ARCHIVIO - Soprintendenza archivistica del Friuli Venezia Giulia

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ARCHIVIO - Soprintendenza archivistica del Friuli Venezia Giulia
ARCHIVIO
DEL
PIO ISTITUTO ELEMOSINIERE
DI
CORDOVADO
Riordinato dalla
Cooperativa degli Archivisti-Paleografi
di
Trieste
1
INVENTARIO
a cura di
Sandi Deschmann
Marina Dorsi
Barbara Sablich
Caterina Zocconi
Anno 1998
NOTE METODOLOGICHE
L’Archivio del Pio Istituto Elemosiniere di Cordovado si trovava conservato, fino al
maggio del 1997, nel sottotetto dei locali comunali adiacenti il Municipio, per terra,
sporco, mischiato a materiale archivistico comunale. La maggior parte della
documentazione era raccolta in faldoni ottocenteschi contrassegnati da un numero
di serie e dalla denominazione Pio Istituto Elemosiniere; il resto è stato in seguito
individuato all’interno di cartolari comunali. Faldoni e carte non erano affatto
ordinati, ma complessivamente in buon stato di conservazione. A prima vista si
trattava di materiale ottocentesco, con qualche atto in copia di secoli precedenti.
Innanzitutto si è estrapolato l’archivio dell’Istituto, fatto trasportare nel sottotetto
della sede municipale, deposito dell’archivio comunale, e sistemato su scaffalature.
Si è dovuto quindi provvedere ad una schedatura quanto mai analitica di tutto il
materiale, facendo particolare attenzione a tutto quanto potesse risultare utile alla
ricostruzione della storia dell’Istituto confluito nel XX secolo nella Congregazione di
Carità.
La ricostruzione delle serie degli atti amministrativi (buste 28 - 68) e contabili
(buste 69 - 105) ha evidenziato le varie e notevoli lacune dell’archivio. Gli atti sono
conservati, infatti, solo dall’epoca napoleonica: gli atti precedenti andarono dispersi
o distrutti a causa dell’invasione francese, quando i locali del pio luogo furono
occupati dalle truppe ed adibiti a caserma.
Gli atti amministrativi fino al 1827 erano ordinati secondo numero di
protocolli - pochi sono i protocolli pervenuti; dal 1828 al 1853 gli atti, sempre
protocollati, venivano classificati alquanto genericamente in fascicoli: Disposizioni di
massima, Amministrazione, Rapporti periodici. In inventario sono stati segnalati i
protocolli conservati; altri atti che non erano stati protocollati; atti giudiziari,
certificati di miserabilità e quanto fosse rimasto di contabile negli anni in cui non s’è
trovata traccia di una tenuta dei conti consuntivi. Sono stati inoltre evidenziati
fascicoli specifici, per esempio quelli relativi al restauro dell’edificio, (b. 44) o
3
comunque relativi a più anni. Dal 1854 gli atti sono stati di nuovo raccolti
semplicemente dietro numero di protocollo.
Cessato il governo austriaco, con la legge 3 agosto 1862 n.753, furono costituite le
Congregazioni di Carità. Nel 1868, in seguito alla legge 28 luglio 1867 n. 3828 con cui
si estese alle province venete ed a quella di Mantova la legge di cui sopra, la cessata
direzione ed amministrazione del pio luogo passò la gestione alla Congregazione. In
questa occasione fu compilato un inventario dell’archivio, aggiornato fino al 1880 (b.)
molto interessante per valutarne la consistenza e qualità all’epoca. Degli atti del
periodo successivo relativi quindi all’amministrazione della Congregazione
rimangono poche tracce: si è salvata occasionalmente la documentazione del 1896 e
1898 organizzata originariamente in fascicoli; quella del 1899, 1904, 1905, 1906 in
categorie.
Anche la parte contabile ha subito notevoli perdite: fino al 1848 possediamo solo
dei resoconti; più o meno completa la documentazione relativa ai conti consuntivi
dal 1848 al 1859. I decenni successivi presentano alcune lacune; nel ‘900 si
conservano i conti della Congregazione di Carità solo per alcuni anni.
In testa all’inventario si sono poste cinque buste in cui si è raccolto tutto il
materiale relativo al Governo della Pia Casa, gli atti utili, cioè, a narrare la storia
dell’istituto dalle origini, e la sua gestione nel succedersi delle diverse direzioni sotto
i vari governi, in primo luogo dunque della Pia Casa della Beata Vergine di Cordovado
trasformata per legge 21 dicembre 1807 in Congregazione di Carità, a sua volta
cessata per decreto governativo 28 giugno 1821. Il successivo Pio Istituto
Elemosiniere passerà poi sotto l’amministrazione della locale Congregazione di Carità
per legge 3 agosto 1862.
Si trattava di fascicoli di documenti ed atti “antichi” collazionati nella seconda metà
dell’’800, allora riuniti in cartelline, spesso elencati e descritti. In questi casi si è
scelto di non intervenire cercando di descrivere al meglio la documentazione
contenuta nei fascicoli evidenziando, qualora risultasse chiaro, lo scopo della ricerca
archivistica originale. Il maggior numero di dati ed informazioni ci viene da un
fascicolo numerato 21: Documenti ed atti antichi, si suppone raccolti tutti da Stefano
Zanardini, direttore del Pio Istituto Elemosiniere fino al 1860, anno della sua morte 1.
I fascicoli erano sette né in ordine cronologico, né in ordine logico, almeno per noi
oggi. Conservavano, per lo più in copia, i documenti più antichi relativi la costituzione
e l’amministrazione del Pio Luogo. Avendo trovato nel corso del riordino altre carte o
fascicoli che potevano collegarsi a questi, si è preferito, data la pregnanza di queste
carte, inventariarle secondo un ordine logico e quindi cronologico, tale da suggerire
immediatamente il percorso storico che queste carte offrono, cominciando dalle
costituzioni del 1604 di Matteo Sanudo, vescovo di Concordia. I fascicoli sono
dunque stati smistati nelle prime due buste; la cartellina azzurra che li conteneva ed
elencava si può trovare in fondo alla seconda busta.
In un faldone ottocentesco contrassegnato Pio Istituto Elemosiniere n. 72 si
trovavano varie carte e fascicoli di carattere molto interessante per la storia del pio
luogo. Un’attenta lettura delle carte ed un approfondito esame dell’insieme di
relazioni storiche, cause, leggi e statuti ha rivelato il filo conduttore che nei primi
anni ‘90 dell’’800 aveva fatto raccogliere questa frammentaria e sparsa
documentazione per provvedere alla revisione dello statuto organico della
Congregazione in rispetto della legge 17 luglio 1890 n.6972 sulle Istituzioni Pie. Sono
qui contenuti quindi i precedenti statuti ottocenteschi, leggi e circolari a stampa sulle
istituzioni pie, atti relativi alla controversia tra il Comune e l’istituto per il
mantenimento del medico chirurgo e del maestro.
Potranno senz’altro essere utili per un’analisi più attenta della gestione del pio
luogo i processi verbali di visita e consegna dell’ufficio, di amministrazione in
amministrazione. Bisogna qui segnalare che altri possono ritrovarsi tra gli atti
amministrativi, lì conservati con il loro numero di protocollo.
A queste prime buste abbiamo fatto seguire la parte a nostro avviso più peculiare e
pregnante di questo archivio, quella cioè che testimonia le rendite in denaro
derivanti alla Pia Casa da livelli ed affitti. Nella busta n.6 abbiamo collocato gli
1 Nel Quinternolo antico si trova questa nota: “anche questo registro prova che le rendite erano della
Madonna e che si amministravano sempre in suo nome. 22 ottobre 1854, tratto da me Zanardini direttore.”
5
instrumenti già raccolti in tre diverse cartelline azzurre la cui intitolazione era
Numero 71 - Pia Casa B.V. di Cordovado - Affranchi di capitale - Elenco delle carte del
presente fascicolo n.1, numero 31 trentauno istrumenti della Pia Casa di Cordovado
affrancati, Giuseppe Marzin anzianus. In realtà gli instrumenti erano 34, dal 1612 al
1796. A questi abbiamo premesso le copie dei due instrumenti più antichi del 1600 e
1611, trovati in uno dei sette fascicoli raccolti da Zanardini, già citati. Sono contratti
per lo più in copia, in alcuni casi solo documenti in cui si fa riferimento ad un
contratto. Di ogni pezzo è stato fatto un sommario regesto.
Nelle successive buste si trovano diverse pratiche relative a cause, questioni,
affranchi originati da un instrumento di livello e allora definite Posizioni. In esse sono
conservati 135 ca. instrumenti dal 1611 al 1884 e raccolti gli atti afferenti un
determinato livello o più raramente affitto. L’instrumento è sempre in copia, a volte
coeva, tratta dalle note del notaio stesso. In mancanza della copia vi si trovano
sempre delle iscrizioni successive cui fare riferimento. La raccolta degli atti volti a
certificare all’ente l’intero patrimonio è ottocentesca. I livelli, poi trasformati in veri e
propri mutui, si tramandano nonostante il cambiamento dei diversi governi nazionali
e locali, per venire finalmente affrancati anche nel XX secolo.
Non facile definire le singole posizioni trovate. Gli atti erano raccolti in genere in
una cartellina rosa, sulla coperta della quale è apposto un numero di serie, spesso
sostituito da un nuovo numero. Non siamo riusciti a dare un senso a questa
numerazione, probabilmente frutto di un ordine fatto in momenti diversi, in base ad
esigenze diverse. Vi è poi riportato il nome dell’attuale debitore, spesso facendo
riferimento a quello originale e quindi citando l’instrumento da cui si era partiti per
fondare il debito. Non sempre si dà notizia dell’avvenuto affranco o dell’estinzione
della partita. Gli atti contenuti nella cartellina potevano ricondurre ad un ordine dato
in precedenza (alcuni sono contrassegnati da un numero, arabo o romano, lettere
dell’alfabeto in lapis o penna), quasi mai però ricostruibile per le lacune della serie,
per la sovrapposizione di diversi ordini dati in epoche diverse. Vi sono numerose
note di uno o più ignoti estensori che cercarono di raccappezzarsi in questa
confusione, si può supporre sempre al fine di stabilire i reali diritti dell’istituto. Non è
pur tuttavia facile capire quale fosse la linea economica dell’amministrazione che si
trascinava per decenni grossi crediti, omettendo di rivalersi sul debitore e sui suoi
beni.
Si sono innanzitutto segnalati gli estremi cronologici degli atti - in presenza
dell’instrumento si è preso in considerazione l’anno di rogazione dell’instrumento,
anche se in copia posteriore. Non facile definire l’oggetto preciso della pratica,
spesso incompleta e frammentaria. Lo stesso debito poteva frantumarsi nel corso
degli anni tra diversi e numerosi debitori in seguito ad eredità, matrimoni o vendite.
Numerose le questioni di diritto poste da questi frazionamenti. L’unica base certa è
l’instrumento originario a cui ricondurre il disordinato amalgama di documentazione
successiva. Un sommario regesto di questo fa dunque da descrizione del fascicolo.
Abbiamo evidenziato in inventario la data dell’instrumento in grassetto. Un asterisco
sulla data sta ad indicare la presenza dell’instrumento. Segue un breve regesto, in cui
abbiamo riportato il nome del contraente, omettendo quello del livellante dato per
ovvio quando si trattava della Pia Casa. Il livello prevedeva sempre la garanzia di tutti
i beni mobili e stabili del livellario; si è omessa pertanto la ripetizione di questa
formula, inserendola solo in caso di beni particolari posti in garanzia. Così non è stata
riportato la pieggiaria - fidejussione - a meno che essa non fosse stata fatta un
momento diverso rispetto la stipula del contratto. Viene quindi citato il notaio.
La maggior parte di questi instrumenti erano riportati nel Partitario 1811 - 1828
(b.25). In inventario, dopo il nome del notaio, abbiamo segnalato il numero della
carta del partitario al quale si fa dunque riferimento. Vengono quindi indicati i nomi
degli ultimi debitori, gli eredi cioè del livello, non sempre discendenti dalla famiglia
originale, utili pertanto a comprendere lo sviluppo dell’incartamento, nonché la data
dell’affranco del livello o dell’eliminazione o dell’estinzione dello stesso, per lo più
rilevabili dalle note dell’ignoto estensore. L’asterisco indica la possibilità invece di
trovare cenno dell’affranco tra le carte esistenti. Nei casi più complessi in cui diverse
posizioni originate da diversi instrumenti, fatti in epoche diverse, intestati a diversi
7
contraenti fossero confluite in un’unica pratica, queste sono state inventariate sotto
un unico numero riportando il regesto di tutti gli instrumenti, ma dando i dati
complessivi di tutte le pratiche: estremi cronologici, ultimi debitori, affranco.
“INTORNO AL GOVERNO
DELLA PIA CASA”
9
1
Fondazione, costituzione ed ordini intorno al governo della Chiesa della r.ma
Vergine miracolosa di Cordovato fatti dall'ill.mo et rev.mo mons. Mattio Sanuto
vescovo di Concordia, 1604, 14 maggio2
Atti relativi alle denunciate mancanze dei cappellani ed alle successive questioni
ed interventi, episcopali e ducali, per l'amministrazione della Pia Casa3
Estremi cronologici: 1663 - 1697
Atti relativi alla sostituzione dei cappellani inosservanti con i Padri domenicani
delle Zattere di Venezia4, ed alla successiva soppressione del convento dei Padri
domenicani, in epoca napoleonica.
Estremi cronologici: 1710 - 1817
Atti relativi alla causa promossa con petizione 30 giugno 1836 dall'Ufficio fiscale
centrale per la R. Intendenza provinciale contro il Pio Istituto Elemosiniere per il
pagamento degli interessi sul capitale di ducati 600, una volta elargiti ai Padri
domenicani. Sentenza definitiva a favore del Pio Istituto, 14 marzo 1842 5
Estremi cronologici: 1815 - 1881
2
Copia delli depositi et elevazioni del danaro fatti a credito della Madonna
santissima di Cordovato dell'anno 1654 sino l'anno 1693.
Fascicolo di documenti raccolti dall'amministratore Giuseppe
Marzin ed esaminati nel 1854 dal direttore Zanardini6
Estremi cronologici: 1699 - 1807
Fascicolo di documenti sparsi riuniti dal direttore Zanardini 7
Estremi cronologici: 1715 - 1833
2 Due copie datate 1745.
3 Atti in copia.
4 Con ducale, in pergamena, del 28 luglio 1712, con cui Joannes Cornelius sostituisce i cinque
cappellani con i Padri domenicani osservanti delle Zattere, con assegnamento di 600 ducati annuali
amministrati da laici.
5 Con copie di instrumenti dei secoli precedenti.
6 Le carte seguono l'ordine numerico originale riportato nell'elenco in copertina. Si tratta di fatture e
parti prese dal Consiglio della Pia Casa.
7 Con elenco ed indice. Si tratta, per lo più, di Parti prese dal Consiglio Pia Casa.
Atti relativi all'istituzione del medico per i poveri di Cordovado ed alla nomina del
maestro.
