Un ricco giardino sul tetto di Sicilia
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Un ricco giardino sul tetto di Sicilia
40 TURISMO Un ricco giardino sul tetto di Sicilia Azienda provinciale turismo e Università promuovono le visite guidate all’Orto Botanico “Nuova Gussonea” isite guidate al giardino botanico “Nuova Gussonea” dell’Etna: l’iniziativa si deve alla sinergia tra l’Università degli studi di Catania – sezione Biologia ed Ecologia vegetale, l’Azienda provinciale turismo e l’Azienda regionale foreste demaniali. Il giardino “Nuova Gussonea”, da Giovanni Gussone, noto studioso della flora siciliana, istituto nel 1979, di cui è direttore tecnico scientifico la prof. Emilia Poli Marchese, ordinario di Botanica della stessa università, è situato sul più alto vulcano d’Europa, nella zona B del parco naturale dell’Etna, nel cuore del Mediterraneo. Oltre dieci ettari di estensione con una vegetazione rappresentata da formazioni di pino laricio e pulvini spinosi, nei vari piani altitudinali e nei diversi habitat, ed è sede di ricerca scientifica e di sperimentazione nel campo della biologia ed ecologia. Il progetto, presentato dal presidente Nello Musumeci, la prof. Emilia Poli Marchese, l’ispettore provinciale dell’Azienda foreste demaniali Mario Bonanno, e il direttore dell’Apt Angelo Cavallaro, prevede l’istituzione di un servizio di guida specializzata nel settore, che sarà di valido ausilio al visitatore per meglio comprendere la complessità dell’ambiente e di conseguenza la necessità di salvaguardarlo. "Puntare sul turismo naturalistico – dichiara il presidente Musumeci – significa stimolare un potenziale flusso che atten- V de solo di essere razionalmente organizzato. Il nostro territorio riserva piacevolissime sorprese a chi intenda addentrarsi anche negli angoli più remoti. Occorre pianificare le trappe e dotare i percorsi di adeguata segnaletica. È un progetto ambizioso che come Apt e Provincia intendiamo portare avanti anche in collaborazione con le associazioni naturalistiche presenti sul territorio e l’Università. Il giardino Nuova Gussonea rappresenta un primo significativo esperimento di collaborazione istituzionale". Le visite verranno effettuate ogni sabato dalle 9 alle 14, e fino a novembre, e saranno articolate in due turni di 15 visitatori massimo ciascuno, e su prenotazione, per la quale occorre rivolgersi alla sezione di biologia ed ecologia vegetale, via Etnea 440 – tel. 095/502218 – [email protected] Silvano Marino 41 Riviera Jonica: un futuro chiamato turismo Limiti e potenzialità della vasta area in un seminario del Lions “U n territorio, quello della riviera ionica, la cui storia è tanto antica da confondersi con la leggenda e il cui litorale noto nella sua bellezza si diparte dalla Timpa di Acireale, a picco sul mare, al Golfo di Ognina, abbracciando idealmente nello specchio d’acqua la città di Catania che ne costituisce il patrimonio”. L’introduzione di Carmelo Calì al convegno del Distretto Lions 108 Yb su “Riviera Jonica e turismo nel terzo millennio” ha inquadrato il campo d’azione sul quale si sono cimentati il sottosegretario all’ambiente Francesco Nucara, il presidente della Provincia regionale di Catania Nello Musumeci, l’imprenditore alberghiero Pietro Franza, il vicepresidente mondiale della Fiavet Mario Bevacqua. La conclusione è toccata al governatore Carlo Sartorio. Dai lavori è risultato evidente che il progetto per la valorizzazione della Riviera dello Jonio come bacino di grande rilevanza turistica non può che rientrare nel grande progetto di sviluppo economico della Sicilia sostenuto da Agenda 2000, dal POR Sicilia 20002006, d a i fondi Meda. Che il turismo sia nel futuro lo dicono i dati del 2001. E’ certamente anche per merito di quest’area (notoriamente vocata al turismo scolastico, termale, congressuale, da diporto) che, nonostante la flessione generalizzata che ha caratterizzato il settore l’anno scorso, Catania ha registrato un incremento di oltre il 15% delle presenze. Tuttavia i successi vanno alimentati e se è vero che turismo è da una parte l’insieme dei servizi di alloggio, ristorazione, trasporto di cui è dotato un territorio, è anche vero che su di esso hanno innegabili influenze il sistema infrastrutturale (economico e sociale) e le modalità di gestione di ambiente e beni culturali. Che futuro turistico può avere, infatti, una costa lambita da un mare inquinato dagli scarichi urbani, con un solo binario ferroviario, carente di porticcioli turistici attrezzati, inserita in una regione penalizzata nei collegamenti stradali, aerei, ferroviari e marittimi? Per dirla con i relatori due sono le grandi verità: la prima che “ambiente e qualità dei servizi oggi determinano qualità ed entità del flusso turistico”; la seconda che “i tempi burocratici non vanno d’accordo con i tempi tecnici”. Per la riviera ionica sarà fondamentale eliminare l’inquinamento fognario, adeguare recettività e servizi alla potenziale domanda (anche ricorrendo al capitale privato con la formula del project financing), rafforzare l’offerta di servizi con l’ammodernamento del