Slitta la sentenza ai picciotti del clan

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Slitta la sentenza ai picciotti del clan
LA SICILIA
32.
VENERDÌ 16 LUGLIO 2010
SIRACUSA
SENTENZA DEL TRIBUNALE
TERRA BRUCIATA. Ieri altre tre arringhe difensive
Slitta la sentenza
ai picciotti del clan
L’avv. Giancarlo Patti
assolto con formula
ampiamente liberatoria
L’improvviso malore che ha colpito l’avvocato
Sebastiano Troia, ha indotto i giudici del Tribunale penale (presidente, Giovanna Scibilia; a latere, Cosentino e Montoneri) a rinviare al 27 luglio la sentenza nei confronti degli imputati del
processo scarutito dall’operazione antimafia e
antidroga denominata «Terrw Bruciata». Il penalista ha avvertito un malore poco prima che
il Tribunale cominciasse l’udienza, nel corso
della quale egli stesso avrebbe dovuto prendere la parola in difesa di alcuni imputati alla
sbarra. Soccorso dal suo giovane assistente, avvocato Natale Vaccarisi, l’avvocato Troia
Prima che si
è stato accompagnato all’oiniziasse
spedale «Di Maria» di Avola,
dove i medci gli hanno ril’udienza
scontrato dei problemi di nal’avvocato
tura cardiaca e hanno disposto, per motivi precauzionali,
Sebastiano
il suo ricovero in cardiologia.
Troia ha
Nell’aula della Corte d’Assise, dove si è svolta l’udienza
avvertito un
perchè è dotata di apparecmalore di
chiature teniche che consentono agli imputati sottoposti
natura
a regime di 41 bis o sottoposti
cardiaca e ha
a protezione di poter seguire
il processo in videoconferendovuto fare
za, il processo è andato avanricorso alle
ti regolarmente e vi ha preso
parte pure un piccione che ha
cure dei
continuato a svolazzare da un
sanitari
punto all’altro. Ieri hanno illustrato le proprie arringhe difensive gli avvocati Alfio Pennisi in difesa di Sebastiano Cassia, Giambattista Rizza a favore di
Alessio Attanasio e di Francesco Toscano e Tortora per il napoletano Giuseppe Coppola. I tre
penalisti hanno chiesto al collegio giudicante
di non accogliere la richiesta di condanna
avanzata dai Pubblici Ministeri Pasquale Pacifico e Andrea Ursino i quali, concludendo la requisitoria, hanno auspicato la pena di diciotto
anni di reclusione per Alessio Attanasio, a titolo di continuazione con la sentenza del proces-
Per l’avvocato Giancarlo Patti è
arrivato il momento di mandare
agli archivi la brutta vicenda che
lo ha visto contropposto con alcuni operatori della Questura di Siracusa. Il legale, denunciato dai
poliziotti per i reati di resistenza e
violenza ai danni di pubblico ufficiale, è stato assolto con formula
ampiamente liberatoria. La sentenza è stata pronunciata nel primo pomeriggio di ieri dai giudici
del Tribunale penale (presidente,
Giancarlo Cascino; a latere, Simona Ragazzi e Angela Gerardi), che
hanno dichiarato non sussistenti i
reati contestati all’avvocato Giancarlo Patti. Il collegio ha condiviso
integralmente le richieste del
Pubblico Ministero Maurizio Musco che, a conclusione della requisitoria, aveva auspicato l’assoluzione con formula piena dell’avvocato Patti e la trasmissione
al proprio ufficio dei verbali contenenti le dichiarazioni rese da alcuni colleghi del defunto ispettore Maurizio Ganci per intraprendere eventuali iniziative penali
nei loro confronti. Si era associato
alla richiesta del Pubblico Ministero il difensore di Giancarlo Patti, avvocato Ettore Randazzo.
Con questa sentenza cala il sipario su uno spiacevole episodio
che ha visto contrapposti da un lato l’ispettore Ganci, successivamente perito in un incidente stradale, e dall’altro l’avvocato Patti.
Tutto era nato per una non meglio
specificata infrazione al codice
della strada contestata al figlio
dell’avvocato Patti. Il ragazzo, che
si trovava alla guida di uno scooter, venne invitato a seguire l’equipaggio della Volante fino in viale
so «Lybra», la pena di nove anni e sei mesi di reclusione per Sebastiano Cassia, la pena di quindici anni per Toscano, a titolo di continuazione
con la sentenza «Mafia nei cantieri», e quella di
quattordici anni per Giuseppe Coppola, quest’ultimo accusato di narcotraffico a differenza
dei primi tre che debbono rispondere di associazione a delinquere di stampo mafioso. Per
l’avvocato Pennisi «non ci sono le prove che attestano l’affiliazione al clan Bottaro-Attanasio
del mio assistito», per l’avvocato Rizza «non si
possono dare otto anni a titolo di continuazione ad Attanasio e Toscano sol perchè percepiscono uno stipendio e non compiono nessun’altra azione a beneficio del clan», per l’avvocato Tortora «il coinvolgimento di Coppola in
questa vicenda è frutto di errate interpretazioni delle intercettazioni. Non è sua la voce del
Peppe che dialoga con Vincenzo Quadarella e
Fabio Mancarella».