Estremi cronologici: 1728 - 1815
3
Piani disciplinari ed economici e statuti organici8
Estremi cronologici: 1808 - 1894
4
Posizione che risguarda li processi verbali di visita e consegna delle carte d'uffizio,
come dall'unito elenco
Estremi cronologici: 1847 - 1861
Colto delle pratiche risguardanti le operazioni di inchiesta 9, 1881 - 1883
Estremi cronologici: 1863 - 1883
Verbali di consegna dell'Ufficio, 1879, 1887, 1891, 1898
5
Contratto tra la Direzione del Pio Istituto ed il farmacista Francesco Rosa di
Cordovado per la somministrazione dei medicinali ai poveri10, 1862
Contratto tra la Direzione del Pio Istituto ed il farmacista Ferdinando Rosa di
8 In base alla legge 17 luglio 1890 n. 6972 sulle istituzioni pie, si provvede alla revisione dello statuto
organico della Congregazione di Carità di Cordovado e conseguentemente del Pio Istituto
Elemosiniere amministrato dalla Congregazione. Vengono rivisti anche il regolamento
d’amministrazione e di servizio interno. In quest’occasione vengono raccolti gli statuti precedenti:
sistema organico e disciplinare, 16 aprile 1808; piano disciplinare ed economico, 13 maggio 1826;
statuto organico, 19 giugno 1870; e quant’altro testimoniasse l’amministrazione e l’attività dell’ente,
nonchè la sua storia. A circolari, leggi, regolamenti, si alternano dunque verbali delle adunanze del
consiglio comunale e delle sedute della Congregazione, bozze di regolamenti e minute o estratti a
carattere storico-narrativo, per esempio Storico del Santuario della B.Vergine Maria Miracolosa di
Cordovado come descritta dal dottor Ernesto Degani, cancelliere vescovile, estratto dall’opera di tal
autore intitolata “La Diocesi di Concordia” stampata in S.Vito al Tagliamento nel 1880. Da segnalare
un Prospetto dimostrante la forma di erogazione delle rendite del Pio Istituto Elemosiniere di
Cordovado dal 1811 al 1882 e più 1890 e le questioni relative allo stipendio del medico chirurgo ( nella
ricostruzione dell’avvocato G. Batta Billiani del 15 gennaio 1858 si rileva la storia del Pio Istituto
Elemosiniere dal secolo XVII).
9 Con Storico del riordino dell'amministrazione del Pio Istituto di Cordovado attivato dopo l'inchiesta 9
luglio 1881, 1883.
10 Con conto dei medicinali
11
Cordovado per la somministrazione dei medicinali ai poveri
Estremi cronologici: 1880 - 1893
Contratto tra la Direzione del Pio Istituto ed il farmacista Fabroni di
Portogruaro per la somministrazione dei medicinali ai poveri,1895
RENDITE DELLA
PIA CASA
13
Instrumenti
6
3 gennaio 1600
In Cordovado, nella casa del nobile Ottaviano de Rodulphi. Ser Daniele q.
Giuseppe Sclavoni di Castronovo si obbliga a pagare ogni anno un livello di una
quarta di frumento alla Beata Vergine miracolosa di Cordovado.
18 marzo 1602
Ser Domenico q. Francesco Pase lascia per volontà testamentaria alla veneranda
chiesa della Madonna dei miracoli di Cordovado due pezzi di prato nelle
pertinenze di Comino con il solito censo da pagare all'Abbazia di Sesto11
30 novembre 1612
Vincenzo q. G. Batta dei nobili di Cordovado recupera un affitto ( da lui venduto
nel 1599 a Biagio Morassuto per ducati 600 e da questi dato in dote alla figlia
Antonia, moglie di Gerolamo q. G. Batta de Beccari) da G. Batta de Beccari per
ducati 600. Notaio Domenico Zaccolo di Cordovado
13 novembre 1627
Lodovico Redolfi vende a G. Batta Roseti di Belvedere un campo detto del Zacolo
per ducati 20. Per legato testamentario di Marzio Redolfi, nipote di Lodovico, il
Roseti pagherà un livello francabile alla veneranda chiesa della Madonna
miracolosa per un capitale di ducati 10.
21 ottobre 1628
Andrea q. Marco Bertolin di Chions vende a Giulio q. Marco Balbi la casa di
propria abitazione con altre sue habentie et pertinentie in villa di Chions per lire
1262.15. Ducati 100 vengono dati alla presenza di testimoni e del notaio, il resto
verrà pagato entro la fine del 1629.
6 gennaio 1660
Francesco q. Natale Giacomello di Bagnarola vende alla veneranda chiesa della
Beata Vergine miracolosa di Cordovado un annuo livello per un capitale di ducati
25, garantito in particolare sopra un pezzo di terra nelle pertinenze di Bagnarola.
Notaio Gerolamo Fanzio di Cordovado
11 Documento in copia ottocentesca non datata.
3 agosto 1660
Bernardino q. Andrea Brusolo, debitore verso la veneranda chiesa della Beata
Vergine miracolosa di Cordovado, cede alla chiesa un pezzo di terra prativa nelle
pertinenze di Sacudello. Notaio Gerolamo Fanzio di Cordovado
2 novembre 1660
Bernardino q. Andrea Brusolo, debitore verso la Pia Casa della Beatissima Vergine
Maria miracolosa, vende alla stessa tutti i suoi beni arativi, piantati et videgati
come prativi in Bagnarola. Notaio Gerolamo Fanzio di Cordovado.
Segue la stima dei beni in data 12 settembre 1660
24 giugno 1661
La veneranda chiesa della Beata Vergine miracolosa cede in livello enfiteutico
perpetuo a Battista q. Francesco Petrasso di Sacudello un pezzo di terra prativa
nelle pertinenze di Sacudello ed un altro pezzo di terra in Cordovado detto la
braida della lacera per 2 staia di frumento e 1,5 orna di vino. Notaio Gerolamo
Fanzio di Cordovado
18 dicembre 1671
Simon Moroso di Latisana diventa livellario di due capitali francabili, uno di ducati
20 nei confronti della veneranda Scuola del santissimo Rosario nella parrocchiale
di Cordovado, l'altro di ducati 50 nei confronti della Pia Casa della Madonna
miracolosa ( sostituendosi ai consorti Del Bianco di Morsano)12
13 aprile 1673
Don Biasio q. Gerolamo Nonis di Cordovado vende alla veneranda chiesa della
Beata Vergine un'annua responsione livellaria per un capitale di ducati 200 in
ragione del 7 %, fondato in particolare su un campo posto nelle pertinenze di
Bagnara detto delle conviere longhe, altri in luogo detto campo per traverso, un
altro detto il gorgo di Ponzanis ed un altro detto il Noiaruzzo.Notaio Benedetto
Bergamino di Udine
17 aprile 1676
Carlo q. Gerolamo Nonis di Cordovado vende alla chiesa della reverendissima
12 Copia non completa.
15
Vergine di Cordovado un'annua riscossione livellaria per un capitale di ducati
150 in ragione del 7 %, fondato in particolare su una braida nelle pertinenze di
Sacudello. Notaio Gerolamo Fanzio di Cordovado
30 gennaio 1682
Iseppo q. Gio. Domenego Magrino di Cordovado vende alla Pia Casa della
miracolosa Madonna una pensione livellaria annuale francabile quandocumque
per un capitale di ducati 200 in ragione del 7 %, fondata in particolare sopra un
pezzo di terra detto la Langora nelle pertinenze di Cordovado e un altro detto il
Doneal .
Antonio q. Gio. Domenego Bertoldi di Treviso vende a Iseppo Magrino una
pensione livellaria annuale francabile quandocumque per un capitale di ducati
100 in ragione del 7 %13
16 marzo 1687
La Pia Casa della miracolosa Madonna cede a livello francabile quandocumque
ad Osvaldo q. Raffaele Danelone detto Peressino di Gruaro , abitante in
Villastorta, una casa colonica con cortivo, horto et casale sive braida ivi annessa
detta Cao di Paludo e un altro pezzo di terra detto braida di paludo per una
pensione livellaria in frumento et per il presente anno la giusta mittà del
formento, altri grossami, et vino, et de minuti la terza parte.
Segue la stima, escorporazione e liquidazione dei beni di cui sopra della nobile
signora Perina q. Carlo Perini, debitrice nei confronti della pia casa in seguito ad
un instrumento stipulato dai fratelli Perini in data 12 febbraio 1613. Notaio
Cataldo Nonis di Cordovado.
19 dicembre 1687
Antonio Morgante e fratelli di Noventa si impegnano a pagare alla Pia Casa un
livello francabile per un capitale di ducati 120 già fondato in particolare sopra la
braida Bedoeis acquistata dalla famiglia Zulian di Chions.
Segue la stima del terreno, 20 aprile 1657, e una supplica alla Congregazione, 7
settembre 1659.
Notaio Carlo Nonis di Cordovado14
14 marzo 1688
Essendo che nell'ellettione
fatta li giorni passati dall'Ill.mo et Ecc.mo sig.
13Li sudetti ducati 100 datti al sudetto signor Bertoldi sono del corpo delli ducati 200 tolti hoggi a
livello da esso sig. Magrino dalla Pia Casa della miracolosa Madona di questo loco con la piezaria
d'esso sig. Bertoldi.
14Carte rosicchiate dai topi.
Luogotenente sii statto elletto D. Iseppo Galante soldato delle cernide di questo
loco per dover portarsi dove da publici commandi li fosse statto imposto, per il
quale havendo m° Francesco suo padre ritrovato un cambio per ducati 90
correnti, Francesco Galante vende alla Pia Casa della miracolosa Madonna
un'annua pensione livellaria per un capitale di ducati 90 in ragione del 6 % ,
fondato in particolare su un pezzo di terra detto la braida di Pararedo. Notaio
Carlo Nonis di Cordovado
13 aprile 1692
La Pia Casa della Beata Vergine concede a livello a Romano q. Zuanne Sagradino
di Portovecchio due pezzi di terra nelle pertinenze di Portovecchio, uno detto la
braida de Cecchi e l’altro detto la mattara, dietro pagamento di un’annua
responsione livellaria di ducati 5, da pagarsi in due rate, una a S.Giacomo di luglio
e l’altra a S.Martino. Notaio Giovanni Daniele de Pascutis di Cordovado
12 luglio 1699
I nobili Ridolfi vendono alla Pia Casa un annuo livello francabile quandocumque
per un capitale di ducati 100 in ragione del 6% fondato in particolare sopra un
pezzo di terra arativo e prativo in pertinenza di Fratta, in località Comunali. Notaio
Cataldo Nonis di Cordovado
21 novembre 1700
Estratto dal libro del Consiglio della Pia Casa relativo ad un livello francabile
quandocumque da concedersi ai fratelli Coronella
27 luglio 1713
Giulio Antonio q. Vermilio di Varmo vende alla Pia Casa della santissima Madonna
un annuo livello francabile quandocumque per un capitale di ducati 200 in
ragione del 5% . Notaio Giovanni Daniele Pascuti di Cordovado
8 aprile 1716
Il conte G.Batta q. Francesco Gaiardis della Volta di Portogruaro vende alla Pia
Casa della Beata Vergine un annuo livello francabile quandocumque per un
capitale di ducati 600 in ragione del 7% fondato in particolare su due corpi di
terra, detti le portelle, nelle pertinenze di Fratta. Notaio Luca Pontoni di Udine
17
10 aprile 1723
Antonio q. Andrea Morasutto di Bagnara vende un annuo livello francabile
quandocumque a Marco Antonio e fratelli q. Fabrizio di Cordovado per un
capitale di ducati 50 in ragione del 6% fondato in particolare su un pezzo di terra
detto pozzo in luogo detto Macania nelle pertinenze di Cordovado. Notaio
Cataldo Nonis di Cordovado
15 ottobre 1732, affrancazione del suddetto capitale
21 gennaio 1725
Sebastiano q. Agnolo della Bianca di Bolzano vende alla Pia Casa della Beata
Vergine un annuo livello francabile quandocumque per un capitale di ducati 20 in
ragione del 6%. Notaio Cataldo Nonis
21 gennaio 1725
Gio. Batta q. Antonio Zuccaro di Bagnarola vende alla Pia Casa della Beata Vergine
un annuo livello francabile quandocumque per un capitale di ducati 20 in ragione
del 6% fondato in particolare sopra la casa di sua abitazione in Bagnarola. Notaio
Cataldo Nonis di Cordovado
7 novembre 1726
Orazio q. Vincenzo Zaghis di Portogruaro riceve dalla Pia Casa di Cordovado un
capitale di ducati 60 in ragione del 6% fino all’affrancazione da farsi
quandocumque. Notaio Tommaso Romani
7 settembre 1731
Valentino q. Osvaldo Bianchin di Saletto vende alla Pia Casa della Beata Vergine
un’annua pensione livellaria francabile quandocumque per un capitale di ducati
100 in ragione del 5% fondato in particolare su un pezzo di terra detto prado
posto nelle pertinenze di Saletto. Notaio Cataldo Nonis di Cordovado
3 dicembre 1731, costituzione di fideiussione
10 maggio 1762
Il reverendo Osvaldo q. Francesco Biasoni della Malfesta di Latisana vende alla Pia
Casa della Beata Vergine un’annuale pensione livellaria francabile quandocumque
per un capitale di ducati 100 in ragione del 5% fondato in particolare sopra una
braida detta prado nelle pertinenze di Malafesta. Notaio Evaristo Galvani di
Cordovado
15 novembre 1762
La Pia Casa della beata Vergine cede a Giacomo q. Zuane Camocin di Cordovado
due pezzi di Comunale a livello francabile in due anni per il capitale di ducati
171.3.13 1/2 in ragione del 5%.
15 aprile 1761, stima dei beni
Notaio Evaristo Galvani di Cordovado
23 febbraio 1763
Domenico q. Michele Monai di Sesto vende alla Pia Casa della Beata Vergine una
annuale pensione livellaria francabile quandocumque per un capitale di ducati 63
in ragione del 5% fondato in particolare su una braida posta nella villa di Gruaro
detta Menarsdi.
23 febbraio 1763, costituzione di fideiussione.
18 febbraio 1763, parte presa dal Consiglio della Pia Casa relativa al suddetto
livello.
Notaio Evaristo Galvani di Cordovado
1 maggio 1764
Il conte Ottaviano q. Giulio Ridolfi di Cordovado vende alla Pia Casa della Beata
Vergine un’annuale pensione livellaria francabile quandocumque per un capitale
di ducati 118.3.14 in ragione del 5% fondato in particolare su un pezzo di terra
detto ponzanis nelle pertinenze di Bagnara.
1 maggio 1764, parte presa dal Consiglio della Pia Casa relativa al suddetto livello.
Notaio Evaristo Galvani di Cordovado
5 giugno 1764
Antonio e Francesco q. Matteo Borghesaleo di Teglio vendono alla Pia Casa della
Beata Vergine un’annuale pensione livellaria francabile quandocumque per un
capitale di ducati 100 in ragione del 5% fondato in particolare su un pezzo di terra
detto Pravidet.
