TUTTE LE DONNE

Transcript

TUTTE LE DONNE
3
Alla
conquista del West
Secondo Fico d’India Western per il regista Carmelo Gerardo Auteri
girato tra il Catanese e l’Ennese
Gianni Nicola Caracoglia pagg. II-III
vivere
Destinazione Cinema I videomaker Domenico Rizzo e Davide Vigore hanno premiati al Docunder30 per giovani autori con “Fuorigioco”
Maurizio Ciadamidaro a pag. II / Messina felix Santulubirranti de I Malanova: un cd, un libro e due video con 12 storie e leggende Enrico
Scandurra a pag. II / Week end: Palazzolo Acreide tra i Santoni di Cibele la dea Magna Mater Isabella Di Bartolo a pag. III / Le
sculture visive di Antoci L’artista ibleo con Frontiera Sud rilegge il paesaggio Francesco Lucifora a pag. III / Cartellone a pag. IV
settimanale di società,
cultura e tempo libero
[email protected]
Anno XXI - n. 811
7 gennaio 2016
€ 0,26 Spedizione A.P. comma 20b Art. 2 legge 662/96 - Fil. CT
In primavera Rai Uno trasmetterà 10 corti prodotti da Anele
(Gloria Giorgianni e Carlotta Schininà) tratti dall’omonimo
libro del papà di Montalbano. Sono i ritratti delle figure
femminili, ideali e reali, che hanno popolato l’arte, la vita
e i sogni dello scrittore di Porto Empedocle
TUTTE LE DONNE
DI CAMILLERI
di Andrea Di Falco
universo femminile di
Andrea Camilleri va in
onda su Rai Uno. la prossima primavera approdano
in tv le Donnee letterarie
dello
o scrittoree siciliano. La
durata degli episodi della serie diretta da
Emanuelee Imbucci è inedita per la televisione italiana: diecii cortii da
a diecii minuti
ciascuno, tratti dall’omonimo libro del
narratore di Porto Empedocle, edito da
Rizzoli.
I copioni della serie sono firmati da Chiara
a Laudani,, Alessandra
a Mortelliti,, Davide
Serino e dallo stesso Imbucci. Dieci sceneggiature per dieci ritratti di donne. A
dispetto delle trentanove narrate nel
testo.
Vengono mostrate, per la prima volta sul
piccolo schermo, le donne ideali e reali
che hanno popolato l’arte, la vita e i sogni
dello scrittore. La serie è girata in 4k, con
un’alta risoluzione dell’immagine. L’intenzione
è quella di raccontare in
tv, con un taglio cinematografico, le storie di dieci
donne forti, libere e femminili.
È un progetto per Rai
Fiction prodotto da
Anele, la società fondata
nel 2013 dalla quarantenne produttrice palermitana Gloria
a Giorgianni
(nipote di Elvira Sellerio),
insieme alla cugina, la
a Schinicoetanea Carlotta
nà, imprenditrice ragusana del settore alberghiero. Alla produzione partecipa anche
Toree Sansonetti. Il
direttore della fotografia è Federico
Schlatter. Il montaggio è opera di Marco
Spoletini. Le musiche
sono di Matteo
o Curallo,
della scuderia Sugar di
Caterina Caselli. Dopo il
passaggio televisivo, è
prevista la distribuzione della serie sul
web e sulle piattaforme digitali.
«L’idea – sostiene
Gloria Giorgianni
L’
In
alto, Nicole
Grimaudo
nel corto
intitolato“Ori
ana”; sopra,
da sinistra
Glen Blackhall con
Miriam Dalmazio e, a
fianco, Carlotta Schininà; nelle foto
a destra, da
sinistra, il
cameo di
Nino Frassica nel corto
“Elvira”, la
produttrice
palermitana
Gloria Giorgianni, Lucia
Sardo con
Emanuele
Imbucci sul
set, e, sotto,
Linda Caridi
con Dario
Aita; nelle
foto a sinistra, dall’alto, la copertina del libro
“Donne”
edito da Rizzoli e Andrea
Camilleri
– è quella di raccontare un
mondo femminile “nuovo”
attraverso la prospettiva peculiare di un intellettuale.
Vogliamo rappresentare delle
donne che scelgono la modernità come strada
per ottenere la propria affermazione nella
società in cui vivono. Ma questo progetto
costituisce una sfida anche dal punto di vista
formale. Perché usa gli stilemi del corto per
raccontare storie di alto profilo letterario».
Il punto di vista della serie è quello dello scrita Camillerii è
tore che si fa personaggio. Andrea
interpretato,, neii varii episodi,, da
a attorii dii età
diversa, ciascuno caratterizzato dal proprio
accento.
Il cast è ricco di volti noti, in gran parte siciliani.
Il corto intitolato Elvira racconta la storia del
o Pesce),
piccolo Camilleri (interpretato da Giorgio
un bambino di sei anni che non riesce a prendere
sonno nella casa dei nonni. Spaventato, chiede
aiuto a nonna Elvira (Lucia
a Sardo). Nino
o Frassica, che appare in un cammèo, interpreta Nonno
Nené.
In Beatrice, Camilleri ha il volto di Glen
n Blac-
khall.
Finita la
seconda
guerra
mondiale, per
ballare
il boogie
fa coppia con
la bellissima
m Dalmazio). Ma quando la
Beatrice (Miriam
ragazza annuncia il fidanzamento con Filippo
(Giuseppee Tantillo), Andrea non riesce a nascondere la sorpresa.
In Ines, l’episodio conclusivo della serie, Camilleri (Vincenzo
o Amato), sessantenne, durante un
volo intercontinentale conosce Ines (Catrinel
Marlon), una donna misteriosa.
Gli altri sette corti sono: Nunzia, con Giovanni
o e Alicee Canzonieri; Oriana, con Davide
D’Aleo
Tornesii e Nicolee Grimaudo; Kerstin, con Gabriep e Giulia
a Achilli;
lee Rossi,, Johanness Brandrup
Ofelia, con Dario
o Aita
a e Linda
a Caridi;
Jolanda, con Claudio
o Gioèè e Anita
Kravos; Pucci, con Giampaolo
o Morelo Mandellii e Carolina
a Creli,, Francesco
scentini; Ingrid, con Nerii Marcorèè ed
Elizabeth
h Kinnear.
La lavorazione di Donne è durata
quattro settimane di riprese, tra la
o e Ragusa) e Roma.
Sicilia (Agrigento
Dal 19 ottobre al 14 novembre 2015.
Di Agrigento vedremo una spiaggia
del litorale e una villa da cui si scorge la Vallee deii Templi. Nel Ragusano
le riprese si sono svolte tra il Teatro
Donnafugata e la piazza
a Duomo
o di
Ragusa
a Ibla, i vicoli di Chiaramonte
o Almo, le spiagge
Gulfii e Monterosso
di Marina
a dii Ragusa,, ill Castello
o di
Donnafugata.
«La città di Ragusa – sottolinea Gloria Giorgianni – ha partecipato in
maniera collaborativa. Non solo a
livello amministrativo. Infatti, ringrazio anche la Banca Agricola Popolare di Ragusa, la Fondazione Zipelli,
la Camera di commercio di Ragusa e
la Film Commission Ragusa».
Carlotta Schininà, che ha curato i
rapporti con le varie istituzioni della
terra iblea, crede «nel cineturismo.
Sono convinta che il territorio si
debba aprire maggiormente alle produzioni cinetelevisive. L’esempio del Commissario Montalbano è un caso che si studia nelle università».
Schininà pensa che «il futuro sia rappresentato
da una Film Commission ragusana pubblico-privata, che crei un catalogo nel quale trovare i luoghi e le professionalità. Per quanto ci riguarda,
abbiamo dato lavoro alle maestranze locali».
