Titolo: Rossini e Stendhal per l`inaugurazione del Bellagio Festival
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Titolo: Rossini e Stendhal per l`inaugurazione del Bellagio Festival
Titolo: Rossini e Stendhal per l’inaugurazione del Bellagio Festival Si apre con Rossini e Stendhal la seconda edizione del Festival di Bellagio e del Lago di Como, la più ricca manifestazione estiva del Lario. Concerti, competizioni, spettacoli e incontri letterari, ma anche pittura, cinema, iniziative enogastronomiche e culturali, dal 22 giugno al 14 settembre (più di 60 eventi, a Bellagio e in oltre 30 comuni del Lario). Un “Aperitivo Rossiniano”, preludio alla “Cena Rossiniana” del 13 luglio a Valmadrera, sarà l’evento d’inaugurazione che si terrà venerdì 22 giugno alle ore 20, nella splendida cornice del Lido di Bellagio (Aperitivo con obbligo di consumazione, Ingresso libero al concerto). Le ricette del più estroso chef/musicista della storia, l’ironico e geniale Gioacchino Rossini, e a seguire le musiche dello stesso autore intervallate da letture di Stendhal (tratte dall’opera “Vita di Rossini”), accompagneranno il pubblico in un edonistico viaggio, elegante e ironico, tra suoni e sapori di un tipico salotto ottocentesco. “…..La bellezza di questi luoghi, la necessità di scrivere con una certa continuità ed anche, se proprio tutto deve esser detto, alcuni successive inaspettati, mi hanno trattenuto a Milano e dintorni (Como e le deliziose sponde del lago) molto più a lungo di quanto avessi immaginato. Riguardo le ragioni musicali che mi trattengono, la presenza di Rossini che frequento spesso, dà sicuramente un importante impeto alla vita di questo Paese”, così si esprimeva Franz Liszt in una lettera del 15 Dicembre 1837, indirizzata al Principe Belgioiso. Le famose “Serate Milanesi” a casa Rossini rappresentavano un momento di vita artistica e culinaria insieme che rianimavano la vita musicale e culturale della città, al punto da scrivere: “Ho un appartamento gradevole ed a molti piace intervenire a queste serate: si trascorre insieme del tempo e si mangia molto bene”. Gioachino Rossini, noto compositore italiano, nacque a Pesaro nel 1792. Visse in Italia fino al 1855 poi si trasferì a Parigi, dove morì nel 1868. Noto per le numerose opere liriche che lo hanno reso famoso, l’abilità musicale non è il solo pregio per cui viene ricordato. Rossini fu un grande personaggio anche a livello culinario, molto più di tanti altri suoi colleghi compositori-buongustai legò il proprio nome a quella “festa dei sensi” che è l’enogastronomia. Quello di Rossini era un palato non solo goloso, ma anche pronto agli abbinamenti più calorici e bizzarri, raffinato in fatto di vini ed insaziabile. La sua vita traboccava di tartufi, olive, fois gras, burro, carni, uova, stufati, zamponi e rognoni. Rossini cercava di trarre dai fornelli le stesse armonie del pianoforte, la sua tavola era un susseguirsi di “accordi” cui contribuivano, coralmente, agricoltura e artigianato di mezza Europa. Da Napoli faceva arrivare appositamente i maccheroni, da Siviglia i prosciutti, da Gorgonzola il formaggio, da Milano il panettone. I regali da lui in assoluto più graditi erano mortadelle, insaccati e zamponi… in ogni caso roba da mangiare. Non a caso, è stato definito da Le Courrier des Spectacles “una di quelle figure aperte e ben nutrite che comunicano a chiunque in modo irresistibile la gioia di cui sono pregne”. E’ grazie a questa poliedrica personalità che musica e cucina s’incontrano in una danza frenetica e giocosa, consegnataci dalla storia attraverso una serie interminabile di aneddoti, lettere, ricette e pagine musicali. Pescando qua e là fra le numerose lettere del compositore, notoriamente dotato di una non comune venaumoristica, si legge : “Dopo il non far nulla io non conosco occupazione per me più deliziosa del mangiare, mangiare come si deve, intendiamoci. L’appetito è per lo stomaco ciò che l’amore è per il cuore. Lo stomaco è il maestro di cappella che governa ed aziona la grande orchestra delle passioni. Lo stomaco vuoto rappresenta il fagotto o il piccolo flauto in cui brontola il malcontento o guaisce l’invidia; al contrario lo stomaco pieno è il triangolo del piacere oppure i cembali della gioia. Quanto all’amore, lo considero la prima donna per eccellenza, la diva che canta nel cervello cavatine di cui l’orecchio s’inebria ed il cuore viene rapito. Mangiare e amare, cantare e digerire: questi sono in verità i quattro atti di questa opera buffa che si chiama vita e che svanisce come la schiuma d’una bottiglia di champagne. Chi la lascia fuggire senza averne goduto è un pazzo”. Stendhal fu uno dei maggiori ammiratori del compositore italiano e volle a lui dedicare una ricca e divertente biografia, densa di racconti e aneddoti. Si legge nella prefazione « È difficile scrivere la storia di un uomo ancora vivo ... Lo invidio più di chiunque abbia vinto il primo premio in denaro alla lotteria della natura ... A differenza di quello, egli ha vinto un nome imperituro, il genio e, soprattutto, la felicità. » Il Festival di Bellagio e del Lago di Como prosegue fino al 14 settembre. Programma dettagliato e recapiti: www.bellagiofestival.com Venerdì 22 Giugno 2012 Comune di Bellagio - Lido “INAUGURAZIONE DEL FESTIVAL DI BELLAGIO E DEL LAGO DI COMO” ore 20.00 Aperitivo Rossiniano ore 21.15 Concerto e letture di Stendhal Antonio Gargiulo, attore I Solisti della Bellagio Festival Orchestra Raffaello Negri e Katia Toselli, Violini Annamaria Spezzati, Violoncello Andrea Casarotto, Contrabbasso Aperitivo con obbligo di consumazione Ingresso libero al concerto