Apri il PDF

Transcript

Apri il PDF
Settimanale di
attualità, cultura, spettacolo, musica, sport e appuntamenti
07 ottobre 2011
ANNO XII N. 37
Spedizione in Abbonamento
Postale Regime libero Modena
tassa riscossa, Tax percue.
Autorizzazione della Filiale
di Modena Poste Italiane spa
a soli
€ 0.50
in edicola
quando la crisi da’ alla testa
Anthony Di Lorenzo
Francesco Perini e
Francesco Allegretti
mongol rally : 44 giorni di
avventura e solidarietà
Fabrizio
Corona
daniela malpighi e fabrizio
corona insieme nella moda
Stefania Zanni
caro casa - l’unione mette
in rete gli alloggi sfitti
Nell’ultimo quinquennio
il numero di persone che si
sono rivolte ai servizi del
Dipartimento di Salute Mentale è
aumentato del 20%. Non c’è dubbio
che le difficoltà economiche
abbiano inciso profondamente.
Ansia e depressione i disagi
più frequenti.
Fabrizio Starace
L’esperienza del Clan
Fenice, Carpi 3, in Albania
07.10.2011 n° 37
2
Libri
Tra le righe...
da non perdere!
Il dio del massacro
Di Yasmina Reza
P
rendete due coppie normali – gli Houillié e i Reille - dall’apparenza assolutamente, tranquillamente borghese. Fate sì che si incontrino,
in un salotto arredato con cura, colori pastello nei muri
e tappeti persiani, stampe alle pareti e libri d’arte contemporanea – Bacon, Kokoschka – sul tavolinetto basso. Immaginate poi che il confortevole appartamento degli Houillé si
trovi a Parigi, nel cuore di una delle nazioni più civili, colte
e progredite del mondo. Date le premesse, nulla di più codificato e ordinario che un incontro come questo. Ma non
se siete Yasmina Reza, l’acclamata drammaturga, scrittrice
e attrice francese celebrata ormai in tutto il mondo. Allora
le carte in tavola cambiano e un chiarimento tra i genitori di
due bambini che, litigando, sono venuti alle mani, diventa
l’occasione per il progressivo scatenarsi degli istinti più incontrollati e incontrollabili. Della rabbia, del furore cieco e
irriflessivo che nessuna convenzione sociale, nessuna patina
di civiltà, nessun occidentale cultivé riuscirà mai del tutto a
nascondere. Né, tantomeno, a reprimere definitivamente. E allora l’arte riuscirà,
neppure troppo lentamente, in quello che, in fondo, è uno dei suoi scopi principali: smascherare. Cadrà quella di Véronique, esperta d’arte e scrittrice, a tempo
perso, sui mali dell’Africa, che nasconde in realtà un desiderio di acclamazione e
riconoscimento, una volontà di essere migliore degli altri che la porta a fare di tutto
per poterli disprezzare; in frantumi anche quella di Michel, il marito, venditore di
articoli per la casa, bonario, amante del rum invecchiato e dei sigari di qualità, che
arriva ad ammettere: “ne ho fin sopra i capelli di tutte queste discussioni alla cazzo
di cane. Abbiamo fatto i simpatici, abbiamo comprato i tulipani, mia moglie mi ha
camuffato da uomo politicamente corretto, ma la verità è che sono del tutto privo
di autocontrollo, sono uno che va fuori di testa”; dallo smascheramento non sono
poi risparmiati Alain e sua moglie Annette: avvocato sempre – in senso letterale - al
cellulare l’uno e donna accondiscendente ed educatissima l’altra. Lei vomiterà sui libri
d’arte tanto amati da Véronique liberando, oltre alla bile, anche una furia troppo
a lungo trattenuta – “nostro figlio ha fatto bene a riempire di botte il vostro, e con
i vostri diritti dell’uomo mi ci pulisco il culo!” - mentre lui, convinto devoto al “dio
del massacro”, cinico impenitente nonché, apparentemente, personaggio negativo
ma vincente della commedia, una volta che il suo amato BlackBerry è stato gettato
nell’acqua dei tulipani si accascia a terra, sconfitto e sperduto, come un cane abbandonato sul ciglio della strada. Dissolte, alla luce dell’ira, le ipocrisie, cosa resta di
quattro perfetti cittadini francesi, cosa resta, in fondo, di ciascuno di noi? Non i libri
letti, i concerti ascoltati, le mostre visitate. Non l’etichetta né l’educazione. Non c’è
spazio, in questa pièce tanto esilarante e grottesca quanto ferocemente naturalista,
per spiriti di finezza o geometria che siano. Il vero protagonista è, appunto, il dio del
massacro: “il solo che governa, in modo assoluto, fin dalla notte dei tempi”. Oppure
no? Quel gran diavolo di Roman Polanski ne ha tratto il suo Carnage, ora nelle sale.
Da leggere l’uno e da vedere l’altro. Entrambi d’un fiato.
Un bowling per la
polisportiva d. pietri
Commenta la notizia su:
www.temponews.it
Polisportiva Dorando Pietri: arriva un Bowling?
D
a tempo la Polisportiva Dorando
Pietri, presieduta dall’inossidabile
Bruno Cavazzoli, naviga in cattive acque. La crisi di liquidità si è acuita
ulteriormente con “l’abbandono” di
Carpiformazione, trasferitasi in via Carlo
Marx che, col proprio affitto, contribuiva
a pagare le spese per il mantenimento
della struttura (orme che ricalcherà nel
futuro prossimo anche Radio Bruno dopo
aver terminato i lavori della nuova sede)
Una struttura quella della polisportiva
che, estendendosi su oltre 3mila metri
quadri, implica notevoli costi di gestione e mantenimento; spese a cui è impossibile far fronte soltanto con gli introiti del bar, ormai ridotto all’osso, e con le quote
sociali, in costante calo a causa del mancato ricambio generazionale, soprattutto
se, oltre alle utenze ancora non pagate ad Aimag, si somma anche un debito con
Cmb non del tutto saldato. E allora perchè non sfruttare i bellissimi - e al momento
sovradimensionati - spazi a disposizione per portare all’interno della polisportiva
nuove attività in grado di ridare lustro e slancio alla struttura? Al momento si stanno effettuando le verifiche necessarie per capire se ci sono le condizioni idonee
per portarvi un Bowling: attività ricreativa assente a Carpi, che potrebbe rivelarsi
un importante punto di ritrovo per appassionati, giovani e famiglie. Insomma la
polisportiva di via Nuova Ponente, così com’è rappresenta un’occasione sprecata: è
necessario un piano di rilancio affinché ne vengano sfruttate tutte le potenzialità.
Jessica Bianchi
di Marcello Marchesini
Foto della settimana...
Sindaco e Giunta hanno distribuito sabato 1° ottobre in Piazza Martiri volantini ai
cittadini per protestare contro la manovra del Governo.
Frase della settimana...
“Il piano poliennale degli investimenti alla riga
Rifacimento piscina recitava: Risorse interne
0 (nel 2011, nel 2012 e nel 2013). Miracoli del
project financing. Dopo 9 mesi una variante
di bilancio dice che la piscina costerà 700mila
euro l’anno per i prossimi 5. Miracoli del
passaggio dal project financing alla
costruzione e gestione in affidamento, ha detto
il sindaco. Io la chiamo presa per i fondelli”.
Dichiarazione di Lorenzo Paluan (Lista Civica Carpi a 5 Stelle e Prc).
attualità, cultura, spettacolo, musica, sport e appuntamenti
DIRETTORE RESPONSABILE
Gianni Prandi
CAPOREDATTORE
Sara Gelli
REDAZIONE
Jessica Bianchi, Valeria Cammarota, Francesca Desiderio,
Enrico Gualtieri, Federico Campedelli,
Marcello Marchesini, Clarissa Martinelli.
IMPAGINAZIONE e GRAFICA
Liliana Corradini
PUBBLICITA’
Multiradio - 059698555
STAMPA
Centro stampa delle Venezie - 049-8700713
REDAZIONE e AMMINISTRAZIONE
Via Nuova Ponente, 24/A CARPI
Tel. 059 645566 - Fax 059 642110
[email protected], [email protected]
COOPERATIVA RADIO BRUNO arl
Registrazione al Tribunale di Modena N. 1468 del 9 aprile 1999
Chiuso in redazione il 5 ottobre 2011
07.10.2011 n° 37
3
I tre carpigiani Francesco Allegretti, Anthony Di Lorenzo e Francesco Perini, partiti lo scorso 23 luglio da Carpi alla
volta di Klenova, in Repubblica Ceca, per partecipare alla Mongol Rally, sono giunti, 14mila chilometri dopo, a Ulaan
Baatar, capitale della Mongolia, a bordo di un’autoambulanza che hanno lasciato in dono
I tre cavalli pazzi ce l’hanno fatta
Da sinistra Francesco Allegretti, Francesco Perini ed Anthony Di Lorenzo sull’Altai
U
n’avventura durata
44 giorni. Chilometri
e chilometri macinati
con la consapevolezza di
vivere un’esperienza unica.
Straordinaria. Il Team Crazy
Italian Horses, formato dai
tre carpigiani Francesco
Allegretti, Anthony Di
Lorenzo e Francesco Perini
ce l’ha fatta. Partiti lo scorso
23 luglio da Carpi alla volta di
Klenova, in Repubblica Ceca,
per partecipare alla corsa non
competitiva a fini solidaristici
Mongol Rally, sono giunti,
14mila chilometri dopo, a
Ulaan Baatar, capitale della
Mongolia, a bordo di un’autoambulanza - un Volkswagen
del 1988 - acquistata grazie al
cuore grande dei carpigiani
che i ragazzi hanno lasciato
in dono alla martoriata terra
mongola. Un viaggio difficile, su strade impervie, dissestate, spesso nel bel mezzo del
nulla. Hanno solcato deserti e
pianure, superato catene montuose, guadato corsi d’acqua,
guadagnandosi la nomina di
“meccanici” ufficiali della
gara. “Dei 300 team partecipanti - ci raccontano i tre
cavalli pazzi - solo la metà è
arrivata alla meta. Ogni tanto
qualcuno ci telefonava chiedendo il nostro aiuto, perchè
si era sparsa la voce che “gli
italiani” rimettevano in moto
“La bellezza
è nel
viaggio,
nella strada,
nell’esperienza
e nelle persone che
incontri”,
Francescco
Allegretti
Nella gher di Gantulga
Alisher e il suo busto
Nadie
“Solo il
rumore
costante
del vento, solo il
cielo azzurro di
giorno e costellato
di notte, solo questo
per assaporare
l’estrema
sensazione di
libertà che può
regalare la Mongolia”,
Francesco Perini
A casa di Amin in Iran
anche le situazioni disperate.
A un team scozzese, con cui
abbiamo fatto amicizia, si è
letteralmente sfondata l’ambulanza, con i pochi attrezzi
che avevamo a disposizione
l’abbiamo trasformata in un
cassonato e i ragazzi sono
riusciti a chiudere la gara”.
Austria, Germania, Repubblica Ceca, Slovacchia, Ungheria, Serbia, Bulgaria, Turchia,
Iran, Turkmenistan, Uzbekistan, Kazakistan, Russia e
Mongolia, i paesi attraversati
dai tre indomiti carpigiani
che, tonsilliti, antibiotici e
parecchi chili persi a parte,
non si sono mai scoraggiati,
affrontando ogni imprevisto
con intraprendenza ed entusiasmo. L’arte di arrangiarsi
è stata la loro arma vincente:
“durante il viaggio abbiamo
avuto numerosi problemi alla
barra stabilizzatrice - ricorda Francesco Perini - e agli
sul loro lungo cammino verso
la Mongolia. “Sono stati gli
incontri casuali che hanno
reso del tutto speciale questo
viaggio”, spiegano i tre, una
spedizione nella quale hanno
sperimentato sulla propria
pelle “tutti i climi del mondo:
dai 50° C del deserto del Karakum in Turkmenistan alle
bassissime temperature della
catena montuosa dell’Altai,
che si estende dalla punta
meridionale della Siberia alla
Mongolia, dove abbiamo
indossato tutti i vestiti che
avevamo con noi”. Impossibile non rievocare le strade
deserte di Aşgabat, “la città
amabile” capitale turkmena,
ricostruita negli Anni ‘90 dal
regime comunista, “tanto
monumentale e marmorea
quanto inquietante. Per le vie
non si vedeva nessuno, pareva una città fantasma”. Ed è
proprio da lì che sono iniziati
Tashkent, i tre cavalli pazzi,
ne hanno incontrato uno
ancora più folle. “Alisher,
il proprietario dell’albergo
dove alloggiavamo (nel quale
svettava un busto bronzeo a
sua immagine e somiglianza) ubriaco dal mattino alla
sera, ci ha fatti pasteggiare a
colazione a forza di vodka e
filmini porno. Un’esperienza
surreale...”. Numerosi gli
ubriachi più o meno molesti
che hanno punteggiato il
cammino dei tre. Da Sasha,
il bandito, che ha cercato di
spezzare un polso a Francesco
P. in Kazakistan a un alcolizzato divenuto improvvisamente violento in Mongolia,
ai tanti camionisti che si
fermavano a offrire un po’ di
vodka ai viaggiatori italiani.
“E te lo dico che bevono - incalza Antony - nessuno sano
di mente si metterebbe
alla guida su quelle strade: sono troppo brutte”.
Ma è ad Amin e sua moglie che i ragazzi preferiscono pensare, la coppia
iraniana conosciuta dopo
controlli documentali
da parte della Polizia in Asia Centrale
superabili a suon di
regali e sigarette,
parole stentate di
russo e inglese e gesti,
i tre sono “sbarcati”
in Mongolia, terra
estrema, stretta tra
la Siberia e la Cina,
dove l’unico modo
di comunicare “era
scrivere sulla sabbia
i chilometri ancora
da percorrere”. Nella
patria di Temujin,
meglio conosciuto
come Gengis Khan,
il team carpigiano si è allargato, raccogliendo a Olgii,
l’inglese Ben, rimasto a
piedi a causa della rottura del
proprio mezzo. “In Mongolia abbiamo viaggiato in
convoglio, ritrovando due
team conosciuti alla partenza,
quello scozzese e uno tutto
al femminile proveniente dal
Sudafrica. Immersi nell’immenso spazio e nel silenzio
totale delle distese mongole
si ha una sensazione indescrivibile di libertà. Nonostante
la stanchezza, la carenza di
sonno e di cibo, i giorni in
Mongolia sono stati i più belli”. E poi l’ingresso trionfale
a Ulaan Baatar: la finish line.
“Dopo averla lavata, abbiamo
donato l’ambulanza, in perfette condizioni, all’associazione inglese Adventures for
Development che la metterà
a disposizione del territorio e
lasciato la nostra donazione
in denaro alla Cristina Noble
Children’s Foundation per
il Blue Skies Ger Village, che
ospita bambini orfani”. E
dopo una grande e liberatoria
festa i ragazzi hanno ripreso la
via per l’Italia, in aereo però...
Jessica Bianchi
Mongol rally: 44
giorni di avventura
Guarda la photogallery su:
www.temponews.it
ammortizzatori: abbiamo
fatto rattoppi con lo scotch, ci
siamo ingegnati col poco che
avevamo”. La preparazione
del mezzo, coi suoi 23 anni
d’età, si è rivelata fondamentale: “non avendo meccanici
a bordo, il restauro fatto al
motore prima di partire, in
collaborazione con Lumia
Motori, ci ha consentito di
portare a termine la nostra
avventura; non credo ce
l’avremmo fatta altrimenti”.
Tutto sommato, ride Antony,
“ce la siamo sfangata bene”.
Tanti gli aneddoti da raccontare, variegata la galleria di personaggi più o meno “strambi”
che i ragazzi hanno incontrato
i guai: “le temperature erano
talmente alte che l’asfalto si
squagliava al sole. Le strade
erano sconnesse e piene di
buche: davvero impercorribili”. In Uzbekistan invece un
piacevole incontro ha allietato
la permanenza a Samarcanda,
l’epica città sulla
L’arrivo
Via della Seta, dove
Nadie, una studentessa di italiano,
di origini tartare,
come un moderno
Cicerone “ci ha
accompagnati
alla scoperta della
città”. Poco più
lontano invece, nella capitale uzbeka,
essere rimasti bloccati per ore
alla frontiera, che li ha ospitati
nella propria casa, manifestando “un raro e gratuito senso di ospitalità” o, ancora, a
Gantulga il capofamiglia che
ha offerto loro riparo nella sua
gher, l’abitazione tradizionale
mongola, dove “abbiamo
assaggiato un imbevibile latte
salato, probabilmente di yak”.
E tra macellazioni di pecore,
immangiabili formaggi di capra, continui posti di blocco e
“Quel che
resterà nel
mio cuore
è la sorprendente
ospitalità che le
persone ci hanno
riservato, insieme al
ricordo di
Samarcanda, una
città magica. Unica
al mondo”, Anthony
07.10.2011 n° 37
4
In breve
crisi e salute mentale
Ansia e depressione i disagi più frequenti. Negli ultimi cinque anni i casi trattati sono aumentati di circa il 20 per cento.
L’incremento riguarda soprattutto le nevrosi, come spiega Fabrizio Starace, direttore del dipartimento di salute mentale
dell’Azienda Usl di Modena
“La crisi fa aumentare le richieste di aiuto”
Nell’ultimo
quinquennio
T
il numero di
utti hanno la netta sensazione
che tra gli effetti collaterali
della crisi economica vi sia
anche un aumento significativo
di varie forme di disagio psicologico, riconducibili prima di tutto
alla maggiore incertezza rispetto
al futuro. “Non c’è alcun dubbio
che la crisi economica in molte
persone causi un aumento dello
stress, rispetto al quale l’individuo
deve porre in essere delle azioni di
adattamento. Naturalmente questo
adattamento in molte situazioni avviene in modo fisiologico, ma può
anche accadere che si trasformi in
una reazione di tipo ansioso o depressivo. Recenti studi internazionali evidenziano come la profonda
crisi finanziaria – manifestatasi in
alcune aree del mondo precocemente rispetto all’Europa - abbia
determinato un rilevante aumento
dei casi di depressione e dei tentativi di suicidio, con un’incidenza
maggiore nella popolazione meno
abbiente e culturalmente meno
preparata”, spiega Fabrizio Starace, direttore del Dipartimento di
Salute Mentale dell’Azienda Usl
di Modena.
Quindi le due situazioni che più
di frequente si presentano sono
ansia e depressione?
“Sì, la prima, l’ansia, in particolare
deriva dal timore di non essere in
grado di gestire adeguatamente
quanto accade. La depressione
interviene invece quando la percezione dei cambiamenti peggiorativi incombe o si materializza e
il soggetto ne rimane vittima. Si
pensi ad esempio ai cittadini greci
che si sono visti togliere, a causa
appunto della crisi economica, la
tredicesima mensilità”.
E in Provincia di Modena cosa
sta accadendo?
“Il dato oggettivo è che nell’ultimo
quinquennio il numero di persone
che in tutta la provincia si sono
rivolte ai servizi del Dipartimento
di Salute Mentale è aumentato. Stabilire con certezza quanto questo
sia frutto della crisi o quanto della
migliorata accessibilità dei servizi
persone che si
sono rivolte ai
servizi del
Dipartimento di
Salute Mentale
è aumentato del
20%. Non c’è
dubbio che le
difficoltà
economiche
abbiano inciso
profondamente.
Fabrizio Starace
I
I numeri di carpi
pazienti assistiti dal Centro di Salute Mentale di Carpi nel 2010
sono stati 1.536 (erano 1.370 nel
2008). Nel 35% dei casi si tratta di
situazioni riconducibili a nevrosi. Da
sottolineare che i casi di nevrosi sono
stati 400 nel 2008, 480 nel 2009 e
534 nel 2010. In termini percentuali,
dal 2008 al 2010, l’incremento è
stato del 33.5%.
Rubes Bonatti, direttore CSM di Carpi
la crisi fa aumentare le
richieste di aiuto
Commenta la notizia su:
www.temponews.it
che forniamo è difficile, ma non c’è
dubbio che le aumentate difficoltà
economiche abbiano inciso profondamente. Nel periodo compreso tra
il 2006 e il 2010, in tutta la Provincia di Modena i casi trattati sono
passati da 9.200 a 10.998, aumentando di quasi il 20%. Entrando
ancora più nello specifico, va aggiunto che l’aumento più marcato
si è registrato nella categoria delle
nevrosi, nell’ambito delle quali
rientrano sia le nevrosi d’ansia sia
quelle depressive, vale a dire quelle
reazioni più spesso riconducibili a
eventi negativi o stressanti esterni.
Sul totale dei casi trattati, dal 2006
al 2010, i casi di nevrosi sono passati dal 25% al 35,9%”.
Rispetto alla reazione alla
crisi, tra donne e uomini ci
sono delle differenze?
“In generale si può dire che più
spesso sono le donne a manifestare
reazioni depressive, mentre la prevalenza s’inverte quando parliamo
di condizioni di tipo ansioso. Un
caso tipico riguarda l’uomo che
rimane senza lavoro e che, oltre a
perdere la fonte di reddito, sente
messo in discussione il suo ruolo in famiglia e, più in generale,
all’interno della società in cui vive,
perché non è più in grado di rispondere alle ordinarie richieste”.
E il Dipartimento di Salute Mentale quali risposte è in grado di
dare alle persone che si trovano
in difficoltà?
“Prima di tutto aiutandole a contenere e governare queste reazioni.