In un paio di anni, Anele - il cui nome omaggia
Elena Battaglia, madre di Giorgianni - ha realizzato una serie di progetti. Da Andrea Camilleri Il
maestro
o senza
a regole, un docufilm con Teresa
Mannino, andato in onda sulla Rai a Ill combattente, un documentario sul presidente Sandro
Pertini, tratto da libro di Giancarlo De Cataldo,
edito da Rizzoli e distribuito in sala da Sky Cinema. Per il 2016 la casa di produzione ha chiuso
un accordo per un documentario con il regista
premio Oscar Giuseppee Tornatore. Ma il nuovo
anno segna anzitutto l’esordio di Anele nel cinema di finzione con la realizzazione di Lezionii in
paradiso, l’opera prima dell’attore-sceneggiatore
Marco
o Bonini.
[email protected]
vivere
II
A destra Carmelo Gerardo Auteri al centro di tutto il gruppo di lavoro di “Hey, gringo! Spara per primo o
muori!”. Le foto di scena sono di Claudio Fagone, Ninni Aprile, Antonio Girlando e Chiara Di Salvatore
L’ANTEPRIMA
stasera
a all king
g dii catania
THE WAIT QUEL RITROVARE SE
STESSI FRA AMERICA E SICILIA
C
Visioni/1
Destinazione
cinema
Da sinistra, Maurizio Schillaci, Davide Vigore e Domenico Rizzo. A destra Schillaci nella scena simbolo di “Fuorigioco”
di Maurizio Ciadamidaro
arrare per immagini la storia di
un perdente e
vincere tre premi
al Docunder30
0 di
Bologna, il festival dedicato agli “autori sotto i
trent’anni” di cinema documentario. Lo hanno fatto Domenico
Rizzo
o dii Palermo
o e Davidee Vigore
dii Enna, ex allievi della Scuola
sperimentale di cinematografia
Sicilia con Fuorigioco, un documentario di 61 minuti che racconta la traiettoria sghemba
della vita di Maurizio
o Schillaci,
genio del calcio di provincia arrivato alla soglia del successo e
ricacciato indietro dallo schiocco
di un tendine che lo trasformò da
potenziale fenomeno a campione
incompiuto.
«Dovevamo raccontare la storia
di Totò
ò Schillaci e invece ci siamo
imbattuti in quella di Maurizio,
che del più famoso Totò capocannoniere di Italia 90 è il cugino»,
racconta Domenico
o Rizzo.
«La
a sua
a storia
a dii calciatoree famoso
o finito
o in
n povertà per una
buona dose di sfortuna accompagnata da una serie di scelte sciagurate non aspettava altro che
essere raccontata e noi lo abbiamo fatto senza forzature di sceneggiatura, di cui non c’era
alcun bisogno», spiega il giovane
regista palermitano.
Davidee e Domenico hanno seguito per un mese intero l’ex calciatore di Licata, Lazio e Messina
nella sua Palermo. Dal Capo alla
Vucciria, da piazza Garaffello al
vagone della stazione centrale
dove torna a dormire ogni notte.
«E’ stato un viaggio nella vita di
Maurizio e un
n giro
o in
n una
a Palermo
o decadente che alla fine del
lavoro non è stata un semplice
sfondo alla vicenda umana ma
protagonista e parte integrante
del documentario -, rivela Domenico
o Rizzo -. Girando il documentario ci siamo resi conto di quanto la storia di Schillaci fosse legata a quella della città e di come la
traiettoria del calciatore caduto
in disgrazia somigliasse ad un
pezzo di storia di Palermo».
«A raccontare la sua vita è stato
Maurizio stesso e ci ha messo
dentro la sincerità, i rimpianti e
la voglia di riscatto – ricorda
Davidee Vigore – noi abbiamo cercato di raccontare quello che c’è
stato dopo il successo, una tematica che mi appassiona da sempre, cercando al contempo di far
emergere, attraverso la vita del
protagonista, alcunii aspettii poco
conosciutii della
a città».
N
Ad accompagnare le immagini
del documentario Fuorigioco le
o Incudine.
musiche di Mario
L’esperimento scolastico, Fuorigioco è nato come esercitazione
del corso di studio seguito da
Davide e Domenico al Centro
o sperimentalee dii cinematografia
a di
Palermo, ha convinto i giurati del
Docunder30 che ai due registi
hanno assegnato uno dei due
premi come miglior documentario del “Concorso
o Doc”, “per la
sensibilità con cui scava in modo
preciso i contorni di una figura
umana nobile e cinematograficamente originale, con uno stile
attento ai rapporti tra il personaggio principale e l’ambientazione”, la possibilità di iscrivere il
proprio film gratuitamente alla
selezione dell’Ecu
u Thee European
Indipendentt Film
m Festival, partner di Docunder30 e anche l’Ulule
Award ovvero la possibilità di lanciare gratuitamente una campagna di crowdfunding sulla piattaforma Ulule http:// it.ulule.com.
«Lavoraree insiemee ancora? Mi
auguro di si perché è stata una
bella esperienza e perché l’intesa
ha funzionato -, dice Domenico
Rizzo -. Al momento io sto lavorando a Bologna come archivista
in una produzione cinematografica e sto anche scrivendo una
nuova sceneggiatura».
Anche Davidee Vigore, il cui prossimo film La
a compagna
a solitudine è in uscita a febbraio, non
esclude un nuovo lavoro con il
suo collega di studi: «Il sodalizio è
nato quasi per caso ed è andato
benissimo ma non
n facciamo
o cop-
pia
a fissa – spiega Davide – io mi
sento più solista ma l’aver trovato
un’intesa di squadra, non solo
con Mimmo ma anche con l’aiuto
regista Andrea Valentino e con il
direttore fotografia Nello Annunziata, mi ha fatto imparare tanto
e se si presenterà la storia giusta
chissà che non si possa raccontarla di nuovo insieme».
[email protected]
Musica
Per il loro docufilm
Fuorigioco sulla storia
dell’ex calciatore
Maurizio Schillaci
i videomaker siciliani
Domenico Rizzo
e Davide Vigore a
Bologna hanno vinto 3
premi al Docunder30
per giovani autori
i saranno i protagonisti Luca
Lionello
o e Rosaria
a Russo,
insieme alla regista Tiziana
Bosco e all’attrice Lucia
a Sardo, stasera
a all cinema
a King
g dii Catania a
presentare il film Thee waitt L’attesa,
girato tra Sicilia e New York e che
vede, tra gli altri attori, anche la
presenza di Luigii Burruano (che
sarà all’anteprima di Palermo a inizio febbraio), Luca
a Barreca,, Antonio
o Catania e l’amichevole partecipazione di Gianmarco
o Tognazzi. Un
cast completato dalla presenza, sul
set americano, di Stephen
n Badalamenti, attore della serie “Public
Morals”
(TNT).
Il film,
tra uno
scambio
di identità e un
ritorno
Luca Lionello in
dall’America
“The wait - L’attesa”
in Sicilia, che è
occasione per un ripensamento
della propria vita, narra del protagonista che si nasconde in un paesino dell’isola in attesa del precipitarsi degli eventi. Una serie di flashback ci faranno scoprire chi è Tony
Torre, perché è tornato e che cosa lo
ha convinto ad un percorso di
redenzione per riconciliarsi con sé
stesso.
Il film è stato scritto da Rosario Lizzio e prodotto da Fabio Teriaca per
la Babelefilm, con il sostegno finanziario della Regione Sicilia. Le
riprese sono state realizzate principalmente a Savoca, il paesino del
Messinese noto per aver offerto il
suo paesaggio al set de “Il Padrino”,
a dii Sicilia, a
e inoltre a Francavilla
Sant’Alessio
o Siculo, a Fiumefreddo
dii Sicilia, a Giarre, nei porti di Messina
a e Catania e infine a New
w York
ke
Brooklyn.
