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Settimanale di attualità, cultura, spettacolo, musica, sport e appuntamenti 07 ottobre 2011 ANNO XII N. 37 Spedizione in Abbonamento Postale Regime libero Modena tassa riscossa, Tax percue. Autorizzazione della Filiale di Modena Poste Italiane spa a soli € 0.50 in edicola quando la crisi da’ alla testa Anthony Di Lorenzo Francesco Perini e Francesco Allegretti mongol rally : 44 giorni di avventura e solidarietà Fabrizio Corona daniela malpighi e fabrizio corona insieme nella moda Stefania Zanni caro casa - l’unione mette in rete gli alloggi sfitti Nell’ultimo quinquennio il numero di persone che si sono rivolte ai servizi del Dipartimento di Salute Mentale è aumentato del 20%. Non c’è dubbio che le difficoltà economiche abbiano inciso profondamente. Ansia e depressione i disagi più frequenti. Fabrizio Starace L’esperienza del Clan Fenice, Carpi 3, in Albania 07.10.2011 n° 37 2 Libri Tra le righe... da non perdere! Il dio del massacro Di Yasmina Reza P rendete due coppie normali – gli Houillié e i Reille - dall’apparenza assolutamente, tranquillamente borghese. Fate sì che si incontrino, in un salotto arredato con cura, colori pastello nei muri e tappeti persiani, stampe alle pareti e libri d’arte contemporanea – Bacon, Kokoschka – sul tavolinetto basso. Immaginate poi che il confortevole appartamento degli Houillé si trovi a Parigi, nel cuore di una delle nazioni più civili, colte e progredite del mondo. Date le premesse, nulla di più codificato e ordinario che un incontro come questo. Ma non se siete Yasmina Reza, l’acclamata drammaturga, scrittrice e attrice francese celebrata ormai in tutto il mondo. Allora le carte in tavola cambiano e un chiarimento tra i genitori di due bambini che, litigando, sono venuti alle mani, diventa l’occasione per il progressivo scatenarsi degli istinti più incontrollati e incontrollabili. Della rabbia, del furore cieco e irriflessivo che nessuna convenzione sociale, nessuna patina di civiltà, nessun occidentale cultivé riuscirà mai del tutto a nascondere. Né, tantomeno, a reprimere definitivamente. E allora l’arte riuscirà, neppure troppo lentamente, in quello che, in fondo, è uno dei suoi scopi principali: smascherare. Cadrà quella di Véronique, esperta d’arte e scrittrice, a tempo perso, sui mali dell’Africa, che nasconde in realtà un desiderio di acclamazione e riconoscimento, una volontà di essere migliore degli altri che la porta a fare di tutto per poterli disprezzare; in frantumi anche quella di Michel, il marito, venditore di articoli per la casa, bonario, amante del rum invecchiato e dei sigari di qualità, che arriva ad ammettere: “ne ho fin sopra i capelli di tutte queste discussioni alla cazzo di cane. Abbiamo fatto i simpatici, abbiamo comprato i tulipani, mia moglie mi ha camuffato da uomo politicamente corretto, ma la verità è che sono del tutto privo di autocontrollo, sono uno che va fuori di testa”; dallo smascheramento non sono poi risparmiati Alain e sua moglie Annette: avvocato sempre – in senso letterale - al cellulare l’uno e donna accondiscendente ed educatissima l’altra. Lei vomiterà sui libri d’arte tanto amati da Véronique liberando, oltre alla bile, anche una furia troppo a lungo trattenuta – “nostro figlio ha fatto bene a riempire di botte il vostro, e con i vostri diritti dell’uomo mi ci pulisco il culo!” - mentre lui, convinto devoto al “dio del massacro”, cinico impenitente nonché, apparentemente, personaggio negativo ma vincente della commedia, una volta che il suo amato BlackBerry è stato gettato nell’acqua dei tulipani si accascia a terra, sconfitto e sperduto, come un cane abbandonato sul ciglio della strada. Dissolte, alla luce dell’ira, le ipocrisie, cosa resta di quattro perfetti cittadini francesi, cosa resta, in fondo, di ciascuno di noi? Non i libri letti, i concerti ascoltati, le mostre visitate. Non l’etichetta né l’educazione. Non c’è spazio, in questa pièce tanto esilarante e grottesca quanto ferocemente naturalista, per spiriti di finezza o geometria che siano. Il vero protagonista è, appunto, il dio del massacro: “il solo che governa, in modo assoluto, fin dalla notte dei tempi”. Oppure no? Quel gran diavolo di Roman Polanski ne ha tratto il suo Carnage, ora nelle sale. Da leggere l’uno e da vedere l’altro. Entrambi d’un fiato. Un bowling per la polisportiva d. pietri Commenta la notizia su: www.temponews.it Polisportiva Dorando Pietri: arriva un Bowling? D a tempo la Polisportiva Dorando Pietri, presieduta dall’inossidabile Bruno Cavazzoli, naviga in cattive acque. La crisi di liquidità si è acuita ulteriormente con “l’abbandono” di Carpiformazione, trasferitasi in via Carlo Marx che, col proprio affitto, contribuiva a pagare le spese per il mantenimento della struttura (orme che ricalcherà nel futuro prossimo anche Radio Bruno dopo aver terminato i lavori della nuova sede) Una struttura quella della polisportiva che, estendendosi su oltre 3mila metri quadri, implica notevoli costi di gestione e mantenimento; spese a cui è impossibile far fronte soltanto con gli introiti del bar, ormai ridotto all’osso, e con le quote sociali, in costante calo a causa del mancato ricambio generazionale, soprattutto se, oltre alle utenze ancora non pagate ad Aimag, si somma anche un debito con Cmb non del tutto saldato. E allora perchè non sfruttare i bellissimi - e al momento sovradimensionati - spazi a disposizione per portare all’interno della polisportiva nuove attività in grado di ridare lustro e slancio alla struttura? Al momento si stanno effettuando le verifiche necessarie per capire se ci sono le condizioni idonee per portarvi un Bowling: attività ricreativa assente a Carpi, che potrebbe rivelarsi un importante punto di ritrovo per appassionati, giovani e famiglie. Insomma la polisportiva di via Nuova Ponente, così com’è rappresenta un’occasione sprecata: è necessario un piano di rilancio affinché ne vengano sfruttate tutte le potenzialità. Jessica Bianchi di Marcello Marchesini Foto della settimana... Sindaco e Giunta hanno distribuito sabato 1° ottobre in Piazza Martiri volantini ai cittadini per protestare contro la manovra del Governo. Frase della settimana... “Il piano poliennale degli investimenti alla riga Rifacimento piscina recitava: Risorse interne 0 (nel 2011, nel 2012 e nel 2013). Miracoli del project financing. Dopo 9 mesi una variante di bilancio dice che la piscina costerà 700mila euro l’anno per i prossimi 5. Miracoli del passaggio dal project financing alla costruzione e gestione in affidamento, ha detto il sindaco. Io la chiamo presa per i fondelli”. Dichiarazione di Lorenzo Paluan (Lista Civica Carpi a 5 Stelle e Prc). attualità, cultura, spettacolo, musica, sport e appuntamenti DIRETTORE RESPONSABILE Gianni Prandi CAPOREDATTORE Sara Gelli REDAZIONE Jessica Bianchi, Valeria Cammarota, Francesca Desiderio, Enrico Gualtieri, Federico Campedelli, Marcello Marchesini, Clarissa Martinelli. IMPAGINAZIONE e GRAFICA Liliana Corradini PUBBLICITA’ Multiradio - 059698555 STAMPA Centro stampa delle Venezie - 049-8700713 REDAZIONE e AMMINISTRAZIONE Via Nuova Ponente, 24/A CARPI Tel. 059 645566 - Fax 059 642110 [email protected], [email protected] COOPERATIVA RADIO BRUNO arl Registrazione al Tribunale di Modena N. 1468 del 9 aprile 1999 Chiuso in redazione il 5 ottobre 2011 07.10.2011 n° 37 3 I tre carpigiani Francesco Allegretti, Anthony Di Lorenzo e Francesco Perini, partiti lo scorso 23 luglio da Carpi alla volta di Klenova, in Repubblica Ceca, per partecipare alla Mongol Rally, sono giunti, 14mila chilometri dopo, a Ulaan Baatar, capitale della Mongolia, a bordo di un’autoambulanza che hanno lasciato in dono I tre cavalli pazzi ce l’hanno fatta Da sinistra Francesco Allegretti, Francesco Perini ed Anthony Di Lorenzo sull’Altai U n’avventura durata 44 giorni. Chilometri e chilometri macinati con la consapevolezza di vivere un’esperienza unica. Straordinaria. Il Team Crazy Italian Horses, formato dai tre carpigiani Francesco Allegretti, Anthony Di Lorenzo e Francesco Perini ce l’ha fatta. Partiti lo scorso 23 luglio da Carpi alla volta di Klenova, in Repubblica Ceca, per partecipare alla corsa non competitiva a fini solidaristici Mongol Rally, sono giunti, 14mila chilometri dopo, a Ulaan Baatar, capitale della Mongolia, a bordo di un’autoambulanza - un Volkswagen del 1988 - acquistata grazie al cuore grande dei carpigiani che i ragazzi hanno lasciato in dono alla martoriata terra mongola. Un viaggio difficile, su strade impervie, dissestate, spesso nel bel mezzo del nulla. Hanno solcato deserti e pianure, superato catene montuose, guadato corsi d’acqua, guadagnandosi la nomina di “meccanici” ufficiali della gara. “Dei 300 team partecipanti - ci raccontano i tre cavalli pazzi - solo la metà è arrivata alla meta. Ogni tanto qualcuno ci telefonava chiedendo il nostro aiuto, perchè si era sparsa la voce che “gli italiani” rimettevano in moto “La bellezza è nel viaggio, nella strada, nell’esperienza e nelle persone che incontri”, Francescco Allegretti Nella gher di Gantulga Alisher e il suo busto Nadie “Solo il rumore costante del vento, solo il cielo azzurro di giorno e costellato di notte, solo questo per assaporare l’estrema sensazione di libertà che può regalare la Mongolia”, Francesco Perini A casa di Amin in Iran anche le situazioni disperate. A un team scozzese, con cui abbiamo fatto amicizia, si è letteralmente sfondata l’ambulanza, con i pochi attrezzi che avevamo a disposizione l’abbiamo trasformata in un cassonato e i ragazzi sono riusciti a chiudere la gara”. Austria, Germania, Repubblica Ceca, Slovacchia, Ungheria, Serbia, Bulgaria, Turchia, Iran, Turkmenistan, Uzbekistan, Kazakistan, Russia e Mongolia, i paesi attraversati dai tre indomiti carpigiani che, tonsilliti, antibiotici e parecchi chili persi a parte, non si sono mai scoraggiati, affrontando ogni imprevisto con intraprendenza ed entusiasmo. L’arte di arrangiarsi è stata la loro arma vincente: “durante il viaggio abbiamo avuto numerosi problemi alla barra stabilizzatrice - ricorda Francesco Perini - e agli sul loro lungo cammino verso la Mongolia. “Sono stati gli incontri casuali che hanno reso del tutto speciale questo viaggio”, spiegano i tre, una spedizione nella quale hanno sperimentato sulla propria pelle “tutti i climi del mondo: dai 50° C del deserto del Karakum in Turkmenistan alle bassissime temperature della catena montuosa dell’Altai, che si estende dalla punta meridionale della Siberia alla Mongolia, dove abbiamo indossato tutti i vestiti che avevamo con noi”. Impossibile non rievocare le strade deserte di Aşgabat, “la città amabile” capitale turkmena, ricostruita negli Anni ‘90 dal regime comunista, “tanto monumentale e marmorea quanto inquietante. Per le vie non si vedeva nessuno, pareva una città fantasma”. Ed è proprio da lì che sono iniziati Tashkent, i tre cavalli pazzi, ne hanno incontrato uno ancora più folle. “Alisher, il proprietario dell’albergo dove alloggiavamo (nel quale svettava un busto bronzeo a sua immagine e somiglianza) ubriaco dal mattino alla sera, ci ha fatti pasteggiare a colazione a forza di vodka e filmini porno. Un’esperienza surreale...”