Non dobbiamo dimenticare che
l’ansia, ad esempio, fino a un
certo livello può essere una molla
positiva per cercare nuove soluzioni e aprire nuovi scenari. Quando
invece l’ansia diventa paralizzante
o la depressione pervasiva, allora
c’è la necessità di risolvere questo
problema innanzitutto sul piano
clinico. Ma il nostro compito non si
esaurisce qui. In stretta collaborazione con i servizi sociali e, più in
generale, con tutta la rete del welfare comunitario, aiutiamo le persone
a individuare percorsi e soluzioni
alle quali non avevano pensato e
che invece possono offrire sbocchi
utili e concreti”.
Cosa è possibile suggerire alle
persone che presentano segni
di malessere e disagio?
“Di rivolgersi senza esitazioni
al proprio medico di medicina
generale, che se lo riterrà opportuno potrà attivare una consulenza
specifica da parte di uno psichiatra
o uno psicologo, nell’ambito del
programma di collaborazione tra
Cure Orimarie e Dipartimento di
Salute Mentale”.
Piscina Comunale
Chiusa per guasto!
“
Per trovare i pezzi di ricambio andiamo al
mercatino dell’usato”. Una battuta, parole
pronunciate con un mezzo sorriso, ma che
rendono l’idea delle difficoltà che ogni giorno
si affrontano per garantire l’agibilità di un impianto che risale al 1974.Stiamo
parlando della Piscina Comunale, chiusa a causa di un guasto dal 2 al 4 ottobre
con conseguenti disagi per gli utenti. “Questa volta è finito fuori uso il sistema di
filtraggio dell’acqua e – spiega Daniela Meletti, direttrice della Piscina Comunale – per garantire la massima sicurezza, dopo aver riparato il danno, abbiamo
atteso 24 ore per la riapertura della struttura”.Il sistema di filtraggio di cui è dotato
l’impianto di Carpi è ancora oggi uno dei metodi migliori: “Nelle nuove piscine
– spiega Meletti - si adotta il sistema di filtraggio a sabbia ma il filtro a diatomee,
pur essendo ‘antico’ è ancora uno dei migliori. Richiede però una manutenzione
giornaliera e, per questo, nei nuovi impianti è stato sostituito”. In piscina sono
stati rifatti gli spogliatoi nel 1998, ma quello è stato l’unico intervento consistente
mentre si continuano a spendere decine di migliaia di euro di manutenzione per
mantenere aperto un impianto marcio,che rischia il collasso ogni giorno.E’ dal
2001 che si sente parlare della nuova piscina, il cui progetto è stato presentato
dall’Amministrazione e approvato a giugno. Il bando per l’assegnazione dei lavori,
atteso per settembre, però non è ancora pronto e i lavori slittano.
07.10.2011 n° 37
5
crisi ed emergenza casa
All’interno del progetto di housing sociale, Case in Rete, sostenuto dalla Fondazione Cassa
di Risparmio di Carpi, l’Unione delle Terre d’Argine funge da intermediario tra domanda
e offerta e, allo stesso tempo, da garante, incentivando forme di locazione concordate
e, pertanto, meno gravose per le tasche sempre più impoverite dei cittadini.
Il tutto in un’ottica di rete, per allargare l’offerta e rispondere alla vasta platea di persone
che non riesce più ad accedere al libero mercato degli affitti
Emergenza casa: che fare?
M
ettere in circolo le idee
e stringere sinergie
tra pubblico e privato,
creando una vera e propria rete
di “salvataggio”. E’ questa la
filosofia del progetto, targato
Unione delle Terre d’Argine,
Case in Rete; un progetto ambizioso che si pone l’obiettivo di
rispondere in modo efficace ed
efficiente a uno dei problemi più
sentiti dalla cittadinanza, ovvero
il reperimento di un alloggio.
Un tema, quello della casa, che
ha ormai i contorni dell’emergenza, complici una crisi economica che non allenta la presa e
cambiamenti sociali che hanno
profondamente mutato il volto
delle famiglie carpigiane. Per
rispondere ai bisogni di quella
fetta di popolazione, ribattezzata
fascia grigia, che non arriva alla
quarta settimana del mese o per
non abbandonare a se stessi anI Numeri dell’Erp
Patrimonio di alloggi popolari
a Carpi: 613
Numero di alloggi assegnati
a Carpi: 26 nel 2008; 36 nel 2009,
37 nel 2010.
A Campogalliano: 2 nel 2008; 3 nel
2009, 0 nel 2010.
A Novi di Modena: 0 nel 2008; 1 nel
2009, 4 nel 2010.
A Soliera: 2 nel 2008; 0 nel 2009, 5
nel 2010.
Quante persone sono attualmente
in lista d’attesa di un alloggio Erp:
595 persone a Carpi, 66 a Campogalliano, 39 a Novi e 83 a Soliera (dati
2010).
Percentuale di stranieri
dentro alloggi Erp nell’Unione: il
30% è costituito da stranieri.
Canone di locazione medio pagato
da un inquilino in Erp: 120 euro.
Stefania Zanni
ziani soli, famiglie monogenitoriali con figli e giovani coppie, il
patrimonio di alloggi di edilizia
popolare è del tutto insufficiente.
E allora che fare? Lo abbiamo
chiesto all’assessore alle Politiche sociali dell’Unione, Stefania
Zanni.
In che cosa consiste il progetto
Case in Rete?
“Il progetto si pone l’obiettivo
primario di rivoluzionare le
politiche abitative dei quattro comuni dell’Unione ed è inserito in
un analogo percorso dal respiro
regionale. Da anni abbiamo a disposizione una serie di strumenti
sul fronte casa che rispondono a
esigenze diverse: dagli alloggi
Erp al fondo sociale per l’affitto,
all’affitto concordato... opportunità tra le quali l’utenza sceglieva. Con Case in Rete abbiamo
deciso di ribaltare la logica di
accesso a tali strumenti. Dapprima abbiamo analizzato le banche
dati per meglio comprendere le
caratteristiche dei cittadini che
In breve
Una struttura per donne maltrattate e minori
In aumento i fenomeni di violenza
contro le donne
U
no studio di fattibilità per
individuare e promuovere
l’apertura di una struttura
di accoglienza per donne maltrattate anche con minori nell’Unione Terre d’Argine. Una proposta di ordine del giorno così
intitolata e firmata da Daniela
Depietri (PD), Maria Grazia
Lugli (PD), Giulia Olivetti (Verdi),
Andrea Bizzarri (IdV) e Francesca Desiderio (Sinistra per le TdA)
oltre a Roberto Benatti (PdL), Mario
d’Ambrosio (Rilanciamo le Terre d’Argine)
Daniela Depietri
e Riccardo Bassi (Riformisti) è stata approvata
nella seduta del Consiglio dell’Unione, mercoledì 28 ottobre. Presentata in aula
dalla Depietri, la proposta prende le mosse dal fatto che anche nel nostro territorio i fenomeni di violenza contro le donne sono molti (l’allontanamento che
coinvolge la donna maltrattata o in pericolo di vita e i figli minori ha riguardato
nel 2010 una ventina di donne e una trentina di minori) e comportano l’impegno di importanti risorse delle Amministrazioni. “Questo ordine del giorno – ha
spiegato Depietri – impegna la Giunta a verificare e a studiare un progetto che
preveda la creazione di una struttura di emergenza dedicata alle donne con o
senza figli che per ragioni di sicurezza e per salvaguardare l’incolumità personale hanno necessità di abbandonare la propria casa in seguito a situazioni di violenza. Ovviamente questo progetto non deve rappresentare un doppione delle
strutture già presenti sul territorio e si avvarrà anche della collaborazione delle
associazioni femminili, di volontariato e della Commissione Pari Opportunità”.
fanno domanda, qual è la loro
composizione e il loro reddito ad
esempio; ne è uscita una fotografia estremamente variegata
alla quale è impossibile dare
un’unica risposta. Per far fronte
alla questione casa è necessario
adottare più strumenti: flessibili
e snelli per essere il più efficaci
ed efficienti possibili, dall’affitto
casa garantito all’autocostruzio�ne, stringendo alleanze coi privati, poiché il pubblico, da solo,
non può farsi carico dell’emergenza abitativa”.
Come si sostanzia concretamente la collaborazione
tra pubblico e privato?
“Noi possiamo costruire tutti
gli alloggi di edilizia popolare
del mondo, senza però riuscire a
rispondere al crescente bisogno
di case dei nostri territori; per
tale motivo abbiamo coinvolto
le associazioni di proprietari di
immobili e degli inquilini per far
incontrare domanda e offerta.
Vogliamo creare una condizione
di massima circolarità: in questo
modo si facilita la fuoriuscita dall’Erp e si rimettono sul
mercato appartamenti da affittare
a prezzi calmierati, alla portata
delle famiglie a basso reddito”.
Riusciremo a giungere finalmente a una mappatura degli
appartamenti sfitti a Carpi e
nei comuni dell’Unione (Novi,
Soliera e Campogalliano)?
“Un censimento di questo tipo
non è un’operazione facile. Un
conto è sapere quanti sono gli
appartamenti vuoti, un altro
quanti sono gli affittabili, poiché
molti proprietari decidono di non
immettere i loro immobili sul
libero mercato. Stiamo comunque tentando di ragionare coi
proprietari per avere un quadro
più chiaro”.
All’interno del progetto di
housing sociale, sostenuto dalla
Fondazione Cassa di Risparmio di Carpi, l’Unione fungerebbe quindi da intermediario tra
domanda e offerta e, allo stesso
tempo, da garante, incentivando
forme di locazione concordate
e, pertanto, meno gravose per le
tasche sempre più impoverite dei
cittadini. Il tutto in un’ottica di
rete, per allargare così l’offerta
e rispondere alla vasta platea di
soggetti bisognosi di una soluzione urgente al problema casa.
Quando sarà operativo il
progetto e come vi si
accederà?
“Entro la fine di ottobre sarà presentato al Consiglio dell’Unione
per l’approvazione”.
Jessica Bianchi
emergenza casa: in arrivo
il progetto case in rete
Leggi la notizia su:
www.temponews.it
In breve
Al via il bando per gli
alloggi Erp
F
ino al 4 novembre i cittadini
dell’Unione delle Terre d’Argine potranno partecipare
al Bando di concorso annuale
per l’assegnazione in locazione
semplice degli alloggi di Edilizia
Residenziale Pubblica. Dopo la
raccolta delle domande verrà stilata
una graduatoria provvisoria che
sarà pubblicata all’Albo Pretorio dei
singoli comuni, poi quella definitiva
che sarà utilizzata per le assegnazioni degli alloggi che si renderanno
disponibili nel 2012. Maggiori informazioni sui requisiti di partecipazione e le modalità di compilazione
delle domande sul sito
www.terredargine.it.
I due carpigiani Maura Casali e Lauro Veroni, da anni al fianco di Don Andrea Gallo,
raccoglieranno fondi in favore della Comunità San Benedetto al Porto di Genova da lui
fondata, domenica 9 ottobre, alle 15, al Circolo Loris Guerzoni di via Genova
Una tombola per don Gallo
D
a oltre dieci anni, i due carpigiani Maura Casali e Lauro
Veroni si stanno spendendo a favore della Comunità San
Benedetto al Porto di Genova,
fondata da Don Andrea Gallo. Scopo fondamentale della Comunità è
offrire una proposta di emancipazione da ogni forma di dipendenza
ed emarginazione. “Don Gallo cerca
di offrire una speranza, allungando
una mano a chiunque la tenda. Tra i
suoi tanti progetti, ha fondato anche
un servizio di assistenza direttamente sulla strada, tra tossicodipendenti
e prostitute; per questo motivo,
nonostante i suoi 83 anni, sta sveglio
tutte le notti, pronto ad accogliere
chiunque bussi alla sua porta in cerca di aiuto”. Maura e Lauro hanno
conosciuto il Don, grazie a Liliana,
cugina di Maura e direttrice della
comunità genovese. “E’ bastato un
incontro col Don per sentir nascere
nel cuore il desiderio di contribuire
alla sua opera”, raccontano. E’ un
uomo “straordinario”, “unico”. Ma
Don Gallo è un prete scomodo che,
andando spesso contro la morale
cattolica, di frequente si inimica
i piani alti
della Chiesa.
“La Diocesi
di Genova
non è molto
generosa nel
sostenere la
Comunità San
Benedetto al
Porto – continuano Lauro
e Maura – e i
soldi non bastano mai. Per
tale motivo,
con l’aiuto di
vicini e amici,
oltre a portare
quattro-cinque carichi l’anno di abiti, biancheria per adulti e bambini e
stoviglie, organizziamo in città alcuni
eventi per raccogliere fondi”. Tra i
più attesi quello della Tombola che
torna anche quest’anno, al Circolo
Loris Guerzoni, domenica 9 ottobre, a partire dalle 15. Un pomeriggio all’insegna della piacevolezza,
del divertimento e, soprattutto,
della solidarietà. Con soli dieci euro
si potrà giocare a tombola, fare una
Lauro Veroni e Maura Casali
insieme a Don Gallo
merenda a base di dolci rigorosamente fatti in casa e, chi vorrà, potrà
acquistare anche alcuni biglietti della
lotteria - 2 euro l’uno - e, con un
pizzico di fortuna, sperare di vincere
i premi in palio, offerti da varie ditte
del nostro territorio. “Tutto il ricavato - conclude Maura - andrà alla
Comunità San Benedetto al Porto di
Genova”. Non mancate!
07.10.2011 n° 37
6
In breve
Venerdì 7 ottobre
il convegno di inizio anno
per il mondo della scuola
Educare al bene
comune
C
on l’inizio del nuovo anno
scolastico riprendono le
attività dell’Ufficio diocesano per l’educazione e la scuola
diretto da Antonia Fantini. Primo
appuntamento in programma è il
convegno aperto a dirigenti, docenti
e educatori che si tiene venerdì 7
ottobre dalle 16.30 presso l’Istituto
Nazareno di Carpi. Educare alla
libertà e alla responsabilità è il
tema su cui intervengono Mauro
Magatti, preside della facoltà di
Sociologia all’Università Cattolica
del Sacro Cuore, e Alessandra
Smerilli, docente presso la medesima Università. In apertura dei lavori
è previsto il saluto del vescovo Elio
Tinti. In sintonia con gli orientamenti pastorali della Conferenza Episcopale Italiana per questo decennio,
dal titolo Educare alla vita buona
del Vangelo”, il convegno rivolto al
mondo della scuola e dell’educazione, afferma Antonia Fantini, “vuole
essere un momento di approfondimento e di condivisione per riflettere
insieme sullo stile educativo e sulle
sue modalità per contribuire alla
costruzione di un’identità individuale orientata al bene comune. E’
dovere di tutti - insegnanti, genitori,
educatori – impegnati ad aiutare
i ragazzi a cogliere l’importanza
dell’essere cittadini per l’oggi e per
il futuro, sulla base di alcuni valori
irrinunciabili, legati alla dignità
di ogni persona, alla sua libertà e
responsabilità. Se siamo convinti che
la scuola, ma tutti i luoghi educativi
– prosegue - hanno la responsabilità
di ‘rifondare’ il vivere sociale, questo
è il tempo opportuno per rinsaldare
nel mondo adulto quella consapevolezza che insieme possiamo trovare
le strategie che aiutino i giovani a
essere soggetti attivi e positivi del
cambiamento”.
Fare musica a 3 anni insieme ai propri genitori è la proposta dei corsi istituiti all’interno della
scuola di musica Musikè dell’associazione Lo Schiaccianoci della parrocchia di Cibeno, che presto
arriveranno anche in quella di Gargallo
Un viaggio alla scoperta della
musica con mamma e papà
U
n modo per imparare a fare
musica a tre anni insieme ai
propri genitori è la proposta
dei corsi istituiti all’interno della
scuola di musica Musikè dell’associazione Lo Schiaccianoci della
parrocchia di Cibeno, che presto
arriveranno anche in quella di Gargallo. “Corsi di ritmica strumentale
(CML, Children Music Laboratory) – li ha definiti Chiara Gemmi,
insegnante del corso – che si ispirano al metodo Suzuki”. L’obiettivo
è “la formazione dell’orecchio
ritmico e melodico dei bambini dai
3 ai 5 anni, lo sviluppo della coordinazione motoria e della motricità
fine, il potenziamento della memo-
ria, della capacità di autocontrollo
e del vivere la relazione in gruppo”.
Ma la particolarità di questi corsi,
di un’ora alla settimana, è che
richiedono la presenza di un genitore, che impara insieme al figlio
e si impegna a far fare a casa gli
esercizi proposti dall’insegnante
durante la lezione, come ad esempio canzoncine e filastrocche. Al
termine del primo corso di ritmica,
il bambino potrà accedere al corso
di strumento, violino o violoncello,
continuando però i corsi di ritmica di secondo livello, prelettura,
armonia applicata, solfeggio e musica da camera. Diffuso in tutto il
mondo, il metodo che porta il nome
del grande didatta Shiniki Suzuki,
rappresenta un graduale cammino
verso l’alfabetizzazione primaria.
La filosofia Suzuki rifiuta il concetto di musica come disciplina
d’èlite, nella certezza che il talento
sia in ognuno e vada sviluppato
attraverso gli stimoli dell’ambiente in cui il bambino cresce. La
famiglia, per prima, deve perciò
adoperarsi perché questo ambiente
sia favorevole. Metodo significa
cammino graduale con difficoltà
crescenti: nel Suzuki in particolare
la ripetitività sia dell’ascolto sia
dell’esecuzione sono elementi
basilari. Viene chiamato anche
Metodo della lingua madre perché
applica all’apprendimento delle
abilità strumentali gli stessi criteri
in base ai quali il bambino impara a
parlare, prima di tutte l’imitazione
del maestro ma, soprattutto, dei
genitori, ecco perché l’importanza
della presenza di un genitore al corso. Nasce innanzitutto per lo studio
del violino e degli strumenti ad
arco, poiché il maestro Shiniki Suzuki era violinista, ma anche perché gli strumenti sono reperibili in
misure piccole adatte ai bambini e
consentono l’impiego in orchestra,
favorendo la socializzazione. Ogni
bambino al momento dell’iscrizione al corso riceverà una valigetta
con alcuni oggetti che serviranno a
lezione, tra cui un archetto di legno
e la sagoma di un piccolo violino in
plexiglass per prendere confidenza
con lo strumento. Compatibilmente al numero di iscritti, partiranno
dei Corsi di ritmica strumentale
sia presso i locali della parrocchia di Cibeno sia presso quella
di Gargallo. Chi fosse interessato
può contattare Chiara Gemmi
(320-0986743) o direttamente la
scuola di musica Musikè di Cibeno
(338-9320857).
Lucia Truzzi
L’esperienza del Clan Fenice, Carpi 3, in Albania per la route estiva
Da un piccolo seme, un grande albero
U
n incontro che genera un
cammino di relazione e
fiducia: questo è il nome
del capitolo che per quasi tutto
l’anno ha accompagnato e guidato la progettazione e, quindi,
la grande esperienza della route
di servizio in Albania del gruppo
scout Clan Fenice - Carpi 3.
Quella semplice frase ha trovato
piena realizzazione nell’esperienza vissuta a Gramsh, dal
24 al 30 luglio. La route è nata
dall’esigenza dei ragazzi del Clan
di vivere un’esperienza di servizio a contatto con la povertà, con
particolare riferimento a esperienze di volontariato internazionale.
La route è nata anche perché ha
incontrato l’esigenza delle Sorelle
della Carità di San Vincenzo De
Paoli, sempre in attesa di chi possa portare nel distretto di Gramsh
entusiasmo e speranza per i bambini e i giovani che vi vivono. Da
queste esigenze sono scaturiti gli
“Penso che
quello che
abbiamo
fatto non abbia
cambiato le cose,
ma ha reso felici
delle persone”.
Il Clan Fenice con le suore di Gramsh e Mira, presso la missione
preparato alcuni animatori, ancora
giovanissimi, che le affiancano
nelle attività o si recano nei quartieri invitando a giocare bambini e
ragazzi. Durante la nostra permanenza a Gramsh non abbiamo
fatto altro che seguire le suore
della comunità nei loro diversi
servizi che, oltre all’animazione
per i bimbi, comprendono l’accudimento dei malati. Così abbiamo toccato ancor più nel vivo il
dramma della povertà di famiglie
che abitano tra muri di pietra privi
di infissi, di anziani e disabili cui
manca l’assistenza di base. TuttaContinua a pagina 7
obiettivi, condivisi con le famiglie
e la parrocchia: imparare a essere
dono per gli altri; conoscere e
vivere lo spirito di missionarietà;
conoscere e capire le difficoltà di
un Paese e della relativa popolazione; promuovere la formazione
del carattere; favorire l’autonomia
e il prendere decisioni in vista di
un obiettivo.
La preparazione
Nello svolgimento del Capitolo il
Clan ha avuto un primo contatto,
anche diretto, grazie a preziosi
testimoni, con la realtà albanese,
studiandone la storia e gli stili di
vita. L’entusiasmo dei ragazzi,
che non è mai mancato, era una
componente necessaria. Al grande
impegno logistico ed economico
(sono state numerose le attività
di autofinanziamento), non è
stata seconda la preoccupazione
dello staff di favorire e verificare
costantemente la solidità delle
motivazioni dei ragazzi.
Emergenza visibile
A Gramsh ci sono 101 battezzati
e poco o niente da fare per i tanti
bambini e ragazzi che vi abitano;
loro sono la speranza dell’Albania, ma le opportunità a loro
disposizione sono pochissime.