sistema dei trasporti, espandere l’offerta concernente la fruibilità dei beni culturali e l’intrattenimento vario. Francesca Mammana 42 TURISMO L’autostrada del mare unisce le due Sicilie Napoli e Catania più vicine grazie a un collegamento veloce con nave traghetto n ponte lungo 223 miglia che si percorre in sole dieci ore. Dal 20 maggio scorso la nave traghetto “Partenope” garantisce quattro collegamenti a settimana tra Catania e Napoli. A gestire la nuova tratta è la Tttlines insieme alla compagnia marittima Navigerum. La società ToSmasos Transport &Tourism fa capo al gruppo Costantino Trasporti marittimi, che da oltre un secolo opera nel mondo dello shipping e che da più di novant’anni si è trasferito dalla Grecia a Napoli. La società, che ha sempre gestito petroliere, ha deciso di debuttare nel traffico cabotiero sulla più classica delle “autostrade del mare”: la CataniaNapoli. La nuova linea di collegamento marittimo si aggiunge a quelle già esistenti per alcuni porti del Nord e alle linee che fanno capo a Palermo, sull'altro versante dell'Isola. Il viaggio si svolge quasi interamente di notte, utilizzando sistemazioni in cabine, tutte di prima classe, che possono ospitare sino a quattro persone, oppure è possibile viaggiare su comode poltrone, sul modello aereo. La nave “Partenope” è lunga 186 metri, larga 26,60, ha una capacità di trasporto di 2.050 metri lineari, pari a 156 mezzi pesanti e più di 75 auto. E’ predisposta per ospitare oltre a 960 passeggeri, sistemati in cabine o in poltrona. La nave traghetto mette a disposizione anche un elegante ristorante, un bar e una sala giochi. Grazie a questo nuovo collegamento marittimo si può arrivare in Sicilia evitan- U do l'imbuto della Salerno-Reggio Calabria e i lunghi tempi di attesa agli imbarcaderi dello Stretto di Sicilia. La nuova autostrada del mare offre un'alternativa agli autotrasportatori e ai turisti che vogliono giungere in Sicilia orientale con l'auto al seguito. La nuova linea di collegamento, che garantisce partenze quattro volte a settimana, va ad arricchire l'offerta del Porto di Catania, che negli ultimi anni ha fatto registrare un notevole incremento del traffico merci, ma soprattutto del traffico passeggeri. Ad inaugurare a Catania la nave traghetto “Partenope” è stato il presidente della Provincia Nello Musumeci, che ha sottolineato l’importanza di sfruttare vie alternative di collegamento per raggiungere la Sicilia, in modo da decongestionare le intasatissime, e ormai inadeguate, autostrade. Santi Porto 43 Guida per dormire bene e soggiornare meglio Edito dall’Azienda provinciale turismo, il volume “Catania Hotel” è molto più di una directory urato dall’Azienda provinciale turismo in linguia italiana e inglese, Catania Hotel provincia 2002/2003 non è la solita e mera publicazione turistica dove sono elencate tutte le strutture ricettive, ma è anche, in questa nuova e accattivante veste editoriale, uno strumento di promozione che potrà ben figurare in occasione della partecipazione a borse e fiere del turismo in Italia e all’estero. Infatti la pubblicazione, presentata da Nello Musumeci nella veste di presidente dell’Apt, durante una conferenza stampa insieme con il direttore Angelo Cavallaro, e i rappresentanti di albergatori, agenzie di viaggio e camping della provincia, è suddivisa in tre sessioni tematiche ben identificate. La prima contiene notizie utili su uffici e servizi d’interesse pubblico, musei, tea- C tri, cinema, trasporti, curiosità paesaggistiche e gastronomiche, insooma tutte quelle informazioni necessarie per orientarsi in provincia di Catania, compreso un calendario con gli appuntamenti da non perdere (feste, sagre, manifstazioni…). La seconda, che è il cuore della pubblicazione, tratta tutte le strutture ricettive: dagli alberghi agli agriturismi, dagli ostelli per la gioventù ai bed&breakfast, dagli affittacamere ai campeggi, dagli appartamenti per vacanzee ai residence. La terza e ultima sessione, dedicata alle aree congressuali, elenca tutte le attrezzature cui dispone la struttura. Non solo, quindi, alberghi, ma anche il grande centro “Le Ciminiere” di Catania e alcune residenze storiche, edifici barocchi, dalla suggestiva atmosfera. "Una pubblicazione – ha sottolineato Nello Musumeci – che abbiamo voluto arricchire con elementi di novità per soddisfare le legittime curiosità dell’operatore pensando nel contempo al fruitore, cioè il turista". Una nuova iniziativa quindi per la promozione del territorio etneo, che non mancherà di attrarre la curiosità dei forestieri che sceglieranno Catania quale meta, ma anche una guida pensata quale utile strumento di lavoro per agenti di viaggio e tour operator. "Una novità editoriale unica nel genere ma anche uno strumento di lavoro – ha commentato Angelo Cavallaro – che servirà a qualificare l’Apt catanese impegnata a proiettare la nostra realtà in un contesto asoslutamente competitivo". Il progetto grafico è di Orazio Russo, le traduzioni di Palmina La Rosa, le foto di Paolo Barone, Orazio Cristaldi, Marcello Guarnaccia, Luigi Lipani, Orazio Russo, Fabrizio Villa. S. M.