. Numerosi gli ubriachi più o meno molesti che hanno punteggiato il cammino dei tre. Da Sasha, il bandito, che ha cercato di spezzare un polso a Francesco P. in Kazakistan a un alcolizzato divenuto improvvisamente violento in Mongolia, ai tanti camionisti che si fermavano a offrire un po’ di vodka ai viaggiatori italiani. “E te lo dico che bevono - incalza Antony - nessuno sano di mente si metterebbe alla guida su quelle strade: sono troppo brutte”. Ma è ad Amin e sua moglie che i ragazzi preferiscono pensare, la coppia iraniana conosciuta dopo controlli documentali da parte della Polizia in Asia Centrale superabili a suon di regali e sigarette, parole stentate di russo e inglese e gesti, i tre sono “sbarcati” in Mongolia, terra estrema, stretta tra la Siberia e la Cina, dove l’unico modo di comunicare “era scrivere sulla sabbia i chilometri ancora da percorrere”. Nella patria di Temujin, meglio conosciuto come Gengis Khan, il team carpigiano si è allargato, raccogliendo a Olgii, l’inglese Ben, rimasto a piedi a causa della rottura del proprio mezzo. “In Mongolia abbiamo viaggiato in convoglio, ritrovando due team conosciuti alla partenza, quello scozzese e uno tutto al femminile proveniente dal Sudafrica. Immersi nell’immenso spazio e nel silenzio totale delle distese mongole si ha una sensazione indescrivibile di libertà. Nonostante la stanchezza, la carenza di sonno e di cibo, i giorni in Mongolia sono stati i più belli”. E poi l’ingresso trionfale a Ulaan Baatar: la finish line. “Dopo averla lavata, abbiamo donato l’ambulanza, in perfette condizioni, all’associazione inglese Adventures for Development che la metterà a disposizione del territorio e lasciato la nostra donazione in denaro alla Cristina Noble Children’s Foundation per il Blue Skies Ger Village, che ospita bambini orfani”. E dopo una grande e liberatoria festa i ragazzi hanno ripreso la via per l’Italia, in aereo però... Jessica Bianchi Mongol rally: 44 giorni di avventura Guarda la photogallery su: www.temponews.it ammortizzatori: abbiamo fatto rattoppi con lo scotch, ci siamo ingegnati col poco che avevamo”. La preparazione del mezzo, coi suoi 23 anni d’età, si è rivelata fondamentale: “non avendo meccanici a bordo, il restauro fatto al motore prima di partire, in collaborazione con Lumia Motori, ci ha consentito di portare a termine la nostra avventura; non credo ce l’avremmo fatta altrimenti”. Tutto sommato, ride Antony, “ce la siamo sfangata bene”. Tanti gli aneddoti da raccontare, variegata la galleria di personaggi più o meno “strambi” che i ragazzi hanno incontrato i guai: “le temperature erano talmente alte che l’asfalto si squagliava al sole. Le strade erano sconnesse e piene di buche: davvero impercorribili”. In Uzbekistan invece un piacevole incontro ha allietato la permanenza a Samarcanda, l’epica città sulla L’arrivo Via della Seta, dove Nadie, una studentessa di italiano, di origini tartare, come un moderno Cicerone “ci ha accompagnati alla scoperta della città”. Poco più lontano invece, nella capitale uzbeka, essere rimasti bloccati per ore alla frontiera, che li ha ospitati nella propria casa, manifestando “un raro e gratuito senso di ospitalità” o, ancora, a Gantulga il capofamiglia che ha offerto loro riparo nella sua gher, l’abitazione tradizionale mongola, dove “abbiamo assaggiato un imbevibile latte salato, probabilmente di yak”. E tra macellazioni di pecore, immangiabili formaggi di capra, continui posti di blocco e “Quel che resterà nel mio cuore è la sorprendente ospitalità che le persone ci hanno riservato, insieme al ricordo di Samarcanda, una città magica. Unica al mondo”, Anthony 07.10.2011 n° 37 4 In breve crisi e salute mentale Ansia e depressione i disagi più frequenti. Negli ultimi cinque anni i casi trattati sono aumentati di circa il 20 per cento. L’incremento riguarda soprattutto le nevrosi, come spiega Fabrizio Starace, direttore del dipartimento di salute mentale dell’Azienda Usl di Modena “La crisi fa aumentare le richieste di aiuto” Nell’ultimo quinquennio T il numero di utti hanno la netta sensazione che tra gli effetti collaterali della crisi economica vi sia anche un aumento significativo di varie forme di disagio psicologico, riconducibili prima di tutto alla maggiore incertezza rispetto al futuro. “Non c’è alcun dubbio che la crisi economica in molte persone causi un aumento dello stress, rispetto al quale l’individuo deve porre in essere delle azioni di adattamento. Naturalmente questo adattamento in molte situazioni avviene in modo fisiologico, ma può anche accadere che si trasformi in una reazione di tipo ansioso o depressivo. Recenti studi internazionali evidenziano come la profonda crisi finanziaria – manifestatasi in alcune aree del mondo precocemente rispetto all’Europa - abbia determinato un rilevante aumento dei casi di depressione e dei tentativi di suicidio, con un’incidenza maggiore nella popolazione meno abbiente e culturalmente meno preparata”, spiega Fabrizio Starace, direttore del Dipartimento di Salute Mentale dell’Azienda Usl di Modena. Quindi le due situazioni che più di frequente si presentano sono ansia e depressione? “Sì, la prima, l’ansia, in particolare deriva dal timore di non essere in grado di gestire adeguatamente quanto accade. La depressione interviene invece quando la percezione dei cambiamenti peggiorativi incombe o si materializza e il soggetto ne rimane vittima. Si pensi ad esempio ai cittadini greci che si sono visti togliere, a causa appunto della crisi economica, la tredicesima mensilità”. E in Provincia di Modena cosa sta accadendo? “Il dato oggettivo è che nell’ultimo quinquennio il numero di persone che in tutta la provincia si sono rivolte ai servizi del Dipartimento di Salute Mentale è aumentato. Stabilire con certezza quanto questo sia frutto della crisi o quanto della migliorata accessibilità dei servizi persone che si sono rivolte ai servizi del Dipartimento di Salute Mentale è aumentato del 20%. Non c’è dubbio che le difficoltà economiche abbiano inciso profondamente. Fabrizio Starace I I numeri di carpi pazienti assistiti dal Centro di Salute Mentale di Carpi nel 2010 sono stati 1.536 (erano 1.370 nel 2008). Nel 35% dei casi si tratta di situazioni riconducibili a nevrosi. Da sottolineare che i casi di nevrosi sono stati 400 nel 2008, 480 nel 2009 e 534 nel 2010. In termini percentuali, dal 2008 al 2010, l’incremento è stato del 33.5%. Rubes Bonatti, direttore CSM di Carpi la crisi fa aumentare le richieste di aiuto Commenta la notizia su: www.temponews.it che forniamo è difficile, ma non c’è dubbio che le aumentate difficoltà economiche abbiano inciso profondamente. Nel periodo compreso tra il 2006 e il 2010, in tutta la Provincia di Modena i casi trattati sono passati da 9.200 a 10.998, aumentando di quasi il 20%. Entrando ancora più nello specifico, va aggiunto che l’aumento più marcato si è registrato nella categoria delle nevrosi, nell’ambito delle quali rientrano sia le nevrosi d’ansia sia quelle depressive, vale a dire quelle reazioni più spesso riconducibili a eventi negativi o stressanti esterni. Sul totale dei casi trattati, dal 2006 al 2010, i casi di nevrosi sono passati dal 25% al 35,9%”. Rispetto alla reazione alla crisi, tra donne e uomini ci sono delle differenze? “In generale si può dire che più spesso sono le donne a manifestare reazioni depressive, mentre la prevalenza s’inverte quando parliamo di condizioni di tipo ansioso. Un caso tipico riguarda l’uomo che rimane senza lavoro e che, oltre a perdere la fonte di reddito, sente messo in discussione il suo ruolo in famiglia e, più in generale, all’interno della società in cui vive, perché non è più in grado di rispondere alle ordinarie richieste”. E il Dipartimento di Salute Mentale quali risposte è in grado di dare alle persone che si trovano in difficoltà? “Prima di tutto aiutandole a contenere e governare queste reazioni. Non dobbiamo dimenticare che l’ansia, ad esempio, fino a un certo livello può essere una molla positiva per cercare nuove soluzioni e aprire nuovi scenari. Quando invece l’ansia diventa paralizzante o la depressione pervasiva, allora c’è la necessità di risolvere questo problema innanzitutto sul piano clinico. Ma il nostro compito non si esaurisce qui. In stretta collaborazione con i servizi sociali e, più in generale, con tutta la rete del welfare comunitario, aiutiamo le persone a individuare percorsi e soluzioni alle quali non avevano pensato e che invece possono offrire sbocchi utili e concreti”. Cosa è possibile suggerire alle persone che presentano segni di malessere e disagio? “Di rivolgersi senza esitazioni al proprio medico di medicina generale, che se lo riterrà opportuno potrà attivare una consulenza specifica da parte di uno psichiatra o uno psicologo, nell’ambito del programma di collaborazione tra Cure Orimarie e Dipartimento di Salute Mentale”. Piscina Comunale Chiusa per guasto! “ Per trovare i pezzi di ricambio andiamo al mercatino dell’usato”. Una battuta, parole pronunciate con un mezzo sorriso, ma che rendono l’idea delle difficoltà che ogni giorno si affrontano per garantire l’agibilità di un impianto che risale al 1974.Stiamo parlando della Piscina Comunale, chiusa a causa di un guasto dal 2 al 4 ottobre con conseguenti disagi per gli utenti. “Questa volta è finito fuori uso il sistema di filtraggio dell’acqua e – spiega Daniela Meletti, direttrice della Piscina Comunale – per garantire la massima sicurezza, dopo aver riparato il danno, abbiamo atteso 24 ore per la riapertura della struttura”.Il sistema di filtraggio di cui è dotato l’impianto di Carpi è ancora oggi uno dei metodi migliori: “Nelle nuove piscine – spiega Meletti - si adotta il sistema di filtraggio a sabbia ma il filtro a diatomee, pur essendo ‘antico’ è ancora uno dei migliori. Richiede però una manutenzione giornaliera e, per questo, nei nuovi impianti è stato sostituito”. In piscina sono stati rifatti gli spogliatoi nel 1998, ma quello è stato l’unico intervento consistente mentre si continuano a spendere decine di migliaia di euro di manutenzione per mantenere aperto un impianto marcio,che rischia il collasso ogni giorno.E’ dal 2001 che si sente parlare della nuova piscina, il cui progetto è stato presentato dall’Amministrazione e approvato a giugno. Il bando per l’assegnazione dei lavori, atteso per settembre, però non è ancora pronto e i lavori slittano. 07.10.2011 n° 37 5 crisi ed emergenza casa All’interno del progetto di housing sociale, Case in Rete, sostenuto dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Carpi, l’Unione delle Terre d’Argine funge da intermediario tra domanda e offerta e, allo stesso tempo, da garante, incentivando forme di locazione concordate e, pertanto, meno gravose per le tasche sempre più impoverite dei cittadini. Il tutto in un’ottica di rete, per allargare l’offerta e rispondere alla vasta platea di persone che non riesce più ad accedere al libero mercato degli affitti Emergenza casa: che fare? M ettere in circolo le idee e stringere sinergie tra pubblico e privato, creando una vera e propria rete di “salvataggio”. E’ questa la filosofia del progetto, targato Unione delle Terre d’Argine, Case in Rete; un progetto ambizioso che si pone l’obiettivo di rispondere in modo efficace ed efficiente a uno dei problemi più sentiti dalla cittadinanza, ovvero il reperimento di un alloggio. Un tema, quello della casa, che ha ormai i contorni dell’emergenza, complici una crisi economica che non allenta la presa e cambiamenti sociali che hanno profondamente mutato il volto delle famiglie carpigiane. Per rispondere ai bisogni di quella fetta di popolazione, ribattezzata fascia grigia, che non arriva alla quarta settimana del mese o per non abbandonare a se stessi anI Numeri dell’Erp Patrimonio di alloggi popolari a Carpi: 613 Numero di alloggi assegnati a Carpi: 26 nel 2008; 36 nel 2009, 37 nel 2010. A Campogalliano: 2 nel 2008; 3 nel 2009, 0 nel 2010. A Novi di Modena: 0 nel 2008; 1 nel 2009, 4 nel 2010. A Soliera: 2 nel 2008; 0 nel 2009, 5 nel 2010. Quante persone sono attualmente in lista d’attesa di un alloggio Erp: 595 persone a Carpi, 66 a Campogalliano, 39 a Novi e 83 a Soliera (dati 2010). Percentuale di stranieri dentro alloggi Erp nell’Unione: il 30% è costituito da stranieri. Canone di locazione medio pagato da un inquilino in Erp: 120 euro. Stefania Zanni ziani soli, famiglie monogenitoriali con figli e giovani coppie, il patrimonio di alloggi di edilizia popolare è del tutto insufficiente. E allora che fare? Lo abbiamo chiesto all’assessore alle Politiche sociali dell’Unione, Stefania Zanni. In che cosa consiste il progetto Case in Rete? “Il progetto si pone l’obiettivo primario di rivoluzionare le politiche abitative dei quattro comuni dell’Unione ed è inserito in un analogo percorso dal respiro regionale. Da anni abbiamo a disposizione una serie di strumenti sul fronte casa che rispondono a esigenze diverse: dagli alloggi Erp al fondo sociale per l’affitto, all’affitto concordato... opportunità tra le quali l’utenza sceglieva. Con Case in Rete abbiamo deciso di ribaltare la logica di accesso a tali strumenti. Dapprima abbiamo analizzato le banche dati per meglio comprendere le caratteristiche dei cittadini che In breve Una struttura per donne maltrattate e minori In aumento i fenomeni di violenza contro le donne U no studio di fattibilità per individuare e promuovere l’apertura di una struttura di accoglienza per donne maltrattate anche con minori nell’Unione Terre d’Argine. Una proposta di ordine del giorno così intitolata e firmata da Daniela Depietri (PD), Maria Grazia Lugli (PD), Giulia Olivetti (Verdi), Andrea Bizzarri (IdV) e Francesca Desiderio (Sinistra per le TdA) oltre a Roberto Benatti (PdL), Mario d’Ambrosio (Rilanciamo le Terre d’Argine) Daniela Depietri e Riccardo Bassi (Riformisti) è stata approvata nella seduta del Consiglio dell’Unione, mercoledì 28 ottobre. Presentata in aula dalla Depietri, la proposta prende le mosse dal fatto che anche nel nostro territorio i fenomeni di violenza contro le donne sono molti (l’allontanamento che coinvolge la donna maltrattata o in pericolo di vita e i figli minori ha riguardato nel 2010 una ventina di donne e una trentina di minori) e comportano l’impegno di importanti risorse delle Amministrazioni. “Questo ordine del giorno – ha spiegato Depietri – impegna la Giunta a verificare e a studiare un progetto che preveda la creazione di una struttura di emergenza dedicata alle donne con o senza figli che per ragioni di sicurezza e per salvaguardare l’incolumità personale hanno necessità di abbandonare la propria casa in seguito a situazioni di violenza. Ovviamente questo progetto non deve rappresentare un doppione delle strutture già presenti sul territorio e si avvarrà anche della collaborazione delle associazioni femminili, di volontariato e