CAPANNONE CARRI MASCHERATI\Progetto esecutivo\Impianti

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CAPANNONE CARRI MASCHERATI\Progetto esecutivo\Impianti
SOMMARIO
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PREMESSA ______________________________________________________________________ 2
NORMATIVE DI RIFERIMENTO ______________________________________________________ 3
MANUALE D’USO_________________________________________________________________ 4
3.1
Descrizione dello stato di fatto ____________________________________________________ 4
3.2
Modalità di intervento ___________________________________________________________ 5
3.3
Modalità di uso corretto _________________________________________________________ 6
4 MANUALE DI MANUTENZIONE _____________________________________________________ 8
5 PROGRAMMA DI MANUTENZIONE _________________________________________________ 11
5.1
Sottoprogramma controlli _______________________________________________________ 12
5.2
Sottoprogramma interventi ______________________________________________________ 15
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Dr. Ing. Mario Berriola . V. Ugo Bassi, 1 - 44121 FERRARA
Manutenzione straordinaria.
Adeguamento alle norme di sicurezza impiantistica
e di prevenzione incendi del deposito dei carri mascherati
Via Manin – 44042 Cento (FE)
PIANO DI MANUTENZIONE
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PREMESSA
Il presente elaborato si riferisce al piano di manutenzione delle opere per all’adeguamento alle
norme di sicurezza impiantistica ed antincendio del deposito dei carri mascherati sito in V. Manin a
Cento (FE).
Il presente elaborato, redatto sulla base della normativa e delle leggi in seguito elencate,
permetterà un corretto utilizzo di tutti gli impianti e le opere realizzate, un’agevole manutenzione e
un periodico insieme di controlli al fine di accertare il relativo stato di conservazione.
Il piano di manutenzione è il documento complementare al progetto esecutivo che prevede,
pianifica e programma, tenendo conto degli elaborati progettuali esecutivi effettivamente realizzati,
l’attività di manutenzione dell’intervento comprese le opere connesse di mitigazione e
compensazione, al fine di mantenere nel tempo la funzionalità, le caratteristiche di qualità,
l’efficienza ed il valore economico.
Le prescrizioni e le programmazioni che seguono sono di carattere generale, pertanto possono
talvolta riferirsi ad apparecchiature e materiali non previsti nelle opere del presente progetto
esecutivo.
Il piano di manutenzione è costituito dai seguenti documenti operativi:
• il manuale d’uso;
• il manuale di manutenzione;
• il programma di manutenzione.
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NORMATIVE DI RIFERIMENTO
Per la redazione del presente elaborato sono state utilizzate, come riferimento, le seguenti
principali Leggi:
o Legge 186/68 "Disposizioni concernenti la produzione di materiali, apparecchiature,
macchinari e installazione di impianti elettrici ed elettronici";
o D.Lgs. 163/06 “Codice dei contratti pubblici relativi a lavori, servizi e forniture in attuazione
delle direttive 2004/17/CE 2004/18/CE”;
o Decreto MI.S.E. 37/08 “Regolamento concernente l’attuazione dell’articolo 11-quaterdecies,
comma 13, lettera a) della Legge 248 del 2 Dicembre 2005, recante riordino delle disposizioni
in materia di attività di installazione degli impianti all’interno degli edifici”;
o D.Lgs. 81/2008 “Testo unico sulla salute e sicurezza sul lavoro – Attuazione dell’articolo 1
della Legge 3 Agosto 2007 nr. 13 in materia di tutela della salute e della sicurezza nei luoghi di
lavoro”;
o DPR 207/2010 “Regolamento di esecuzione ed attuazione del D.Lgs. 163/2006 recante
“Codice dei contratti pubblici relativi a lavori, servizi e forniture in attuazione delle direttive
2004/17/CE e 2004/18/CE”;
o DPR 151/2011 “Regolamento recante semplificazione della disciplina dei procedimenti relativi
alla prevenzione degli incendi, a norma dell'articolo 49, comma 4-quater, del decreto-legge 31
maggio 2010, n. 78, convertito, con modificazioni, dalla legge 30 luglio 2010, n. 122”;
o DMI 7/8/2012 “Modalità di presentazione delle istanze previste dal DPR 151/2011”.
Per quello che riguarda gli interventi di carattere impiantistico, sono state utilizzate tutte le
normative UNI e CEI in vigore, in particolare le seguenti:
o Norma CEI 0-2 “Guida per la definizione della documentazione di progetto degli impianti
elettrici”;
o Norma CEI 11-1 "Impianti di protezione, trasporto e distribuzione dell'energia elettrica. Norme
generali";
o Norma CEI 11-8 “Impianti di produzione, trasporto e distribuzione dell’energia elettrica Impianti di Terra”.
o Norma CEI 17-13 " Apparecchiature assiemate di protezione e di manovra per bassa tensione
(quadri BT) ";
o Norma CEI 64-8 "Impianti elettrici utilizzatori a tensione nominale non superiore a 1000 V in
corrente alternata e a 1500 V in corrente continua";
o Norma CEI 81-10 "Protezione contro i fulmini";
o Norma UNI EN 1838/2000 “Illuminazione di emergenza”;
o Norma UNI 9795/2013 “Sistemi fissi automatici di rivelazione e di segnalazione allarme
d’incendio”;
o Norma UNI 11292/08 - Locali destinati ad ospitare gruppi di pompaggio per impianti
antincendio - Caratteristiche costruttive e funzionali;
o Norma UNI 10779/14 - Impianti di estinzione incendi - Reti di idranti;
o Norma UNI EN 671-2 - Sistemi fissi di estinzione incendi - Sistemi equipaggiati con tubazioni –
Parte 2: Idranti a muro con tubazioni flessibili.
e comunque tutte le norme non richiamate sopra ed applicabili al caso, le disposizioni e le
normative USL.
