Diapositiva 1 - Dipartimento di Comunicazione e Ricerca Sociale
Transcript
Diapositiva 1 - Dipartimento di Comunicazione e Ricerca Sociale
ASPETTI DELLA STRATEGIA DI IMPRESA INDIVIDUAZIONE DELLA STRATEGIA AZIENDALE: i migliori indicatori della strategia di un’impresa sono le sue operazioni sul mercato e le definizioni formali elaborate dagli altri dirigenti riguardo agli attuali approcci di business dell’impresa, i suoi piani futuri, e gli sforzi per consolidare la competitività e migliorare la performance. L’individuazione della strategia richiede sostanzialmente un’attività di ricerca volta alla raccolta di informazioni circa il comportamento dell’impresa sul mercato e i suoi approcci commerciali STRATEGIA A VANTAGGIO COMPETITIVO: Una strategia capace di differenziare l'impresa e generare un vantaggio competitivo. In questo processo il segreto per il successo consiste nell’escogitare uno o più elementi strategici distintivi che fungano da richiamo per la clientela e generino un vantaggio duraturo. STRATEGIA ED ETICA: nella scelta fra le possibili alternative strategiche si raccomanda ai manager di optare per iniziative eticamente corrette, che rispondano ai canoni della moralità. RAPPORTO TRA STRATEGIA E MODELLO DI BUSINESS: strettamente legato alla nozione di strategia è il concetto di modello di business dell’impresa. Il modello di business è il ragionamento elaborato dal management in base al quale l’impresa sarà in grado di generare profitti. ALTO FASI E STRATEGIE NELLA MATRICE TASSO DI CRESCITA DEL MERCATO/QUOTA DI MERCATO RELATIVO FASE INIZIALE STRATEGIA OFFENSIVA (Question marks) FASE DI SATURAZIONE STRATEGIA DI DISINVESTIMENTO FASE DI CRESCITA STRATEGIA DI INVESTIMENTO E SVILUPPO (Stars) FASE DI MATURITA’ STRATEGIA DI DIFESA (Cash Cows) (Dogs) ALTA QUOTA DI MERCATO CICLO DEL PRODOTTO CICLO DEL CASH-FLOW 3 Funzione aziendale Commerciale Produzione Ricerca e sviluppo Leve di intervento sul volume di ricavi Costi su cui si può intervenire Studi di mercato Pubblicità Distribuzione Product mix Politica dei prezzi Costi di Distribuzione Qualità della produzione Tempo di consegna Costi di produzione (fissi e variabili) Competitività del prodotto Riduzione del costo del prodotto Costi di Pubblicità Influenza sull’entità capitale investito Riduzione del numero dei modelli Giacenza prodotti finiti Politiche di credito Investimenti in depositi e aree vendita Giacenze di semilavorati Investimenti in capacità produttiva Investimenti in ricerca 1 Tattiche e piani d’azione Strategie Fattori critici di successo /Area di risultati chiave/Traguardi Visione/Missione Valori/Politiche/Cultura Analisi interne ed esterne/Opportunità e Minacce 4 PROCESSO DI PIANIFICAZIONE STRATEGICA (SINTESI) ANALIZZARE Scenario macro-economico Ambiente (mercato) Azienda (risorse, posizionamento) PREVEDERE EVENTI Finanziari Economici Tecnologici di Mercato Politici (Pubblici) DEFINIRE Obiettivi (realistici, quantificati, coerenti) Strategie Programmi 5 SISTEMI DI PROGRAMMAZIONE E CONTROLLO ALTA DIREZIONE PIANIFICAZIONE STRATEGICA DIRIGENTI PIANIFICAZIONE OPERATIVA RESPONSABILI OPERATIVI BUDGETING PROGRAMMAZIONE OPERATIVA MARKETING PERSONALE AMMINISTRAZIONE FINANZA CARATTERISTICHE DETTATE DA: Grado di “turbolenza” ambientale; Grado di complessità strutturale dell’impresa PRODUZIONE 6 CENTRO RESPONSABILITA’ OBIETTIVI RISORSE COMPITI CENTRO RESPONSABILITA’ RICAVI OBIETTIVO DI REDDITIVITA’ COSTI 7 TIPI DI RESPONSABILITA’ ECONOMICA GESTIONE DI: CONTROLLO