ST# Raccomandazioni sul come procedere in caso di smog invernale

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ST# Raccomandazioni sul come procedere in caso di smog invernale
Raccomandazioni
sul come procedere in caso di smog invernale
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S
T
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del 30 novembre 1987
Prefazione
In inverno si vetrificano sporadicamente delle condizioni atmosferiche stagnanti (fenomeni di inversione termica). Durante tali fenomeni d'inversione i gas di scarico dei riscaldamenti,
dell'industria e del traffico si accumulano negli strati atmosferici più vicini al suolo. Specialmente negli agglomerati urbani possono così formarsi, nel giro di pochi giorni, concentrazioni di sostanze inquinanti che superano di più volte il valore
limite d'immissione su 24 ore fissato nell'ordinanza contro 1'
inquinamento atmosferico e che mettono in pericolo la salute di
determinate categorie di persone particolarmente sensibili, come
i bambini, gli ammalati e gli anziani. Simili manifestazioni di
smog invernale sono state riscontrate anche in Svizzera in diverse grandi città.
La legge federale sulla protezione dell'ambiente (LPA) autorizza
e obbliga le autorità esecutive a prendere i provvedimenti necessari per affrontare efficacemente tali situazioni di smog.
Tuttavia la LPA non specifica quali siano le condizioni per dichiarare lo stato di smog: l'articolo 16 capoverso 4 della LPA
si limita a stabilire l'obbligo delle autorità di intervenire
"in casi urgenti". Lo stesso dicasi per l'articolo 3 capoverso 6
della legge federale sulla circolazione stradale (LCS), che autorizza la polizia a prendere "in casi speciali" i provvedimenti
necessari. Anche i provvedimenti d'intervento sono descritti
nella LPA in modo sommario: le autorità sono tenute ad ordinare
i necessari risanamenti; inoltre si specifica che, "se necessario", esse possono decretare la chiusura dell'impianto. È quindi
opportuno, se si tiene conto delle esigenze esecutive, meglio
specificare le disposizioni sopra citate della LPA e LCS.
Diversi Cantoni e la Conferenza dei direttori sanitari svizzeri
hanno rivolto al Dipartimento federale dell'interno formale richiesta affinchè presenti tempestivamente, già per l'inverno
1987/88, uno strumento interpretativo al riguardo. Le presenti
raccomandazioni sono appunto concepite per esaudire tale desiderio. Esse tengono conto dei principi elaborati dalla Commissione
federale d'igiene "dell'aria su incarico del Dipartimento federale dell'interno.
179
E stata scelta la forma delle raccomandazioni per garantire alle autorità esecutive la necessaria libertà d'azione. Soprattutto in funzione dei provvedimenti che dovranno essere presi un
tale margine di manovra - almeno nella situazione attuale in cui
mancano le esperienze dirette - ci sembra ser.z 'altro opportuno
poiché la giusta procedura in caso di smog dipende essenzialmente dalle condizioni locali o regionali.
Con le presenti raccomandazioni il Consiglio federale si propone
di informare le autorità esecutive su come, a suo avviso, si
debbano interpretare ed applicare le disposizioni della LPA concernenti la protezione contro le immissioni eccessive. Concepite
come chiave di lettura, le presenti raccomandazioni non intendono determinare innanzitutto un'applicazione schematica ed uniforme delle disposizioni legali, ma bensì consentire che si tenga conto delle circostanze locali o regionali proprie ad ogni
singolo caso.
Le presenti raccomandazioni si fondano sulla funzione di sorveglianza attribuita alla Confederazione dall'articolo 38 capoverso 1 della LPA e sulla competenza del Consiglio federale di emanare disposizioni esecutive in materia di protezione dell'ambiente (art. 38, cpv. 1). La facoltà di emanare ordinanze include notoriamente quella di emanare direttive o raccomandazioni
(Imboden/Rhinow, Schweiz. Verwaltungsrechtssprechung 1976, p. 48
segg. p. 53 conc. una circolare all'attenzione dei Cantoni; Manfrini Pierre-Louis, Nature et effets juridiques des ordonnances
administratives, Diss. Genève 1978, p. 85 segg.; Müller Georg,
Inhalt und Formen der Rechtsetzung als Problem der demokratischen Kompetenzordnung, Basel 1979, p. 206; sentenza del Tribunale federale 98 la 519 e 102 la 67). In quanto ordinanze amministrative, le raccomandazioni sono dirette esclusivamente alle
autorità e non sono dunque vincolanti per terzi. Le autorità
competenti se ne serviranno tuttavia per le loro decisioni, sempre che le circostanze particolari della fattispecie non giustifichino una deroga. In tal senso esse giovano ad un'applicazione
unitaria del diritto (Müller, supra p. 105, Steinlin Christoph,
Eidgenössische und kantonale Raumplanungskompetenzen, Diss. Zürich 1978, p. 374; cfr. anche sentenza TF 107 Ib 125 segg.).