della Commissione Pari Opportunità”. fanno domanda, qual è la loro composizione e il loro reddito ad esempio; ne è uscita una fotografia estremamente variegata alla quale è impossibile dare un’unica risposta. Per far fronte alla questione casa è necessario adottare più strumenti: flessibili e snelli per essere il più efficaci ed efficienti possibili, dall’affitto casa garantito all’autocostruzio�ne, stringendo alleanze coi privati, poiché il pubblico, da solo, non può farsi carico dell’emergenza abitativa”. Come si sostanzia concretamente la collaborazione tra pubblico e privato? “Noi possiamo costruire tutti gli alloggi di edilizia popolare del mondo, senza però riuscire a rispondere al crescente bisogno di case dei nostri territori; per tale motivo abbiamo coinvolto le associazioni di proprietari di immobili e degli inquilini per far incontrare domanda e offerta. Vogliamo creare una condizione di massima circolarità: in questo modo si facilita la fuoriuscita dall’Erp e si rimettono sul mercato appartamenti da affittare a prezzi calmierati, alla portata delle famiglie a basso reddito”. Riusciremo a giungere finalmente a una mappatura degli appartamenti sfitti a Carpi e nei comuni dell’Unione (Novi, Soliera e Campogalliano)? “Un censimento di questo tipo non è un’operazione facile. Un conto è sapere quanti sono gli appartamenti vuoti, un altro quanti sono gli affittabili, poiché molti proprietari decidono di non immettere i loro immobili sul libero mercato. Stiamo comunque tentando di ragionare coi proprietari per avere un quadro più chiaro”. All’interno del progetto di housing sociale, sostenuto dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Carpi, l’Unione fungerebbe quindi da intermediario tra domanda e offerta e, allo stesso tempo, da garante, incentivando forme di locazione concordate e, pertanto, meno gravose per le tasche sempre più impoverite dei cittadini. Il tutto in un’ottica di rete, per allargare così l’offerta e rispondere alla vasta platea di soggetti bisognosi di una soluzione urgente al problema casa. Quando sarà operativo il progetto e come vi si accederà? “Entro la fine di ottobre sarà presentato al Consiglio dell’Unione per l’approvazione”. Jessica Bianchi emergenza casa: in arrivo il progetto case in rete Leggi la notizia su: www.temponews.it In breve Al via il bando per gli alloggi Erp F ino al 4 novembre i cittadini dell’Unione delle Terre d’Argine potranno partecipare al Bando di concorso annuale per l’assegnazione in locazione semplice degli alloggi di Edilizia Residenziale Pubblica. Dopo la raccolta delle domande verrà stilata una graduatoria provvisoria che sarà pubblicata all’Albo Pretorio dei singoli comuni, poi quella definitiva che sarà utilizzata per le assegnazioni degli alloggi che si renderanno disponibili nel 2012. Maggiori informazioni sui requisiti di partecipazione e le modalità di compilazione delle domande sul sito www.terredargine.it. I due carpigiani Maura Casali e Lauro Veroni, da anni al fianco di Don Andrea Gallo, raccoglieranno fondi in favore della Comunità San Benedetto al Porto di Genova da lui fondata, domenica 9 ottobre, alle 15, al Circolo Loris Guerzoni di via Genova Una tombola per don Gallo D a oltre dieci anni, i due carpigiani Maura Casali e Lauro Veroni si stanno spendendo a favore della Comunità San Benedetto al Porto di Genova, fondata da Don Andrea Gallo. Scopo fondamentale della Comunità è offrire una proposta di emancipazione da ogni forma di dipendenza ed emarginazione. “Don Gallo cerca di offrire una speranza, allungando una mano a chiunque la tenda. Tra i suoi tanti progetti, ha fondato anche un servizio di assistenza direttamente sulla strada, tra tossicodipendenti e prostitute; per questo motivo, nonostante i suoi 83 anni, sta sveglio tutte le notti, pronto ad accogliere chiunque bussi alla sua porta in cerca di aiuto”. Maura e Lauro hanno conosciuto il Don, grazie a Liliana, cugina di Maura e direttrice della comunità genovese. “E’ bastato un incontro col Don per sentir nascere nel cuore il desiderio di contribuire alla sua opera”, raccontano. E’ un uomo “straordinario”, “unico”. Ma Don Gallo è un prete scomodo che, andando spesso contro la morale cattolica, di frequente si inimica i piani alti della Chiesa. “La Diocesi di Genova non è molto generosa nel sostenere la Comunità San Benedetto al Porto – continuano Lauro e Maura – e i soldi non bastano mai. Per tale motivo, con l’aiuto di vicini e amici, oltre a portare quattro-cinque carichi l’anno di abiti, biancheria per adulti e bambini e stoviglie, organizziamo in città alcuni eventi per raccogliere fondi”. Tra i più attesi quello della Tombola che torna anche quest’anno, al Circolo Loris Guerzoni, domenica 9 ottobre, a partire dalle 15. Un pomeriggio all’insegna della piacevolezza, del divertimento e, soprattutto, della solidarietà. Con soli dieci euro si potrà giocare a tombola, fare una Lauro Veroni e Maura Casali insieme a Don Gallo merenda a base di dolci rigorosamente fatti in casa e, chi vorrà, potrà acquistare anche alcuni biglietti della lotteria - 2 euro l’uno - e, con un pizzico di fortuna, sperare di vincere i premi in palio, offerti da varie ditte del nostro territorio. “Tutto il ricavato - conclude Maura - andrà alla Comunità San Benedetto al Porto di Genova”. Non mancate! 07.10.2011 n° 37 6 In breve Venerdì 7 ottobre il convegno di inizio anno per il mondo della scuola Educare al bene comune C on l’inizio del nuovo anno scolastico riprendono le attività dell’Ufficio diocesano per l’educazione e la scuola diretto da Antonia Fantini. Primo appuntamento in programma è il convegno aperto a dirigenti, docenti e educatori che si tiene venerdì 7 ottobre dalle 16.30 presso l’Istituto Nazareno di Carpi. Educare alla libertà e alla responsabilità è il tema su cui intervengono Mauro Magatti, preside della facoltà di Sociologia all’Università Cattolica del Sacro Cuore, e Alessandra Smerilli, docente presso la medesima Università. In apertura dei lavori è previsto il saluto del vescovo Elio Tinti. In sintonia con gli orientamenti pastorali della Conferenza Episcopale Italiana per questo decennio, dal titolo Educare alla vita buona del Vangelo”, il convegno rivolto al mondo della scuola e dell’educazione, afferma Antonia Fantini, “vuole essere un momento di approfondimento e di condivisione per riflettere insieme sullo stile educativo e sulle sue modalità per contribuire alla costruzione di un’identità individuale orientata al bene comune. E’ dovere di tutti - insegnanti, genitori, educatori – impegnati ad aiutare i ragazzi a cogliere l’importanza dell’essere cittadini per l’oggi e per il futuro, sulla base di alcuni valori irrinunciabili, legati alla dignità di ogni persona, alla sua libertà e responsabilità. Se siamo convinti che la scuola, ma tutti i luoghi educativi – prosegue - hanno la responsabilità di ‘rifondare’ il vivere sociale, questo è il tempo opportuno per rinsaldare nel mondo adulto quella consapevolezza che insieme possiamo trovare le strategie che aiutino i giovani a essere soggetti attivi e positivi del cambiamento”. Fare musica a 3 anni insieme ai propri genitori è la proposta dei corsi istituiti all’interno della scuola di musica Musikè dell’associazione Lo Schiaccianoci della parrocchia di Cibeno, che presto arriveranno anche in quella di Gargallo Un viaggio alla scoperta della musica con mamma e papà U n modo per imparare a fare musica a tre anni insieme ai propri genitori è la proposta dei corsi istituiti all’interno della scuola di musica Musikè dell’associazione Lo Schiaccianoci della parrocchia di Cibeno, che presto arriveranno anche in quella di Gargallo. “Corsi di ritmica strumentale (CML, Children Music Laboratory) – li ha definiti Chiara Gemmi, insegnante del corso – che si ispirano al metodo Suzuki”. L’obiettivo è “la formazione dell’orecchio ritmico e melodico dei bambini dai 3 ai 5 anni, lo sviluppo della coordinazione motoria e della motricità fine, il potenziamento della memo- ria, della capacità di autocontrollo e del vivere la relazione in gruppo”. Ma la particolarità di questi corsi, di un’ora alla settimana, è che richiedono la presenza di un genitore, che impara insieme al figlio e si impegna a far fare a casa gli esercizi proposti dall’insegnante durante la lezione, come ad esempio canzoncine e filastrocche. Al termine del primo corso di ritmica, il bambino potrà accedere al corso di strumento, violino o violoncello, continuando però i corsi di ritmica di secondo livello, prelettura, armonia applicata, solfeggio e musica da camera. Diffuso in tutto il mondo, il metodo che porta il nome del grande didatta Shiniki Suzuki, rappresenta un graduale cammino verso l’alfabetizzazione primaria. La filosofia Suzuki rifiuta il concetto di musica come disciplina d’èlite, nella certezza che il talento sia in ognuno e vada sviluppato attraverso gli stimoli dell’ambiente in cui il bambino cresce. La famiglia, per prima, deve perciò adoperarsi perché questo ambiente sia favorevole. Metodo significa cammino graduale con difficoltà crescenti: nel Suzuki in particolare la ripetitività sia dell’ascolto sia dell’esecuzione sono elementi basilari. Viene chiamato anche Metodo della lingua madre perché applica all’apprendimento delle abilità strumentali gli stessi criteri in base ai quali il bambino impara a parlare, prima di tutte l’imitazione del maestro ma, soprattutto, dei genitori, ecco perché l’importanza della presenza di un genitore al corso. Nasce innanzitutto per lo studio del violino e degli strumenti ad arco, poiché il maestro Shiniki Suzuki era violinista, ma anche perché gli strumenti sono reperibili in misure piccole adatte ai bambini e consentono l’impiego in orchestra, favorendo la socializzazione. Ogni bambino al momento dell’iscrizione al corso riceverà una valigetta con alcuni oggetti che serviranno a lezione, tra cui un archetto di legno e la sagoma di un piccolo violino in plexiglass per prendere confidenza con lo strumento. Compatibilmente al numero di iscritti, partiranno dei Corsi di ritmica strumentale sia presso i locali della parrocchia di Cibeno sia presso quella di Gargallo. Chi fosse interessato può contattare Chiara Gemmi (320-0986743) o direttamente la scuola di musica Musikè di Cibeno (338-9320857). Lucia Truzzi L’esperienza del Clan Fenice, Carpi 3, in Albania per la route estiva Da un piccolo seme, un grande albero U n incontro che genera un cammino di relazione e fiducia: questo è il nome del capitolo che per quasi tutto l’anno ha accompagnato e guidato la progettazione e, quindi, la grande esperienza della route di servizio in Albania del gruppo scout Clan Fenice - Carpi 3. Quella semplice frase ha trovato piena realizzazione nell’esperienza vissuta a Gramsh, dal 24 al 30 luglio. La route è nata dall’esigenza dei ragazzi del Clan di vivere un’esperienza di servizio a contatto con la povertà, con particolare riferimento a esperienze di volontariato internazionale. La route è nata anche perché ha incontrato l’esigenza delle Sorelle della Carità di San Vincenzo De Paoli, sempre in attesa di chi possa portare nel distretto di Gramsh entusiasmo e speranza per i bambini e i giovani che vi vivono. Da queste esigenze sono scaturiti gli “Penso che quello che abbiamo fatto non abbia cambiato le cose, ma ha reso felici delle persone”. Il Clan Fenice con le suore di Gramsh e Mira, presso la missione preparato alcuni animatori, ancora giovanissimi, che le affiancano nelle attività o si recano nei quartieri invitando a giocare bambini e ragazzi. Durante la nostra permanenza a Gramsh non abbiamo fatto altro che seguire le suore della comunità nei loro diversi servizi che, oltre all’animazione per i bimbi, comprendono l’accudimento dei malati. Così abbiamo toccato ancor più nel vivo il dramma della povertà di famiglie che abitano tra muri di pietra privi di infissi, di anziani e disabili cui manca l’assistenza di base. TuttaContinua a pagina 7 obiettivi, condivisi con le famiglie e la parrocchia: imparare a essere dono per gli altri; conoscere e vivere lo spirito di missionarietà; conoscere e capire le difficoltà di un Paese e della relativa popolazione; promuovere la formazione del carattere; favorire l’autonomia e il prendere decisioni in vista di un obiettivo. La preparazione Nello svolgimento del Capitolo il Clan ha avuto un primo contatto, anche diretto, grazie a preziosi testimoni, con la realtà albanese, studiandone la storia e gli stili di vita. L’entusiasmo dei ragazzi, che non è mai mancato, era una componente necessaria. Al grande impegno logistico ed economico (sono state numerose le attività di autofinanziamento), non è stata seconda la preoccupazione dello staff di favorire e verificare costantemente la solidità delle motivazioni dei ragazzi. Emergenza visibile A Gramsh ci sono 101 battezzati e poco o niente da fare per i tanti bambini e ragazzi che vi abitano; loro sono la speranza dell’Albania, ma le opportunità a loro disposizione sono pochissime. L’emergenza educativa si vede, nelle