vademecum 1.0 - Giovani Democratici Emilia
Transcript
vademecum 1.0 - Giovani Democratici Emilia
VADEMECUM 1.0 Consigli pratici per la gestione dei Circoli e le Federazioni dei Giovani Democratici dell'Emilia-Romagna Il "Vademecum 1.0" nasce dalla conferenza degli organizzatori emilianoromagnoli realizzata alla fine del Marzo scorso a Fontevivo (Pr) con lo scopo di fornire a tutte le federazioni e circoli una guida su come gestire al meglio i temi che sono affrontati in questo volume. Per questo vanno fatti i più sentiti ringraziamenti a tutte le regazze ed a tutti i ragazzi che erano presenti alla conferenza e che con le loro idee e proposte hanno reso possibile il presente vademecum. [!NECESSARIA DELEGA RESPONSABILE ORGANIZZAZIONE TERRITORIALE!] Indice Autofinanziamento del Circolo . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 4 Creazione di Nuovi Circoli e Tesseramento . . . . . . . . . . . . . 6 Mobilitazione sul territorio . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .8 Comunicazione Politica . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 11 [!NECESSARIA DELEGA RESPONSABILE ORGANIZZAZIONE TERRITORIALE!] AUTOFINANZIAMENTO DEL CIRCOLO l'autofinanziamento per arrivare ad un'indipendenza economica del circolo e momenti di aggregazione all'interno del circolo L' autofinanziamento è la principale forma di sussistenza per l'attività di un circolo. È infatti importante riuscire ad avere un'indipendenza economica dal PD per poter gestire e realizzare nei modi che riteniamo opportuni le iniziative e le campagne che portiamo avanti. [NECESSARIA DELEGA TESORERIA] (può essere sovrapposta con la delega alla responsabilità dell’organizzazione) Esso si può realizzare secondo vari canali: TESSERAMENTO È la prima fonte di finanziamento per un circolo, seppur di piccole dimensioni. La rendita delle tessere GD rimarrà al circolo GD (non passerà quindi nelle casse della federazione PD), esclusa una percentuale per il GD Nazionale. Essendo la quota minima per l’iscrizione di 5€, come da regolamento, al nazionale andrà 1€. Il tesseramento può essere lanciato mediante apposite iniziative, come ad esempio aperitivi, cene, incontri o ogni altro momento di aggregazione. FESTE Le feste sono per il PD un'importantissima fonte di profitto e devono anche per i GD essere il principali modo per autofinanziarsi. I GD dovrebbero quindi raccogliere i propri militanti, attivisti e simpatizzanti e garantirsi uno spazio "indipendente" all’interno delle feste PD. Per garantire una migliore gestione dei nostri stand è consigliabile la realizzazione di un' "anagrafe" dei volontari, suddividendo ciascuno secondo le proprie attitudini ed affidare a ciascuno compiti precisi. Questo risulta essere un modo per ottimizzare il lavoro collettivo. All'interno delle feste si consiglia di affiancare anche una parte “ludica”, come l’organizzazione di tornei sportivi alla classica e necessaria parte politica, promuovendo iniziative e dibattiti con segretari, dirigenti, amministratori GD e soggetti “esterni” (associazioni, esperti) durante le quali distribuire anche il nostro materiale politico. CENE DI AUTOFINANZIAMENTO Possono essere organizzate nella propria sede o in un ristorante, in base alla disponibilità economica del circolo stesso. Per la cena il circolo si potrà affiancare ad altre associazioni o ad altri circoli già attrezzati (PD) per ridurre ulteriormente le spese e garantire una maggiore partecipazione. Altre forme di autofinanziamento provengono anche da : ORGANIZZAZIONE DI EVENTI LUDICI Tornei sportivi, giochi, lotterie (con un costo di iscrizione ed un premio finale) e concerti. SOTTOSCRIZIONE AI BANCHETTI Nel momento in cui siamo a fare pubblicità ai nostri eventi ed alle nostre campagne una richiesta al banchetto di piccole sottoscrizioni può essere un altro modo per autofinanziarsi. PRODUZIONE E VENDITA DI GADGET Spille, magliette e ogni altro tipo di gadget possono garantire una pubblicità alla giovanile e al tempo stesso un mezzo per finanziarsi. AFFITTO DELLA PROPRIA ATTREZZATURA Nel caso infine in cui la giovanile abbia attrezzature e mezzi che possono essere affittati (impianti o servizi) anche questo risulta essere un valido modo per