180
Raccomandazioni
sul come procedere in caso di smog invernale
del 30 novembre 1987
// Consiglio federale svizzero,
visti gli articoli 39 capoverso 1 e 38 capoverso 1 della legge federale del 7 ottobre 1983" sulla protezione dell'ambiente (LPA),
emana le raccomandazioni seguenti:
11
Valutazione delle situazioni di smog invernale
Teoricamente una valutazione delle situazioni di smog invernale
dovrebbe avvenire in base al carico totale delle sostanze inquinanti l'atmosfera. Tuttavia, siccome le misurazioni delle sostanze inquinanti l'atmosfera mostrano che durante un periodo di
smog invernale generalmente aumentano tanto il carico dovuto all'anidride solforosa che quelli dovuti alla polvere in sospensione, all'ossido di azoto, al monossido di carbonio e agli idrocarburi, è senz'altro ammissibile e, ai fini di una più semplice esecuzione, certamente più opportuno che una valutazione
eseguita allo scopo di fornire prescrizioni e raccomandazioni si
basi essenzialmente sui risultati delle misurazioni di una sola
sostanza di riferimento caratteristica. L'anidride solforosa,
già misurata in modo continuo nella maggior parte delle città,
si presta ottimamente a tale scopo. Occorre nondimeno accertarsi
che tali misurazioni forniscano effettivamente un quadro rappresentativo dell'inquinamento dell'area in questione.
Diventa opportuno prendere provvedimenti speciali qualora la
concentrazione di anidride solforosa (SO.) superi considerevolmente il valore limite d'immissione su 24 ore stabilito dall'ordinanza contro l'inquinamento atmosferico (OIAt), esista una
situazione di inversione termica e le previsioni meteorologiche
non lascino prevedere alcun cambiamento.
» RS 814.01
181
Il valore limite è considerevolmente superato quando:
•
la concentrazione di SO2 raggiunge o supera il doppio del
valore limite d'immissione su 24 ore stabilito dall'OIAt.
Inoltre deve essere soddisfatto il criterio meteorologico seguente:
•
deve esserci una situazione d'inversione termica e, in base
alle previsioni meteorologiche dei servizi specializzati, si
deve supporre che la situazione di stagnazione perduri per
almeno altre 24 ore.
12
Provvedimenti
raccomandati
In caso di smog invernale si raccomanda ai Cantoni e ai Comuni
di intervenire adottando provvedimenti a due livelli:
121 Provvedimenti presi dalle autorità
In caso di smog invernale le immissioni elevate vanno evitate
prendendo dei provvedimenti alla fonte. Il che presuppone la conoscenza della situazione relativa alle emissioni locali. La
maggior parte delle amministrazioni cittadine dispone già delle
tavole sinottiche o catasti delle emissioni. Si raccomanda quindi di applicare alle principali fonti d'emissione i seguenti
provvedimenti, ritenuti efficaci per ridurre il carico inquinante totale:
- negli impianti industriali e artigianali sostituzione nel più
breve termine dell'olio da riscaldamento "pesante" con combustibili a più debole tenore di zolfo, per ridurre le emissioni, in particolare quelle di S0_;
- limitazione temporanea e locale del traffico motorizzato privato negli agglomerati urbani, per ridurre le emissioni, in
particolare quelle di NO ;
- limitazione temporanea dell'attività degli impianti stazionari
che producono forti emissioni di SO2 e/o NO...
182
I Cantoni e i Comuni sono naturalmente liberi di ordinare altri
provvedimenti ritenuti opportuni per il loro territorio.
A livello locale e regionale i provvedimenti devono essere preparati in modo da poter essere applicati senza indugio, non appena si presenti una situazione di smog invernale.
Per far ciò, il Consiglio federale raccomanda alle autorità esecutive cantonali una procedura in due tappe :
- in una prima tappa ( "allarme* ) le autorità sono chiamate ad
agire già ai primi sintomi di smog, per impedire un ulteriore
aumento del carico inquinante.
