2001 è stato costituito un gruppo informale, in seno all’IFAC, che raggruppa alcuni
istituti maggiormente vocati alla rappresentanza istituzionale dei piccoli e medi
professionisti, per promuovere la costituzione di una commissione IFAC che sia dedicata
alle PMI e ai piccoli e medi studi professionali. Nel 2004 il gruppo si è dotato di una formale
costituzione e vede oggi la partecipazione dei seguenti Paesi: Italia, India, Irlanda, Israele,
Sud Africa, per il Canada partecipa la Certified General Accountants' Association of
Canada mentre per la Gran Bretagna partecipa l’Association of Certified Chartered
Accountants. Il gruppo si riunisce in concomitanza con le riunioni del Board dell’IFAC ed
ha come obiettivo principale quello di cercare di influenzare l’Agenda dell’IFAC
indirizzando l’attenzione verso i temi di rilevanza per le PMI.
IAAER (INTERNATIONAL ASSOCIATION FOR ACCOUNTING EDUCATION AND RESEARCH)
Lo IAAER è un’organizzazione non-profit a livello mondiale. Missione: promuovere la
formazione e la ricerca nelle materie contabili e massimizzare il contributo del mondo
accademico allo sviluppo e al mantenimento degli standard contabili e di revisione. Il
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tutto attraverso pubblicazione di newsletter, riviste; organizzazione di conferenze e
convegni, cooperazione con altre organizzazioni accademiche e professionali.
UNCTAD – ISAR (INTERNATIONAL STANDARDS OF ACCOUNTING AND REPORTING)
Sempre in ambito contabile possiamo menzionare un particolare gruppo che opera
all’interno dell’UNCTAD (United Nations Conference on Trade and Development,
costituita nell’ambito dell’ONU) che si è dedicato negli ultimi anni allo sviluppo di uno
specifico progetto di principi contabili per le piccole e medie imprese e per le
microimprese. I lavori del gruppo ISAR (International Standards of Accounting and
Reporting), al quale il CNDCEC partecipa con un proprio delegato, sono dunque
focalizzati sull’ambito delle micro imprese e delle piccole-medie imprese, ed anche
questo gruppo si relaziona a sua volta con lo IASB. Il gruppo ha sviluppato un progetto,
tutt’ora in fase evolutiva, per la definizione di un set di principi contabili per le micro
imprese (SMEGA Level 3).
Livello europeo e regionale
FEE – FEDERATION DES EXPERTS COMPTABLES EUROPEENS
La FEE rappresenta la professione a livello europeo ed è accreditata come interlocutore
qualificato della Commissione Europea. L’interesse della FEE è trasversale e si occupa
praticamente di tutte le attività di interesse della professione (deontologia, ordinamento
professionale, fiscale, contabile, revisione, consulenza alle piccole e medie imprese,
ambiente e sostenibilità).
Attraverso la partecipazione alla FEE il CNDCEC ha la possibilità di contribuire validamente
alla formazione degli atti normativi comunitari e alle politiche di interesse professionale;
ciò si verifica sia mediante il commento, rivolto direttamente alla Commissione, quale
Paese singolo, dopo aver beneficiato del confronto con altri Paesi e aver così meglio
identificato le istanze da rappresentare, ovvero mediante la formazione di un’unica
posizione professionale europea da rappresentare alla Commissione a livello collettivo.
L’interesse principale è quindi quello di identificare e rappresentare al meglio le istanze di
interesse professionale a livello europeo, sia nei confronti delle istituzioni comunitarie, sia
come voce europea nei confronti delle organizzazioni internazionali.
La normativa europea interessa, come è noto, qualsiasi ambito dell’economia, e quindi
anche quello delle libere professioni, sia per le attività che queste concretamente
svolgono per le imprese, sia per la regolamentazione della professione e le politiche di
concorrenza all’interno e all’esterno della categoria.
EFRAG (EUROPEAN FINANCIAL REPORTING ADVISORY GROUP)
In vista dell’adozione in Europea dei principi contabili internazionali é stato costituito un
organismo, a livello comunitario, che ha come funzione istituzionale quella di esaminare i
principi contabili emanati dallo IASB e di presentare alla Commissione europea proposte
volte ad “europeizzarli”. La commissione adotta, attraverso lo strumento comunitario del
Regolamento, gli IFRS e li rende così vincolanti per i Paesi membri dell’Unione Europea.
La Commissione Europea partecipa come osservatore all’EFRAG, organismo consultivo
privato che viene finanziato da vari soggetti istituzionali interessati al funzionamento dei
mercati finanziari, quali:
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la FEE (Federazione Europea che rappresenta la professione contabile);
gli organismi competenti, a livello nazionale, per l’emanazione dei principi contabili
nazionali (per l’Italia, l’OIC);
l’associazione che rappresenta a livello europeo le società industriali (UNICE);
le associazioni che rappresentano a livello europeo gli istituti bancari, le
assicurazioni e gli analisti finanziari;
le Borse;
l’associazione che rappresenta in ambito europeo le piccole e medie imprese
(UEAPME).