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MANUALE D’USO
Il manuale d’uso si riferisce all’uso delle parti più importanti dell’opera, con particolare riguardo a
tutti gli impianti tecnologici.
L’insieme delle informazioni contenute nel presente capitolo permetterà all’utente finale di
conoscere le modalità di fruizione dell’opera, nonché tutti gli elementi necessari per limitare quanto
più possibile i danni derivanti da una utilizzazione impropria, per consentire di eseguire tutte le
operazioni atte alla sua conservazione che non richiedono conoscenze specialistiche e per
riconoscere tempestivamente fenomeni di deterioramento anomalo al fine di sollecitare interventi
specialistici.
Il manuale d’uso contiene le seguenti informazioni:
• la descrizione dello stato di fatto;
• la collocazione nell’intervento delle parti menzionate;
• le modalità di uso corretto.
3.1 Descrizione dello stato di fatto
L‘edificio ha una superficie lorda complessiva pari a circa 1.700 m2 e altezza massima in gronda
pari a 9,5 m.
E’ costituito da una struttura portante unica e solidale in CLS, con travi, pilastri e tamponamenti
ciechi realizzati con pannelli in CLS e solaio piano.
Presenta superfici aerilluminanti in copertura, costituite da lucernai con superficie pari a circa
2x5,85 m2 ciascuno (box da 1 a 5) e 2x16,2 m2 (box 6 e 7), e finestrature verticali “a nastro” sul
prospetto Nord (lato inferiore del perimetro).
I pilastri portanti sono realizzati in CLS con tondini in acciaio diam. 30 mm e copriferro non inferiore
a 5 cm.
Nell’edificio sono stati ricavati complessivamente 7 depositi/officine all’interno dei quali, durante
tutto l’arco dell’anno, viene svolta l’attività di realizzazione, manutenzione e allestimento dei carri
carnevaleschi.
Il lavoro delle Associazioni viene svolto puramente a livello di volontariato.
I locali sono funzionalmente indipendenti e singolarmente compartimentati “a tutt’altezza” nei
confronti dei box adiacenti.
Sei di questi depositi (box nr. 1, 2, 3, 4, 5 e 7) sono stati assegnati a ciascuna Associazione
carnevalesca, mentre il box nr. 6 viene adibito a magazzino comune per lo stoccaggio provvisorio
delle maschere nel periodo carnevalesco.
L’edificio è di proprietà del Comune di Cento, l’assegnazione è ufficialmente regolata da contratti di
locazione singoli con ciascuna delle varie Associazioni.
In base ai contratti, ogni singola Associazione è tenuta a garantire la manutenzione ordinaria e
straordinaria del bene in uso, compresi gli impianti tecnologici, a organizzare autonomamente il
proprio servizio di gestione delle emergenze, così come a stipulare propri contratti di fornitura con
gli enti erogatori di acqua, gas metano ed energia elettrica.
La tipologia e il quantitativo di materiali infiammabili all’interno di ogni deposito è estremamente
variabile in funzione del periodo dell’anno (minima orientativamente da Marzo a Settembre,
massima nei periodi di preparazione del carro e in concomitanza delle sfilate di Febbraio).
Ogni box è dotato di un impianto di riscaldamento autonomo e indipendente, costituito da
generatori di calore di potenza inferiore a 116 kW per il deposito e da caldaia murale di tipo
domestico per il locale di servizio, entrambe alimentate a gas di rete con tubazioni in acciaio
zincato posate all’esterno del fabbricato.
L’impianto elettrico e l’alimentazione idrica sono derivati da contatori separati e indipendenti.
In ogni singolo deposito è presente un idrante UNI45 staffato a parete, alimentato da rete idrica
comunale.
In ogni deposito e per ogni associazione possono essere presenti fino a un massimo di 15 persone
(volontari).
Le principali problematiche possono essere riassunte come segue:
1. Le porte di ingresso pedonale dei box da 1 a 5 sono in condizioni conservative e manutentive
precarie. Lo stesso dicasi per le porte tagliafuoco che dividono il deposito lavorazione dal
locale di servizio adiacente (tutti i box da 1 a 7). Tutti questi serramenti sono inoltre
equipaggiati con maniglioni antipanico in condizioni disastrose e sprovvisti di marcatura CE;
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La parete di divisione tra box 6 e 7 non garantisce un’adeguata compartimentazione a
tutt’altezza. La parete, nella sua parte superiore, presenta un tramezzatura in cartongesso in
condizioni di conservazione assai precarie;
Le pareti divisionali tra box adiacenti e tra box e rispettivo locale di servizio sono attraversate
in più punti da tubazioni e canalizzazioni impiantistiche senza un adeguato ripristino della
compartimentazione antincendio.
L’impianto di spegnimento incendi è attualmente costituito da 1 idrante UNI 45 interno a
ognuno dei box con alimentazione idrica derivata direttamente dalla rete cittadina. Non
garantisce la copertura dell’intera superficie box/locale di servizio, è installato in una posizione
che rende il suo utilizzo in caso di emergenza assai problematico e non assicura le prestazioni
idrauliche (pressione residua e portata) richieste dalla normativa.
Gli estintori presenti necessitano di interventi di manutenzione periodica (revisione e/o
ricarica) e sono in numero insufficiente rispetto a quanto previsto dalla normativa vigente.