La Confederazione raccomanda ai Cantoni di procedere mediante
appelli a limitazioni volontarie (per esempio diminuire la
temperatura nelle abitazioni, limitare il traffico motorizzato
privato) non appena la sostanza di riferimento SO- raggiunga
o superi una concentrazione media giornaliera corrispondente
al doppio del valore limite stabilito dall'OIA, cioè 200 ug/m
(microgrammi per metro cubo d'aria) e la situazione d'inversione termica, fenomeno all'origine della formazione di smog,
sia destinata a permanere secondo le previsioni meteorologiche.
- Se nonostante tali misure il carico totale degli inquinanti
continua ad aumentare e l'anidride solforosa raggiunge o supera valori medi di 350 Mg/m , la Confederazione raccomanda ai
Cantoni, ed è la seconda tappa ("intervento"), di ordinare
provvedimenti destinati a stabilizzare il carico inquinante
l'aria. Si può trattare di provvedimenti che non richiedono un
grande dispendio di mezzi (per esempio sostituire l'olio da
riscaldamento "pesante" con combustibili a più basso tenore di
zolfo). Oppure possono essere necessari interventi più drastici come la limitazione temporanea dell'attività degli impianti
stazionari che producono forti emissioni di sostanze inquinanti o limitazioni temporanee e locali del traffico motorizzato
privato.
183
I provvedimenti ordinati saranno ugualmente revocati in modo
scaglionato quando le immissioni della sostanza di riferimento
SO. diventano inferiori, per almeno un giorno, ai valori d'intervento o d'allarme e se le previsioni meteorologiche permettono di pensare che non ci sarà un nuovo aumento del carico inquinante immediatamente dopo la revoca dei provvedimenti.
122 Raccomandazioni alla popolazione
Non appena il valore d'allarme (cifra 121) è raggiunto o superato, a titolo preventivo, le autorità attireranno l'attenzione
della popolazione e in particolare quella delle persone più vulnerabili (bambini, anziani, asmatici, coloro che sono affetti da
malattie polmonari, cardiache o circolatorie) sul fatto che è
possibile ridurre gli effetti dello smog comportandosi in modo
corretto:
- se possibile, gli asmatici e coloro che sono affetti da malattie polmonari eviteranno di stare all'aperto e rinunceranno a
svolgere attività che richiedono sforzi intensi;
- se possibile, i bambini eviteranno di stare all'aperto;
- negli allenamenti sportivi svolti all'aperto si eviteranno gli
sforzi fisici particolarmente intensi (per esempio "jogging"
praticato in modo intensivo);
- si ricorda inoltre che gli asmatici, coloro che sono affetti
da malattie polmonari e i bambini non dovrebbero rimanere in
ambienti chiusi nei quali si fuma.
Si consiglia di redigere in anticipo il testo delle presenti
raccomandazioni in modo da poterle pubblicare e consegnare ai
media non appena la situazione lo esiga.
Le raccomandazioni saranno revocate quando le immissioni della
sostanza di riferimento S02 diventano inferiori, per almeno un
giorno, al valore d'allarme e se le previsioni meteorologiche
sono favorevoli.
La tabella 1 fornisce un compendio delle raccomandazioni da seguire in caso di smog invernale.
184
Tabella 1 : Raccomandazioni alle autorità cantonali e cittadine/comunali in caso di smog invernale
Valori d'immissione della
sostanza di riferimento
S02(media su 24 ore)
Provvedimenti atti a limitare
le emissioni
Protezione contro l'esposizione
Valore limite d'immissione: Piano dei provvedimenti contro le imNessuna raccomandazione particolare
100 jjg/m
missioni giusta gli art. 31-3* OIAt
Livello d'allarme:
Appelli a limitazioni volontarie, p.es. Comportamento raccomandato per le persone par-
200 jug/m
ridurre la temperatura nei locali o
ticolarmente sensibili:
il traffico motorizzato privato.
- se possibile, gli asmatici e le persone affette da malattie polmonari eviteranno di stare
Livello d'intervento:
350 fig/mJ
- Ordinare provvedimenti che non richiedono un grande dispendio di mezzi, p.es. sostituire l'olio da riscaldamento "pesante" con combustibili a più basso tenore di zolfo o
misure per limitare il traffico.