27 maggio 1764, parte presa dal Consiglio della Pia Casa relativa al suddetto
livello
Notaio Evaristo Galvani
20 giugno 1764, quietanza di ducati 100 ricevuti da Giuseppe Bandiera per la
recupera della braida Pravidet da parte dei fratelli Borghesaleo
5 giugno 1764
Gio.Batta q. Anzolo Piovesana di Portogruaro vende alla Pia Casa della Beata
19
Vergine un’annua pensione livellaria francabile quandocumque per un capitale di
ducati 100 in ragione del 5% fondato in particolare su un pezzo di terra detto la
braida dietro casa posto in Villastorta.
3 giugno 1764, parte presa dal Consiglio della Pia Casa relativa al suddetto livello
Notaio Evaristo Galvani di Cordovado
16 novembre 1764
Francesco q. Paolo Galvani di Cordovado vende alla Pia Casa della Beata Vergine
un’annua pensione livellaria francabile quandocumque per un capitale di ducati
100 in ragione del 5% fondato in particolare sopra un pezzo di terra detto Livio
nelle pertinenze di Sacudello.
11 novembre 1764, parte presa dal Consiglio della Pia Casa relativa al suddetto
livello
Notaio Giuseppe Martinelli di Cordovado
3 febbraio 1767
Il conte Federico d’Attimis di Cordovado procuratore della signora Laura Ridolfi
Melchiori, moglie di Giacomo d’Oderzo, vende alla Pia Casa della Beata Vergine
un’annua pensione livellaria affrancabile in 28 anni per un capitale di ducati 200
in ragione del 5% fondato in particolare sui beni posti in Danon.
12 gennaio 1766, lettera di procura
18 gennaio 1767, parte presa dal Consiglio della Pia Casa relativa al suddetto
livello
Notaio Evaristo Galvani di Cordovado
18 febbraio 1785
Dichiarazione di Gio.Batta Pinni in relazione alla richiesta fatta dal genero
Francesco Campanilli per ottenere dalla Pia Casa un livello francabile di ducati
230.
16 settembre 1796
Il pievano Vincenzo q. Rocco Cicogna di Cordovado vende ad Andrea q. Gio. Batta
del Bon un’annua pensione livellaria francabile quandocumque in frumento per
un capitale di ducati 250 fondato in particolare su un pezzo di terra detto Braida
selvastris nelle pertinenze di Sacudello.
20 novembre 1804, affrancazione
abcdab
7
Posizione n.1
26 marzo 1611*
Le ville del Sindacato del vescovo di Concordia vendono un annuo livello
francabile quandocumque per un capitale di ducati 100 in ragione del 7% fondato
su un latifondo paludoso detto Sindical. Notaio Orazio Grasso di Portogruaro
Partitario 1811 - 1828 : n.18
18 gennaio 1613*
Le ville del Sindacato del vescovo di Concordia vendono un annuo livello
francabile quandocumque per un capitale di ducati 100 in ragione del 7% fondato
su un latifondo paludoso detto Sindical. Notaio Orazio Grasso di Portogruaro
Partitario 1811 -1828 : n.17
Ultimi debitori: Comuni di Cordovado, Teglio. Fossalta, Portogruaro e Ligugnana
Affranco: 1835 o 1836
Estremi cronologici: 1611 - 1845
Posizione n.2
4 novembre 1642
Pietro Antonio Furlan riceve in affitto perpetuo un casaletto e la braida del
Mezzolo. Notaio Francesco Paglietti di Cordovado
Partitario 1811 -1828: n.59
Nota: Con instrumento 20 ottobre 1734, notaio Cataldo Nonis di Cordovado,
l’erede Valentina Villalta, maritata Mazorana, vende i beni, tra i quali il casaletto e
la braida, al reverendo don Francesco Diamante
7 febbraio 1745*
Gio. Giacomo q. Gaspero Diamante vende una pensione livellaria francabile
quandocumque per un capitale di ducati 100 in ragione del 4% fondato su una
braida detta Lago in Fossalta. Notaio Tommaso Romani di Teglio
Partitario 1811 -1828 : n.61
21
3 maggio 1751*
Gio. Giacomo q. Gaspero Diamante vende una pensione livellaria francabile
quandocumque per un capitale di ducati 50 in ragione del 5% fondato su otto
campi in Cordovado e Bagnara. Notaio Evaristo Galvani di Cordovado
Partitario 1811 - 1828 : n. 63
Ultimi debitori: Giovanni q. Girolamo Diamante
Affranco: 1846
Estremi cronologici: 1745 - 1854
Posizione n.3
4 febbraio 1699*
La Pia Casa cede ad Angelo Simonato di Morsano due pezzi di cortivi con
fabbriche a livello francabile in cinque rate per un capitale di ducati 281.1.2 1/2 in
ragione del 4%. Notaio Carlo Cesare di Orcenigo di Sotto
Partitario 1811 -1828 : n.141
Ultimi debitori: eredi Simonato
Affranco : 1834
Estremi cronologici: 1668 -1828
Posizione n.4
8 aprile 1699
Girolamo q.Francesco Fanzio concede a livello francabile in 29 anni al conte
Antonio q. Orazio della Frattina la somma di ducati 84.4.8 in ragione del 3%.
Notaio Teseo Sella di Udine
11 gennaio 1728
Girolamo q. Francesco Fanzio cede alla Pia Casa il capitale suddetto. Notaio
Cataldo Nonis di Cordovado
17 maggio 1728
La Pia Casa concede a livello francabile in 29 anni a Nicolò, Florindo ed Orazio q.
Antonio della Frattina la somma di ducati 50 in ragione del 5%
15 giugno 1741*
Florindo q. Antonio della Frattina vende ad Antonio Mocenigo una casa in
Cordovado. Notaio Lorenzo Bettoni
Partitario 1811 -1828: n.51
Ultimi debitori: eredi Gio. Batta de Franceschi
Affranco: 1880*
Estremi cronologici: 1741 - 1905
8
Posizione n.5
21 settembre 1711
Carlo q. Antonio Appiana di Cordovado riceve a livello francabile quandocumque
la somma di ducati 25 col prò del 6%. Notaio Giovanni Daniele Pascutti di
Cordovado
Partitario 1811 - 1828: n.55
Ultimo debitore: Nicolò q. Antonio Appiana
Affranco: 1844
Estremi cronologici: 1808 - 1827
Posizione n.6
12 settembre 1712*
Marco Isnardis nobile del Consiglio di Portogruaro vende al conte G. Batta
Gagliardis della Volta, nobile di detto Consiglio, alcuni prati posti nelle pertinenze
di Concordia per affrancare una serie di capitali, fra i quali due livelli francabili di
ducati 100, e uno di ducati 120, a seguito degli instrumenti 29 novembre 1612, 13
ottobre 1615 e 27 febbraio 1622, da pagarsi alla Pia Casa col prò del 7%. Notaio
Lorenzo Spica di Portogruaro
Partitario 1811 - 1828: nn.173, 174,175
23 aprile 1770*
Il conte Girolamo q. Gio. Batta Gagliardis della Volta vende un’annua pensione
livellaria francabile in 20 anni per un capitale di ducati 1616 in ragione del 5%
fondato in particolare sui terreni nelle pertinenze di Fratta. Notaio Evaristo
Galvani di Cordovado
Partitario 1811 - 1828: n.179
Ultimi debitori: fratelli Gagliardis della Volta q. Gio.Batta e Samuele Levi-Muja
Affranco: 1845 e 1847
Estremi cronologici: 1712 - 1845
Posizione n.7
21 settembre 1712*
La Santa casa della beata Vergine cede a livello perpetuo ed infrancabile per
23
ducati 24 ad Anzolo q. Gerolamo Fantuzzi di Portogruaro un mulino con orto e
sedime in Portogruaro di ragione per metà di essa casa e per l’altra metà di Alvise
e fratelli Giusti. Notaio Daniele Pascutti di Cordovado
Partitario 1811 - 1828: n.45
Ultimo debitore: Antonio q. Giovanni Bornacin, mugnaio di Cordovado
Estremi cronologici. 1712 - 1865
Posizione n.8
16 giugno 1717*
La Pia Casa cede ad Antonio q. Giuseppe Giavedon di Camino di Codroipo due
pezzi di terra prativi in Camino con l’obbligo di pagare un’annua corresponsione
all’Abbazia di Sesto. Notaio Gerolamo Nonis di Cordovado.
Partitario 1811 - 1828: n.123
Ultimi debitori: eredi q. Giuseppe Giavedon
Affranco: 1854
Estremi cronologici: 1717 - 1849
Posizione n.9
24 novembre 1719*
Filippo q. Gio. Maria Cima di Cordovado vende un’annua corresponsione
francabile quandocumque di ducati 22 in ragione del 6% fondata in particolare su
una braida in Cordovado. Notaio Cataldo Nonis di Cordovado
Partitario 1811 -1828: n.47
Ultimi debitori: Antonio q. Pasquale Cima e consorti
Affranco : 1857
Estremi cronologici: 1719 - 1854
9
Posizione n.10
21 gennaio 1725*
Iseppo q. Domenico Rubin di Bagnara vende un annuo livello francabile
quandocumque in ragione del 6% per un capitale di ducati 100 fondato su due
braide in Cordovado. Notaio Cataldo Nonis di Cordovado
Partitario 1811 - 1828: n.9
17 gennaio 1799*
Giuseppe q. Antonio Rubin vende un’annua pensione livellaria francabile in 29
anni per un capitale di ducati 100 fondato su una braida in Bagnara. Notaio
G.Antonio Pelleatti di Portogruaro
Partitario 1811 - 1828: n.11
Ultimo debitore: Giuseppe q. Olivo Marzin
Affranco: 1857
Estremi cronologici: 1725 - 1857
Posizione n. 11
7 aprile 1726
Domenico q. Iseppo Bortolusso e i cugini Iseppo e Domenico q. Antonio detti
Pupiel di Giai ricevono a livello francabile quandocumque un capitale di ducati 60
in ragione del 5% fondato in particolare su un pezzo di terra in Giai. Notaio
Cataldo Nonis di Cordovado
Partitario 1811 - 1828: n.133
Eliminata in base al decreto delegatizio dell’8 aprile 1857
Estremi cronologici: 1809 - 1854
Posizione n. 12
7 settembre 1731
Agostino e Valentino q. Osvaldo Bianchini di Saletto ricevono a livello francabile
quandocumque un capitale di ducati 100 in ragione del 5%. Notaio Cataldo Nonis
di Cordovado
Partitario 1811 - 1828: n.137
Ultimo debitore: Luigi Grotto
Affranco: 1853
Estremi cronologici: 1809 -1829
Posizione n.13
23 settembre 1731*
Gabriele e Giovanni q. Gio.Batta Martinelli di Portogruaro vendono un’annua
pensione livellaria francabile quandocumque per un capitale di ducati 30 in
ragione del 5%. Notaio Antonio Covassini di Bagnarola
25
Partitario 1811 - 1828: n.211
Ultimi debitori: eredi Martinelli
Affranco: 1849
Estremi cronologici: 1731 - 1836
Posizione n.14
6 settembre 1732*
Lucio q. Francesco de Bortoli di Portogruaro vende un’annua pensione livellaria
francabile quandocumque per un capitale di ducati 54 in ragione del 5% fondato
in particolare sopra una casa posta in Portogruaro di fronte alle Beccarie. Notaio
Gerolamo Nonis di Cordovado
Partitario 1811 - 1828: n.125
Ultimo debitore: Daniele Deotto
Affranco: 1861
Estremi cronologici: 1732 - 1860
Posizione n.15
27 gennaio 1733*
La Pia Casa subentra alla famiglia Solimbergo nella riscossione di un capitale
francabile di ducati 309.1.8 dovuto da Pietro Nonis a base all’instrumento 22
marzo 1722. Notaio Cataldo Nonis di Cordovado
Partitario 1811 - 1828: n.75
Affranco: 1888*
Estremi cronologici: 1733 - 1888
Posizione n. 16
21 marzo 1733
Faustino, Fabio e Nicolò q. Claudio conti Panigai di Portogruaro ricevono a livello
francabile quandocumque ducati 100 in ragione del 5%. Notaio Gerolamo Nonis
di Cordovado
Partitario 1811 -1828: n.165
Ultimo debitore: Marin q. Giovanni Zorzi di Portogruaro
Eliminato per decreto delegatizio il 3 gennaio 1857
Estremi cronologici: 1809 - 1854
10
Posizione n. 17
14 novembre 1734*
Francesco Pascutti di Cordovado vende un’annua pensione francabile
quandocumque per un capitale di ducati 50 in ragione del 5%. Notaio Tommaso
Romani di Cordovado
Partitario 1811 - 1828: n.41
7 giugno 1747*
Francesco Pascutti vende un’annua pensione livellaria francabile in tre anni per un
capitale di ducati 225 in ragione del 4% fondato in particolare sopra una casa nel
borgo nuovo di Cordovado. Notaio G. Batta Pini di S. Vito
Partitario 1811 - 1828: n.39
14 agosto 1803*
Pietro Locatelli, marito di Caterina Pascutti, vende un’annua pensione livellaria
francabile in 29 anni per un capitale di ducati 25.4.13 in ragione del 5% fondato in
particolare su un corpo di terra detto Casali nelle pertinenze di Cordovado e sulla
casa affrancata con questo capitale. Notaio Antonio Pelleati di Portogruaro
Partitario 1811 - 1828: n.36
21 maggio 1852
Luigi Graziati di Trieste stipula un mutuo ipotecario novennale per lire austriache
3821 con l’interesse del 5% sopra una casa con orto in Cordovado.
Partitario 1859 - 1872: n.45
Nota: Contratto privato. Nel capitale ricevuto rientrano lire 1877.91 contemplate
dall’instrumento 14 agosto 1803, così estinto.
