Incontri che cambiano il mondo

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Incontri che cambiano il mondo
Numero III
Ottobre 2009
Incontri che cambiano il mondo
Newsletter quadrimestrale per gli amici di Intercultura
SOMMARIO
Le borse di studio e il
bando di concorso
2009-2010
Anche quest’anno molti
enti e aziende mettono a
disposizione centinaia di
borse di studio per i figli
di dipendenti, clienti o
residenti nella propria
zona. Tra questi troviamo:
Alenia Aeronautica, Ali
Group, Allianz, Banca
Popolare di Bergamo,
Banca Popolare di Verona - S.Geminiano e
S.Prospero, Banco di
Credito Azzoaglio, Barilla,
BMT Appalti, Cariparma,
Fondaz. Cassa di Risparmio di Padova e Rovigo,
Chiesi Farmaceutici, Deutsche Bank, Ente Fondaz.
Cassa di Firenze, Fondaz. Banco di Sardegna,
Fondaz. Cassa di Risparmio di Cesena, Fondaz.
Cassa di Risparmio di
Gorizia, Fondaz. CRT,
Fondaz. Cassa di Risparmio di Trento e Rovereto,
Fondaz. Cassa di Risparmio di Padova e Rovigo,
Fondaz. Italcementi, Fondaz. Varrone, Gruppo
Ferrero, Intesa Sanpaolo,
Micron Technology Foundation, Telecom Italia,
Regione Campania, Regione Valle d’Aosta, Tenaris Dalmine, Telespazio
s.p.a., Thales Alenia
Space, Unione Industriali
di Como.
L’elenco completo e le
modalità di partecipazione
e assegnazione di ogni
specifica borsa si trovano
su www.intercultura.it/
Borse-di-studio-offerteda-sponsor-/
.
Una borsa di studio per Intercultura
...e perché no?
Avete mai pensato che
l’azienda o l’ente per cui
lavorate potrebbe mettere
a disposizione una Borsa di
studio per partecipare ad
un programma Intercultura? Sono infatti sempre di
più le banche, le fondazioni
e gli enti che decidono di
investire nella formazione
e nel futuro dei giovani, sia
che essi siano figli di dipendenti o clienti, sia che risiedano in un determinato
territorio. La domanda è:
perché mai un’azienda o
un ente dovrebbe mettere
a disposizione delle risorse
economiche per questo,
proprio in un periodo di
forte crisi economica? Una
delle risposte sta proprio
nella (legittima) domanda.
Perché investire nella formazione è un modo per
mettere in luce la voglia
delle imprese e degli enti
di guardare al futuro con
ottimismo, investendo sulla
risorsa (anche in termini economici) più importante che
abbiamo: i nostri giovani.
Molte ricerche dimostrano
che affrontare un’esperienza
così nuova e impegnativa
come un periodo all’estero,
in un’età così giovane, possa
rendere gli adulti di domani
in grado di affrontare con
maggiore serenità le sfide del
mondo lavorativo e non solo.
Sono molti gli sponsor che
negli scorsi anni hanno fatto
questo investimento e non se
ne sono pentiti, tanto da
ripetere l’esperienza per più
anni
di
seguito.
Se la vostra azienda vuole
sapere come contribuire al
progetto educativo di Intercultura potete chiedere maggiori informazioni a
[email protected]
Foto a tavola… non siamo sazi
Come lo scorso luglio,
siamo sempre alla ricerca
di “ritratti di famiglia” scattati a tavola, assieme agli
studenti stranieri ospitati
da famiglie italiane.
Le immagini che ci sono
arrivate sino ad oggi sono
davvero simpatiche e un
grazie sincero a caloroso
va a quanti hanno voluto
condividere questi scatti
con noi.
Ma… non siamo ancora
sazi delle vostre immagini!
Ovviamente vorremmo
riceverne molte altre perché vorremmo condividere questi momenti speciali
pubblicandoli sul nostro sito.