L’impianto di adduzione gas (è presente un contatore per ogni associazione per
l’alimentazione del generatore di calore pensile, della caldaia murale e del piano cottura
angolo cucina) necessita almeno di una prova di tenuta a norma UNI 7129 (linea per linea)
con esecuzione di eventuali interventi manutentivi.
l’impianto di illuminazione di sicurezza è costituito da apparecchi autoalimentati in cattive
condizioni manutentive e di conservazione, probabilmente non correttamente funzionanti e
non in grado di garantire un adeguato livello di illuminamento in condizioni di emergenza;
ogni associazione è munita di pulsante di sgancio generale autonomo ma installato
internamente al box (chi interviene in caso di emergenza è costretto a entrare nel locale per
disattivare l’impianto) e con buona probabilità non funzionante;
manca completamente un sistema per l’individuazione automatica di un eventuale incendio.
3.2 Modalità di intervento
Si è prevista l’esecuzione dei seguenti interventi:
1. sostituzione delle porte di ingresso pedonale dei box da 1 a 5, smontaggio e rimozione dei
vecchi serramenti, montaggio di porte per esterni a 1 battente in acciaio doppia lamiera da
15/10 zincata e verniciata, munita di maniglione antipanico tipo “push-bar” certificato CE;
2. sostituzione delle porte divisorie tra box e locale di servizio (tutte le associazioni), smontaggio
e rimozione dei vecchi serramenti, montaggio di porte tagliafuoco REI60 cieca con struttura in
acciaio a due battenti, guarnizioni termoespandenti su tre lati e munite di maniglione
antipanico tipo “push-bar” certificato CE;
3. esecuzione di scavo a sezione obbligata lungo tre dei quattro lati perimetrali dell’edificio,
propedeutico alla posa delle tubazioni dell’impianto antincendio ed elettriche, da eseguirsi in
parte su superficie asfaltata (zona anteriore) in parte su area non asfaltata (zona laterale e
posteriore). Lo scavo sarà riempito, fino alla completa copertura delle tubazioni, con sabbia di
cava lavata e munito di nastro magnetico di segnalazione. Se eseguito su area non asfaltata,
sarà completato con terra di risulta, se su superficie asfaltata, con 25 cm. circa di stabilizzato
misto calcareo, 15 cm. di binder e 5 cm. di tappeto di usura;
4. realizzazione di platea per gruppo di pressurizzazione antincendio e vasca di riserva idrica. La
platea, di dimensioni approssimative 7,5(L)x4,5(H) m., sarà realizzata in cemento armato, con
rete elettrosaldata interna inferiore e superiore Ø 8 mm. maglia 20x20 cm., distanziatori Ø 10
mm. e ferri di bordo Ø 12/20 mm.
5. compartimentazione antincendio tra box 6 e 7. L’intervento consisterà nella preliminare
rimozione della parete in cartongesso esistente nella parte alta della parete divisoria e della
sua intelaiatura di sostegno, e nella realizzazione, previa esecuzione di ponteggio da
entrambi i lati, di muratura di tamponamento in mattoni pieni a una testa e successiva
intonacatura con malta di cemento e sabbia.
6. L’impianto di distribuzione gas (è presente un contatore per ogni associazione per
l’alimentazione del generatore di calore pensile, della caldaia murale e del piano cottura
angolo cucina) necessita di una prova di tenuta a norma UNI 7129 (linea per linea). In base
alle risultanze della prova si procederà agli interventi manutentivi necessari, con fornitura e
posa di tutto il materiale necessario (valvole, raccordi, guarnizioni, tubazioni rigide o flessibili
ecc.).
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7.
8.
realizzazione di nuovo impianto antincendio secondo disegni e specifiche di progetto
Realizzazione di un nuovo impianto di illuminazione di sicurezza, da eseguirsi con lampade
autonome autoalimentate con batteria interna, in grado di assicurare, lungo uscite e vie di
fuga, un livello di illuminazione pari ad almeno 2-5 lux per 1 ora;
9. Smontaggio e rimozione del quadro elettrico delle utenze comuni, con ricablaggio delle
apparecchiature di protezione e comando esistenti (illuminazione esterna) all’interno di un
nuovo centralino 24 moduli stagno, contenente anche gli interruttori di protezione del gruppo
antincendio derivati a monte del generale;
10. Realizzazione di nuove linee di alimentazione delle utenze del gruppo antincendio
(elettropompa, pompa pilota e resistenza elettrica) in cavo FG10OM1 posato entro polifora
interrata;
11. Inserimento, nei centralini generali delle associazioni, di bobina a lancio di corrente per la
disattivazione simultanea degli impianti elettrici in caso di azionamento di un unico pulsante di
sgancio;
12. Realizzazione di un nuovo impianto di rivelazione automatica di incendio, con installazione di
centrale di rivelazione posizionata all’interno del box nr. 6 e munita di alimentatore dedicato,
batterie tampone e combinatore telefonico per la chiamata di emergenza anche in orario non
presidiato. L’impianto di distribuzione alle utenze in campo (pulsanti di attivazione manuale
posti in corrispondenza delle uscite, sirene per esterno, avvisatori ottico acustici per interno
ecc.) sarà realizzato con cavo tipo FROHR 2x1,5 mm2 posato entro tubazioni e cassette di
derivazione stagne dedicate e installate a vista lungo tutto il percorso. In corrispondenza di
attraversamenti di compartimentazioni antincendio, il grado di resistenza al fuoco della parete
sarà ripristinato con nastro termospandente per tubazioni di tipo combustibile.