Ultimi debitori: Anna q. G. Batta Lovisoni e Giuseppe q. Giacinto Zigiotti, coniugi
Estremi cronologici: 1734 - 1882
Posizione n. 18
7 giugno 1735*
Osvaldo q. Antonio Bertoja di San Lorenzo di Valvasone vende una possessione
livellaria francabile quandocumque per un capitale di ducati 225 in ragione del
5%. Notaio Tommaso Romani di Teglio
Partitario 1811 - 1828: n.221
Ultimi debitori: Pietro, Giacomo e Giuseppe q. G. Batta Bertoja, agricoltori di
Visinal e San Lorenzo di Valvason
Affranco: 1837 circa
Estremi cronologici: 1735 - 1839
27
Posizione n. 19
25 luglio 1736*
Faustina, moglie del conte Florindo della Frattina, vende un livello francabile in 29
anni per un capitale di ducati 68 in ragione del 5% fondato in particolare su una
casa con fondo, cortile e orto in Cordovado. Notaio Gerolamo Nonis di Cordovado
Partitario 1811 - 1828: n.49
Ultimi debitori: famiglia De Franceschi
Affranco: 1848
Estremi cronologici: 1736 -1847
Posizione n.20
15 gennaio 1737
Francesco Formentini di Cordovado cede un livello francabile per un capitale di
ducati 50. Notaio Gerolamo Nonis di Cordovado
Partitario 1811 - 1828: n.171
Ultimi debitori: Agostino q. Angelo Brussolo di Stallis, frazione di Bagnarola, e
Rosa q. Luca Brussolo moglie di Nicolò Bornacin di Cinto
Affranco: 1859
Estremi cronologici: 1809 -1858
Posizione n.21
4 marzo 1737
Antonio q. Domenico Maestrello di Belvedere di Cordovado riceve a livello
francabile quandocumque un capitale di ducati 40 in ragione del 5% fondato in
particolare su un orto e due case. Notaio Gerolamo Nonis di Cordovado
Partitario 1811 - 1828: n.27
Ultimi debitori: Giacomo q. Domenico Maestrello di Belvedere e Pasquale Cima di
Cordovado
Estinto in parte per asta dei beni di pieggio in parte per eliminazione con decreto
delegatizio 17 novembre 1837
Estremi cronologici: 1808 - 1849
11
Posizione n.22
12 aprile 1737*
Pietro q. Nadal Daneluzzi di Boldara vende un’annua pensione livellaria francabile
quandocumque per un capitale di ducati 100 in ragione del 5% fondato in
particolare su una braida in Boldara. Notaio Gerolamo Nonis di Cordovado
Partitario 1811 - 1828: n.25
Ultimi debitori: Gio. Batta q. Domenico Daneluzzi, Sante q. Antonio Daneluzzi,
Gio. Batta q. Francesco Daneluzzi
Estremi cronologici: 1737 - 1895
Posizione n.23
17 novembre 1737*
Pietro Nonis e fratelli di Cordovado si obbligano a pagare un livello francabile per
un capitale di ducati 120 garantito da nove campi di terra affrancati da Cosmo
Faventini e che erano obbligati con precedente instrumento 9 agosto 1733 per un
capitale di ducati 350. Notaio Gerolamo Nonis di Cordovado
Partitario 1811 - 1828: n.77
Ultimi debitori: Pietro q. Vincenzo Nonis ed eredi
Affranco: 1864
Estremi cronologici: 1737 - 1860
Posizione n.24
19 agosto 1740
Pietro, Iseppo e Vincenzo q. Michele Benedetti ricevono a livello francabile
quandocumque un capitale di ducati 200 in ragione del 5% fondato su case e
terreni in Portogruaro. Notaio Tommaso Romani di Teglio
Partitario 1811 - 1828: n.167
Ultimi debitori: Gio.Batta e Giuseppe q. Vincenzo Benedetti
Affranco: 1833*
Estremi cronologici: 1809 - 1876
Posizione n.25
15 marzo 1746
Don Daniele q. Antonio Toneguzzo riceve un capitale francabile in anni 29 di
ducati 100 col prò del 4%. Notaio Girolamo Nonis di Cordovado
Partitario 1811 - 1828: n.9
29
Ultimi debitori: Antonio q. Giovanni Bornacin, mugnaio; Giacomo Lovisoni
Affranco: 1863
Estremi cronologici: 1808 - 1862
Posizione n.26
26 gennaio 1747
Anna Maria q. Alvise Saggio, vedova di Gio.Domenico Zambelli, riceve a livello
francabile quandocumque un capitale di ducati 40 in ragione del 5%. Notaio
Gerolamo Nonis di Cordovado
Partitario 1811 - 1828: n.131
Ultimo debitore: Giacomo Sidran di Fossalta
Estremi cronologici: 1828
Posizione n.27
17 luglio 1747
Pietro q. Leonardo Valentinis di Mussons riceve a livello francabile
quandocumque un capitale di ducati 35 in ragione del 5% sopra un pezzo di terra
in Mussons. Notaio Gerolamo Nonis di Cordovado
Partitario 1811 -1828: n.153
Ultimo debitore: Carlo q. Domenico Valentinis
Affranco: 1855*
Estremi cronologici: 1809 - 1856
Posizione n.28
28 agosto 1747*
Pietro q. Gio.Maria Cassin di Savorgnano vende un’annua pensione livellaria
francabile quandocumque per un capitale di ducati 65 in ragione del 5% fondato
in particolare sopra due campi nelle pertinenze di Savorgnano. Notaio Gerolamo
Nonis di Cordovado
Partitario 1811 - 1828: n.215
Ultimi debitori: Angelo q. Osvaldo Coassin e Pietro q. Gio.
Maria Coassin di Savorgnano
Estremi cronologici: 1747 - 1829
Posizione n.29
29 dicembre 1748
Giovanni Maria Milanese riceve a livello francabile in 29 anni un capitale di ducati
190.1.16 fondato su due terreni in Gruaro. Notaio Tommaso Romani di Cordovado
Partitario 1811 - 1828: n.23
Ultimo debitore: Cecilia Marcello vedova barone Cattanei
Affranco: 1881
Estremi cronologici: 1809 - 1881
Posizione n. 30
5 gennaio 1749*
Gaetano q. Giacomo Zoccolari riceve a livello francabile quandocumque una
braida e un casaletto in Gruaro per un capitale di ducati 80.3.16 in ragione del 4
1/2%. Notaio Tommaso Romani di Cordovado
Partitario 1811 -1828: n.103
Ultimi debitori: Gio.Maria e Gio. Batta q. Domenico Zoccolari ; Francesco Rosa
Affranco: 1847
Estremi cronologici: 1749 - 1828
Posizione n.31
26 gennaio 1750
Osvaldo q. Valentino Meneguzzo di Mussons riceve a livello francabile
quandocumque un capitale di ducati 70 in ragione del 5%. Notaio Evaristo Galvani
di Cordovado
Partitario 1811- 1828: n.147
Ultimo debitore: Giacomo q. Natale Vadori di Bolzan
Affranco:1860
Estremi cronologici: 1827 - 1858
Posizione n.32
26 novembre 1750*
Don Daniele q. Antonio Toneguzzo detto Anzolini di Cordovado vende un’annua
pensione livellaria francabile quandocumque per un capitale di ducati 50 col prò
del 5% fondato in particolare sulla casa d’abitazione ed il sedime. Notaio Evaristo
31
Galvani di Cordovado
Partitario 1811 - 1828: n.111
Ultimo debitore: Giovanni q. Giulio Bornacin di Villanova, mugnaio e possidente
Affranco: 1847
Estremi cronologici. 1750 - 1829
12
Posizione n. 33
7 gennaio 1751*
Giacomo q. Osvaldo Bianchini vende un’annua pensione livellaria francabile
quandocumque per un capitale di ducati 50 in ragione del 5% fondato in
particolare sopra un pezzo di terra detto braida longa nelle pertinenze di Saletto.
Notaio Gerolamo Nonis di Cordovado
Partitario 1811 - 1828: n.201
Ultimo debitore: Elisabetta q. Nicolò Odorico
Affranco: 1855
Estremi cronologici: 1751 - 1850
Posizione n. 34
1 marzo 1751*
Don Gabriele Martinello, pievano di Cordovado, vende un’annua corresponsione
livellaria francabile quandocumque per un capitale di ducati 50 in ragione del 5%.
Notaio
Gio.Batta Pinni di Cordovado
Partitario 1811 - 1828: n. 213
Ultimo debitore: Valentino q. Francesco Cecchini e consorti
Affranco: 1855
Estremi cronologici: 1751 - 1850
Posizione n. 35
19 maggio 1752*
Rocco q. Domenico Cicogna di Cordovado vende un annuo capitale francabile
quandocumque di ducati 75 in ragione del 6% fondato in particolare su una
braida nelle pertinenze di Belvedere. Notaio Evaristo Galvani di Cordovado
Partitario 1811 - 1828: n.65
8 luglio 1753
Rocco q. Domenico Cicogna di Cordovado vende un capitale francabile
quandocumque di ducati 50. Notaio Tommaso Romani di Cordovado
Partitario 1811 - 1828: n.67
Ultimi debitori: Vincenzo q. Francesco Cicogna e consorti
Affranco: 1859
Estremi cronologici: 1752 - 1857
Posizione n. 36
10 dicembre 1752
Valentino q. Leonardo Macor di Villanova riceve a livello francabile
quandocumque un capitale di ducati 55 in ragione del 5%. Notaio Evaristo Galvani
di Cordovado
Partitario 1811 - 1828: n.229
3 giugno 1758
Valentino q. Leonardo Macor di Villanova riceve a livello francabile
quandocumque un capitale di ducati 50 in ragione del 5%. Notaio Evaristo Galvani
di Cordovado
Partitario 1811 - 1828: n.231
Ultimo debitore: Don Felice Botti
Affranco: 1848*
Estremi cronologici: 1806 - 1848
Nota: Don Felice Botti acquista i beni Macor con instrumento 22 gennaio 1809.
Notaio Gio.Domenico Baldini di Saletto
Posizione n. 37
25 aprile 1754*
Gaetano q. Giacomo Zoccolari vende una pensione livellaria francabile
quandocumque per un capitale di ducati 100 in ragione del 5% fondato in
particolare sulla casa d’abitazione in borgo nuovo di Cordovado. Notaio Gerolamo
Nonis di Cordovado
Partitario 1811 - 1828: n.105
Ultimi debitori: Gio. Maria e Gio. Batta q. Domenico Zoccolari e consorti;
Francesco Rosa
Affranco: 1847
Estremi cronologici: 1754 - 1828
33
Posizione n. 38
27 gennaio 1755
Antonio q. Domenico Bianchini di Saletto riceve a livello francabile un capitale di
ducati 100 in ragione del 5%. Notaio Evaristo Galvani di Cordovado
Partitario 1811 - 1828: n.203
Ultimi debitori: Angela e G. Maria Bianchini e Maria Moretti
Partita annullata nel 1856
Estremi cronologici: 1809 - 1854
Posizione n. 39
2 marzo 1755*
Carlo q. Mattia Valentinis di Mussons vende un’annua pensione francabile in 5
anni per un capitale di ducati 40 in ragione del 5% fondato in particolare su un
casale, orto e fabbriche in Mussons. Notaio Gerolamo Nonis di Cordovado
Partitario 1811 - 1828: n. 151
Ultimi debitori: eredi Valentinis di Mussons
Affranco: 1856*
Estremi cronologici: 1755 - 1856
13
Posizione n.40
26 gannio 1756*
Alessandro q. Pietro Nonis vende un’annua pensione livellaria francabile nel
termine di un anno per un capitale di ducati 80 in ragione del 5%. Notaio
Gerolamo Nonis di Cordovado
Partitario 1811 - 1828: n.79
Ultimo debitore: Pietro q. Vincenzo Nonis
Affranco: 1864
Estremi cronologici: 1756 - 1862
Posizione n.41
19 luglio 1756*
Antonio q. Domenico Pici ed il cugino Girolamo q. Giacomo Pici di Mussons
ricevono a livello francabile quandocumque un capitale di ducati 350 in ragione
del 5% fondato in particolare sopra un pezzo di terra nelle pertinenze di
Malafesta. Notaio Giuseppe Martinelli di Cordovado
Partitario 1811 - 1828: n.155
Ultimi debitori: eredi Picci e Bandiera di Mussons
Affranco: 1901*
Estremi cronologici: 1756 - 1914
Posizione n.42
22 luglio 1756*
Osvaldo ed Antonio q. Angelo Lobis di Mussons giurisdizione savorgnana vendono
un’annua pensione livellaria francabile quandocumque per un capitale di ducati
40 in ragione del 5% fondato in particolare sopra 5 pezzetti di terra. Notaio
Giuseppe Martinelli di Cordovado
Partitario 1811 - 1828: n.145
Ultimo debitore: Caterina q. Stefano Lobis
Affranco: 1856*
Estremi cronologici: 1756 - 1856
Posizione n. 43
16 novembre 1756*
Agostino q. Valentino Bianchini di Saletto vende un’annua pensione livellaria
francabile quandocumque per un capitale di ducati 30 in ragione del 5% fondato
in particolare su un terreno detto Casal in Saletto. Notaio Giuseppe Martinelli di
Cordovado
Partitario 1811 - 1828: n.205
Ultimi debitori: Agostino, Gio. Batta e Pietro q. Giacomo Bianchini
Affranco: 1844
Estremi cronologici: 1756 - 1827
Posizione n. 44
14 febbraio 1757*
Il nobile don Alessandro q. Carlo Lavezari di Latisana vende un’annua pensione
livellaria francabile quandocumque per un capitale di ducati 200. Notaio
Giuseppe Martinelli di Cordovado
Partitario 1811 - 1828. n.135
Ultimi debitori: Luigi Arrigo e Angelo q. Girolamo Donati, pronipoti
35
Affranco: 1847
Estremi cronologici: 1757 - 1847
14
Posizione n.45
7 maggio 1757*
Antonio q. Domenico Bagnara vende un’annua corresponsione livellaria francabile
quandocumque per un capitale di ducati 25 in ragione del 5%. Notaio Gio.Batta
Pini di Sacudello
Partitario 1811 - 1828: n.85
Ultimo debitore: Lucia Bortoli moglie di Gio. Batta Brussolo
Affranco: 1847
Estremi cronologici. 1757 - 1828
Posizione n. 46
9 febbraio 1758*
Pasqualino e Pietro q. Girolamo Fanzio di Cordovado vendono un’annua
responsione francabile quandocumque per un capitale di ducati 100 in ragione
del 5% fondato in particolare su un prato nelle pertinenze di Bagnara. Notaio
Giuseppe Martinelli di Cordovado
Partitario 1811 - 1828: n.33
Ultimi debitori: Giuseppe q. Pietro Fanzio e consorti
Affranco: 1884*
Estremi cronologici: 1758 - 1884
Posizione n.47
8 marzo 1758
Vincenzo q. Angelo del Bon riceve a livello francabile quandocumque un capitale
di lire venete 100 in ragione del 5%. Notaio Giuseppe Martinelli di Cordovado
Partitario 1811 - 1828: n.57
Ultimo debitore: Nicolò Appiana di Cordovado
Affranco: 1844
Estremi cronologici: 1809 - 1826
Posizione n. 48
24 aprile 1758
Domenico Trevisan di Sacudello riceve a livello francabile quandocumque un
capitale di ducati 20 in ragione del 5%. Notaio Giuseppe Martinelli di Cordovado
Partitario 1811 - 1828: n.193
Ultimi debitori: Pasquale e Giacomo Trevisan
Partita eliminata nel 1856
Estremi cronologici: 1809 - 1854
Posizione n. 49
24 aprile 1758
Domenico q. Zuanne Bagnara di Cordovado riceve a livello francabile
quandocumque un capitale di ducati 20 in ragione del 5%. Notaio Giuseppe
Martinelli di Cordovado
Partitario 1811 - 1828: n.71
Ultimi debitori: Pietro q. Osvaldo Bagnara e Antonio Osvaldo q. Giovanni Bagnara
di Cordovado
Affranco: 1850
Estremi cronologici: 1809 - 1850
Posizione n. 50
10 gennaio 1757*
Gio. Batta q. Giacomo Levada di Sesto vende un’annua pensione livellaria
francabile quandocumque per un capitale di ducati 116.2.16 in ragione del 5%
fondato in particolare sopra due corpi di terra Alture e Basse in Sesto. Notaio
Giuseppe Martinelli di Cordovado
Partitario 1811 - 1828: n.101
29 marzo 1758*
Nicolò Topan di Sesto vende un’annua pensione livellaria francabile
quandocumque per un capitale di ducati 85 in ragione del 5% fondato in
particolare su una casa di muro coperta di coppi in Sesto. Notaio Giuseppe
Martinelli di Cordovado
Partitario 1811 - 1828: n.93
16 maggio 1758*
Nicolò e Battista Bagnara, padre e figlio, di Cordovado vendono un’annua
pensione livellaria francabile quandocumque per un capitale di ducati 125 in
ragione del 5% in particolare sopra due pezzi di terra. Notaio Evaristo Galvani di
Cordovado
37
Partitario 1811 - 1828: n.91
2 agosto 1759*
Nicolò q. Ludovico Topan di Sesto vende un’annua pensione livellaria francabile
quandocumque per un capitale di ducati 80 in ragione del 5% fondato in
particolare sopra una casa in Sesto ed un casone da costruirsi. Notaio Evaristo
Galvani di Cordovado
Partitario 1811 - 1828: n.95
21 novembre 1764
Nicolò e Gio.Batta Bagnara di Cordovado ricevono a livello francabile un capitale
di ducati 60. Notaio Evaristo Galvani di Cordovado
Partitario 1811 - 1828: n.97
Ultimo debitore: la chiesa di Villotta
Affranco: 1864
Estremi cronologici: 1757 - 1882
15
Posizione n. 51
15 maggio 1758
Gaetano q. Giacomo Zoccolari di Cordovado riceve a livello francabile
quandocumque un capitale di ducati 150 in ragione del 5%. Notaio Evaristo
Galvani di Cordovado
Partitario 1811 - 1828: n. 107
Ultimo debitore: Francesco Rosa di Cordovado
Affranco: 1853
Estremi cronologici: 1828 -1854
Nota: Gli atti contenuti riguardano la causa tra il Pio Istituto Elemosiniere ed il
farmacista Francesco Rosa riguardo il rimborso dei medicinali forniti ai poveri nel
1849 e 1850
Posizione n. 52
1 giugno 1758*
Vincenzo q. Domenico Meniguzzo di Mussons vende un’annua pensione livellaria
francabile quandocumque per un capitale di ducati 40 fondato in particolare su
due pezzi di terra. Notaio Evaristo Galvani di Cordovado
Partitario 1811 - 1828: n. 59
Ultimo debitore: Osvaldo Toffolo possidente di Madrisio
Affranco: 1856
Estremi cronologici: 1758 - 1850
Posizione n. 53
1 giugno 1758
Pietro q. Bastian Fantin di Mussons riceve a livello francabile quandocumque un
capitale di ducati 100 in ragione del 5% fondato in particolare sulla casa
d’abitazione con sedime ed orto in Mussons. Notaio Evaristo Galvani di
Cordovado
Partitario 1811 - 1828: n.161
Ultimo debitore: Leonardo q. Giacomo Fantin di Udine
Affranco: 1863
Estremi cronologici: 1785 - 1860
Posizione n.54
29 luglio 1759
Antonio q. Agostino ed il figlio Francesco Zotti di Portogruaro ricevono a livello
francabile quandocumque un capitale di ducati 400 in ragione del 5% fondato in
particolare su una casa in Portogruaro e su una braida. Notaio Evaristo Galvani di
Cordovado
Partitario 1811 - 1828: n.181
Ultimi debitori: Andrea q. Paolo Frattina, Annetta Panegai vedova di Nicolò q.