PINO GUASTELLA
ALESSIO ATTANASIO
NUOVA ONORIFICENZA ALL’ISPETTORE SUPERIORE DELLA POLIZIA
A Ronsisvalli la medaglia d’oro
Ancora un riconoscimento per l’ispettore superiore Antonino Ronsisvalli. Il Ministero dell’Interno gli ha concesso la Medaglia d’Oro per alti meriti di servizio, dimostrati nella lunga esperienza di fedele servitore dello Stato. La
decisione di concedere l’alta onorificenza all’ispettore superiore Ronsisvalle è stata deliberata dal Ministero in accoglimento alla proposta del Capo della Polizia, prefetto
Manganelli. L’ispettore Ronsisvalli, da oltre 38 anni nella Polizia di Stato, per tanti anni ha operato negli uffici
della Questura aretusea, svolgendo con grande zelo e professionalità delicati compiti affidatigli dai suoi superiori. Negli anni in cui ha lavorato alla Squadra Mobile, l’ispettore Ronsisvalli, allora semplice poliziotto, si mise in
evidenza in occasione della cattura di Agostino Urso, ’u
prufissuri, che era divenuto una sorta di primula rossa
imprendibile e che si divertiva a prendere in giro gli inve-
stigatori sia della Polizia di Stato che dei Carabinieri che
non l’avevano riconosciuto nonostante gli fossero stati a
stretto contatto di gomito all’interno di alcuni locali pubblici. Urso cercò di forzare il posto di blocco istituito dalla Polizia in via Malta e stava dirigendosi verso il palazzo
della Provincia, ma si trovò la strada sbarrata dall’auto
guidata da Ronsisvalli e si vide costretto ad arrendersi. Da
quel giorno Ronsisvalli ha inanellato una serie interminabile di successi e ha conseguito numerose onorificenze
per meriti di servizio. Dopo aver diretto anche l’ufficio
scorte alla Questura di Siracusa, da alcuni anni a questa
parte Ronsisvalli dirige l’analogo ufficio alla Questura di
Catania, con oltre 150 uomini alle sue dipendenze.
Complimenti all’ispettore superiore per la nuova altissima onorificenza.
P.G.
IL TRIBUNALE
Scala Greca, dove sorge la Questura. Il ragazzo, convinto di non
aver assolutamente commesso alcuna infrazione, suo malgrado, rispettò la consegna ricevuta dai
poliziotti, ma, pensò bene di telefonare al proprio padre che, naturalmente, si premurò di raggiungerlo in Questura, dove non
gli fu consentito di esercitare nè il
suo ruolo di padre nè quello di
avvocato perchè dentro il palazzo
di viale Scala Greca l’avvocato Patti si ritrovò suo malgrado coinvolto in una grottesca e animata
discussione con degli operatori
della Polizia di Stato. Dagli uffici
della Questura l’avvocato uscì
«bastonato» e sanguinante, tant’è
che si vide costretto a ricorrere
alle cure dei sanitari del Pronto
Soccorso. Lui denunciò il Ganci
per lesioni personali, il suo antagonista replicò con la controquerela per violenza e resistenza a
pubblico ufficiale. Tutti gli altri
agenti si sono schierati dalla parte dell’ispettore Ganci, ma la storia vera sui fatti avvenuti in Questura è quella raccontata dall’avvocato Patti.
P.G.
AL DUOMO I FUNERALI DELL’EX PRESIDENTE DEL CONSIGLIO COMUNALE
CONVOCATO STASERA ALLE 19
L’addio della politica a Musumeci
Consiglio provinciale con procedura d’urgenza
per una modifica al piano delle opere pubbliche
La città ha reso ieri l’ultimo saluto a
Giuseppe Musumeci, già presidente
del Consiglio comunale.
I funerali si sono svolti in cattedrale ieri pomeriggio, alla presenza
delle massime autorità cittadine.
Il rito religioso è stato celebrato
dall’arcivescovo, Mons. Salvatore
Pappalardo, che nella sua commossa omelia ha ricordato la figura di
Musumeci, rammentandone le
grandi doti umane.
Proprio quelle che lo avevano
contraddistinto anche nel suo ruolo
istituzionale, condotto con equilibrio e sapienza, e che gli avevano
fatto riconoscere il rispetto di tutti e
di tutte le parti politiche. In catte-
Il Consiglio provinciale, convocato con procedura
d’urgenza, si riunirà oggi alle 19 per apportare una
modifica al piano triennale delle opere pubbliche.