L’emergenza educativa si vede,
nelle strade. Le suore curano molto i bambini e hanno, negli anni,
Durante il servizio con due anziani di Gramsh
07.10.2011 n° 37
7
L’associazione Anziani in Rete ha presentato alla città i volontari, gli automezzi e il lavoro svolto sino ad ora
a favore delle fasce deboli
Il volontariato rende Carpi più civile
G
iovedì 29 settembre,
a ridosso del Duomo,
l’associazione onlus
Anziani in Rete ha presentato alla città i volontari, gli
automezzi e il lavoro svolto
sinora a favore delle fasce
deboli. Il progetto Anziani in
rete, nato nel 2007 in seguito
a un bando della Fondazione Cassa di Risparmio
di Carpi per coordinare e
migliorare gli interventi di
promozione sociale, nel 2011
è diventato un’associazione
composta da 121 soci e retta
da un direttivo di 13 membri.
La realizzazione del progetto - inizialmente promosso
e sostenuto dall’Ancescao,
Coordinamento dei Centri
Sociali Anziani e Orti, dal
Comitato comunale Soggiorni e Vacanze Anziani,
dalla Cooperativa sociale
Sofia, dall’Università della
Libera Età Natalia Ginzburg e dall’Assessorato alle
Politiche sociali del Comune di Carpi - è stata possibile grazie all’impegno di
gruppi di volontari riuniti nel
Faro (Centri sociali Gorizia
e Graziosi, Parrocchia del
Corpus Domini), nel Ponte
(Centro sociale Bruno Losi)
e nell’Ancora (Centri sociali
Cibeno-Pile e Guerzoni,
Parrocchia di Sant’Agata).
“I risultati raggiunti in pochi
anni - ha commentato la responsabile di Ancescao, Ada
Menozzi - dimostrano quale
valore abbia il contributo
Imola Ferrari
che gli anziani attivi, agendo
in un’ottica di rete, possono
dare al miglioramento della
qualità della vita e della coesione sociale”.
Vero e proprio punto di riferimento per la città, Anziani
in Rete fornisce ad anziani,
malati, disabili, servizi di
assistenza e supporto affettivo attraverso attività quali
momenti aggregativi per
favorire la socializzazione
e combattere la solitudine,
appuntamenti culturali,
telefonia amica, disbrigo
di piccole commissioni e
trasporto sociale, per il quale
l’associazione può disporre
di ben 11 automezzi acquistati con il contributo della
Fondazione Crc, degli stessi
Centri sociali, del Lions
Club A. Pio, del Maglificio
Pa-Ten di Soliera.
“Abbiamo ancora tante
cose da fare - ha spiegato
la presidente di Anziani in
Rete, Imola Ferrari - e, dal
momento, che noi siamo giovani, ci siamo dati tre obiettivi da realizzare nel prossimo
futuro. Innanzitutto desideriamo consolidare e ampliare
maggiormente il servizio
reso alla cittadinanza, tentando di rispondere alle esigenze di tutti coloro che vivono
una situazione di difficoltà.
Inoltre, pur collaborando già
con numerose associazioni
del territorio - dal Gruppo
Parkinson all’Ushac, da
Alice al Mantello, al Gruppo Alzheimer - vorremmo
estendere tale sodalizio a tutti
i gruppi che svolgono a loro
volta servizi alla persona, per
condividere progetti, ottiIn breve
I numeri
Sintesi del lavoro svolto
nel 2009, 2010 e primo
semestre del 2011:
Volontari operativi: 121;
Ore impiegate: 42mila;
Chilometri percorsi: 275mila;
Interventi alla persona:
28mila;
Eventi aggregativi: 277;
Partecipanti agli eventi:
oltre 12mila.
mizzare le risorse, risparmiare energie e, di conseguenza,
dare il massimo. Infine, vogliamo puntare, ancor di più,
su una formazione unitaria e
omogenea dei volontari”.
I volontari costituiscono
una risorsa preziosissima e,
se a Carpi, aggiunge Imola
Ferrari, “la qualità della vita
è ancora buona, è anche
merito dell’attivo volontariato locale che sa individuare
i bisogni emergenti e agire
in modo tempestivo, contribuendo a rendere la nostra
città più civile e solidale”.
Jessica Bianchi
“Se a Carpi
la qualità
della vita è
buona, è anche
merito del
volontariato
che sa
individuare i
bisogni
emergenti e
agire in modo
tempestivo”.
Imola Ferrari.
L’intervento di Lorenzo Paluan (Gruppo carpi a 5 stelle e prc)
Tratta Carpi - Modena: quella gran figlia di nessuno!
L
Servizio di animazione con i bambini di Snosen
Continua da pagina 6
via non abbiamo incontrato
la disperazione e questo ci
ha insegnato molto.
Responsabilità
La dignità delle persone
che abbiamo cercato di
servire con le nostre mani
inesperte ci ha parlato di
un rispetto dovuto a chi ci
offre la possibilità di seguire Gesù nella strada del
servizio. La responsabilità
e la puntualità nel servizio,
l’attenzione verso il diverso sono punti che ci siamo
resi conto di dare spesso
per scontati, mettendo le
esigenze personali al primo
posto nel momento di
servire, pensando in modo
errato che il povero, il
disabile, la guida, il lupetto
siano lì ad aspettare che
noi offriamo loro dignità,
aiuto ed educazione. Il
desiderio di condividere
questa esperienza al nostro
ritorno, proprio di noi
capi come e soprattutto
dei ragazzi, sottolinea
come un seme piantato
nel clima favorevole della route, possa
iniziare da subito a
germogliare, conquistando rapidamente il
cielo, allargando la sua
ombra di entusiasmo su
chi ci incontra.
Lo staff
“Cercavamo
la povertà:
ora la
vediamo, ma il
povero disarma
perché è semplice. L’accoglienza della
gente è cordiale,
generosa”.
unedì 3 ottobre, la
seconda Commissione
consiliare Ambiente
e Territorio del Comune
di Carpi ha organizzato un
incontro con Trenitalia Emilia Romagna, Fer, Agenzia
per la Mobilità, Comitato
Utenti...
Nonostante tutti siano pronti
a riconoscere che il servizio
così non funziona e che non
è tarato in funzione dei bisogni dell’utenza, nessuno pare
avere l’autorità per rimettervi
mano. Spostare un treno di
dieci minuti viene considerata un’impresa improba,
figuriamoci spostare le
responsabilità della gestione
della linea da Verona a Bologna. Non ci resta che ribadire
due semplici richieste, la
prima messa sul piatto dal
Comitato Utenti, la seconda
proposta dal nostro gruppo
consiliare e votata all’unanimità a giugno dal Consiglio
Comunale.
Ritrattare il nuovo orario
invernale insieme agli utenti.
Ci sono alcuni piccoli cambiamenti di orario che già
segnerebbero una diversa
qualità del servizio. La Regione Emilia Romagna (che
sta per impegnare centinaia
di milioni in strade e autostrade, nonostante pianga
miseria) deve dare la priorità
a investimenti sul trasporto
su ferro e consegnarci una
ferrovia ammodernata, efficiente e a doppio binario per
Ancora disagi per i pendolari
No ai “respingimenti”
C
ome da troppo tempo avviene, anche il treno 20705 del 29
settembre, delle 8,21 da Carpi per Modena era composto
di sole 2 automotrici diesel (Aln668), una delle quali con
motore guasto. A Carpi sono saliti a fatica un centinaio di utenti
che hanno occupato i pochi spazi disponibili. Mentre il capotreno
invitava a utilizzare il treno successivo,
un agente Polfer, presente a bordo in
veste di scorta, invitava a usare nel
miglior modo il materiale rotabile disponibile. Il contratto di servizio prevede
per il R20705 una composizione di
elettromotrici per 390 posti complessivi.
Una clausola spesso non rispettata dal
gestore (Trenitalia). Nessuna spiegazione all’utenza sul mancato rispetto
della composizione del treno effettuato
con materiale riesumato. “La scelta di
respingere l’utenza che si presenta alla
stazione per utilizzare un servizio pubblico garantito da contratto ha sottolineato Giuseppe Poli (in foto) di Federconsumatori Emilia
Romagna, nonché presidente di Crufer - è demenziale. La pubblica
amministrazione per il livello competente deve immediatamente
intervenire per il ripristino dei diritti dei cittadini, studenti in primis.
Servizi pagati a caro prezzo e anticipatamente, troppo spesso
indisponibili. Trenitalia e Fer devono essere richiamati al rispetto
degli obblighi contrattuali che prevedono la necessaria dotazione
di personale e treni, non certo l’organizzazione di una scorta per
sedare le proteste per i propri disservizi”.
evitare le continue strozzature e ritardi lungo la linea a
binario unico, mettendo qui i
milioni che invece vuol destinare al trasporto su gomma.
Nel mondo delle persone
normali paiono richieste di
buon senso e concrete rispetto al tema della mobilità sostenibile, che tutti, a parole,
dicono di voler sostenere, ma
poi quando provi a chiedere
di risolvere un problema
come quello della Carpi –
Modena, sembra sempre che
questa sia figlia di nessuno.
07.10.2011 n° 37
8
Martedì 18 ottobre, alle
20,45, presso il Salone
Nuovo di Quartirolo
Figli, genitori,
educatori: siete
in rete o siete
soli?
Lorenzo
Cantoni
F
acebook, Twitter, Blog,
Internet: ci educhiamo o ci
educano loro? Martedì 18
ottobre, alle 20,45, presso il Salone
Nuovo, incontro con il professor
Lorenzo Cantoni, decano della
Facoltà di Scienze dell’Educazione dell’Università della Svizzera
Italiana. “Le nuove tecnologie - ha
osservato papa Ratzinger - non
stanno cambiando solo il modo di
comunicare, ma la comunicazione
in se stessa, per cui si può affermare che si é di fronte a una vasta
trasformazione culturale. Con tale
modo di diffondere informazione e
conoscenze, sta nascendo un nuovo
modo di apprendere e pensare,con
inedite opportunità di stabilire
relazioni e di costruire comunione”.
La Chiesa, scrive il papa, non guarda
con sospetto a questi cambiamenti:
“come ogni altro frutto dell’ingegno
umano, le nuove tecnologie della
comunicazione chiedono di essere
poste al servizio del bene integrale
della persona e dell’umanità intera.
Se usate saggiamente, esse possono
contribuire a soddisfare il desiderio
di senso, di verità e di unità che
rimane l’aspirazione più profonda
dell’essere umano”. L’incontro, voluto dal Consiglio Pastorale è aperto
a tutta la città e, in particolare, a
famiglie ed educatori.
Per due volte in poche settimane alcuni minorenni carpigiani si sono introdotti in una villa
disabitata in zona Quartirolo. Il Tribunale dei Minori ha aperto due procedimenti penali
Baby gang all’opera a Carpi
P
orte blindate distrutte, finestre e vetri danneggiati, cancelli, cavi elettrici
e antifurto forzati.
Per ben due volte in poche
settimane alcuni minorenni
carpigiani si sono introdotti in
una villa disabitata a Carpi, in
zona Quartirolo. L’abitazione è parzialmente arredata e
seminuova, protetta in modo
efficace secondo i proprietari,
ma non abbastanza per questi
ragazzini pronti a tutto. Da
rilevare come i Carabinieri
siano riusciti a fermarli grazie
alla preziosa collaborazione di
una vicina di casa, una donna che, avvertiti dei rumori
sospetti e vedendo movimenti
all’interno dell’abitazione ha
immediatamente avvertito le
Forze dell’Ordine in entrambe
le circostanze. La sorpresa è
arrivata quando i ragazzi sono
stati accompagnati in caserma:
tutti carpigiani, il più piccolo
addirittura dodicenne, gli altri
di 14 anni o poco più, in mezzo
anche una ragazzina. Giovanissimi ma imputabili per il
Tribunale dei Minori che ha
aperto due procedimenti penali. Immaginare un dodicenne
che prende a sprangate la porta
blindata di una villa lascia sbigottiti ma, probabilmente,
unendosi nel proposito di entrare
nella casa a ogni costo ha cessa-
diverse migliaia di euro. Non
sono chiare le ragioni del gesto
nè se ci siano ragioni specifiche per cui quella casa sia diventata un bersaglio. Uno dei
ragazzini coinvolti, ha parlato
della ricerca di spiriti risalenti al periodo della Seconda
Guerra Mondiale e pare che,
all’arrivo dei Carabinieri, ci
fossero candele accese all’interno della casa. Un rito di
iniziazione? Vandalismo fine
a se stesso? Spiritismo? Prove
di coraggio? I danni sono gravi
e la percezione non è di una
bravata. Di mezzo ora c’è il
Tribunale.
Cosa rischiano? L’abbiamo
chiesto all’avvocato penalista
Henrich Stove che sta seguendo il caso rappresentando i
proprietari della villa danneggiata.
“I minori (imputabili e quindi
punibili, dai 14 anni ai 18 dal
Tribunale Penale per i minorenni dell’Emilia Romagna)
subiranno un vero e proprio
procedimento penale il cui
rito è “speciale”. L’udienza,
ad esempio, non è pubblica e
il collegio giudicante è formato anche da non magistrati
(assistenti sociali e tecnici).
Le pene sono inoltre attenuate
Henrich Stove
rispetto ai maggiorenni. Esiste
to di distinguere la realtà da un
anche il “perdono giudiziale”
videogame: i danni ammontano a
ma, l’istituto più congeniale, è la
Jungonauta
made in Carpi...
sicurezza a carpi - I fatti della settimana
Viale Carducci, sventata
truffa ai danni di un’anziana
In viale Carducci un uomo, spacciandosi
per un addetto Aimag, ha suonato alla
porta di una 75enne dicendo che doveva fare delle verifiche per un guasto alle
condutture dell’acqua. Poco dopo ha
bussato un complice che, qualificandosi
come agente delle Forze dell’Ordine, ha
detto che nella via c’erano stati dei furti
e ha chiesto alla signora di controllare se
avesse ancora denaro e gioielli. Quando
l’anziana ha mostrato loro 250 euro i
due hanno insistito per vedere anche
i gioielli e, a quel punto, la pensionata
si è insospettita. Quando ha chiesto
loro i documenti di riconoscimento i
truffatori se la sola data a gambe e a
mani vuote.
Via Carlo Marx, denunciati
due stranieri
A Carpi, i Carabinieri hanno denunciato
un tunisino 33enne residente a Suzzara
e un marocchino 27enne residente a
Carpi per ricettazione e detenzione
illecita di sostanze stupefacenti. I due
stranieri sono stati controllati in via
Carlo Marx a bordo di un furgone con
targa tunisina e trovati in possesso di
due cellulari Nokia oggetto di furto. Nel
corso della perquisizione del veicolo, i
Militari hanno rinvenuto nel vano del
cruscotto un involucro contenente 2
grammi di hashish.
Via Toscana, baby gang
all’opera
Un gruppo di minorenni ha forzato le
porte di una casa vuota ma arredata in
via Toscana, per divertirsi. La padrona di
casa ha denunciato i 4 quattordicenni,
tre maschi e una femmina, per violazione di domicilio e danneggiamento.
Via Fassi, spaccata fallita al
Bar Blue Days
Una banda di malviventi ha sfondato
la vetrata della porta del Bar Blue Days
di via Fassi. Nel locale però pare non
mancare nulla e i contanti in cassa non
sono stati toccati. Evidentemente i ladri sono stati disturbati mentre erano
all’opera.
Borgogioioso, denunciate
due persone per furto
Ci hanno provato, ma non ce l’hanno
fatta. Due carpigiani dopo aver fatto la
spesa all’ipermercato Borgogioioso con
Spesa e Via hanno tentato di superare
le casse pagando solo 50 euro a fronte
dei 250 euro di prodotti che avevano
nel carrello. Fermati dagli addetti della
Coop sono poi stati denunciati alle Forze dell’Ordine e la merce restituita.
Santa Croce presa di mira
dai ladri
In via Fornaci a Santa Croce è stato
preso di mira il bar tabaccheria. Spariti
stecche di sigarette, liquori e fondo cassa dell’esercizio. Al valore della merce
rubata si sommano anche i danni legati
alla rottura della porta di ingresso del
locale. Non lontano i malviventi hanno
visitato anche un’elegante villa della
frazione, rubando l’Audi parcheggiata
nell’area cortiliva dell’abitazione, ritrovata poi a Milano. Non si esclude che a
colpire sia stata la stessa banda di ladri.
Indaga la Polizia di Stato.
La Procura della Repubblica di Modena ha aperto un’inchiesta sul caso di presunta
malasanità denunciato da Tania Andreoli
“Ho sempre avuto fiducia nella Giustizia”
L
a Procura della Repubblica
di Modena ha aperto un’inchiesta sul caso di presunta
malasanità denunciato da Tania
Andreoli, consigliera del Popolo
della Libertà di Novi di Modena, in
seguito alla morte dello zio Mario Andreoli, presso l’Ospedale
Ramazzini di Carpi, lo scorso 16
agosto. “Ho sempre avuto fiducia
nella Giustizia - ha commentato
Tania Andreoli - e sono sicura che se
la Procura ha deciso di intervenire
vi sono elementi su cui indagare. A
mio avviso le negligenze sono state
troppe e, certamente, non erano
il frutto di fantasie o sfoghi personali, come qualcuno ha voluto far
credere”. La Consigliera ribadisce
poi, per l’ennesima volta, che il
diritto alla salute sia “sacrosanto”
e non debba essere oggetto di
“strumentalizzazioni o strategie
decise ai piani alti”, bensì debba
rispondere alle reali esigenze
della gente. “Voglio ribadire che
al Ramazzini qualcosa non funziona, al di là della vicenda che ha
avuto protagonista il mio congiunto
- prosegue l’Andreoli - e auspico
che la Magistratura, nell’interesse
di tutti i cittadini, faccia chiarezza
sul fatto e sulle responsabilità dei
singoli. A volte non basta criticare,
ma occorre avere il coraggio di
segnalare ciò che non va”. Ora sarà
la Magistratura a indagare sul decesso del signor Mario, ma anche su
by Locco - www.jungo.it
Cronache di viaggio!
Jungo è il sistema che rivoluzionerà il nostro modo di
spostarci (in città e fuori città): è un modo agile e flessibile
per ridurre o anche azzerare la
nostra dipendenza dall’auto.
Come? Semplice: sfruttando le correnti naturali di
traffico! Ci sono milioni
di sedili vuoti che ti
passano davanti, ti ci
puoi imbarcare direttamente, con tempi di
attesa che tendono a
zero! Quando un automobilista qualsiasi vede
uno “jungonauta” che fa
il segnale - mano alzata
con la card in mano - accosta
volentieri, perché sa di poter viaggiare in compagnia, in
sicurezza reciproca, guadagnando il ticket. Lo jungonauta
a sua volta saltella da una direttrice all’altra, risparmiando
e divertendosi! Tutto su www.jungo.it
I
Tania Andreoli
eventuali responsabilità e negligenze in merito alla scelta dei Protocolli
imposti dalla Regione Emilia Romagna e alle terapie somministrate in
corsia ai pazienti.
“messa in prova”, un’estinzione
dell’ eventuale pena qualora, a
fronte di un periodo più o meno
lungo di prova e osservazione da
parte di personale specializzato,
diano segnale di pentimento e
buona condotta”.
Le famiglie dei ragazzi come
hanno reagito?
“Ancora non hanno preso contatto
diretto con i danneggiati; pare
che alcuni abbiamo dato segni di
stupore, incredulità e sconcerto
per la gravità dei fatti, mentre altri
avrebbero cercato di minimizzare.
L’auspicio è che si riuniscano per
il risarcimento dei danni il cui
ammontare è in corso di quantificazione”.
I vandali sono tutti giovanissimi: che lettura dare a questo episodio?
“Nel caso specifico è da rilevare
il fatto che l’abitazione non sia
una casa di campagna isolata o in
evidente stato di abbandono, bensì
una casa di valore, inserita nella
zona artigianale; emerge la consapevolezza e, quindi, la volontà di
danneggiarla per il solo gusto di
farlo”.
Un elogio in particolare lo merita
la vicina, attenta a quanto accade
intorno e pronta a segnalarlo; un
plauso anche ai Carabinieri che in
entrambi i casi sono intervenuti
immediatamente, individuando i
responsabili.
Clarissa Martinelli
nnanzitutto voglio ringraziare tutti coloro che si sono recati al banchetto dedicato a Jungo, allestito in occasione di Festivis a Carpi. Credo sia
stato un successone, ne è conferma anche il patrocinio del Comune di
Carpi!Ora si può davvero iniziare a lavorare seriamente!
Venerdì scorso alle 17.20 mi piazzo al solito posto, all’uscita del lavoro...
per 25 minuti nessuno mi ha raccolto. Vedo arrivare un autobus, ma non
ero vicino alla fermata. L’autista però mette la freccia e accosta:
“Grazie: mi hai salvato la vita”.
Mi guarda e mi dice: “Qesta non è la fermata. E’ più avanti”.
“Eh, lo so - ribatto - ma sto sperimentando questo modo di muovermi” e
gli faccio vedere la mia immancabile tessera.
Mi sa che tornerò a Jungare in prossimità della fermata dell’autobus.
E’ decisamente più comodo.
A Cavezzo scendo e riprendo la mia attività.
Dopo pochi minuti, vedo un ragazzo che accosta.
“Dove vai?”. “A Rovereto o a Carpi. Tu?”. “Vado a Carpi”.
Perfetto! Facciamo due chiacchiere e mi svela che mi aveva già incontrato,
però la macchina prima della sua mi aveva già caricato. Ottima pubblicità!
