Un caso anomalo di allergia alimentare (AA), a metà tra sindrome

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Un caso anomalo di allergia alimentare (AA), a metà tra sindrome
a cura di
ANTONIO DI MAURO
CASE REPORT
Un caso anomalo di allergia
alimentare (AA), a metà tra sindrome
della enterocolite allergica (SEA)
e AA IgE-mediata
An unusual case of food allergy,
between FPIES and IgE-mediated food allergy
Presentazione
del caso clinico
F. è un bambino giunto alla nostra osservazione
nel sospetto di allergia alimentare (AA) al pollo e
all’uovo.
La storia clinica era esordita all’età di 8 mesi quando, in due occasioni, il bambino aveva assunto
pollo cotto al vapore e, a distanza di circa trenta
minuti dall’ingestione, aveva presentato episodi
multipli di vomito associati a pallore e letargia. In
precedenza, all’età di 6 mesi, F. aveva assunto
omogeneizzati di carne di pollo senza problemi.
All’età di 10 mesi aveva assunto un cucchiaino
di uovo crudo miscelato in una minestrina calda,
dopodiché si era addormentato come di consueto. A distanza di circa 2 ore dall’assunzione del
pasto, il risveglio lamentoso del bambino aveva
attirato l’attenzione della nonna: il bambino aveva
vomitato una volta e presentato elementi orticarioidi dapprima solo sul volto e, nel corso dei minuti successivi, sul resto del corpo. Il bambino era
apparso anche pallido e letargico. Circa un mese
prima, il bambino aveva assunto in due occasioni
il tuorlo di un uovo bollito per dieci minuti, senza
presentare reazioni avverse. Dall’età di 10 mesi F.
non aveva più mangiato né uovo né pollo.
La prima valutazione presso il nostro ambulatorio
è stata effettuata all’età di 21 mesi. In tale occasione sono stati effettuati prick test cutanei che
mostravano i seguenti risultati: uovo crudo (albume e tuorlo miscelati) = 6 mm (diametro medio
del pomfo), albume bollito = negativo, tuorlo bollito = negativo, uovo al forno in matrice di grano
(ciambellone) = negativo, estratto commerciale di
albume (Lofarma, Italia) = 3 mm, estratto commerciale di tuorlo (Lofarma, Italia) = negativo, pol-
Serena Monaco (foto)
Stefano Miceli Sopo
Unità Operativa Semplice di
Allergologia Pediatrica, Unità Operativa
Complessa di Pediatria, Area
Pediatrica, Polo Salute della Donna e
del Bambino, Fondazione Policlinico
Universitario A. Gemelli, Università
Cattolica del Sacro Cuore, Roma
Key words
Chicken • Egg • Food protein
induced enterocolitis syndrome • IgEmediated food allergy
Abstract
Food protein induced enterocolitis syndrome
(FPIES) is a food-related gastrointestinal hypersensitivity disorder, probably non IgE-mediated.
Over the years, various diagnostic criteria have
been proposed to identify FPIES. In the last few
years, there was an increased interest from
researchers to FPIES, that frequently brought
to discover new aspects of this disease. We
describe an unusual case of FPIES to egg and
chicken in a 21-months child, because of its clinical characteristics that reflect some aspects of
IgE-mediated food allergy (FA) and other of non
IgE-mediated FA. Although we believe that the
most correct diagnosis for our case is FPIES,
we think also that this is undoubtedly an atypical form. This is in fact, the first description of
a patient who simultaneously has both clinical
expressions of IgE-mediated FA and of FPIES.
Our case highlights the need to review criteria
for FPIES diagnosis.
Indirizzo per la corrispondenza
Stefano Miceli Sopo
largo Agostino Gemelli 8, 00168 Roma
E-mail: [email protected]
Giorn Gastr Epatol Nutr Ped 2016;VIII:29-30; doi: 10.19208/2282-2453-107
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S. Monaco, S. Miceli Sopo
lo crudo = negativo, estratto
commerciale di pollo (Lofarma, Italia) = negativo, istamina = 5 mm, controllo negativo
= negativo.
Esame obiettivo
Al momento del nostro primo
incontro l’esame obiettivo di F.
era normale.
Possibili ipotesi
diagnostiche
•Allergia alimentare (AA) IgEmediata nei confronti dell’uovo
•Sindrome
dell’enterocolite
allergica (SEA) nei confronti
del pollo
•Sindrome dell’enterocolite allergica nei confronti dell’uovo
•Entrambi i tipi di allergia alimentare, AA IgE-mediata e
SEA, per entrambi gli alimenti
Sviluppo e soluzione del caso clinico a pagina 45
30