Ma vi anticipiamo qualcosa in
più. Infatti i ritratti delle vostre famiglie interculturali
riprese nei momenti allegri
della convivialità mangereccia
saranno i tratti distintivi di un
evento che Intercultura vorrebbe organizzare nei prossimi mesi. Nel prossimo numero di Incontri che cambiano il
mondo il mistero sarà del tutto svelato! Intanto, se avete
ospitato o state ospitando
uno studente, inviate le vostre foto a tavola all’indirizzo:
[email protected]
In Fermento
2
Scuola, internazionalità e diversità
3
Notizie dal mondo
AFS
4
La punta dell’Iceberg
5
Lontano da qui
Vicino a noi: Brasile
6
Pagina 2
In Fermento: cosa si muove nel mondo Intercultura
INCONTRI IN CITTA’
Ottobre e novembre 2009, tutta Italia.
Durante il mese di ottobre e novembre i volontari dei Centri Locali di Intercultura di tutta Italia organizzano incontri
aperti a studenti, genitori, insegnanti e a chiunque sia interessato ad avere maggiori informazioni sui programmi di Intercultura e le borse di studio. Da Roma a La Spezia, da Trani a
Milano, da Palermo ad Aosta, si avrà la possibilità di conoscere di persona l’operato dei volontari e le nuove opportunità
per il 2009-10. Consulta il calendario degli incontri sul sito di
Intercultura
PRESENTAZIONE
5 novembre, Milano.
Verrà presentato presso la sede dell’associazione “Chiamamilano” in Largo Corsia dei
Servi 11, il romanzo a fumetti “Ciao mamma, vado in Cina” della sociologa Marianella
Sclavi.
Il volume, con illustrazioni di Daniel Albertelli e introduzione di Roberto Ruffino, è un
racconto polifonico a fumetti di 4 ragazzi italiani che vivono l’esperienza di un anno in
Cina e di un loro coetaneo cinese che vive un’esperienza analoga in Italia.
Oltre all’autrice saranno presenti alcuni dei protagonisti delle storie raccontate nel libro.
Per acquistare il libro www.ipocpress.it.
NUOVI ARRIVI
Tra dicembre e gennaio arriveranno in Italia 200 studenti,
metà dei quali si fermeranno nel nostro Paese per sei mesi, l’altra
metà per due.
Si tratta di una splendida occasione per accogliere uno studente,
per un periodo meno impegnativo di un anno ma che potrà dare
tantissime soddisfazioni e bei ricordi!
Chi è interessato può rivolgersi a Diana
([email protected]) o consultare la
Aggiungi un posto a tavola del sito di Intercultura.
FIERA
Genova, 11-12-13 novembre
Anche quest’anno Genova accoglie la fiera ABCD Salone Italiano
dell’Educazione, dedicata al mondo della scuola e della formazione.
Anche quest’anno Intercultura sarà presente con i volontari del
Centro Locale di Genova. In questa sede Intercultura organizza l’11
novembre alle 16.30, un workshop per insegnanti sull’utilizzo del
sito dell’Osservatorio Nazionale sull’internazionalizzazione delle
Scuole e Mobilità Studentesca (www.scuoleinternazionali.org).
Per maggiori info scrivere a [email protected]
Maratea
sezione
Internazionalizzazione delle scuole:
un Osservatorio fotografa la situazione in Italia
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Il 7 settembre 2009 nella cornice della Sala delle Conferenze della Camera dei
Deputati a Roma, la Fondazione Intercultura ha presentato l’Osservatorio Nazionale sull’internazionalizzazione delle scuole e la mobilità studentesca, il quale
si propone di documentare quanto avviene in Italia in questo settore e di stimolare l'apertura delle scuole all'Europa e al resto del mondo.