3.3
Modalità di uso corretto
Elemento
Parete
interna
muratura
Modalità d’uso corretto
in Effettuare gli ancoraggi in rapporto al peso. Oggetti leggeri ancoraggio
da effettuare mediante chiodi in acciaio o tasselli, oggetti pesanti
impiego di tasselli ad espansione
In caso di ancoraggio di peso considerevole o dell'apertura di fori o
vani di notevole entità è consigliabile rivolgersi ad un tecnico
Porre attenzione al momento della foratura, in presenza di impianti e
tubature che concorrono all'interno dei tramezzi, in quanto il loro
eventuale danneggiamento, oltre a compromettere l'efficienza
dell'impianto stesso, può determinare danni anche a chi sta
eseguendo l'operazione di ancoraggio
Porta interna o esterna L'uso degli infissi interni non richiede particolari raccomandazioni, se
non quelle dettate dal buon senso, delicatezza nell'apertura e nella
chiusura onde evitare possibili lesioni e fessurazioni nella parete
circostante
Porta tagliafuoco
Verificare la portata dei muri prima di installare portoni di questa
pesantezza, evitare sporgenze o ingombri che possono intralciare la
manovra o il libero movimento del portone
Tenere la porta chiusa (ove previsto) e non bloccata in posizione
aperta con dispositivi impropri (ganci, zeppe ecc.)
Estintore
Collocare in prossimità di accessi e di apparecchiature a rischio, lungo
i corridoi di accesso e nei punti di maggior pericolo facendo si che
siano ben visibili, di facile accesso e protetti dagli urti
Non esporre al gelo
Tirare la sicura ed impugnare l'estintore dirigendo il getto estinguente
alla base dell'incendio (l’estinguente può essere tenuto costantemente
in pressione con gas compresso o messo in pressione al momento
dell’utilizzo con una cartuccia di CO2)
Naspo - Idrante
Collocare in prossimità di accessi e di apparecchiature a rischio, lungo
i corridoi di accesso e nei punti di maggior pericolo facendo si che
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siano ben visibili, di facile accesso e protetti dagli urti
Aprire la cassetta porta naspo/idrante, aprire la valvola a sfera ed
estrarre il naspo/idrante
Riserva
idrica
- Registrare i nuovi serbatoi utilizzando apposito modello ed inviare
Serbatoio
all'agenzia regionale
Attuare tutte le procedure di buona gestione che assicurino la
prevenzione dei rilasci, dei traboccamenti del contenuto
Il conduttore dovrà tenere aggiornato il manuale di manutenzione
Installare un sistema di monitoraggio in continuo per il controllo di
eventuali perdite e un dispositivo di sovrappieno dei liquidi che eviti la
fuoriuscita del prodotto in caso di eccessivo riempimento
Linee di distribuzione - Non strappare l'isolante prima della ricopertura
Tubazioni
Srotolare le tubazioni in maniera delicata senza stressare il materiale
Quadro elettrico e linee Non sollevare coperchi e protezioni di parti sotto tensione
di distribuzione
Eseguire lo sgancio degli interruttori prima di ogni operazione sulle
linee derivate dal quadro
Non pulire con spugne o utilizzando solventi
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MANUALE DI MANUTENZIONE
Il manuale di manutenzione si riferisce alla manutenzione delle parti più importanti del bene ed in
particolare degli impianti tecnologici, con particolare riguardo alle opere che possono avere riflessi
sulla sicurezza, sulla salute e sull’ambiente, comprese le opere di mitigazione e compensazione
ambientale.
Esso fornisce, in relazione alle diverse unità tecnologiche, alle caratteristiche dei materiali o dei
componenti interessati, le indicazioni necessarie per la corretta manutenzione nonché per il ricorso
ai centri di assistenza e di servizio.
Il manuale di manutenzione deve essere integrato, a cura dell’Impresa appaltatrice, dai libretti di
manutenzione dei singoli impianti.
Parete interna in muratura
Controlli eseguibili direttamente dall’utente
• Verificare che non si riscontrino lesioni e macchie di umidità (in caso di riscontro positivo,
verificare che venga innanzitutto effettuata una sufficiente ventilazione dell'ambiente e che
non vi sia una produzione eccessiva di vapore). Verificare inoltre che lo strato superficiale sia
perfettamente aderente al supporto e che non vi sia presenza di sporco. In caso di riscontro
problematiche, contattare tecnico specializzato in modo da individuare la causa e procedere
all'eliminazione della stessa tramite apposita ditta. Effettuare l'operazione di ripulitura.
Manutenzioni eseguibili direttamente dall’utente
• Ripristino parziale della tinteggiatura. La presenza di fori, lesioni e scalfitture può essere
eliminata applicando apposito stucco dato con spatola d'acciaio.
• Rinnovo totale della tinteggiatura con rullo o pennello. E' consigliabile affidare il lavoro ad
impresa specializzata.
Manutenzioni a cura di personale specializzato
• Verifica della perfetta integrità della parete e dell'assenza di tracce di umidità. Se necessario,
effettuare le dovute riprese con un prodotto avente le stesse caratteristiche di quello
attualmente in opera.
• Rinnovo della tinteggiatura.
• Rinnovo dell'intonaco.
Porta interna o esterna
Controlli eseguibili direttamente dall’utente
• Accertamento dell’integrità dell'infisso, della perfetta chiusura ed allineamento della porta alla
battuta, dell’assenza di fenomeni di corrosione delle cerniere.
• In caso di riscontro problematiche, contattare operaio specializzato in modo da individuare la
causa e procedere all'eliminazione della stessa.