Avevo un appuntamento con l’idraulico alle 18.15.
Alle 18.14 entro nel suo ufficio: “visto che puntualità?”.
07.10.2011 n° 37
Fabrizio Corona
Nel tondo
Daniela Malpighi
I
ncontro Denny Rose nel suo
studio; al centro della stanza
domina un tavolo da lavoro
chiaro di grandi dimensioni carico
di oggetti, foto e cataloghi; appesi
alle pareti abiti, accessori, sugli
scaffali scatole da scarpe in un
ambiente mosso, creativo, tutt’altro che asettico. Ha il volto un
po’ tirato Daniela Malpighi, per
tutti Denny, stilista del brand e
9
Al debutto la nuova linea maschile, griffata Denny Rose, rappresentata da un testimonial
decisamente “scomodo”
E’ Corona il nuovo “uomo”
di Denny Rose
titolare dell’azienda: total look
jeans e zero trucco, magra, molti
tatuaggi sulle braccia, lontana dal
dimostrare i 50 anni tondi compiuti quest’anno. E’ indaffarata nella
gestione dei nuovi progetti, su tutti
la nuova linea maschile rappresentata da un testimonial “scomodo”:
il discusso Fabrizio Corona. “Sto
seguendo i commenti su Corona
guardando la pagina Facebook
dell’azienda - esordisce Daniela
- una settantina in un’ora e mezza,
decisamente tanti. Sono soprattutto critiche e spesso davvero feroci.
Qualcuno ha scritto dei trattati per
spiegarmi tutte le ragioni per cui
non avrei dovuto farmi rappresentare da Corona. Sapete cosa ne
penso? Se ne sta parlando. E’ quel
che volevo e ora sono ancora più
convinta della mia scelta”. Sorride, ma lo sguardo si vela. “A volte
le persone sanno essere spietate”
. Il riferimento è alle critiche piovutele addosso quando ha avuto le
note difficoltà che l’hanno portata
a versare all’Agenzia delle Entrate
un ingente somma di denaro. “Da
allora anche su di me ho sentito di
tutto - spiega - fatico a lasciarmi
scalfire anche se ne ho sofferto
parecchio. Solo qualche giorno fa
mi hanno chiesto se fosse vero che
la mia azienda stesse per fallire:
posso assicurare che siamo lontani
dal fallimento e che, nonostante
un inevitabile calo del lavoro
dovuto alla crisi, tra gennaio e settembre il fatturato si è mantenuto
sui livelli di quello dell’anno precedente”. In azienda continuano
a lavorare 16 persone lei inclusa,
ma ci tiene a spiegare che grazie
al suo brand lavorano decine di
lavoratori sul territorio. Mi mostra
in anteprima le foto della nuova
collezione denominata
Denny Rose for Corona
Star’s con un Corona
imberbe, capelli un po’
arruffati, ben vestito,
senza eccessi: uno stile
“pulito” per descrivere al
meglio i capi. Magliette
a tinta unita, tagli sobri,
linee giovani e casual senza
eccessi. Camicie a righe sottili,
giacche di buon taglio e completi
scuri con tanto di cravatta. Un
look che veste l’uomo dalla mattina alla sera. Ma Corona farà bene
o male a Denny Rose? Difficile
prevederlo ora. “Con Fabrizio ho
instaurato un buon rapporto - spiega Denny - c’è rispetto reciproco
e ad oggi ho conosciuto un uomo
migliore di quello che descrivono
le cronache. Da più di un anno non
commette più sciocchezze, credo
che anche i miei capi lo aiuteranno
ad avere un’immagine migliore,
nuova. Anche la sanzione che
ha preso in centro a Carpi nel
maggio scorso è stata colpa mia,
gli ho dato io delle indicazioni
sbagliate”. Mentre parliamo suona
il telefono: è Fabrizio Corona,
racconta di essere in giro col figlio
Carlos, due chiacchiere e i saluti.
Quando riattacca Denny spiega:
“tutti a parole detestano Corona,
ma posso garantire che tutte le
volte che ho camminato al suo
fianco lo fermano e lo salutano
donne, uomini, anziani e bambini;
spesso vogliono persino una foto
ricordo con lui. Qualcuno forse
non è del tutto sincero quando lo
critica e comunque lui sembra
davvero cambiato”. Vedremo
dunque se Corona riuscirà a mantenere comportamenti in sintonia
con l’aria da bravo ragazzo che
traspare nelle foto del catalogo, se
sarà l’uomo giusto per interpretare
la collezione. Nel frattempo qualcuno spera che la sua annunciata
idea di prendere casa a Carpi sia
semplicemente una boutade per il
lancio della collezione.
Clarissa Martinelli
Il nuovo uomo di denny
rose è fabrizio corona
Leggi la notizia su:
www.temponews.it
07.10.2011 n° 37
10
Cala il sipario su una Festa del Racconto da record: sfiorate le 20mila presenze
Carpi: capitale del racconto
C
alato il sipario sulla
Festa del Racconto, è
giunto il momento dei
primi bilanci. Che sono, va
detto senza dubbio alcuno,
assolutamente positivi. Più
di 60 autori, 44 eventi, 4 Comuni coinvolti, un pubblico
che, complice il bel tempo,
ha sfiorato quota 20mila
presenze – praticamente
raddoppiando quelle dello
scorso anno – e un clima
all’insegna della voglia di
conoscere, della curiosità
e dell’entusiasmo. Tutto
questo grazie a un gruppo
di sostenitori – tra cui Cmb,
LS distribuzione, Libreria La Fenice – capitanato
dalla Fondazione Cassa
di Risparmio di Carpi,
Younis Tawfik
“La primavera araba è il nostro Risorgimento”
Y
ounis Tawfik, nato a
Mosul (l’antica Ninive),
in Iraq, nel 1958, è stato
uno delle grandi scoperte della
Festa del Racconto di quest’anno. In esilio nel nostro Paese
dal 1979, è giunto sin qui grazie al suo amore per la Divina
Commedia. “Un insegnante
al liceo mi fece scoprire alcuni
versi tradotti in arabo di Dante.
E, a fronte, dell’inadeguatezza
della traduzione decisi che sarei
andato in Italia per dedicarmi
alla trasposizione dall’italiano
all’arabo e viceversa”. Laureatosi in Lettere e Filosofia all’Università di Torino, oggi Tawfik
collabora con varie testate
italiane e alcuni giornali mediorientali. “Da giovane il giornalismo per me era per lo più
uno strumento per diffondere
la cultura italiana all’estero.
All’università recensivo spettacoli e i miei articoli venivano
pubblicati in Iraq, dove l’Italia
era completamente sconosciuta. Anche oggi, complice
un governo discutibile, l’Italia
viene sottovalutata, ed è un
vero peccato perchè la culla del
Rinascimento merita molto di
più”. Ma è possibile costruire
ponti tra civiltà diverse? L’Occidente cristiano può trovare uno
spazio di dialogo e confronto
con il Medio Oriente islamico?
“Non esistono scontri di civiltà
ma, dopo l’11 settembre, il percorso della storia ha subito una
pericolosa deviazione: tutti noi
siamo vittime di chi lucra sulla
guerra. Il dialogo rende poco,
l’economia della guerra invece non conosce crisi. Oggi in
Iraq, il 70% del reddito pubblico
viene impiegato per acquistare armamenti. La logica della
guerra viene prima del popolo,
del progresso, dello sviluppo
e dell’evoluzione culturale”.
E sulla cosiddetta “primavera
araba”, l’intellettuale iracheno
non fa sconti all’Occidente: “nel
1991 in Iraq scoppiò una rivolta
contro il regime di Saddam che
senza il cui contributo, la
manifestazione difficilmente
sarebbe riuscita a crescere
professionisti di spicco... menti
brillanti al servizio dell’Egitto e
della sua gente. Io sono fiducioso verso il futuro egiziano,
dove il processo democratico
sfocerà in elezioni libere. Quella
è la vera democrazia, non quella
esportata coi carri armati in Iraq,
un paese ancor più lacerato di
quanto non fosse sotto la dittatura di Saddam”. Ma, accanto all’orgoglio, striscia anche
la nostalgia: “Mi vergogno di
essere qui. Voglio tornare in
Iraq, anche se so di rischiare
la vita, per fare qualcosa per il
mio Paese, dall’interno. Io per
perseguire un ideale scappai,
oggi quei giovani restano e
muoiono per difendere i propri.
Noi intellettuali non possiamo
lasciarli morire da soli”.
Jessica Bianchi
nel tempo. Tante le curiosità
e i momenti da segnalare.
Tra questi, la presenza tra il
pubblico di una commossa
Anna Molinari all’incontro
– organizzato con il contributo della Fondazione Casa
del Volontariato – tra la
scrittrice Elena Loewenthal
ed Edoardo Patriarca,
introdotti dal giornalista
Marcello Marchesini. La
stilista è intervenuta al termine dell’evento: “anch’io
ho avuto a che fare con
la malattia di mia sorella.
Leggendo il libro di Elena –
La vita è una prova d’orchestra – ho ritrovato le stesse
sensazioni, lo stesso dolore
da me provato e ho capito
che non ero la sola a sentire
quelle cose. Penso che sia un
libro che, davvero, dovrebbero leggere tutti, e ringrazio
lei di averlo scritto”. Tanti i
Continua a pagina 11
“Quando
sento il
bisogno di un
po’di calore
umano vengo qui a
Carpi, perché il vostro
modo di accogliere, la
vostra cordialità e la
vostra umanità sono
molto diverse dalla
sabauda austerità
piemontese”,
Elena Loewenthal.
Con Gino & Michele, reading di Sandrone Dazieri, Claudia De Lillo e
Paolo Nori. Smemoranda alla Festa del Racconto
Quando la Smemo si fa letteraria...
N
Davide
Bregola
e Younis
Tawfik
fu soffocata nel sangue. Furono
massacrate migliaia di curdi e
sciiti mentre il mondo stava a
guardare. Molte repubbliche
laiche mediorientali sono protette e finanziate dall’Occidente
che le considerano, impropriamente, un’arma contro l’estremismo islamico. Oggi in Libia,
l’Occidente interviene perchè
vuole mettere le mani sul petrolio. Europa e Stati Uniti si muovono soltanto spinti dai propri
interessi, per questo restano
immobili di fronte ai massacri
e alle torture quotidiani - spesso taciuti dalla stampa - che si
consumano in Yemen e in Siria
(il presidente siriano Bashar al
Assad viene considerato un baluardo contro Al Qaeda)”. Ed
è ai giovani che Tawfik guarda
con ammirazione e speranza
per la costruzione di un nuovo
Medio Oriente. “La battaglia
civile dei giovani è dapprima
iniziata virtualmente, tramite i
social network, e poi è esplosa
nelle piazze. Il popolo ha capito
che le strade erano due: cadere
nell’oscurantismo religioso, regredendo al passato o guardare
al futuro, rovesciando i governi corrotti. L’Egitto è diventato
per noi intellettuali arabi, un
esempio cui guardare. Rappresenta il nostro Risorgimento.
Si è costituto un consiglio per
rimettere ordine nel Paese, fatto
di giovani e non, di studiosi ed
economisti, docenti universitari,
“Ci si accorge
subito di
come questa
sia una
cittadina che
avete saputo curare
e mantenere nel suo
patrimonio storico
artistico. Balza
all’occhio anche come
sia abbastanza ricca.
Ma questo è un bene:
la qualità non è mai
stata a buon mercato”
Enzo Mari, designer.
el fitto programma della kermesse
carpigiana dedicata
al racconto non poteva
mancare chi di storie ne ha
raccontate davvero tante.
Smemoranda, oltre a essere
dal 1979 il diario più amato
dagli studenti, firma anche
l’unica agenda annuale con
dentro la novellistica d’autore. Si tratta di Smemo12mesi, l’agenda che raccoglie
dodici racconti a tema libero,
alcuni autobiografici, altri di
fantasia, firmati dai narratori
contemporanei più amati.
Strumento ideale per i lettori
più esigenti in materia di
letteratura e stile, Smemo12mesi coniuga sapientemente
le sue due anime: pratica e
curatissima agenda gennaiodicembre per il lavoro e il
tempo libero, giornaliera o
settimanale e, in appendice,
antologia letteraria di alcune
tra le più illustri firme del
panorama culturale europeo.
Nell’edizione 2012 potrete
trovare i racconti brevi di:
Enrico Brizzi, Rossana
Campo, Cristiano Cavina,
Piero Colaprico, Chiara
Gamberale, Margherita
Hack e Viviano Domenici,
Jean-Claude Izzo, Raul
Montanari, Aldo Nove e
Tiziano Scarpa. Con loro
anche Sandrone Dazieri,
Paolo Nori - nuova penna
dell’edizione 2012 che con
il suo Conferenze, ci regala
uno spaccato comico e surreale sul mestiere di scrittore,
spesso ospite d’onore di
convegni dai temi improbabili - e la giornalista e blogger
Elasti, al secolo Claudia De
Lillo che lo scorso 1° ottobre,
insieme ai direttori editoriali
di Smemoranda Gino &
Michele, hanno incontrato il
pubblico della Festa del Racconto, accorso numerosissimo ai Giardini della Pretura,
per un reading dedicato alla
nuova edizione antologica
Smemo12mesi. Durante
l’evento gli scrittori hanno
proposto con ironica simpatia
alcuni estratti dell’agenda
letteraria, mentre Gino e
Michele hanno ripercorso la
storia di questa Smemo così
particolare, sorella minore del
diario dei ragazzi, eppure così
evoluta da regalare per più di
dieci anni ai lettori alcune tra
le pagine più avvincenti della
narrativa contemporanea.
“Uno strumento straordinario - ci spiega il giallista
Dazieri che scrive sulla Smemo12 mesi da 7 anni - che,
in qualche modo colma l’assenza, tutta italiana, di riviste
letterarie. L’agenda valorizza
una forma di scrittura poco
fortunata in Italia, quella del
racconto breve appunto, vera
e propria perla letteraria, capace di condensare in poche
parole, grandi storie”.
Da sinistra Nori, Michele, De Lillo, Gino e Dazieri
Nando Dalla Chiesa
“Se le mafie non sono ancora
state sconfitte lo si deve in
primo luogo ai cretini”
“
Nando Dalla Chiesa
e Pierluigi Senatore
Come si dovrebbero
chiamare quegli amministratori e politici che, in
nome del quieto vivere, di una
presunta immagine del Paese
all’estero, negano il problema
delle infiltrazioni mafiose nel
Nord Italia? Come dovremmo
chiamarli se non traditori della
Patria?”. Questo l’interrogativo
con il quale Nando Dalla Chie-
sa – figlio del generale ucciso
dalla mafia e Professore di Sociologia della Criminalità Organizzata all’Università Statale
di Milano – ha accolto la folla
accorsa ad ascoltarlo (registrando il tutto esaurito) a Soliera
per la serata di anteprima della
Festa del Racconto. A dialogare con lui il caporedattore di
Continua a pagina 11
07.10.2011 n° 37
11
Edoardo Patriarca, Elena Loewenthal e
Marcello Marchesini
Continua da pagina 10
complimenti da parte degli
scrittori intervenuti, chi per
l’accoglienza, chi per la
bellezza di Carpi, chi per la
partecipazione di un pubblico affettuoso ed entusiasta.
La città ha dimostrato di
saper dar vita e far crescere
un evento che raggiunge
molteplici obiettivi: far
conoscere sempre di più
Carpi per l’elevata qualità
della sua proposta culturale
in un Paese come l’Italia
che dovrebbe investire in
cultura tanto quanto i Paesi
Arabi investono in estrazione di petrolio e che, invece,
a causa della miopia della
classe dirigente, è incapace
di vedere il tesoro su cui
è adagiata; porta turismo,
sempre più numeroso anche
da fuori Regione; regala ai
cittadini aria nuova e idee e
modi di pensare diversi. In
U
na fede che si interroga ogni giorno, quella di Don
Virginio Colmegna, “il
prete dalla testa dura” come
spesso viene definito, presidente della Casa della carità,
fondazione che persegue finalità sociali, voluta da Carlo
Maria Martini, nel quartiere
Crescenzago, a Milano, che,
oggi, ospita circa 110 persone in difficoltà. “La realtà
ci obbliga a interrogare ogni
giorno noi stessi e la nostra
fede. Gli uomini e le donne
che ho incontrato mi hanno
dato modo di credere, per
questo ritengo fondamentale
la pedagogia dello stare in
mezzo. La fede è una grande
domanda di senso, il nostro
mandato è quello di respirare
tra e con la gente, raccogliendo la lezione straordinaria
di Don Milani: scardinare
le ingiustizie restando
dentro le istituzioni”. Per
don Colmegna, occorre
cavar fuori dalla sofferenza
“un senso di responsabilità.
La compassione fine a se
stessa non mi interessa. La
carità senza giustizia è una
truffa. Occorre andare oltre.
I poveri non sono cavie per
la nostra bontà”. Numerosi i
maestri “spirituali” e di vita
che don Colmegna elenca
nel suo ultimo libro Non
per me solo: dalla religiosità “silenziosa e orante” di
Continua da pagina 10
Radio Bruno Pierluigi Senatore. Lo spunto dell’incontro
è stato la presentazione di La
convergenza, il saggio di Dalla
Chiesa che racconta gli intrecci
perversi tra mafie e politica nella Seconda Repubblica. Intrecci
che hanno potuto radicarsi non
solo grazie alla corruzione, pur
presente. “Se mafia, camorra
e ‘ndrangheta non sono ancora state sconfitte lo si deve
in primo luogo ai cretini – ha
dichiarato lo studioso – perché
il cretino fa spontaneamente,
spesso in buona fede, ciò di cui
poche parole, contribuisce a
sprovincializzare il nostro
territorio. Durante i giorni
della manifestazione era
presente anche uno studente
dell’Università di Roma, che
sulla Festa – e sull’iniziativa
Mettici la faccia in particolare – sta preparando la
“Le foto mi
hanno
toccato, come
l’attenzione alla
ricerca della citazione
a lato dell’immagine.
Sono stato in molti
festival, ma il vostro ha
qualcosa di speciale
che lo contraddistingue
per umanità e civiltà,
cosa che a Carpi si
percepisce”, Mario
Dondero, fotoreporter.
tesi di laurea. A tutto questo
si somma poi la Menzione
Speciale della giuria del Premio Città del Libro di Roma,
vinta dal Comune di Carpi
proprio grazie alla Festa del
Racconto. “Per aver creato
un’iniziativa che, allargando l’accezione del termine
racconto, ha combinato la
letteratura con il cinema e
tutte le arti portando a un
forte coinvolgimento di
giovani e adulti e che, grazie
al lavoro di volontari e alla
collaborazione con gli
esercizi commerciali locali,
ha saputo radicarsi fortemente sul territorio”. Questo
importante riconoscimento,
per il quale la manifestazione è stata selezionata tra più
di 239 progetti provenienti
da tutta Italia, è l’ennesima
conferma della bontà di un
progetto sul quale si dovrebbero riunire tutte le migliori
Don Virginio Colmegna
“Un prete dalla testa dura”
Charles de Foucauld che
spesso “rappresentò per me
un bastone nella fede, poiché
bisogna essere per fare e
certe consapevolezze le si
acquistano soltanto attraverso la dimensione preziosa
del silenzio e dell’ascolto”
all’umanesimo planetario
di Padre Ernesto Balducci
“che mi ha consentito di apprendere che ciascuno di noi
serba dentro di sè il respiro
del mondo”, alla lezione del
teologo Paul Gauthier che
inneggiava a “una Chiesa dei poveri, all’insegna
della sobrietà anche a livello
ecclesiale”. Ed è proprio sulla
sobrietà che il don insiste
particolarmente: “il disastro
e la devastazione culturali di
oggi sono profondamente
legati alla seduzione della
ricchezza, all’illusione quantitativa dell’accumulo di cose e
denaro. E’ necessario esaltare
la bellezza di una vita sobria
che è anche esperienza di
felicità. La ricchezza smodata
appesantisce, consuma il senso della vita, mentre sacrificio
e condivisione donano la gioia profonda del vivere”. Una
sobrietà che anche la Chiesa
deve ritrovare, perchè di “un
Cristianesimo con l’artrosi”,
proprio non sappiamo che
farcene. “Una Chiesa che
non si ripieghi sul rito, bensì
aperta alla vita reale, che non
parli solo ai propri giovani ma
anche agli altri. Una Chiesa
che mette prima dei divieti, il
senso”.
J.B.
Brunetto Salvarani e
Don Colmegna
la mafia ha bisogno. Di più: lo
fa gratis”. Perché è nella sottovalutazione del problema,
nell’inesperienza e nella sciatteria, nella disinformazione di
chi è deputato a prendere le
decisioni più importanti che
si annida il pericolo più grande: “come quando Giovanni
Falcone non ottenne il posto
che gli spettava perché il CSM
decise di votare secondo criteri
di anzianità e non di merito,
nominando al suo posto una
persona della quale non possiamo dire fosse collusa, ma che
sicuramente di criminalità or-
ganizzata capiva poco o nulla”.
Ma questa non deve essere una
scusante: “ciascuno di noi deve
essere in prima linea. Senza
eroismi, ma facendo il proprio
dovere”. Questo l’invito rivolto
da Dalla Chiesa a ogni cittadino, a farsi guardiano delle mura
per la parte che gli compete a
seconda del suo ruolo. Perché
responsabili del nostro vivere
civile lo siamo tutti, seppur in
maniera diversa. All’interno del
libro un decalogo per combattere attivamente il fenomeno
delle infiltrazioni mafiose.