In queste ultime settimane sono in discussione una serie di proposte relative alla revisione
della governance dell’organismo ed alle modalità di finanziamento dello stesso.
Il CNDCEC è rappresentato attraverso la FEE e partecipa attraverso la FEE e attraverso
l’OIC al finanziamento dell’ente.
I commenti del CNDCEC in materia di principi contabili internazionali possono così essere
veicolati a diversi livelli:
a livello internazionale, direttamente allo IASB, che ha emanato il principio oggetto
di commento;
a livello europeo: all’EFRAG e alla commissione Accounting della FEE che elabora
un unico commento da inviare allo IASB o alla Commissione europea.
CILEA – COMITATO DI INTEGRAZIONE LATINO EUROPA-AMERICA
Il Comitato di Integrazione Latino Europa-America nasce con l’idea di mettere in contatto
professionisti il cui comune denominatore è la cultura latina, raccogliendo i Paesi del
Centro e Sud America e dell’Europa meridionale. L’obiettivo principale è quello di
condividere i valori professionali, di scambiare informazioni e aggiornarsi sui temi di
interesse comune, ma soprattutto di affermare il modello latino della professione.
FCM – FEDERATION DES EXPERTS COMPTABLES MEDITERRANEENS
La FCM è un’associazione, nata per iniziativa italiana, che raccoglie gli istituti dell’area
mediterranea in virtù delle comuni caratteristiche culturali ed economiche del tessuto
imprenditoriale, dei Paesi al bacino del Mediterraneo. Anche in questo caso, l’obiettivo
principale è condividere i valori professionali e conoscere le realtà tecnico-scientifiche
che caratterizzano gli ambienti professionali degli altri Paesi.
EAA (EUROPEAN ACCOUNTING ASSOCIATION)
Fondata nel 1977, l’Associazione si pone come tramite per il mondo accademico
europeo promuovendo la ricerca attraverso congressi annuali, seminari, riviste ecc.
ECGI (THE EUROPEAN CORPORATE GOVERNANCE INSTITUTE)
L’ECGI è un’associazione scientifica di portata internazionale fondata nel 2002 e avente
sede legale in Belgio. L’associazione intende promuovere lo sviluppo di best practice,
13
attraverso un forum di dibattito e confronto tra accademici, legislatori e professionisti sulle
principali tematiche di corporate governance.
Le attività principali dell’associazione sono rappresentante dalla diffusione di ricerche in
materia di corporate governance.
Tra gli associati vi sono università e accademici, istituti della professione contabile, istituti
bancari, società multinazionali, investitori istituzionali, borse valori e agenzie di rating.
ESRA (EUROPEAN SUSTAINABILITY REPORTING ASSOCIATION)
L’ESRA è un’associazione europea – istituita a seguito di un originario progetto patrocinato
dalla Commissione europea – tra istituti nazionali della professione e l’Unione europea, al
fine di monitorare la normativa e gli standard nazionali ed internazionali nell’ambito del
reporting e della asseverazione sociale, ambientale e di sostenibilità.
In principio, il progetto si realizzava individuando (sulla base di principi e criteri di
valutazione condivisi tra i vari istituti) e diffondendo le migliori best practice elaborate
nella redazione dei bilanci e degli altri strumenti obbligatori di rendicontazione nei diversi
contesti nazionali europei. Attualmente l’ESRA si avvale di un sito Internet per pubblicare
tutte le principali informazioni ed evoluzioni nazionali sulle norme e sulle best practice
individuate anno per anno dai vari istituti nei rispettivi contesti, anche al fine di
confrontarsi sugli esiti della normativa europea del settore (cfr. Modernisation Directive) e
generare le opportune conseguenti riflessioni in europeo attraverso le segnalazioni
promosse al membro UE dell’associazione.
ALTRE ORGANIZZAZIONI
Tra gli organismi ai quali il CNDCEC non ha fino ad ora mai partecipato vi è l’IVSC
(International Valuation Standards Committee). Questa importante organizzazione fissa gli
standard internazionali in materia di valutazione. E’ opportuno che l’eventualità di una
partecipazione venga attentamente valutata, al fine di porre nel giusto rilievo anche
questa importante attribuzione della nostra professione, che rappresenta un ulteriore e
significativo elemento di distinzione rispetto alle professioni contabili di molti altri Paesi.
A titolo informativo, a livello regionale operano varie organizzazioni che raggruppano
istituti che rappresentano la professione contabile su base continentale.