Paolo Frattina e figli, Giuseppe q. Costantino Zamboni e gli eredi di Antonio
Zamboni q. Costantino
Partita eliminata per ordinanza delegatizia il 28 agosto 1856
Estremi cronologici: 1844 - 185415
Posizione n. 55
30 luglio 1759
Battista q. Antonio Maestrello di Belvedere riceve a livello francabile
quandocumque un capitale di ducati 50 in ragione del 5%. Notaio Evaristo Galvani
di Cordovado
Partitario 1811 - 1828: n.29
Ultimo debitore: Giacomo q. Domenico Maestrello
Estremi cronologici: 1809 - 1827
15 Gli atti sono per lo più non datati.
39
Posizione n. 56
2 agosto 1759*
Giuseppe q. Giacomo Paties di Sesto vende un’annua pensione livellaria francabile
quandocumque per un capitale di ducati 60 in ragione del 5% fondato in
particolare su un pezzo di terra in Sesto. Notaio Evaristo Galvani di Cordovado
Partitario 1811 - 1828: n.207
Ultimo debitore: Pietro q. Antonio Brusadin di Sesto
Affranco: 1857
Estremi cronologici: 1759 - 1854
Posizione n. 57
2 agosto 1759*
Francesco e Giacomo Pedrinelli di Settimo, padre e figlio, vendono un’annua
pensione livellaria francabile quandocumque per un capitale di ducati 200
fondato in particolare su un terreno nelle pertinenze di Settimo. Notaio Evaristo
Galvani di Cordovado
Partitario 1811 - 1828: n. 209
Ultimo debitore: Antonio Pedrinelli
Estremi cronologici: 1759 - 1883
Posizione n. 58
3 settembre 1759*
I coniugi Alvise e Giuseppa Giusti di Mura sotto Sesto vendono un’annua pensione
livellaria francabile in 29 anni per un capitale di ducati 100 in ragione del 5%.
Notaio Evaristo Galvani di Cordovado
Partitario 1811 - 1828: n.163
Ultimo debitore: Giuseppe Giusti
Affranco: 1881
Estremi cronologici: 1759 - 1893
16
Posizione n. 59
18 maggio 1761
Antonio e Pietro q. Antonio Odorico di Cordovado ricevono a livello francabile
quandocumque lire austriache 546.97 al 5% d’interesse. Notaio Evaristo Galvani
di Cordovado
Partitario 1811 - 1828: n.117
Ultimi debitori: Angelo e Giulio q. Gio. Maria Dorigo, fabbri ferrai
Affranco: 1837 circa
Estremi cronologici: 1809 - 1859
Posizione n. 60
29 gennaio 1762*
Gio. Maria q. Giacomo Colusso di Fossalta vende un’annua pensione livellaria
francabile quandocumque per un capitale di ducati 50 in ragione del 5% fondato
in particolare sopra una casa in Fossalta. Notaio Evaristo Galvani di Cordovado
Partitario 1811 - 1828: n. 127
Ultimo debitore: Carlo Beccaris
Affranco: 1847
Estremi cronologici: 1762 - 1833
Posizione n. 61
9 marzo 1762
Gli eredi Girolamo, Gio. Batta e Domenico Gruarin vendono una braida ad Andrea
q. Carlo Querini per ducati 90 il quale si obbliga verso l’abbazia di Summaga e
verso la Pia Casa di Cordovado. Notaio Gio. Antonio Pelleatti di Portogruaro
3 aprile 1765*
Matteo e Daniele Gruarin, cugini, ricevono un capitale francabile di ducati 60
sopra una braida nelle pertinenze di Portovecchio. Notaio Evaristo Galvani di
Cordovado
Partitario 1811 - 1828: n.187
Ultimi debitori: Carlo, Antonio e Girolamo Monticano di Portogruaro
Affranco: 1860
Estremi cronologici: 1765 - 1859
Posizione n. 62
41
11 maggio 1762
Gio. Paolo Barbetta di Latisana vende un’annua pensione livellaria francabile
quandocumque per un capitale di ducati 100 in ragione del 5% fondato in
particolare sulla sua casa di abitazione ed un pezzo di terra in Latisana. Notaio
Evaristo Galvani di Cordovado
Partitario 1811 - 1828: n.139
Ultimi debitori: Rosa q. Luigi Barbetta ed il marito Luigi Tavani16
Affranco: 1863
Estremi cronologici: 1812 - 1862
Nota: Con i decreti 8 gennaio 1713, 1 febbraio 1713 e 9 agosto 1714 il Senato
veneto istituisce in terra ferma, in Friuli, due libri notifiche: uno per la città e uno
per la Patria, in Udine. Il 27 luglio 1764 i giurisdicenti di Latisana istituiscono un
proprio libro notifiche. Ne seguono varie controversie
Posizione n. 63
23 agosto 1762
Giuseppe q. Arcangelo Martinelli di Cordovado riceve a livello francabile
quandocumque un capitale di ducati 30. Notaio Evaristo Galvani di Cordovado
Partitario 1811 - 1828: n. 31
Ultimi debitori: Andrea e Giovanna Formentini e Caterina q. Giuseppe Martinelli,
tutti di Cordovado
Affranco: 1849
Estremi cronologici: 1817 - 1847
17
Posizione n. 64
15 novembre 1762*
Francesco q. Antonio Biasini, col consenso della moglie Lucrezia Trussi, vende
un’annua pensione livellaria francabile per un capitale di ducati 90 in ragione del
5% fondato in particolare su una braida nelle pertinenze di Cordovado. Notaio
Evaristo Galvani di Cordovado
Partitario 1811 - 1828: n. 119
5 settembre 1765*
Francesco e Lucrezia Biasini vendono un’annua pensione livellaria francabile in 20
anni per un capitale di ducati 100 in ragione del 5% fondato in particolare sulla
casa d’abitazione nel castello di Cordovado. Notaio Evaristo Galvani di Cordovado
Partitario 1811 - 1828: n.121
16 cfr: busta 22, posizione n. 105 a nome di don Antonio Bert.
Ultimo debitore: Antonio q. Carlo Freschi
Affranco: 1894*
Estremi cronologici: 1762 - 1894
Nota: Contiene la causa del Pio Istituto Elemosiniere contro Vincenzo e Vergendo
Agricola, Elena Antonini, Giulio e Marzio Strassoldo di Joannis per un legato
testamentario di Ermanno d’Attimis canonico nel quale prescriveva di pagare le
medicine ai poveri, 19 gennaio 1800 ( alberi genealogici delle famiglie Attimis,
Agricola e Strassoldo)17
Posizione n. 65
2 marzo 1763*
Annibale Papafava di Venezia vende un livello francabile in 29 anni per un capitale
di ducati 1.325 in ragione del 5%. Notaio Evaristo Galvani di Cordovado
Partitario 1811 - 1828: n.169
Ultimi debitori: consorti Brussolo di Stallis
Affranco: 1895
Estremi cronologici: 1763 - 1896
Nota: con disegni di terreni
Posizione n. 66
11 marzo 1763*
Pandolfo q. Pietro Antonio Solimbergo di Cordovado vende un annuo livello
francabile quandocumque per un capitale di ducati 900 fondato in particolare
sulla casa d’abitazione in Cordovado e sui beni posti nelle ville di Tauriano ed
Istrago sotto Spilimbergo. Notaio Evaristo Galvani di Cordovado
Partitario 1811 - 1828: n.115
Ultimo debitore: Domenico Pasian; Nicolò Coassin
Affranco: 1902*
Estremi cronologici: 1763 - 1902
18
Posizione n. 67
9 gennaio 1764*
Battista q. Daniele q. Francesco Zucchetto di Mussons eredita dal padre due livelli
francabili quandocumque, uno per fabbriche e campi in Mussons - escorporati ai
fratelli Valentinis - e l’altro per un capitale di ducati 23.1.15. Notaio Evaristo
17 cfr: busta 23, posizione 110
43
Galvani di Cordovado
Partitario 1811 - 1828: n.157
Ultimi debitori: eredi Zucchetto
Estremi cronologici: 1764 - 1905
Posizione n. 68
5 marzo 1765*
Il conte Lodovico q. Gio. Batta Panciera di Zoppola vende un’annua pensione
livellaria francabile quandocumque per un capitale di ducati 300, col prò del 5%
fondato in particolare su una casa in Portogruaro, contrada di S.Francesco. Notaio
Evaristo Galvani di Cordovado
Partitario 1811 - 1828: n.233
Ultimo debitore: Camillo Panciera di Zoppola
Affranco: 1845*
Estremi cronologici: 1765 - 1846
Posizione n. 69
24 novembre 1766*
Vincenzo q. Pietro Nonis di Cordovado vende un’annua pensione livellaria
francabile in 28 anni per un capitale di ducati 200 in ragione del 5% fondato su un
pezzo di terra in Sacudello. Notaio Evaristo Galvani di Cordovado
Partitario 1811 - 1828: n.81
Ultimo debitore: Antonia Nonis
Affranco: 1854*
Estremi cronologici: 1766 - 1854
Posizione n.70
6 aprile 1767*
Pasquale q. Valentin Barbui di Bagnara vende un’annua pensione livellaria
francabile per un capitale di ducati 200 fondato in particolare su un terreno detto
Campomaggior in Bagnara. Notaio Evaristo Galvani di Cordovado
Partitario 1811 - 1828: n.13
Ultimi debitori: Timoleone, Alessandro ed Enrico q. Vincenzo Termini
Affranco: 1896*
Estremi cronologici: 1767 - 1896
Posizione n. 71
9 aprile 1773
Don Daniele q. Antonio Toneguzzo detto Anzolin di Cordovado riceve a livello
francabile quandocumque ducati 235 col prò del 5%. Notaio Evaristo Galvani di
Cordovado
Partitario 1811 - 1828: n.113
Ultimi debitori: Gio.Batta q. Natale Anzolin detto Toneguzzo; Giovanni q. Giulio
Bornacin, mugnaio a Villanova; don Giacomo Lovisoni
Affranco: 1863
Estremi cronologici: 1808 - 1862
Posizione n. 72
22 ottobre 1775*
Pietro q. Domenico Bianchini di Saletto vende un’annua pensione livellaria
francabile in 28 anni per un capitale di ducati 200 in ragione del 5% fondato in
particolare sulla casa d’abitazione ed un pezzo di terra detto Braiduzza in Saletto.