Marcello Marchesini
“Piuttosto
che farsi
venire i calli
tutto il giorno agli
Uffizi, uscendo
senza aver capito
nulla, è molto
meglio venire qui,
vedere due o tre cose
precise, capirle e
approfondirle. Credo
proprio che tornerò
a Carpi per girare una
puntata del mio
programma
Emporio Daverio”,
Philippe Daverio.
eccellenze di Carpi per far
diventare la città, sempre
più, la capitale italiana del
racconto. Che altro aggiungere? Buona lettura a tutti.
strepitoso successo per la
festa del racconto
Guarda la photogallery su:
www.temponews.it
Dacia Maraini
Ridiamo voce alle donne
Dacia Maraini
D
acia Maraini è una di
quelle donne che lasciano il segno. Per la
pacatezza dei toni, per il senso
di giustizia che la muove, per il
coraggio che, da sempre, la anima. Lei che, bambina, ha sperimentato sulla pelle il campo di
concentramento in Giappone,
“la fame, il terrore, i parassiti, le
bombe che cadevano a grappoli” e, ancora, il trauma di vedere,
più e più volte, “la terra spaccarsi davanti ai suoi occhi”. Una
donna che porta dentro di sè il
trauma di essere stata sradicata
a otto anni dalla propria terra,
di essere stata separata dalla
propria lingua madre per fare
ritorno, insieme alla famiglia,
in Italia. Un’Italia, quella del
secondo Dopoguerra, tutta da
ricostruire. “Il passaggio da una
cultura all’altra è stato terribile
e angoscioso per me - ricorda
la Maraini - mi rifiutavo di parlare, l’italiano mi era completamente estraneo”. I libri “mi
hanno aiutata a traghettare da
un paese all’altro. Il primo che
lessi in italiano fu Pinocchio.
Amavo i libri di avventure anche
se faticavo a identificarmi con
i protagonisti, perchè quello
di esploratori ed eroi, era un
mondo di soli uomini”. Nata
in un mondo di “padri letterari”, la Maraini, dopo il silenzio
delle donne che aveva contraddistinto il periodo fascista, col
movimento femminista, scoprì
anche le madri. “Lalla Romano, Anna Maria Ortese, Elsa
Morante, Natalia Ginzburg e,
ancora, la straordinaria Grazia
Deledda furono per me come
madri. Col femminismo le loro
voci esplosero con forza anche
se, purtroppo, ancora oggi non
godono dello stesso prestigio
degli uomini”. Ed è proprio
parlando del movimento delle
donne e del ‘68, che Dacia Maraini si accende: “l’Italia ha fatto
più passi in avanti in quei pochi
anni che nei 50 precedenti”. E,
ancora, fu un momento di “idealismo e forza, che costituì la
spinta al cambiamento”. Anche
nel presente la scrittrice intravede qualche fermento, “mi
pare che la società italiana stia
uscendo dal sonno, dal coma
nel quale versava da anni. La
gente dice basta, si è riappropriata del senso di giustizia; un
sentimento innato, potensissimo, che appartiene a tutti e che
è stato offeso. Guardando oggi
al Medio Oriente e all’Africa,
non dobbiamo mai dimenticare che quando la maggioranza
sente di avere bisogno di un
cambiamento, il mondo muta
davvero. Oggi nel nostro Paese
c’è bisogno di recuperare un
discorso etico che nulla ha a
che vedere con il buonismo o
il moralismo. L’etica non è una
moda ma una necessità”. E sulle
donne o, meglio, sul modello
culturale legato alla femminilità
proposto dai mass media, Tv in
primis, la Maraini è caustica: “fa
cascare le braccia”. Modelli
all’insegna “della diseducazione totale che vengono introiettati dai più fragili, ovvero da
coloro che vengono oggi alla
vita: i giovani”. L’immagine
della donna veicolata dalla
pubblicità e dalla televisione è
“umiliante, mortificante. Non è
una questione di nudo, che è bel
altro, bensì di ammiccamento,
allusività. Le donne vengono
ridotte soltanto a corpi e l’unico
linguaggio che viene loro concesso è quello della seduzione;
una seduzione grossolana, stereotipata”. Tutto ciò rappresenta “un’offesa mortale. Tagliare
la lingua, mutilare il corpo della
sua complessità è offensivo non
solo per le donne ma per tutta la collettività”. E’ tempo di
cambiare.
Jessica Bianchi
07.10.2011 n° 37
12
POTENZA ED ELEGANZA INSIEME, PER L’ECCELLENTE SERATA DI SCHIATTI CAR
Schiatti Car: un nome, una garanzia
G
iovedì 29 settembre, con
ben quattro mesi di anticipo rispetto al lancio nazionale, la concessionaria Schiatti
Car ha svelato ai suoi ospiti la nuova Bmw M5 Berlina. L’opportunità
nasce dal fatto che Schiatti Car è
una delle poche concessionaria
Bmw in Italia ad avere la certificazione M che le consente di avere
in anticipo le novità del mondo M,
il marchio sportivo di Casa Bmw.
La vettura nasce dal connubio tra
tecnologia motoristica avanzata
e l’eleganza tipica di una berlina
classica. Prestazioni al vertice
grazie alla potenza di 560 CV (412
kW) ed esclusività al massimo
livello, è questo il concept della
quinta generazione della berlina
ad alte prestazioni di maggiore
successo del mondo automobilistico. La nuova Bmw M5 mostra
una personalità dalla forza non
comune, ma non è solo un’ automobile sportiva high-performance,
mantiene infatti anche un’ elevata
versatilità garantita da quattro
porte e cinque posti. Quest’ultima
generazione si caratterizza inoltre
per il più potente motore sinora
mai montato in un modello di serie
della Bmw M Gmbh e per l’innovativo Differenziale Attivo M.
La nuova Bmw M5 però, non era
l’unica protagonista della serata,
gli invitati hanno infatti potuto
apprezzare anche un’altra sorpresa:
la nuova Bmw serie 6 Coupè. Una
nuova Coupè, in grado di rappresentare un capolavoro con le sue
simi ospiti che hanno affollato lo
showroom della concessionaria e
riempito addirittura il parcheggio
attiguo, in quanto quello di Schiatti
Car si era esaurito in brevissimo
tempo. I clienti hanno potuto
ricevere informazioni sulle due
macchine anche dagli specialisti
di Bmw Italia, presenti all’evento.
linee proiettate in avanti, le sue
proporzioni ben scandite e i suoi
dettagli perfetti. Agilità, potenza,
sportività e prontezza sono le caratteristiche principali: affascinante
come l’acqua, l’elemento identificativo che ha ispirato i designer
Bmw nella creazione delle uniche
Serie 6 Coupè e Cabrio. La nuova
Bmw Serie 6 Coupé si presenta
come automobile sportiva dedicata
agli esteti amanti del lusso e delle
tecnologie innovative. Queste due
vetture hanno esaltato i numerosis-
La piacevole atmosfera che riesce
sempre a creare il team della concessionaria ha fatto in modo che gli
invitati si intrattenessero per oltre 4
ore, godendo anche di un piacevole
catering e di allestimenti costruiti ad hoc per le due anteprime. I
commenti delle persone intervenute hanno sottolineato la forza del
marchio bavarese che si esprime in
prodotti unici come la M5 e la serie
6 Coupè e nella scelta di partner
eccellenti come la Schiatti Car.
07.10.2011 n° 37
Domenica 9 Ottobre alle 16.30, inaugurazione
della mostra Oltre Namibia della fotografa
innamorata dell’Africa, Erica Lugli
Vi racconto la
mia Africa...
U
n amore,
quello per
la natura,
che accompagna la fotografa
naturalista carpigiana Erica Lugli
da una vita e che
l’incontro casuale
con l’Africa ha
suggellato definitivamente. “Dopo il primo viaggio nel Continente nero ho capito
che il mio posto è là. In Africa ho imparato quanto sia bella Madre
Natura e quanto siamo piccoli di fronte alla sua forza dirompente”.
Dalle savane sconfinate ai paesaggi mozzafiato, dalle tribù locali
alla vita quotidiana della gente, ai felini (vera passione di Erica) ogni
scatto è frutto di esperienze indimenticabili. Scatti bellissimi, densi
di emozione, premiati con la pubblicazione su prestigiose riviste
specializzate: dal National Geographic Italia alla rivista Geo. Per
vedere da vicino il lavoro di Erica Lugli, domenica 9 novembre, alle
16,30, sarà inaugurata la mostra Oltre Namibia, allestita nell’atelier
di acconciature di Cinzia e Lisa Sgarbi, in viale de Amicis, 49 a Carpi. Un’occasione
Erica
unica per ammiLugli
rare e gustare un
vero e proprio
viaggio fotografico attraverso
culture primitive
e paesaggi mozzafiato, per sognare
a occhi aperti una
terra affascinante e
tutta da scoprire.
13
Giornata Internazionale per i diritti degli animali
Un amico è per sempre
L
a crisi si abbatte anche sui
nostri piccoli amici animali. Non è raro, infatti, che
padroni di cani e gatti li affidino
alle cure del Canile e del Gattile
o addirittura li riconsegnino loro
per la seconda volta, per le difficoltà nel continuare a mantenerli.
Prendersi cura dei propri amici
a quattro zampe è, o dovrebbe
essere, un obbligo morale quanto
quello di prendersi cura dei propri famigliari in stato di necessità. Per ribadire tale concetto,
lo scorso 1° ottobre il Gruppo
Zoofilo Carpigiano (volontari
del Canile) e l’Apac (volontari del Gattile) di Carpi hanno
organizzato, in collaborazione
con l’Unione Terre d’Argine e
la Lipu di Carpi, la 12° edizione
della Giornata Internazionale
per i diritti degli animali con l’intento di sensibilizzare bambini
e adulti al tema dell’abbandono.
“Oltre a cani e gatti buoni, belli e
di razza – ha spiegato Aurealia
Ganassi di Apac – vorremmo
ricordare che ci sono anche
animali meno fortunati o perché
sono stati abbandonati o perché
sono anziani o malati. Non ci si
può esimere dal prendersi cura di
loro, come si farebbe con un proprio caro. Questo è il motivo per
il quale oggi siamo qui: ricordare
agli adulti i diritti degli animali e
conquistare i bambini, anche tramite il gioco, per far loro capire
che prendersi cura di un cane o di
un gatto è un impegno che dura
per sempre”.
Valeria Cammarota
07.10.2011 n° 37
14
Grande successo per la sfilata di Eita Nakamura al Caffè Concerto
Diva e Donna dedica a
Ean 13 il primo servizio
moda di Miss Italia
Una moda da 10 e lode
I
l Caffè Concerto di Modena ha ospitato, lo scorso
30 settembre, il debutto del
designer carpigiano Eita Nakamura. Una sfilata in grande
stile che ha premiato l’estro
e l’amore per la moda del talentuoso creativo carpigiano.
I suoi capi - che fondono il
vintage Anni Cinquanta e Sessanta a elementi extreme-glam
- hanno entusiasmato i tanti
giovani, e non solo, accorsi al
Caffè Concerto per l’occasione. Le modelle, una decina,
hanno sfilato con eleganza
sul bancone rivestito con
una moquette, per poi scendere e proseguire la passerella
sotto i portici del prestigioso
locale modenese. 30 gli outfit in programma, sulle note
N
on solo gli abiti disegnati da
Guillermo Mariotto per la
collezione Autunno-Inverno
2011-2012 di Gattinoni, ma anche 8
collezioni di giovani stilisti (partecipanti al concorso Zero Moda e Design,
Giovani Emergenti Città di Modena
dedicato a giovani stilisti e designer
emergenti della Provincia di Modena) si
sono alternati il 28 settembre sul palco
del Teatro Comunale di Modena. Sul
palco hanno sfilato i modelli di Yana
Bohach, titolare di un’attività in proprio
My Bon Ton, Margherita Cottafavi, collaboratrice dell’azienda Studio
Trend, Ilaria Braghiroli collaboratrice
dell’azienda Vittoria Bonini, Francesca
Aguzzoli dell’azienda Vanity srl, le carpigiane Santa De Blasio dell’azienda
Donne Da Sogno e Federica Gualandi
dell’azienda A.G.C., Alessandra De
Tomaso titolare dell’attività De Toma-
La più bella
d’Italia veste
Ean 13
del dj Christian Lena che
ha firmato la colonna sonora
della serata. In passerella la
sobrietà del giorno, il rock chic
del pomeriggio e l’eleganza
della sera. Dietro le quinte Eita
è stato aiutato da alcuni amici
stilisti per preparare le modelle unitamente all’hair stylist
Dora Truzzi e alla truccatrice
Ilenia Malavasi.
A
ppena eletta, la bellissima Stefania Bivone,
Miss Italia 2011, è stata
catturata a Montecatini Terme
da Diva e Donna, presente con
la sua redazione, per scattare il
primo servizio moda della Miss.
La più bella d’Italia ha indossato
alcuni capi della collezione della
carpigiana Ean 13 scelti dalla
testata. Un connubio perfetto che sposa la bellezza della
donna italiana, con quella di
una collezione total look 100%
Made in Italy, apprezzata in tutto il mondo.
Il concorso Zero Moda e Design premia i giovani stilisti modenesi
Anche Carpi in passerella
so e Gianmarco Messori dell’azienda
Messori. La giuria ha proclamato vincitori ex aequo Alessandra De Tomaso
e Margherita Cottafavi per i capi da
donna, mentre per la parte dedicata ai
capi da uomo si è aggiudicato il primo
posto Gianmarco Messori. La serata è
stata presentata da Roberta Capua,
conduttrice ed ex Miss Italia. Tra le altre, in passerella anche Tanya Gervasi,
la top model curvy che per la Maison
Gattinoni interpreta una bellezza straordinariamente sensuale.
07.10.2011 n° 37
E
’ stata definita ‘frustrazione’ ed è lo stato d’animo
che assale il consigliere
comunale di Minoranza. Col tempo egli matura l’idea che la sua
presenza sui banchi del Civico
Consesso non conti nulla e non
incida nelle scelte dell’Amministrazione, qualunque siano le
proposte, le idee e i suggerimenti
che presenta. E l’atteggiamento
di sufficienza, quasi di fastidio,
manifestato dai consiglieri di
Maggioranza e dai componenti
della Giunta (di qualunque colore
politico) quando espone i propri
interventi, lo portano col tempo
alla disaffezione per l’incarico
ricevuto, alla convinzione di
parlare al vento. In altre parole:
di essere inutile. Da qui lo stato
di frustrazione che lo coglie.
Molti si abituano, si assuefanno
al clima, altri no. E allora: o si
innervosiscono e reagiscono
all’atteggiamento della Maggioranza, oppure rinunciano, alzano
ntro la fine del mese la rete urbana
di Carpi si arricchirà di 6 autobus
a basso impatto ambientale. Tre
di questi sono già entrati in servizio,
dopo aver superato le procedure di allestimento e collaudo e concluso l’iter
di immatricolazione; gli ulteriori tre
mezzi saranno invece disponibili entro
ottobre. I nuovi automezzi vogliono
garantire maggiore efficienza al servizio di trasporto pubblico, migliorando
la qualità dell’aria grazie alla riduzione di emissioni inquinanti dei mezzi
in circolazione. I sei nuovi minibus,
modello Itineris, andranno a sostituire
altrettanti mezzi acquistati nel 1999 di
categoria Euro 2, ormai non più adeguati né alle esigenze del servizio di
trasporto pubblico carpigiano né alle
E
15
L’Angolo di Cesare Pradella
Le frustrazioni del consigliere di Minoranza
bandiera bianca, non
se la sentono di continuare a recitare un
ruolo che esiste solo
sul piano formale.
Guido Franciosi, da
due anni consigliere
a Soliera, dove venne eletto alle Amministrative del 2009
nelle liste del PdlLega, ha rassegnato
le dimissioni nelle
mani del sindaco per
‘motivi personali’,
come ha scritto nella lettera ma,
in realtà, chi lo frequenta aveva
intuito da tempo che gli erano
venute meno la voglia e la con-
vinzione di sedere
nel Civico Consesso solierese.
“Mi sono dimesso
per ragioni di
lavoro e per i miei
impegni personali
e famigliari”.
Ma non nega di
essersi stancato di
fare il consigliere
inascoltato, di
avere avuto, col
Guido Franciosi
tempo, l’impressione di parlare a
una platea di persone distratte,
magari intente a parlare tra loro
o a leggere il giornale. Consapevole dell’inutilità della propria
presenza sui banchi del Consiglio
dal momento che, per quante proposte abbia fatto, ben poche sono
state quelle accolte o condivise.
“L’atteggiamento della Maggioranza, induce a pensare il Consiglio stesso nel suo complesso
sia inutile e che partecipare alle
sedute sia tempo sprecato”.
Si è verificato che qualche
suo suggerimento inizialmente snobbato sia stato
poi riproposto dalla Maggioranza e venduto come fosse
farina del suo sacco?
“Sì è successo più volte. Come
nel caso della pensilina alla fermata del bus in zona Famila, che
prima non esisteva, oppure la cre-
Entro la fine del mese la rete urbana di Carpi si arricchirà di sei nuovi
autobus a basso impatto ambientale
Sei minibus quasi “verdi”
D’Addese e Odorici
normative anti-inquinamento vigenti.
I nuovi minibus consentiranno invece
una notevole riduzione di emissioni
inquinanti perché, pur trattandosi di
mezzi alimentati a gasolio, si collocano
al livello Euro 5, il più alto attualmente
previsto dalle norme europee. Qualche dettaglio tecnico: i minibus Itineris
hanno una lunghezza di 7 metri, due
porte di ingresso e discesa, impianto di
aria condizionata, sistema di telecontrollo satellitare, selleria monoscocca
rivestita con tessuto antivandalo 32
azione di un passaggio pedonale
evidenziato per i pedoni davanti
alla chiesa e al cimitero di San
Michele o, ancora, la rimozione
della ‘storica’ bacheca dell’Unità
davanti alle scuole elementari”.
E ai suoi elettori che l’hanno
votata due anni fa come giustifica questa rinuncia?
“Rispondo con le parole di
Seneca quando diceva che la
frustrazione è una condizione
molto diffusa e nasce dall’inevitabile scontro tra desiderio e
realtà. Desidero quindi far sapere
agli elettori lo stato di disagio nel
quale mi sono trovato e, insieme
a me, tutti i consiglieri di Minoranza”.
posti totali (10 a sedere e 22 in piedi),
sono dotati di un posto attrezzato con
sistemi di ancoraggio per lo stazionamento di una carrozzella per disabili e
di una pedana retrattile per la loro salita.
“Pur trovandoci in un periodo di forti
tagli alle risorse pubbliche destinate
al settore dei trasporti - ha dichiarato
Pietro Odorici, presidente di Atcm si conferma l’impegno dell’azienda
nel migliorare la qualità del servizio
offerto e ridurne l’impatto ambientale. Questo investimento confidiamo
potrà confermare il trend di crescita di
passeggeri registrato in questi ultimi
mesi nel bacino di Carpi (+31,5% nei
primi sei mesi dell’anno rispetto allo
stesso periodo del 2010)”.
Valeria Cammarota
16
07.10.2011 n° 37
07.10.2011 n° 37
17
Torna dall’8 al 16 ottobre Carpi Colleziona
Nel segno del 150° anniversario della
proclamazione dell’Unità d’Italia
“Internet è libero e deve
restare libero”
a cura di Clarissa Martinelli
[email protected]
I
l Circolo Filatelico Numismatico Carpense organizza dall’8 al 16 ottobre
la sedicesima edizione di Carpi Colleziona, mostra filatelico-numismatica,
medaglistica e cartofila, quest’anno dedicata al Risorgimento nazionale nel
150° anniversario della proclamazione dell’Unità d’Italia. La manifestazione sarà
inaugurata sabato 8 ottobre, alle 10, presso la sala esposizioni della Fondazione
Cassa di Risparmio di Carpi in corso Cabassi, 4. In mostra medaglie, francobolli e una inedita selezione di fogli tratti dal Corriere dei Piccoli, che ricordano il
Risorgimento e i suoi protagonisti, in particolare Ciro Menotti e Manfredo
Fanti. La statua equestre del generale Fanti illustrerà in particolare uno speciale
annullo postale concesso da Poste Italiane che - sabato 8 ottobre - sarà utilizzato
per annullare una cartolina commemorativa dei due patrioti carpigiani. In concomitanza con la mostra, in collaborazione con il Centro Missionario Diocesano,
viene allestisto un piccolo mercatino di beneficenza di santini, cartoline e materiale cartaceo. La mostra rimane aperta al pubblico sabato e domenica 8 e 9
ottobre dalle 10 alle 19 e sabato 15 e domenica 16 ottobre, con lo stesso orario.
L’iniziativa gode del patrocinio del Comune di Carpi, del sostegno della Fondazione Cassa di Risparmio di Carpi e dell’autorizzazione della Presidenza
del Consiglio dei Ministri per quanto riguarda l’inserimento nel novero delle
manifestazioni per il 150° anniversario dell’Unità. L’ngresso è libero.
