SCHEDA D - Caritas Reggiana

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SCHEDA D - Caritas Reggiana
SCHEDA PROGETTO AVVENTO 2014
“…VOI STESSI DATE LORO DA MANGIARE” (MC 6, 37)
PROPOSTA CATECHISMO 3° - 4° - 5° ELEMENTARE
SCHEDA D
Introduzione
La Caritas, sia essa locale o internazionale, ha come compito l’educazione e la
formazione ai temi della carità1. Tale intento dovrebbe essere realizzato partendo già dai
bambini più piccoli con l’aiuto e la collaborazione attiva delle famiglie e dei contesti
educativi nei quali i bambini sono inseriti. Per l’Avvento di quest’anno abbiamo voluto
raccogliere l’appello di Papa Francesco2: “Invito tutte le istituzioni del mondo, tutta la
Chiesa e ognuno di noi, come una sola famiglia umana, a dare voce a tutte le persone
che soffrono silenziosamente la fame, affinché questa voce diventi un ruggito in grado di
scuotere il mondo.”
Il cibo da sempre rappresenta un tema che colpisce, verrebbe da dire allo
stomaco, l’uomo, purtroppo è anche un tema su cui ancora oggi convivono i più grandi
paradossi: fame e obesità, carestie e spreco alimentare, diritto al cibo e speculazione sui
prodotti alimentare.
Ancora oggi nel mondo circa 842 milioni di persone non hanno abbastanza cibo
per nutrirsi. Questo significa che una persona su otto nel mondo va a letto affamata ogni
notte 3. Questo dato risulta ancora più paradossale se pensiamo che il diritto al cibo è
stato riconosciuto fin dall’adozione della Dichiarazione Universale dei Diritti Umani nel 1948.
Inoltre Il diritto al cibo è sancito nelle Carte Costituzionali di oltre 20 Paesi e circa 145 Paesi
hanno ratificato il Patto Internazionale sui Diritti Economici, Sociali e Culturali del 1966, che
impone esplicitamente agli Stati firmatari di legiferare sul diritto a un’alimentazione
adeguata. Nel nostro Paese in quattro milioni di persone dipendono dall’assistenza
alimentare per i poveri. Questi dati sulla fame diventano ancora più sorprendenti se si
considera un altro dato: sulla terra siamo in 7 miliardi ma produciamo cibo per 12 miliardi
di persone4. Non serve essere esperti di matematica per comprendere che c’è qualcosa
che non funziona.
La mancanza di cibo colpisce anche il territorio della nostra Diocesi, infatti la
congiuntura economica ha messo in forte crisi il reperimento di cibo per la distribuzione
alimentare (sotto forma di pasti caldi o di pacchi alimentari) per le Caritas della nostra
Diocesi. Più che in passato è richiesto alle Caritas territoriali di farsi carico di ingenti somme
per comprare il cibo, a fronte di sempre meno risorse. La Caritas diocesana, grazie ad un
1
Vedi Art. 1 statuto Caritas “prevalente funzione pedagogica”
Lo scorso 10 dicembre Papa Francesco, in occasione del lancio della campagna internazionale “Una sola famiglia:
cibo per tutti”
3
Fonte: Fao 2013
4 Ibidem
2
2
contributo della Fondazione Manodori, ha attivato il progetto “Fondo Solidarietà
Alimentare” che finanza l’acquisto di beni di prima necessità da parte delle Caritas
parrocchiali. Ma questo progetto non riesce a risolvere del tutto la scarsità di beni
alimentari.
Proponiamo ai bimbi, dopo aver preso coscienza della mancanza di cibo nel
mondo e nelle nostre comunità, di attivarsi in azioni concrete come ad esempio la
raccolta di cibo non deperibile per la Caritas parrocchiale o zonale più vicina.
Come uomini di buona volontà non possiamo rimanere indifferenti di fronte a tutto
questo. Il nostro compito come catechisti ed educatori è impegnativo ma può fare la
differenza per i nostri bambini e ragazzi, può fare la differenza anche per le persone che
ancora oggi soffrono la fame. È necessario informare i più piccoli, incoraggiarne la
partecipazione, far loro comprendere che hanno un importante ruolo da svolgere, per far
sì che un mondo che non conosce fame divenga una realtà. Un mondo in cui possiamo
veramente sentirci come una sola famiglia umana.
Obbiettivi della proposta
Il progetto proposto per l’Avvento 2014 dalla Caritas Diocesana vorrebbe rendere
consapevoli i bambini e i ragazzi che per combattere la fame dobbiamo sentirci una sola
famiglia umana come ci ha chiesto il Papa5. Questo in modo costruttivo, senza turbare la
loro sensibilità, ma anzi facendogli intravedere uno scenario futuro bello, interessante,
affascinante: la terra è un’unica famiglia umana.
Per essere una famiglia dobbiamo quindi:
1) Riallacciare Le Relazioni che caratterizzano una famiglia;
2) Impegnarci a condividere il cibo perché’ tutti possano avere il “pane
quotidiano”.
Per raggiungere questi obbiettivi abbiamo deciso di promuovere una campagna
Tale campagna è stata lanciata da Papa Francesco e assunta anche da Caritas Italiana
e da diverse realtà di ispirazione cattolica, la quale ha fornito numerosi strumenti e sussidi
per poterla concretizzare su tutto il territorio nazionale6.
Proposte e strumenti per animare
Di seguito vi presentiamo alcune proposte\strumenti per riflettere con i bambini sul tema
del cibo e della sua condivisione. Le proposte sono modulabili, ovvero possono essere
svolte anche solo in parte, vi suggeriamo comunque di adattarle seconde le
caratteristiche del vostro gruppo e le risorse della vostra parrocchia.