SU: CENTRI DI SPESA COSTI DISCREZIONALI INPUT (poiché non è definibile output) CENTRI DI COSTO COSTI PARAMETRICI (E DISCREZIONALI) INPUT ED OUTPUT CENTRI DI RICAVO VOLUMI DI FATTURATO INPUT ED OUTPUT CENTRI DI PROFITTO RISULTATI (COSTI E RICAVI) INPUT ED OUTPUT DI INVESTIMENTO COSTI / C.I INPUT ED OUTPUT 8 MODELLI TIPICI DI COMPORTAMENTO NEL BUDGETING MODELLO AUTORITARIO MODELLO CONSULTIVO MODELLO CONTRATTUALE MODELLO PARTECIPATIVO Obiettivi imposti dal superiore Consultazione dalle parti, ma rimane al superiore il potere di fissare gli obiettivi Processo di negoziazione Confronto aperto 9 PRINCIPI DI BUDGETING 1 - LE CIFRE DI BUDGET DEVONO NASCERE DA IPOTESI ANALITICHE QUANTIFICATE 2 - CHI PARTECIPA ALLA FORMULAZIONE DEL PIANO DEVE PARTECIPARE ALLA STESURA DEL BUDGET 3 - IPOTESI REALISTICHE: NE’ TROPPO TIMIDE, NE’ INFONDATAMENTE AMBIZIOSE 4 - GUARDARSI DALLA “CIFRITE” 10 FINALITA’ BUDGET PROGRAMMAZIONE ATTIVITA’ COORDINAMENTO E PARTECIPAZIONE MOTIVAZIONE CONTROLLO E VALUTAZIONE E’ UN FATTO DI CULTURA AZIENDALE 11 BUDGET VENDITE SI DEVE MODIFICARE IL PROGRAMMA DI VENDITA QUANTITA’ CHE E’ POSSIBILE VENDERE BUDGET PRODUZIONE QUANTITA’ CHE E’ POSSIBILE PRODURRE LE QUANTITA’ SONO FRA LORO COMPATIBILI? OK SI’ BUDGET SCORTE PRODOTTI NO E’ POSSIBILE E CONVENIENTE ATTUARE UNA POLITICA DI SCORTE? (*) (Analisi Costi-Benefici) Sequenza logica Processo iterativo SI’ NO (*) Per esempio, in periodi di minori vendite, o con turni supplementari di lavoro 12 BUDGET VENDITE SI DEVE MODIFICARE IL PROGRAMMA DI VENDITA QUANTITA’ CHE E’ POSSIBILE VENDERE BUDGET PRODUZIONE QUANTITA’ CHE E’ POSSIBILE PRODURRE OK LE QUANTITA’ SONO FRA LORO COMPATIBILI? SI’ NO E’ POSSIBILE E CONVCENIENTE EFFETTUARE A BREVE TERMINE INVESTIMENTI PER INCREMENTARE LA PRODUZIONE? OK BUDGET DEGLI INVESTIMENTI BUDGET FINANZIARIO Sequenza logica Processo iterativo SI’ NO 13 PROCESSO CHE TENDE AD ASSICURARCHE LE AZIONI SVOLTE SIANO IN LINEA CON I RISULTATI VOLUTI 1 - Definizione degli obiettivi e traduzione degli stessi in un programma 2 - Misurazione della prestazione effettuata 3 - Confronto della prestazione con gli obiettivi contenuti nel programma 4 - Analisi degli scostamenti 5 - Attuazione delle eventuali azioni correttive sul sistema operativo o modifica degli obiettivi 14 BUSINESS PLAN 15 LA FUNZIONE DEL BUSINESS PLAN CONOSCERE LE CARATTERISTICHE DELL’AZIENDA DI RIFERIMENTO ILLUSTRARE I CONTENUTI DEL PROGETTO CHE SI INTENDE REALIZZARE DIMOSTRARNE LA FATTIBILITÀ, CIOÈ IL PERSEGUIMENTO DEGLI OBIETTIVI STABILITI ANALIZZARE TUTTE LE SUE POSSIBILI RICADUTE SULL’AZIENDA REQUISITI DI BASE PREDISPOSIZIONE COERENZA IMPOSTAZIONE ATTENDIBILITÀ FORMA RISORSE NECESSARIE PER LA PREDISPOSIZIONE 16 ARTICOLAZIONE DEL BUSINESS PLAN Denominazione sociale DESCRIZIONE SINTETICA DELL’AZIENDA DESCRIZIONE SINTETICA DEL PROGETTO Attività svolta •Prodotti realizzati /servizi erogati •Mercati serviti Dati maggiormente significativi in grado di delineare la dimensione e la recente evoluzione •Fatturato •Numero di dipendenti Contenuti e obiettivi del progetto Elementi maggiormente caratterizzanti, originali e distintivi che influenzano la validità prospettica del progetto Principali azioni per la realizzazione del progetto Descrizione sintetica delle principali direttrici d’azione tramite le quali si intende dare attuazione al progetto Principali risultati attesi 17 L’IMPRESA (1) DESCRIZIONE DELL’IMPRESA PROFILO AZIENDALE CENNI STORICI SULL’IMPRESA ASSETTO PROPRIETARIO SOGGETTI PROMOTORI Esperienze professionali maturate dai soci, sia nell’azienda, sia al di fuori di essa, i ruoli da essi rivestiti all’interno dell’impresa e l’eventuale management esterno cui si è deciso di fare ricorso per funzioni specifiche. MISSION STATEMENT DATI ECONOMICO-FINANZIARI MAGGIORMENTE SIGNIFICATIVI L’analisi degli indici che consentono al potenziale finanziatore di esprimere un giudizio in merito a solidità, liquidità e redditività che l’impresa è in grado di garantire attualmente. 