strade. Le suore curano molto i bambini e hanno, negli anni, Durante il servizio con due anziani di Gramsh 07.10.2011 n° 37 7 L’associazione Anziani in Rete ha presentato alla città i volontari, gli automezzi e il lavoro svolto sino ad ora a favore delle fasce deboli Il volontariato rende Carpi più civile G iovedì 29 settembre, a ridosso del Duomo, l’associazione onlus Anziani in Rete ha presentato alla città i volontari, gli automezzi e il lavoro svolto sinora a favore delle fasce deboli. Il progetto Anziani in rete, nato nel 2007 in seguito a un bando della Fondazione Cassa di Risparmio di Carpi per coordinare e migliorare gli interventi di promozione sociale, nel 2011 è diventato un’associazione composta da 121 soci e retta da un direttivo di 13 membri. La realizzazione del progetto - inizialmente promosso e sostenuto dall’Ancescao, Coordinamento dei Centri Sociali Anziani e Orti, dal Comitato comunale Soggiorni e Vacanze Anziani, dalla Cooperativa sociale Sofia, dall’Università della Libera Età Natalia Ginzburg e dall’Assessorato alle Politiche sociali del Comune di Carpi - è stata possibile grazie all’impegno di gruppi di volontari riuniti nel Faro (Centri sociali Gorizia e Graziosi, Parrocchia del Corpus Domini), nel Ponte (Centro sociale Bruno Losi) e nell’Ancora (Centri sociali Cibeno-Pile e Guerzoni, Parrocchia di Sant’Agata). “I risultati raggiunti in pochi anni - ha commentato la responsabile di Ancescao, Ada Menozzi - dimostrano quale valore abbia il contributo Imola Ferrari che gli anziani attivi, agendo in un’ottica di rete, possono dare al miglioramento della qualità della vita e della coesione sociale”. Vero e proprio punto di riferimento per la città, Anziani in Rete fornisce ad anziani, malati, disabili, servizi di assistenza e supporto affettivo attraverso attività quali momenti aggregativi per favorire la socializzazione e combattere la solitudine, appuntamenti culturali, telefonia amica, disbrigo di piccole commissioni e trasporto sociale, per il quale l’associazione può disporre di ben 11 automezzi acquistati con il contributo della Fondazione Crc, degli stessi Centri sociali, del Lions Club A. Pio, del Maglificio Pa-Ten di Soliera. “Abbiamo ancora tante cose da fare - ha spiegato la presidente di Anziani in Rete, Imola Ferrari - e, dal momento, che noi siamo giovani, ci siamo dati tre obiettivi da realizzare nel prossimo futuro. Innanzitutto desideriamo consolidare e ampliare maggiormente il servizio reso alla cittadinanza, tentando di rispondere alle esigenze di tutti coloro che vivono una situazione di difficoltà. Inoltre, pur collaborando già con numerose associazioni del territorio - dal Gruppo Parkinson all’Ushac, da Alice al Mantello, al Gruppo Alzheimer - vorremmo estendere tale sodalizio a tutti i gruppi che svolgono a loro volta servizi alla persona, per condividere progetti, ottiIn breve I numeri Sintesi del lavoro svolto nel 2009, 2010 e primo semestre del 2011: Volontari operativi: 121; Ore impiegate: 42mila; Chilometri percorsi: 275mila; Interventi alla persona: 28mila; Eventi aggregativi: 277; Partecipanti agli eventi: oltre 12mila. mizzare le risorse, risparmiare energie e, di conseguenza, dare il massimo. Infine, vogliamo puntare, ancor di più, su una formazione unitaria e omogenea dei volontari”. I volontari costituiscono una risorsa preziosissima e, se a Carpi, aggiunge Imola Ferrari, “la qualità della vita è ancora buona, è anche merito dell’attivo volontariato locale che sa individuare i bisogni emergenti e agire in modo tempestivo, contribuendo a rendere la nostra città più civile e solidale”. Jessica Bianchi “Se a Carpi la qualità della vita è buona, è anche merito del volontariato che sa individuare i bisogni emergenti e agire in modo tempestivo”. Imola Ferrari. L’intervento di Lorenzo Paluan (Gruppo carpi a 5 stelle e prc) Tratta Carpi - Modena: quella gran figlia di nessuno! L Servizio di animazione con i bambini di Snosen Continua da pagina 6 via non abbiamo incontrato la disperazione e questo ci ha insegnato molto. Responsabilità La dignità delle persone che abbiamo cercato di servire con le nostre mani inesperte ci ha parlato di un rispetto dovuto a chi ci offre la possibilità di seguire Gesù nella strada del servizio. La responsabilità e la puntualità nel servizio, l’attenzione verso il diverso sono punti che ci siamo resi conto di dare spesso per scontati, mettendo le esigenze personali al primo posto nel momento di servire, pensando in modo errato che il povero, il disabile, la guida, il lupetto siano lì ad aspettare che noi offriamo loro dignità, aiuto ed educazione. Il desiderio di condividere questa esperienza al nostro ritorno, proprio di noi capi come e soprattutto dei ragazzi, sottolinea come un seme piantato nel clima favorevole della route, possa iniziare da subito a germogliare, conquistando rapidamente il cielo, allargando la sua ombra di entusiasmo su chi ci incontra. Lo staff “Cercavamo la povertà: ora la vediamo, ma il povero disarma perché è semplice. L’accoglienza della gente è cordiale, generosa”. unedì 3 ottobre, la seconda Commissione consiliare Ambiente e Territorio del Comune di Carpi ha organizzato un incontro con Trenitalia Emilia Romagna, Fer, Agenzia per la Mobilità, Comitato Utenti... Nonostante tutti siano pronti a riconoscere che il servizio così non funziona e che non è tarato in funzione dei bisogni dell’utenza, nessuno pare avere l’autorità per rimettervi mano. Spostare un treno di dieci minuti viene considerata un’impresa improba, figuriamoci spostare le responsabilità della gestione della linea da Verona a Bologna. Non ci resta che ribadire due semplici richieste, la prima messa sul piatto dal Comitato Utenti, la seconda proposta dal nostro gruppo consiliare e votata all’unanimità a giugno dal Consiglio Comunale. Ritrattare il nuovo orario invernale insieme agli utenti. Ci sono alcuni piccoli cambiamenti di orario che già segnerebbero una diversa qualità del servizio. La Regione Emilia Romagna (che sta per impegnare centinaia di milioni in strade e autostrade, nonostante pianga miseria) deve dare la priorità a investimenti sul trasporto su ferro e consegnarci una ferrovia ammodernata, efficiente e a doppio binario per Ancora disagi per i pendolari No ai “respingimenti” C ome da troppo tempo avviene, anche il treno 20705 del 29 settembre, delle 8,21 da Carpi per Modena era composto di sole 2 automotrici diesel (Aln668), una delle quali con motore guasto. A Carpi sono saliti a fatica un centinaio di utenti che hanno occupato i pochi spazi disponibili. Mentre il capotreno invitava a utilizzare il treno successivo, un agente Polfer, presente a bordo in veste di scorta, invitava a usare nel miglior modo il materiale rotabile disponibile. Il contratto di servizio prevede per il R20705 una composizione di elettromotrici per 390 posti complessivi. Una clausola spesso non rispettata dal gestore (Trenitalia). Nessuna spiegazione all’utenza sul mancato rispetto della composizione del treno effettuato con materiale riesumato. “La scelta di respingere l’utenza che si presenta alla stazione per utilizzare un servizio pubblico garantito da contratto ha sottolineato Giuseppe Poli (in foto) di Federconsumatori Emilia Romagna, nonché presidente di Crufer - è demenziale. La pubblica amministrazione per il livello competente deve immediatamente intervenire per il ripristino dei diritti dei cittadini, studenti in primis. Servizi pagati a caro prezzo e anticipatamente, troppo spesso indisponibili. Trenitalia e Fer devono essere richiamati al rispetto degli obblighi contrattuali che prevedono la necessaria dotazione di personale e treni, non certo l’organizzazione di una scorta per sedare le proteste per i propri disservizi”. evitare le continue strozzature e ritardi lungo la linea a binario unico, mettendo qui i milioni che invece vuol destinare al trasporto su gomma. Nel mondo delle persone normali paiono richieste di buon senso e concrete rispetto al tema della mobilità sostenibile, che tutti, a parole, dicono di voler sostenere, ma poi quando provi a chiedere di risolvere un problema come quello della Carpi – Modena, sembra sempre che questa sia figlia di nessuno. 07.10.2011 n° 37 8 Martedì 18 ottobre, alle 20,45, presso il Salone Nuovo di Quartirolo Figli, genitori, educatori: siete in rete o siete soli? Lorenzo Cantoni F acebook, Twitter, Blog, Internet: ci educhiamo o ci educano loro? Martedì 18 ottobre, alle 20,45, presso il Salone Nuovo, incontro con il professor Lorenzo Cantoni, decano della Facoltà di Scienze dell’Educazione dell’Università della Svizzera Italiana. “Le nuove tecnologie - ha osservato papa Ratzinger - non stanno cambiando solo il modo di comunicare, ma la comunicazione in se stessa, per cui si può affermare che si é di fronte a una vasta trasformazione culturale. Con tale modo di diffondere informazione e conoscenze, sta nascendo un nuovo modo di apprendere e pensare,con inedite opportunità di stabilire relazioni e di costruire comunione”. La Chiesa, scrive il papa, non guarda con sospetto a questi cambiamenti: “come ogni altro frutto dell’ingegno umano, le nuove tecnologie della comunicazione chiedono di essere poste al servizio del bene integrale della persona e dell’umanità intera. Se usate saggiamente, esse possono contribuire a soddisfare il desiderio di senso, di verità e di unità che rimane l’aspirazione più profonda dell’essere umano”. L’incontro, voluto dal Consiglio Pastorale è aperto a tutta la città e, in particolare, a famiglie ed educatori. Per due volte in poche settimane alcuni minorenni carpigiani si sono introdotti in una villa disabitata in zona Quartirolo. Il Tribunale dei Minori ha aperto due procedimenti penali Baby gang all’opera a Carpi P orte blindate distrutte, finestre e vetri danneggiati, cancelli, cavi elettrici e antifurto forzati. Per ben due volte in poche settimane alcuni minorenni carpigiani si sono introdotti in una villa disabitata a Carpi, in zona Quartirolo. L’abitazione è parzialmente arredata e seminuova, protetta in modo efficace secondo i proprietari, ma non abbastanza per questi ragazzini pronti a tutto. Da rilevare come i Carabinieri siano riusciti a fermarli grazie alla preziosa collaborazione di una vicina di casa, una donna che, avvertiti dei rumori sospetti e vedendo movimenti all’interno dell’abitazione ha immediatamente avvertito le Forze dell’Ordine in entrambe le circostanze. La sorpresa è arrivata quando i ragazzi sono stati accompagnati in caserma: tutti carpigiani, il più piccolo addirittura dodicenne, gli altri di 14 anni o poco più, in mezzo anche una ragazzina. Giovanissimi ma imputabili per il Tribunale dei Minori che ha aperto due procedimenti penali. Immaginare un dodicenne che prende a sprangate la porta blindata di una villa lascia sbigottiti ma, probabilmente, unendosi nel proposito di entrare nella casa a ogni costo ha cessa- diverse migliaia di euro. Non sono chiare le ragioni del gesto nè se ci siano ragioni specifiche per cui quella casa sia diventata un bersaglio. Uno dei ragazzini coinvolti, ha parlato della ricerca di spiriti risalenti al periodo della Seconda Guerra Mondiale e pare che, all’arrivo dei Carabinieri, ci fossero candele accese all’interno della casa. Un rito di iniziazione? Vandalismo fine a se stesso? Spiritismo? Prove di coraggio? I danni sono gravi e la percezione non è di una bravata. Di mezzo ora c’è il Tribunale. Cosa rischiano? L’abbiamo chiesto all’avvocato penalista Henrich Stove che sta seguendo il caso rappresentando i proprietari della villa danneggiata. “I minori (imputabili e quindi punibili, dai 14 anni ai 18 dal Tribunale Penale per i minorenni dell’Emilia Romagna) subiranno un vero e proprio procedimento penale il cui rito è “speciale”. L’udienza, ad esempio, non è pubblica e il collegio giudicante è formato anche da non magistrati (assistenti sociali e tecnici). Le pene sono inoltre attenuate Henrich Stove rispetto ai maggiorenni. Esiste to di distinguere la realtà da un anche il “perdono giudiziale” videogame: i danni ammontano a ma, l’istituto più congeniale, è la Jungonauta made in Carpi... sicurezza a carpi - I fatti della settimana Viale Carducci, sventata truffa ai danni di un’anziana In viale Carducci un uomo, spacciandosi per un addetto Aimag, ha suonato alla porta di una 75enne dicendo che doveva fare delle verifiche per un guasto alle condutture dell’acqua. Poco dopo ha bussato un complice che, qualificandosi come agente delle Forze dell’Ordine, ha detto che nella via c’erano stati dei furti e ha chiesto alla signora di controllare se avesse ancora denaro e gioielli. Quando l’anziana ha mostrato loro 250 euro i due hanno insistito per vedere anche i gioielli e, a quel punto, la pensionata si è insospettita. Quando ha chiesto loro i documenti di riconoscimento i truffatori se la sola data a gambe e a mani vuote. Via Carlo Marx, denunciati due stranieri A Carpi, i Carabinieri hanno denunciato un tunisino 33enne residente a Suzzara e un marocchino 27enne residente a Carpi per