Modena: al via il Terzo Corso di Restauro di Moto e Scooter
d’Epoca
Ridar vita alle motociclette
I
l Motoclub 2000,
club modenese
di moto d’epoca
federato FMI, apre
le iscrizioni per il 3°
Corso di Restauro
di Moto e Scooter
d’Epoca. Nei due
anni precedenti l’iniziativa ha ricevuto
l’adesione di decine
di appassionati provenienti un po’ da
tutta Italia. Il corso
prevede 14 lezioni
monotematiche e
alcune visite presso collezionisti e artigiani. Le lezioni, teoriche e pratiche, sono
tenute da noti esperti del settore presso la sede del Motoclub con cadenza quindicinale operanti nel campo. L’invito è rivolto sia ai giovani appassionati sia a chi ha
già esperienza nei restauri. Gli incontri si terranno il giovedì sera, dalle 21 alle 23,
presso la polisportiva Sirenella, in via Montegrappa, 47 a Modena (zona Maserati).
L’inizio del corso è fissato ad ottobre. Per esigenze organizzative verrà accettato
un numero chiuso di iscrizioni. La quota di iscrizione di 100 euro, comprende la
tessera del Motoclub, il manuale del corso e la T-shirt del motoclub. I referenti
sono i signori Fabio Baraldi e Giorgio Gozzoli.
Per iscrizioni e informazioni: 059-239637 (lunedì e giovedì dalle 21 alle 23), email
- [email protected], sito - www.motoclub2000.it
Si riparla di Vasco Rossi, ormai è
un tema fisso. Stavolta ha censurato un sito, Nonciclopedia. La
satira è satira non è un’offesa e,
se sei un personaggio famoso,
devi accettarla. Il contesto del
sito è quello satirico demenziale, se ti va bene ci vai se no
ne stai alla larga, non vai su un
sito porno per guardare le ultime
notizie di cronaca nera. Internet
è libero e deve restare libero.
Non confondiamo la satira con
l’insulto gratuito, quella gente
si deve prendere meno in considerazione, lo difendono tutti
i paladini benpensanti.
Stefano
asco ha chiesto di rimuovere i
contenuti ritenuti diffamatori
che lo riguardano e quel sito ha
cavalcato l’attimo fingendo di essere
stato censurato e di dover sospendere
tutti i propri contenuti. Eco mediatica e
tam tam in Rete di messaggi come questo. Plauso ai gestori di Nonciclopedia
che hanno ottenuto una pubblicità nazionale insperata, appena riapriranno
il sito (come legittimatamente possono fare in qualsiasi momento perchè
V
le richieste degli avvocati di Vasco
erano circoscritte ai soli contenuti
diffamatori contro il proprio assistito) potranno contare su un numero di
accessi decisamente superiore rispetto
al passato. Sulla libertà di espressione
la questione rischia di essere spinosa:
è vero che si è liberi di esprimere dissenso o gradimento, di commentare,
di arrabbiarsi, di criticare, di scherzare
mettendo in campo ironia e perfino
sarcasmo ed è vero che un personaggio
come Vasco non dovrebbe prestare il
fianco a polemiche come questa da cui
può uscire solamente danneggiato, le
sfumature son più difficili da cogliere e gli slogan “contro” fanno invece
presa subito La libertà di insultare,
offendere, augurare la morte o peggio,
confesso però che mi lascia perplessa
perchè lede la libertà di qualcun altro
che ha, a sua volta, il diritto di essere rispettato. Riferire una frase razzista a un congolese per strada per
qualcuno può significare esprimere
liberamente la propria opinione: ha
ragione lui? Così come scrivere che
Vasco è un vecchio drogato inutile che
ha fatto drogare migliaia di giovani e
morirà sempre troppo tardi (ho letto
anche questo) non è esattamente sati-
ra. Non è un caso che la diffamazione
sia un reato.Avolte basterebbe un po’
di senso della misura per evitare, ed
evitarsi, complicazioni, senza tirare in
ballo battaglie di libertà. La mia libertà
finisce dove comincia la tua. Che ne
pensi, Stefano? Nel frattempo, mentre
si moltiplicavano insulti e reazioni,
dopo 24 ore di chiusura il sito ha riaperto porgendo scuse a Vasco con
una lettera: “Ringraziandovi per il
caloroso sostegno, vogliamo innanzitutto chiarire che ci dissociamo dalla
violenza con cui il web ha reagito alla
nostra decisione di oscurare il sito. Il
nostro intento non è mai stato quello di
incitare l’utenza contro Vasco quanto
quello di informarla dei fatti avvenuti.
Ci scusiamo se i contenuti della pagina
di Vasco Rossi sono sembrati diffamatori, non c’è mai stata l’intenzione di
offendere il cantante. Non escludiamo
la possibilità futura che un giorno su
Nonciclopedia tornerà a esistere un
articolo su Vasco Rossi che faccia
ridere tutti quanti”. Tania Sachs, la
portavoce ufficiale del rocker, ha assicurato di poter ritirare la querela. Ora
tutti sanno che Nonciclopedia esiste:
una strategia da insegnare ai corsi di
web marketing...
Ritorna la rassegna al Teatro Comunale di Carpi realizzata anche grazie alla sponsorizzazione
di Borgogioioso
Si alza il sipario su La vita è sogno
P
renderà il via il 1° novembre la 15^
edizione del cartellone La vita
è sogno, rassegna di spettacoli
pomeridiani, nell’ambito della stagione
teatrale 2011/2012, promossa dal Teatro Comunale con la sponsorizzazione
de Il Borgogioioso. Tutti gli spettacoli
andranno in scena alle 16, in giorni festivi, secondo la miglior tradizione teatrale
e per agevolare ed estendere il coinvolgimento a ogni fascia di pubblico. Gli
abbonamenti sono in vendita presso la
biglietteria del Teatro e presso le sedi di
Ancescao, Movimento Terza Età, Arci
e Università per la Libera Età Natalia
Ginzburg. La vita è sogno propone
spettacoli che non sono compresi nel
cartellone della rassegna principale, per
un totale di cinque appuntamenti. Il
cartellone si apre con un debutto: CanCan, prima edizione originale in italiano del celebre musical di Cole Porter,
che inizia proprio da
Carpi la sua tournèe.
L’allestimento è una
nuova produzione
messa in scena dalla
Compagnia Corrado Abbati, a metà
strada tra Broadway
e Hollywood. Domenica 20 novembre sarà la volta del
famoso comico bolognese Vito, che
porterà in scena Se Garibaldi Scende
da Cavallo. Si prosegue domenica 4 dicembre con il terzo appuntamento della
rassegna, dal titolo Spirito Allegro:
Corrado Tedeschi e Debora Caprifoglio, con la regia di Patrick Rossi
Gastaldi, si avventureranno nel misticismo di una seduta spiritica dagli esiti
imprevedibili. Domenica 8 gennaio, è la
volta de Il Paese dei Campanelli che
Il 1° ottobre coda davanti al teatro
per l’inizio della vendita dei biglietti
metterà in scena un nuovo allestimento dell’Operetta di Trieste interpretato
dalla Compagnia Corrado Abbati. La
rassegna si concluderà domenica 19
febbraio con La Mostra, una commedia
che, grazie alla recitazione di Simona
Marchini e alla regia di Gigi Proietti, proporrà una riflessione sul tema
dell’emancipazione femminile.
Tempo... di quiz!
Sudoku
ANAGRAMMA CINEMATOGRAFICO
Titolo (3 3 5 2 7)
Napalm a uso pernacchia
Per chi suona la campana
Il terremoto
Maria chiama al telefono la sua amica Rosa.
“Ciao Rosa, hai sentito il terremoto?”.
“Sì Maria, ho avuto tanta paura , mi sono messa sotto
l’architrave...
sai dicono che è più sicuro”...
“Rosa: io ero già al sicuro; ero sotto l’architetto”.
Come si gioca
Questo gioco di logica
propone una griglia di 9×9
celle, ciascuna delle quali
può contenere un numero
da 1 a 9, oppure essere vuota; la griglia è suddivisa, da
bordi in neretto, in 9 sottogriglie, chiamate regioni, di
3×3 celle contigue. Le griglie
proposte al giocatore hanno
da 20 a 35 celle contenenti
un numero. Scopo del gioco
è quello di riempire le caselle bianche con numeri
da 1 a 9, in modo tale che in
ogni riga, colonna e regione
siano presenti tutte le cifre
da 1 a 9, e pertanto senza
ripetizioni.
07.10.2011 n° 37
18
L’aforisma della settimana...
“Quando si tratta di leggere negli occhi di una donna, la maggior parte degli uomini è analfabeta”.
Heidelinde Weis
appuntamenti
Mostre
CARPI
8 - 16 ottobre
XVI Edizione
Carpi Colleziona 2011
Sala esposizioni Fondazione
Cassa di Risparmio di Carpi
Fino al 15 ottobre
Tutti i colori del Messico
Personale di Lisa Lamelli
Pittrice carpigiana trasferitisi in
Messico, a Playa del Carmen
Spazio espositivo
in Piazza Martiri, 46
Fino al 31 ottobre
L’umorismo ai tuoi piedi
Personale di Elena Terrin
La rassegna si tinge di rosa
Esposizione di opere grafiche,
vignette e caricature, con tema
conduttore la satira applicata a
usi, costumi, politica, fatti noti
o personaggi famosi
O&A Centro Affari
Fino al 15 ottobre
I colori della natura
Mostra fotografica
di Aldo Meschiari
SoHo - Galleria d’Arte
Fino al 23 ottobre
Misfortunes and Minor
Victories
Personale di Zaelia Bishop
Spazio Meme
Fino all’8 dicembre
Dove regnavano le acque
1920-1950, la trasformazione
del paesaggio nelle fotografie
della Bonifica Parmigiana
Moglia
Palazzo Pio
Fino all’ 8 gennaio
Indistinti confini
Metamorfosi e altre mutazioni
La mostra percorre attraverso
una selezione di opere d’arte
antiche e moderne, ma anche
brani letterari, tavole di fumetti,
spezzoni cinematografici come
gli artisti hanno rappresentato
la metamorfosi, il momento
del passaggio di stato
dall’umano all’animale
o al vegetale o al minerale
Da Cranach a Picasso,
passando per Gustave Dorè,
Bilal e Moebius, un scelta di
opere dalle forme disfatte
e dai confini sfaldati
Palazzo Pio
Fino al 29 gennaio
Oreste Baccolini
E ha piombo dentro la canna
Secondo appuntamento del
ciclo di mostre Ad Hoc
A cura di Luca Panaro
Palazzo Pio
Eventi
CARPI
Fino al 16 ottobre
Tipici Dop in Festa
Centro Storico
Al Cinema Ariston di San Marino di Carpi, proiezione del film Cirkus Columbia, di Danis Tanovic, domenica 9 ottobre, alle 20,30
Il giorno prima della guerra...
B
osnia-Erzegovina, 1991. Il
regime comunista è caduto e
Divko Buntic, dopo aver passato vent’anni in esilio in Germania,
torna nel piccolo paese natale per
rivendicare la sua casa di famiglia. Il suo arrivo attira la curiosità
dei compaesani poiché l’uomo si
presenta con una Mercedes rosso
fiammante, una giovane e sexy
fidanzata di nome Azra, il gatto nero
portafortuna Bonny e un pacco di
marchi tedeschi, ma soprattutto l’ira
della moglie Lucija… L’avvento dei
primi focolai della Guerra dei Balcani
metteranno a dura prova i sentimenti più profondi ponendo tutti i
protagonisti di fronte a un difficile
dilemma: restare in Patria o partire.
Bellissimo affresco di Danis Tanovic (quello di No Man’s Land) che
descrive, nel popolo, l’inconsapevo-
lezza quasi
ingenua che
precede la
guerra e, nel
contempo,
anche il
suo rapido
adattarsi.
Ne esce un
film malinconico, dolente, un poco
appesantito dal tempo. Ma ancora
capace di concedersi, e regalare,
emozione e stupore.
L’8 ottobre, alle 21, al Forum Monzani, appuntamento col Concerto per Giuliana,
artisti per la donazione degli organi
Il dono più grande
I
n occasione delle prossime
giornate nazionali Aido fisssate
per l’ 8 e il 9 ottobre, a Modena, oltre alla consueta campagna
informativa, l’Aido provinciale, in
collaborazione con il Comune di
Modena, le Aziende Usl e Policlinico, le associazioni Avis, Admo,
Antf e Aned e col patrocinio del
Centro Regionale Trapianti, il
Comitato Tecnico Regionale per
la Campagna una Scelta Consapevole e la Rete Città Sane Oms,
promuove l’8 ottobre, alle 21, al
Forum Monzani, l’evento musicale
Concerto per Giuliana - Artisti per
la donazione degli organi con la
partecipazione dei cantanti Roberto
Ferri e Iskra Menarini vocalist
di Lucio Dalla. L’evento vuole
celebrare il ventennale della morte
di Giuliana Pecorari, scomparsa
nell’ottobre di vent’anni fa, prima
donatrice a Modena cui è stato effettuato un multiespianto al Policlinico
di Modena e al cui nome è intitolato
il gruppo comunale Aido di Modena. Le finalità dell’ iniziativa sono
duplici: dare sostegno e visibilità
alle giornate nazionali Aido attraverso un evento che richiami
l’attenzione dei cittadini e dei media
locali sulle tematiche della donazione e il trapianto; ricordare Giuliana
insieme ai suoi famigliari che si
sono sempre prodigati e impegnati
in prima persona per tenere viva la
sua memoria e promuovere e
Iskra Menarini
diffondere l’importanza e il
valore fondamentale della
donazione e della solidarietà insieme a tutti quelli
che, allora come oggi, e a
diverso titolo, istituzionale
e non, hanno prestato e
continuano a prestare la
loro intensa e preziosa
collaborazione. Il Concerto, presentato da Valeria
Ianniello, si articola su un
recital di Roberto Ferri , una proiezione video di interviste rilasciate da
Franco Battiato, Gianni Morandi
e Massimo Ranieri e l’esibizione
di Iskra Menarini e dei suoi vocalist
che faranno sia i coristi che i solisti.
La serata prevede la proiezione di
un video con la clip della canzone
Come è profondo il mare seguita
dai commenti di Lucio Dalla, Ron,
Anna Mazzamauro e Roberto Ferri sulla donazione e il trapianto di
organi. L’ingresso è a offerta libera.
Per informazioni: 059.365701.
Fino all’11 dicembre, alla Fondazione Magnani Rocca di Parma, una mostra su de Toulouse-Lautrec
La Parigi della Belle Époque
U
na mostra su Henri de
Toulouse-Lautrec in
Italia mancava da anni.
Il vuoto viene colmato dalla
Fondazione Magnani Rocca
che, fino all’11 dicembre nella
sua sede di Mamiano di Traversetolo, presso Parma, propone una originale riflessione
sul celebre artista francese.
E’ noto come una parte della
produzione dell’aristocratico
Toulouse-Lautrec si sviluppi
sulla scia del “japonisme”,
ovvero l’ispirazione all’arte
giapponese; egli traspone
tecniche e inquadrature di quel
mondo affascinante e misterioso al contesto occidentale dei
locali notturni e delle maisons
closes, ovvero le case chiuse
che frequenta non solo come
artista. E’ nell’ambito delle
sue celeberrime affiches, presenti in mostra nell’intero corpus, che la rielaborazione dei
temi e del linearismo grafico
giapponese si esprime più evidentemente: dai profili degli
uomini in cilindro, alle ombre
nere alle spalle del soggetto,
alla silhouette “senza testa”
della cantante Yvette Guilbert
nel notissimo Divan Japonais.
I suoi manifesti sono capolavori d’arte e documenti di
un’epoca: conquistarono il
pubblico d’allora che li amò
e li collezionò, in un periodo
in cui altri grandi maestri si
cimentavano in questo genere
in forte ascesa. Ma sono tutti
i suoi personaggi, colti nei
caffè-concerto di Montmartre, nelle sale da ballo, nei
postriboli, nel celebre Moulin
Rouge, nei circhi, nei teatri,
raccontati con caustica e rutilante malinconia, che rivivono
nella mostra Toulouse-Lautrec
e la Parigi della Belle Époque.
Da notare come nei musei italiani siano rarissime le opere
di Lautrec; si tratta quindi di
un’occasione imperdibile per
vedere suoi lavori senza dover
raggiungere grandi musei
internazionali.
L’artista mostra un occhio
spietato e caricaturale per le
caratteristiche e la gestualità
dei soggetti che rappresenta
(che includono le vedettes sue
amiche, le cantanti e ballerine
May Milton, Jane Avril e La
Goulue - come Andy Warhol
farà coi personaggi della sua
Factory newyorkese) unito
all’uso innovativo di ampie
stesure di colori piatti, marcate
silhouettes e punti di vista inconsueti, in un’elaborazione di
inesauste folgorazioni emotive. Accanto al corpus delle affiches, la mostra propone una
serie di confronti di particolare
suggestione: sono accostati i
dipinti di figura di Lautrec a
quelli di paesaggio degli impressionisti Monet e Renoir,
oltre a Cézanne; viene evidenziato il debito nella grafica
all’arte giapponese offrendo
un confronto speculare fra i
manifesti del francese e stampe giapponesi fra Settecento e
Ottocento di Utamaro, Hiroshige e Hokusai; viene ricreato
il clima di frizzante competizione che Lautrec ingaggia coi
vari Chéret, Mucha, Steinlen,
Bonnard nell’accaparrarsi le
commesse pubblicitarie nella
Parigi della Belle Époque;
infine viene mostrata l’influenza che Picasso riceve da lui in
occasione dei primi soggiorni
parigini.
07.10.2011 n° 37
appuntamenti
7 ottobre - ore 22
Ero in concerto
Un progetto musicale creato
da Simone Magnani, Enrico
Gherli, Mattia Crepaldi,
Luca Righi e Marco
Manfredini che nasce
all’inizio del 2011 e si fonda
sulla non appartenenza a un
genere musicale consolidato
I loro brani nascono di
getto e amalgamano i diversi
background dei cinque
componenti
Opening act Dodo Reale
Dopo il concerto Matteo
Borghi Dj
Kalinka
8 ottobre - ore 21.15
Shanty Raga
Musica antica dell’India
Melodie di Pace, con il maestro
Khrisna Das
Palestra Budoshin
8 ottobre - ore 17
L’Udi sta andando al XV°
Congresso Nazionale
Incontro pubblico per discutere
della nostra politica, presente e
futura, di come vorremmo
la nostra vita
Previsti momenti conviviali
musical/poetici accompagnati
da un buffet offerto a tutti i
partecipanti
Chiostro di San Rocco
8 ottobre - ore 9
Corso informativo
sull’allattamento al seno
Rivolto alle future mamme coi
loro compagni, futuri nonni,
amiche
A cura del Gaam
Sala Duomo
8 ottobre - ore 22
Storie dall’Altra Italia
Uno spettacolo per non
dimenticare in collaborazione
con Anpi Carpi
Kalinka
8 ottobre - ore 10
Si conta e si racconta
Fiabe Italiane
Tutti sanno chi sono
Cappuccetto Rosso e
Biancaneve. Ma chi conosce
Rosmarina, Don Peppe del
Pero, Stella Diana,
Pinchicchio...?
Lo scoprirete leggendo
e ascoltando Si conta e si
racconta, una raccolta di venti
fiabe popolari italiane
Incontro a viva voce tra lettura,
racconto e ascolto con Nadia
Malverti, attrice e autrice
per bambini
Per bambini da 5 a 99 anni
Biblioteca il Falco Magico
9 ottobre - ore 15
XXIII° Premio di Poesia
dialettale Poetar Padano
I poeti vincitori del concorso
indicati dalla Commissione,
leggono le loro composizioni
Un premio speciale, a discrezione della Giuria, viene assegnato alla migliore poesia sul
tema 150° dell’Unità d’Italia
Al termine verrà offerto
ai partecipanti un buffet
A cura dell’Associazione
culturale Il Portico
Sala Duomo
19
Il Portico - Arte in Movimento e l’Ufficio Diocesano per l’Educazione e la Scuola di Carpi
propongono una mostra dedicata al Cantico delle Creature e una speciale collaborazione
con le scuole di Carpi
L’educazione attraverso l’arte
T
re sono gli obiettivi dell’iniziativa L’arte per l’Ottobre
Missionario 2011 promossa
da Il Portico - Arte in Movimento e dall’Ufficio Diocesano per
l’Educazione e la Scuola di Carpi.
Il primo è già stato raggiunto da 13
artisti carpigiani e 3 ospiti famosi che
hanno realizzato suggestive opere
per illustrare il tema Il Cantico delle
Creature di Francesco d’Assisi, una
delle più belle pagine della letteratura italiana. Il secondo obiettivo
è stata la richiesta agli insegnanti
delle Scuole elementari (classi terze,
quarte e quinte) e alle Scuole medie
di far commentare agli alunni le
opere degli artisti che hanno più apprezzato, nell’intenzione di educare
i giovani attraverso l’arte. Sono già
stati contattati i dirigenti scolastici e
gli insegnanti di religione che “sentiamo come i nostri ambasciatori
- commentano gli organizzatori - per
questa originale iniziativa didattica.
E ci aspettiamo molto dai critici in
erba delle nostre scuole”. Il terzo
obiettivo è quello di aiutare, per il
quarto anno, le missioni. Quest’anno a essere sostenuta sarà la missione della carpigiana Suor Giovanna
Catellani, in Thailandia, grazie alle
opere donate dagli artisti (Giuseppe Andreoli, Nuccia Andreoli,
Sandra Andreoli, Sergio Bigarelli,
Renza Bolognesi, Giuseppe D’Italia, Mariella Gualtieri, Siriano
Masetti, Paola Pellacani, Romano
Pelloni, Tamidis’ (Oto Covotta),
Laura Vandelli, Rosanna Zelocchi,
Franco Bulfarini, Olga Guerra
e Rosella Tagliavini). Entro il 15
ottobre gli elaborati degli studenti
dovranno pervenire alla segretaria
dell’iniziativa in via Trento Trieste, 1
per essere poi esposti a fianco delle
opere degli artisti da loro prescelti.