18 L’IMPRESA (2) DATI DA RIPORTARE Capitale investito Mezzi propri Ricavi di vendita Valore della produzione complessivo Valore aggiunto Margine operativo lordo (EBITDA) Reddito operativo della gestione caratteristica Utile netto Flussi finanziari 19 IL MERCATO TARGET VARIABILI PER LA DEFINIZIONE DEL MERCATO TARGET AZIENDA PRODUTTRICE DI BENI DI CONSUMO AZIENDA PRODUTTRICE DI BENI INDUSTRIALI •Continente •Stato •Regione •Zona •Area urbana/non urbana •Continente •Stato •Regione •Zona •Età •Sesso •Gruppo etnico •Dimensione familiare •Dimensione societaria •Tipo di attività •Classificazione settoriale VARIABILI SOCIOECONOMICHE •Professione •Istruzione •Reddito •Classe sociale •Sensibilità al prezzo VARIABILI PSICOLOGICHE •Stile di vita •Valori •Gusti •Interessi •Hobby •Religione •Gusti •Tendenze politiche •Motivazioni all’acquisto •Lealtà •Livello tecnologico •Pratiche di pagamento •Frequenza degli ordini •Dimensioni degli ordini •Motivazioni all’acquisto (costo, qualità, affidabilità, puntualità, etc.), • Grado di centralizzazione 20 degli acquisti VARIABILI GEOGRAFICHE VARIABILI DENOGRAFICHE VARIABILI OPERATIVE VARIABILI DI ACQUISTO I CONCORRENTI DIRETTI: NUMEROSITA’ E CARATTERISTICHE CONCORRENTI DIRETTI Coloro che offrono prodotti simili a quelli dell’azienda a clienti simili a quelli dell’azienda, per soddisfare bisogni identici o molto simili a quelli che soddisfa l’azienda Dimensione •Fatturato •Numero dei dipendenti Localizzazione •Sede •Stili produttivi •Filiali commerciali Esperienza nel settore Quota di mercato Ampiezza dell’offerta •Prodotti e servizi •Specializzazione su una certa classe di prodotti Qualità dell’offerta •Prodotti e servizi Strategie di prezzo Livello tecnologico Grado di integrazione verticale Forza della marca commerciale Canali distributivi Segmenti di mercato serviti Strategie di marketing •Promozioni •Pubblicità •… 21 SETTORE GIÀ PRESIDIATO DA ALTRE IMPRESE A SOLO TITOLO DI ESEMPIO SI POSSONO CITARE: difficoltà ad ottenere le necessarie autorizzazioni amministrative; know-how difficilmente riproducibile; necessità di risorse finanziarie ingenti; distributori con contratti di esclusiva; economie di esperienza. Si parla di economie di esperienza quando un’azienda può praticare un prezzo basso grazie all’esperienza maturata nella produzione, cosa che non potrebbe mai fare un nuovo arrivato 22 LE STRATEGIE (1) STRATEGIA La strategia definisce i macro obiettivi prefissati dall’imprenditore e/o dalla governance aziendale e il modo in cui si intende perseguirli, mantenendo per lo più un’ottica di medio-lungo periodo a) posizionamento dell’azienda rispetto alla concorrenza in termini di prezzo praticato; STRATEGIA DI DIFFERENZIAZIONE b) elementi di differenziazione pianificati e percezione che ne hanno i clienti; c) posizionamento dell’offerta aziendale rispetto ai prodotti concorrenti, mettendo in rilievo elementi di differenziazione. 