ricettazione e detenzione illecita di sostanze stupefacenti. I due stranieri sono stati controllati in via Carlo Marx a bordo di un furgone con targa tunisina e trovati in possesso di due cellulari Nokia oggetto di furto. Nel corso della perquisizione del veicolo, i Militari hanno rinvenuto nel vano del cruscotto un involucro contenente 2 grammi di hashish. Via Toscana, baby gang all’opera Un gruppo di minorenni ha forzato le porte di una casa vuota ma arredata in via Toscana, per divertirsi. La padrona di casa ha denunciato i 4 quattordicenni, tre maschi e una femmina, per violazione di domicilio e danneggiamento. Via Fassi, spaccata fallita al Bar Blue Days Una banda di malviventi ha sfondato la vetrata della porta del Bar Blue Days di via Fassi. Nel locale però pare non mancare nulla e i contanti in cassa non sono stati toccati. Evidentemente i ladri sono stati disturbati mentre erano all’opera. Borgogioioso, denunciate due persone per furto Ci hanno provato, ma non ce l’hanno fatta. Due carpigiani dopo aver fatto la spesa all’ipermercato Borgogioioso con Spesa e Via hanno tentato di superare le casse pagando solo 50 euro a fronte dei 250 euro di prodotti che avevano nel carrello. Fermati dagli addetti della Coop sono poi stati denunciati alle Forze dell’Ordine e la merce restituita. Santa Croce presa di mira dai ladri In via Fornaci a Santa Croce è stato preso di mira il bar tabaccheria. Spariti stecche di sigarette, liquori e fondo cassa dell’esercizio. Al valore della merce rubata si sommano anche i danni legati alla rottura della porta di ingresso del locale. Non lontano i malviventi hanno visitato anche un’elegante villa della frazione, rubando l’Audi parcheggiata nell’area cortiliva dell’abitazione, ritrovata poi a Milano. Non si esclude che a colpire sia stata la stessa banda di ladri. Indaga la Polizia di Stato. La Procura della Repubblica di Modena ha aperto un’inchiesta sul caso di presunta malasanità denunciato da Tania Andreoli “Ho sempre avuto fiducia nella Giustizia” L a Procura della Repubblica di Modena ha aperto un’inchiesta sul caso di presunta malasanità denunciato da Tania Andreoli, consigliera del Popolo della Libertà di Novi di Modena, in seguito alla morte dello zio Mario Andreoli, presso l’Ospedale Ramazzini di Carpi, lo scorso 16 agosto. “Ho sempre avuto fiducia nella Giustizia - ha commentato Tania Andreoli - e sono sicura che se la Procura ha deciso di intervenire vi sono elementi su cui indagare. A mio avviso le negligenze sono state troppe e, certamente, non erano il frutto di fantasie o sfoghi personali, come qualcuno ha voluto far credere”. La Consigliera ribadisce poi, per l’ennesima volta, che il diritto alla salute sia “sacrosanto” e non debba essere oggetto di “strumentalizzazioni o strategie decise ai piani alti”, bensì debba rispondere alle reali esigenze della gente. “Voglio ribadire che al Ramazzini qualcosa non funziona, al di là della vicenda che ha avuto protagonista il mio congiunto - prosegue l’Andreoli - e auspico che la Magistratura, nell’interesse di tutti i cittadini, faccia chiarezza sul fatto e sulle responsabilità dei singoli. A volte non basta criticare, ma occorre avere il coraggio di segnalare ciò che non va”. Ora sarà la Magistratura a indagare sul decesso del signor Mario, ma anche su by Locco - www.jungo.it Cronache di viaggio! Jungo è il sistema che rivoluzionerà il nostro modo di spostarci (in città e fuori città): è un modo agile e flessibile per ridurre o anche azzerare la nostra dipendenza dall’auto. Come? Semplice: sfruttando le correnti naturali di traffico! Ci sono milioni di sedili vuoti che ti passano davanti, ti ci puoi imbarcare direttamente, con tempi di attesa che tendono a zero! Quando un automobilista qualsiasi vede uno “jungonauta” che fa il segnale - mano alzata con la card in mano - accosta volentieri, perché sa di poter viaggiare in compagnia, in sicurezza reciproca, guadagnando il ticket. Lo jungonauta a sua volta saltella da una direttrice all’altra, risparmiando e divertendosi! Tutto su www.jungo.it I Tania Andreoli eventuali responsabilità e negligenze in merito alla scelta dei Protocolli imposti dalla Regione Emilia Romagna e alle terapie somministrate in corsia ai pazienti. “messa in prova”, un’estinzione dell’ eventuale pena qualora, a fronte di un periodo più o meno lungo di prova e osservazione da parte di personale specializzato, diano segnale di pentimento e buona condotta”. Le famiglie dei ragazzi come hanno reagito? “Ancora non hanno preso contatto diretto con i danneggiati; pare che alcuni abbiamo dato segni di stupore, incredulità e sconcerto per la gravità dei fatti, mentre altri avrebbero cercato di minimizzare. L’auspicio è che si riuniscano per il risarcimento dei danni il cui ammontare è in corso di quantificazione”. I vandali sono tutti giovanissimi: che lettura dare a questo episodio? “Nel caso specifico è da rilevare il fatto che l’abitazione non sia una casa di campagna isolata o in evidente stato di abbandono, bensì una casa di valore, inserita nella zona artigianale; emerge la consapevolezza e, quindi, la volontà di danneggiarla per il solo gusto di farlo”. Un elogio in particolare lo merita la vicina, attenta a quanto accade intorno e pronta a segnalarlo; un plauso anche ai Carabinieri che in entrambi i casi sono intervenuti immediatamente, individuando i responsabili. Clarissa Martinelli nnanzitutto voglio ringraziare tutti coloro che si sono recati al banchetto dedicato a Jungo, allestito in occasione di Festivis a Carpi. Credo sia stato un successone, ne è conferma anche il patrocinio del Comune di Carpi!Ora si può davvero iniziare a lavorare seriamente! Venerdì scorso alle 17.20 mi piazzo al solito posto, all’uscita del lavoro... per 25 minuti nessuno mi ha raccolto. Vedo arrivare un autobus, ma non ero vicino alla fermata. L’autista però mette la freccia e accosta: “Grazie: mi hai salvato la vita”. Mi guarda e mi dice: “Qesta non è la fermata. E’ più avanti”. “Eh, lo so - ribatto - ma sto sperimentando questo modo di muovermi” e gli faccio vedere la mia immancabile tessera. Mi sa che tornerò a Jungare in prossimità della fermata dell’autobus. E’ decisamente più comodo. A Cavezzo scendo e riprendo la mia attività. Dopo pochi minuti, vedo un ragazzo che accosta. “Dove vai?”. “A Rovereto o a Carpi. Tu?”. “Vado a Carpi”. Perfetto! Facciamo due chiacchiere e mi svela che mi aveva già incontrato, però la macchina prima della sua mi aveva già caricato. Ottima pubblicità! Avevo un appuntamento con l’idraulico alle 18.15. Alle 18.14 entro nel suo ufficio: “visto che puntualità?”. 07.10.2011 n° 37 Fabrizio Corona Nel tondo Daniela Malpighi I ncontro Denny Rose nel suo studio; al centro della stanza domina un tavolo da lavoro chiaro di grandi dimensioni carico di oggetti, foto e cataloghi; appesi alle pareti abiti, accessori, sugli scaffali scatole da scarpe in un ambiente mosso, creativo, tutt’altro che asettico. Ha il volto un po’ tirato Daniela Malpighi, per tutti Denny, stilista del brand e 9 Al debutto la nuova linea maschile, griffata Denny Rose, rappresentata da un testimonial decisamente “scomodo” E’ Corona il nuovo “uomo” di Denny Rose titolare dell’azienda: total look jeans e zero trucco, magra, molti tatuaggi sulle braccia, lontana dal dimostrare i 50 anni tondi compiuti quest’anno. E’ indaffarata nella gestione dei nuovi progetti, su tutti la nuova linea maschile rappresentata da un testimonial “scomodo”: il discusso Fabrizio Corona. “Sto seguendo i commenti su Corona guardando la pagina Facebook dell’azienda - esordisce Daniela - una settantina in un’ora e mezza, decisamente tanti. Sono soprattutto critiche e spesso davvero feroci. Qualcuno ha scritto dei trattati per spiegarmi tutte le ragioni per cui non avrei dovuto farmi rappresentare da Corona. Sapete cosa ne penso? Se ne sta parlando. E’ quel che volevo e ora sono ancora più convinta della mia scelta”. Sorride, ma lo sguardo si vela. “A volte le persone sanno essere spietate” . Il riferimento è alle critiche piovutele addosso quando ha avuto le note difficoltà che l’hanno portata a versare all’Agenzia delle Entrate un ingente somma di denaro. “Da allora anche su di me ho sentito di tutto - spiega - fatico a lasciarmi scalfire anche se ne ho sofferto parecchio. Solo qualche giorno fa mi hanno chiesto se fosse vero che la mia azienda stesse per fallire: posso assicurare che siamo lontani dal fallimento e che, nonostante un inevitabile calo del lavoro dovuto alla crisi, tra gennaio e settembre il fatturato si è mantenuto sui livelli di quello dell’anno precedente”. In azienda continuano a lavorare 16 persone lei inclusa, ma ci tiene a spiegare che grazie al suo brand lavorano decine di lavoratori sul territorio. Mi mostra in anteprima le foto della nuova collezione denominata Denny Rose for Corona Star’s con un Corona imberbe, capelli un po’ arruffati, ben vestito, senza eccessi: uno stile “pulito” per descrivere al meglio i capi. Magliette a tinta unita, tagli sobri, linee giovani e casual senza eccessi. Camicie a righe sottili, giacche di buon taglio e completi scuri con tanto di cravatta. Un look che veste l’uomo dalla mattina alla sera. Ma Corona farà bene o male a Denny Rose? Difficile prevederlo ora. “Con Fabrizio ho instaurato un buon rapporto - spiega Denny - c’è rispetto reciproco e ad oggi ho conosciuto un uomo migliore di quello che descrivono le cronache. Da più di un anno non commette più sciocchezze, credo che anche i miei capi lo aiuteranno ad avere un’immagine migliore, nuova. Anche la sanzione che ha preso in centro a Carpi nel maggio scorso è stata colpa mia, gli ho dato io delle indicazioni sbagliate”. Mentre parliamo suona il telefono: è Fabrizio Corona, racconta di essere in giro col figlio Carlos, due chiacchiere e i saluti. Quando riattacca Denny spiega: “tutti a parole detestano Corona, ma posso garantire che tutte le volte che ho camminato al suo fianco lo fermano e lo salutano donne, uomini, anziani e bambini; spesso vogliono persino una foto ricordo con lui. Qualcuno forse non è del tutto sincero quando lo critica e comunque lui sembra davvero cambiato”. Vedremo dunque se Corona riuscirà a mantenere comportamenti in sintonia con l’aria da bravo ragazzo che traspare nelle foto del catalogo, se sarà l’uomo giusto per interpretare la collezione. Nel frattempo qualcuno spera che la sua annunciata idea di prendere casa a Carpi sia semplicemente una boutade per il lancio della collezione. Clarissa Martinelli Il nuovo uomo di denny rose è fabrizio corona Leggi la notizia su: www.temponews.it 07.10.2011 n° 37 10 Cala il sipario su una Festa del Racconto da record: sfiorate le 20mila presenze Carpi: capitale del racconto C alato il sipario sulla Festa del Racconto, è giunto il momento dei primi bilanci. Che sono, va detto senza dubbio alcuno, assolutamente positivi. Più di 60 autori, 44 eventi, 4 Comuni coinvolti, un pubblico che, complice il bel tempo, ha sfiorato quota 20mila presenze – praticamente raddoppiando quelle dello scorso anno – e un clima all’insegna della voglia di conoscere, della curiosità e dell’entusiasmo. Tutto questo grazie a un gruppo di sostenitori – tra cui Cmb, LS distribuzione, Libreria La Fenice – capitanato dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Carpi, Younis Tawfik “La primavera araba è il nostro Risorgimento” Y ounis Tawfik, nato a Mosul (l’antica Ninive), in Iraq, nel 1958, è stato uno delle grandi scoperte della Festa del Racconto di quest’anno. In esilio nel nostro Paese dal 1979, è giunto sin qui grazie al suo amore per la Divina Commedia. “Un insegnante al liceo mi fece scoprire alcuni versi tradotti in arabo di Dante. E, a fronte, dell’inadeguatezza della traduzione decisi che sarei andato in Italia per dedicarmi alla trasposizione dall’italiano all’arabo e viceversa”. Laureatosi in Lettere e Filosofia all’Università di Torino, oggi Tawfik collabora con varie testate italiane e alcuni giornali mediorientali. “Da giovane il giornalismo per me era per lo più uno strumento per diffondere la cultura italiana all’estero. All’università recensivo spettacoli e i miei articoli venivano pubblicati in Iraq, dove l’Italia era completamente sconosciuta. Anche oggi, complice un governo discutibile, l’Italia viene sottovalutata, ed è un vero peccato perchè la culla del Rinascimento merita molto di più”. Ma è possibile costruire ponti tra civiltà diverse? L’Occidente cristiano può trovare uno spazio di dialogo e confronto con il Medio Oriente islamico? “Non esistono scontri di civiltà ma, dopo l’11 settembre, il percorso della storia ha subito una pericolosa deviazione: tutti noi siamo vittime di chi lucra sulla guerra. Il dialogo rende poco, l’economia della guerra invece non conosce crisi. Oggi in Iraq, il 70% del reddito pubblico viene impiegato per acquistare armamenti. La logica della guerra viene prima del popolo, del progresso, dello sviluppo e dell’evoluzione culturale”. E sulla cosiddetta “primavera araba”, l’intellettuale iracheno non fa