autofinanzarsi. CREAZIONE DI NUOVI CIRCOLI E TESSERAMENTO dal tesseramento e la creazione di nuovi circoli sul territorio fino al radicamento territoriale Il circolo vuole essere il luogo di aggregazione, riflessione, discussione e analisi di iniziative di sensibilizzazione civile all'interno della nostra giovanile. Prerogative del circolo: deve essere facilmente fruibile, il più possibile accessibile e risultare quindi il catalizzatore di incontri tra le varie realtà associative. [NECESSARIA DELEGA TESSERAMENTO] (può essere sovrapposta con la delega alla responsabilità dell’organizzazione) IL TESSERAMENTO E COME APRIRE UN NUOVO CIRCOLO Innanzitutto è necessario che ci siano delle persone interessate nel territorio dove vogliamo aprire il circolo. È per questo importante il tesseramento, che vuole essere un modo per avvicinare alla giovanile persone a noi vicine che non sono ancora tesserate. Tra i luoghi e le realtà in cui dobbiamo cercare i "nuovi" GD ci sono : · · · · · Scuole (se presenti sul territorio); Università (se presenti sul territorio); Realtà associative (associazionismo culturale, associazionismo sportivo...); Iscritti under 30 PD; La nostra personale rete di conoscenze ed amicizie. Una volta individuato un congruo numero di persone si può procedere alla creazione di un nuovo circolo territoriale, che tra le altre cose faciliti l'aggregazione tra i GD. È quindi necessario rivolgersi ai responsabili distrettuali e/o provinciali e concordare un periodo di gestazione finalizzato al riconoscimento formale del nuovo circolo, che avviene in due modi: Accordo formale tra responsabile provinciale/distrettuale e coordinatore; Congresso fondativo (se maggiore di 10 persone, con una base di aventi diritto al voto di 7 [tesserati] ). Il congresso fondativo è un momento programmatico e di confronto tra i partecipanti finalizzato alla definizione degli obiettivi da raggiungere · · Una volta finalizzato il tutto, comincia la vera e propria vita del circolo. GESTIONE DEL CIRCOLO E RADICAMENTO TERRITORIALE Per quanto possibile, in base anche alla disponibilità economica, sarebbe ottimale avere a disposizione una sede propria, il più possibile fruibile e disponibile per attività variegate (culturali, politiche, ecc) La partecipazione è aperta ed accessibile a chiunque voglia prendere parte alla vita del circolo. La programmazione delle attività deve essere costante e variegata, e deve essere finalizzata al mantenimento di un offerta politica ricca e viva. Il tesseramento non deve solo essere un modo per autofinanziarsi o "ingrandire" il proprio circolo, ma deve avere come finalità la partecipazione e la condivisione politica all'interno della giovanile dei progetti da noi promossi. Dove possibile si consiglia la creazione di unioni distrettuali per dare maggior peso all'attività di circoli che per dimensioni risulterebbero troppo piccoli per una capillare ed efficace azione politica. RAPPORTO FEDERAZIONE-CIRCOLI DEL TERRITORIO Quello che infine si vorrebbe avere è il progetto di una federazione "itinerante", che raggiunga i sui circoli più piccoli. Questo però implica che anche i circoli più piccoli partecipino attivamente alle proposte della federazione e che non si tirino indietro quando arrivano iniziative e proposte da questa. La federazione deve essere quindi vista come l'"ente" che coinvolge i vari circoli nel processo di organizzazione dei grandi eventi, informandoli e coinvolgendoli sulle varie decisioni, favorendo l'integrazione del lavoro tra i vari circoli. [!NECESSARIA DELEGA RESPONSABILE ORGANIZZAZIONE TERRITORIALE!] MOBILITAZIONE SUL TERRITORIO strategia di mobilitazione territoriale. Dall'avvicinamento ai nostri simpatizzanti ai volantinaggi e manifestazioni. COINVOLGIMENTO DI GIOVANI GIÀ ISCRITTI AL PD MA NON AI GD Per avvicinare alla giovanile ragazze e ragazzi già iscritti al Partito Democratico, ma non alla giovanile, quelle che risultano essere delle efficaci idee per coinvolgerli nel nostro progetto sono : · · Assemblee; Organizzazione di iniziative nei circoli cercando di responsabilizzare questi giovani, magari chiamando proprio loro a relazionare. COINVOLGIMENTO DI GIOVANI CHE CI GRAVITANO ATTORNO MAN NON SONO ISCRITTI