«L’amministrazione - spiega il presidente del
Consesso provinciale, Michele Mangiafico - ha
chiesto che nel piano, (approvato lo scorso 28 giugno) venga inserito un progetto, facente parte della lista, la cui compilazione è propedeutica all’accesso ai finanziamenti Pist (Piani integrati di sviluppo territoriale). Tali fondi comunitari, previsti
nell’ambito dell’asse 6, riguardano lo sviluppo urbano sostenibile. Come previsto dalle disposizioni
comunitarie, per accedere a tali fondi occorreva attivate le coalizioni territoriali tra Enti locali. Nella
nostra realtà, dunque, lo scorso mese di novembre,
sono state costituite la coalizione «Thapsos Megara - Hiblon Tukles», comprendente i comuni della
zona nord , e quella denominata «Neapolis - Eloro»,
drale, ieri, non mancava nessuno:
tutti hanno voluto essere presenti
alle esequie. Lunga la colonna di
volti contriti in attesa di rappresentare il cordoglio alla moglie e alla figlia di Giuseppe Musumeci, affrante dal dolore.
Musumeci era stato eletto nelle
fila dell’Udc e aveva ricoperto il ruolo di presidente del consesso cittadino durante il secondo mandato Bufardeci. Poi la lotta al male incurabile che lo aveva colpito, lo aveva fatto allontanare dalla scena politica.
Dopo quasi tre anni di dura lotta,
un improvvisa e violenta aggressione del male, lo ha fatto spegnere
martedì sera.
inclusiva di Siracusa e dei comuni della zona sud».
Mangiafico, poi, spiega il compito cui è chiamato il Consiglio di stasera. «Con riferimento ai progetti esaminati dalla coalizione Neapolis Eloro - dice - bisogna inserire nel Piano triennale: i lavori di
rifacimento, con criteri di edilizia sostenibile, della copertura al Palazzo degli studi di Siracusa; la
realizzazione, tra i vari istituti di istruzione secondaria, del nodo informativo «Casa delle città», funzionale alla prevista alternanza scuola - lavoro, e in
grado di erogare servizi al cittadino e al turista. Il
termine ultimo per la presentazione del progetto,
che ha un costo complessivo di 1.670.452,64 euro,
è stato fissato al 19 luglio».
Intanto, lunedì prossimo si terrà la conferenza
dei capigruppo, per programmare, le ultime sedute del Consiglio, prima della pausa estiva.
LUCIA CORSALE
Eccovi altri sei «centisti» e alcuni hanno pure la lode
Esami di Stato. Prosegue la nostra lunga carrellata per conoscere più da vicino quanti hanno ottenuto il massimo dei voti alla Maturità
Francesca Sala, III A del liceo classico
Tommaso Gargallo: «Gli esami sono
stati più facili di quanto pensassi, nonostante la tensione e l’ansia. Adesso
so che con un po’ di buona volontà e
di impegno si ottengono i risultati
sperati. Il mio futuro? A settembre mi
aspetta la Bocconi: ho superato infatti i test di ammissione per Giurisprudenza».
Fortunata Ilaqua ha conseguito pure la
lode: «Sono soddisfatta e gratificata
da questo risultato, ma adesso è già
tempo di altre sfide, di decisioni da
prendere. L’esame è già alle spalle:
ora spero di fare una vacanza e riposare, ma prima devo decidere bene il
mio futuro. Mi iscriverò a Giurisprudenza, ma non so ancora se a Catania
o altrove».
Roberto Sarta, V C, Informatica, all’Enrico Fermi: «Il mio futuro lo baserò sugli
studi di Legge. Voglio entrare in polizia
e poi fare carriera sulla base dei miei
studi. Spero di riuscirci. Per adesso solo mare e vacanza. Ho fatto gli orali venerdì 2 e da quel momento mi dedico
solo al mare e alla palestra. Abito a
Cassibile, il mare ce l’ho dietro le spalle».
Shadia Awad, III A Liceo Gargallo, ha preso 100 e lode: «Ero molto ansiosa per
questi esami. Ma a ripensarci non sono
stati poi così difficili. Questo liceo è
stato fondamentale per me: mi ha insegnato tanto. I miei docenti mi hanno
sempre sostenuta e incoraggiata. Mi
mancherà tanto la mia III A. Il futuro?
Un po’ mi spaventa. Credo che farò
Giurisprudenza».
Federica Alessi, III D liceo Gargallo: «Ho
saputo i risultati mentre ero in vacanza. Insieme con alcuni compagni di
classe sono partita appena finito l’orale: una vacanza meritata dopo studi
stressanti. Ora sono gli ultimi giorni di
relax. Lunedì cominciano i corsi di preparazione ai test d’ingresso all’Università: spero di fare Medicina al San Raffaele, a Milano».
Daria D’amico, V B, liceo polivalente
Quintiliano, indirizzo Linguistico: «In
questo momento sono ad Aosta. Mi
sono appena iscritta all’Università qui:
facoltà di Lingue per l’impresa del turismo. Niente vacanze, quindi, per ora.
Ma adesso torno a Siracusa e potrò
pensare alla vacanza: ho previsto un
viaggio in Germania».
Interviste, Massimiliano Torneo