In questa occasione sono stati illustrati i risultati della ricerca sul livello di Internazionalizzazione delle scuole, primo atto del neonato Osservatorio, condotta in
collaborazione con Ipsos Public Affairs.
Le scuole superiori italiane preparano i
nostri giovani ad affrontare un mondo
sempre più globalizzato? Le scuole dei
nostri figli sono in grado di dar loro
una preparazione linguistica e interculturale adeguata alle esigenze non solo
del mercato del lavoro ma soprattutto
del mondo moderno? A detta di 402
dirigenti scolastici di tutta Italia non
abbastanza. Infatti, su un indice di internazionalizzazione che va da 0 (minimo)
a 100 (massimo), basato su criteri che
comprendono dall’insegnamento linguistico alla partecipazione a programmi
internazionali, dai programmi individuali
all’estero alla presenza di studenti immigrati ecc., il 49% degli istituti si piazza
al di sotto della soglia de 35/100. Solo
un risicato 2% di scuole hanno la soddisfazione di potersi definire internazio-
nalizzate avendo un indice di 80/100.
Quali sono le cause di questo insuccesso? Sono diverse, a dire il vero. Come
riportato sul sito dell’Osservatorio,
molti presidi giudicano inadeguati o comunque incompatibili i programmi europei con le finalità didattiche delle loro
scuole. Per molti altri invece, sono gli
insegnanti a non essere partecipi a sufficienza ai progetti. I
tempi stretti nel seguire i programmi ministeriali, la mancanza di informazioni e di
fondi fanno il resto. Il cammino sembra lungo, ma il neonato Osservatorio serve anche
come prezioso aiuto sulla
lunga via dell’internazionalizzazione.
Se sei un insegnante o un dirigente scolastico,
valuta il livello di internazionalizzazione della
tua scuola dal sito scuoleinternazionali.org
dal quale è possibile anche leggere i risultati
completi della ricerca.
L’altro tra noi.
La percezione dei confini da parte degli adolescenti italiani
Il 23 settembre 2009 presso l’Aula Magna dell’Università di Reggio Emilia, sono
stati presentati i risultati della ricerca “L’altro/a tra noi” – La percezione dei
confini da parte delle e degli adolescenti italiani, promossa dalla Fondazione
Intercultura con il sostegno della Fondazione Monte dei Paschi di Siena e realizzata da ricercatori delle Università di Padova, Verona, Milano, Siena e Bari.
Lo studio ha approfondito l'atteggiamento dei giovani italiani verso chi viene
percepito come "diverso": dai Rom agli immigrati che professano religioni diverse; dagli omosessuali ai portatori di handicap. Un lavoro durato mesi che ha
coinvolto 1.432 studenti di 8 province italiane.
Cosa vuol dire, per i nostri figli e i nostri studenti, essere diverso? E come è
percepita la diversità tra le fasce giovanili? Tra i dati emersi dalla ricerca risulta che i giovani sono disinformati relativamente alla presenza di immigrati, che
tendono a sovrastimare. La loro presenza viene schiacciata sulla funzione
lavorativa. Tendono ad accentuare la
distanza da alcuni gruppi “diversi”, quali
i rom, musulmani e cinesi e considerano uno svantaggio sociale essere rom
(secondo l’81% degli intervistati), disabile (secondo il 90%), omosessuale
(secondo il 74%), e di diversa origine
etnica (secondo il 55% ). I motivi di
simili fattori percettivi emersi dalla ri-
cerca sono da cercare in vari ambiti;
dalla formazione scolastica, non sempre adeguata a fare chiarezza su temi
quali il confronto con la “diversità” Puoi leggere o scaricare la sintesi o la ricerca
anzi, tendente talvolta a eluderli, all’in- completa in formato pdf dal sito della
formazione mediatica. Si afferma sem- Fondazione Intercultura
pre di più quindi la necessità di
strutturare un percorso di apprendimento e di educazione
interculturale nelle strutture di
formazione, che riesca a raccogliere la dimensione transculturale del sapere. Si afferma
la necessità di dare ai giovani
una raffigurazione meno statica
della cultura e della stessa identità.
