Esperienze ed innovazioni C.T.M., in Annali S.Camillo

Transcript

Esperienze ed innovazioni C.T.M., in Annali S.Camillo
ANNALI DEGLI OSPEDALI
San Camillo e Forlanini
Volume 10, Numero 3, Luglio - Settembre 2008
ESPERIENZE E INNOVAZIONI DEL CENTRO TRAPIANTI MULTIORGANO
S. CAMILLO-FORLANINI
Trapianti di organi e tessuti. Possibilità e prospettive del Centro Trapianti Multiorgano
dell'Azienda Ospedaliera San Camillo-Forlanini
E. SANTORO
Future of organ and tissue transplantation at San Camillo Hospital of Rome
141
Attività del Centro regionale trapianti della Regione Lazio
D. ADORNO, A. PIAZZA, N. TORLONE, M. VALERI
Activity of the regional transplant Center of Lazio
144
Attività di donazione di organi e tessuti dell'Azienda Ospedaliera San Camillo-Forlanini
R. RUBINI
Organ and tissue procurement at San Camillo-Forlanini Hospital of Rome
151
L'attività di trapianto cardiaco presso l'Ospedale S. Camillo-Forlanini
P.L. DELLA MONICA, F. SBARAGLIA, V. POLIZZI, G. DISTEFANO, F. MUSUMECI
Cardiac transplantation at the S. Camillo-Forlanini Hospital
155
Assistenza meccanica cardiocircolatoria a medio-lungo termine come ponte
al trapianto cardiaco
F. MUSUMECI, A. LOFORTE, A. MONTALTO, F. RANOCCHI, P.L. DELLA MONICA
Bridge to heart transplantation with mid to long-term and mechanical support
164
Trapianto di rene nelle patologie infettive da HCV-HBV e HIV
P. DE PAOLIS, M. IAPPELLI, S. DI GIULIO
Kidney transplantation and virus infection: HCV - HBV - HIV
171
Il trapianto di rene da donatore vivente
M. IAPPELLI, P. DE PAOLIS, S. DI GIULIO
Living-donor kidney transplantation
183
Indicazioni attuali nel trapianto di fegato. Esperienza del Centro Trapianti del Poit
G.M. ETTORRE, G. VENNARECCI, R. SANTORO, P. LEPIANE, E. SANTORO, L. MIGLIORESI, M. COLASANTI, C. CARRIERO,
M. MALERBA, F. CAVALIERE, G. LIOTTA, P. MANCINI, R. LORUSSO, A. BOSCHETTO, M. ANTONINI, E. SANTORO
Indications and outcome of liver transplantation. Poit Center Experience
191
Trapianto di fegato per cirrosi epatica terminale
R. SANTORO, G.M. ETTORRE, G. VENNARECCI, P. LEPIANE, L. MIGLIORESI, R. LORUSSO, A. BOSCHETTO, P. MANCINI,
M. COLASANTI, C. CARRIERO, E. SANTORO, M. ANTONINI, G. TACCONI, M. MARITTI, L. TESSITORE, C. DANTIMI,
F. GIANSANTE, E. SANTORO
Liver transplantation for end stage liver cirrhosis
194
Il trapianto di fegato nei pazienti HIV positivi
G. VENNARECCI, G.M. ETTORRE, M. ANTONINI, R. SANTORO, P. LEPIANE, M. MARITTI, L. TESSITORE, G. TACCONI,
B. VISCO, L. MIGLIORESI, P. NARCISO, F. ANTONUCCI, G. VISCO, G. IPPOLITO, E. SANTORO
Liver transplantation in HIV patients
199
Trapianto di fegato nei tumori epatici
E. SANTORO, F. CARBONI, G. ETTORRE, P. LEPIANE, P. MANCINI, E. SANTORO, R. SANTORO, G. VENNARECCI
Liver transplantation in liver tumors
204
Le aplasie midollari acquisite
A. LOCASCIULLI, A. SEVERINO, B. MONTANTE, I. MAJOLINO
Acquired aplastic anemia
210
Il trapianto emopoietico e le "terapie cellulari"
L. PIERELLI, I. MAJOLINO, M. VACCA, M.B. RONDINELLI, S. CHIARONI, F. IPSEVICH
Hematopoietic transplantation and cell therapy
223
Trapianto di cornea: definizione, problematiche e casistica personale