ECSAFA (Eastern Central Southern African Federation of Accountants): federazione degli
istituti dei Paesi africani
CAPA (Confederation of Asian and Pacific Accountants): federazione che raggruppa
istituti paesi dell’area geografica Asia-Pacifico.
AIC (Asociacion americana de Contabilidad): federazione istituti del continente
americano.
Infine, la FIDEF (Fédération internationale des experts-comptables francophones) è la
federazione che si fonda sulla comunanza francofona e raggruppa istituti dei Paesi di
lingua francese (Africa - Maghreb e parte della zona occidentale, alcuni paesi Arabi,
Canada e naturalmente Francia).
2.3 Cooperazione bilaterale
Il CNDCEC ha in essere diversi accordi di cooperazione, a carattere bilaterale, da ritenersi
altamente validi e strategici in un contesto internazionale caratterizzato dal rafforzamento
14
in particolare delle economie asiatiche e di altri mercati emergenti, quali la Russia, il
Brasile ed il Mediterraneo, peraltro oggetto di politiche comunitarie mirate. Tali progetti si
pongono l’obiettivo fondamentale della reciproca conoscenza, favoriscono
l’acquisizione di maggiori competenze consulenziali su specifici temi e contesti e
soprattutto rendono attivabile la creazione di opportuni punti di contatto e di networking
tra le professioni interessate. Possiamo a tal fine ricordare gli accordi di cooperazione
bilaterale con le seguenti organizzazioni:
l’associazione inglese ACCA (Association of Certified Chartered Accountants);
l’Istituto indiano ICAI (The Institute of Chartered Accountants of India):
l’istituto russo (IPBR),
l’istituto bulgaro (IDES – Institute of Certified Public Accountants in Bulgaria)
l’istituto rumeno (CECCAR);
l’istituto cinese (CICPA – The Chinese Institute of Certified Public Accountants).
Nei primi mesi del 2008 è stato inoltre avviato un processo di definizione di un accordo
bilaterale con l’istituto spagnolo, e sono state stabilite le relazioni per il rilancio un antico
rapporto trilaterale già esistente tra Italia (CNDCEC), Francia (CNCC) e Germania (IDW).
E’ stato inoltre chiesto al CNDCEC di voler definire dei programmi di formazione biennali
da parte degli istituti professionali di Albania (IEKA) e Kossovo (SkAAK)
E’ in corso di avanzata programmazione una serie di eventi formativi in Italia per gli iscritti
dell’istituto turco (TÜRMOB – ISIMMMO), che potrà portare al consolidarsi dei rapporti tra i
due istituti, già assai buoni.
2.4 Progetti mirati
COMMON CONTENT
Il progetto ha come obiettivo quello di definire i contenuti formativi per l’accesso alla
professione, ritenuti necessari per poter svolgere la professione nel nuovo contesto
internazionale, identificando quindi le conoscenze che possano considerarsi comuni a
tutti i professionisti e lasciando all’iniziativa dei singoli Paesi la definizione dei contenuti
prettamente nazionali. Sono state finora identificate 5 aree tecniche per le quali sono stati
sviluppati i contenuti formativi per l’accesso alla professione, da condividersi tra gli otto
istituti partecipanti ad oggi al progetto.
Obiettivo del progetto
Il progetto, nato nel 2001, focalizza l’esigenza di armonizzare, per quanto possibile, le
conoscenze teoriche e pratiche necessarie per il conseguimento della qualifica
professionale nel campo economico contabile. La finalità è quella di rendere
maggiormente comparabili le qualifiche e quindi favorire la circolazione dei professionisti
e dei praticanti in tutti i Paesi aderenti al progetto.
I Paesi partecipanti al progetto Common Content sono i seguenti:
Francia: Ordre des Experts-Comptables (OEC) - Conseil National Commissaries aux
Comptes
Germania: Institut der Wirtschaftsprüfer (IDW) - Wirtschaftsprüferkammer (WPK)
Irlanda: Institute of Chartered Accountants in Ireland (ICAI)
Italia: Consiglio Nazionale dei Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili
(CNDCEC)
Olanda: Koninklijk Nederlands Instituut van Registeraccountants (NIVRA)
Regno Unito: Institute of Chartered Accountants in England and Wales (ICAEW)
15
Institute of Chartered Accountants of Scotland (ICAS)
Le aree interessate dal progetto sono le seguenti:
revisione
contabilità e bilancio
finanza aziendale
consulenza aziendale strategica
servizi fiscali e legali
abilità e conoscenze interdisciplinari
Il progetto non prevede il “confezionamento” di un nuovo titolo di livello sopranazionale in
aggiunta ai titoli nazionali ma stabilisce invece un livello di armonizzazione minima ed un
meccanismo di semplificazione delle procedure di riconoscimento. Ogni professionista
potrà conseguire, oltre alla qualifica propria nazionale, anche un’ulteriore qualifica di un
altro Paese completando solamente la formazione non coperta dai contenuti comuni.