“...gli
“...gli altri
altri che
che fanno?”
fanno?”
Brevi
Brevi notizie
notizie da
da tutto
tutto ilil mondo
mondo AFS
AFS
In Serbia
Ri-orientamento…
Giornata Europea
del Dialogo Interculturale:
Racconto in immagini
70 eventi in tutta Italia hanno coronato, lo scorso 24 settembre, la
seconda giornata europea del
dialogo interculturale. Come è
andata? Ve lo raccontiamo con
alcune immagini.
prima della partenza!
Interkultur Serbia è una realtà giovane
nel panorama degli scambi internazionali AFS. Ma l’entusiasmo e la preparazione dei volontari consente quest’anno a sette studenti di andare a studiare
all’estero (una di loro è in Italia, ospitata a Legnano grazie ad una borsa di
studio Intesa Sanpaolo). Vi regaliamo
un’ immagine dal loro campo di orientamento prima della partenza per le
loro destinazioni. Auguri a Interkultur
Serbia e ai 7 studenti partiti quest’anno!
Fausto Bertinotti ha preso
parte all’evento
che si è tenuto
a Roma, sulla
“Filosofia dell’inclusione nel
rispetto delle
diversità”.
In Venezuela
Fiabe Interculturali
con i cuccioli della
scuola materna
I Circolo di Cuneo.
Dal 1 al 4 ottobre gli studenti da poco
arrivati in Venezuela per un programma
annuale sono stati accolti con attività
speciali: oltre all’orientamento si sono
inserite nel programma divertenti attività
“alternative” come mungitura delle mucche e rampicate! Quale delle tre attività
sarà
stata
più
faticosa?
Speriamo che la loro esperienza sia ricca
e divertente come lo è stato il benvenuto!
A Bergamo un
incontro con
Marianella Sclavi,
autrice del libro
“Ciao mamma
vado in Cina”,
organizzato dall’ufficio Scolastico
Provinciale e il
CRTDrils.
Un ponte verso il
mondo, tavola
rotonda a Bari.
Dialogo e solidarietà al teatro comunale di Terralba
Campo di orientamento…
bucolico!
In Francia
Studenti in movimento …
per la mobilità!
Si chiama Bouje-toi, pur la mobilité l’iniziativa organizzata da AFS France che lo scorso 3 ottobre ha portato volontari e studenti di tutto il mondo a ballare nelle
strade di Montmartre, al ritmo di musica
di tutto il mondo. L’iniziativa è volta a
sensibilizzare le istituzioni francesi verso
il tema della mobilità studentesca ed accompagna una petizione che verrà presentata al governo il prossimo 9 maggio,
giornata
dell’Europa.
Maggiori dettagli sulla petizione sul sito di
AFS France.
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Quanto conosci le altre culture?
Mettiti alla prova con “La punta dell’Iceberg”
Lo scorso 24 settembre, in occasione della Giornata Europea del Dialogo Interculturale, Intercultura ha deciso di fare a tutti un regalo. È infatti sulla home page del nostro sito il gioco La Punta dell’Iceberg, creato per condividere con tutti, in modo divertente, la bellezza delle diversità culturali. Si tratta di una serie di domande di vario
tipo relative a usi e costumi di altri Paesi… e del nostro.
È possibile giocare da soli e sfidare se stessi e la propria conoscenza del mondo e degli
altri popoli, ma è anche divertente (forse molto di più) organizzare delle piccole sfide
tra i membri della propria famiglia, tra colleghi o amici.
Giocate, pubblicate il gioco sul vostro profilo di Facebook assieme al vostro punteggio
e sfidate i vostri contatti... Chi sarà il più bravo?
Hai idea del criterio con cui si decidono i numeri di telefono in Cina?