23 LE STRATEGIE (2) STRATEGIA DI LEADERSHIP DI COSTO L’impresa intende fornire un prodotto (bene o servizio) simile a quello dei concorrenti ma ad un prezzo inferiore. Qualora l’impresa ritenga di perseguire una strategia di leadership di costo occorre motivare le ragioni di tale affermazione, illustrando, in dettaglio: SCELTE OPERATIVE LOGISTICA Con riferimento alla politica degli approvvigionamenti (logistica in entrata), occorre descrivere i principali rapporti di fornitura attivi. In tale ambito, è utile realizzare classificazioni di fornitori omogenei per tipologia e per criticità di prodotto fornito, con particolare riguardo a quei fornitori reputati determinanti. ATTIVITA’ COMMERCIALI In relazione alla descrizione dei canali di vendita e di distribuzione, dovrà essere descritto l’impatto della politica commerciale sui risultati aziendali ed essere esplicitato se l’impresa in questione può definirsi focalizzata o meno sulla strategia commerciale. PRODUZIONE Dopo aver illustrato le attività commerciali, l’attenzione va posta sulla dimensione dell’attività produttiva, intesa in senso ampio. Vi è, tuttavia, la possibilità di delineare un quadro di riferimento comune al quale ogni realtà aziendale dovrà conformarsi. ASSETTO ORGANIZZATIVO Fa riferimento alle scelte operative compiute all’interno dell’impresa riguarda l’assetto organizzativo aziendale: spesso un’organizzazione efficace ed efficiente può determinare vantaggi differenziali rispetto ai propri competitors 24 DESCRIZIONE DEL PROGETTO (1) CONTENUTI DEL PROGETTO a) progetto (nuovo prodotto, nuovo processo, descrizione “tecnica” di alcuni particolari se ritenuti necessari); b) gli elementi di innovatività rispetto ai principali prodotti/servizi già offerti dall’azienda e rispetto a quelli offerti dai concorrenti oppure rispetto ai processi produttivi o logistici attuali; c) le opportunità di mercato che si intende cogliere (o le minacce che si dovranno affrontare). OBIETTIVI E RISULTATI La formalizzazione dei contenuti del progetto è sicuramente un primo importante passo per comprendere meglio come organizzarlo e svilupparlo, ma non è certamente sufficiente. Per questo occorre identificare obiettivi e risultati. In questa sede va precisato che per “obiettivi” si intende ciò che si vuole realizzare in conformità ai contenuti del progetto, per cogliere le opportunità che si sono individuate e che rendono interessante il business in questione. Si tratta, in pratica, di “tappe di avvicinamento” alla realizzazione progressiva del progetto. Gli obiettivi sono individuabili e definibili in forma descrittiva, in quanto si prestano ad essere rappresentati anche senza l’ausilio di dati TEMPI DI REALIZZAZIONE La pianificazione di un progetto non può certamente prescindere da un’attenta analisi previsionale dei tempi necessari per la sua realizzazione. Spesso, infatti, accade che la fattibilità di programmi anche ambiziosi risulti vanificata dalla difficoltà di definire con precisione l’intervallo temporale necessario a tradurre le idee in realizzazioni concrete. 