Una biografia di San Josemar per bambini

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Una biografia di San Josemar per bambini
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Una biografia di San Josemaría per
bambini
1.3.2010
Paulina Monckeberg autrice, illustratrice e creatrice di Vita e avventure di un
asinello da soma… e del suo orologiaio, racconta com’è nato il libro.
Disegnatrice, grafica pubblicitaria dell’Università del Cile, disegna da quando
aveva otto anni. Non aveva mai pensato di dedicarsi al disegno perché disegnare
lo considerava un hobby, ma poco a poco scoprì che la sua vocazione era quella.
Quando venne a sapere che in Spagna stavano preparando una biografia di san
Josemaría Escrivá per bambini, si entusiasmò e si fece avanti per chiedere se
avessero bisogno di una illustratrice. A stretto giro di posta, questa artista che
scrive e illustra racconti e agende per bambini, ricevette una risposta che
sembrava una sfida: le proponevano non solo di illustrare, ma anche di scrivere
una nuova biografia del fondatore dell’Opus Dei.
“Lì mi resi conto che quel libro era già praticamente pronto e che mi proponevano
di scriverne un altro, ricorda Paulina. Non avevo mai immaginato di scrivere una
biografia, per questo pensai di chiedere a un’altra persona che si incaricasse del
testo mentre io facevo le illustrazioni. Ma alla fine, mi resi conto che io stessa
dovevo fare entrambe le cose. Così cominciai a lavorare a La Vita e le avventure
di un asinello di noria … e del suo piccolo orologiaio. Il titolo nacque perché san
Josemaría si riferiva a se stesso come a un “asinello di noria”. E “piccolo
orologiaio” è l’appellativo affettuoso usato per il suo Angelo Custode, che molte
volte lo svegliava al mattino quando si rompeva il suo vecchio orologio e non
aveva denaro per comprarne uno nuovo”.
Per un porcellino d’India
Quando Paulina inviò a all’editore i primi dieci capitoli, questi la avvisò che il libro
era troppo lungo.
“Pensai di accorciarlo, arrivando solo al 1928, anno della fondazione dell’Opus
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Dei. Ma il figlio di un’amica, che nel libro recitava la parte di un porcellino d’India,
mi chiese per favore che raccontassi della guerra civile spagnola. Includendo la
guerra, avrei dovuto raccontare la storia completa! Ma compresi che era un tema
che appassionava i bambini.”
“Ho sempre pensato che, se si scrive per i bambini, bisogna mostrare la realtà
dalla loro prospettiva” assicura Paulina. “Per questo, ho incluso scene che
mettono in evidenza sia la dimensione naturale che quella soprannaturale della
vita, sebbene non possano trovare riscontro in fatti documentati. Per esempio,
mostro che la Vergine sapeva che sarebbe scoppiata la guerra civile e che il
Fondatore ne sarebbe uscito illeso.”
Documentazione
Per due anni, Paulina si è dedicata esclusivamente alla ricerca.
“Ho trovato molto materiale nei filmati girati sui viaggi di San Josemaría in
America, perché nelle tertulie apriva la sua anima e ricordava episodi dell’infanzia
che nessuno aveva mai sentito prima. Nel rispondere alle domande del pubblico,
raccontava aneddoti di quando era bambino, come, ad esempio, che non gli
piacevano i peperoni. Le storie del libro sono tutte vere; l’unica licenza letteraria
che mi sono concessa, è stata quella di aggregare scene che appaiono in alcuni
punti di Cammino, usandole come se fossero state vissute da San Josemaría.
Credo che sia molto probabile che si ispirasse alle proprie esperienze infantili
nello scrivere quei punti di Cammino. Per esempio, il gioco del bambino con suo
padre: metti quello lì e questo qui e l’altro là e, alla fine … un castello!”
L’affetto e il dolore
Le illustrazioni del libro mostrano uno stile di lavoro centrato sui dettagli.
Approfittando di vecchie foto di famiglia ereditate, l’autrice ha cercato informazioni
sull’epoca, sul modo di vestire e di arredare le case.
“La madre di San Josemaría doveva essere molto attenta ai dettagli” assicura
Paulina, “perché l’ambiente accogliente delle case dell’Opera riflette quello che lei
aveva trasmesso a suo figlio. Per questo, ho inserito nelle illustrazioni piccole
dimostrazioni di affetto, come le foto incorniciate che appaiono sulle pareti e sui
tavolini da notte. Tutte foto autentiche della famiglia Escrivá, quando San
Josemaría era piccolo.”
Il libro include scene dolorose dell’infanzia di San Josemaría, come la morte di tre
sue sorelle, e in particolare quella di Chon, che lo seguiva in età e a cui era molto
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vicino.
“Durante la mia infanzia, ho vissuto le morti di una sorella e di una compagna di
corso”, racconta Paulina. “Por questo non mi ha fatto paura presentare questi tristi
episodi che appartengono anche alla vita dei bambini e influiscono fortemente
sulla formazione del loro carattere. Ho cercato di riflettere l’impatto di questo
dolore nella vita di San Josemaría.”
Testo e illustrazioni: Paulina Mönckeberg
Collezione Libri Illustrati
Casa Editrice Palabra
Vita di San Josemaría Escrivá de Balaguer
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