Dal 22 ottobre al 3 novembre la
mostra sarà visitabile alla Galleria di
Palazzo Foresti, tutti i giorni dalle 10
alle 12,30 e dalle 16 alle 20.
Inediti disegni
U
della Galleria Estense. A Guastalla,
fino al 4 dicembre, ne viene presentata una selezione molto significativa
(una settantina di opere) in una mostra curata da Giovanna Paolozzi
Strozzi e promossa dal Comune di
Guastalla e dalla Soprintendenza
ai Beni Storici, Artistici ed Etnoantropologici di Modena e Reggio
Emilia. Diversi i disegni che compongono vere sezioni nelle sezioni.
Così il nucleo di opere di Giuseppe
Maria Mitelli, estroso cronista della
vita di ogni giorno. O le caricature di
Giovan Maria Tamburini, frizzanti
e ironiche. Poi i Busti di Imperatori
tratti dal celebre ciclo mantovano
di Tiziano da Bartolomeo Passerotti, artista poliedrico, disegnatore
finissimo e cultore e collezionista
9 ottobre - ore 15.30
Spettacolo dialettale
Sa la cat a la cop
Commedia dialettale in due atti
di Giovanna Ganzerli
A cura della Compagnia
Quelli della Roncole 2
Circolo Graziosi
11 ottobre - ore 21
Spettacolo con Sabina
Guzzanti
L’incasso sarà devoluto
all’Associazione Alice
Teatro Comunale
Da Pamigianino a Piazzetta. Teste, animali e pensieri bizzarri nei disegni
della Galleria Estense. In mostra a Guastalla, fino al 4 dicembre
na collezione principesca
nella dimora di un Duca: la
Reggia di Ferrante Gonzaga
a Guastalla, cui un lungo intervento di restauro ha restituito l’antica
dignità, ospita una mostra che racconta una segreta passione di un’altra dinastia, quella degli Este, per
il collezionismo di disegni. Tutti i
disegni provengono dalla Galleria
Estense di Modena, città dove gli
Este insediarono la loro corte dopo
la Devoluzione della loro capitale,
Ferrara, al Papato. Nella quasi totalità si tratta di opere mai esposte
al pubblico. Il collezionismo ducale
estense privilegiava, e non per questioni economiche ma per passione,
quelli che un tempo potevano essere
considerati semplici studi o prove
d’artista, le opere più private, quindi.
Gli Este mostrano di amare i generi, i
personaggi più desueti ed esotici, ma
anche i ritratti non aulici, lo schizzo
di un volto reso nella sua naturalezza
espressiva, la posa di un animale.
Soggetti tutti profani, aspetto che
rende ancora più rara la mostra.
Già il titolo della mostra, Da Parmigianino a Piazzetta offre una precisa
indicazione dell’ampiezza e dell’importanza della collezione di grafica
appuntamenti
di antichità. Un posto particolare
spetta ai Carracci e ai lori “ritratti
al naturale” dalla tecnica esecutiva
smaliziata, libera da ogni vincolo.
Altrettanto straordinarie le Teste di
carattere di Piazzetta, genere cui
l’artista veneziano si applicò con
molta fortuna. Ma nella collezione
avevano posto di rilievo un anche
le curiosità esotiche. Raccontano
di viaggi in territori lontani, ma anche di nuovi studi scientifici, di quel
mondo di ricercatori che a Bologna
trovò riferimento in Ulisse Aldrovandi. Infine gli animali, genere
cui gli Estensi si dedicarono con
particolare interesse collezionistico. Riunendo capolavori assoluti,
primo fra tutti il celeberrimo Gambero disegnato dal Pamigianino.
11 ottobre - ore 14.30
I martedì del The
Gara di briscola
Centro Sociale Gorizia
11 ottobre - ore 18.30
Conferenza di servizio
Patto per la Scuola
Apre questa edizione
dell’Ottobre Pedagogico e
questo anno scolastico, la
Conferenza del Patto per la
Scuola: genitori, dirigenti
scolastici, politici, tecnici che,
a diverso titolo, si impegnano
affinchè scuola ed educazione
garantiscano pari opportunità e
qualità. Una verifica dell’anno
concluso e una
programmazione di quello
imminente i temi di questo
incontro, aperto a tutti i
cittadini interessati
Sala del Consiglio Comunale
12 ottobre - ore 21
Avventure nel mondo
presenta: Mauritius, Kenya
e Zanzibar
Di Stefano Negri
Sala Congressi
12 ottobre - ore 15
I mercoledi del The
Cinema
Circolo Guerzoni
13 ottobre - ore 16.30
Essere_Voce
Incontri per mamme e papà in
attesa per scoprire la bellezza
e l’utilità del racconto e della
voce prima della nascita
A cura del Gaam
Biblioteca Il Falco Magico
La Fondazione San Carlo presenta il programma su Utopia
Orizzonti di senso
I
l Centro Culturale della Fondazione Collegio San Carlo di
Modena dedica il programma
dell’Anno Accademico 2011/2012 al
tema Utopia. L’obiettivo del programma è quello di proporre un’analisi ad ampio raggio – filosofica,
politica, sociologica, letteraria e antropologica – sui modelli di pensiero
che, attraverso l’immagine della “città
ideale”, riflettono sulle possibilità del
mutamento sociale e politico attraverso l’elaborazione di una progettualità
politica innovativa. “E’ forse l’utopia
ciò che può ridare un orizzonte di speranza alle nostre società travolte dalla
crisi? – si chiede Roberto Franchini,
presidente della Fondazione San
Carlo – Di fronte alle iniquità prodotte
da una globalizzazione gestita senza
freni e senza controlli è inevitabile che
emergano forti desideri di giustizia,
di libertà, di benessere negli affari
economici come nelle relazioni tra
le persone. La cultura deve riflettere
su tutto ciò, senza ipotizzare mondi
perfetti ma autoritari, come anche
senza conformarsi a un pensiero
unico, refrattario a critiche, dissensi e
anticonformismo.” “Con questo ciclo
intendiamo sollevare due questioni
inerenti all’idea di utopia – dichiara
Carlo Altini, direttore scientifico
della Fondazione – e il primo riguarda proprio il carattere di apertura al
futuro che vi è insito, visto che oggi la
cultura dominante ci impone troppo
spesso di pensare solo alla necessità
del presente, in un totale rovesciamento del progetto moderno che
spinge invece alla libertà e all’emancipazione. Allo stesso tempo, però,
non possiamo dimenticare l’aspetto
oscuro dell’idea di utopia, cioè il suo
presentarsi come luogo perfetto, al di
là di ogni critica, che talvolta è stato
origine di tirannidi e totalitarismi”. Il
12 ottobre Michele Ciliberto presenta Tra passato e futuro. Realismo
e utopia nella cultura del Rinascimento; il 21 ottobre Alberto Burgio
con Progresso. Progetti di una
società migliore tra illuminismo
e marxismo; il 4 novembre Dario
Antiseri con Contro l’utopia. Le
ragioni della libertà; l’11 novembre
Antonello La Vergata con Utopie
e distopie. Immagine del futuro
Marcello Flores
nella letteratura moderna; il 18
novembre Gabriella Turnaturi con
Il reale e il possibile. L’immaginazione letteraria e la pluralità dei
mondi. Il ciclo termina il 2 dicembre
con la lezione di Marcello Flores intitolata Le utopie degli altri. I diritti
umani nelle culture non occidentali. Anche per l’anno accademico
2011/2012 si conferma e si consolida
la collaborazione con la Provincia
di Modena nella realizzazione del
progetto Livestream. Grazie a tale
collaborazione, tutte le conferenze
saranno trasmesse in diretta web
nelle sedi di dieci biblioteche della
provincia di Modena (Campogalliano,
Carpi, Castelfranco Emilia, Finale Emilia, Formigine, Mirandola, Nonantola,
Pavullo, Sassuolo e Vignola).
07.10.2011 n° 37
20
Calcio – Comincia male il mese della verità: Carpi rimontato e battuto a Terni (1-2)
Qualcosa è mancato
Domenica è big-match: arriva il Taranto. Poi l’infrasettimanale ad Avellino.
I
l Carpi conclude male una settimana nata storta. Condizionato da
problemi di formazione ed infermeria, dilapida il vantaggio fulmineo
di Eusepi (nella foto - terzo centro,
dopo 20’’ malcronometrati: uno dei
gol più veloci della storia biancorossa). E torna da Terni rimontati, battuti,
pieno di cerotti e recriminazioni.
DIAGNOSI – È stata una gara ben
poco lineare. Nella cui storia, l’assegnazione d’un penalty dubbio (trasformato in due tempi, con sospetto
offside) ha comunque inciso molto.
Si sono succeduti momenti diversi.
Il Carpi ha sfondato subito. Poi non
ha avuto il cinismo e la lucidità per
domare il ritorno umbro. Immediato, violento e mortifero. Una volta
riguadagnata l’iniziativa è cresciuto per gradi. Ma senza impeto, né
grande continuità. Fors’anche con un
filo di soggezione. Pesanti gli errori
sotto porta, discutibili le decisioni
arbitrali nei momenti chiave: come
a Pavia, poca fortuna e ancor meno
freddezza. Diverso però è stato l’avversario, senz’altro più scafato (45
anni complessivi di differenza). E
così l’ambiente, sin qui determinante
(la Ternana in casa è a punteggio
pieno). In sostanza, ne è uscita una
sconfitta fisiologica. Non certamen-
te salutare, ma magari didattica. Va
presa come una tassa d’adattamento
alla nuova categoria. Può insegnare
molto, a patto che venga analizzata
bene. Perché è indubbio che nelle tre
uscite lontano dal Giglio sia mancato
qualcosa. Non sussistono ancora gli
estremi per sentenziare un difetto di
personalità. Le circostanze e le specificità sono troppe: la squadra merita
altri appelli. Qualche sintomo da mal
di trasferta tuttavia aggalla.
STATISTICHE - La quinta è stata
una giornata importante. Sono successe diverse cose degne di rilievo.
Tra le statistiche, scompaiono quattro
zeri. Evaporano le inviolabilità di
Carpi e Pisa, mentre Lumezzane e
Reggiana festeggiano il primo successo. Si rimescola così la palude di
coda e restano imbattute 4 squadre:
Taranto e Como alla guida; poi il
Sorrento, che risale pur non avendo
ancora vinto in casa; infine il Benevento, che tuttavia paga un handicap
numerico e psicologico sempre più
difficile da sanare. Questi ultimi risultati dilatano la classifica in maniera
anomala rispetto agli altri principali
tornei. Tra la prima e la settima ci
sono già 6 lunghezze. Molto più corte
sono le graduatorie di A (appena 3
punti), B (5, con due giornate in più)
e C1/B (4). Eppure i gol raccontano
prossimi avversari
Taranto
Primo e favorito
Non occorre sbilanciarsi granchè per eleggere il Taranto a miglior squadra del campionato. Si fa parecchia fatica ad scoprirvi
un punto debole. Se ne fa altrettanta ad individuare un dato negativo che ne sospenda la candidatura a principale favorita
per la vittoria finale. Senza il -1 di partenza ed il rigore fallito a Sorrento (unico passo falso: 0-0), sarebbe in fuga col massimo
dei punti. Schiera un 3-4-3 brillante ed ermetico. Tanto protetto sugli esterni quanto ricco d’alternative in avanti (oltre ai
cannonieri Rantier e Chiaretti - 3 centri a testa -, occhio alla stellina Russo). Nessun avversario ne ha violato la difesa: l’unico
gol al passivo è un’autorete. L’accompagna il pubblico più vasto dell’intera Lega Pro (in casa quasi 5000 spettatori di media).
Sembra pronto al ritorno in B (l’ultima delle 32 partecipazioni nel 1993). E dunque a concludere il percorso di rinascita iniziato
nel 2006 (ultima promozione in C1): da allora, ben 3 piazzamenti (3°, 5°, ed il 4° della passata stagione), più una finale persa
(’08 ad Ancona).
C’è molto calcio che collega il pianeta Carpi agli ionici. Anzitutto la storia di colui al quale è dedicato lo stadio di Taranto: Erasmo Jacovone, indimenticato protagonista con le due maglie (biancorosso nel ‘73-‘74, con 32 presenze e 12 centri decisivi
per il salto dalla D alla C; e rossonero nel biennio ’76-’78, l’ultimo d’una carriera distrutta da un tragico incidente stradale, a
26 anni incompiuti). Poi, mister Davide Dionigi: cugino stretto, poichè reggiano di nascita ma canarino per scuola ed estrazione (altri due gli ex Modena: il terzino Antonazzo ed il centravanti Girardi). Ed infine due recenti bestie nere, protagonisti
delle dinastiche sfide col Castellarano: Mohamed Coly (ciclopico ministro della difesa: a rete nel drammatico cappotto ‘07)
e Matteo Guazzo (uomo d’area: suo il gol che l’anno successivo costò la panchina a Notari).
Avellino
Tradizione ed instabilità
Nella serata di Mercoledì 12 (primo dei due turni infrasettimanali), il Carpi sarà ospite d’un avversario di grande tradizione
ancorchè frenato da problemi d’identità e personalità. Ripescato in Agosto dopo la cocente delusione maturata in finale playoff
(1-3 a Trapani, dopo i supplementari), l’Avellino esce da un’estate decisamente complessa. Ed è ancora privo di dimensione
stabile. La partenza è stata infatti lenta: 2 vittorie, 3 sconfitte. Ed il Partenio, violato da Tritium e Sorrento, fatica a diventare
un fattore nonostante la partecipazione numerosa e calda (in media 3300 spettatori: quarto pubblico del girone).
Il travagliato restauro s’è chiuso a poche ore dal via con l’esonero shock di mister Vullo. Al suo posto è arrivato Giovanni
Bucaro, ex difensore centrale d’eccellente pedigree (nel curriculum anche un anno a Modena, prima di passare al Foggia
di Zeman), reduce da un’esperienza alterna sulla panchina della Juve Primavera. Moltissime le novità: 20 su una rosa di 26
effettivi. La principale è senza dubbio Gianmarco Zigoni detto “Cobra”: centravanti verticale e tecnico, classe ’91, figlio
d’arte (il padre Gianfranco fu mattoide fantasista di Verona e Juve negli anni ’70), di proprietà Milan che ne ha riscattato la
comproprietà dal Genoa, e punta sulla sua definitiva consacrazione dopo 2 mezze stagioni in B non del tutto espresse (con
Treviso e Frosinone: 24 gettoni e 3 gol). Il modulo 4-2-3-1 esalta la centralità di De Angelis, trequartista completo, rifinitore
e finalizzatore da oltre 300 presenze e 100 reti professionistiche.
E.G.
un equilibrio maggiore. Sono infatti relativamente pochi: appena 100
(2.2 per gara), 16 in meno rispetto
all’altro girone. In A ne sono stati
segnati 28 in più. In B si viaggia a
quasi 2.8 di media. La C1/A è perciò
una regata più povera e piatta. Ma
altresì allungata da alcune specifiche
diversità. Due in particolare. 1) Penalizzazioni. la giustizia ha cancellato
17 punti. Sono tantissimi, e pesano.
Ad eccezione del Taranto (che ha
numeri esclusivi, sta correndo per
conto proprio), le declassate chiudono agli ultimi posti. Risentendo
abbondantemente della zavorra. 2)
Rendimenti esterni. Quasi il 60% dei
punti raccolti fuori casa (28 su 51) è
appannaggio delle prime sei squadre.
È questo, più d’ogni altro, il dato che
spiega l’esistenza di un’oligarchia.
Il risultato lontano dalle mura amiche è privilegio di pochi. Segna in
modo netto la differenza tra migliori
e peggiori.
La conclusione del ragionamento è
chiara, non meno che inattaccabile:
solamente curando i sintomi da mal
di trasferta il Carpi potrà iscriversi
davvero al tavolo di vertice.
Enrico Gualtieri
classifica
Taranto* 12
Como 11
Carpi 10
Ternana 10
Tritium 10
Sorrento 9
Pisa 6
Avellino 6
Pro Vercelli 6
Foggia 6
Lumezzane 4
Monza 4
Pavia 4
Benevento* 3
Spal* 3
Reggiana* 3
Foligno* 0
Viareggio* -1
*Penalizzazioni: Benevento: -6; Spal
e Reggiana: -2; Foligno, Viareggio e
Taranto: -1.
Domenica 9/10/2011,
ore 15, 6a giornata
Carpi-Taranto; Como-Spal;
Foggia-Viareggio; Lumezzane-Pisa;
Monza-Tritium; Pavia-Foligno; Pro
Vercelli-Avellino; Sorrento-Reggiana; Ternana-Benevento
Mercoledì 12/10/2011,
ore 20.30, 7a giornata
Avellino-Carpi; Benevento-Sorrento;
Foligno-Lumezzane; Pisa-Como; Reggiana-Pro Vercelli; Spal-Pavia; TarantoTernana; Tritium-Foggia;ViareggioMonza
STADIO CABASSI
STADIO CABASSI
Tra baruffe e schiarite, il 25 partono i lavori
N
onostante una coda di polemiche che molto difficilmente andrà a dissolversi, il restauro del Cabassi comincia ad intravedere la luce. Ma per
l’avvio delle opere manca ancora qualche dettaglio. Formalità da poco,
sostiene il Comune. Che in una nota ha comunicato il sospirato ok della Soprintendenza per i beni Architettonici e per il Paesaggio, ed il luogo a procedere per
le “fasi conclusive per l’assegnazione dei lavori di ristrutturazione”. “Nel rispetto
delle norme vigenti” – si legge nella nota – “l’iter prevede il passaggio in Commissione consigliare e Consiglio Comunale immediatamente calendarizzati per
il 6 e il 13 ottobre prossimo. La copertura finanziaria dell’intervento è garantita
dal piano di valorizzazione immobiliare approvato nel dicembre 2010 all’interno
dei programmi del bilancio preventivo del 2011”. È però proprio su questo punto
che l’opposizione obietta. Per il consigliere Cristian Rostovi (coordinatore Pdl e
membro della Commissione), l’ultimo scoglio non verrà superato prima della fine
di Ottobre. Perché non è affatto una questione di forma. Bensì di sostanza pecuniaria: “L’Amministrazione mente. Non c’è alcuna ‘calendarizzazione immediata’,
e nessun nuovo ‘passaggio burocratico’: in realtà, gli appuntamenti indicati dalla
Giunta erano già in programma. E non si parlerà del progetto stadio. All’ordine
del giorno c’è invece l’approvazione della compravendita del magazzino di via
Watt, il cui ricavato permetterà di saldare i costi dei lavori. Ad oggi, dopo mesi
di attese e promesse, l’operazione non è ancora stata chiusa. Un’altra colpevole
perdita di tempo, che si somma alle precedenti”. In sintesi, secondo Rostovi non
è perfezionata la condicio sine qua non di tutta la partita - ovvero l’affare con
Aimag, acquirente dell’immobile. Mancherebbe almeno una delibera. E quel milione e mezzo di Euro che serve per finanziare la cosmesi dello stadio deve tuttora
entrare nelle casse. Chiamato a risponderne, l’assessore D’Addese chiarisce: “La
compravendita è chiusa da mesi. E non è direttamente legata al progetto-stadio: fu
intavolata e messa a bilancio in tempi precedenti. L’ultimo passaggio che precede
il via ai lavori è la ri-destinazione pro-Cabassi di parte del ricavato. Seguirà l’assegnazione degli appalti. Entrambe le operazioni burocratiche verranno approvate
nelle prossime sedute. Non sarebbe stato legittimo perfezionarle prima dell’ok
della Soprintendenza. Il caro Rostovi è pretestuoso ed inesatto. Che gli piaccia o
no, l’Amministrazione interviene sul Cabassi nei tempi e nei modi previsti dalle
normative. E lo restituirà ai tifosi, al Carpi ed alla città”. Su un termine, comunque,
i due litiganti concordano: la settimana del 25 Ottobre sarà quella della prima posa.
Con la speranza che, da lì in poi, le baruffe lascino spazio ai cantieri.
E.G.
Calcio
Calcio a Cinque
Parma affondato: la Virtus si
issa in vetta
B
uona anche la terza per la Virtus di Mister Caleffi che, pur
al termine di una prestazione
non scintillante, espugna il campo di
Parma e s’installa a punteggio pieno ai
vertici della classifica. L’avvio del match
è di segno gialloblù: è il nuovo arrivo, il
‘tanque’ Casceglia a imprimere di forza
il proprio sigillo sulla gara, dopo pochi
minuti di gioco; il pivot virtussino si fa
largo senza troppi complimenti tra le
maglie della difesa di casa e di mancino
sigla lo 0-1. Il monologo carpigiano dei
primi minuti si traduce nel raddoppio
di Nosari, a coronamento di azione
d’angolo perfettamente architettata
dal quartetto gialloblù. Lo 0-3 firmato
da Bigarelli (in foto) sembra destinato
ad anestetizzare le velleità di rimonta
dei padroni di casa, che tuttavia non
si arrendono e, su dormita della retroguardia carpigiana, accorciano le distanze (1-3). Il forcing virtussino tuttavia
prosegue e gli avversari, costretti nella
propria metà campo, devono arrendersi
all’ennesimo acuto di Bigarelli, che con
un destro da applausi quasi abbatte la
porta parmigiana, incidendo l’1-4. La
reazione dei padroni di casa è tuttavia
immediata e la rete del 2-4 tiene in bilico
un match che i più pronosticavano già
in ghiacciaia dopo la prima frazione.