Controlli da parte di personale specializzato
• Controllo generale dell’integrità dell'infisso, con particolare attenzione all'ortogonalità tra anta e
telaio fisso.
Manutenzioni eseguibili direttamente dall’utente
• Eliminazione di polvere e, se necessario, applicazione di detergenti all'anta, al telaio fisso ed
alla maniglia. Non impiegare pagliette di ferro, acidi, solventi chimici o sostanze abrasive.
• Oliatura dei cardini e congegni di chiusura con lubrificanti spray o grassi sintetici. Nello
smontaggio dell'infisso adottare le opportune precauzioni.
• Se la porta dovesse "sfregare" contro il pavimento intervenire tempestivamente inserendo una
rondella nei cardini al fine di evitare possibili danneggiamenti al pavimento stesso. Nello
smontaggio dell'infisso adottare le opportune precauzioni.
• Controllo dell'efficacia delle cerniere ed eventuale loro registrazione, attraverso la verifica della
perfetta chiusura dell'anta col telaio fisso.
Manutenzioni a cura di personale specializzato
• Riparazione dei cardini e congegni di chiusura (es. maniglia).
• Rinnovo dei cardini e congegni di chiusura (ferramenta e accessori).
• Previa rimozione dell'esistente, sostituzione dell'infisso per usura ed obsolescenza
tecnologica.
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Porta tagliafuoco
Controlli eseguibili direttamente dall’utente
• Accertarsi della perfetta chiusura ed allineamento della porta alla battuta.
• In caso di riscontro problematiche, contattare operaio specializzato in modo da individuare la
causa e procedere all'eliminazione della stessa.
Controlli da parte di personale specializzato
• Controllo dell'ortogonalità tra anta e telaio fisso.
• Controllo delle guarnizioni di tenuta attraverso la verifica, dell'efficacia, dell'adesione ai profili
di contatto dei telai, del perfetto inserimento nelle proprie sedi, dell'elasticità ovvero delle
proprietà meccaniche.
Manutenzioni eseguibili direttamente dall’utente
• Applicazione di detergenti non aggressivi al telaio fisso e mobile, alle guarnizioni così da
liberarle da eventuali adesioni o accumuli di agenti biologici che ne impediscono il buon
funzionamento. Non impiegare pagliette di ferro, acidi, solventi chimici o sostanze abrasive.
• Oliatura dei cardini e congegni di chiusura con lubrificanti spray o grassi sintetici. Nello
smontaggio dell'infisso adottare le opportune precauzioni.
• Controllare l’efficacia delle cerniere ed eventuale loro registrazione, attraverso la verifica della
perfetta chiusura dell'anta col telaio fisso, a finestra aperta, i movimenti delle aste di chiusura
(organi di serraggio), l’effettiva efficienza dei sistemi di drenaggio, con eventuale pulizia dei
residui organici che possono provocare l'otturazione delle asole di drenaggio del telaio fisso.
Manutenzioni a cura di personale specializzato
• Riparazione dei cardini e congegni di chiusura (es. maniglia).
• Eventuale riposizionamento delle guarnizioni di tenuta tramite ruota di inserimento.
• Rinnovo dei cardini e congegni di chiusura (ferramenta ed accessori).
• Previa rimozione dell'esistente, sostituzione dell'infisso per usura ed obsolescenza
tecnologica.
Naspo – Idrante
Controlli a cura dell’utente
• Verificare l'accessibilità della cassetta porta naspo/idrante.
• Verificare la presenza dei cartelli segnalatori per una facile individuazione
Linee di distribuzione - Tubazioni
Controlli eseguibili direttamente dall’utente
• Verifica di perdite di acqua o liquido sulle pompe, sui collettori, sulle tubature e sui raccordi.
• Controllare la temperatura dell’acqua nella rete di distribuzione per evitare che tale
temperatura sia superiore a quella prevista in sede di progetto.
Manutenzioni a cura di personale specializzato
• Sostituire i pezzi meccanici interni all'elemento tecnico che provocano il fastidio.
Quadro elettrico e linee di distribuzione
Controlli eseguibili direttamente dall’utente
• Controllare se gli interruttori del quadro sono in posizione "I" oppure "O". Nel primo caso la
linea è attiva.
• Qualora presenti gemme di segnalazione della rete, controllarne l'accensione ad interruttore
armato.
• Sentire con il palmo della mano eventuali differenze significative di temperatura del paramento
murario in prossimità di scatole di derivazione o pareti. Qualora vi sia surriscaldamento
eccessivo o presenza di fumo dalle scatole di derivazione avvisare l'elettricista.
Manutenzioni eseguibili direttamente dall’utente
• Interruttore differenziale: premere il pulsante di prova sull'interruttore verificando che si
interrompa l'erogazione di corrente. Verificare che sulla linea non siano attestati servizi che
possono presentare danni da interruzione dell'alimentazione.
• Raccolta ed asportazione di polvere o scorie di vario tipo. Pulire soltanto l'esterno del quadro.
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Manutenzioni a cura di personale specializzato
• Verifica dello stato di funzionalità tramite apparecchiature di misura analogiche o digitali.
• Sostituzione per superamento vita utile: interrompere la fornitura di corrente, segnare con
precisione il punto di rottura e quindi intervenire.
Terminali - Prese
Controlli eseguibili direttamente dall’utente
• Provare con un apparecchio certamente funzionante la presenza nella presa di corrente
elettrica.
Manutenzioni eseguibili direttamente dall’utente
• Pulizia esterna delle placche. Non utilizzare oggetti metallici per asportare lo sporco dagli
alveoli.