25 DESCRIZIONE DEL PROGETTO (2) ANALISI SWOT L’Analisi SWOT (Strength, Weakness, Opportunities, Threat) è una tecnica sviluppata ormai da molti anni per valutare scenari di sviluppo alternativi. Essa consente di rappresentare in modo razionale ed ordinato l’influenza esercitata dai diversi elementi (interni ed esterni) sulla realizzazione di un nuovo progetto. IMPATTO DEL PROGETTO SULL’AZIENDA In questo paragrafo dovranno essere descritti gli effetti del progetto di innovazione sulla offerta, sul mercato target, sul sistema competitivo allargato, sulle decisioni strategiche e operative. Si tratta, in buona sostanza, di illustrare cosa cambia rispetto alla situazione dell’azienda che si è delineato nelle pagine precedenti a seguito della messa a punto del progetto. OFFERTA È opportuno chiedersi, innanzitutto, che rapporto esista tra il progetto d’innovazione e il bisogno dei clienti che l’azienda ambisce a soddisfare. Può darsi che il progetto innovativo serva a soddisfare meglio lo stesso bisogno oppure punti al soddisfacimento di un nuovo bisogno del medesimo mercato target o, ancora, miri a soddisfare il bisogno di un nuovo mercato target. MERCATO TARGET Se il progetto permette di rivolgersi ad un nuovo mercato target, si proceda ad una sua descrizione, utilizzando la traccia sintetizzata in tabella 1 e sottolineando analogie e diversità rispetto ai segmenti di mercato “tradizionali”. Si ricordi che un nuovo mercato, per essere appetibile, deve essere accessibile, perciò si precisi se esistono barriere all’entrata e, nel caso, come si intende superarle. 26 DESCRIZIONE DEL PROGETTO (3) IL SISTEMA COMPETITIVO ALLARGATO Si focalizzi, innanzitutto, l’attenzione sui concorrenti diretti. Come varia il posi-zionamento competitivo alla luce del progetto? Quale reazione si prevede possano avere i competitor? Oltre a rispondere a queste domande, possono essere utilmente riproposti gli strumenti illustrati in Appendice, qualora il progetto incida sulle variabili in precedenza individuate. LE STRATEGIE Nella parte relativa alla strategia ci si è concentrati sulla descrizione della strategia adottata dall’impresa in una fase precedente alla realizzazione del progetto stesso. Ora l’obiettivo sarà quello di descrivere su quali variabili il progetto in questione si focalizzerà per raggiungere una migliore performance aziendale. LE SCELTE OPERATIVE La descrizione dell’operatività aziendale deve tendere ad evidenziare su quali degli elementi prima individuati si focalizza il progetto di innovazione e su quali vuole apportare dei cambiamenti concreti (produzione, vendite e marketing, logistica, struttura organizzativa etc. 27 PIANO ECONOMICO-FINANZIARIO CONTO ECONOMICO RENDICONTO FINANZIARIO Il rendiconto finanziario previsionale ha l’obiettivo di evidenziare le cause generatrici della variazione della liquidità netta. STATO PATRIMONIALE Lo stato patrimoniale previsionale ha l’obiettivo di permettere al valutatore di esprimere un giudizio sulla struttura patrimoniale e finanziaria dell’impresa, non tanto in termini di valore complessivo, quanto di composizione 28 DALLA STRATEGIA AL BUSINESS PLAN Sommario Comprendere il ruolo e la funzione del BP Analizzare la struttura-tipo di un BP Analizzare gli aspetti economico finanziari 3 La programmazione della gestione Regolazione del corso futuro della gestione — Processo di predeterminazione degli obiettivi, delle politiche e delle attività da compiere entro un determinato periodo di tempo — Previsione vs. Programmazione — Processo formale: redazione di un sistema di piani (obiettivi da raggiungere, mezzi da impiegare ed operazioni da compiere); accettazione dei piani ai vari livelli gestionali 4 La programmazione della gestione Programmazione per singoli settori o funzioni e programmazione integrale Contenuti: piani strategici e piani operativi Ambito gestionale: globali, di ASA e di funzioni Orizzonte temporale: lungo, medio, breve e brevissimo Grado di analisi: piani-progetto, piani