5
https://www.youtube.com/watch?v=vWo5Ik380i0
Per avere maggiori informazioni e strumenti (filmati, attività, schede..) sulla campagna è possibile consultare il sito:
www.cibopertutti.it
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Avvento Caritas 2014: Scheda “D” per il Catechismo delle elementari di 3a, 4a e 5a
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Proposte per sensibilizzare:
1. Un utile strumento per parlare della condivisione del cibo è il libro: “Un rabbi che
amava i banchetti. L’Eucaristia narrata ai bambini” di Enzo Bianchi, edito da Marietti. Il
libro utilizza il tema del banchetto per spiegare la vita di Gesù e l’Eucaristia. In particolare
ci sembrano efficaci le narrazioni che fa dei seguenti passi del Vangelo:
Gv 2, 1-12 Le nozze di Cana (Il primo banchetto di Gesù)
Mc 2, 13-17 Chiamata di Levi (A tavola con i peccatori …)
Mc 6, 30-44 Prima moltiplicazione dei pani e dei pesci (Un banchetto per il popolo
di Dio …)
Mc 8, 1-10 II moltiplicazione dei pani fuori da Israele, in territorio pagano (Un
banchetto per tutto il mondo)
Potete trovare questi brani sul sito www.caritasreggiana.it
2. Per introdurre il tema della condivisione del cibo vi proponiamo di usare la favola:
“La Minestra Miracolosa”7. Il catechista racconta a bassa voce la fiaba cercando di
suscitare la curiosità dei piccoli ascoltatori in un clima coinvolgente. A questo punto ai
bambini è proposto di provare a vivere la storia da protagonisti. A ciascuno viene
assegnato un ruolo e poi con l’aiuto di costumi e di immagini si mette in scena la fiaba.
Al termine della narrazione bisogna aiutare i bambini e cogliere l’importanza della
condivisione del cibo e dell’aiuto alimentare verso quelle persone che si trovano in
situazione di povertà. Si può chiedere ai bimbi che cosa avrebbero fatto al posto dei
personaggi. Inoltre si può sottolineare il tema della relazione e dell’empatia (mettersi nei
panni di..) verso le persone bisognose e aiutare i bimbi ad affrontare il tema degli
stereotipi verso i poveri.
3. Per approfondire il tema della povertà sul territorio vi suggeriamo di contattare
un operatore del Centro di Ascolto della vostra parrocchia o più vicino per una
testimonianza sulla povertà, sul servizio che svolge e sulle persone che incontra. Inoltre alla
testimonianza potrebbe fare seguito una visita presso il centro di distribuzione alimentare
della Caritas parrocchiale o zonale.
Proposte per rendere i bambini protagonisti:
1. Il lumino e le offerte della 3° domenica di Avvento (per sostenere la Mensa
Caritas)
Come lo scorso anno il lumino sarà il segno tangibile
che il bambino ha partecipato alla campagna,
condividendo qualcosa di suo con gli altri.
Dopo avergli fatto prendere coscienza che nel
mondo c’è chi soffre la fame, ma anche che noi
possiamo fare qualcosa, chiediamo ai bimbi di fare
una piccola rinuncia (un pacchetto di caramelle, un
gioco, alcune figurine, etc. ) per fare un’offerta alla
Mensa Caritas e ricevendo in cambio un lumino (i lumini sono a offerta libera, tenete
presente che un pasto alla Mensa Caritas ha un costo di circa 5€). Spieghiamo bene ai
bambini che quando accenderanno il lumino durante un pasto, il pranzo di Natale o
comunque un pasto in famiglia, potranno pensare alla persona che sta mangiando alla
Mensa Caritas grazie al loro aiuto e alla loro piccola rinuncia.
7Per scaricare il testo della drammatizzazione
https://casalpalocco.wikispaces.com/file/view/La+minestra+miracolosa.pdf
Potete trovare il testo di questa fiaba anche sul sito www.caritasreggiana.it
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I lumini sono prodotti dalla Cooperativa Sociale San Giuseppe (Fosdondo). Abbiamo
cercato di valorizzare non solo la bellezza dell’oggetto, ma anche la bellezza di come
questo oggetto viene costruito. (Vedi scheda di prenotazione lumini)
2. Una “sportina” speciale (per sostenere la Caritas parrocchiale/zonale)
Un’ulteriore attività per rendere i bambini protagonisti potrebbe essere quella di fargli
decorare (con disegni etc..) un sacchetto di carta "riciclabile" oppure una sacca di stoffa
(semmai con il simbolo della campagna, o altro) che poi porteranno a casa per riempirla
di cibo da riportare o a catechismo o in Chiesa. La raccolta delle borsine piene di cibo
non deperibile potrebbe avvenire per esempio durante la S. messa festiva nella
processione offertoriale o ponendo un cesto in fondo alla chiesa in cui riporre i beni
alimentari. (Altre idee nella scheda B della liturgia)
Volendo se i bambini sono disponibili si possono riportare le sportine al centro di
distribuzione e aiutare diventare volontari Caritas per un giorno aiutando a smistare i cibi
portati e a preparare i pacchi alimentari per le famiglie. Per fare questo occorre
contattare il parroco e il referente Caritas con largo anticipo.
PER INFO E CONTATTI
Caritas Diocesana
Andrea Gollini
Tel.:
0522 922520
e-mail [email protected]
Ufficio Catechistico Diocesano
Don Stefano Borghi
Tel.:
333 5457512
e-mail [email protected]
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