- Ordinare misure più drastiche: divie-
all'aperto e rinunceranno a sforzi intensi;
- se possibile, i bambini eviteranno di stare
ali'aperto;
- negli allenamenti sportivi svolti all'aperto
si eviteranno gli sforzi fisici particolarmente intensi (per esempio "jogging" praticato in
in modo intensivo);
to totale o parziale di circolare o
- si ricorda inoltre che gli asmatici, coloro
limitazione dell'attività degli im-
che sono affetti da malattie polmonari e i
pianti stazionar!'.
bambini non dovrebbero rimanere in ambienti
chiusi nei quali si fuma.
Osservazione: OIAt = Ordinanza contro l'inquinamento atmosferico
CHIARIMENTI SULLE RACCOMANDAZIONI
21
Situazione iniziale
In molti luoghi del nostro Paese i valori limite d'immissione
stabiliti nell'ordinanza contro l'inquinamento atmosferico (OIAt)
sono superati. Detta ordinanza, entrata in vigore il 1° marzo
1986, si prefigge di eliminare, a medio termine, le immissioni
eccessive per l'uomo e per l'ambiente [1]. Ai Cantoni è stato
fissato un termine di 3 anni per preparare i piani dei provvedimenti atti a raggiungere lo scopo ed un ulteriore termine di 5
anni per l'attuazione dei piani. In un certo senso, quindi, i
valori limite fissati nell'OIAt rappresentano degli "obiettivi"
di qualità dell'aria da raggiungere entro i termini previsti.
Tuttavia negli inverni scorsi, segnatamente in condizioni di inversione termica, si sono potuti osservare casi in cui le misurazioni segnalavano, per parecchi giorni consecutivi, valori limite d'immissione su 24 ore considerevolmente superiori a quelli
fissati dall'OIAt e tali da far temere, a breve termine, danni
per la salute dell'uomo e per l'ambiente. Ai sensi della legge
federale sulla protezione dell'ambiente si tratta in simili circostanze di casi urgenti in cui le autorità sono tenute ad ordinare immediatamente il risanamento [2].
Mediante provvedimenti preventivi adeguati occorre quindi evitare l'insorgere di situazioni nelle quali il carico inquinante
l'aria possa mettere direttamente in pericolo la salute dell'uomo. A questo punto occorre innanzitutto stabilire a partire da
quali concentrazioni delle sostanze inquinanti sia necessario
impedire, mediante speciali limitazioni delle emissioni, un ulteriore aumento del carico inquinante.
I chiarimenti che seguono mirano ad illustrare brevemente i meccanismi alla base della formazione dello smog invernale, i carichi inquinanti che questo fenomeno produce nel nostro Paese e
all'estero, le conseguenze
186
che questo genere d'inquinamento può
avere per la salute dell'uomo e per l'ambiente, i valori d'intervento e i criteri meteorològici proposti dalle presenti raccomandazioni a partire dai quali occorre ordinare i provvedimenti speciali per ridurre le emissioni e le basi legali per prescrivere tali provvedimenti.
22
Formazione dello smog invernale
Lo smog invernale si forma quando, durante un periodo di freddo,
si determina il cosidetto stato d'inversione termica, ovvero
quando uno strato d'aria fredda in prossimità del suolo e generalmente coperto da una coltre di nebbia (si parla di "bacino di
aria fredda") è sovrastato da uno strato d'aria più calda, che
ne impedisce la convezione. Se, per giunta, i venti sono molto
deboli (velocità inferiore a 1-2 m/s) o addirittura assenti,
mancheranno anche gli scambi d'aria orizzontali. Le sostanze inquinanti come l'anidride solforosa, la polvere in sospensione,
gli ossidi d'azoto, il monossido di carbonio e gli idrocarburi
emessi dagli impianti di riscaldamento, dall'industria e dal
traffico si accumulano in prossimità del suolo e raggiungono,
soprattutto nelle aree densamente popolate e in quelle industrializzate concentrazioni estremamente elevate (figure 1-4 [3, 4,
5]). Senza provvedimenti capaci di ridurre le emissioni una tale
situazione può migliorare solo se si levano forti venti o se la
temperatura in prossimità del suolo aumenta sensibilmente.
Oltre a questo smog "di ristagno", che interessa l'ambito locale
o al massimo regionale, può talvolta capitare che aria fortemente
inquinata, proveniente da regioni più o meno lontane, venga trasportata da venti forti e persistenti e dia origine a concentrazioni relativamente elevate e passeggere di sostanze inquinanti.