Nella troupe del film, oltre alla direzione della fotografia di Andrea
Locatelli e alle musiche di Angelo
Badalamenti (sue le colonne sonore
di “Twin Peaks” e di tanti altri film
di David Lynch), da segnalare molti
siciliani, tra cui lo scenografo Giuseppee Busacca, la costumista Deborah
h Privitera, la truccatrice Giovanna
a Dii Pasquale, il parrucchiere
Alfredo
o Danese, l’editor Edoardo
Morabito, l’aiuto regista Christian
Bonatesta.
Visioni/2
di Gianni Nicola Caracoglia
o sbatter “andaluso” di tacchi di
Giordana
a Dii Stefano dà il via a
Hey,, gringo!
Spara
a perr primo
o d’India
o muori!, secondo Fico
western del regista catanese
Carmelo
o Gerardo
o Auteri il
quale dopo l’esordio di Pozo
and
d Ell Diablo
o – Thee legend è
voluto tornare sul terreno del
western alla siciliana con lo
pseudonimo di Mell Stoutman.
Assume il sapore particolare
della testimonianza l’esibizione della ballerina catanese
troppo presto sottratta alla
vita lo scorso 7 ottobre per
mano del compagno uxoricida. Unico particolare triste,
questo, di un progetto cinematografico votato, invece,
all’allegria e ad un tono scanzonato. Uno dei punti di forza
del mediometraggio, che
vuole attualizzare in chiave
etnea lo spirito giocoso della
parodia western Catt Ballou, è
l’unione fra l’anima
a americana della Sicilia -, incarnata
nell’Etna
a Country
y Stylee Line
Dancee Academy di Giuseppe
Scaccianoce, nelle canzoni dei
ColorIndaco, nella caratterizzazione del personaggio
incarnato dal rocker Renny
Zapato e nelle incursioni contemporanee dei biker del Club
59 – e l’anima siciliana, catanese per l’esattezza, impreziosita dalla partecipazione del
folletto della musica popolare Brigantony.
«In Italia il cinema o è quello d’autore fatto da grandi come Paolo
Sorrentino, o ci sono i cinepanettoni. In mezzo c’è il vuoto – commenta Auteri -. E per me ill vuoto
significa
a terra
a incontaminata
dunque opportunità professionali
non solo per me ma per gli attori
siciliani che non hanno potuto
approfondire i loro talenti. Noi
siamo Siciliani, a band
d apart. Il
L
Nell
foto
grande
il regista
Carmelo
Auteri.
Sopra
Joe
Scaccianoce
e Renny Z
A destra
con Giord
Di Stefan
MESSINA felix
I Malanova, gruppo della Valle del Mela,
ha pubblicato Santulubirranti un cd,
un libro e due video che raccontano 12 storie
e leggende di antichi luoghi della provincia
di Enrico Scandurra
idea di
partenza era
quella
di continuare a
proporre musiche e canti completamente inediti, di nuova composizione, che
avessero sì ill fattorr comunee dell dialetto
siciliano e degli strumenti musicali della
tradizione popolare sicula ma, anche,
sapore di musica nuova che sapesse parlare ai giovani e che potesse far conoscere, al di fuori della Sicilia, storie antiche
piene di passioni, nostalgie, amori, dolori, allegrie.
È proprio questa l’intenzione che i componenti dei
Malanova, storico gruppo musicale etnico della Valle
dell Mela, hanno voluto mettere in evidenza con il loro
nuovo album, dal titolo Santulubbiranti. Un album che
è più un progetto, nell’ambito del quale sono stati realizzati un
n cd,, un
n libro
o e duee video che raccontano in
musica, parole e immagini, 12 storie e nel contempo
leggende di antichi luoghi della provincia di Messina.
Luoghi che sono narrati in altrettante canzoni originali nel dialetto siciliano della zona tirrenica messinese. Da Supramari, che racconta la leggendaria avventura di Ulisse nella grotta di Polifemo (che nella canzone è ubicata a Milazzo e non ad Acitrezza) a Katabba,
che rievoca la festa di campane e tamburo per la liberazione di Monfortee San
n Giorgio dal dominio dei saraceni. Da L’orsu, che descrive la cattura dell’orso da parte
dei cacciatori del principee Alliata
a dii Saponara, ricordata tutt’oggi nel giorno del martedì grasso, fino ad arrivare all’Amurii chii venii cantannu, che ripropone in
musica l’antico rito del Muzzuni, la festa più antica d’Italia, celebrata ogni anno ad Alcara
a Lii Fusi.
Tutti testi che hanno un “substrato” culturale vasto
che affonda le radici nella storia della Valle del Mela.
Ne è un esempio la ballata Scacciuni, storia dei contadini di Cattafi, odierna frazione di Pace del Mela, che
riuscirono a scacciare gli invasori turchi, oppure A
ballata
a i Pascalii Brunu, che canta dell’ingiustizia sub-
L’
A Messina prima nazionale
con il Balletto di Györ
ncora la grande danza al Teatro Vittorio Emanuele di Messina che, in
prima nazionale, dal 13 al 16 gennaio,
ospita il Balletto del Teatro Nazionale di
Györ (Ungheria) una compagnia di danza
contemporanea tra le più longeve e stimate
in Europa. Fondata nel 1979, sotto la guida
di Iván Markó, che lasciò, per questo nuovo
I Carmina Burana del Balletto di Györ incarico, il teatro di Maurice Bejart portando
professionalità e nuove idee. In pochi anni
la compagnia è diventata una vera e propria istituzione nel mondo della danza ungherese e non solo, e vanta un ricco repertorio che spazia dal balletto classico alla danza
contemporanea e ai progetti sperimentali. La compagnia magiara porta a Messina il
Bolero di Ravel e i Carmina Burana di Orff. Per il Bolero le coreografie sono di
András Lukács. Lukács: «Non volevo essere un epigono di Maurice Béjart e Ivan
Marko, le cui versioni rimarranno a lungo nella memoria delle persone. Mi sono basato semplicemente sulla relazione tra uomo e donna così come sulle passioni e emozioni che li uniscono». Per i Carmina Burana le coreografie sono di Youri Vamos, che ha
curato anche i costumi. La ruota della fortuna è il simbolo degli alti e bassi della vita
umana, con i suoi cerchi di tensione negli scambi tra uomo e donna, giovane e vecchio. Scambi ben rappresentati da questa coreografia di Youri Vamos che fornisce il
suggestivo alla musica di Orff con una scenografia volutamente semplice.
A
In alto la formazione dei Malanova, a sinistra il leader Pietro Mendolia
ìta da Pasquale Bruno, ragazzo vissuto a Bauso,
odierna Villafranca
a Tirrena. La raccolta traccia e
approfondisce anche i temi legati ad alcune leggende e, in questo caso, lo spazio è dedicato interamente a A Cona, che parla del miracolo dell’acqua. Si narra, infatti, che tale miracolo fu operato
dall’Abate di Santa Lucia del Mela, Antonio Franco. A fammacia ricorda poi la bontà di Don Gregorio Bottàro, mecenate che contribuì alla nascita
appunto della prima farmacia a Roccavaldina.
Del disco fanno parte anche Ciurii dii gessuminu,
in cui si cita il poeta di Spadafora, Antonio Giunta; L’omusabbaggiu che riporta alla memoria le
gesta di Ruggero
o d’Altavilla e la battaglia intrapresa per liberare Santo Stefano Medio dall’oppressione saracena, e Palummedda, canto dedicato a Candelora Calderone.
Per i più religiosi c’è poi Evviva
a Maria, che ripercorre i canti tradizionali della Madonna
a dell Sabato, riproposti ancor oggi a Sant’Andrea, frazione
di Rometta.
Un album, perciò, denso e variegato di tradizioni
millenarie, che è stato presentato dal numero uno
o Mendolia, a ritmo di zampogne
del gruppo, Pietro
a paro, ciaramelle e friscaletti, costruiti artigianalmente dagli stessi musicisti. «Con quest’ultimo
album abbiamo voluto continuare un percorso iniziato diversi anni fa - ha specificato lo stesso Mendolia -. Un lavoro che ci ha impegnato per molto
tempo, ma che finalmente abbiamo terminato.