sconti all’Occidente: “nel 1991 in Iraq scoppiò una rivolta contro il regime di Saddam che senza il cui contributo, la manifestazione difficilmente sarebbe riuscita a crescere professionisti di spicco... menti brillanti al servizio dell’Egitto e della sua gente. Io sono fiducioso verso il futuro egiziano, dove il processo democratico sfocerà in elezioni libere. Quella è la vera democrazia, non quella esportata coi carri armati in Iraq, un paese ancor più lacerato di quanto non fosse sotto la dittatura di Saddam”. Ma, accanto all’orgoglio, striscia anche la nostalgia: “Mi vergogno di essere qui. Voglio tornare in Iraq, anche se so di rischiare la vita, per fare qualcosa per il mio Paese, dall’interno. Io per perseguire un ideale scappai, oggi quei giovani restano e muoiono per difendere i propri. Noi intellettuali non possiamo lasciarli morire da soli”. Jessica Bianchi nel tempo. Tante le curiosità e i momenti da segnalare. Tra questi, la presenza tra il pubblico di una commossa Anna Molinari all’incontro – organizzato con il contributo della Fondazione Casa del Volontariato – tra la scrittrice Elena Loewenthal ed Edoardo Patriarca, introdotti dal giornalista Marcello Marchesini. La stilista è intervenuta al termine dell’evento: “anch’io ho avuto a che fare con la malattia di mia sorella. Leggendo il libro di Elena – La vita è una prova d’orchestra – ho ritrovato le stesse sensazioni, lo stesso dolore da me provato e ho capito che non ero la sola a sentire quelle cose. Penso che sia un libro che, davvero, dovrebbero leggere tutti, e ringrazio lei di averlo scritto”. Tanti i Continua a pagina 11 “Quando sento il bisogno di un po’di calore umano vengo qui a Carpi, perché il vostro modo di accogliere, la vostra cordialità e la vostra umanità sono molto diverse dalla sabauda austerità piemontese”, Elena Loewenthal. Con Gino & Michele, reading di Sandrone Dazieri, Claudia De Lillo e Paolo Nori. Smemoranda alla Festa del Racconto Quando la Smemo si fa letteraria... N Davide Bregola e Younis Tawfik fu soffocata nel sangue. Furono massacrate migliaia di curdi e sciiti mentre il mondo stava a guardare. Molte repubbliche laiche mediorientali sono protette e finanziate dall’Occidente che le considerano, impropriamente, un’arma contro l’estremismo islamico. Oggi in Libia, l’Occidente interviene perchè vuole mettere le mani sul petrolio. Europa e Stati Uniti si muovono soltanto spinti dai propri interessi, per questo restano immobili di fronte ai massacri e alle torture quotidiani - spesso taciuti dalla stampa - che si consumano in Yemen e in Siria (il presidente siriano Bashar al Assad viene considerato un baluardo contro Al Qaeda)”. Ed è ai giovani che Tawfik guarda con ammirazione e speranza per la costruzione di un nuovo Medio Oriente. “La battaglia civile dei giovani è dapprima iniziata virtualmente, tramite i social network, e poi è esplosa nelle piazze. Il popolo ha capito che le strade erano due: cadere nell’oscurantismo religioso, regredendo al passato o guardare al futuro, rovesciando i governi corrotti. L’Egitto è diventato per noi intellettuali arabi, un esempio cui guardare. Rappresenta il nostro Risorgimento. Si è costituto un consiglio per rimettere ordine nel Paese, fatto di giovani e non, di studiosi ed economisti, docenti universitari, “Ci si accorge subito di come questa sia una cittadina che avete saputo curare e mantenere nel suo patrimonio storico artistico. Balza all’occhio anche come sia abbastanza ricca. Ma questo è un bene: la qualità non è mai stata a buon mercato” Enzo Mari, designer. el fitto programma della kermesse carpigiana dedicata al racconto non poteva mancare chi di storie ne ha raccontate davvero tante. Smemoranda, oltre a essere dal 1979 il diario più amato dagli studenti, firma anche l’unica agenda annuale con dentro la novellistica d’autore. Si tratta di Smemo12mesi, l’agenda che raccoglie dodici racconti a tema libero, alcuni autobiografici, altri di fantasia, firmati dai narratori contemporanei più amati. Strumento ideale per i lettori più esigenti in materia di letteratura e stile, Smemo12mesi coniuga sapientemente le sue due anime: pratica e curatissima agenda gennaiodicembre per il lavoro e il tempo libero, giornaliera o settimanale e, in appendice, antologia letteraria di alcune tra le più illustri firme del panorama culturale europeo. Nell’edizione 2012 potrete trovare i racconti brevi di: Enrico Brizzi, Rossana Campo, Cristiano Cavina, Piero Colaprico, Chiara Gamberale, Margherita Hack e Viviano Domenici, Jean-Claude Izzo, Raul Montanari, Aldo Nove e Tiziano Scarpa. Con loro anche Sandrone Dazieri, Paolo Nori - nuova penna dell’edizione 2012 che con il suo Conferenze, ci regala uno spaccato comico e surreale sul mestiere di scrittore, spesso ospite d’onore di convegni dai temi improbabili - e la giornalista e blogger Elasti, al secolo Claudia De Lillo che lo scorso 1° ottobre, insieme ai direttori editoriali di Smemoranda Gino & Michele, hanno incontrato il pubblico della Festa del Racconto, accorso numerosissimo ai Giardini della Pretura, per un reading dedicato alla nuova edizione antologica Smemo12mesi. Durante l’evento gli scrittori hanno proposto con ironica simpatia alcuni estratti dell’agenda letteraria, mentre Gino e Michele hanno ripercorso la storia di questa Smemo così particolare, sorella minore del diario dei ragazzi, eppure così evoluta da regalare per più di dieci anni ai lettori alcune tra le pagine più avvincenti della narrativa contemporanea. “Uno strumento straordinario - ci spiega il giallista Dazieri che scrive sulla Smemo12 mesi da 7 anni - che, in qualche modo colma l’assenza, tutta italiana, di riviste letterarie. L’agenda valorizza una forma di scrittura poco fortunata in Italia, quella del racconto breve appunto, vera e propria perla letteraria, capace di condensare in poche parole, grandi storie”. Da sinistra Nori, Michele, De Lillo, Gino e Dazieri Nando Dalla Chiesa “Se le mafie non sono ancora state sconfitte lo si deve in primo luogo ai cretini” “ Nando Dalla Chiesa e Pierluigi Senatore Come si dovrebbero chiamare quegli amministratori e politici che, in nome del quieto vivere, di una presunta immagine del Paese all’estero, negano il problema delle infiltrazioni mafiose nel Nord Italia? Come dovremmo chiamarli se non traditori della Patria?”. Questo l’interrogativo con il quale Nando Dalla Chie- sa – figlio del generale ucciso dalla mafia e Professore di Sociologia della Criminalità Organizzata all’Università Statale di Milano – ha accolto la folla accorsa ad ascoltarlo (registrando il tutto esaurito) a Soliera per la serata di anteprima della Festa del Racconto. A dialogare con lui il caporedattore di Continua a pagina 11 07.10.2011 n° 37 11 Edoardo Patriarca, Elena Loewenthal e Marcello Marchesini Continua da pagina 10 complimenti da parte degli scrittori intervenuti, chi per l’accoglienza, chi per la bellezza di Carpi, chi per la partecipazione di un pubblico affettuoso ed entusiasta. La città ha dimostrato di saper dar vita e far crescere un evento che raggiunge molteplici obiettivi: far conoscere sempre di più Carpi per l’elevata qualità della sua proposta culturale in un Paese come l’Italia che dovrebbe investire in cultura tanto quanto i Paesi Arabi investono in estrazione di petrolio e che, invece, a causa della miopia della classe dirigente, è incapace di vedere il tesoro su cui è adagiata; porta turismo, sempre più numeroso anche da fuori Regione; regala ai cittadini aria nuova e idee e modi di pensare diversi. In U na fede che si interroga ogni giorno, quella di Don Virginio Colmegna, “il prete dalla testa dura” come spesso viene definito, presidente della Casa della carità, fondazione che persegue finalità sociali, voluta da Carlo Maria Martini, nel quartiere Crescenzago, a Milano, che, oggi, ospita circa 110 persone in difficoltà. “La realtà ci obbliga a interrogare ogni giorno noi stessi e la nostra fede. Gli uomini e le donne che ho incontrato mi hanno dato modo di credere, per questo ritengo fondamentale la pedagogia dello stare in mezzo. La fede è una grande domanda di senso, il nostro mandato è quello di respirare tra e con la gente, raccogliendo la lezione straordinaria di Don Milani: scardinare le ingiustizie restando dentro le istituzioni”. Per don Colmegna, occorre cavar fuori dalla sofferenza “un senso di responsabilità. La compassione fine a se stessa non mi interessa. La carità senza giustizia è una truffa. Occorre andare oltre. I poveri non sono cavie per la nostra bontà”. Numerosi i maestri “spirituali” e di vita che don Colmegna elenca nel suo ultimo libro Non per me solo: dalla religiosità “silenziosa e orante” di Continua da pagina 10 Radio Bruno Pierluigi Senatore. Lo spunto dell’incontro è stato la presentazione di La convergenza, il saggio di Dalla Chiesa che racconta gli intrecci perversi tra mafie e politica nella Seconda Repubblica. Intrecci che hanno potuto radicarsi non solo grazie alla corruzione, pur presente. “Se mafia, camorra e ‘ndrangheta non sono ancora state sconfitte lo si deve in primo luogo ai cretini – ha dichiarato lo studioso – perché il cretino fa spontaneamente, spesso in buona fede, ciò di cui poche parole, contribuisce a sprovincializzare il nostro territorio. Durante i giorni della manifestazione era presente anche uno studente dell’Università di Roma, che sulla Festa – e sull’iniziativa Mettici la faccia in particolare – sta preparando la “Le foto mi hanno toccato, come l’attenzione alla ricerca della citazione a lato dell’immagine. Sono stato in molti festival, ma il vostro ha qualcosa di speciale che lo contraddistingue per umanità e civiltà, cosa che a Carpi si percepisce”, Mario Dondero, fotoreporter. tesi di laurea. A tutto questo si somma poi la Menzione Speciale della giuria del Premio Città del Libro di Roma, vinta dal Comune di Carpi proprio grazie alla Festa del Racconto. “Per aver creato un’iniziativa che, allargando l’accezione del termine racconto, ha combinato la letteratura con il cinema e tutte le arti portando a un forte coinvolgimento di giovani e adulti e che, grazie al lavoro di volontari e alla collaborazione con gli esercizi commerciali locali, ha saputo radicarsi fortemente sul territorio”. Questo importante riconoscimento, per il quale la manifestazione è stata selezionata tra più di 239 progetti provenienti da tutta Italia, è l’ennesima conferma della bontà di un progetto sul quale si dovrebbero riunire tutte le migliori Don Virginio Colmegna “Un prete dalla testa dura” Charles de Foucauld che spesso “rappresentò per me un bastone nella fede, poiché bisogna essere per fare e certe consapevolezze le si acquistano soltanto attraverso la dimensione preziosa del silenzio e dell’ascolto” all’umanesimo planetario di Padre Ernesto Balducci “che mi ha consentito di apprendere che ciascuno di noi serba dentro di sè il respiro del mondo”, alla lezione del teologo Paul Gauthier che inneggiava a “una Chiesa dei poveri, all’insegna della sobrietà anche a livello ecclesiale”. Ed è proprio sulla sobrietà che il don insiste particolarmente: “il disastro e la devastazione culturali di oggi sono profondamente legati alla seduzione della ricchezza, all’illusione quantitativa dell’accumulo di cose e denaro. E’ necessario esaltare la bellezza di una vita sobria che è anche esperienza di felicità. La ricchezza smodata appesantisce, consuma il senso della vita, mentre sacrificio e condivisione donano la gioia profonda del vivere”. Una sobrietà che anche la Chiesa deve ritrovare, perchè di “un Cristianesimo con l’artrosi”, proprio non sappiamo che farcene. “Una Chiesa che non si ripieghi sul rito, bensì aperta alla vita reale, che non parli solo ai propri giovani ma anche agli altri. Una Chiesa che mette prima dei divieti, il senso”. J.B. Brunetto Salvarani e Don Colmegna la mafia ha bisogno. Di più: lo fa gratis”. Perché è nella sottovalutazione del problema, nell’inesperienza e nella sciatteria, nella disinformazione di chi è deputato a prendere le decisioni più importanti che si annida il pericolo più grande: “come quando Giovanni Falcone non ottenne il posto che gli spettava perché il CSM decise di votare secondo criteri di anzianità e non di merito, nominando al suo posto una persona della quale non possiamo dire fosse collusa, ma che sicuramente di criminalità or- ganizzata capiva poco o nulla”. Ma questa non deve essere una scusante: “ciascuno di noi deve essere in prima linea. Senza eroismi, ma facendo il proprio dovere”. Questo l’invito rivolto da Dalla Chiesa a ogni cittadino, a farsi guardiano delle mura per la parte che gli compete a seconda del suo ruolo. Perché responsabili del nostro vivere civile lo siamo tutti, seppur in maniera diversa. All’interno del libro un decalogo per combattere attivamente il fenomeno delle infiltrazioni mafiose. Marcello Marchesini “Piuttosto che farsi venire i calli tutto il giorno agli Uffizi, uscendo senza aver capito nulla, è molto meglio venire qui, vedere due o tre cose precise, capirle e approfondirle. Credo