esecutivi 5 Programmazione strategica e operativa Programmazione strategica —Predeterminare le linee di sviluppo della gestione — ...prefigurare le innovazioni da apportare all'attività aziendale in nel medio e lungo periodo —Variazioni della struttura dell'impresa in senso quantitativo e qualitativo — ...portare l'impresa in una situazione tecnologica e di mercato più favorevole Vincoli interni ed esterni —Produzione, organizzazione, finanza —Mercato, tecnologia, regolamentazione 6 Costruzione dei piani aziendali ...stabilire gli obiettivi da raggiungere e come perseguirli Piano: indicazione delle sequenze di decisioni e di operazioni per il raggiungimento degli obiettivi — Obiettivi, politiche, attività e risorse — Politiche strumentali rispetto agli obiettivi Le politiche sono la struttura portante del processo di gestione — Stabiliscono delle guide per le decisioni future — Definiscono dei criteri di massima per lo svolgimento delle operazioni 7 Processi di programmazione Programmazione a lungo termine Obiettivi da raggiungere Politiche da adottare Valutazione vincoli/risorse Programmazione a breve termine Opportunità di medio termine Analisi delle risorse Potenzialità aziendali Valutazione delle politiche adottate Attività da svolgere Costruzione dei piani aziendali Valutazione ed impiego delle risorse — Budget economico: traduzione in termini di costi e ricavi delle scelte e le operazioni definite nel piano — Decisione e controllo — Budget finanziario e di cassa Piani e schemi organizzativi Gap Analysis — Obiettivi di sviluppo; risultati conseguibili con "status quo"; determinazione del gap; individuazione delle modalità di riduzione del gap • • Anticipazione e simultaneità — Definizione preventiva e contemporanea di sequenze integrate di decisioni I programmi sono definiti in base a delle premesse — Non controllabili (v. Macro ambiente) — Semicontrollabili — Controllabili ...pertanto si richiede che i piani siano flessibili — Devono poter variare in funzione delle modificazioni degli assunti di base • • Efficacia della programmazione — Efficienza della struttura coinvolta — Chiarezza e fluidità della procedura — Adeguatezza del sistema informativo Funzioni del Business Plan (BP) Formalizzare le idee di gestione dell'impresa. Verificare a consuntivo dell'adeguatezza del modello di gestione. Ricercare e richiedere finanziamenti. A chi serve il Business Plan IMPRESA AMBIENTE Aro IMPRENDITORE FINANZIATORI SOCI DIRIGENTI SOCI ENTRANTI Chi lo redige IMPRENDITORE DIRIGENTI CONSULENTI Composizione tipica del BP 1. Descrizione del business a. b. c. d. Analisi dell'azienda Analisi del prodotto/mercato Analisi del settore Le strategie (i fattori critici di successo) 2. Piano operativo a. b. c. d. Localizzazione La produzione La logistica Il piano di marketing (punto di pareggio operativo ) Composizione tipica del BP 3. Struttura e management a. b. L'organizzazione La struttura 4. Le risorse di finanziamento a. b. c. d. Il capitale investito Le fonti Il piano di ammortamento Valutazione del credito 5. Schemi economico-finanziari a. b. c. Ipotesi alla base dell'esposizione dei dati Area finanziaria e area economica Analisi di sensitività Composizione tipica del BP 6. Area finanziaria a. Costi di start-up b. Proiezione di cash-flow (primo anno) c. Materiale di supporto all'analisi di cash-flow d. Proiezione di cash-flow (anni successivi) 7. Area economica a. La tavola degli ammortamenti b. Il reddito operativo c. I bilanci