Un simile fenomeno è stato osservato, per esempio, nel gennaio
del 1985 nella parte centrale della Germania occidentale in
prossimità del confine con la Repubblica democratica tedesca
(RDT) [6].
187
In Svizzera, invece, si è soprattutto osservato lo smog "di ristagno" causato dallo stato d'inversione termica e dall'assenza
di vento; ne consegue che lo smog invernale riscontrato in Svizzera è soprattutto di origine indigena [7J.
23
Situazione del carico inquinante in Svizzera
Le misurazioni del carico inquinante l'aria effettuate negli ultimi anni mostrano che lo smog invernale che si forma in Svizzera in seguito a determinate condizioni meteorologiche è essenzialmente un problema specifico dei grandi centri urbani e dei
loro dintorni immediati; esso ha dunque un carattere locale o
regionale. I casi più gravi di smog sono stati osservati principalmente durante periodi di freddo nel mese di gennaio.
Negli agglomerati urbani più importanti (per esempio Zurigo, Basilea, Losanna) sono state misurate concentrazioni di anidride
solforosa (S00) che per parecchi giorni consecutivi (2-14) hanno
'
3
raggiunto medie giornaliere oscillanti fra 200 e 450 pg/m . Nei
centri urbani minori, durante gli stessi periodi, si registravano
concentrazioni di SO, più deboli con medie giornaliere oscil3
3
lanti fra 100 e 200 pg/m e con punte di 200-300 jjg/m (figure
3 e 4 [5]).
Nelle regioni di campagna e nei Comuni relativamente lontani dai
grandi agglomerati urbani la concentrazione di SO,, in generale,
^
2
è rimasta inferiore al valore medio giornaliero di 100 nq/m . Nei
comuni di Langenthal e di Burgdorf (canton Berna), per esempio, le
medie giornaliere massime di SO, nel mese di gennaio 1987 sono
T
*
state di 40 pg/m [8].
L'inquinamento invernale che colpisce episodicamente le grandi
città svizzere è talvolta paragonabile a quello osservato nel
sud della Germania (figure 5 e 6 [6, 9]); tuttavia esso presenta
valori massimi di concentrazione di S02 e di polvere in sospensione nettamente inferiori a quelli registrati nelle grandi
zone industriali tedesche come il bacino della Ruhr o le regioni
orientali al confine con la RDT. Per esempio, nel gennaio del
188
1985, in queste regioni sono state misurate, per parecchi giorni
consecutivi, concentrazioni medie giornaliere di SO. superiori
a 500-600 pq/m con punte dell'ordine di l'300 ug/m (figura
5). La figura 6 riporta la distribuzione geografica delle concentrazioni di SO. (media giornaliera) rilevate fra il 14 e il
21 gennaio 1985 nella Repubblica federale tedesca [6]. Si noti
la netta diminuzione delle concentrazioni verso il sud della
Germania e il confine con la Svizzera.
Come già detto, lò smog invernale oltre che dall'aumento della
concentrazione dell'anidride solforosa è caratterizzato generalmente dall'aumento della concentrazione della polvere, degli ossidi d'azoto, degli idrocarburi e del monossido di carbonio. In
Svizzera, a seconda dei luoghi in cui si sono effettuate le misurazioni, si sono constatate medie giornaliere dell'ordine di
100 ug/m
per il diossido d'azoto (NO.,) e perfino di 200 fig/m3
in certi giorni. Per la polvere in sospensione le medie variavano, sempre a seconda del luogo della misurazione, fra 100 e
250 jug/m3 [5] .
Neanche nella Repubblica federale tedesca, nel gennaio 1985, si
sono registrate, per il diossido d'azoto, concentrazioni medie
giornaliere superiori a 200 fig/m ; per contro, per la polvere
in sospensione, le concentrazioni medie giornaliere hanno raggiunto limiti varianti fra 300 e 560 jug/m , soprattutto nel
bacino della Ruhr [6].
Concludendo è pertanto possibile affermare che attualmente le
concentrazioni di S02 e di N02, in caso d'inversione termica,
potranno raggiungere nei nostri agglomerati urbani, in modo episodico e per una durata di 2-14 giorni durante l'inverno, i valori seguenti:
SO : valori massimi di 2-4 o 5 volte superiori al valore
limite d'immissione su 24 ore fissato nell'OIAt, che è di
100 pg/m3;
NO : valori massimi di 2-2,5 volte superiori al valore limite d'immissione su 24 ore fissato nell'OIAt, che è di
80 ug/m .