Notaio Evaristo Galvani di Cordovado
Partitario 1811 - 1828: n.199
Ultimi debitori: consorti Cuddini, Pillon, Bianchini
Estremi cronologici: 1775 - 1888
Posizione n. 73
18 aprile 1777*
Gio.Batta, Odorico e Filippo q. Leonardo de Colle di Portogruaro vendono
un’annua pensione livellaria francabile in 29 anni per un capitale di ducati 312 in
ragione del 5% fondato in particolare su un pezzo di terra detto le buse nelle
pertinenze di Villastorta. Notaio Evaristo Galvani di Cordovado
Partitario 1811 - 1828: n.183
Ultimo debitore: Antonio Piovesana
Estremi cronologici: 1777 - 1838
19
Posizione n. 74
45
21 giugno 1778
Tommaso q. Francesco Moro riceve a livello francabile in 28 anni un capitale di
ducati 150. Notaio Evaristo Galvani di Cordovado
Partitario 1811 - 1828: n.185
Ultimo debitore: Lorenzo Gennari di Portogruaro
Affranco: 1864*
Estremi cronologici: 1778 - 1865
Posizione n. 75
19 ottobre 1779*
Francesco q. Francesco Cicogna di Cordovado vende un’annua possessione
livellaria per un capitale di ducati 100 in ragione del 5%, fondato in particolare su
un pezzo di terra nelle pertinenze di Sacudello. Notaio Evaristo Galvani di
Cordovado
Partitario 1811 - 1828: n.69
Ultimo debitore: Nicolò q. Celeste Cristante
Affranco: 1905*
Estremi cronologici: 1779 - 1905
Posizione n. 76
16 aprile 1782*
Lucieta Neriti vedova di Antonio Pellegrini vende un’annua pensione livellaria
francabile quandocumque per un capitale di ducati 400 in ragione del 5% fondato
in particolare su un pezzo di terra nelle pertinenze di Prodolone. Notaio Pietro
Pelleatti di Portogruaro
Partitario 1811 - 1828: n.195
Ultimo debitore: Gio.Batta Pellegrini
Affranco: 1836
Estremi cronologici: 1782 - 1838
Posizione n. 77
14 novembre 1782*
Angelo q. Daniele Cancian di Savorgnano vende un’annua pensione livellaria
francabile in 29 anni per un capitale di ducati 100 in ragione del 5% fondato in
particolare sopra una casa in Savorgnano ed un’altra porzione di casa, orti e prato
nelle pertinenze di Savorgnano. Notaio Pietro Pelleatti di Portogruaro
Partitario 1811 - 1828: n.217
Ultimi debitori: eredi Trevisan
Affranco: 1857
Estremi cronologici: 1782 - 1857
Posizione n. 78
24 gennaio 1783*
Don Antonio q. Lorenzo Gajo di S.Vito vende un’annua pensione livellaria
francabile in 29 anni per un capitale di ducati 100 in ragione del 5% fondato in
particolare su una braida nelle pertinenze di Arzene sotto Valvason e su beni
derivanti da Angela Paganoni vedova di Ippolito Battiston di Valvason. Notaio
Pietro Pelleatti di Portogruaro
Partitario 1811 - 1828: n.83
Ultimi debitori: Vincenzo e don Gino Marzin, fratelli
Affranco: 1894*
Estremi cronologici: 1783 - 1893
Posizione n. 79
15 giugno 1784
Valentin q. Gio.Batta Zulian ed il figlio Antonio ricevono a livello francabile in 29
anni un capitale di ducati 338.5.8 col prò del 5%. Notaio Pietro Pelleati di
Portogruaro
Partitario 1811 - 1828: n. 191
Affranco: 1841
Estremi cronologici: 1809 - 1829
Posizione n. 80
11 luglio 1784
Nadalin e Bortolo Zanon di Morsano ricevono a livello francabile quandocumque
un capitale di ducati 60 col prò del 5%. Notaio Pietro Pelleatti di Portogruaro
Partitario 1811 - 1828: n.143
Ultimi debitori: Natale, Pietro e Bortolo, Giuseppe Nadalin, cugini
Affranco: 1860
Estremi cronologici: 1809 - 1847
47
Posizione n. 81
7 giugno 1786
Antonio q. Alessandro Nimis di Bagnarola riceve a livello francabile in 15 anni un
capitale di ducati 216.4.3 in ragione del 5%. Notaio Pietro Pelleatti di Portogruaro
Partitario 1811 - 1828: n.15
Ultimo debitore: Giovanni q. Domenico Variola, tutelato da Domenico Barnaba
Affranco: 1858
Estremi cronologici: 1809 - 1858
Posizione n. 82
21 giugno 1787
Gio.Batta q. Giacomo Sidran di Fossalta riceve un livello francabile in anni 29 per
un capitale di ducati 400 in ragione del 5%. Notaio Pietro Antonio Pelleatti di
Portogruaro
Partitario 1811 - 1828: n.129
Ultimi debitori: Antonio e Natale Sidran
Affranco: 1837
Estremi cronologici: 1808 - 1828
Posizione n. 83
28 gennaio 1788*
Orsola q. Gio. Batta q. Zuanne Bagnara di Cordovado vende un’annua pensione
livellaria per un capitale di ducati 100 in ragione del 5% fondato in particolare
sulla sua casa in borgo di Rivis a Cordovado. Notaio Gio. Antonio Pelleatti di
Portogruaro
Partitario 1811 - 1828: n.73
5 settembre 1798
Osvaldo q. Zuanne Bagnara di Cordovado riceve un livello francabile
quandocumque per un capitale di ducati 150 col prò del 5%. Notaio Pietro
Pelleatti di Portogruaro
Partitario 1811 - 1828: n.87
Ultimo debitore: Giuseppe q. Pietro Bagnara di Cordovado
Affranco: 1885*
Estremi cronologici: 1788 - 1885
20
Posizione n. 84
20 febbraio 1788
Antonio e Silvia q. Ludovico Gresutta ricevono a livello francabile quandocumque
un capitale di ducati 50 col prò del 5% fondato in particolare su un pezzo di terra
denominata Squarz. Notaio Gio.Antonio Pelleatti di Portogruaro
Partitario 1811 - 1828: n.89
Ultimo debitore: Alippio Marzin
Affranco: 1858
Estremi cronologici: 1788 - 1857
Posizione n. 85
24 maggio 1789*
Nicolò q. Gio.Batta Bagnara vende un’annua pensione livellaria francabile
quandocumque per due capitali di ducati 150 in ragione del 5% fondati in
particolare su una porzione della casa di propria abitazione.. Notaio Gio. Antonio
Pelleatti di Portogruaro
Partitario 1811 - 1828: n.99
Ultimo debitore: Luigi Bozzo; Fabbriceria di Villotta
Affranco: 1882
Estremi cronologici: 1789 - 1882
Posizione n. 86
7 settembre 1791*
I coniugi Gio. Batta q. Antonio Bevilacqua e Maria q. Francesco Comin di
Portogruaro ricevono a livello francabile in 29 anni un capitale di ducati 360 in
ragione del 5%. Notaio Gio. Antonio Pelleatti di Portogruaro.
Partitario 1811 - 1828: n.189
Ultimi debitori: eredi del marchese Francesco q. Alessandro Fabris
Estremi cronologici: 1791 - 1899
Posizione n. 87
49
12 gennaio 1793
Domenico q. Marcantonio Zamparo di Bagnarola vende un livello francabile
quandocumque per un capitale di ducati 135 in ragione del 5% fondato in
particolare su un pezzo di terra in Bagnarola. Notaio Gio. Antonio Peleatti di
Portogruaro
Partitario 1811 - 1828: n.21
Ultimi debitori: Giuseppe q. Michele Padovan, conti Attimis, conti Agricola
Partita eliminata per delegatizio decreto il 28 aprile 1857 come inesigibile
Estremi cronologici: 1778 - 1862
Posizione n. 88
23 agosto 1794
Pietro q. Domenico Bianchini di Saletto riceve a livello francabile in 29 anni un
capitale di ducati 150 col prò del 5%. Notaio Gio. Antonio Pelleati di Portogruaro
Partitario 1811 - 1828: n.197
Ultimi debitori: Pietro, Giacomo, Domenico e Valentino Bianchin e Silvestro Mior
quale tutore di Sante, Antonio e Pietro Bianchin
Affranco: 1849
Estremi cronologici: 1809 - 1840
Posizione n. 89
17 maggio 1796*
Giacomo Bernardo, villico di Savorgnano, vende un’annua pensione livellaria
francabile in 29 anni per un capitale di ducati 50 in ragione del 5%, fondato in
particolare su un pezzo di terra nelle pertinenze di Malmossa. Notaio Gio. Antonio
Pelleatti di Portogruaro
Partitario 1811 - 1828: n.219
Ultimi debitori: Osvaldo e Sebastiano Bernardo villici di Savorgnano
Affranco: 1849*
Estremi cronologici: 1796 - 1849
Posizione n. 90
5 dicembre 1798
G.Maria q. Angelo Gobbo riceve un livello francabile in 29 anni per un capitale di
ducati 250. Notaio Pietro Pelleatti di Portogruaro
Partitario 1811 - 1828: n.224
Ultimi debitori: Pietro q. Demetrio Gobbo, Luigi Borghesaleo; Giuseppe, Giovanni
e Luigi Giuseppin
Estremi cronologici: 1809 - 1910
Posizione n. 91
12 febbraio 1799*
I coniugi Marietta Franchi e Gio. Batta di Gaetano Berti, di Annone, vendono un
annuo livello francabile quandocumque per un capitale di ducati 200 in ragione
del 5%, fondato in particolare su una casetta, orto e campo in Annone. Notaio
Giacomo Antonio Fabris di Portogruaro
Partitario 1811 - 1828: n.7
Ultimi debitori: eredi Gio. Batta q. Matteo Moro
Partita eliminata il 20 maggio 1857
Estremi cronologici: 1799 - 1854
21
Posizione n.92
18 agosto 1799
Gio.Maria e Pietro q. Angelo Gobbo di Teglio ricevono una pensione livellaria
francabile in 29 anni per un capitale di ducati 153. Notaio Gio. Antonio Pelleatti di
Portogruaro
Partitario 1811 - 1828: n.223
Ultimi debitori: Demetrio Gobbo, fratelli Vendrame
Affranco: 1856*
Estremi cronologici: 1809 - 1857
Posizione n. 93
28 aprile 1802*
Antonio q. Giuseppe Marzin di Cordovado vende un’annua pensione livellaria
francabile in 29 anni per un capitale di ducati 200, fondato in particolare sulla
casa di abitazione sotto il castello di Cordovado. Notaio Gio. Antonio Pelleati di
Portogruaro
Partitario 1811 - 1828: n.43
Ultimo debitore: Conte Gherardo q. Antonio Freschi
Affranco: 1887*
Estremi cronologici: 1802 - 1910
51
Posizione n. 94
2 agosto 1805*
Domenico q. Vito Menegazzi di S. Vito riceve a livello francabile quandocumque
un capitale di ducati 568.2.8 con l’interesse del 5% fondato su case con casale,
cortivo ed orto nelle pertinenze di Corbolone. Notaio Gio.Antonio Pelleatti di
Portogruaro
Partitario 1811 - 1828: n.227
Ultimo debitore: Valentino q. Francesco Cecchini di Cordovado, Elena
Franceschinis moglie di Domenico Menegazzi e Francesco Antonio q. Alessio
Anoniani
Affranco: 1866
Estremi cronologici: 1805 - 1866
Posizione n. 95
9 marzo 1807
G.Battista Torcoli riceve un capitale francabile
Ultimo debitore: Giacomo Torcoli
Estremi cronologici: 1842 - 1844
Nota: atti relativi alla sentenza emessa contro Giacomo Torcoli per mancato
pagamento del capitale di £ 182.32
Posizione n. 96
24 marzo 1807*
Il nobile Ottaviano q. Giulio Ridolfi vende un’annua pensione livellaria francabile
per un capitale di lire italiane 2.962.76 in ragione del 5% fondato su pezzi di terra
ed una casa colonica posti in Castello. Notaio Giacomo Antonio Fabris di
Portogruaro.
Partitario 1811 - 1828: n.235
Ultimi debitori: Lucrezia, Laura, Margherita q. Ottaviano Ridolfi
Affranco: 1841
Estremi cronologici: 1807 - 1838
Posizione n. 97
19 dicembre 1819*
Vincenzo q. Olivo Marzin di Cordovado si costituisce debitore del capitale di lire
italiane 785, al 5% di interesse, fondato su beni in Cordovado e Bagnarola. Notaio
Giovanni q. Antonio Baldini di Saletto
Partitario 1811 - 1828: n.5
Ultimi debitori: Alessandro, Antonio, Federico q. Vincenzo Marzin
Estremi cronologici: 1671 - 1862
Nota: 4 agosto 1671, instrumento di donazione di campi detti Prà della Madonna
fatta da Marin q. Francesco Zorzi alla Pia Casa. Nell’’800 Vincenzo q. Olivo Marzin
intenta causa alla Congregazione di Carità per annullare detta donazione
Posizione n. 98
20 giugno 1838*
Gerolamo, Nicolò, Lucia, Caterina q. Giuseppe Panigai stipulano un mutuo
novennale per un capitale di lire austriache 3.000 al 5% d’interesse. Notaio Alvise
Leschiutta di Pordenone. Contratto privato
Estremi cronologici: 1837 - 1858
Nota: Pignoramento di un carro nel 1853. Vendita all’incanto dei beni nel 1855
22
Posizione n. 99
26 ottobre 1838*
Carlo q. Francesco Bonisioli riceve un mutuo novennale di lire austriache 2.000 al
5% d’interesse, ipotecando un pezzo di terra aratorio, arborato, vitato, moronato
con frutteti. Notaio Alvise Leschiutta di Pordenone
Ultimo debitore: Angelo Nonis
Estremi cronologici: 1838 - 1894
Posizione n. 100
29 settembre 1845
Andrea q. Giovanni Milani riceve in enfiteusi un fondo prativo in Bagnara
Estremi cronologici: 1826 - 1884
53
Posizione n. 101
24 luglio 1853*
Il Comune di Cordovado contrae un mutuo novennale di £ 3107.19 al 5%
d’interesse
Affranco: 1906*
Estremi cronologici: 1853 - 1906
Posizione n. 102
1 settembre 1855*
Teresa, Lucia e Marianna q. Domenico Nonis delle Casate di Bagnarola
contraggono un mutuo di lire austriache 335.93 al 5% d’interesse ipotecando
pezzi di terra nel territorio di Bagnarola. Notaio Federico Marzin di S.Vito
Partitario 1859 - 1872: n. 57
Ultimi debitori: Nicolò q. Angelo Appiana e consorti di Cordovado
Estremi cronologici: 1855 - 1904
Posizione n. 103
20 marzo 1858*
I coniugi Luigi q. Candido Fabris e Paolina q. Giovanni Mior stipulano un mutuo
novennale per lire austriache 2.000 ipotecando una casa e terreni in Levada,
frazione di Concordia. Notaio Federico Marzin di S. Vito
Partitario 1859 - 1872: n.50
Ultimi debitori: Candido, Alessandro e Giovanna q. Luigi Fabris
Affranco: 1896*
Estremi cronologici: 1857 - 1897
Posizione n.104
28 aprile 1859*
Francesco di Domenico Degani contrae un mutuo di fiorini 2.100 ipotecando beni
in Portogruaro. Notaio Pietro Domini di Latisana
Affranco: 1895
Estremi cronologici: 1859 - 1895
Posizione n. 105
1 ottobre 1861*
Don Antonio di Osvaldo Bert di Latisana acquista una casa in Latisana con
iscrizione ipotecaria francabile entro l’anno 1862. Notaio Federico Marzini di S.