Manutenzioni a cura di personale specializzato
• Accertarsi del funzionamento provando ad inserire un apparecchio nella presa oppure
eseguire il controllo con un giravite cerca fase.
• Sostituzione per superamento vita utile: interrompere la fornitura di corrente, segnare con
precisione il punto di rottura e quindi intervenire.
Terminali - Corpi illuminanti
Controlli eseguibili direttamente dall’utente
• Accendere l'interruttore di comando verificando l'accensione del corpo illuminante.
Manutenzioni eseguibili direttamente dall’utente
• Spolveratura e pulizia secondo le indicazioni della ditta costruttrice.
Manutenzioni a cura di personale specializzato
• Provare ad estrarre e poi a reinserire il terminale, oppure usare un cerca fase.
• Sostituzione per superamento vita utile: interrompere la fornitura di corrente, segnare con
precisione il punto di rottura e quindi intervenire.
• Sostituzione per avaria: interrompere la fornitura di corrente, segnare con precisione il punto di
rottura e quindi intervenire.
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PROGRAMMA DI MANUTENZIONE
Il programma di manutenzione prevede un sistema di controlli e di interventi da eseguire, a
cadenza temporalmente o altrimenti prefissate, al fine di una corretta gestione dell’opera e delle
sue parti nel corso del suo ciclo di vita.
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Sottoprogramma controlli
Elemento
Intonaco interno
Condotti ed apparecchi idraulici,
tubazioni
Infissi esterni
Porta tagliafuoco – Via di esodo
Pompe
Riscaldatori elettrici o a gas
Elettropompe
Impianto elettrico
Intervento
Cadenza
Ogni 2 anni
Ogni 6 mesi
A vista
Porta tagliafuoco
Controllo che sia sgombra da ostacoli
Controllo che sia regolarmente chiusa (ove previsto) e non bloccata in posizione aperta
con dispositivi impropri (ganci ecc.)
Verifica del funzionamento della maniglia, della chiave esterna, del maniglione antipanico
e dello scrocco della porta (orizzontale, superiore e inferiore)
Verifica a vista delle guarnizioni, dei cardini e delle cerniere
Verifica dello stato generale (fessure tra porte e telai, danneggiamenti)
Controllo dei cuscinetti, delle cerniere e delle guarnizioni
Prova del funzionamento del magnete di ritegno e del coordinamento con l’impianto
antincendio
Via di esodo
Controllo che le vie d’esodo siano visibili, sgombre da ostacoli e facilmente raggiungibili
Controllo che le porte siano regolarmente apribili nel verso dell’esodo
Verificare del funzionamento della maniglia o del maniglione antipanico
Controllo del corretto funzionamento
Controllo del corretto funzionamento e dello stato manutentivo dell'alimentazione
Controllo dei cuscinetti e dell'eventuale loro anomalo riscaldamento
Verifica della funzionalità degli interruttori differenziali con tasto di prova
Illuminazione di sicurezza
Controllo dell’autonomia delle lampade di emergenza autonome
Controllo visivo delle apparecchiature
Controllo del serraggio dei bulloni
Illuminazione normale
Controllo visivo delle apparecchiature
Controllo delle condutture di alimentazione
Quadri elettrici
Controllo delle feritoie di ventilazione e passaggio aria dei quadri
Controllo dei componenti dei quadri al fine di verificarne l’efficienza
Ogni 12 mesi
Ogni mese
A vista con eventuali verifiche locali
Pulizia
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Ogni 6 mesi
Ogni mese
Ogni 6 mesi
Ogni 12 mesi
Ogni 12 mesi
Ogni mese
Ogni 6 mesi
Ogni 6 mesi
Ogni 6 mesi
Impianti elettronici
fumi, gas ecc.
-
Cavi
Controllo dello stato di conservazione
Prese
Verifica dell’integrità dell’apparecchiatura e ove possibile il controllo visivo delle
condutture
Quadri elettrici
Controllo generale visivo esterno per verificarne l’integrità
Controllo del serraggio dei bulloni
Controllo delle guarnizioni delle porte
Verifica dell’efficienza dei dispositivi di chiusura e di blocco
Controllo della continuità dei conduttori di messa a terra delle strutture metalliche
Controllo del serraggio delle connessioni di potenza
Componenti
Controllo dello stato di usura dei contatti fissi
Controllo dello stato di conservazione dei conduttori elettrici
Verifica dell’integrità dei setti di separazione tra le fasi
Verifica dell’efficienza dei contatti ausiliari, delle bobine e dei contattori
Cavi
Controllo dello stato di conservazione dei cavi di collegamento degli apparecchi mobili
Prese
Controllo del serraggio dei collegamenti elettrici
Verifica dell’efficienza dei dispositivi di blocco e dello stato e taglia dei fusibili
Impianto di terra
Controllo visivo dell’integrità dell’impianto
Verifica del serraggio delle connessioni
Verifica della continuità del conduttore di protezione
Verifica dei collegamenti equipotenziali
Componenti
Misura della resistenza di terra
Misura dei livelli di illuminamento
Rivelazione Rivelatori in campo
Eseguire la pulizia con getto d’aria a bassa pressione
Prova di funzionamento
Regolazione della sensibilità
Allarmi
Verifica dello stato dei pulsanti e degli apparecchi acustici (vetrini, ecc.)