189
All'interno di locali l'inquinamento dell'aria è generalmente
minore rispetto all'esterno. Tale differenza è netta per 1' SO-,
meno accentuata per l'NO2. Tuttavia si avrà un inquinamento
minore nei locali soltanto se questi non sono aerati troppo
spesso, se non vi è ventilazione forzata di un condizionatore
d'aria e se non vi è inquinamento prodotto da fonti interne (per
esempio fornelli a gas, fumo) [10, 11).
24
Effetti sulla salute dell'uomo
Per la salute dell'uomo la polvere in sospensione nell'aria e
gli ossidi d'azoto costituiscono una minaccia perlomeno equivalente se non maggiore che l'anidride solforosa. Ragion per cui
per una valutazione degli effetti di un episodio di smog sulla
salute occorre tener conto almeno delle concentrazioni dell'anidride solforosa e della polvere in sospensione, anche se sarebbe
meglio considerare il carico inquinante totale.
La tabella 2, compilata in base ai dati che figurano nella letteratura specializzata [12 a 22], indica quali possono essere,
sulla salute dell'uomo, gli effetti di un carico inquinante di
breve durata provocato contemporaneamente dall'SO,, dalla polvere in sospensione e dall'NO-. Le opere citate sono in parte
testi riassuntivi, che furono elaborati per determinare i valori
limite d'immissione; detti testi riassuntivi si fondano a loro
volta su numerose singole pubblicazioni. Grande importanza è
stata attribuita ai risultati di indagini epidemiologiche, in
quanto riflettono meglio di altri le conseguenze che un carico
inquinante totale a carattere episodico può avere sulla salute
della popolazione in generale e, in modo più specifico, su quella di persone particolarmente sensibili. In effetti anche dei
carichi inquinanti di breve durata e di entità ben inferiore a
quella dei casi più gravi che si producono episodicamente in
Svizzera possono già rivelarsi nocivi per le persone particolarmente sensibili come per esempio gli asmatici e i bambini. E utile ricordare che gli effetti di un carico inquinante non dipendono unicamente dalla sua entità, ma anche dalla sua durata.
190
Visti gli effetti di cui alla tabella 2, la domanda che sorge
spontanea è quella di sapere a partire da quale concentrazione
in caso di smog sia necessario prendere provvedimenti urgenti
atti a impedire un ulteriore aumento del carico inquinante. Secondo la legge federale sulla protezione dell'ambiente per intervenire non bisogna aspettare che siano raggiunti i valori
critici, cioè tali da causare, soprattutto per le persone particolarmente sensibili, effetti gravi come per esempio un aumento
della mortalità. L'idea è ben più quella di intervenire non appena i valori limite d'immissione su 24 ore fissati dall'ordinanza contro l'inquinamento atmosferico sono considerevolmente
superati e le previsioni meteorologiche non permettono di escludere un ulteriore aumento del carico inquinante. Dato che nei
periodi di smog invernale, di regola, ogni sostanza inquinante
emessa concorre ad aumentare il carico inquinante, è giustificato, e in vista di una più semplice attuazione anche opportuno,
rapportarsi ad un'unica sostanza di riferimento caratteristica
dello smog invernale. L'anidride solforosa è particolarmente adatta allo scopo. In pratica dunque i valori limite d'immissione
su 24 ore saranno da ritenere considerevolmente superati quando
la concentrazione dell'anidride solforosa raggiunge o supera il
doppio del valore fissato dall'OIAt. Infatti le pubblicazioni
specialistiche indicano che con un simile carico inquinante, soprattutto quando esso perdura ed è provocato dall'aumento contemporaneo della concentrazione di numerose sostanze inquinanti,
il margine di sicurezza per quanto concerne gli effetti descritti nella tabella 2 non è più sufficiente e che ci si deve aspettare un netto peggioramento dello stato di salute delle persone
particolarmente sensibili (per esempio dei bambini e degli ammalati). Al riguardo va ricordato che la legge federale sulla protezione dell'ambiente (art. 13, cpv. 2) precisa che occorre tener conto anche degli effetti delle immissioni su categorie di
persone particolarmente sensibili.
25
Effetti sulla vegetazione
I forti carichi inquinanti che si producono in inverno hanno sicuramente ripercussioni anche dal punto di vista fitotossicologico. Benché manchino dati sperimentali per valutare gli effetti
191
degli episodi di smog invernale sulle piante, sarebbe tuttavia
errato pensare che le piante non sono sensibili in inverno. Infatti sottoponendo in inverno delle latifoglie e delle conifere
ad esalazioni di gas di anidride solforosa si sono potuti osservare numerose reazioni metaboliche ed effetti negativi non trascurabili per la vita della pianta [23].