Vito
Partitario 1859 - 1872: n.82
Estremi cronologici: 1861
Nota: La casa era stata acquistata dal Pio Istituto Elemosiniere all’asta giudiziale
19 giugno 1861 dalla debitrice Rosa Barbetta Tavani18
Posizione n. 106
4 agosto 1863*
I coniugi Pietro q. Gaetano Zoccolari e Margherita Pinni contraggono un mutuo
novennale di fiorini 700 al 5% d’interesse ipotecando case, orti e terreni. Scrittura
privata
Partitario 1859 - 1872: n.85
Estremi cronologici: 1813 - 1903
Nota: con perizie di stima e la pianta della casa ipotecata; elenco dei medicinali
esistenti nella farmacia
Posizione n. 107
6 luglio 1866*
Daniele q. Osvaldo Della Bianca detto Fancel e consorti di Cordovado contraggono
un mutuo di fiorini 1.300 ipotecando i beni in Bagnarola. Notaio Carlo Quartaro di
S. Vito al Tagliamento
Partitario 1859 - 1872: n.94
Ultimi debitori: Domenico q. Antonio Luchini e Luigi q. Giovanni Variola
Estremi cronologici: 1866 - 1898
23
Posizione n. 108
18 cfr: busta 16, posizione 62
55
21 gennaio 1870*
Stefano q. Paolo Fontana di Cinto Caomaggiore contrae un mutuo novennale di
lire 1.000 al 5% d’interesse ipotecando beni in Villotta. Notaio Carlo Quartaro di S.
Vito
Partitario 1859 - 1872: n.98
Ultimo debitore: Luigi q. Stefano Fontana
Affranco: 1897*
Estremi cronologici: 1812 - 1897
Posizione n. 109
13 febbraio 1871
Matteo q. Antonio Bozza di Concordia Saggittaria chiede di contrarre un mutuo
novennale per £ 1728.40 al 5% d’interesse. Notaio Pietro q. Bonaventura
Bergamo di Portogruaro
Estremi cronologici: 1817 - 1911
Nota: A fronte della domanda Matteo Bozza presenta la documentazione
comprovante la situazione patrimoniale: stima dei beni redatta nel 1870 con una
piantina della casa ed un planimetria dei beni
Posizione n. 110
21 dicembre 1873*
Giuseppe q. Pietro Bagnara di Cordovado contrae un mutuo ipotecario di £ 5.500
per cancellare l’ipoteca sui beni comprati dai nobili Agricola il 21 luglio 1851.
Notaio Virgilio di Biaggio di S. Vito
Partitario 1872 - 1883: n.6
Ultimo debitore: Antonio q. Giuseppe Bagnara
Affranco: 1896*
Estremi cronologici: 1800 - 1896
Nota: contiene la causa intentata dal Pio Istituto Elemosiniere contro gli eredi di
Girolamo Agricola, Vincenzo e Vergendo Agricola, Elena Antonini vedova
d’Attimis, Giulio e Marzio Strassoldo - testamento 8 maggio 1825 - per il
pagamento dei medicinali ai poveri stabilito dal testamento 19 gennaio 1800 di
Ermanno d’Attimis19
Posizione n. 111
19 cfr: busta 17, posizione 64
29 agosto 1881*
Domenico q. Antonio Bot di Cordovado compra un terreno assoggettandolo ad
ipoteca. Notaio Virgilio di Biaggio di S. Vito
Ultimo debitore: Luigi q. Domenico Bot
Estremi cronologici: 1881 - 1920
Posizione n.112
29 agosto 1881
Luigi e Giovanni q. Giuseppe Nonis di Cordovado comprano un terreno aratorio in
Cordovado istituendo un mutuo ipotecario decennale. Notaio Virgilio di Biaggio di
S. Vito
Estremi cronologici: 1883
Posizione n. 113
9 maggio 1884*
Giuseppe q. Antonio Bazzana, segretario comunale di Cordovado, contrae un
mutuo di £ 500 col 5% d’interesse per una cauzione precedentemente prestata
alla Congregazione di Carità in quanto suo amministratore. Notaio Carlo Quartaro
di S. Vito
Ultimo debitore: Sante q. Mario Baschera
Estremi cronologici: 1849 - 1892
Posizione n. 114
27 giugno 1884*
Francesco q. Valentino Cecchini, sindaco di Cordovado, acquista i locali ad uso
ufficio comunale e scuola per la somma di £ 7.500 con mutuo al 5% d’interesse.
Notaio Carlo Quartaro di S. Vito
Estremi cronologici: 1882 - 1884
Nota: con stima della parte sinistra del fabbricato e pianta dell’edificio, 1882
24
Beni in Cividale e Formalis
57
8 aprile 1847
I coniugi Gio.Batta di Antonio Carli e Laura di Francesco Genussio di Cividale
contraggono con il Pio Istituto Elemosiniere un mutuo di lire austriache 13.000
con annuo interesse di £ 650 ipotecando case e terreni in Cividale e Formalis.
Notaio Francesco Mulloni di Cividale
21 marzo 1871
Giovanni di Antonio Marzolini acquista dalla Congregazione di Carità dei beni in
Cividale per lire 6.000 contraendo un mutuo per lire 4.000. Notaio Giacomo
Someda di Udine
Partitario 1871 - 1883: n.51
Affranco: 1904*
Estremi cronologici: 1846 - 1904
25
Partitario rendite del Pio Istituto, 1811 - 1828
Prospetto dei debitori verso il Pio Istituto, 1843
Partitario redditi Pio istituto, 1859 - 1875
Partitario rediti, 1876 - 1883
Prospetti delle iscrizioni, rinnovazioni, trascrizioni ipotecarie a favore del Pio
Istituto Elemosiniere, 1837 - 1883
bcdab
26
Istruzioni e capitolati per le affittanze
sec. XIX
Natale Barbuio q. Girolamo:
- affitto di un prato a Bagnara , n.900 in
Cordovado
1826-1841
Consorti De Franceschi di Cordovado:
- affitto di una casa e causa
1838-1854
Angelo Pilon q. Valentino di Sacudello:
- affitto del terreno n.643 in Cordovado
1850-1860
Pietro Mirolo q. Domenico di Cordovado:
- affittanza di parte del fabbricato
1852-1856
Asta per affittanza di terreni del
Pio Istituto:
1855
- affittuario Valentino Cecchini q. Francesco di
Cordovado, orto n.71 in Cordovado
- affittuario Luigi Gaspardo q. Giuseppe di Cordovado,
terreno n.643 in Cordovado,1855-1857
- affittuario Luigi Zigiotti q. Giacinto, terreno n.275 in
Cordovado
- affittuario Pietro Viviani q. Daniele di Cordovado,
orto n.232 in Cordovado
- affittuario Giuseppe Baldini q. Bernardo di S.Vito,
terreno n.1329 in Cordovado
- affittuario Valentino Pedraz q. Domenico di Cordovado terreno n.85520 in Cordovado
Pietro Viviani q. Daniele di Cordovado:
- affitto di alcuni locali
1856-1857
Antonio Vendrame di Cordovado:
- affitto di parte del fabbricato
1856-1858
Asta per affitanza di terreni del Pio Istituto
1863
Valentino Cecchini fu Francesco di Cordovado:
concessione in uso gratuito della casa già di sua
abitazione
Stima ed asta per l’affitto dei terreni n.118 e n.948
in Cordovado
1865-1866
1867
Luigi Mosca: affitto di parte del fabbricato n.72
in Cordovado
1876
Francesco Cecchini fu Valentino di Cordovado:
affitto di una casa in Cordovado
1879
Comune di Cordovado: affitto di una parte dell’
edificio n.72 in Cordovado ad uso di ufficio e di
20 Contiene carte della causa Cicogna - Pedraz, 1856-1864.
59
scuola maschile 21
Alessandro Fanzio fu Pietro:
- affitto di parte del fabbricato n.72, n.73
e orto n.232 in Cordovado
Giuseppe Nonis fu Giacomo:
- affitto di parte del fabbricato n.72
e dell’orto n.71 in Cordovado
1884
27
1881-1882
1881-1882;
1891
1881-1884;
1891
Natale Nardi:
- affitto del fondo n.275 in Cordovado
1882-
Francesco Monopoli fu Mauro:
- affitto di parte di fabbricato
1894
Luigi Finbingher fu Nicodemo:
- affitto del fabbricato n.74 in Cordovado
1898
Giuseppe Filiputti fu Domenico:
- affitto di parte del fabbricato n.73 in Cordovado
1900
Antonio Bornacin q. Giovanni:
- affittanza
sec. XIX
Vendita tramite asta di beni di proprietà del Pio
Istituto Elemosiniere :
- acquirenti Luigi e Giovanni Nonis di Giuseppe,
terreno n.1329 in Cordovado,
- acquirente Angelo Gajardo fu Antonio, terreno n.855
in Cordovado,
- acquirenti Giuseppe ed Angelo Cicogna fu Vincenzo,
terreno n.118 in Cordovado,
- acquirente Domenico Bot fu Antonio, terreno n. 643
in Cordovado, 1881
- acquirente Luigi Fiorido fu Innocente, terreno n. 948
in Cordovado,
Vendita di beni di proprietà del Pio Istituto
21 Contiene la perizia per l’attribuzione di fitto del fabbricato n.72.
1879-1903
1880-1881
1881-1883
1881
1881-1903
1890-1891
61
ATTI
AMMINISTRATIVI
28
Protocollo 29/2/1808-12/1/1810
1808 -1810
Atti singoli
1808
Atti protocollati
1809
29
Atti non protocollati
1809
Atti protocollati
Atti non protocollati
1810
1810
Atti protocollati
Atti non protocollati
1811
1811
Atti protocollati
Atti non protocollati
1812
1812
Atti protocollati
Atti non protocollati
1813
1813
Atti protocollati
Atti non protocollati
1815
1815
Atti protocollati
Atti non protocollati
1816
1816
Atti protocollati:
- n.9, protocolli trimestrali
1817
Atti non protocollati
1817
Atti protocollati:
- n.21, protocolli trimestrali
1818
Atti non protocollati
1818
Atti protocollati:
- n. 8, protocolli trimestrali
1819
Atti non protocollati
1819
Atti protocollati:
- n. 17, protocollo trimestrale
- n. 19, protocollo trimestrale
- n. 25, protocollo trimestrale
Atti non protocollati
1820
Atti protocollati22
Atti non protocollati
1821
1821
1820
22 Protocollo in testa al fascicolo
63
30
31
Atti protocollati23
Atti non protocollati
1822
1822
Atti protocollati
Atti non protocollati
1823
1823
Atti protocollati
Atti non protocollati
1824
1824
Atti protocollati
Atti non protocollati
1825
1825
Protocollo
Atti protocollati
Atti non protocollati
1827
1827
1827
Protocollo
I - Disposizioni di massima
II - Amministrazione
III - Rapporti periodici
IV - Contabilità24
1828
1828
1828
1828
1828
Protocollo
I - Disposizioni di massima
II - Amministrazione
III - Rapporti periodici
1829
1829
1829
1829
Protocollo
I - Disposizioni di massima
II - Amministrazione
III - Rapporti periodici
1830
1830
1830
1830
Protocollo
I - Disposizioni di massima
II - Amministrazione
III - Rapporti periodici25
Nomina ad amministratore di Giuseppe
Regini, 1830 - 1831
1831
1831
1831
1831
Protocollo
1832
23 L’amministrazione passa dalla Congregazione di Carità al Pio Istituto Elemosiniere in giugno
24 vuoto
25 Con bollettari delle ricevute
I - Disposizioni di massima
II - Amministrazione
III - Rapporti periodici
1832
1832
1832
Protocollo
I - Disposizioni di massima
II - Amministrazione
III - Rapporti periodici
Atti non protocollati
Bollettari di pagamento
1883
1833
1833
1833
1833
1833
Protocollo
I - Disposizioni di massima
II - Amministrazione
III - Rapporti periodici
Atti non protocollati
Certificati di miserabilità
Bollette di pagamento
Prospetto delle partite di credito a tutto il 1832
1834
1834
1834
1834
1834
1834
1834
1834
Protocollo
I - Disposizioni di massima
II - Amministrazione
III - Rapporti periodici
Atti non protocollati
Bollette di pagamento
Istruzione pubblica, carte relative alla nomina dei maestri
comunali e a discipline scolastiche, 1765-1835
1835
1835
1835
1835
1835
1835
33
Protocollo
I - Disposizioni di massima
II - Amministrazione
III - Rapporti periodici
Atti non protocollati
Atti giudiziari
Certificati di miserabilità
1836
1836
1836
1836
1836
1836
1836
34
Protocollo
I - Disposizioni di massima
II - Amministrazione
III - Rapporti periodici26
1837
1837
1837
1837
32
26 n.74: Elenco delle carte del Pio Istituto Elemosiniere di Cordovado, dal 1808.
