Attualità
Transcript
Attualità
Attualità CANI PERICOLOSI La nuova lista dei “buoni” e dei “cattivi” L’Ordinanza Ministeriale 27/08/04 (G. U. n 213 del 10/09/04) dispone nuove norme a tutela dell’incolumità pubblica dall’aggressività dei cani. In allegato al provvedimento sono definite le razze canine e loro incroci definite “a rischio di maggior aggressività”, che risultano ridotte a 18 rispetto alle 90 identificate con il precedente provvedimento, il quale ricomprendeva i pit-bull e le razze “con spiccate attitudini aggressive” appartenenti ai gruppi 1 e 2 della classificazione della Federazione Cinologica Internazionale. La “sanatoria” della quale hanno beneficiato molte razze (tra le quali pastore tedesco, dobermann, pastore maremmano abruzzese) ripropone quindi la questione se realmente si possa parlare di razze canine effettivamente pericolose o se,in molti casi,la pericolosità non sia invece indotta dai sistemi di allevamento e di addestramento. E in effetti l’articolo 1 vieta espressamente le operazioni di addestramento e di selezione finalizzate ad esaltare l’aggressività dei cani di qualsiasi razza (commi 1 e 3 ). L’articolo 2 reitera quanto già previsto dall’articolo 83 del Regolamento di Polizia Veterinaria ai fini della profilassi della rabbia, laddove statuisce gli obblighi di museruola e/o di guinzaglio per i cani a seconda che si trovano in luoghi pubblici o aperti al pubblico. Lo stesso articolo al comma 2 vieta il possesso o la detenzione di cani appartenenti ad una delle razze o incroci riportate nell’allegato a determinate categorie di persone (delinquenti, persone condannate per determinati reati, minorenni, ecc.), al fine di prevenire situazioni di potenziale rischio per la sicurezza pubblica. Rabbia umana e canina: una nuova emergenza Nel mese di settembre le segnalazioni di due casi di rabbia nell’uomo e nel cane hanno riportato all’attenzione degli organismi sanitari questa malattia, che non sembrava più costituire un problema sanitario (in Italia l’ultimo caso di rabbia umana risale al 1977). La prima segnalazione ha riguardato un caso di rabbia in un cane femmina di 4 mesi importato illegalmente in Francia (zona di Bordeaux) dal Marocco l’11 luglio e che non era stato né registrato né vaccinato per la malattia. L’animale, dopo avere manifestato i primi sintomi clinici il 18 agosto, è deceduto tre giorni dopo. La diagnosi è stata confermata dall’Istituto Pasteur di Parigi il 26 agosto. Nel periodo nel quale l’animale avrebbe potuto essere infettante (dal 2 al 21 agosto) si sono verificate numerose occasioni di contatto con persone e animali, e l’animale risulta avere morso alcune persone,in parte non identificate. Con una comunicazione in data 29/09/ 2004 l’Ambasciata Francese in Italia segnalava alle autorità italiane che erano ancora ricercati quattordici cani che avevano avuto contatti con l’animale infetto. Il secondo caso, più drammatico perché ha interessato una persona, ha riguardato un turista austriaco che aveva soggiornato in Marocco per circa 40 giorni con la compagna e il proprio cane. Nei primi giorni del soggiorno il cane aveva manifestato alterazioni comportamentali e aveva morsicato il padrone. L’animale è deceduto dopo alcuni giorni. Il 1° settembre, circa 30 giorni dopo avere 356 Il Progresso Veterinario 10/2004 Giancarlo Bertola Inoltre chi possiede o detiene tali animali è obbligato a stipulare una polizza assicurativa di responsabilità civile per danni contro terzi. Ai proprietari e detentori di questi cani che non vogliono detenerli nel rispetto di quanto previsto dall’ordinanza, l’articolo 4 riconosce la possibilità di interessare l’autorità veterinaria competente per territorio “al fine di ricercare con le amministrazioni comunali idonee soluzioni di affidamento”: come nel precedente provvedimento in materia, e con la sola novità dell’esplicito coinvolgimento dei Comuni, viene ancora posto a carico dello Stato l’inadempienza di soggetti privati, con il rischio di detenere nei canili pubblici soggetti di difficile se non impossibile affidamento. In conclusione, visto che nelle premesse al dispositivo di legge viene prevista l’“emanazione di una disciplina normativa organica in materia”, non resta che augurarsi di poter disporre quanto prima di tale strumento legislativo, che consideri magari, oltre all’addestramento del cane anche quello…. del proprietario in termini di educazione etologica e sanitaria. subito la morsicatura, il turista è stato ricoverato presso l’ospedale di Ceuta (enclave spagnola in Marocco) con un quadro clinico caratterizzato da eccitabilità e confusione; successivamente sono comparse encefalite acuta con idrofobia e il paziente, entrato in coma, è deceduto. La diagnosi di rabbia è stata confermata il 9 settembre dalle analisi di laboratorio. L’allentamento dei controlli alle frontiere unito alle sempre più frequenti e rapide movimentazioni dei cani,anche per destinazioni ove la rabbia risulta ancora endemica,costituiscono sicuramente un rischio reale di “esportazione” della malattia verso le regioni indenni. Strumenti indispensabili per contenere tale rischio risultano pertanto:l’identificazione dei cani e la loro registrazione in una banca dati che permetta un’indagine epidemiologica efficace;la corretta vaccinazione dei cani destinati all’estero,in modo da garantire una buona copertura vaccinale agli stessi; l’informazione alle persone che con il loro cane si recano in aree a rischio e, non ultima, l’osservazione sanitaria dei soggetti che hanno soggiornato all’estero al seguito dei loro proprietari e che manifestano alterazioni comportamentali o risultano avere morsicato persone o animali