Per ciascuna delle aree di attività sono stati individuati i contenuti formativi identificando
sia l’obiettivo formativo sia le conoscenze che nello specifico consentono di realizzare
l’obiettivo. Sono state inoltre considerate le conoscenze e abilità di tipo interdisciplinare.
Le conoscenze dettagliatamente identificate per ciascuna delle aree sono state
elaborate in modo tale che le qualifiche professionali che ne emergono siano equivalenti
o superiori alle direttive UE e agli Standard IES dell’IFAC.
Con l’armonizzazione di una parte dei contenuti formativi si ottiene una migliore qualità
dell’attuale percorso formativo, recependo i contenuti più idonei all’esercizio della
professione in un mercato caratterizzato da forte dinamismo, globalizzazione e attenzione
alle competenze interdisciplinari e integrative.
La formazione comune consente di rendere più trasparenti ed oggettivamente
confrontabili tra loro le qualifiche dei diversi Paesi, facilitando la circolazione dei
professionisti. Ne deriva un più agevole esercizio del potere di esprimere un parere
tecnico in sede di procedura di riconoscimento delle qualifiche professionali. Si possono
altresì porre le basi per la piattaforma prevista dalla nuova direttiva sulle qualifiche
professionali ed agevolare formalmente il processo di circolazione e di riconoscimento
delle qualifiche in Europa.
Si concretizza per i praticanti interessati allo svolgimento di un periodo all’estero la
possibilità di avere un punto di riferimento più preciso e un più efficace esercizio del
potere istituzionale dell’Ordine di accordare la sostituzione semestrale del tirocinio
all’estero. In questo contesto il CNDCEC ha in essere un progetto per la circolazione dei
praticanti, facendo riferimento sia a quanto previsto dal d.lgs. 139/05 in materia di
tirocinio, sia sulle disposizioni della direttiva sulla revisione che prevede lo svolgimento di
periodi di tirocinio all’estero. Il progetto prevede la creazione di un data base di
professionisti/praticanti interessati rispettivamente ad accogliere praticanti o svolgere
espletare un periodo di tirocinio all’estero.
PARTENARIATO E FORMAZIONE INTERNAZIONALE
In relazione all’obiettivo di promuovere il riconoscimento del modello professionale e
l’approccio normativo italiano su determinati temi di maggiore criticità è stato attivato
già in anni passati un progetto di formazione all’estero a favore di alcuni Paesi, di recente
o prossima adesione all’UE; in particolare sono stati considerati la Romania, la Bulgaria e
la Russia. Tale progetto che richiederà l’aggiornamento dei temi e delle modalità di
realizzazione, è peraltro di fondamentale rilevanza nel consolidamento delle relazioni
bilaterali con i Paesi citati e merita di essere consolidato.
16
In questo ambito è opportuna l’istituzione di una commissione con specifici compiti di
organizzazione ed attuazione degli eventi formativi che veda il coinvolgimento delle
università.
ATTIVITÀ DI SUPPORTO A IFAC NELL’ATTIVITÀ DI PRODUZIONE DI GUIDE OPERATIVE PER LA PROFESSIONE
Lo Small-Medium Practices Committee di IFAC ha in corso di realizzazione o in fase di
lancio diversi progetti di ricerca e sviluppo, che prevedono la produzione di materiale di
supporto in diversi settori di attività della professione contabile; in particolare si tratta dei
seguenti prodotti:_
ISA Guide for SMEs audits – guida all’utilizzo dei principi internazionali di revisione ISA
nella revisione delle piccole-medie imprese. La prima edizione, pubblicata nel
dicembre 2007, è stata realizzata con un importante contributo critico del
CNDCEC; sono previste ulteriori due edizioni, nel 2009 e 2010.
Quality Control Guide for SMPs – guida pratica all’applicazione degli standard
internazionali di controllo di qualità nella revisione ISQC 1 e ISA 220. Mirato in
maniera specifica ai piccoli-medi studi professionali. La pubblicazione è prevista a
fine 2008.
Practice Management Guide – guida alla gestione degli studi professionali,
orientata alle tecniche di management dei piccoli-medi studi professionali. Il
progetto, che è attualmente nella fase di selezione delle offerte presentate, trae
origine da una proposta formulata dalla delegazione italiana nell’SMP Committee
di IFAC e sarà gradualmente completato nel 2009-2010.
Per tutti questi materiali di supporto all’attività degli studi professionali, considerata la loro
grande valenza strategica, CNDCEC si farà carico di un ruolo di primo rilievo nella
gestione del progetto e nella messa a punto dei contenuti, nonché della traduzione in
lingua italiana e delle implementazione per le necessità della professione italiana.