Prova di funzionamento da tutti i punti di comando e controllo sonoro efficienza di tutti gli
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Ogni 6 mesi
Ogni 6 mesi
Ogni 12 mesi
Ogni 12 mesi
Ogni 12 mesi
Ogni 12 mesi
Ogni 12 mesi
Ogni 3 anni
Ogni 6 mesi
Ogni 6 mesi
Estintori
Idranti - Naspi
Illuminazione
apparecchi acustici
Centrale
Verifica della tensione di alimentazione rete ENEL, della tensione di uscita alimentatore,
della tensione degli accumulatori in rete, della tensione degli accumulatori a rete
sconnessa
Aggiornamento del cartellino con la data dell’ultima revisione effettuata
Controllo del sigillo di chiusura
Controllo della leva di azionamento estintore
Verifica della carica, della pressurizzazione ed eventuali rabbocchi
Verifica della valvola, del manometro, della manichetta, delle guarnizioni, della leva di
comando, dello spinotto
Controllo visivo dello stato di conservazione (interno ed esterno) del contenitore metallico
Verifica del fissaggio della bombola a parete ed eventuale riparazione
Esame interno dell’apparecchio per la verifica del buono stato di conservazione
Esame e controllo funzionale di tutte le parti
Ripristino delle protezioni superficiali se danneggiate
Verifica dello stato delle cassette e presenza delle dotazioni previste a corredo
Controllo dello stato di conservazione del telaio della cassetta (ev. presenza di ruggine) e
del vetro della cassetta
Verifica dello stato di conservazione della manichetta (lacerazioni e/o fori) e delle
guarnizioni
Verifica dello stato di conservazione e funzionamento della lancia
Controllo dei manometri
Verifica delle valvole di intercettazione
Verifica dei serraggi di raccordo delle tubazioni
Controllo dell’efficienza dell’impianto
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Ogni 6 mesi
Ogni 6 mesi
Ogni 3 anni
Ogni 6 mesi
Ogni 7 giorni
5.2
Sottoprogramma interventi
PORTE TAGLIAFUOCO
Elemento
Intervento
Cadenza
Serramento
Regolazione del meccanismo di Ogni 12 mesi
autochiusura
con
verifica
dell’eventuale ammortizzatore di
chiusura o del preselettore di
chiusura su porte a due ante
Lubrificare le cerniere, il blocco Ogni 6 mesi
maniglia o le altre parti mobili
ESTINTORI
Elemento
Estintore
IDRANTI – NASPI
Elemento
Idranti - Naspi
Intervento
Lubrificazione
della
leva
di
azionamento estintore
Verniciatura e pulizia del contenitore
metallico
Sostituzione dell’agente estinguente
Sostituzione dei dispositivi di
sicurezza contro le sovrapressioni
Cadenza
Ogni 6 mesi
Note
Ogni 3 anni
Ogni 3 anni
Ogni 3 anni
Intervento
Cadenza
Pulizia della cassetta, stato di Ogni 6 mesi
conservazione del telaio della
cassetta (ev. presenza di ruggine) e
del vetro della cassetta
RETE DI DISTRIBUZIONE DELL'ACQUA FREDDA
Elemento
Intervento
Collettori
Riparazione di collettori
Colonne
Note
Riparazione delle colonne montanti
Cadenza
A guasto
A guasto
Note
Note
Utilizzare utensili ed attrezzature a norma (verificare che le
attrezzature siano dotate delle protezioni regolamentari e che
l'avviamento sia del tipo ad uomo presente)
Utilizzare utensili ed attrezzature a norma (verificare che le
attrezzature siano dotate delle protezioni regolamentari e che
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Diramazioni interne
Riparazione
interne
Contatori,
saracinesche,
rubinetti e valvole
Riparazione
di
contatori, A guasto
saracinesche, rubinetti e valvole
RISERVA IDRICA
Elemento
Serbatoio di accumulo
ELETTROPOMPE
Elemento
Premistoppa
delle
l'avviamento sia del tipo ad uomo presente)
Utilizzare utensili ed attrezzature a norma (verificare che le
attrezzature siano dotate delle protezioni regolamentari e che
l'avviamento sia del tipo ad uomo presente)
Utilizzare utensili ed attrezzature a norma
Utilizzare scala o trabattello regolamentare per i lavori in elevato
(> 2 m.)
diramazioni A guasto
Intervento
Cadenza
Pulizia e controllo a vista delle Ogni 3 mesi
condizioni generali (ossidazioni,
invecchiamento)
Note
Non utilizzare benzina o altri prodotti con pericolo d'incendio
Intervento
Reintegro dei premistoppa
Cadenza
Ogni 6 mesi
Note
Effettuare i controlli a macchina spenta
Controllare l'isolamento elettrico
Cadenza
A guasto
A guasto
A guasto
Note
In caso di lavori sotto tensione, il preposto ai lavori deve
individuare e delimitare la zona di lavoro, apporre un cartello
monitore, sezionare le parti attive e mettere in sicurezza tutte le
parti che possono interferire con la zona di lavoro (rendendo
inaccessibili i dispositivi di sezionamento, verificando l'assenza
di tensione, mettendo in corto circuito e a terra la parte
sezionata)
Informare gli addetti circa le misure di sicurezza e le precauzioni
da adottare. Anche l'esecuzione dei lavori in tensione deve
avvenire sotto il controllo del preposto
Accertare, prima dell'esecuzione dei lavori, l'efficienza delle
attrezzature e dei mezzi di protezione, l'assenza di parti attive
con pericolo di contatto accidentale, fuori della zona
d'intervento, la corretta posizione di intervento dell'addetto ai
lavori.
