La qualità dei batteri e l`importanza di scegliere i batteri giusti
Transcript
La qualità dei batteri e l`importanza di scegliere i batteri giusti
La qualità dei batteri e l’importanza di scegliere i batteri giusti I batteri malolattici in busta, liofilizzati o congelati, sono organismi viventi e devono essere trattati con attenzione per assicurare una fermentazione malolattica ottimale! I batteri sono sensibili alle diverse condizioni di crescita. L’Oenococcus oeni, il batterio responsabile della conversione dell’acido malico in acido lattico, è particolarmente sensibile ai seguenti parametri: pH, alcol, SO2 e temperatura. Ceppi diversi di Oenococcus oeni hanno caratteristiche differenti. Alcuni ceppi sono più tolleranti a condizioni particolari di pH o di gradazione alcolica rispetto ad altri – questo dipende in parte dalle caratteristiche naturali del ceppo, ma ancora di più dal processo produttivo che ha subito - Dovrebbero essere prodotti in modo che la parete cellulare sia in grado di interagire efficacemente con l’ambiente aggressivo del vino. Riuscire a produrre con successo batteri liofilizzati o congelati richiede molta esperienza – il prodotto finito può contenere molte cellule ma se non sono rispettati i giusti parametri produttivi, le cellule possono risultare danneggiate o morte. Pertanto è importante fare la scelta giusta, quando si selezionano i batteri. Si trovano molti prodotti sul mercato, ma come si può determinare il loro livello qualitativo? La qualità della maggior parte dei prodotti disponibili è attualmente determinato dalla conta cellulare, ossia il numero di cellule in ogni busta, ma si tratta di cellule vive e vitali, oppure danneggiate o morte? I prodotti Chr. Hansen della gamma Viniflora non solo vengono testati sulla base della conta cellulare ma anche sulla capacità di queste cellule di convertire l’acido malico in acido lattico. I nostri ricercatori hanno sviluppato grazie ad anni di lavoro, un nuovo metodo che misura la conversione dell’acido malico in acido lattico. Questo metodo denominato “MACC” (Malic Acid Conversion Capacity – Capacità di conversione dell’acido malico) consente per la prima volta al mondo, di controllare il livello qualitativo reale per ogni lotto di prodotto. Tutti i prodotti Viniflora sono quindi testati non solo sulla base del numero di cellule, ma anche per assicurare che queste cellule abbiano il livello di attività desiderato. E’ anche importante tenere a mente che la qualità dei prodotti batterici non toglie il fatto che i limiti naturali dei batteri devono comunque essere rispettati. I grafici qui sotto mostrano le performance di Viniflora oenos e Viniflora CH16 in un vino con gradazione alcolica pari a 14.5%. Viniflora CH16, che è adatto a livelli alcolici fino a 16% è molto più rapido nel degradare l’acido malico rispetto al Viniflora oenos (raccomandato per livelli alcolici fino a 14.5 vol%). 1,E+07 1,5 1,E+06 1,0 1,E+05 1,E+04 0,5 1,E+03 0,0 0 10 20 30 1,00E+08 2 1,00E+07 1,5 1,00E+06 1 1,00E+05 0 1,00E+03 0 Days after inoculation Oenococcus oeni 0,5 1,00E+04 10 30 Days after inoculation Malate Oenococcus oeni Figure 1. 20 Figure 2. Malate Malate (gL -1) 2,0 Log CFU (ml-1) 1,E+08 Inoculation with Viniflora CH16 LS Shiraz 2006, pH 3.45, Total SO2 18 ppm, EtOH 14.5 vol% Malate (gL -1) Log CFU (ml -1) Inoculation with Viniflora oenos LS Shiraz 2006, pH 3.41, Total SO2 21 ppm, EtOH 14.5 vol%