AI GIOVANI DEMOCRATICI Diverso il discorso invece per i giovani che ci frequentano (per esempio molti dei giovani che lavorano alle "feste dell’unità" sono a noi vicini politicamente ma non vogliano iscriversi alla giovanile) ma che non sono tesserati neanche col Partito Democratico. Quello che dobbiamo fare in questo caso è proprio farli iscrivere alla giovanile e portare avanti delle battaglie comuni. · · · Usare nuovi spazi per incontrarsi le prime volte, rimandando ad un secondo momento riunioni all’interno di un circolo di partito. Possono andare bene bar, pub e altri luoghi di aggregazione; Individuare temi specifici sui quali discutere che ovviamente interessino anche i nostri interlocutori; Collaborare con le associazioni rilanciando un rapporto di rete politica. IL POPOLO DELLE PRIMARIE Oltre a coloro che già gravitano attorno ai GD, perchè iscritti al PD o perchè appunto già collaborano con noi, c'è l'enorme bacino del popolo delle primarie. Simpatizzanti del Partito Democratico che però non rientrano nel mondo dell'attivismo e che se possibile dobbiamo cercare di incamerare all'interno dei Giovani Democratici. Iniziative volte ad avvicinare queste persone ai GD sono : · Volantinaggi presso le abitazioni di coloro che hanno votato alle primarie; · Iniziative che vadano a toccare i problemi locali, in cui coinvolgere i ragazzi delle primarie; · Sondaggi telefonici, ponendosi prima le finalità e gli obiettivi che si vogliono raggiungere, in modo da pensare bene alle domande da porre. COINVOLGERE COLUI CHE VOTA PD PERCHE’ "MENO PEGGIO" Infine ci sono coloro che non sono iscritti al PD, non ci danno una mano alle feste o alle iniziative e non votano alle primarie, ma sono comunque elettori del PD e che dobbiamo fidelizzare al Partito Democratico ed in primis ai Giovani Democratici. Inevitabilmente non possiamo sapere chi siano questi elettori, ma azioni che attirano l'attenzione sulla giovanile e che possono quindi avvicinare queste persone, sono ad esempio : · · · · · Flash Mob; Web (sito web, pagina facebook, newsletter); Feste “con contenuti”; Video; Campagne ed iniziative. Quello che in tutto questo deve essere comunque l'obiettivo primario in tutto questo processo è la RESPONSABILIZZAZIONE DEL RAGAZZO NEL PROCESSO DI FORMAZIONE DI UN PROGETTO DEMOCRATICO. Dopo aver avvicinato i giovani ai GD passiamo alla realizzazione e programmazione dei "grandi" eventi. LE MANIFESTAZIONI Come ci si pone come Giovani Democratici nei confronti di manifestazioni alle quali solitamente partecipiamo insieme ad altre associazioni? (Spesso c'è un problema di riconoscibilità visiva : le portiamo le bandiere?) Bisogna avere il coraggio di portare le bandiere quando si crede nelle motivazioni che stanno alla base delle manifestazioni alle quali si partecipa indipendentemente dall’idea del partito. I BANCHETTI E I VOLANTINAGGI Per arrivare alla più accurata scelta dei temi da trattare è consigliabile la suddivisione in gruppi di lavoro, volti anche alla discussione dei temi stessi per arrivare ad una migliore comprensione possibile del argomento. Una volta individuati i temi dobbiamo essere noi per primi a coinvolgere il partito, i circoli e la federazione GD, per avere il massimo apporto possibile da tutti questi soggetti. Nel caso in cui l’idea del volantino arrivi al Partito Demicratico è bene che i GD siano coinvolti fin dall’inizio: la collaborazione programmatica PD-GD è importantissima, ma sempre mantenendo la propria autonomia politica. Il tema verrà comunque ripreso nel capitolo dedicato alla comunicazione. COME SI MOBILITA LA GIOVANILE SUL TERRITORIO? Per un circolo ai primi passi, soprattutto di piccole dimensioni, è consigliabile farsi coadiuvare nell’organizzazione da realtà più grandi, già esistenti e con esperienza. Per trovare e partecipare ai temi "caldi" del territorio è consigliabile partecipare alla vita politica delle nostra realtà, cercando quando è possibile dei punti di riferimento coi quali collaborare, come ad esempio all'interno del consiglio comunale. Come giovani è anche importante farsi promotori e partecipi delle discussioni nel proprio circolo PD e portare a dibattito temi a noi cari per ricevere un supporto nelle nostre