proprio che tornerò a Carpi per girare una puntata del mio programma Emporio Daverio”, Philippe Daverio. eccellenze di Carpi per far diventare la città, sempre più, la capitale italiana del racconto. Che altro aggiungere? Buona lettura a tutti. strepitoso successo per la festa del racconto Guarda la photogallery su: www.temponews.it Dacia Maraini Ridiamo voce alle donne Dacia Maraini D acia Maraini è una di quelle donne che lasciano il segno. Per la pacatezza dei toni, per il senso di giustizia che la muove, per il coraggio che, da sempre, la anima. Lei che, bambina, ha sperimentato sulla pelle il campo di concentramento in Giappone, “la fame, il terrore, i parassiti, le bombe che cadevano a grappoli” e, ancora, il trauma di vedere, più e più volte, “la terra spaccarsi davanti ai suoi occhi”. Una donna che porta dentro di sè il trauma di essere stata sradicata a otto anni dalla propria terra, di essere stata separata dalla propria lingua madre per fare ritorno, insieme alla famiglia, in Italia. Un’Italia, quella del secondo Dopoguerra, tutta da ricostruire. “Il passaggio da una cultura all’altra è stato terribile e angoscioso per me - ricorda la Maraini - mi rifiutavo di parlare, l’italiano mi era completamente estraneo”. I libri “mi hanno aiutata a traghettare da un paese all’altro. Il primo che lessi in italiano fu Pinocchio. Amavo i libri di avventure anche se faticavo a identificarmi con i protagonisti, perchè quello di esploratori ed eroi, era un mondo di soli uomini”. Nata in un mondo di “padri letterari”, la Maraini, dopo il silenzio delle donne che aveva contraddistinto il periodo fascista, col movimento femminista, scoprì anche le madri. “Lalla Romano, Anna Maria Ortese, Elsa Morante, Natalia Ginzburg e, ancora, la straordinaria Grazia Deledda furono per me come madri. Col femminismo le loro voci esplosero con forza anche se, purtroppo, ancora oggi non godono dello stesso prestigio degli uomini”. Ed è proprio parlando del movimento delle donne e del ‘68, che Dacia Maraini si accende: “l’Italia ha fatto più passi in avanti in quei pochi anni che nei 50 precedenti”. E, ancora, fu un momento di “idealismo e forza, che costituì la spinta al cambiamento”. Anche nel presente la scrittrice intravede qualche fermento, “mi pare che la società italiana stia uscendo dal sonno, dal coma nel quale versava da anni. La gente dice basta, si è riappropriata del senso di giustizia; un sentimento innato, potensissimo, che appartiene a tutti e che è stato offeso. Guardando oggi al Medio Oriente e all’Africa, non dobbiamo mai dimenticare che quando la maggioranza sente di avere bisogno di un cambiamento, il mondo muta davvero. Oggi nel nostro Paese c’è bisogno di recuperare un discorso etico che nulla ha a che vedere con il buonismo o il moralismo. L’etica non è una moda ma una necessità”. E sulle donne o, meglio, sul modello culturale legato alla femminilità proposto dai mass media, Tv in primis, la Maraini è caustica: “fa cascare le braccia”. Modelli all’insegna “della diseducazione totale che vengono introiettati dai più fragili, ovvero da coloro che vengono oggi alla vita: i giovani”. L’immagine della donna veicolata dalla pubblicità e dalla televisione è “umiliante, mortificante. Non è una questione di nudo, che è bel altro, bensì di ammiccamento, allusività. Le donne vengono ridotte soltanto a corpi e l’unico linguaggio che viene loro concesso è quello della seduzione; una seduzione grossolana, stereotipata”. Tutto ciò rappresenta “un’offesa mortale. Tagliare la lingua, mutilare il corpo della sua complessità è offensivo non solo per le donne ma per tutta la collettività”. E’ tempo di cambiare. Jessica Bianchi 07.10.2011 n° 37 12 POTENZA ED ELEGANZA INSIEME, PER L’ECCELLENTE SERATA DI SCHIATTI CAR Schiatti Car: un nome, una garanzia G iovedì 29 settembre, con ben quattro mesi di anticipo rispetto al lancio nazionale, la concessionaria Schiatti Car ha svelato ai suoi ospiti la nuova Bmw M5 Berlina. L’opportunità nasce dal fatto che Schiatti Car è una delle poche concessionaria Bmw in Italia ad avere la certificazione M che le consente di avere in anticipo le novità del mondo M, il marchio sportivo di Casa Bmw. La vettura nasce dal connubio tra tecnologia motoristica avanzata e l’eleganza tipica di una berlina classica. Prestazioni al vertice grazie alla potenza di 560 CV (412 kW) ed esclusività al massimo livello, è questo il concept della quinta generazione della berlina ad alte prestazioni di maggiore successo del mondo automobilistico. La nuova Bmw M5 mostra una personalità dalla forza non comune, ma non è solo un’ automobile sportiva high-performance, mantiene infatti anche un’ elevata versatilità garantita da quattro porte e cinque posti. Quest’ultima generazione si caratterizza inoltre per il più potente motore sinora mai montato in un modello di serie della Bmw M Gmbh e per l’innovativo Differenziale Attivo M. La nuova Bmw M5 però, non era l’unica protagonista della serata, gli invitati hanno infatti potuto apprezzare anche un’altra sorpresa: la nuova Bmw serie 6 Coupè. Una nuova Coupè, in grado di rappresentare un capolavoro con le sue simi ospiti che hanno affollato lo showroom della concessionaria e riempito addirittura il parcheggio attiguo, in quanto quello di Schiatti Car si era esaurito in brevissimo tempo. I clienti hanno potuto ricevere informazioni sulle due macchine anche dagli specialisti di Bmw Italia, presenti all’evento. linee proiettate in avanti, le sue proporzioni ben scandite e i suoi dettagli perfetti. Agilità, potenza, sportività e prontezza sono le caratteristiche principali: affascinante come l’acqua, l’elemento identificativo che ha ispirato i designer Bmw nella creazione delle uniche Serie 6 Coupè e Cabrio. La nuova Bmw Serie 6 Coupé si presenta come automobile sportiva dedicata agli esteti amanti del lusso e delle tecnologie innovative. Queste due vetture hanno esaltato i numerosis- La piacevole atmosfera che riesce sempre a creare il team della concessionaria ha fatto in modo che gli invitati si intrattenessero per oltre 4 ore, godendo anche di un piacevole catering e di allestimenti costruiti ad hoc per le due anteprime. I commenti delle persone intervenute hanno sottolineato la forza del marchio bavarese che si esprime in prodotti unici come la M5 e la serie 6 Coupè e nella scelta di partner eccellenti come la Schiatti Car. 07.10.2011 n° 37 Domenica 9 Ottobre alle 16.30, inaugurazione della mostra Oltre Namibia della fotografa innamorata dell’Africa, Erica Lugli Vi racconto la mia Africa... U n amore, quello per la natura, che accompagna la fotografa naturalista carpigiana Erica Lugli da una vita e che l’incontro casuale con l’Africa ha suggellato definitivamente. “Dopo il primo viaggio nel Continente nero ho capito che il mio posto è là. In Africa ho imparato quanto sia bella Madre Natura e quanto siamo piccoli di fronte alla sua forza dirompente”. Dalle savane sconfinate ai paesaggi mozzafiato, dalle tribù locali alla vita quotidiana della gente, ai felini (vera passione di Erica) ogni scatto è frutto di esperienze indimenticabili. Scatti bellissimi, densi di emozione, premiati con la pubblicazione su prestigiose riviste specializzate: dal National Geographic Italia alla rivista Geo. Per vedere da vicino il lavoro di Erica Lugli, domenica 9 novembre, alle 16,30, sarà inaugurata la mostra Oltre Namibia, allestita nell’atelier di acconciature di Cinzia e Lisa Sgarbi, in viale de Amicis, 49 a Carpi. Un’occasione Erica unica per ammiLugli rare e gustare un vero e proprio viaggio fotografico attraverso culture primitive e paesaggi mozzafiato, per sognare a occhi aperti una terra affascinante e tutta da scoprire. 13 Giornata Internazionale per i diritti degli animali Un amico è per sempre L a crisi si abbatte anche sui nostri piccoli amici animali. Non è raro, infatti, che padroni di cani e gatti li affidino alle cure del Canile e del Gattile o addirittura li riconsegnino loro per la seconda volta, per le difficoltà nel continuare a mantenerli. Prendersi cura dei propri amici a quattro zampe è, o dovrebbe essere, un obbligo morale quanto quello di prendersi cura dei propri famigliari in stato di necessità. Per ribadire tale concetto, lo scorso 1° ottobre il Gruppo Zoofilo Carpigiano (volontari del Canile) e l’Apac (volontari del Gattile) di Carpi hanno organizzato, in collaborazione con l’Unione Terre d’Argine e la Lipu di Carpi, la 12° edizione della Giornata Internazionale per i diritti degli animali con l’intento di sensibilizzare bambini e adulti al tema dell’abbandono. “Oltre a cani e gatti buoni, belli e di razza – ha spiegato Aurealia Ganassi di Apac – vorremmo ricordare che ci sono anche animali meno fortunati o perché sono stati abbandonati o perché sono anziani o malati. Non ci si può esimere dal prendersi cura di loro, come si farebbe con un proprio caro. Questo è il motivo per il quale oggi siamo qui: ricordare agli adulti i diritti degli animali e conquistare i bambini, anche tramite il gioco, per far loro capire che prendersi cura di un cane o di un gatto è un impegno che dura per sempre”. Valeria Cammarota 07.10.2011 n° 37 14 Grande successo per la sfilata di Eita Nakamura al Caffè Concerto Diva e Donna dedica a Ean 13 il primo servizio moda di Miss Italia Una moda da 10 e lode I l Caffè Concerto di Modena ha ospitato, lo scorso 30 settembre, il debutto del designer carpigiano Eita Nakamura. Una sfilata in grande stile che ha premiato l’estro e l’amore per la moda del talentuoso creativo carpigiano. I suoi capi - che fondono il vintage Anni Cinquanta e Sessanta a elementi extreme-glam - hanno entusiasmato i tanti giovani, e non solo, accorsi al Caffè Concerto per l’occasione. Le modelle, una decina, hanno sfilato con eleganza sul bancone rivestito con una moquette, per poi scendere e proseguire la passerella sotto i portici del prestigioso locale modenese. 30 gli outfit in programma, sulle note N on solo gli abiti disegnati da Guillermo Mariotto per la collezione Autunno-Inverno 2011-2012 di Gattinoni, ma anche 8 collezioni di giovani stilisti (partecipanti al concorso Zero Moda e Design, Giovani Emergenti Città di Modena dedicato a giovani stilisti e designer emergenti della Provincia di Modena) si sono alternati il 28 settembre sul palco del Teatro Comunale di Modena. Sul palco hanno sfilato i modelli di Yana Bohach, titolare di un’attività in proprio My Bon Ton, Margherita Cottafavi, collaboratrice dell’azienda Studio Trend, Ilaria Braghiroli collaboratrice dell’azienda Vittoria Bonini, Francesca Aguzzoli dell’azienda Vanity srl, le carpigiane Santa De Blasio dell’azienda Donne Da Sogno e Federica Gualandi dell’azienda A.G.C., Alessandra De Tomaso titolare dell’attività De Toma- La più bella d’Italia veste Ean 13 del dj Christian Lena che ha firmato la colonna sonora della serata. In passerella la sobrietà del giorno, il rock chic del pomeriggio e l’eleganza della sera. Dietro le quinte Eita è stato aiutato da alcuni amici stilisti per preparare le modelle unitamente all’hair stylist Dora Truzzi e alla truccatrice Ilenia Malavasi. A ppena eletta, la bellissima Stefania Bivone, Miss Italia 2011, è stata catturata a Montecatini Terme da Diva e Donna, presente con la sua redazione, per scattare il primo servizio moda della Miss. La più bella d’Italia ha indossato alcuni capi della collezione della carpigiana Ean 13 scelti dalla testata. Un connubio perfetto che sposa la bellezza della donna italiana, con quella di una collezione total look 100% Made in Italy, apprezzata in tutto il mondo. Il concorso Zero Moda e Design premia i giovani stilisti modenesi Anche Carpi in passerella so e Gianmarco Messori dell’azienda Messori. La giuria ha proclamato vincitori ex aequo Alessandra De Tomaso e Margherita Cottafavi per i capi da donna, mentre per la parte dedicata ai capi da uomo si è aggiudicato il primo posto Gianmarco Messori. La serata è stata presentata da Roberta Capua, conduttrice ed ex Miss Italia. Tra le altre, in passerella anche Tanya Gervasi, la top model curvy che per la Maison Gattinoni interpreta una bellezza straordinariamente sensuale. 