L’attività del CNDCEC e dei delegati internazionali su questi specifici progetti sarà
supportata da tre commissioni, una per ciascun progetto sopra individuato, che
interverranno nell’attività di revisione critica e messa a punto dei contenuti.
INTERNAZIONALIZZAZIONE
Il progetto risponde ad esigenze formative e di networking e mira ai seguenti obiettivi:
valorizzare il ruolo del dottore commercialista quale consulente fiduciario della
piccola e media impresa e della sua capacità di contribuire al processo di sviluppo
dell’economia italiana; la professione svolge infatti un ruolo originale e diverso da
quello attribuito e riconosciuto alle agenzie di derivazione governativa, alle
banche e alle grandi società di consulenza e questo ruolo va opportunamente
rivalutato;
accrescere la qualificazione e l’aggiornamento dei professionisti, per sviluppare ed
acquisire competenze tecnico-scientifiche per meglio assistere le PMI italiane nei
processi di internazionalizzazione;
aumentare il livello di conoscenza da parte delle imprese estere che operano nel
mercato italiano dei servizi delle competenze tecniche e delle caratteristiche della
professione contabile italiana, affinché possano avvalersi di professionisti cui è
riconosciuta competenza, serietà ed affidabilità nello svolgimento di delicate
attività di consulenza.
Il progetto intreccia organicamente diverse modalità didattiche, in particolare:
17
la formazione dei beneficiari del progetto basata su materiale scritto, di carattere
pratico per la concreta conoscenza del Paese, di rilevanza per l’investitore italiano,
prendendo in esame tematiche relative al diritto societario, alla fiscalità, al diritto
del lavoro e della previdenza, ai finanziamenti alle imprese, e fornendo una serie di
indirizzi e link utili per il successivo approfondimento;
il confronto e l’approfondimento con docenti e relatori specializzati, per
l’acquisizione di conoscenze scientifiche mirate e dedicate ad un determinato
Paese;
la realizzazione di una missione nel Paese di destinazione, attraverso una serie di
incontri con le istituzioni governative, imprenditori, professionisti, consulenti e società
del settore finanziario che operano direttamente sul territorio e quindi con la visita
in diverse zone di interesse per gli investitori italiani;
la
realizzazione
di
un
master
universitario
dedicato
ai
temi
dell’internazionalizzazione e finalizzato all’acquisizione di approfondite conoscenze
e competenze per i professionisti che assistono le PMI nei processi di
internazionalizzazione.
Per i dottori commercialisti il fenomeno della internazionalizzazione e le esigenze che ne
nascono sul piano formativo non si esaurisce nella presenza italiana in altri Paesi, (quali ad
esempio i Paesi dell’Est europeo, la Cina, l’India ecc.), ma si caratterizza anche per la
presenza di imprese estere in Italia. A tale presenza va rivolta una serie di iniziative
formative tese a qualificare non solo le competenze linguistiche dei nostri iscritti ma altresì
le specifiche competenze scientifiche necessarie per assistere imprenditori provenienti da
contesti culturali che si inseriscono nel contesto normativo italiano.
2.5 Eventi e conferenze
Il CNDCEC promuove la propria presenza, il riconoscimento della funzione di
rappresentanza della professione, nonché il proprio ruolo di interlocutore fondamentale
nel sistema economico italiano, attraverso la partecipazione ad eventi, conferenze e
seminari internazionali, partecipati o comunque promossi direttamente dal CNDCEC. Il
Congresso nazionale deve rappresentare l’occasione per la riflessione ed il dibattito
anche sui temi internazionali, attraverso la previsione di un’apposita sessione congressuale
di lavoro.
2.6 Traduzioni
Per consentire agli iscritti di beneficiare concretamente della produzione scientifica a
livello internazionale e per assicurare al CNDCEC il ruolo di “traduttore” qualificato è
necessario che la struttura del CNDCEC sia dotata di risorse specialistiche e di supporti
tecnologici per la traduzione dei principi internazionali e dei documenti più rilevanti. La
finalità duplice è quella di assicurare la traduzione accurata dei testi e rendere fruibile il
glossario e il patrimonio linguistico acquisito nel corso degli anni in virtù dell’esperienza
maturata.
Importante è anche la traduzione, prevalentemente in lingua inglese, degli elaborati
tecnici del CNDCEC, sia in versione integrale, laddove si tratti di documenti di particolare
rilievo scientifico internazionale, sia sotto forma di abstract.