battaglie dal partito (importantissima la sintesi politica). Come giovanile per avere una buona visibilità è consigliabile utilizzare gli strumenti precedentemente illustrati dai banchetti ai volantinaggi, senza escludere siti web, mail e facebook che sono sottoutilizzati dal partito ma non da noi. [!NECESSARIA DELEGA COMUNICAZIONE!] LA COMUNICAZIONE COME STRATEGIA POLITICA comunicati stampa, conferenza stampa, volantini, new media e metodologia della comunicazione COMUNICATI STAMPA Prima di scrivere un comunicato stampa sono necessarie alcune piccole premesse: · · · · Quello che quotidianamente ogni federazione deve fare nel proprio territorio è controllare quello che succede nel proprio territorio consultando i quotidiani locali online o cartacei. Una volta trovate notizie su cui scrivere dei pezzi, non è detto che ci siano sempre (anzi!), il compito successivo è quello di scrivere un comunicato stampa I comunicati stampa sono da inviare tendenzialmente non oltre le 16/17 e non dovrebbero mai essere più lunghi di una pagina Per l'invio utilizzate il campo BCC/CCN della mail, ovvero tenete nascosti i campi dei destinatari alle varie redazioni a cui inviate il pezzo! COME SI SCRIVE UN COMUNICATO STAMPA Per iniziare serve un buon titolo che colpisca l'attenzione del giornalista. Il primo paragrafo/blocco deve essere sintetico, ma contenere al suo interno tutte e 5 le W di quello che deve accadere o è accaduto : · chi; · dove; · quando; · perchè; · cosa; Nel secondo paragrafo dobbiamo ampliare i concetti già espressi nel primo, aggiungendo ulteriori dettagli e informazioni. Al termine del secondo paragrafo il comunicato dovrà essere pronto per essere mandato in stampa. Se infatti il comunicato nel complesso dovesse risultare troppo lungo dobbiamo fare in modo che il redattore del giornale possa tagliare il nostro pezzo fino al secondo paragrafo, lasciando inalterato il significato complessivo. Il terzo ed eventuali successivi paragrafi sono utili per utilizzare il virgolettato, ovvero fare parlare alcuni membri della nostra organizzazione, tendenzialmente la persona responsabile dell'iniziativa o il segretario di federazione/circolo. In ogni caso a "parlare" dovrà essere la persona più in alto in carica o competente (es. Se si parla di ambiente -> responsabile ambiente e così via). Il virgolettato rafforza quanto abbiamo precedentemente scritto, quindi usiamolo. CONFERENZA STAMPA Per indire una conferenza stampa utilizziamo alcuni giorni di preavviso, 3 o 4 per esempio. Il giorno prima della conferenza facciamo un giro di telefonate alla varie redazioni per ricordare della conferenza e per spronare i giornalisti a venire. Spesso risultano più interessati i quotidiani online, le web radio e new media in generale rispetto ai classici giornali. [!NECESSARIO REPERIRE CONTATTI CON I MEDIA LOCALI!] L'orario usuale della conferenza è la tarda mattinata, verso mezzogiorno e la nostra puntualità deve essere massima (non facciamo attendere i giornalisti fuori dalla nostra sede). Sul luogo della conferenza stampa facciamo trovare già stampati i comunicati stampa relativi all'evento per cui abbiamo indetto la conferenza stampa, in modo che anche i giornalisti che vengono per una toccata e fuga possano trovare il materiale che gli serve. COME SI FA UN VOLANTINO Inutile fare più di una campagna contemporaneamente, richiede sforzi enormi. Bisogna lavorare su un punto alla volta. Scegliere ogni anno due o tre temi e riproporli ciclicamente, in modo che le persone sul territorio si fidelizzano e restino attaccate a noi. Non occupiamoci solo di temi generali, ma di temi che sono cari in primis al nostro territorio e al nostro target, i giovani (sintesi politica). Il volantino: · · · · · · · Prima di tutto mettiamo i contenuti poi pensiamo alla grafica; Avere un titolo, scritto in grande. Deve essere chiaro qual'è il titolo; Poi bisogna avere un sottotitolo, ma questo non è un comunicato stampa, per cui non scriviamo troppo sennò non lo legge nessuno; il testo complessivo che vogliamo nel nostro volantino deve essere : titolo+sottotitolo+due righe di testo max; i "volantinanti" dovrebbero quando possibile attaccare bottone con le persone che ricevono il