P. COLLIARDO, E. BURATTO, G. FALCINELLI, A. GABRIELLI, V. PETITTI, S. TAMBURI
Penetrating keratoplasty: definition, problems and personal casuistry
229
L'Osteo-Odonto-Cheratoprotesi modificata (MOOKP): 35 anni di esperienza ospedaliera
P. COLLIARDO, M. TALONI, G. FALCINELLI, A. GABRIELLI, V. PETITTI, G. FALCINELLI, R. SANTORO
Modified osteo-odonto-keratoprosthesis (MOOKP): 35 years of clinical experience
235
ANNALI DEGLI OSPEDALI
San Camillo e Forlanini
Volume 10, Numero 3, Luglio-Settembre 2008
Presentazione del Seminario di Aggiornamento
TRAPIANTI DI ORGANI E TESSUTI
POSSIBILITÀ E PROSPETTIVE DEL CENTRO
TRAPIANTI MULTIORGANO
DELL’AZIENDA OSPEDALIERA SAN CAMILLO-FORLANINI
FUTURE OF ORGAN AND TISSUE TRANSPLANTATION
AT SAN CAMILLO HOSPITAL OF ROME
EUGENIO SANTORO
Direttore Scientifico, Centro Trapianti Multiorgano
Az. Ospedaliera S. Camillo-Forlanini, Roma
L’attività di trapianto di organi e tessuti in Italia ha raggiunto a tutt’oggi
uno standard consolidato comparabile per
quantità e qualità ai più avanzati Paesi
del mondo.
Per riferirsi all’ultimo anno, il 2007,
possiamo riportare che sono stati eseguiti
nel nostro Paese un totale di 3021 trapianti d’organo dei quali 1573 di rene, 1033 di
fegato, 308 di cuore, 112 di polmone, 76 di
pancreas e 2 di intestino ed inoltre 1458
di cute, 4196 di cornea, 4959 di osso ed
altri di midollo, vasi, valvole, membrane
amniotiche.
Questa importante e consistente attività trapiantologica viene realizzata per circa il 10% nel Lazio, nei cinque centri trapianto romani (Univ. La Sapienza, Univ.
Tor Vergata, Univ. Cattolica, IRCSS Bambin Gesù, A.O. San Camillo-Forlanini),
con 138 trapianti di rene nell’anno 2007,
106 di fegato, 26 di cuore, 13 di polmone,
nonché numerosi trapianti di tessuti cioè
di cute, cornea, midollo ed ossa per le quali sono state di recente attivate la banche
regionali.
Il contributo del San Camillo è stato
qualificato e significativo: va precisato che
alla pluriennale attività di trapianto di
cuore, cornea e midollo, nell’aprile 2007,
per volontà della Regione Lazio si è inserita quella di trapianto di fegato, trasferita
dall’Istituto Regina Elena, e di trapianto
di rene per nuova autorizzazione.
Nei successivi 12 mesi il nuovo Centro
Trapianti Multiorgano di San Camillo, an-
che giovandosi della collaborazione istituzionale dell’Istituto Lazzaro Spallanzani
ha eseguito oltre 100 trapianti di fegato,
rene, cuore, midollo e cornea, cifre comparabili e talora superiori a quelle degli altri
centri romani attivi già da molti anni, con
risultati eccellenti, morbilità e mortalità
inferiori alla media nazionale e nel caso
del fegato senza decessi, né ritrapianti nei
28 casi consecutivi 2007-2008 con un solo
reintervento per revisione dell’emostasi.
Con l’inizio del secondo anno di attività
il Ministero della Sanità ha concesso al
San Camillo l’autorizzazione ai trapianti
di rene da donatore vivente ed a breve
dovrebbe concedere quella per i trapianti
di fegato da donatore vivente e per i trapianti di intestino, procedure al momento
ritenute sperimentali.
