Prefazione - Casa Editrice Ambrosiana
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Prefazione - Casa Editrice Ambrosiana
Prefazione Solo per voi, figli della dottrina e della sapienza, abbiamo scritto quest’opera. Scrutate il libro, raccoglietevi in quella intenzione che abbiamo dispersa e collocata in più luoghi; ciò che abbiamo occultato in un luogo, l’abbiamo manifestato in un altro, affinché possa essere compreso dalla vostra saggezza. H.C.A. VON NETTSHEIM De occulta philosophia Non vi è immagine che voi vediate, che combinandosi dovutamente con le altre, non ci illustri e riveli il mistero del mondo. U. ECO, Il pendolo di Foucault Nessuna strada ha mai condotto nessuna carovana fino a raggiungere il suo miraggio, ma solo i miraggi hanno messo in moto le carovane. H. DESROCHE L’epigrafe di Desroche1 coglie molto bene la funzione esercitata dagli ideali e dalle grandi utopie nel determinare, prima e oltre la ragione (in altre parole la strada della metafora), l’inizio di indicativi processi di creazione. Va infatti affermato, senza tema di retorica, che la presenza dinamica di un elemento di trascendenza, pur sfuggendo a molte analisi, è pur sempre alla base di ogni azione umana in grado di essere incisiva sotto il profilo storico. Vi è insomma nell’uomo una tensione innata ad essere un di più rispetto al dato reale; questa «natura umana» lo pone in una dimensione «di ricerca» e lo predispone a pensare e agire sempre più creativamente. Il non aver sufficientemente riflettuto sulla natura di questo elemento di trascendenza è stata una delle cause più profonde di crisi della cultura occidentale nell’ultimo decennio. Tutto questo specialmente dopo che sono venute meno le ideologie politiche e le convinzioni scientifiche che hanno letteralmente dominato questo secolo breve (breve nel senso che è in qualche modo finito nell’89 con il crollo del Muro di Berlino2). Tutto questo per spiegare il collante che ha riunito i diversi Autori attorno a un progetto ambizioso: fornire le basi teoriche e i presupposti pratici che consentano una visione oltre del massaggio tradizionale estremo-orientale. Interrogarsi sui motivi che ci hanno spinto a scrivere questo libro equivale a interrogarsi sull’origine stessa e sul senso delle creatività. Ora è noto che la creatività non è il risultato di un processo di accumulazione se non in piccola parte e richiede per giunta un livello di motivazione ben più profondo di quello che può scaturire dal senso di appartenenza a un gruppo o a un’organizzazione. Nemmeno le motivazioni che nascono dal forte desiderio di affermazione dell’individuo sono sufficienti a far crescere e a protrarre nel tempo il meccanismo della creatività. La creatività, al contrario, implica un processo di trasmissione e di «non appartenenza», di pluralità di vedute e di lavori «in gruppo», al fine di creare discorsi non solo ampi ma anche «a più voci», capaci di essere compresi dalla maggioranza dei lettori3. Ciò significa che, al di là dei contenuti tecnici, la domanda che serpeggia nel libro è porsi a fondo il problema se esista o meno una sorgente primaria e inesauribile della creati vità umana e come poterla utilizzare all’interno del sistema terapeutico attuale. Il massaggio tradizionale estremo-orientale, sia giapponese che cinese, come l’agopuntura e la moxibustione, è una «metodica esterna», di origine, almeno nelle sue radici, mol- 1. Suggeritaci dall’amico Guido Gallelli, filosofo di grande raffinatezza concettuale. 2. Sabara, A., Diario del XXI secolo, «Rivista d’Abruzzo», 3(LI):171-180, 1999. 