Alla ripresa dei giochi prosegue l’assalto virtussino, ma la scarsa vena delle
bocche da fuoco gialloblù non schioda
il tabellino dal poco rassicurante 2-4 del
primo tempo; la rete della sicurezza,
tuttavia, non
tarda a concretizzarsi,
ancora a opera di Bigarelli,
vero e proprio
hombre del
partido, che
si porta a casa
il pallone. Al
termine di un
match in cui molti si attendevano una
Virtus più travolgente, i ragazzi di mister
Caleffi si aggiudicano tre punti fondamentali in vista dell’appuntamento di
sabato prossimo: contro il Fanano sarà
un match da vertigini, ma la Virtus non
ha paura. La Virtus non ha paura di
cadere, ma voglia di volare.
Federico Campedelli
Campionato Serie D Femminile
Le biancorosse spopolano
Femminile Carpi - S. Mauro a Mare: 5 - 0
I
l Carpi parte in quarta già dai primi minuti e al 13° si porta in vantaggio con un
bel gol di Ruosi. Le avversarie cercano di reagire e tentano il pareggio al 28°,
ma l’estremo difensore biancorosso salva la porta delle carpigiane. Il Carpi è
un ciclone e continua la sua avanzata: al 32° Ruosi segna la doppietta. Le biancorosse continuano la propria falcata e tentano di allungare il vantaggio con un
bello scambio fra Montebugnoli e Ruosi prima, e con punizione di Montebugnoli
poi, senza riuscirvi. Allo scadere del primo tempo il tentativo riesce, e il Carpi al
43° segna con la veterana Paoluzzi il terzo gol. Nel secondo tempo il Carpi si
presenta ancora con la marcia inserita. Il S. Mauro vede qualche barlume di luce,
ma è tutto Carpi. Al 56° Montebugnoli, partendo da metà campo, beffa la difesa
avversaria e insacca la quarta rete. Dopo soli quattro minuti arriva, sempre con
Montebugnoli, anche la quinta rete. Le squadre verso la fine del secondo tempo
risentono del caldo ancora soffocante e si allungano, ma le biancorosse non
lasciano spazio e controllano la partita.
Chiara Bonanni
07.10.2011 n° 37
21
Liu Jo Volley Modena - NEL RICCO BOUQUET DI SPONSOR ENTRA CENTRO CALCOLO OFFICE & SHOP AUTOMATION
Al fianco dello sport in rosa
C
entro Calcolo
nasce a Carpi
nel 1979 da
un’idea di Franco
Corradini e Giuliano Dell’Amico. La
società si occupa di
vendita e assistenza di macchine per
ufficio. Già all’epoca
i due soci operavano
con un occhio rivolto
al futuro: utilizzavano le nuove tecnologie come strumento
indispensabile per
il lavoro. Entrambi,
forti dall’esperienza maturata nel
settore, e molto
attenti all’evoluzione del mercato
e alle esigenze del
cliente, promuovevano costantemente
l’aggiornamento
dei propri prodotti e dei servizi
offerti. Oggi, quest’attività, con i
suoi oltre trent’anni di lavoro alle
spalle, sensibile alla realtà della
vita quotidiana, è impegnata a
proporre novità nel settore, come
il sistema antirapina basato su
personal computer e destinato a
una clientela del settore pubblico
e privato. Con Franco e Giuliano
il cliente è al sicuro e può stare
tranquillo. Tuttora i servizi che
offrono sono molteplici: print,
hardware, software, web, shop,
design e security. Si tratta della
gestione dell’ufficio nella sua
totalità. E Centro Calcolo lo fa,
dalla A alla Z. I punti di forza sono
la sicurezza, la cura e la dimensione che ogni giorno entrambi i
soci donano a ogni singolo cliente.
Quando chiediamo a tutti e due
cosa pensano di quest’unione
sportiva e commerciale, ci spiegano: “entrambi abbiamo un’anima
sportiva e agonistica. Siamo tennisti e ci sentiamo sempre molto
motivati quando si prospettano
all’orizzonte sfide importanti.
Il fatto che la città di Carpi non
avesse mai avuto una grande squadra di pallavolo femminile, ci ha
spronati a partecipare attivamente,
pallavolo
Coppa Italia Serie B2
femminile
Texcart batte Altedo: 3 a 2
Texcart Città di Carpi:
Bonetti: 13 , Rebecchi: 15 , Benatti:
0 , Saccani: 1 , Lanza: 14 , Gaiuffi: n.e. , Marchi: 0 , Rapisarda: 8 ,
Garuti: 0 , Bettini: 15 , Versari: 2 ,
Dallari (L).
All. Amari
Battute Punto: 4 , Battute sbagliate:
13 , Muri 6
Altedo:
Ferrari: n.e ,Masetti: n.e ,Luzzi: 0 ,
Solmi: 4 ,Muzioli: 0 , Ravanelli: 8 ,
Ruini: 8 , Pazziv: 15 , Tani: 15 , Rosi:
9 , Giorgi: n.e , Cristofori (L)
All. Marone
Battute Punto: 5
Battute sbagliate: 9 , Muri: 8 .
Parziali: 25-22 25-17 16-25 13-25
7-15
Durata: 26’, 25’, 23’, 23’, 14’,
Arbitri: Pratichizzo e Censi
V
ittoria in rimonta per le
ragazze della Texcart Città
di Carpi che dopo essersi
trovate sotto 2 a 0 in casa delle
avversarie bolognesi hanno trovato
la forza di reagire e ribaltare il
risultato. Sicuramente positiva la
prova della formazione carpigiana
allenata da coach Amari che sa
soffrire e reagire prontamente nei
momenti di difficoltà. Il gruppo
è già compatto e la reazione di
tutte le giocatrici ha permesso di
ribaltare un match che sembrava
ormai compromesso. Ma i tre parziali finali vedono la Texcart Città di
Carpi dominare senza lasciare alcuno spazio alle bolognesi sopraffatte e ormai incapaci di porre un
efficace contrasto al predominio
della Texcart Città di Carpi.
Polizia Municipale dell’Unione delle Terre d’Argine
Successi sportivi
Pallavolo Maschile
La Cec vince il Trofeo Cabras
S.Antioco - Cec Carpi: 2-3
(22-25, 25-22, 23-25, 25-22, 13-15)
S.Antioco: Berton ne, Genna 11, Rinoldo 16, Pala ne, Dolfo 4, Rossi 4, Fadda (L), Gregori 14, Corti ne, Bagnole 17, Sabatino
ne, Bortolozzo 11, Pintus. All.: Lai
Cec Carpi: Pedron 5, De Marco 26, Lirutti 12, Busato 12, Piccinini 9, Spiga 7, Trentin (L); Possega, Zaghi ne, Hendriks 10, Di
Primio. All.: Molinari
Note: ace 5/1, b.s. 10/12, muri 19/19, errori punto 28/31; Vba attacco 36%, ricezione 55% /prf. 35%), Cec attacco 42%,
ricezione 60% (prf. 43%); durata set 26’, 30’, 30’, 32’, 18’
Cec Carpi - Comer Iglesias: 3-2
(25-21, 23-25, 25-23, 28-30, 15-12)
Cec Carpi: Pedron 2, De Marco 13, Lirutti 22, Busato 14, Piccinini 18, Spiga 11, Trentin (L); Possega, Zaghi ne, Hendriks 7, Di
Primio. All.: Molinari
Comer Iglesias: Murenu ne, Paulis (L2) ne, D’Auria 11, Martinez 1, Congiu ne, Pagano 10, Marchetti (L), Francesconi 17,
Cremona ne, Scili 10, Della Nave 27, Ardu 2, Mocci ne. All.: Marotto
Note: ace 7/8, b.s. 18/23, muri 22/9, errori punto 33/29; Cec attacco 47%,ricezione 56% (prf. 37%), Comer attacco 47%,
ricezione 52% (prf. 25%); durata set 25’, 27’, 31’, 33’, 18’
O
ttimo test in terra sarda per la
Cec, che conquista il Trofeo
Cabras davanti ai padroni di
casa della Vba S.Antioco, Iglesias
e Cagliari. Nella due giorni sull’Isola,
la Cec ha sconfitto prima Iglesias in
semifinale e poi S.Antioco in finale:
due gare belle, combattute, entrambe
finite al tie-break, in cui Carpi ha fatto
vedere segnali di crescita sia sotto il
punto di vista fisico che sul piano del
gioco. Ottime infatti le prestazioni di
tutti i biancoblu, con De Marco che
dopo una semifinale in salita si è esaltato in finale (top scorer con 26 punti),
i martelli Lirutti e Busato che si sono
confermati delle certezze così come
Trentin in seconda linea, un Piccinini in
già dalla passata stagione, come sponsor
della Universal Volley
Modena. L’azienda
Liu Jo è entrata a
far parte dei nostri
migliori clienti. Vivere l’entusiasmo dei
fratelli Marchi e del
vulcanico presidente
Rino Astarita, ci ha
ulteriormente motivati a far parte di questa
bella avventura”. La
Centro Calcolo è presente tra gli sponsor
della Liu Jo Volley
Modena perché,
come spiega Corradini, “abbiamo visto il
numeroso coinvolgimento di altre aziende
cittadine che si sono
aggregate e partecipano attivamente in
questa nuova sfida
sportiva”. Non è tutto. “Siamo anche molto motivati - concludono
Corradini e Dell’Amico - perché
si tratta di una squadra femminile.
Carpi e il suo distretto produttivo
di natura artigianale e industriale,
deve molto alle donne. Da sempre
sono la grande forza creativa, il
motore instancabile del settore
tessile. E non solo”.
Francesca Succi
pallavolo
grande spolvero soprattutto a muro, la
crescita di Pedron e Spiga e gli ottimi
ingressi dei giovani Possega, Di Primio
e Hendriks, determinanti. Domenica
9 ottobre chiusura del girone di Coppa
Italia al PalaFerrari con Conselice.
M
ese di intensa
attività sportiva
per la Polizia
Municipale dell’Unione
delle Terre d’Argine, che
si è distinta per i risultati
ottenuti in campo nazionale. Durante la gara a
cronometro del Campionato italiano di ciclismo
su strada svoltosi a Reggio
Emilia brillante è stata la
prestazione dell’agente
Marco Aguzzoli, in forza
al Comando di Campogalliano, che si è classificato
3° di categoria nella prova
sulla distanza e 4° nella
prova a cronometro in un
torneo che vedeva in gara
quasi 100 ciclisti appartenenti alle forze di polizia di
tutta Italia. Anche l’agente
Fabrizio Golinelli, in forza
al Comando di Carpi, si è
classificato 2° di categoria
ottenendo un ottimo piazzamento. Per quello che riguarda le bocce Franco
Gozzi, brigadiere della Polizia Municipale di Carpi collocato a riposo, è salito
ai vertici nel corso delle gare svoltesi recentemente a Palermo, ottenendo
il primo posto nel Torneo dell’Amicizia e il 5° nel Campionato italiano
individuale. In tali competizioni si sono sfidati una quarantina di atleti provenienti da varie città d’Italia. Nota di merito anche per il sempreverde Ermanno Pavesi (in foto) che continua, anche dopo il recente pensionamento, a
rappresentare sul territorio italiano la città e la Polizia Municipale di Carpi e
dell’Unione. Pavesi in occasione del 32° Campionato nazionale di corsa su
strada riservato alle polizie italiane svoltosi ad Avola (Siracusa) è giunto primo
nella categoria Pionieri e 44° nell’individuale su un totale di 80 atleti.
07.10.2011 n° 37
22
L
a macchina organizzativa della
Maratona d’Italia
non conosce sosta. Da un
anno ormai gli ingranaggi
dell’A.S.D. Maratona
d’Italia Sport, presieduta
da Cristiana Barbolini, si
muovono incessantemente
per creare, mettere, togliere, spostare e re-interpretare ogni singola tessera
del mosaico organizzativo
che, nella seconda domenica di ottobre, per il
24esimo anno consecutivo, assumerà la forma di
una variopinta nuvola di tshirt, muscoli, voci, suoni,
striscioni e magia. Domenica 9 ottobre alle 9,15 si
corre da Maranello (partenza di fronte al Museo
Ferrari) a Carpi (in Piazza
Martiri) su quel percorso
di 42.195 metri che regala sempre qualcosa di
nuovo sia al veterano che
lo conosce come le proprie tasche che al neofita.
Stimolati dalla risposta positiva dei numerosi partecipanti dello scorso anno,
gli organizzatori ripropongono la Mezza Maratona
(km 21,097) con arrivo al
Parco Ferrari di Modena e
la Trenta Chilometri (km
33,700) che, a differenza
del 2010, vede la linea del
traguardo traslata di quei
3.700 metri utili a sfiorare
la suggestiva cornice di
Castello Campori di Soliera. “La sfida che ogni anno
ci troviamo ad affrontare
Torna il 9 ottobre, a partire dalle 9,15, la 24a edizione della Maratona d’Italia
Memorial Enzo Ferrari. radio bruno sarà la radio ufficiale della manifestazione
Maratona d’Italia... una
passione senza tempo
Soprail momento della partenza da Maranello
e a lato l’arrivo a Carpi in Piazza Martiri
- afferma Cristiana Barbolini - non riguarda solo
il numero delle iscrizioni
che sempre più ci dobbiamo spartire con le numerosissime gare che, un anno
per l’altro, vengono messe
in calendario, ma è anche
una sfida in termini di
ricettività e intrattenimento. Siamo ben consapevoli
che correre la Maratona
ormai non è solo un’attività sportiva fine a se
stessa ma, per molti versi è
diventata un’occasione per
visitare il territorio, stare
in mezzo alla gente, vivere
un fine settimana di svago
e di sano divertimento, che
noi del resto desideriamo
offrire a coloro che rispondono alla nostra chiamata”. Quest’anno, infatti, la
Piazza di Carpi verrà animata anche da momenti di
musica, danza e gastronomia tra cui il tradizionale
Pasta Party per gli atleti,
che accompagneranno gli
appuntamenti sportivi del
weekend. Contestualmente ai 42, 21 e ai 30 km, il
9 ottobre partiranno da
Maranello anche la Maratona Diversamente Abili e
l’11^ edizione di SkatingRoller e Ski-Roll Marathon. Diretta su Rai sport
domenica mattina a partire
dalle 9,15.
Per ciò che concerne le
postazioni lungo il percorso che, con musica e
animazione, saluteranno il
passaggio degli atleti.
non competitive, si svolgerà anche quest’anno, oltre
alla tradizionale comminata non competitiva di
6 e 9 km, la Ki6KidsRun,
charity run di 3 km il cui
ricavato verrà interamente
devoluto all’Associazione
Buona Nascita per il progetto Sos Mamy. Partenza
per tutti alle 8,30 da Piazza
Martiri. Ancora una volta
sarà Radio Bruno la radio
ufficiale della manifestazione. Sul traguardo
i dee jay dell’emittente
leader per ascolti in Emilia
Romagna animeranno la
piazza e daranno voce agli
speaker della Maratona.
Saranno poi allestite due
da non perdere
L’associazione Italiana Celiachia alla Maratona
C
ome da tradizione consolidata, anche quest’anno l’Associazione Italiana Celiachia parteciperà all’evento
Maratona d’Italia Memorial Enzo Ferrari.
Gli atleti celiaci potranno trovare i rifornimenti al 10° chilometro , al 21° chilometro , al 33° chilometro e, infine, all’arrivo a
Carpi. In Piazza Martiri è inoltre previsto l’allestimento di uno
stand informativo, presente da sabato 8 a domenica 9 ottobre
dove attraverso la vendita dei ciclamini si cercherà di favorire le
nuove diagnosi.
Domenica 9 dalle 10,30 alle 11,30 assaggi senza glutine e gara
di palloncini per i nostri piccoli amici. Domenica 9 dalle 17,30
in poi a conclusione della manifestazione, happy hour con lambrusco, mortadella e ciccioli.
07.10.2011 n° 37
23
Tennis
Bocce Raffa
Ancora podi per le campionesse di casa nostra
L
a prima gara nazionale del 2011 - 2012
di Bocce Raffa si è tenuta a Stradellina di
Pavia, domenica 2 ottobre. Le due campionesse d’Europa in forze alla Rinascita M.P.F.
partono subito col piede giusto: Maria Losorbo
si è classificata terza nella Categoria A,
perdendo una partita già vinta contro
Sara Monzio di Bergamo, mentre Sefora Corti, nonostante il girone di ferro
in cui era inserita, ha battuto nella prima
partita la Guzzi di Monza (12 - 0) mentre
nella seconda ha sbaragliato Giada Menegazzi Rossignoli di Verona (12 - 2).
Nella terza partita, la campionessa di casa
nostra ha incontrato la grande Germana Cantarini di Cremona (Campionessa
Italiana Categoria A1 e Campionessa del
mondo). Un incontro bellissimo, giocato fino all’ultima boccia, terminato col
punteggio 12 - 11 per la nostra Sefora
Corti che, in semifinale, batte anche la
modenese Carmen Torricelli (12 - 2)
per arrendersi invece, in finale, complici
la stanchezza e la tensione accumulate
precedentemente, a Sara Monzio, col
punteggio di 12 - 7.
Classifica finale Categoria A
1 - Sara Monzio - Bergamo
2 - Sefora Corti - Rinascita M.P.F Carpi
3 - Maria Losorbo - Rinascita M.P.F Carpi
4 - Carmen Torricelli - Formigine
Circolo Tennis Carpi - Campionato a Squadre Under 14
Napoli Campione Under 14
N
Da sinistra Sefora Corti e Maria Losorbo
SG La Patria - Atletica Leggera
Abbas Hasnain campione
regionale
I
Campionati regionali Cadetti di Atletica Leggera che si sono svolti sabato e
domenica scorsi a Bologna hanno incoronato campione regionale sia del salto in
lungo che del salto triplo l’atleta della SG La
Patria di Carpi, Abbas Hasnain. Hasnain ha
vinto il salto in lungo con la misura di 6,10:
una gara che si è giocata sul centimetro, salto
dopo salto, che gli ha dato la vittoria per soli
6 cm sul secondo classificato. Domenica è
arrivata la seconda vittoria, questa volta nel
salto triplo con un record personale 12,85
e la misura valida per poter partecipare ai
Campionati Italiani il 7, 8 e 9 ottobre. In
bocca al lupo! Per tutti i ragazzi che volessero provare a cimentarsi nell’atletica, la S.G.
La Patria li aspetta in pista con una settimana
di prova gratuita.
el ricco programma tennistico dello scorso fine settimana ancora una volta il Circolo
Tennis Carpi guadagna il plauso della Federazione Italiana Tennis e di tutti i circoli
che hanno partecipato a questo Campionato a Squadre Under 14, per l’ottima organizzazione e ospitalità offerta ai giocatori, con il contributo del numeroso pubblico che ha assistito a una tre giorni di tennis. “Un vero successo - ha commentato a caldo il direttore del torneo
Nilo Diacci - in un sol giorno abbiamo saputo organizzare la finale per il 3° e 4° posto e la finale
per il 1° e 2° posto per il Campionato a Squadre e, in contemporanea, la finale del Torneo 4a
categoria maschile. La categoria Under 14 ha dimostrato di essere una fascia di età connotata
da grandi capacità: tecnica, tattica e buona determinazione”. Con una finale spettacolare, quasi
6 ore di gioco, il Tennis Club Napoli (in basso
in foto) e il Tennis Club Genova si sono dati
battaglia fino all’ultimo punto concluso con
la vittoria del circolo napoletano nell’incontro
decisivo di doppio, dove una maggiore determinazione dei ragazzi ha chiuso l’incontro con
il punteggio di 64 - 63. Alla cerimonia finale ha
partecipato anche l’assessore a Sport e Benessere di Carpi, Alberto D’Addese, il presidente
della FederazioneTennis Emilia Romagna Carlo
Cesari, il responsabile del settore giovanile
della Federazione Italiana Tennis, Giancarlo
Palumbo e lo sponsor tecnico Enrico Davolio,
di Focherini Sport.
7° Torneo di
4a Categoria
Maschile
C
ome da pronostico ha
vinto Luca Collina giocatore del Circolo Tennis Casa Torre (Bologna) che
ha avuto la meglio su Simone
Ferrari (C.T. Fabbrico).
Solidarietà al Circolo
N
el terzo giorno del torneo, il CTCarpi ha ospitato l’associazione Fedelux, associazione che
raccoglie fondi da devolvere alla
ricerca contro la leucemia. Paola Luzzi (in
foto col presidente Loris Cavazzoli) dopo
aver perso il figlio Federico, stroncato due
anni fa da questa malattia, ha voluto sensibilizzare il mondo sportivo - e non solo - a
tale patologia. Raccolti quasi 2mila euro.
hicadv.it
Giardino dei Principi. Il verde arriva in centro.
Abitare è ecologico e confortevole al Giardino
dei Principi, una finestra sul verde di un grande
parco a soli 500 metri da Piazza Martiri.
• Pannelli solari e fotovoltaici
• Caldaia modulare centralizzata
e contacalorie individuale
• Finiture di alto pregio e aria condizionata
• Sistema costruttivo antisismico
• Giardino privato per appartamenti
a piano terra
Informazioni su benefici fiscali previsti
dalla legge presso gli uffici CMB
IO
C
I
F
I
ED SSE A
A
IN CLad alto
Tel. 059-6322301 - www.cmbcarpi.it
rmioo
a
p
s
i
r
etic
g
r
e
en