prospettici 8. Il controllo gestionale a. Il controllo commerciale b. Il controllo economico-finanziara 9. La valutazione degli investimenti Fattori Critici di Successo (FCS) Rappresentano gli elementi essenziali per competere in un business j Analisi dei consumatori, della domanda Che cosa vogliono i nostri clienti; Chi sono e con quali criteri scelgono. Analisi della concorrenza Che cosa dobbiamo fare per far fronte alla concorrenza (dimensioni, intensità, fattori strutturali...) Fattori Critici di Successo (FCS): Esempio 1 Per quali di questi settori la dimensione d'impresa è un fattori critico di successo? — Vinicolo — Petrolifero — Automobilistico — Calzaturiero — Vetraio Fattori Critici di Successo (FCS): Esempio 2 Nel centro di una grande città il proprietario di un ristorante self-service "Dolce&Salato" sta valutando la proprio posizione competitiva dopo che due nuovi ristoranti selfservice sono stati aperti nella zona. Il self-service è frequentato da professionisti e bancari soprattutto nella pausa pranzo. Dolce&Salto può vantare una clientela consolidata negli anni, quindi non teme rivali. Tuttavia decide di commissionare una ricerca di mercato. Quali sono i FCS del self-service? Fattori Critici di Successo (FCS): Esempio 2 Ipotizzando che i clienti si siano espressi nel seguente modo: 1 . Qualità 35% 2 . Ampiezza del menù 30% 3 . T e m p o 2 5 % 4 . P r e z z o d i a t t e s a 10% Si valuti la posizione Dolce&Salto nei confronti dei concorrenti ipotizzando che abbiamo ricevuto i seguenti giudizi: Dolce&Salato Conc. 1 Conc. 2 1. Qualità 6 4 5 2. Menù 7 8 5 3. Tempo di attesa 5 6 8 4. Prezzo 7 9 4 Fattori Critici di Successo (FCS): Esempio 2 Dolce&Salato Conc. 1 Conc. 2 1 .Qualità 2,1 1,4 1,75 2.Menù 2,1 2,4 1,5 3.Tempo di attesa 1,25 1,5 2 4.Prezzo 0,4 0,7 0,9 5,85 6 6,15 Piano di Marketing Scopo Contenuto Illustra le strategie di impresa mettendo in relazioni i prodotti/servizi con il mercato Definizione del mercato e opportunità di inserimento Analisi della concorrenza e altri fattori esogeni Strategia di marketing Ricerca di mercato Previsione di vendita Analisi del punto di pareggio operativo Piano di Marketing 1) Definizione del mercato - Analisi del settore di riferimento (barriere all'entrata, minacce, opportunità, fcs) - Analisi della domanda potenziale (qualitativa e quantitativa) - Analisi dei dati di mercato (possibile segmentazione) Piano di Marketing 2) Analisi della concorrenza e fattori esogeni È necessario rispondere a domande del tipo: In cosa si differenziano i nostri prodotti/servizi rispetto ai concorrenti? Quali sono i nostri punti di forza e di debolezza? Come i nostri concorrenti affrontano problematiche comuni? Errori comuni: > Scarsa considerazione della reazione dei concorrenti > Sopravvalutazione dei punti di forza e sottovalutazione dei punti deboli Piano di Marketing \2) Analisi della concorrenza e fattori esogeni La consapevolezza del posizionamento dell'azienda Prezzo alto Qualità bassa Qualità alta Prezzo basso Piano di Marketing 3) Strategia di marketing Occorre definire le seguenti variabili del marketing mix: STABILIRE MERCATO Piano di Marketing 3) Strategia di marketing Quale prezzo? Ricavi • Introduzione Crescita Maturità Declino Tempo Piano di Marketing 4) Ricerca di mercato e previsioni di vendita Permette di dare maggiore credibilità al BP Permette all'imprenditore stesso di acquisire maggiore conoscenza del mercato e dell'azienda stessa Piano di Marketing 5) Analisi