3. Di Stanislao, C., In cammino verso il III Millennio, «Riv. It. d’Agopunt.», Editoriale, 97, 2000. VII Prefazione to antica e codificata attraverso integrazioni successive che ne hanno composto, nei vari secoli, la complessa fisionomia attuale. In tutte le tradizioni (araba, cinese, indiana, giapponese), e anche per il modello scientifico attuale, il massaggio svolge un’azione sedativa e piacevole, utile per alleviare la sintomatologia dolorosa e le contratture osteomuscolari e ridurre l’edema4. Le medicine orientali, inoltre, considerano il massaggio in grado di riequilibrare le condizioni psiconeuroimmunoendocri ne individuali, e pertanto lo inseriscono nei trattamenti di varie affezioni quali insonnia, ansia, dispepsie, dismenorrea, cefalea, ecc. Le ricerche scientifiche moderne ritengono il massaggio in generale, e quello tradizionale estremo-orientale in particolare, efficace in corso di borsite, neurite, lombalgia, emiplegia, paraplegia, sclerosi multipla o paralisi cerebrale5. Le basi dell’equilibrio fra lo yin e lo yang possono essere sia espresse in modo semplice, sia sviluppate nella loro complessa e affascinante interezza. Abbiamo optato per la seconda soluzione non già per uno sterile sfoggio di cultura, ma perché crediamo che siano sempre la fisiologia e la fisiopatologia, se ben comprese, a indirizzare ragionate e mature scelte terapeutiche. Comunque, lo scopo degli Autori non è stato solo quello di indicare le basi teoriche e i trattamenti pratici di un gran numero di patologie, ma di fornire una visione unitaria dell’uomo, che scaturisce da un pensiero analogico molto antico ma ancora di grande attualità. L’obiettivo primario, prima che professionale o tecnico, è stato quello di esprimere la costante ricerca di armonia fra microcosmo e macrocosmo, interiorità ed esteriorità, fra l’individuale e il collettivo, da sempre radicata nel mondo orientale. Gli scopi di questa ricerca «sacra» o «tradizionale» sono quelli relativi alla comprensione dell’Uomo e dell’Universo, ovvero dell’Uomo calato nell’Universo, inteso anche in senso trascendentale. ISBN 88-408-1009-9 Se il meglio della cultura occidentale di oggi è espresso nella frase “ogni uomo è uguale a tutti gli altri, uguale ad alcuni altri, diverso dagli altri”6, ci siamo voluti porre il problema teorico ed etico delle diversità fra individui, calato in un contesto che considera tutti i dati tradizionali. Alcune parti risulteranno complesse e per questo tutte sono precedute da sinossi riassuntive semplificate. Comunque abbiamo l’ardire di credere che, letto fino in fondo, il testo fornisca non solo percorsi diagnostici e terapeutici di provata efficacia, ma un modo decisamente nuovo di essere concretamente trascendenti ed efficacemente creativi nella pratica quotidiana. Ricordiamo che già nel titolo del libro “Tradizionale Cinese per lo shiatsu e il tui na” abbiamo voluto sottolineare i due piatti della bilancia. Da un lato la visione unitaria dell’individuo, pur nella sua diversità, dall’altro la «pratica», che sola può essere dimostrativa delle «realtà» presenti nelle basi teoriche. Tuttavia, scopo di questa nostra opera è stato inoltre quello di sottolineare come l’esperienza, per quanto fondamentale per tutti i terapisti, ne rappresenta anche il limite. Dietro l’esperienza si nasconde lo schema, che, per quanto ampio, finisce per essere ripetitivo. Va detto, fuor di ogni retorica, che questa frase «colpisce», più di ogni altro, noi. In ogni caso, questo nostro lavoro speriamo sia nel segno di quella con tinuità e trascendenza che abbiamo indicato come «sostanziali». Un’ultima annotazione: vorremmo che questo libro fosse «vivo», permettendo un continuo legame con il lettore. Per questo abbiamo pensato di effettuare un aggiornamento continuo nell’apposito sito presso la Casa Editrice. Inoltre, pur con alcune limitazioni tecniche, saremo lieti di rispondere alle vostre domande sia teoriche che pratiche. Per far questo alleghiamo un’apposita «cartolina di registrazione» da inviare all’Editore che permetterà di accedere a tutti questi servizi. I curatori Maurizio Corradin, Carlo Di Stanislao, Maurizio Parini 4. Vedi: – Stringa, G., Lezioni di Ortopedia, Porziuncola, Assisi 1978. – Rizzi, R., Fargion, V., Borghini, R., Dizionario di Reumatologia, CEA Casa Editrice Ambrosiana, Milano 1995. 5. AA.VV., Libro Bianco sull’Agopuntura e le altre metodiche terapeutiche estremo-orientali, SIA, Milano 2000. 6. Kluckhon & Murray, Personality in Nature, Society and Culture, 1948. VIII