Un’opera
a chee trasuda
a dii tradizionee e poesia
a sicula
e che abbraccia parecchie leggende che abbiamo
cercato di raccontare a nostro modo. Con la passione di sempre. A tempo di musica...».
[email protected]
primo piano
Secondo Fico d’India Western
per il regista catanese Carmelo
Gerardo Auteri il quale con
lo pseudonimo di Mel Stoutman
ha firmato Hey, gringo! Spara
per primo o muori! girato tra il
Catanese e l’Ennese
Alla conquista
del WEST
la
a
-
Zapato
Auteri
dana
no
cinema di genere,
partendo dallo spaghetti western,
vuole riemergere e
noi intendiamo
farlo partendo dalla
Sicilia. Di certo non
è facile, bisogna
avere pazienza e
perseveranza».
Hey
y gringo!! Spara
perr primo
o o muori!
è un classico film
low budget - è costato 10 mila euro
messi di tasca da
Auteri - e narra la
storia di due detenuti - Johnny
y e Santos -, evasi dal
carcere che riescono a scambiare
le loro identità con quelle di due
sceriffi federali, incaricati di tenere sotto controllo 50 mila dollari,
il premio di un torneo di pistoleri,
che si sarebbe svolto a Cristo
o Rey,
località fantasma al centro di un
immaginario New Mexico creato
nel territorio catanese. Il film è
stato girato tra Catania ed Enna.
Tra le varie location anche Sferro,
località che fu teatro, durante l’ultima guerra, di scontri tra le
truppe tedesche e quelle angloamericane. Auteri: «La nostra
Isola è una terra molto simile a
panorami che ricordano l’Arizona, il Texas, il Nevada, il Canada».
Attori protagonisti sono Tony
Russo (il presentatore del torneo),
Renny
y Zapato (Santos), Joee Scaca Cifalà
cianoce (Johnny), Viviana
(la proprietaria del saloon).
Come accennato, tra gli attori
spicca l’interpretazione di Brigantony nelle vesti di Jacob McCoy,
abile pistolero. Nel film i ballerini
a Country
della scuola di ballo Etna
Stylee Linee Dancee Academy si esibiscono in diverse scene girate
all'interno del saloon. Outsider
rispetto alla storia, ambientata a
fine 800, sono i rocker motocicli9 Club e
sti della sede etnea del 59
la squadra di baseball dei Paternò
Red
d Sox e i cavalieri di Conazzo. I
ranger (cavalieri e amazzoni)
o Smirnee Miletti,
sono Teodoro
Sabina
a La
a corte,, Andrea
a Tomarchio
o e Orazio
o Privitera. La colonna sonora è dei ColorIndaco, i fra-
a e Mario
telli Valentina,, Gianluca
Indaco, in collaborazione con
Viviana Cifalà. Aiuto registi sono
Pierangelo
o Russo
o e Riccardo
o Vinciguerra, il direttore della fotografia è Carlo
o Corona. «Noi continueremo nel nostro percorso,
senza voltarci indietro e senza
paura di affrontare critiche o di
essere esclusi da circuiti nazionali – prosegue Auteri -, noi ill circuito
o cee lo
o costruiamo
o da
a soli, partendo dalla nostra Sicilia. Adesso
stiamo lavorando per una distria dell’Est e in
buzione in Europa
Norvegia e Danimarca». Fino ad
oggi il film è visionabile su
www.youtube.com/watch?v=j3KZ
Qqwlu_g.
I Fico d’India western di
Auteri/Stoutman non finiscono
qui. Il prossimo progetto è intitolato Westt Blood
d Story: «Sarà un
western fantasy nel quale si
intrecceranno le vicende di due
gang di ibridi vampiri-lupi mannari in una cornice western. Il
cast sarà in parte quello di Hey
gringo! (Russo, Zapato, Scaccianoce) cui si aggiungeranno la
cantante e musicista Valentina De
Franco, Jeanine Bongiovanni,
Carla Celano, Donatella Turillo, la
conduttrice televisiva Sabina
Rossi, e tanti altri».
[email protected]
In basso “Spazio disponibile 71”, fotografia digitale. Sotto “Frontiera
sud 6 dit 1”, fotografia digitale. In basso l’artista ragusano
Arte
III
Al Garibaldi di Enna il racconto
mediterraneo dell’Odissea
dissea – un racconto
Maddalena Crippa
mediterraneo del Teatro
Pubblico Ligure di Genova sarà protagonista
della stagione del Teatro Garibaldi di Enna. Quattro
appuntamenti per dare corpo e vita al progetto voluto
e ideato dal regista Sergio Maifredi, anima del Teatro
Pubblico Ligure, e voluto a Enna dal direttore artistico del
“Garibaldi” Mario Incudine: «Il progetto restituisce
alla narrazione orale, al cantore vivo, le pagine dell’Odissea – spiega Maifredi –. Odissea è la prima fiction
ad episodi e il ‘montaggio’ avviene nella testa dello
spettatore che può conoscere o ignorare gli episodi.
Portarlo in Sicilia, terra del mito e luogo magico dell’Odissea, è di per sé un evento, impreziosito dall’avvio
della collaborazione con il Garibaldi, in una città ricca di
storia antica come Enna». E Incudine: «Portare sul
palco del nostro teatro quattro grandi artisti che rileggono, filtrandole con la loro cifra stilistica e la loro
personalità, le pagine più belle di una pietra miliare
della cultura occidentale come l'Odissea è un modo
per restituire bellezza al nostro
pubblico facendolo riappropriare Giuseppe Cederna
O
L’artista ibleo,
tra scultura,
fotografia e
installazione
ambientale,
con Frontiera
Sud rilegge il spazio: temi già prein progetti come
paesaggio senti
Minima
a natura e
Andata
a e ritorno. Le
come trama avanguardie dagli
del ‘900 in poi
antropologica inizi
hanno cercato di
le distanze
e visuale azzerare
tra vita e arte, forme
osario
Antoci è
un attento osservatore
che divide ill suo
o tempo
o tra
a l’artee e la
a formazione collegando spesso le nuove
energie emergenti alle
necessità progettuali
del Sud-Est siciliano. I
suoi tagli sul paesaggio
e le sue sculture visive
percorrono luoghi quotidiani svelando il presente nelle sue funzioni
e forme attuali.
Osservando
o ill suo
o percorso
o artistico,, caratterizzato
o dalla
a relazione
tra
a scultura,, fotografia
e installazionee ambientale,, risalta
a l’attenzione
perr i mutamentii (socialii e visivi)
dellee formee urbanee e dello
o spazio
architettonico.
«Il mio interesse va anche oltre le
forme urbane e lo spazio architettonico fino all’intero paesaggio
antropizzato. Lo sguardo coglie i
tratti mobili, talvolta effimeri e
indefinibili di un nuovo paesaggio fatto di elementii temporanei
chee diventano
o continuamente
R
e gesti del quotidiano
sono stati sublimati dentro e con
le pratiche artistiche, mi affascina ritrovare nella realtà quotidiana quanto di queste elaborazioni
siano rintracciabili verso altri
gradi di articolazione.
Frontiera
a Sud è un
n progetto
o a più
fasii chee ha
a impegnato
o ill suo
o agire
neglii ultimii anni:: in
n chee modo
oè
cambiato
o l’approccio
o nell pensare
e produrree in
n questo
o presente
fatto
o dii problematichee chee riguardano
confinii e frontiere?
«Viviamo in pieno le
contraddizioni del
mondo occidentale
pensando di erigere
barriere alla disperazione mentre liberamente circolano capitali e benestanti. La caduta di
pochi chilometri di muro a Berlino nel 1989 ha prodotto ventisettemila chilometri di nuove frontiere solo in Europa ed Eurasia.