65
Atti non protocollati
Certificati di miserabilità
Atti giudiziari
1837
1837
1837
35
Protocollo
I - Disposizioni di massima
II - Amministrazione
III - Rapporti periodici
Atti non protocollati
Tabelle delle esazioni
Certificati di miserabilità
Atti giudiziari
1838
1838
1838
1838
1838
1838
1838
1838
36
Protocollo
I - Disposizioni di massima
II - Amministrazione
III - Rapporti periodici
Atti non protocollati
Tabelle delle esazioni
Certificati di miserabilità
1839
1839
1839
1839
1839
1839
1839
37
Protocollo
I - Disposizioni di massima
1840
1840
II - Amministrazione
III - Rapporti periodici
Atti non protocollati
Atti giudiziari
Tabelle delle esazioni
1840
1840
1840
1840
1840
Protocollo
I - Disposizioni di massima
II - Amministrazione
III - Rapporti periodici
Atti non protocollati
Tabelle delle esazioni
Certificati di miserabilità
1841
1841
1841
1841
1841
1841
1841
38
39
Protocollo
I - Disposizioni di massima
II - Amministrazione
III - Rapporti periodici
Amministrazione
Tabelle delle esazioni27
Circolari
Certificati di miserabilità
1842
1842
1842
1842
1842
1842
1842
1842
40
Protocollo
I - Disposizioni di massima
II - Amministrazione
III - Rapporti periodici
Amministrazione
Statistiche e prospetti
Prospetti di restanze
1843
1843
1843
1843
1843
1843
1843
41
Protocollo fino al 25 febbraio 1844
Protocollo
I - Disposizioni di massima
II - Amministrazione
III - Rapporti periodici
Circolari, affittanze, prospetti di restanze
1844
1844
1844
1844
1844
1844
42
Protocollo
I - Disposizioni di massima
II - Amministrazione
III - Rapporti periodici
Atti non protocollati
Statistiche
Prospetti rendite e passività
Conto preventivo 1846
1845
1845
1845
1845
1845
1845
1845
1845
43
Protocollo
I - Disposizioni di massima
II - Amministrazione
III - Rapporti periodici
Atti non protocollati
1846
1846
1846
1846
1846
27 Una copia tabelle del 1841.
67
44
45
46
47
Protocollo
Disposizioni di massima
Amministrazione
Rapporti periodici
Atti non protocollati
Specifica dei medicinali somministrati
ai poveri
Atti giudiziari
Lavori e restauri dell’edificio del Pio Istituto
Elemosiniere, 1829 -1847
1847
1847
1847
1847
1847
Protocollo
I - Disposizioni di massima
II - Amministrazione28
III - Rapporti periodici
1848
1848
1848
1848
Protocollo
I - Disposizioni di massima
II - Amministrazione
III - Rapporti periodici
Atti non protocollati
Decreti ed avvisi relativi al medico condotto, 1827 -1849
1849
1849
1849
1849
1849
Protocollo
I - Disposizioni di massima
II - Amministrazione
III - Rapporti periodici
1850
1850
1850
1850
Protocollo
I - Amministrazione
III - Rapporti periodici
Senza protocollo
Affittanza di locali del Pio Istituto Elemosiniere29
1851
1851
1851
1851
1851
I - Disposizioni di massima
II - Amministrazione
III - Rapporti periodici
Spoglio dei debitori dal quaderno corrente che comincia
coll’anno 1844, 1844 -1852
1852
1852
1852
28 Contiene: Risanamento edificio del Pio Istituto Elemosiniere.
29 Contiene: Tipo del pian terreno e primo piano, 1846.
1847
1847
48
Protocollo
I - Disposizioni di massima
II - Amministrazione
III - Rapporti periodici
Visita alla Cassa del Pio Istituto
1853
1853
1853
1853
1853
49
Protocollo
Atti 1 -100
1854
1854
50
Atti 101 - 217
Atti non protocollati
1854
1854
51
Protocollo
Atti 1 - 201
1855
1855
52
Protocollo
Atti 1 - 175
1856
1856
53
Protocollo
Atti 1 - 100
1857
1857
54
Atti 101 - 224
1857
55
Protocollo
Atti 1 - 12830
1858
1858
56
Protocollo
Atti 1 - 120
1859
1859
57
Protocollo
Atti 1 - 13231
Atti non protocollati
1860
1860
1860
30 Ultimo atto presente è il n. 121.
31 Ultimo atto presente è il n.131.
69
58
Protocollo
Atti 1 - 12732
Atti non protocollati
59
Atti 1 - 180
Specifica dei medicinali33
60
Atti 1 - 201
Atti non protocollati
1865
1865
61
Atti 1 - 149
Atti non protocollati
1866
1866
Atti 1 - 199
Atti non protocollati
Pendenze per forniture di stampe, carte e oggetti di
cancelleria con la ditta Foenis di Udine, 1837 - 1867
1867
1867
Atti 1 - 10934
Inventario di tutti gli atti, documenti, registri, ed altre carte
che costituiscono l’archivio di questa Congregazione di
Carità (olim Pio Istituto Elemosiniere) nonché di tutti i beni
mobili ed immobili, e titoli del debito pubblico ad essa
spettanti35
1868
Atti 3 - 92
1869
Seduta del 30 dicembre
1871
Buono cassa
1875
62
1861
1861
1861
1864
1863 - 1864
1868
32 Ultimo atto presente è il n. 125.
33 Incompleta.
34 n. 1: Seduta del 2 gennaio della Congregazione di Cordovado: passaggio di consegne della cessata
Direzione ed amministrazione alla Congregazione, con inventario archivio.
35 Due copie.
63
64
Atti36
1876
Atti
1877
Atti
1878
Atti
1879
Atti
1880
Atti, delibere e loro allegati
1881
Atti, delibere e loro allegati
1882
Atti, delibere e loro allegati
Atti relativi alle spese per la lite con Giuseppe
Giusti, 1881 - 1883
Atti, delibere e loro allegati
1884
Atti e delibere37
1885
Atti e delibere
1886
Atti e delibere
1887
Atti e delibere
1888
Polizze assicurative antincendio
65
1883
1848 - 1889
Atti e delibere
1890
Atti e delibere
1892
Atti e delibere
1893
Atti e delibere:
- nomina del segretario Giovanni Volpatti, 1882 - 1894
1894
Verbali di seduta
1896
36 In alcuni anni gli atti sono in sequenza numerica, in altri in ordine cronologico, vista la loro esiguità,
mancano i protocolli.
37 n.42: Questionario speciale per le Opere Pie Elemosiniere, domande su istituzione e scopo.
71
66
67
Affari generali
Istanze
1896
1896
Certificati di malattia
1 - Beneficenza, sussidi in medicinali e danaro ed altro
2 - Cassa di risparmio postale e corrispondenza relativa
3 - Presidenti e Consiglio 38
4 - Istanze per sussidi e certificati medici a corredo
5 - Imposte e tasse
6 - Causa della Congregazione contro Ferdinando Rosa e
Giuseppe Dobrowsky
7 - Contabilità:
- alienazione del fabbricato ai nn. 73 - 74 all’ing. Cecchini
1897
1897
1897
1897
1897
1897
1 - Beneficenza e sussidi in medicinali, denaro ed altri
2 - Cassa di risparmio postale, corrispondenza relativa
3 - Presidente e Consiglio 39
4 - Imposte e tasse
6 - Contabilità e amministrazione
1897
1897
1897
1898
1898
1898
1898
1898
1 - Amministrazione40
2 - Beneficenza41
3 - Contabilità42
4 - Liti
5 - Affari diversi
1899
1899
1899
1899
1899
3 - Contabilità
Atti vari
1901
1901
1 - Amministrazione43
2 - Beneficenza44
3 - Contabilità
4 - Liti, atti giudiziali
5 - Affari diversi 45
1904
1904
1904
1904
1904
1 - Amministrazione46
1905
38 Contiene: verbali di sedute e corrispondenza.
39 Atti amministrativi.
40 Contiene: verbali di sedute.
41 Contiene: istanze e certificati di miserabilità.
42 Contiene: vendita terreno a Iovanni Colloredo.
43 Contiene: ordini del giorno e sedute.
44 Contiene: istanze per sussidi e certificati medici a corredo.
45 Fascicolo vuoto.
46 Contiene: ordini del giorno.
68
2 - Beneficenza47
4 - Liti, atti giudiziali
5 - Affari diversi
1905
1905
1905
1 - Amministrazione48
2 - Beneficenza49
3 - Contabilità
4 - Liti, atti giudiziali
5 - Affari diversi
1906
1906
1906
1906
1906
1- Amministrazione50
2- Beneficenza51
1907
1907
3 - Contabilità
4 - Liti, atti giudiziali52
5 - Affari diversi
1907
1907
1907
Affittanza d’opera con Alessandro Fanzio
1878 - 1908
Registro dei membri della Congregazione di Carità
1891 - 1909
47 Contiene: istanze per sussidi e certificati medici a corredo.
48 Contiene. ordini del giorno.
49 Contiene: istanze di sussidio e certificati di malattia.
50 Contiene: ordini del giorno.
51 Contiene: istanze di sussidio e certificati di malattia.
52 Vuoto.
73
ATTI
CONTABILI
69
Resoconto dell’amministrazione dell’esattore Zoccolari
dal 1811 al 1822
Resoconto dell’amministrazione dell’esattore Fanzio dal
1822 al 1824
Istruzione per la compilazione dei conti preventivi e
consuntivi degli istituti di beneficenza53
53 A stampa.
1833
70
Pratiche revisioni contabili dal consuntivo 1838 al
consuntivo 1882
71
Cassa generale
1848
Foglio di liquidazione
1848
Parte attiva:
- allegati
- bollettari di esazione
1848
1848
Parte passiva:
- allegati
- giornale di uscita
- mandati
1848
1848
1848
Bilancio consuntivo
1848
Stato mobiliare
1849
Cassa generale
1849
Foglio di liquidazione
1849
Parte attiva:
- allegati
- bollettari di esazione
1849
1849
72
73
Parte passiva:
- allegati
- giornale di uscita
- mandati
Bilancio consuntivo
1849
1849
1849
1849
Stato mobiliare
1850
Cassa generale
1850
Foglio di liquidazione
1850
75
74
Parte attiva:
- allegati
- bollettari di esazione
1850
1850
Parte passiva:
- allegati
- prospetto dei mandati
- mandati
1850
1850
1850
Bilancio consuntivo
1850
Bilancio consuntivo
1851
Stato mobiliare
1852
Cassa generale a 17 maggio 1852
1852
Parte attiva:
- allegati a 17 maggio 1852
1852
Parte passiva:
- allegati a 17 maggio 1852
1852
Cassa generale dal 18 maggio al
31 dicembre 1852
1852
Parte attiva:
- allegati dal 18 maggio al 31 dicembre
1852
1852
Parte passiva:
- allegati dal 18 maggio al 31 dicembre
1852
1852
Cassa 1852 rettifica
1852
Bollettari di esazione
1852
Giornale di uscita
1852
Mandati
1852
Bilancio consuntivo
1852
75
76
77
Stato mobiliare
1853
Cassa generale
1853
Parte attiva:
- allegati
- bollettari di esazione
1853
1853
Parte passiva:
- allegati
- giornale di uscita
- mandati
-specifiche delle zuppe
1853
1853
1853
1853
Bilancio consuntivo
1853
Foglio di liquidazione
1854
Parte attiva:
- allegati
- bollettari di esazione
1854
1854
Parte passiva:
- allegati
- giornale di uscita
- mandati
1854
1854
1854
Bilancio consuntivo
1854
Giornale di cassa della Amministrazione
interinale
1854
Foglio di liquidazione
1855
Giornale di cassa
1855
Allegati al conto consuntivo
1855
Parte attiva:
77
78
79
80
- allegati
- bollettari di esazione
1855
1855
Parte passiva:
- allegati
- mandati
1855
1855
Bilancio consuntivo
1855
Giornale di cassa
1856
Allegati al conto consuntivo
1856
Parte attiva:
- allegati
- bollettari di esazione
1856
1856
Parte passiva:
- allegati
- mandati
1856
1856
Bilancio consuntivo
1856
Giornale dell’amministrazione54
1857
Foglio di liquidazione
1857
Minuta del conto consuntivo
1857
Allegati al conto consuntivo
1857
Parte attiva:
- bollettari di esazione
1857
Parte passiva:
- mandati
1857
Giornale dell’amministrazione
1858
Foglio di liquidazione
1858
54 Gli atti di questo carto cartolare sono affetti da muffe vinose.
81
82
83
Parte attiva:
- bollettario di esazione
1858
Parte passiva:
- mandati
1858
Giornale dell’amministrazione
1859
Minuta del conto consuntivo
1859
Parte attiva:
- bollettario di esazione
1859
Parte passiva:
- mandati
1859
Parte passiva:
- mandati
1861
Giornale di cassa
1862
Allegati al conto consuntivo
1862
Parte attiva:
- allegati
- bollettario di esazione
1862
1862
Parte passiva:
- allegati
- mandati
1862
1862
Conto consuntivo
1862
Allegati al conto consuntivo
1864
Parte attiva:
- allegati
1864
Parte passiva:
- allegati
- mandati
1864
1864
79
84
85
86
Cassa contanti
1865
Allegati al conto consuntivo
1865
Parte attiva:
- allegati
- bollettario di esazione
1865
1865
Parte passiva:
- allegati
- mandati
1865
1865
Conto consuntivo
1865
Cassa contanti
1867
Allegati al conto consuntivo
1867
Parte attiva:
- allegati
- bollettario di esazione
1867
1867
Parte passiva:
- allegati
- mandati
- ricevute per zuppe
1867
1867
1867
Conto consuntivo
1867
Stato mobiliare
1868
Allegati al conto consuntivo
1868
Parte attiva:
- allegati
1868
Parte passiva:
- allegati
- mandati
- ricevute per le zuppe
1868
1868
1868
87
88
89
90
Conto consuntivo
1868
Allegati al conto consuntivo
1869
Parte attiva:
- allegati
1869
Parte passiva:
- allegati
- mandati
1869
1869
Conto consuntivo
1869
Stato mobiliare
1870
Allegati al conto consuntivo
1870
Parte attiva:
- allegati
1870
Parte passiva:
- allegati
- mandati
- ricevute per le zuppe
1870
1870
1870
Conto consuntivo
1870
Cassa contanti
1871
Parte attiva:
- allegati
- bollettari d’esazione
1871
1871
Parte passiva:
- allegati
- mandati
1871
1871
Conto consuntivo
1871
Parte attiva:
81
91
92
93
- allegati
- bollettari d’esazione
1872
1872
Parte passiva:
- allegati
- mandati
1872
1872
Conto consuntivo
1872
Allegati al conto consuntivo
1873
Parte attiva:
- allegati
- bollettari d’esazione
1873
1873
Parte passiva:
- allegati
- mandati
1873
1873
Conto consuntivo
1873
Cassa contanti
1874
Stato mobiliare
1874
Allegati al conto consuntivo
1874
Parte attiva:
- allegati
- bollettari di esazione
1874
1874
Parte passiva:
- allegati
- mandati
1874
1874
Conto consuntivo
1874
Parte attiva:
- allegati
- bollettari
1877
1877
94
95
96
Parte passiva:
- allegati
- mandati
1877
1877
Cassa contanti
1878
Parte attiva:
- allegati
- bollettari
1878
1878
Parte passiva:
- allegati
- mandati
1878
1878
Conto consuntivo
1878
Giornale di cassa
1883
Allegati al conto consuntivo
1883
Parte attiva:
- allegati
- bollettario
1883
1883
Parte passiva:
- allegati
- mandati
1883
1883
Allegati al conto consuntivo
1884
Parte attiva:
- allegati
- bollettario
1884
1884
Parte passiva:
- allegati
- mandati
1884
1884
Conto consuntivo
1884
83
97
98
99
Allegati al conto consuntivo
1887
Parte attiva:
- allegati
- bollettari
1887
1887
Parte passiva:
- allegati
- mandati
1887
1887
Conto consuntivo
1887
Bilancio di previsione
1891
Libro cassa
1891
Allegati al conto consuntivo
1891
Parte attiva:
- allegati
- bollettario
1891
1891
Parte passiva:
- allegati
1891
Conto consuntivo
1891
Bilancio preventivo
1895
Allegati al conto consuntivo55
1895
Parte attiva:
- allegati
-bollettario
1895
1895
Parte passiva:
- allegati56
1895
55 Contiene: libro cassa.
56 Si conservano anche i bollettari del tesoriere.
100
101
102
Bilancio preventivo
1897
Allegati al conto consuntivo57
1897
Parte attiva:
-bollettario
1897
Parte passiva:
- allegati
1897
Conto consuntivo
1897
Bilancio preventivo
1904
Parte attiva:
- bollettario quietanze
1904
Parte passiva:
- mandati di pagamento
1904
Conto consuntivo
1904
Bilancio preventivo
1905
Parte attiva:
- bollettario quietanze
1905
Parte passiva:
mandati di pagamento
1905
Conto consuntivo
1905
Bilancio preventivo
1908
Parte attiva:
- bollettario
Parte passiva:
- mandati
1908
1908
Conto finanziario e consuntivo
1908
57 Contiene: libro cassa 85.
85
103
Bilancio preventivo
1909
Parte attiva:
- bollettario
1909
Parte passiva:
- mandati
1909
Conto finanziario e consuntivo
1909
Bilancio preventivo
1910
Bilancio preventivo
1911
Conto consuntivo e finanziario
1911
Bilancio preventivo
1914
Parte passiva:
- mandati
1914
Conto finanziario e consuntivo
1914
Conto finanziario e consuntivo
1915
Rubrica alfabetica
104
105
s.d.
Libro cassa
1892 - 1899
Libro cassa
1909 - 1911
Libro cassa
1912 - 1921
Registro delle passività
1901 - 1915
INDICE
Note metodologiche
pag. 3
“Intorno al governo della Pia Casa”
pag. 9
Rendite della Pia Casa
pag. 13
87
Atti amministrativi
pag. 62
Atti contabili
pag. 74