Il trapianto di rene da vivente rappresenta uno degli obiettivi a breve termine del Centro Trapianti Multiorgano con
l’obiettivo di accorciare la lunga lista d’attesa e di invertire la tendenza negativa che
relega l’Italia in coda ai Paesi ove si effettuano trapianti di rene con una percentuale di trapianti da vivente inferiore al 6%.
Va rilevato che negli Stati Uniti d’America
tale percentuale è del 40% e che in alcuni
Paesi orientali raggiunge il 90%.
Il trapianto di rene da vivente è procedura complessa dal punto di vista tecnico
ed organizzativo ed in permanente evoluzione. Acquisizioni recenti sono rappresentate dall’impiego della laparoscopia per il
prelievo del rene dal donatore, il cross-
142
Annali degli Ospedali San Camillo e Forlanini 10, 3, 2008
over ossia lo scambio di reni tra più coppie
di donatori-riceventi ai fini della massima
compatibilità AB0 e cross-match.
Spingere sul piano clinico-scientifico
e sociale nel settore dei trapianti di rene
da vivente potrà significare una speranza
concreta di vita per molti pazienti in dialisi ed un riallineamento culturale positivo
dell’Italia agli altri Paesi dell’Europa e del
Mondo.
I trapianti di rene nel Polo Ospedaliero Interaziendale San Camillo-Spallanzani
hanno poi un altro ambizioso obiettivo nel
settore dei Pazienti infetti. È noto che il
40% dei pazienti in dialisi ha contratto
infezioni virali in particolare le epatiti B e
C. Ci sono sempre state molte riserve nel
sottoporre a trapianto renale questi malati,
mentre invece la letteratura recente ed i
primi casi trapiantati a San Camillo hanno
dimostrato risultati non dissimili da quelli
ottenibili in pazienti non infetti. Inoltre
pazienti nefropatici affetti da epatite B e
C possono venire trapiantati con reni provenienti da donatori con eguale infezioni
virali, che altrimenti andrebbero dispersi.
La collaborazione con lo Spallanzani
ha poi consentito di spingersi nel settore
della immunodeficenza acquisita. Già dal
2002 la nostra equipe di trapianto di fegato aveva effettuato il primo trapianto in
Italia su paziente sieropositivo presso il
Regina Elena aprendo nel nostro Paese un
grande campo clinico e di ricerca. L’esperienza è continuata in tutti questi anni
e tutt’ora continua, offrendo alla valutazione dell’apposito gruppo di studio del
Centro Nazionale Trapianti una casistica
di rilievo per quantità e qualità e con il più
lungo follow-up in Italia.
Nel settore della trapiantologia epatica
ed anche renale un grande sforzo ed un
significativo contributo scientifico è stato
fatto nel settore dei cosidetti donatori
marginali, accettando e trapiantando fegati steatosici o di donatori anziani anche
ultra ottantenni ed a rischio oncologico,
nonché reni di donatori in età avanzata
che sono stati trapiantati entrambi nello
stesso paziente per garantire una adeguata funzionalità
La casistica complessiva di trapianti
di fegato comprende oltre un 30% di tra-
pianti per tumori ossia epatocarcinomi su
cirrosi, ma anche metastasi di carcinomi
neuroendocrini e adenocarcinomi papilliferi disseminati delle vie biliari. Tale
percentuale è altissima se si considera che
la media internazionale è inferiore al 10%.
Nella grande maggioranza dei casi tali
trapianti sono stati eseguiti selezionando
i riceventi secondo i criteri di Milano e
perciò conseguendo risultati eccellenti con
sopravvivenza a 5 anni superiori al 70%.
Anche nel settore della tecnica di trapianto di fegato la casistica è alla avanguardia perché comprende più casi di
spleet liver, cioè di trapianto parziale e
l’impiego, come tecnica ricostruttiva, del
piggy back, ossia con la conservazione
completa della cava del ricevente.