Frontiera
a sud, nasce dall’urgenza
di rileggere il paesaggio come
trama antropologica e visuale per
coglierne i mutamenti formali ed
estetici a partire dai cartelloni
pubblicitari, dai centri commerciali o dalla seducente fascia
costiera trasformata dalla presenza importante
di aziende agricole e serricole.
Nessun reportage e nessuna operazione nostalgica, la Frontiera
Akrai, I Santoni rilievo
foto di MarinaPNN, fonte Wikimedia
A PALAZZOLO ACREIDE
tra i Santoni di Cibele
la dea Magna Mater
odici immagini scolpite nella roccia dell’antica Akrai. Dodici simboli di una religiosità millenaria
legata al culto della terra, delle messi e
della fecondità. Custodisce un santuario
rupestre l’antica città colonizzata dai
siracusani di età greca, nei pressi della
moderna Palazzolo Acreide. Il luogo è
intitolato ai Santoni e prende il nome
dalle effigi ricavate nella roccia che rendono il sito di Palazzolo uno dei più vasti
tra i complessi religiosi dedicati alla
dea Cibele. La stessa divinità che i
Romani appellarono Magna mater, la
signora della natura e di tutti gli esseri
viventi. Un’area ammantata di fascino e
di mistero che ammaliò il principe di
Biscari e Jean Houel e che, fino ai giorni
nostri, è oggetto di studi da parte di
archeologi ed esperti di culti antichi.
Oggi il sito archeologico è legato al Teatro greco dell’antica Akrai: per poterlo
visitare, infatti, occorre recarsi alla
biglietteria del monumento greco di
Palazzolo in attesa di una valorizzazione
ad hoc dell’area archeologica promessa
da decenni.
D
di Francesco Lucifora
della proprio identità».
Si comincia lunedì
11 con il canto XIX,
Tullio Solenghi
Odisseo e Penelope, l’incontro a Itaca tra Odisseo, al ritorno da Troia, e la sua
Penelope, con la voce affabulatoria di Tullio Solenghi.
Quindi lunedì 8 febbraio al “Garibaldi” arriverà Maddalena Crippa con il Canto XXIII Penelope, ideale prosieguo del precedente, nel quale la grande attrice
brianzola si misurerà con un personaggio complesso
e di forte impegno emotivo.
Mercoledì 30 marzo sarà l’episodio
Amanda Sandrelli
de La ninfa Calipso, Canto V, quello
in cui un’Amanda Sandrelli forte e dolce offrirà al pubblico una umanissima lettura di Calipso. Infine sabato 9
aprile Giuseppe Cederna, che alle doti attoriali affianca quelle di scrittore, offrirà al pubblico del Teatro
Garibaldi i Canti VI-VIII, Odisseo nell’isola dei
Feaci, complesso e affascinante racconto in cui,
come in un gioco di rimbalzi e di specchi, Odisseo
ripercorrerà la sua “Odissea”.
Weekend
di Isabella Di Bartolo
Le sculture visive
di Antoci
vivere
su cui mi muovo è una metafora;
“i randagi dei confini, gli agrimensori delle regioni di frontiera,
i geografi dei margini non possono che avere antenne per il meraviglioso e stupore per il mutamento” scrive Regis Debray».
Cosa
a pensa
a riguardo
o all ruolo
o dell’artista
a in
n questa
a fasee storica
a ed
in
n questa
a “frontiera
a sud”?
«In questo Sud povero, seducente
e mai opportunamente valorizzato, svestiree i pannii dell’autocommiserazionee è una
a sfida
a quotidiana, più arduo è raccogliere quelle
del proprio tempo
senza farsi schiacciare dal peso del
passato. Ogni
tempo richiede
coraggio, e troppo
spesso, l’unico
gesto di coraggio
per un artista o un
Per la sua vastità e bellezza, il sito dei
Santoni rappresenta un unicum al
mondo secondo gli studiosi tra cui si
annovera Luigi Bernabò Brea, l’archeologo che individuò nell’area di Palazzolo
uno dei complessi cultuali che contribuirono a diffondere il culto della dea Cibele
nel mondo greco-romano. Queste immagini scolpite nella roccia narrano la devozione popolare per la divinità delle messi
in epoca ellenistica e sono scolpite lungo
il lato meridionale del colle Orbo, dove
restano tracce anche di due antichi altari.
Dieci figure femminili sono racchiuse in
nicchie scavate nella roccia mentre altre
due custodiscono scene di carattere
votivo con l’effigie di altre divinità del
mondo greco, secondo un ordine preciso che testimonia come questo luogo
fosse in età antica un santuario dedicato
alla divinità protettrice delle messi. Lo
confermano anche i ritrovamenti tra cui
lucerne, coppe e vasetti che venivano
usati durante le preghiere dei fedeli.
La dea è sempre raffigurata in trono ad
eccezione di un rilievo in cui Cibele
viene rappresentata in piedi, a grandezza
naturale. Suggestiva la sua immagine
che trova confronti nel mondo greco: la
dea indossa un chitone e i suoi capelli
sono racchiusi in una particolare acconciatura con due lunghi riccioli ricadenti
sulle spalle e un modio sulla fronte.
Cibele è attorniata da due leoni in posizione araldica ed esprime tutta la sua
forza e bellezza.
Numerose le leggende popolari legate al
sito archeologico come ricordava, nel
1777, il pittore-viaggiatore Jean Houel
che immortalò le statue rupestri nei suoi
disegni. Houel si rammaricava del fatto
che alcune statue fossero state cancellate “più della mano degli uomini che da
quella del tempo. I pastori dei dintorni
prendono talvolta le pietre e, per passatempo, senza cattive intenzioni, colpiscono le teste delle figure senza rendersi
conto di quello che fanno. Essi distruggono per distruggere, come fanno i
bambini con i giochi che hanno loro si
donano e se ne pentono quando non li
hanno più”.
Simili episodi narrano anche gli abitanti
di Palazzolo. Sono i cittadini acrensi a
ricordare l’odio folle di un contadino
proprietario del terreno nei confronti di
queste statue: l’uomo, infatti, stanco di
dover sopportare frequenti visite da
parte di curiosi e appassionati di storia e
archeologia, decise di sfigurare il volto
delle statue a colpi di ascia danneggiandoli per sempre. Ancora oggi si riconosce il gesto del contadino che tentava
così di distruggere i resti antichi per evitare che sul suo fondo si accendessero i
riflettori dell’arte e della cultura. Tuttavia
non riuscì nel suo intento e oggi l’area
dei Santoni, nonostante la mancata e
corretta promozione, resta uno dei luoghi più interessanti dal punto di vista
storico e archeologico.
La singolarità del monumento è legato
alla presenza, in contemporanea, di personaggi vari attorno alla figura della dea
Cibele. Divinità varie che fonti letterarie,
epigrafiche e monumentali indicano
connessi alla Terra mater ma secondo
formule distinte e, in nessun altro caso
noto, in un’unica composizione come
accade in quella che fu la città di Akrai.
[email protected]
Le 12 immagini scolpite nella roccia dell’antica
Akrai sono uno dei complessi che diffuse
il culto della dea nel mondo greco-romano
giovane del Sud è emigrare. Oggi
restare è una vera scommessa.
L’iper–specializzazione del lavoro
e del sapere complica il ruolo dell’artista tra il rischio di scivolare
nella pratica dell’arte per l’arte o
verso comunicazione e public
relation».
Perr qualii ragionii in
n Sicilia
a sembra
a attecchiree più
ù l’imitazionee di
villaggii creativii post-pop
p anziché
una
a programmazionee chee porti
alla
a creazionee dii spazii museali
dedicatii all contemporaneo?
«Gli amministratori pubblici continuano a ritenere l’arte, come la
cultura, un investimento a perdere; per i privati è arduo operare a
lungo termine. Offerte alla moda
attecchiscono in modo più rapido
e la contaminazione dei generi
può offrire da un lato spazi di
espressione, ma anche soluzioni
facili per nuove forme di consu-
mo apparentemente culturale».