Sapresti cosa non fare mai per non
indisporre un quieto e amichevole
tailandese?
E ancora, sapresti qual è il giusto modo per offrire un regalo a una persona
di una cultura molto diversa dalla tua?
E soprattutto, dopo aver risposto a
queste domande, correttamente o
meno, sei in grado di chiederti perché
un popolo vive un tradizione in un
modo diverso da un altro?
Proprio intorno a queste domande è
nato il gioco “La punta dell’Iceberg”.
Il motivo del titolo non è difficile da
intuire; tutti noi viviamo ogni giorno
una serie di piccoli riti e consuetudini,
che diamo per scontate e che ci sembrano normali. Ma dietro ad ognuna di
queste normalità si cela una storia,
lunga e speciale. Ogni aspetto esteriore del nostro vissuto e del vissuto di
altre culture è come la punta di un
iceberg, sotto la quale si nasconde una
parte più imponente, che sorregge
tutto il resto: la nostra storia e la storia degli altri.
Giocando si potrà imparare qualcosa
di interessante sulle altre culture ma
anche molti aneddoti interessanti sulla
cultura italiana, come il motivo per cui
si dice “pagare alla romana” o perché
le spose si vestono di bianco o ancora,
perché i crisantemi sono considerati
fiori da portare solo in omaggio ai
morti.
La sfida quindi non è solo volta a sape-
re e scoprire qualcosa in più sulle tantissime persone di altre culture che
incontriamo all’estero e in Italia, ma
anche a capire cosa si nasconde dietro
agli aspetti più quotidiani del nostro
vivere, sorretti da secoli di storia, di
flussi culturali e di incontri interculturali.
Sarà divertente capire che anche noi
stessi siamo parte della punta dell’iceberg culturale. Sotto di noi e del nostro modo di essere ci sono le storie
di popoli, civiltà, persone che si sono
incontrate, hanno scambiato le loro
esperienze ed hanno fuso le loro vite
in ciò che noi oggi chiamiamo “nostra
identità” e “nostra cultura”.
Quelli che verranno dopo di noi fra
cento o mille anni saranno la nuova
punta, e noi saremo per loro ciò che
sta sotto il loro iceberg.
Proprio come è sempre accaduto nel
corso della storia delle civiltà umane,
fonderemo il nostro modo di essere
con quello dei popoli che incontriamo
e con cui condividiamo molto di più di
un lavoro, una costituzione, un territorio. In questi anni di cambiamenti e
comunicazioni accelerate stiamo condividendo con un numero sempre
maggiore di culture quella che sarà la
cultura e l’identità degli uomini e donne di domani.
Scoprire, anche attraverso un gioco, il
fascino della quotidianità di culture
lontane (ma anche della nostra), può
dare un’idea, in prospettiva, di quanto
ogni individuo possa arricchirsi attraverso l’incontro con gli altri.
INOLTRE…
La punta dell’Iceberg è scaricabile gratuitamente come applicazione per iphone direttamente dall’Application store di Apple!
È’ possibile regalare il gioco inviandolo via e-mail a un amico, ma potete anche scaricarlo in versione Windows e Macintosh.
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5
Lontano da qui
(In Brasile)
Federica ci saluta dalla
riva del fiume Iguacu, assieme ai suoi amici brasiliani.
Vicino a noi
(dal Brasile)
Mayumi, ospite della famiglia
Cafaro, impara a sbucciare le
castagne assieme alla mamma italiana.
Zhuo Hongyu, detta
Richo, sorride all’obiettivo assieme alle sue
sorelline ospitanti di
Rivoli.
Intercultura Onlus, Via Gracco del Secco, 100 53034 Colle val d’Elsa (SI)
Redazione a cura di: Sabrina Barbante
Intercultura - comunicazione e sviluppo, Corso Magenta, 56, 20123 Milano [email protected]
www.intercultura.it