Una riduzione dei carichi inquinanti massimi quali si producono
durante gli episodi di smog invernale va dunque a tutto vantaggio non solo dell'uomo, ma anche della vegetazione, poiché contribuisce a far diminuire il valore medio del carico inquinante
invernale.
26
Basi legali per ordinare i provvedimenti
Per affrontare un forte aumento passeggero dell'inquinamento atmosferico i Cantoni possono ordinare provvedimenti urgenti atti
a ridurre il carico inquinante; per procedere in tal senso, essi
dispongono delle basi legali seguenti:
Legge federale sulla protezione dell'ambiente (LPA)[2):
art. 1, cpv. 1 : "Scopo della presente legge è di proteggere
l'uomo, la fauna e la flora, le loro biocenosi e i loro biotopi dagli effetti dannosi
e molesti e di conservare la fertilità del
suolo. "
art. 1, cpv. 2 : "A scopo di prevenzione, gli effetti che potrebbero divenire dannosi o molesti devono
essere limitati tempestivamente.
art. 11, cpv. 3: "Le limitazioni delle emissioni sono inasprite se è certo o probabile che gli effetti, tenuto conto del carico inquinante esistente, divengano dannosi o molesti.
art. 16, cpv. 4: "In casi urgenti, le autorità ordinano il
risanamento a titolo preventivo. Se necessario, possono decidere la chiusura dell'impianto. "
192
Ordinanza contro l'inquinamento atmosferico (OIAt) [1]:
art. 31-33:
Provvedimenti contro le immissioni eccessive
provocate da impianti stazionari e dal traffico. '
Legge federale sulla circolazione stradale (LCS) [24]:
art. 3, cpv. 6:
"In casi speciali, la polizia può prendere
le misure richieste dalle circostanze, in
particolare limitare o deviare temporaneamente la circolazione.
193
Grafico delle medie giornaliere dell'SO., dell'NO , della temperatura
e della velocità del vento durante l'ondata di freddo del gennaio 1985
a Zurigo
Grafico delle medie giornaliere dell'SO , della polvere in sospensione,
della temperatura e della velocità del vento durante l'ondata di freddo
del gennaio 1985 ad Aarau [4]
L.
Polvere in
sospensione
Fig. 3: Medie g i o r n a l i e r e di S02 e di N0 2 r e g i s t r a t e in
diverse s t a z i o n i di m i s u r a z i o n e s v i z z e r e nel g e n n a i o
1985 ( 5 )
S0 2 :
jug/m0
N0 2 :
Hailau (Schaffhausen)
Basel, NABEL
400
300
200
1OO
/ig/m3
400
Winterthur, Altstadt
Tänikon, NABEL
(Obertor)
300
200
100
ACÏ
/ig/m3
Zürich
Dübendorf, NABEL
400-l
Stampf enbachstr.
300
200
1OO
,ug/mj
Zürich, NABEL
Aarau, Alte Kantonsschule
400
300
2OO
100.
1.
196
5.
10.
15.
2O.
25.
30. gen.
1.
5.
10.
15.
20.
25.
3O. gen.
Fig. 3: Medie giornaliere di S02 e di N02 registrate in
diverse stazioni di misurazione svizzere nel gennaio
1985 (continuazione)
N02 =
S02:
jug/m^
Payerne, NABEL
Lausanne, Pierre-de-Plan
Lausanne, Malley
Lausanne, La Tuilière
Sion, NABEL
Lugano, NABEL
400
300
200
100
/i9/mj
400
300
200 .
1OO
ftg/m 3
40O
3OO
2OO
10O
1.
5.
10.
15.
20.
25.
30. gen.
1.
5.
10.
15.
20.
25.
30.
gen.
197
Fig. 4 : Medie giornaliere di SO. e di NO- registrate in
diverse stazioni di misurazione svizzere nel gennaio
1987 [5]
SO2=
j«g/mj
4OO
NO 2 :
Basel, St. Johann
Schönenbuch, Basel
3OO
200
100
,ug/m3
Winterthur, Altstadt
4OO
Dübendorf, NABEL
(Obertor)
300
200
10O
ftg/im"
Zürich
Zürich, NABEL
Stamplenbachstr.