Qualii saranno
o i passii futurii del
a Sud adesso
progetto
o Frontiera
che,, oltree alla
a globalizzazione,
anchee i crollii e lee franee stanno
contribuendo
o alla
a mutazionee fisica
a e antropologica
a dell paesaggio?
«Crolli e frane sono la conseguenza di omissioni e segno di incuria
e inciviltà verso il territorio che è
invece il bene comune. La globalizzazione opacizza la nostra capacità di leggere i caratteri distintivi dei luoghi e di noi stessi. La
frontiera, ill confinee e ill margine
consentono
o dii ampliaree l’orizzontee dell mio
o lavoro dandomi modo
di rinegoziare identità, corpo e
paesaggio e di includere nella
ricerca aspetti autobiografici e
metalinguistici propri dell’arte,
con la possibilità di sublimarli
all’interno dell’opera».
[email protected]
vivere
iv
cartellone 07_13/01_016
CLASSICA
One Man
Buzzurro
pprezzato in tutto il mondo
per il suo approccio “orchestrale” alla chitarra e uno stile
trasversale che fonde il mondo
classico con il jazz e la musica
popolare, Frano Buzzurro
cesco
(nella foto di
Paolo Galletta)
domani sera
sarà al Teatro
o dii Gela.
Eschilo
Per il terzo
appuntamento
della rassegna
Il Grande Jazz
diretta da
Alfredo Lo
Faro, il talentuoso chitarrista presenterà il
suo live per chitarra sola One
Man
n Band ma proporrà anche i
suoi proverbiali arrangiamenti
trascendentali di successi di artisti come Gershwin, Chick Corea,
Dizzy Gillespie e Jobim, oltre ad
alcune composizioni originali
tratte dal suo ultimo disco Ill quinto
o elemento. La rassegna si concluderà il 29 gennaio con una
ricca scaletta di musicisti e l’ospite d’onore Fabio Concato.
A
MUSICA/ Domani Francesco Buzzurro
al Teatro Eschilo di Gela
Dalla farsa
alla tragedia
ebutta mercoledì e replica
fino al 17 gennaio, al Teatro
Biondo di Palermo, “La
a fame/La
peste”, dittico di opere teatrali
nate dalla penna di Salvo Licata,
per la regia di Luca D’Angelo,
produzione dell’ente teatrale
palermitano che vede in scena
Stefania
Blandeburgo,
Gino Carista,
Costanza
Licata,
Salvo
o Piparo (nella
foto) e Mario Pupella.musiche di
Costanza Licata eseguite da Irene
Maria Salerno. La Fame e La
Peste, anche se apparentemente
diverse nella loro scrittura lessicale e drammaturgica, si rivelano
complementari, passando dalla
farsa alla tragedia, inscrivendosi
in un tempo indecifrato che
assomiglia però alla cruda
contemporaneità. La Fame è una
farsa esilarante. La Peste, scritta
in forma di oratorio, si può considerare la concretizzazione della
Fame: il male assoluto, un sognoincubo, dove il vernacolo si fonde
con la lingua italiana e latina.
D
TEATRO/ “La fame/La peste” al Biondo
di Palermo da mercoledì
L’allegria
di Feydeau
ra divertimento e bel canto il
cartellone Teatro in allegria,
allestito dall’associazione culturale Woodstock diretta da Donata
Indaco, propone sabato (ore
17.30 e 21) e domenica (ore 17.30)
al teatro
o Fellinii dii Catania Ill sistema
a Ribadier, classica commedia
degli equivoci di Georges Feydeau che vedrà in scena Giovanni
Puglisii (direttore artistico della
compagnia), Alba
a La
a Rosa,, Tino
Mazzaglia,, Giannii Sciuto,, Toti
Finocchiaro
o e Francesca
a Barresi.
Proseguendo
lungo
il solco
tracciato negli
anni
scorsi,
la compagnia
a Woodstock porta
sul palcoscenico spettacoli che
comprendono tanto alcuni “classici” della storia del teatro quanto
coinvolgenti operette che non
mancheranno di ammaliare gli
amanti del bel canto. Il prossimo
spettacolo della stagione, che
ruota attorno all’affascinante
figura di Cosetta Gigli, è Gran
varietà, a marzo, un divertente
mix tra prosa, cabaret e bel canto.
T
TEATRO/ Nel week end la compagnia
Woodstock al Fellini di Catania
MUSICA
giovedì 7/01
HIT MAN
Catania, Lettera 82, h. 20
Vintage disco selection Ciuridda & Silverman
venerdì 8/01
FRANCESCO BUZZURRO
Gela (Cl), Teatro Eschilo, h. 21
“One man band”. Il Grande jazz
LA TOSSE GRASSA
Catania, Teatro Coppola, h. 21
feat. Radical macabre Tanzkommando
FUN OR NOTHING
Catania, Ma Musica Arte, h 22
Live Lips XXX6, dj set Mariagrazia Vinciguerra, Fabio Cocuzza e Marco Zappalà,
percussioni Marco Selvaggio, vocal Dona
Ursula, Vj Kar + dj set (wine room) Fabrizio Serio e Antonio Oliva
MUSIC FOR ELEVEN INSTRUMENTS
Catania, Centro Zo, h 22
Show case "At The Moonshine Park With
An Imaginary Orchestra"
HAMMER AND CHISEL
Nicolosi (Ct), Orto dei Limoni, h 21.30
Carmelo Mirabella voce, Fabio Torrisi chitarra elettrica, Riccardo Pulvirenti tastiere, Giacomo Maugeri basso, Peppe Mirabella batteria
CUNTU A LA PAGE
Palermo, Spazio Tau, h 18
Performance interattiva sul tema delle
migrazioni tra musica, narrazione ed
immagini: Mario Crispi fiati etnici, Enzo
Rao violino ed oud, Maurizio Curcio Stick
Bass e computer, Maurizio Maiorana
voce, cunto e fiati, Massimo Laguardia
tamburi, Cinzia Garofalo video
sabato 9/01
SU E GIÙ DA UN PALCO
Palermo, Zsa Zsa mon amour, h. 22
Mel Previte e Antonio “Rigo” Righetti con
i Radioraptus (Ligabue Tribute Band):
Andrea Failla Mulone voce, Paolo Turdo e
Giorgio Nucifora chitarre, Giorgio Di
Maio basso, Piero Sciortino batteria
JANUARY IN THE HO-USE
Catania, Ma Musica Arte, h. 22
Show music: dj’s Francesco Samperi,
Massimo Napoli, guest Toto Chiavetta,
live music di Giovanni Seminerio e Sergio Spitaleri
PAOLO SORGE JAZZ TRIO
Pedara (Ct), La Cantina del Corso, h. 21.30
Paolo Sorge chitarra, Giuseppe Campisi
conttrabbasso, Francesco Cusa batteria
BLUESUGAR
Catania, Mammut, h. 20.30
Zucchero tribute band
ROCK & STONES
Pedara (Ct),Mud, h. 22
Paolo Miano voce, Francesco Vaccaro
chitarra, Paolo Cutrona basso, Giovanni
Finocchiaro batteria
domenica 10/01
NO ORDINARY SUNDAY
Catania, Ma Musica Arte, h. 20
Food, arts & Jam Antonio Ferlito & Ma
Music Friends e ospiti a sopresa
SUONO SANTO SUBITO
Palermo, Piazza Verdi, h. 12
Lelio Giannetto, ideazione, musica e regia
del suono, con la Sicilian Improvisers
Orchestra + guest, performer del laboratorio multiculturale, testi dall'Antico
Testamento, Torà, Corano, Libro dei
Veda, Libro del Tao, Tradizione degli