18
Traduzioni in corso e traduzioni pianificate
IPSAS – traduzione del Bound Volume degli International Public Sector Accounting
Standards, emanati dall’IPSASB;
ISA - traduzione del Bound Volume degli International Standards on Auditing,
versione Clarity, emanati dallo IAASB;
ISA Guide – traduzione del volume pubblicato dall’IFAC, prima edizione;
comunicati stampa/newsletter ricevuti dai diversi organismi internazionali (UE, IFAC,
FEE);
sito web CNDCEC in inglese/francese/spagnolo;
sito della Biblioteca CNDCEC in inglese/francese;
supporto per la redazione di relazioni per la partecipazione dei delegati o dei
Consiglieri ai convegni internazionali;
comment letters o questionari rivolti agli organismi internazionali di cui il CNDCEC è
membro;
brochure (attualmente in fase di redazione) per la presentazione della professione
dei dottori commercialisti e degli esperti contabili in inglese, francese, spagnolo;
documenti progetto Common Content;
Defining and Developing an Effective Code of Conduct for Organizations –
traduzione della pubblicazione di IFAC – PAIB
Business Planning Guide: Practical Application for SMEs – traduzione della
pubblicazione di IFAC – PAIB
Quality Control Guide – traduzione del volume pubblicato da IFAC, prima edizione
(fine 2008)
Practice Management Guide – traduzione del volume pubblicato da IFAC, prima
edizione (2009-2010)
2.7 Comunicazione
Le iniziative nell’area della comunicazione mirano ad assicurare l’effettiva conoscenza
dei flussi di notizie, documenti ed aggiornamenti in un duplice livello: il primo riguarda il
flusso informativo dal CNDCEC verso gli interlocutori internazionali, portando a
conoscenza delle commissioni e dei decision maker le iniziative ed i progetti concepiti e
promossi in Italia, facendo leva quindi sull’immagine della professione italiana in genere e
proponendosi in maniera pro-attiva nello scenario internazionale; il secondo livello
riguarda la diffusione delle informazioni nel contesto nazionale.
Il CNDCEC deve farsi parte attiva per fornire ai propri iscritti un flusso costante di
informazioni e notizie provenienti dall’estero. Il patrimonio di conoscenze acquisite
attraverso la partecipazione alle riunioni, ai gruppi di lavoro e ai convegni deve essere
efficacemente divulgato a beneficio dei colleghi, attraverso opportuni strumenti di
comunicazione. Si intende pertanto utilizzare i seguenti strumenti:
SITO INTERNET
E’ già implementata nell’attuale sito e va opportunamente rivista l’apposita sezione
dedicata ai temi internazionali, compresa la funzione di ricerca facilitata su tutti i siti
internazionali di interesse; in particolare si ritiene opportuno implementare ulteriormente il
sistema
di
ricerca
recentemente
attivato
dall’IFAC,
denominato
IfacNet
(www.ifacnet.com). Si tratta di un motore di ricerca dedicato alla comunità dei
19
professionisti contabili per facilitare la consultazione di materiali didattici e notizie
variamente presenti sui siti internet dei 160 istituti professionali membri dell’IFAC.
Il sistema IFAC KnowledgeNet si basa su una serie di parole chiave relative ai vari temi e
attività di cui si occupano i dottori commercialisti con le quali si può effettuare la ricerca
sulla rete “professionale”. La fase attuale del progetto consente già l’inserimento di
termini di ricerca nelle principali lingue che utilizzano l’alfabeto latino e l’ottenimento di
risultati di ricerca nella medesima lingua che è stata utilizzata per interrogare il sistema.
Sono previsti sviluppi ulteriori del sistema, che consentiranno agli utenti di fruire di funzioni
più sofisticate e complesse.
NEWSLETTER SULL’ATTIVITÀ INTERNAZIONALE
Su base mensile, o con altra cadenza concordata con l’Ufficio comunicazione, si intende
indirizzare agli Ordini territoriali ed ai singoli iscritti una informativa sull’attività internazionale
e gli sviluppi normativi più significativi. Tale informativa potrà eventualmente essere parte
integrante della rivista mensile o diffusa attraverso altri strumenti/modalità di
comunicazione del CNDCEC.
BROCHURE MULTI-LINGUE
Si tratta di uno strumento di comunicazione fondamentale per la presentazione della
professione italiana in diverse occasioni, quali incontri bilaterali, seminari e cerimonie. La
brochure è in corso di realizzazione; oltre che in italiano sarà tradotta in inglese, francese
e spagnolo. Oltre al formato cartaceo, il formato elettronico del documento sarà
disponibile sul sito sia in formato PDF che in formato sfogliabile per singoli capitoli. L’indice
della pubblicazione dovrebbe essere focalizzato sul professionista e in via complementare
sull’istituzione che lo rappresenta.