400
300
200
100
fig/n
Lägern, NFP 14+Waldstation
Aarau, Alte Kantonsschule
40O
3OO
2001OO
1.
198
5.
1O.
15.
20.
25.
30. gen.
1.
S.
10.
15.
20.
25.
30. gen.
Fig. 4: Medie giornaliere di SO. e di NO. registrate in
diverse stazioni di misurazione svizzere nel gennaio
1987 (continuazione)
S02:
ftg/m3
N02:
Flumenthal (Solothurn)
Davos, NFP 14+Waldstation
Fribourg, Bourg
Payerne, NABEL
Lausanne, Pierre-de-Plan
Lugano, NABEL
400 •
300
200
100 •
,itg/mj
400
300
200
100
ftg/ m"
4OO
3OO
2OO
100
1.
5.
10.
15.
2O.
25.
30. gen. 1.
5.
10.
15.
20.
25.
30. gen.
199
Fig. 5: Medie giornaliere di SO2 registrate in stazioni
della Repubblica federale di Germania nel gennaio
1985 [6, 9]
;ug/m
13CO 12CO 1100 1000 900 800 700 -
600 500 .
400 300 200 100
O
12. 13. 14. 15. 16. 17. 18. 19. 20. 21. 22. gen.
___
Karlsruhe centro (Baden-Würtenberg)
Essen-Altendorf (Bacino della Ruhr, Nordrhein-Westfalen)
__ Eggegebirge (Nordrhein-Westfalen, stazione forestale)
Kassel (Nordhessen)
_-— Grebenau (Nordhessen, stazione forestale al confine con
la RDT)
200
Fig. 6: Distribuzione geografica delle concentrazioni di
SO. (media giornaliera) registrate fra il 14 e il
21 gennaio 1985 nella Repubblica federale di Germania. Interpolazione fra le medie giornaliere delle
stazioni di misurazione al suolo. Si distinguono i
seguenti gradi di concentrazione:
I grado:
III grado:
V grado:
13
O- 50 ;ug/m
150-250 jug/m
350-450 /ug/m
Foglio federale. 71° anno. Voi. I
II grado:
IV grado:
VI grado:
50-150 /ug/m
250-350 /ug/ra3
> 450 /ug/m3 [6]
201
s
tO
Tabella 2: Effetti sulla salute causati da carichi inquinanti di breve durata di SO?, di polvere in
sospensione (Smoke e TSP) e di N02 [12-22]
Concentrazione delle sostanze
Definizione
inquinanti, in fig/m
e durata d'esposizione
S02
Smoke
500
500
300
250
TSP
200-250
200
150
200
100-150
100
100-150
Effetti
N02
Valore media su 24 ore
Aumento dei decessi e dei ricoveri, soprattutto
di persone particolarmente sensibili.
Valore medio su 24 ore
Peggioramento dello stato dei pazienti affetti
da malattie polmonari e aumento dei casi con
sintomi respiratori acuti negli adulti.
Valore medio su 24 ore
durante 4-5 giorni
Peggioramento passeggero (durata 2-3 settimane)
della funzione polmonare in bambini in età scolastica.
Valore medio su 24 ore
Aumento della frequenza delle crisi degli asmatici.
75
Valore medio su 24 ore
durante 5 giorni
Alterazione della funzione polmonare di adulti
rispetto a casi meno gravi di inquinamento
(SO? 70 ug/m3, smoke 20 ug/m3, »03 30 ug/m3).
37
Valore medio su 24 ore
durante 1-2 giorni
Nessuna influenza sulla funzione polmonare nei
bambini in età scolastica.
150-240
200-250
statistica
83
TSP = Total suspended particulates
28
Riferimenti bibliografici
[ lì
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Secondo i dati dell'ispettorato della sanità della città
di Zurigo.
[ 4]
Secondo i dati della stazione di elettricità atmosferica
della vecchia scuola cantonale di Aarau.
[ 5]
Secondo i dati dell'EMPA (stationi NABEL, NFP14+- stazioni forestali), dell'ispettorato della sanità della
città di Zurigo, dell'Officio della sanità pubblica della
città di Winterthur, del laboratorio cantonale di Sciaffusa, della stazione di elettricità atmosferica della
vecchia scuola cantonale di Aarau, dell'Istituto di fitobiologia applicata di Schönenbuch, dell'Ufficio di igiene
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1988
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Heft
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Geschäftsnummer
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Datum
02.02.1988
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