indiani d’America, Dialoghi di Confucio
martedì 12/01
GIUSEPPE CAMPISI QUINTET
Catania, Ma Musica Arte, h. 21
Sold out. Catania jazz
mercoledì 13/01
GIUSEPPE CAMPISI QUINTET
Catania, Ma Musica Arte, h. 21
Sold out. Catania jazz
YES WE BEER
Catania, Birreria Ma Musica Arte, h 22
Selezione musicale di JJ Salafia + live
TEATRO
INCONTRI
OSCAR DEL MEDITERRANEO
Palermo, Teatro Savio
Premio organizzato dall’Accademia di Sicilia
attribuito
annualmente ad
insigni cittadini
italiani o naturalizzati tali, che si
sono particolarmente distinti, ciascuno
nel proprio settore professionale, contribuendo allo sviluppo sociale, economico
e culturale del nostro Paese, ospite della
serata l’artista Sara Favarò, già Accademico di Sicilia, che si esibirà nella sua
veste di cantante e cantastorie popolare,
accompagnata dal chitarrista Luigi Torretta Ven 8/1 h 20.30
LA CITTÀ NASCOSTA:
L'ANFITEATRO ROMANO DI CATANIA
Catania, Living Lab
Viaggio nel tempo alla riscoperta dell’antico splendore dell’anfiteatro romano,
attraverso la sua ricostruzione virtuale in
grado di rievocarne le immagini, l’atmosfera, i suoni e i colori così come dovevano apparire nell’antichità; ogni 30 minuti
sarà introdotto il docuvideo che presenta
la storia del monumento e tutte le fasi di
realizzazione della ricostruzione virtuale
Gio 7/1 h 18, mar 12/1 h 18
TRECENTOSESSANTACINQUE GIORNI
Catania, Libreria
Voltapagina
Presentazione
editoriale di Valentina Marchese Sab
9/1 h 18
IL RACCONTO DEL
PRESEPE DI PALERMO
Palermo, Museo Palazzo Asmundo
Alla scoperta della storia del Natale in
chiave siciliana attraverso le parole, gli
aneddoti e le leggende narrate e cantate
da Salvo Piparo e Costanza Licata, e visita guidata del palazzo con gli operatori
culturali della Cooperativa Terradamare
Dom 10/1 h 11
INCONTRI AL LIBERO
Palermo, Teatro Libero
Workshop. Incontro con Luca Mazzone e
gli attori de “Il Visconte dimezzato” Gio
7/1 h 18 ; Incontro con Beno Mazzonee
gli attori de “Il Giovane principe e la verità” Sab 9/1 h 18
PALERMO ON ICE
Palermo, Giardino Inglese
Pattinaggio su ghiaccio Fino al 30/1
VISIONI
MITTE ENDE AUGUST
Palermo, Goethe-Institut
Di Sebastian Schipper (Germania 2009)
lingua originale con sottotitoli Mar 12/1 h
18.30 Affinità elettive
THE WAIT L’ATTESA
Catania, Cinema King
Anteprima nazionale del film di Tiziana
Bosco, presenzierà la regista e parte del
cast: Luca Lionello, Rosaria Russo, Lucia
Sardo Gio 7/1 h 20.30
NON ESSERE CATTIVO
Palermo, CS Anomalia
Di Franco Caligari (Italia, 2015) Gio 7/1 h
21 Obiettivi Ribelli
IL MIO NOME
È NESSUNO, L'ULISSE
Di Valerio Massimo Manfredi, adattamento e drammaturgia Francesco Niccolini, con Sebastiano Lo
Monaco, Maria Rosaria
Carli, Turi Moricca, Carlo
Calderone e una orchestra
di 14 elementi, regia Alessio Pizzech Fino al 17/1.
Mer 13/1 h 21 Catania,
Teatro Metropolitan
IL SISTEMA RIBADIER
Di Feydeau, con Giovanni
Puglisi, Alba La Rosa, Tino
Mazzaglia, Gianni Sciuto,
Toti Finocchiaro, Francesca
Barresi Sab 9/1 h 17.30 e h
21, dom 10/1 h 17.30
Catania, Teatro Fellini
CANTI ORFICI/VISIONI
Di Dino Campana, dramaturg Andrea Cortellessa,
con Michele Di Mauro e
Martina Belloni, regia Giancarlo Cauteruccio Ven 8/1 h
21, sab 9/1 h 21, dom10/1
h 17.30 Messina, Teatro
Vittorio Emanuele
CATERINA
Di e regia Donatella Venuti,
con Margherita Smedile,
Alessio Bonaffini, Donatella
Venuti, Gerri Cucinotta, Nicola Buonomo Ven 8/1 h 21,
sab 9/1 h 21, dom10/1 h 21
Messina, Sala Laudamo
ORESTEA
COEFORE/EUMENIDI
Di Eschilo, traduzione
Monica Centanni, regia
Luca De Fusco, coreografie
Noa Wetheim,con Giacinto
Palmarini, Gianluca Musiu,
Angela Pagano, Francesca
De Nicolais, Dalal Suleiman,
Federica Sandrini, Paolo
Cresta, Elisabetta Pozzi,
Patrizia Di Martino, Paolo
Serra, Anna Teresa Rossini,
Claudio Di Palma, Enzo Turrin, Fabio Cocifoglia, Gaia
Aprea e le danzatrici della
compagnia Körper Sibilla
Celesia, Elena Cocci, Sara
Lupoli, Marianna Moccia,
Rossella Fusco Mer 7/1 h
17.15, gio 8/1 h 20.45
Catania, Teatro Verga
LEI E’RICCA,
LA SPOSO E L’AMMAZZO
Di Mario Scaletta, regia
Patrik Rossi Gastaldi, con
Gianfranco Jannuzzo e
Debora Caprioglio Sab 9/1
h 20.30, dom 10/1 h 17
Agrigento, Teatro Pirandello
DON GIOVANNI
IL GIOVANE PRINCIPE
E LA VERITÀ
Di Jean-Claude Carrière,
traduzione Emiliano
Schmidt Fiori, scena e regia
Beno Mazzone, musiche
Antonio Guida, con Giada
Costa e Giuseppe Vignieri
Ven 8/1 h 21.15, sab 9/1 h
17 Palermo, Teatro Libero
Di di Molière, regia e con
IL CONTRABBASSO
Alessandro Preziosi, con
Spettacolo per bambini di
Nando Paone Fino al
Patrick Süskind, regia e
17/1. Ven 8/1 h 21.15 ,
con Davide Sbrogiò, con
sab 9/1 h 17.15 e h 21.15, Antonio Aiello Sab 9/1 h 16
dom 10/1 h 17.15, mer
Catania, Teatro Coppola
13/1 h 17.15 Palermo,
C’ERA UNA VOLTA...
Teatro Al Massimo
CENERENTOLA!
LA FAME/LA PESTE
Spettacolo per bambini.
Di Salvo Licata, regia Luca Testo, regia e con Eleonora
D’Angelo,musiche di
Lipuma, con Giada AntoCostanza Licata eseguite da nietta Caponetti Dom 10/1
Irene Maria Salerno, con
h 16 Catania, Teatro CopStefania Blandeburgo, Gino pola
Carista, Costanza Licata,
CANTO
Salvo Piparo, Mario Pupel- DI UNA VITA QUALUNQUE
la Fino al 17/1. Mer 13/1 h
21 Palermo, Teatro Biondo Sala Streheler
ODISSEO E PENELOPE
Odisseo-Un racconto
Mediterraneo. Regia Sergio
Maifredi, con Tullio Solenghi Lun 11/1 h 20.30
Enna, Teatro Garibaldi
Teatro canzone di, con e
regia Oriana Civile, con
ALLA FINE DEL MONDO
Ciccio Piras chitarre e orgaDi e con Camillo Sanguenetto Dom 10/1 h 18
dolce, con Filippo BrazzaPalermo, Auditorium Rai
ventre Sab 9/1 h 21, dom
10/1 h 18 Catania, Teatro L’UOMO DELLA TERZA FILA
Piscator
Di, con e regia Davide Sbrogiò, con Antonio Aiello
RE PIPINO
Sab 9/1 h 21, dom 10/1 h
E BERTA DEL GRAN PIÈ
21 Catania, Teatro Coppola
MARY POPPINS
Musical, con Chiara Spicuglia, Giuseppe Spicuglia,
Giuseppe Monaca, Carola
Pennavaria Mar 12/1 h 9 e
h 11, mer 13/1 h 9 e h 11
Noto (Sr), Teatro Tina Di
Lorenzo
L’esilio di Carlo Magno.