del punto di pareggio operativo L'analisi del punto di pareggio fa riferimento all'analisi riferita al reddito operativo, le cui determinanti sono: — Gli elementi strutturali (capacità produttiva, l'esperienza, il grado di diversificazione ecc...); — I Volumi di Produzione e di Vendita; — Il livello dei prezzi costo; — Il livello dei prezzi ricavo Punto di pareggio e rischio operativo Il reddito operativo può essere definito come: Reddito Operativo = Ricavi Totali — Costi Totali Gestione Caratteristica ovvero RO= RT — CT Punto di pareggio Il punto di pareggio, espresso in volumi, può essere definito come quel livello di volumi venduti in cui il reddito operativo è pari a O, ovvero (vedi Equazione economica generale e diagramma di redditività): Ricavi Totali = Costi Totali Assumendo che: I volumi di produzione eguaglino quelli di vendita La curva dei costi sia conosciuta La curva dei ricavi sia conosciuta Quantità Piano operativo Scopo Contenuto Descrive le modalità con cui l'impresa intende realizzare i propri prodotti e fornire i servizi le modalità di sviluppo del prodotto l'avvio della produzione le modalità di produzione del prodotto Management Scopo Descrive l'insieme delle risorse di persone e di mezzi, uniti da rapporti e interrelazioni, che partecipano alla realizzazione dell'attività Contenuto Definizione delle funzioni svolte dai collaboratori, con identificazione dei compiti e delle competenze Definizione delle regole e delle procedure dell'impresa con indicazione dei criteri di selezione, formazione e retribuzione Identificazione della struttura aziendale Risorse finanziarie Scopo Contenuto Descrive il fabbisogno finanziario dell'impresa per avviare o continuare un progetto. Indica la forma giuridica prescelta e le modalità di capitalizzazione fabbisogno di capitale forma giuridica e modalità di finanziamento prestiti a termine tipologia di capitale di rischio Schemi economico-finanziari Scopo Contenuto Fornisce una serie di proiezioni verosimili e organiche che confermino la sostenibilità economica e finanziaria spiegazione delle proiezione effettuate prospetti del flusso di cassa dettagliati conto economico preventivo (3 esercizi) stato patrimoniale preventivo (3 esercizi) Analisi economico-finanziaria Quantità delle risorse Fattibilità economica Qualità delle risorse Fattibilità finanziaria La dinamica temporale Fattibilità di tesoreria Dati macro-economici Dinamiche di mercato Inflazione Costo del lavoro Costo delle materie prime Tasso debitore b/t e 1/t Tasso creditore Imposte dirette e indirette Dati macro-economici Organizzazione Processi produttivi Relazioni sindacali Politiche commerciali Strategie Piano degli investimenti Conto economico Vanno previste le quote di ammortamento delle spese di costituzione e impianto Prospetto tesoreria Va previsto il pagamento delle spese di costituzione. Prospetto patrimoniale Va indicato con riferimento alle date rappresentate nei prospetti patrimoniali l'ammontare residui delle spese di costituzione IM Piano delle vendite Conto economico Va previsto il totale dei ricavi per cessione di beni o servizi Prospetto tesoreria Va previsto l'incasso di tali ricavi considerando le politiche commerciali Prospetto patrimoniale Va indicata la sommatoria dei crediti commerciali residui Riepilogo Piano produzione Piano commerciale Piano altri costi industriali Flussi di cassa Oneri e proventi finanziari Piano economico Piano altri costi di struttura Piano degli investimenti