IMPIANTO ELETTRICO (COMPONENTI)
Elemento
Intervento
Alimentazione
Riparazione
Allacciamenti
Riparazione
Reti di distribuzione e Sostituzione
delle
reti
di
terminali
distribuzione e/o dei terminali
Controlli e revisione
Apparecchiature
Sostituzione delle apparecchiature
elettriche
elettriche
Controlli
e
revisioni
delle
apparecchiature elettriche
Ogni 12 mesi
A guasto
Ogni 12 mesi
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In "lavori a contatto" (lavori in tensione nel corso del quale
l'operatore, opportunamente protetto, può entrare nella zona di
guardia con parti del proprio corpo), bisogna inoltre limitare e
contenere al massimo la zona d'intervento
Proteggere o isolare le parti a potenziale diverso per evitare la
formazione di archi per corto circuito.
Fissare le parti mobili di elementi attivi che si sono staccati.
Anche le apparecchiature e gli impianti alimentati con il sistema
SELV, devono presentare una protezione in modo che la parte
in tensione, anche se a tensione inferiore a 25 V in corrente
alternata, risulti protetta al dito di prova o con isolamento a una
prova di 500 V per un minuto. Non sono ammessi sistemi di
protezione di tipo parziale, quali l'allontanamento, gli ostacoli
ecc
Le apparecchiature elettriche trasportabili e mobili possono
essere alimentate unicamente con sistemi a bassissima
tensione di sicurezza (SELV), o con separazione elettrica
tramite trasformatore di isolamento per ogni apparecchio, con
sorgenti di alimentazione situata all'esterno del luogo conduttore
ristretto, ad eccezione di sorgenti non alimentate da rete, come
ad esempio i gruppi elettrogeni
Le lampade portatili devono essere alimentate solo da circuito
SELV
QUADRI ELETTRICI
Elemento
Quadri elettrici
Intervento
Cadenza
Controllo ed eventuale sostituzione Ogni 30 giorni
degli interruttori vari
Controllo, pulizia ed eventuale
sostituzione dei contatti principali dei
contattori
Controllo, pulizia ed eventuale
sostituzione dei contatti ausiliari dei
contattori
Verifica della continuità elettrica Ogni 2 mesi
delle carpenterie metalliche dei
quadri generali BT
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Note
Misura dell'isolamento della bobina Ogni 6 mesi
di comando dei contattori
Misura dell'isolamento delle linee di
comando dei contattori
Misure di isolamento dei circuiti Ogni 12 mesi
ausiliari della strumentazione
Controllo delle targhette indicatrici
utenze ed eventuali correzioni nelle
carpenterie metalliche dei quadri
generali BT
Pulizia interna ed esterna mediante
aria compressa delle carpenterie dei
quadri BT
IMPIANTO DI MESSA A TERRA
Elemento
Intervento
Cadenza
Rete
Controllo della continuità elettrica Ogni 2 anni
(prova strumentale) della rete
Controllo, ingrassaggio e serraggio Ogni 12 mesi
bulloni
Misura della resistenza di terra
Ogni 2 anni
Note
Spurgo pozzetti
IMPIANTO DI ILLUMINAZIONE, DI SICUREZZA E DI EMERGENZA
Elemento
Intervento
Cadenza
Rete
e Riparazioni della rete e delle A guasto
apparecchiature
apparecchiature per difetti di
funzionamento
IMPIANTO RILEVAZIONE INCENDIO
Elemento
Intervento
Cadenza
Impianto rilevazione Verifica
del
funzionamento Ogni 30 giorni
incendio
dell’impianto di segnalazione di
incendio
Controllo e pulizia della stazione
sussidiaria
Controllo della efficienza e pulizia
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Note
Note
dei rivelatori di fumo
Controllo
dell’isolamento
e
bilanciamento
delle
linee
di
collegamento rivelatori
Prove
di
funzionamento
dei
dispositivi acustici di allarme
Prova di funzionamento degli
avvisatori manuali di incendio
Verifica del funzionamento dei
ripetitori remoti di allarme
Verifica del funzionamento delle
lampade
di
illuminazione
di
emergenza
Verifica dello stato di carica degli
estintori portatili
Controllo dei rilevatori e trasduttori
Ogni 3 mesi
Controllo della rete di distribuzione e
dei terminali
Esecuzione di simulazione incendio
per prova efficienza impianto in ogni
suo componente
DISTRIBUZIONE GAS
Elemento
Allacciamenti
Intervento
Cadenza
Controlli
e
revisioni
degli Ogni 5 anni
allacciamenti
Reti di distribuzione e Controlli e revisione delle reti di reti Ogni 5 anni
terminali
di distribuzione e dei terminali
Riparazione
A guasto
ILLUMINAZIONE
Elemento
Intervento
Note
Rilevare eventuali perdite di gas con apparecchiatura idonea
Interrompere a monte l'erogazione del gas
Rilevare eventuali perdite di gas con apparecchiatura idonea
Interrompere a monte l'erogazione del gas
Rilevare eventuali perdite di gas con apparecchiatura idonea
Utilizzare utensili ed attrezzature a norma (verificare che le
attrezzature siano dotate delle protezioni regolamentari e che
l'avviamento sia del tipo ad uomo presente)
Cadenza
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Note
Apparecchio
illuminante
Reattori e starter
Pulizia e revisione dell'apparecchio All’occorrenza Aprire il circuito elettrico di alimentazione dell'apparecchio
illuminante (in occasione della
illuminante
sostituzione del reattore o dello
starter)
Sostituzione di reattori e starter
A guasto
Aprire il circuito elettrico di alimentazione dell'apparecchio
illuminante
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