20
3. Aspetti organizzativi
3.1. Risorse esterne
La partecipazione internazionale si realizza principalmente attraverso la designazione di
delegati alle commissioni tecniche, agli organi di vertice politico delle diverse associazioni
ed alle manifestazioni internazionali. Occorre sottolineare che a differenza della
partecipazione alle commissioni tecniche nazionali, che operano con il diretto raccordo
del consigliere delegato, il delegato alla commissione internazionale agisce anche quale
rappresentante, ovvero agente diplomatico, del CNDCEC e ne deve pertanto
rappresentare le posizioni in maniera assolutamente allineata. Parimenti è tenuto ad
informare tempestivamente il CNDCEC di ogni importante sviluppo al fine di orientare le
scelte del CNDCEC e favorire l’adozione di azioni mirate o correttive.
I delegati internazionali sono membri di diritto delle corrispondenti commissioni nazionali
del CNDCEC, e sono tenuti a partecipare ai lavori di queste commissioni, in modo da
assicurare il più ampio scambio di informazioni nei due sensi.
Nell’identificazione dei potenziali candidati si dovrà tenere conto dei seguenti criteri:
possesso di competenze specialistiche;
eccezionale competenza linguistica;
disponibilità di tempo per partecipare alle riunione estere che richiedono maggior
contributo rispetto alla commissione nazionale.
In particolare, nella scelta dei delegati internazionali dovranno seguirsi criteri di
trasparenza, individuando “the best person for the job” e privilegiando inoltre i criteri
generali di selezione enunciati nel programma del CNDCEC, ovvero la competenza
tecnica, la giovane età anagrafica, le pari opportunità tra i due sessi, la rotazione ed il
rinnovamento dei ruoli al fine di consentire il più vasto coinvolgimento dei colleghi.
Si propone di mettere a punto ed attuare un sistema trasparente che consenta di
effettuare una rigorosa selezione dei candidati a ricoprire incarichi internazionali, fondata
su competenza, attitudini e motivazioni e ad attuare una valutazione e monitoraggio
periodico delle prestazioni conseguite, secondo i medesimi criteri.
Ai fini della valutazione, tra i criteri adottabili possiamo menzionare il livello della presenza
effettiva e il livello della partecipazione, distinguendo tra situazioni in cui vi è una mera
presenza passiva, da quelle nelle quali il delegato apporta un contributo attivo e proattivo, incidendo significativamente sui lavori della commissione o gruppo di
appartenenza.
Per quanto riguarda specificamente il tema delle pari opportunità, dovranno porsi in
essere azioni positive al fine di riequilibrare la presenza delle colleghe donne negli
incarichi internazionali.
3.2. Risorse interne
La realizzazione degli obiettivi delineati nel presente piano non può naturalmente
prescindere dalla dotazione di risorse umane opportunamente selezionate. Oltre alle
risorse strutturate ad oggi impiegate nell’ufficio internazionale, è indispensabile altresì la
collaborazione con i ricercatori dell’ufficio ricerca e sviluppo, nonché l’affiancamento di
consulenti tecnici appartenenti alla struttura interna del CNDCEC ai delegati esterni
21
designati per la partecipazione alle commissioni delle varie organizzazioni. La struttura
operativa dell’ufficio internazionale si avvale ad oggi di un responsabile e di due settori:
segreteria e traduzioni. A ciascun settore sono assegnate due unità di personale di cui
una con funzioni di responsabile.
Le competenze assegnate alla struttura sono:
rapporti e corrispondenza con gli organismi internazionali, d’intesa con i Consiglieri
delegati ovvero con l’Ufficio Studi;
gestione di tutti gli adempimenti necessari per l’organizzazione e la partecipazione
ad incontri nazionali ed internazionali a cui CNDCEC ritenga opportuno essere
presente;
supporto ai delegati negli organismi internazionali e preparazione della
documentazione necessaria allo svolgimento di incontri ed eventi culturali
organizzati dal CNDCEC e dagli organismi internazionali ai quali aderisce;
monitoraggio atti e attività internazionale
gestione dei rapporti tra i delegati internazionali e le commissioni di studio nazionali;
archiviazione della documentazione pervenuta dai Consiglieri nazionali, dai
delegati internazionali e dagli enti ed associazioni internazionali;
gestione dei rimborsi spese dovuti ai delegati nelle commissioni internazionali;
traduzioni di carattere tecnico specialistico e traduzioni di carattere informativo;
supporto alla procedura di riconoscimento delle qualifiche professionali.
22
4. Considerazioni conclusive
La rappresentanza e la partecipazione della professione italiana per effetto dell’attività
del Consiglio Nazionale ha essenzialmente due implicazioni.
La prima è quella della autorevolezza delle informazioni e dei contenuti nazionali
rappresentati dal Consiglio Nazionale nelle varie sedi internazionali, al fine di generare un
quadro comparato attendibile relativamente ad una determinata questione o situazione.