Preziosa è poi l’esperienza di trapianto
di cuore ormai vicina ai 100 casi con una
importante attività di assistenza meccanica ventricolare ai pazienti in attesa di trapianto. Ciò ha consentito, con assistenze
protratte anche più di un anno, di offrire
la chance del trapianto a scompensati gravi che con la sola cura medica sarebbero
deceduti nell’attesa. Quello dell’assistenza
meccanica ventricolare è un grande campo
di attività, di ricerca e di organizzazione
con costi elevati e grande impegno professionale e di equipe, ma che caratterizzano
e giustificano il profilo di eccellenza di un
centro.
Negli anni a venire di certo questo
grande Centro Ospedaliero di trapianti
d’organo e tessuti dovrà completare la propria offerta assistenziale con l’attivazione
dei trapianti di polmone e di intestino.
Per ciò che riguarda i trapianti di tessuti, l’attività della S.C. di Oculistica si è
incentrata sui trapianti di cornea a tutto
spessore, cosiddetta cheratoplastica perforante, ed a partire dal 1 gennaio 2006
a tutt’oggi sono stati eseguiti 135 casi con
ottimi risultati. Nel futuro tuttavia saranno adottate anche le più recenti tecniche
gravate da un minor numero di rigetti,
come la cheratoplastica lamellare superficiale e profonda o il trapianto endoteliale.
Una attività di trapianto è anche stata
svolta nel settore della chirurgia plastica
con autotrapianti di lembi cutanei liberi a
coprire estese perdite di sostanza.
E. Santoro: Presentazione
Infine il settore ematologico. L’attività
di trapianto di midollo è al San Camillo
una delle più intense dell’intero territorio
nazionale con oltre 60 casi per anno. Essa,
al di là delle abituali indicazioni terapeutiche, è stata indirizzata a specifici ambiti
di ricerca tra i quali di particolare rilievo
le rare anemie aplastiche acquisite con 37
casi trattati a partire dal 2001, in parte
con donatore familiare HLA identico, in
parte con cellule staminali emopoietiche
da fonti alternative. Obiettivi della ricerca nel settore sono rappresentati dal
trapianto di cellule cordonali “intrabone”
ed i trapianti aploidentici, in positiva e
produttiva collaborazione con il Centro
Trasfusionale dell’Azienda.
Un grande contributo all’attività di
trapianto è stato offerto dal San Camillo
nel settore della donazione, ponendosi
come secondo Ospedale della Regione nella graduatoria complessiva di donazione.
Dopo la crisi del 2006, nel 2007 i donatori
segnalati sono stati 30 con un incremento
del 20% rispetto all’anno precedente ed i
donatori effettivi 15, con un incremento
del 20%. Nel 2008 le posizioni sono state
mantenute: nei primi otto mesi gennaio-
143
agosto ci sono state a San Camillo 22 segnalazioni con 9 donatori effettivi, secondi
per numerosità solo al Policlinico Umberto I° su un totale per la Regione Lazio di
160 donatori segnalati e 77 effettivi, in 8
mesi. All’attività di donazione hanno partecipato 2 delle 5 Rianimazioni dell’Azienda, secondo protocolli sempre più accurati
ed efficaci con personale dedicato di alta
qualificazione.
L’incremento della donazione è stato
determinato dal più stretto follow-up intraospedaliero dei pazienti ricoverati in
urgenza per incidenti vascolari cerebrali
e non ricoverati direttamente nei centri di
Rianimazione. È anche aumentata l’attività di donazione di tessuti, specie di cornea,
attraverso la individuazione dei potenziali
donatori, deceduti per malattie cardiache.
In conclusione è con soddisfazione che si
può guardare all’attività svolta nel settore
donazione e trapianto presso l’Ospedale
San Camillo negli ultimi anni, che anche
per la molteplicità della offerta assistenziale nel settore di cui è attualmente
capace, può essere considerato un polo di
avanguardia tanto nella pratica clinica che
nella ricerca scientifica trapiantologica.