LA DUCHESSA
Cuntu di Mimmo CuticDEL BAL TABARIN
chio Gio 7/1 h 18.30
Di Aldo Morganti , regia e
Palermo, Teatrino dell’O- con Umberto Scida, con
pera dei Pupi Cuticchio
Elena D’Angelo, l’Orchestra
e il corpo di ballo del Teatro
CARLO MAGNO
Massimo di Palermo, musiRE DI FRANCIA
ca Leon Bard, libretto Carlo
L’esilio di Carlo Magno.
Cuntu di Mimmo Cuticchio Lombardo, Arturo Franci e
Ven 8/1 h 18.30 Palermo, Carlo Vizzotto Sab 9/1 h
Teatrino dell’Opera dei
20.30 Noto (Sr), Teatro
Pupi Cuticchio
Tina Di Lorenzo
IL VISCONTE DIMEZZATO SEI PERSONAGGI
Di Italo Calvino, regia Luca IN CERCA D’AMORE
Mazzone, con Vincenzo
Viaggio comico nel mondo
Costanzo, Silvia Scuderi e
delle passioni, con Salvo La
Giuseppe Vignieri Gio 7/1 h Rosa e Sandro Vergato
17 Palermo, Teatro Libero Sab 9/1 h 20.30, dom 10/1
h 17.30 Catania, Sala De
OTELLO E LO STREGONE
Curtis
Spettacolo di burattini
di e con Steve Cable Fino al LE MILLE BOLLE BLU
16/1. Sab 9/1 h 18, dom
Di Salvotore Rizzo, con e
10/1 h 18, lun 11/1 h 18,
regia Filippo Luna Sab 9/1
mar 12/1 h 18, mer 13/1 h h 20.30, Sambuca (Ag),
18 Catania, Roots
Teatro L’Idea
vivere
settimanale
Anno XXI - N. 811 del 7 gennaio 2016
Testata indipendente - Registrazione n. 5
del 15-4-1993 presso Tribunale di Catania
Direttore responsabile
Mario Ciancio Sanfilippo
Condirettore
Domenico Ciancio Sanfilippo
Coordinatore
Michele Nania [email protected]
Editore
Domenico Sanfilippo Editore SpA
Viale O. da Pordenone, 50 - Catania
Realizzazione editoriale
GNC Press
via Gabriele D’Annunzio, 15, Catania
Redazione [email protected]
[email protected]
tel. 095.317725 - 095.2276021
fax 095.2931675
Pubblicità PKSud s.r.l.
Concessionaria esclusiva Filiale
di Catania - Corso Sicilia, 37/43
Tel. 095 7306311 - Fax 095 321352
Pubblicità nazionale
RCS Pubblicità Tel. 02 25846543
www.rcspubblicita.it
Stampa E.TI.S. 2000 Spa,
zona Ind. 8a strada Catania
ORCHESTRA SINFONICA SICILIANA
Palermo, Teatro Politeama
Gyorgy Rath direttore, Pietro De Maria
pianoforte, musiche Corghi, Brahms,
Liszt , Kodaly Ven 8/1 h 21, sab 9/1 h
17.30
ORCHESTRA D'ARCHI
DEL TEATRO MASSIMO BELLINI
Catania, Teatro Sangiorgi
Dirige Andrea Tarantino, musiche di Matteo Musumeci, A. Corelli, Leóš Janáček
Gio 7/1 h 19 Sangiorgi in Musica
LA MUSICA DEL TANGO
OMAGGIO A PIAZZOLLA
Ragusa, Teatro Donnafugata
Al Cuadrado Quintet, aprono Giulia Di Natale e Eva Sinacciolo cantanti, Piero Scardino
pianoforte Dom 10/1 h 18
LA MUSICA IN MOVIMENTO
Ragusa, Auditorium Scuola dello Sport
Claudio Ferrarini flauto, Sara Catellani
danza Sab 9/1 h 20.30
DUO DI SIRACUSA
Gravina (Ct), Teatro Musco
Marcello Cappellani chitarra, Roberto
Salerno chitarra, musiche Vivaldi, Boccherini, Mertz, Granados, Cardoso, Falla,
Gnattali, Monti Dom 10/1 h 19
DUO DI CHITARRE
Catania, Castello Leucatia
Alfredo D’Urso e Domenico Giovanni
Famà, musiche Sor, Granados Sab 12/1
h 18
CORALE POLIFONICA
GIOVANNI PIERLUIGI DA PALESTRINA
Messina, Monte di Pietà
Gio 7/1 h 19 Cavalcata Storica dei Cavalieri della Stella
DANZA
BOLERO/CARMINA BURANA
Messina, Teatro Vittorio Emanuele
Ballet Company of Györ Fino al 16/1.
Mer 13/1 h 21
TANGO PRIMI PASSI
Catania, Empire
Approcciarsi al tango con cast di Maestri
fra i più importanti del panorama internazionale che, oltre quelli residenti, trasmettono agli allievi non solo la competenza tecnica dei passi ma il vasto universo culturale che accompagna il tango
come disciplina "patrimonio dell'umanità". Con Angelo e Donatella Grasso,musicalizador residente Pietro Cosimano
Dom 10/1 h 19
ARTE
evento
PER DUE GIORNI, GIOVANI
VISITATORI EUROPEI A PALERMO
L
o Studio
o Guardione di Palero ospita per due giorni,
mo
venerdìì 8 e sabato
o 9 gennaio,
le nuove tendenze della fotografia
europea con una mostra, curata da
a Parlato, di giovani leve proGiulia
venienti dalle migliori scuole d’Europa: London College of Communication, Camberwell College of Arts,
London College of Fashion, Visual
Arts dello IUAV di Venezia, University of South Wales, l’Instituto Portuguès de Fotografia. “Visitatori”,
questo il titolo, raccoglie i lavori di
venti giovani artisti. «All'origine
del progetto vi è l'idea di riunire
opere che mostrano le differenti
direzioni che la fotografia ha intrapreso in Europa nei diversi generi
(fotogiornalismo, fine arts, fotografia di moda)- dice la curatrice-. Il
tema ricorrente è quello delle origini, degli spazi familiari, della temporalità e della memoria. Ognuno
di noi ha lasciato la propria città di
provenienza per formarsi altrove:
invitiamo il pubblico ad essere visitatoredei luoghi della nostra memoria». Vernissagee allee oree 19,, visitao allee oree 23.. Ingresso
o libero
bilee fino
vernissage
DA TOKYO A KYOTO CON 55 STAMPE
DI HIROSHIGE (1797-1858)
In mostra un’edizione di stampe della
serie completa Tokaido dell’artista giapponese Hiroshige acquistata da
Marcella Croce,
la curatrice, al
mercato antiquario di Kyoto
nel 2006. Si tratta di 55 stampe di formato 25x38 cm, leggermente più piccole
delle dimensioni standard . La Tokaido,
prodotta da Hiroshighe nel 1833-34,
ebbe tale successo che l’artista produsse
molte altre serie, spesso totalmente
diverse dalla prima. Un’occasione per
leggere il racconto di quel viaggio che lo
stesso Hiroshige restituisce nelle vedute
paesaggistiche e nel realismo descrittivo
della società giapponese del tempo, in cui
gli antichi costumi e rituali sopravvivono
accanto a una nuova economia borghese
Palermo, Dictinne bobok, ven 8/1 h 18