volantino; Poco contenuto scritto, ma chiaro e sintetico; Lasciare un recapito (es. mail del circolo, cellulare del segretario). NUOVE FORME DI COMUNICAZIONE : IL WEB Premessa : se decidiamo di utilizzare il web dobbiamo dedicarci un'attenzione costante e continua. Piuttosto che avere un sito web/pagina facebook per il circolo aggiornata ogni 20 giorni è meglio avere un sito web/pagina della federazione che viene aggiornata ogni 3 o 4 giorni con l'apporto dei vari circoli. Controlliamo la mail ogni volta che possiamo : non lasciamo passare settimane dall'ultima volta che abbiamo controllato la mail dei GD. È possibile che qualcuno ci abbia scritto e che quindi voglia delle risposte. In prossimità di eventi ed iniziative da noi organizzate controlliamo ancora più spesso. Sul nostro sito e pagina facebook non cancelliamo mai i commenti "negativi"! Rispondiamo e lasciamo che i nostri amici rispondano ma non oscuriamo il pensiero altrui, ovviamente se non ci sono offese. Nel caso ci siano offese è sufficiente scrivere nella pagina/sito che ogni commento contenente insulti verrà rimosso. OGNI ALTRO COMMENO DEVE ESSERE LASCIATO DOV'È! Partendo da questi presupposti gli 8 passi da compiere per rimanere online con successo (validi sia come "profilo personale" che come gruppo GD) sono : · · · · · · · · Comprendi il tuo obiettivo; Esci fuori. L'attività online è utile, ma serve a dare una mano all'offline (che magari l'online può comunicare tipo “domani ore 21 al xyz per parlare di xyz”); Fai buone domande e chiudi la bocca. Su facebook un buon conversatore è chi parla poco e che fa parlare tanto gli altri; Svela le tue passioni. Ogni persona ha passioni, la rete ti permette di parlare anche di te. Non mentire su queste cose, la verità salta fuori; Leggi voracemente. Leggi, informati, per avere una buona conoscenza di quello che succede; Follow up. Ovvero tutte le volte che i contatti offline vanno sollecitati online. Nella rete rimangono, anche come "sentiment" per la gente che non c'era (dire “che bella giornata la manifestazione di oggi” fa sentire partecipe anche uno che non c'era e magari inizia un dialogo); Fai in modo che sia semplice contattarti. Lasciare dei recapiti per essere contattati poi rispondere velocemente. Se si risponde dicendo “non lo so, mi informo” poi bisogna informarsi e rispondere; Dai valore alla reciprocità. Chiunque faccia un commento, un like, lo puoi "restituire". Il dono ("mi piace") è anche quello di rispondere a colui che commenta. Il like ha un valore che è estremamente forte, più personale di una stretta di mano e talvolta fa la differenza. In parole povere guarda e commenta lo stato ed i link dei tuoi amici. COME SI PUBBLICIZZA UN EVENTO Per una buona pubblicità dei nostri eventi è necessario svolgere bene i punti sopracitati e ancora di più la tempistica. Usiamo una sola immagine, in modo che sia riconoscibile e che dal sito web, alla pagina facebook, ai volantini ogni riferimento a quell'evento sia caratterizzato da quell'immagine. Sul web creare un evento una volta sola. Non creiamo 2/3 volte lo stesso evento. Per cui è meglio se c'è un solo responsabile per la sezione social network in modo che sia lui a creare gli eventi di volta in volta. Per i volantinaggi : non basta andare a fare un volantinaggio davanti ad una scuola 3 giorni prima e poi pensare che abbiamo avuto sfortuna se non è venuto nessuno. È necesario essere il più capillari possibli e anche ripetitivi. Bisogna volantinare anche due/tre/quattro volte nello stesso luogo, per informare e ricordare che il giorno X ci sarà una determinata iniziativa, partendo con largo preavviso, anche un paio di settimane. Per fare questo bisogna che si lavori con largo anticipo, non improvvisando gli eventi all'ultimo momento, ma programmandoli mensilmente. Dividersi la città/provincia: più si è più c'è capillarità. Tapezzare tutti i bar/gelaterie/biblioteche coi nostri volantini. Un buon rapporto con gli esercenti che possono esporre il nostro materiale è il benvenuto (ricordiamoci che chi espone il nostro materiale si espone politicamente anche a discapito della clientela). Per fare tutto ciò bisogna concentrarsi su pochi eventi all'anno, ma gestiti tutti molto bene.