Al di là dei dati normativi e statistici, possono essere rappresentati anche il punto di vista e
gli interessi pubblici ritenuti critici dal Consiglio Nazionale, aventi un impatto che
trascende il livello nazionale e genera un intervento rivolto all’attenzione internazionale,
per favorire azioni di recepimento di dette istanze.
Complessivamente, quindi, questo primo flusso di informazioni mira a fornire una risposta
sui dati di carattere nazionale alle richieste provenienti dall’ambito internazionale.
La seconda implicazione riguarda invece il flusso informativo e gli input che provengono
dal contesto internazionale e che, mediante la partecipazione ai vari tavoli internazionali,
possono essere più efficacemente recepiti, commentati e rinviati a livello internazionale,
ovvero elaborati, adattati ed opportunamente veicolati verso gli ordini territoriali e i singoli
iscritti.
La sfida fondamentale da porsi già nel breve periodo è quella di essere in grado di
comunicare efficacemente non solo i valori e le competenze che l’ordinamento giuridico
italiano riconosce al dottore commercialista e all’esperto contabile ma soprattutto il ruolo
fondamentale da questi ricoperto nel tessuto delle relazioni economico-sociali italiane.
Dobbiamo creare le condizioni, attraverso una presenza valida e capillare, perché si
determini un riconoscimento dell’autorevolezza scientifica della professione italiana e
dell’istituzione che la rappresenta
Il documento è stato redatto con il supporto di:
Noemi Di Segni, Mariarita Cafulli, Rita Cucciari, Elena Florimo, Lorenzo Magrassi,
Gisella Porath e Matteo Pozzoli, ai quali va il ringraziamento del CNDCEC.
23
All. 1 Quadro riepilogativo partecipazione internazionale al 31.12.2007
Gruppo di
Edimburgo
Denominazione Féderation
des Experts
Comptables
Européens
International
Federation of
Accountants
Forma giuridica Associazione
riconosciuta
Associazione
riconosciuta
Anno di
fondazione
1986
1977
Area
geografica
Europa e
Paesi
associati
Dati
Edinburgh
Group
International
Accounting
Standards
Board
International
Fiscal
Association
International
Innovation Network
Fondazione
Associazione
Società responsabilità
limitata
2004
2001
1938
2002
Internazionale
Internazionale
Internazionale Internazionale
44 organismi
professionali
32 paesi
160 organismi
professionali
120 paesi
2.5 milioni di
professionisti
contabili
7 Istituti
maggiormente
rappresentativi
dei piccoli e
medi studi
Sede
Bruxelles
New York
Dublino
Funzione e
area
principale
Tutti i settori di
interesse della
professione
contabile
Standard setter
Prevalentemente
Revisione e
Contabilità enti
pubblici
Website
www.fee.be
www.ifac.org
Internazionale
11.500 associati
in 102 paesi. In
57 paesi sono
state costituite
sezioni locali
15 organismi
professionali
14 paesi
Londra
Rotterdam
Londra
PMI e piccolimedi studi
professionali
Standard
setter
Contabilità
Fiscale
Tecnologie per
l'attività professionale
www.cpairela
nd.ie
www.iasb.org www.ifa.nl/
www.icaew.co.uk/iin/
24
Denominazi Comité
one
deIntegraci
on Latino
Europa
America
Féderation des
Experts
Comptables
Méditerranéens
International
Association of
Restructuring
Insolvency &
Bankruptcy
Professionals
European Corporate
Governance Institute
European
International
Accounting Association for
Association Accounting
Education and
Research
Forma
giuridica
Associazion Associazione non Società a
e non
riconosciuta
responsabilità
riconosciuta
limitata
Associazione internazionale
Associazion Associazione
e
internazionale
internazion
ale
Anno di
fondazione
1997
1999
1982
2002
1977
1984
Area
geografica
Europa,
Centro e
Sud
America
Area
mediterranea
Internazionale
A livello
Europeo esiste
anche Insol
Europe.
Internazionale
Europa
Internazionale
Dati
25 organismi 21 organismi
professionali professionali
18 paesi
16 paesi
40 associazioni 67 Istituzionali, 187 Accademici, 52
50 istituzionali
8400 singoli
216 Ordinari,
organismi
professionisti
86 Ricercatori
professional
del mondo
i
economico e
giuridico
Sede
Roma
Roma
Londra
Bruxelles
Bruxelles
Funzione e
area
principale
Tutti i settori
di interesse
della
professione
contabile
Tutti i settori di
interesse della
professione
contabile
Area
fallimentare
Corporate governance
Formazione Formazione
professional professionale
e
Website
www.cilea.i
nfo
www.fcmweb.org/ www.insol.org/
www.ecgi.org
www.eaaonline.org
New York
www.iaaer.org
25