07.10.2011 n° 37 E ’ stata definita ‘frustrazione’ ed è lo stato d’animo che assale il consigliere comunale di Minoranza. Col tempo egli matura l’idea che la sua presenza sui banchi del Civico Consesso non conti nulla e non incida nelle scelte dell’Amministrazione, qualunque siano le proposte, le idee e i suggerimenti che presenta. E l’atteggiamento di sufficienza, quasi di fastidio, manifestato dai consiglieri di Maggioranza e dai componenti della Giunta (di qualunque colore politico) quando espone i propri interventi, lo portano col tempo alla disaffezione per l’incarico ricevuto, alla convinzione di parlare al vento. In altre parole: di essere inutile. Da qui lo stato di frustrazione che lo coglie. Molti si abituano, si assuefanno al clima, altri no. E allora: o si innervosiscono e reagiscono all’atteggiamento della Maggioranza, oppure rinunciano, alzano ntro la fine del mese la rete urbana di Carpi si arricchirà di 6 autobus a basso impatto ambientale. Tre di questi sono già entrati in servizio, dopo aver superato le procedure di allestimento e collaudo e concluso l’iter di immatricolazione; gli ulteriori tre mezzi saranno invece disponibili entro ottobre. I nuovi automezzi vogliono garantire maggiore efficienza al servizio di trasporto pubblico, migliorando la qualità dell’aria grazie alla riduzione di emissioni inquinanti dei mezzi in circolazione. I sei nuovi minibus, modello Itineris, andranno a sostituire altrettanti mezzi acquistati nel 1999 di categoria Euro 2, ormai non più adeguati né alle esigenze del servizio di trasporto pubblico carpigiano né alle E 15 L’Angolo di Cesare Pradella Le frustrazioni del consigliere di Minoranza bandiera bianca, non se la sentono di continuare a recitare un ruolo che esiste solo sul piano formale. Guido Franciosi, da due anni consigliere a Soliera, dove venne eletto alle Amministrative del 2009 nelle liste del PdlLega, ha rassegnato le dimissioni nelle mani del sindaco per ‘motivi personali’, come ha scritto nella lettera ma, in realtà, chi lo frequenta aveva intuito da tempo che gli erano venute meno la voglia e la con- vinzione di sedere nel Civico Consesso solierese. “Mi sono dimesso per ragioni di lavoro e per i miei impegni personali e famigliari”. Ma non nega di essersi stancato di fare il consigliere inascoltato, di avere avuto, col Guido Franciosi tempo, l’impressione di parlare a una platea di persone distratte, magari intente a parlare tra loro o a leggere il giornale. Consapevole dell’inutilità della propria presenza sui banchi del Consiglio dal momento che, per quante proposte abbia fatto, ben poche sono state quelle accolte o condivise. “L’atteggiamento della Maggioranza, induce a pensare il Consiglio stesso nel suo complesso sia inutile e che partecipare alle sedute sia tempo sprecato”. Si è verificato che qualche suo suggerimento inizialmente snobbato sia stato poi riproposto dalla Maggioranza e venduto come fosse farina del suo sacco? “Sì è successo più volte. Come nel caso della pensilina alla fermata del bus in zona Famila, che prima non esisteva, oppure la cre- Entro la fine del mese la rete urbana di Carpi si arricchirà di sei nuovi autobus a basso impatto ambientale Sei minibus quasi “verdi” D’Addese e Odorici normative anti-inquinamento vigenti. I nuovi minibus consentiranno invece una notevole riduzione di emissioni inquinanti perché, pur trattandosi di mezzi alimentati a gasolio, si collocano al livello Euro 5, il più alto attualmente previsto dalle norme europee. Qualche dettaglio tecnico: i minibus Itineris hanno una lunghezza di 7 metri, due porte di ingresso e discesa, impianto di aria condizionata, sistema di telecontrollo satellitare, selleria monoscocca rivestita con tessuto antivandalo 32 azione di un passaggio pedonale evidenziato per i pedoni davanti alla chiesa e al cimitero di San Michele o, ancora, la rimozione della ‘storica’ bacheca dell’Unità davanti alle scuole elementari”. E ai suoi elettori che l’hanno votata due anni fa come giustifica questa rinuncia? “Rispondo con le parole di Seneca quando diceva che la frustrazione è una condizione molto diffusa e nasce dall’inevitabile scontro tra desiderio e realtà. Desidero quindi far sapere agli elettori lo stato di disagio nel quale mi sono trovato e, insieme a me, tutti i consiglieri di Minoranza”. posti totali (10 a sedere e 22 in piedi), sono dotati di un posto attrezzato con sistemi di ancoraggio per lo stazionamento di una carrozzella per disabili e di una pedana retrattile per la loro salita. “Pur trovandoci in un periodo di forti tagli alle risorse pubbliche destinate al settore dei trasporti - ha dichiarato Pietro Odorici, presidente di Atcm si conferma l’impegno dell’azienda nel migliorare la qualità del servizio offerto e ridurne l’impatto ambientale. Questo investimento confidiamo potrà confermare il trend di crescita di passeggeri registrato in questi ultimi mesi nel bacino di Carpi (+31,5% nei primi sei mesi dell’anno rispetto allo stesso periodo del 2010)”. Valeria Cammarota 16 07.10.2011 n° 37 07.10.2011 n° 37 17 Torna dall’8 al 16 ottobre Carpi Colleziona Nel segno del 150° anniversario della proclamazione dell’Unità d’Italia “Internet è libero e deve restare libero” a cura di Clarissa Martinelli [email protected] I l Circolo Filatelico Numismatico Carpense organizza dall’8 al 16 ottobre la sedicesima edizione di Carpi Colleziona, mostra filatelico-numismatica, medaglistica e cartofila, quest’anno dedicata al Risorgimento nazionale nel 150° anniversario della proclamazione dell’Unità d’Italia. La manifestazione sarà inaugurata sabato 8 ottobre, alle 10, presso la sala esposizioni della Fondazione Cassa di Risparmio di Carpi in corso Cabassi, 4. In mostra medaglie, francobolli e una inedita selezione di fogli tratti dal Corriere dei Piccoli, che ricordano il Risorgimento e i suoi protagonisti, in particolare Ciro Menotti e Manfredo Fanti. La statua equestre del generale Fanti illustrerà in particolare uno speciale annullo postale concesso da Poste Italiane che - sabato 8 ottobre - sarà utilizzato per annullare una cartolina commemorativa dei due patrioti carpigiani. In concomitanza con la mostra, in collaborazione con il Centro Missionario Diocesano, viene allestisto un piccolo mercatino di beneficenza di santini, cartoline e materiale cartaceo. La mostra rimane aperta al pubblico sabato e domenica 8 e 9 ottobre dalle 10 alle 19 e sabato 15 e domenica 16 ottobre, con lo stesso orario. L’iniziativa gode del patrocinio del Comune di Carpi, del sostegno della Fondazione Cassa di Risparmio di Carpi e dell’autorizzazione della Presidenza del Consiglio dei Ministri per quanto riguarda l’inserimento nel novero delle manifestazioni per il 150° anniversario dell’Unità. L’ngresso è libero. Modena: al via il Terzo Corso di Restauro di Moto e Scooter d’Epoca Ridar vita alle motociclette I l Motoclub 2000, club modenese di moto d’epoca federato FMI, apre le iscrizioni per il 3° Corso di Restauro di Moto e Scooter d’Epoca. Nei due anni precedenti l’iniziativa ha ricevuto l’adesione di decine di appassionati provenienti un po’ da tutta Italia. Il corso prevede 14 lezioni monotematiche e alcune visite presso collezionisti e artigiani. Le lezioni, teoriche e pratiche, sono tenute da noti esperti del settore presso la sede del Motoclub con cadenza quindicinale operanti nel campo. L’invito è rivolto sia ai giovani appassionati sia a chi ha già esperienza nei restauri. Gli incontri si terranno il giovedì sera, dalle 21 alle 23, presso la polisportiva Sirenella, in via Montegrappa, 47 a Modena (zona Maserati). L’inizio del corso è fissato ad ottobre. Per esigenze organizzative verrà accettato un numero chiuso di iscrizioni. La quota di iscrizione di 100 euro, comprende la tessera del Motoclub, il manuale del corso e la T-shirt del motoclub. I referenti sono i signori Fabio Baraldi e Giorgio Gozzoli. Per iscrizioni e informazioni: 059-239637 (lunedì e giovedì dalle 21 alle 23), email - [email protected], sito - www.motoclub2000.it Si riparla di Vasco Rossi, ormai è un tema fisso. Stavolta ha censurato un sito, Nonciclopedia. La satira è satira non è un’offesa e, se sei un personaggio famoso, devi accettarla. Il contesto del sito è quello satirico demenziale, se ti va bene ci vai se no ne stai alla larga, non vai su un sito porno per guardare le ultime notizie di cronaca nera. Internet è libero e deve restare libero. Non confondiamo la satira con l’insulto gratuito, quella gente si deve prendere meno in considerazione, lo difendono tutti i paladini benpensanti. Stefano asco ha chiesto di rimuovere i contenuti ritenuti diffamatori che lo riguardano e quel sito ha cavalcato l’attimo fingendo di essere stato censurato e di dover sospendere tutti i propri contenuti. Eco mediatica e tam tam in Rete di messaggi come questo. Plauso ai gestori di Nonciclopedia che hanno ottenuto una pubblicità nazionale insperata, appena riapriranno il sito (come legittimatamente possono fare in qualsiasi momento perchè V le richieste degli avvocati di Vasco erano circoscritte ai soli contenuti diffamatori contro il proprio assistito) potranno contare su un numero di accessi decisamente superiore rispetto al passato. Sulla libertà di espressione la questione rischia di essere spinosa: è vero che si è liberi di esprimere dissenso o gradimento, di commentare, di arrabbiarsi, di criticare, di scherzare mettendo in campo ironia e perfino sarcasmo ed è vero che un personaggio come Vasco non dovrebbe prestare il fianco a polemiche come questa da cui può uscire solamente danneggiato, le sfumature son più difficili da cogliere e gli slogan “contro” fanno invece presa subito La libertà di insultare, offendere, augurare la morte o peggio, confesso però che mi lascia perplessa perchè lede la libertà di qualcun altro che ha, a sua volta, il diritto di essere rispettato. Riferire una frase razzista a un congolese per strada per qualcuno può significare esprimere liberamente la propria opinione: ha ragione lui? Così come scrivere che Vasco è un vecchio drogato inutile che ha fatto drogare migliaia di giovani e morirà sempre troppo tardi (ho letto anche questo) non è esattamente sati- ra. Non è un caso che la diffamazione sia un reato.Avolte basterebbe un po’ di senso della misura per evitare, ed evitarsi, complicazioni, senza tirare in ballo battaglie di libertà. La mia libertà finisce dove comincia la tua. Che ne pensi, Stefano? Nel frattempo, mentre si moltiplicavano insulti e reazioni, dopo 24 ore di chiusura il sito ha riaperto porgendo scuse a Vasco con una lettera: “Ringraziandovi per il caloroso sostegno, vogliamo innanzitutto chiarire che ci dissociamo dalla violenza con cui il web ha reagito alla nostra decisione di oscurare il sito. Il nostro intento non è mai stato quello di incitare l’utenza contro Vasco quanto quello di informarla dei fatti avvenuti. Ci scusiamo se i contenuti della pagina di Vasco Rossi sono sembrati diffamatori, non c’è mai stata l’intenzione di offendere il cantante. Non escludiamo la possibilità futura che un giorno su Nonciclopedia tornerà a esistere un articolo su Vasco Rossi che faccia ridere tutti quanti”. Tania Sachs, la portavoce ufficiale del rocker, ha assicurato di poter ritirare la querela. Ora tutti sanno che Nonciclopedia esiste: una strategia da insegnare ai corsi di web marketing... Ritorna la rassegna al Teatro Comunale di Carpi realizzata anche grazie alla sponsorizzazione di Borgogioioso Si alza il sipario su La vita è sogno P renderà il via il 1° novembre la 15^ edizione del cartellone La vita è sogno, rassegna di spettacoli pomeridiani, nell’ambito della stagione teatrale 2011/2012, promossa dal Teatro Comunale con la sponsorizzazione de Il Borgogioioso. Tutti gli spettacoli andranno in scena alle 16, in giorni festivi, secondo la miglior tradizione teatrale e per agevolare ed estendere il coinvolgimento a ogni fascia di pubblico. Gli abbonamenti sono in vendita presso la biglietteria del Teatro e presso le sedi di Ancescao, Movimento Terza Età, Arci e Università per la Libera Età Natalia Ginzburg. La vita è sogno propone spettacoli che non sono compresi nel cartellone della rassegna principale, per un totale di cinque appuntamenti. Il cartellone si apre con un debutto: CanCan, prima edizione originale in italiano del celebre musical di Cole Porter, che inizia proprio da Carpi la sua tournèe. L’allestimento è una nuova produzione messa in scena dalla Compagnia Corrado Abbati, a metà strada tra Broadway e Hollywood. Domenica 20 novembre sarà la volta del famoso comico bolognese Vito, che porterà in scena Se Garibaldi Scende da Cavallo. Si prosegue domenica 4 dicembre con il terzo appuntamento della rassegna, dal titolo Spirito Allegro: Corrado Tedeschi e Debora Caprifoglio, con la regia di Patrick Rossi Gastaldi, si avventureranno nel misticismo di una seduta spiritica dagli esiti imprevedibili. Domenica 8 gennaio, è la volta de Il Paese dei Campanelli che Il 1° ottobre coda davanti al teatro per l’inizio della vendita dei biglietti metterà in scena un nuovo allestimento dell’Operetta di Trieste interpretato dalla Compagnia Corrado Abbati. La rassegna si concluderà domenica 19 febbraio con La Mostra, una commedia che, grazie alla recitazione di Simona Marchini e alla regia di Gigi Proietti, proporrà una riflessione sul tema dell’emancipazione femminile. Tempo... di quiz! Sudoku ANAGRAMMA CINEMATOGRAFICO Titolo (3 3 5 2 7) Napalm a uso pernacchia Per chi suona la campana Il terremoto Maria chiama al telefono la sua amica Rosa. “Ciao Rosa, hai sentito il terremoto?”. “Sì Maria, ho avuto tanta paura , mi sono messa sotto l’architrave... sai dicono che è più sicuro”... “Rosa: io ero già al sicuro; ero sotto l’architetto”. Come si gioca Questo gioco di logica propone una griglia di 9×9 celle, ciascuna delle quali può contenere un numero da 1 a 9, oppure essere vuota; la griglia è suddivisa, da bordi in neretto, in 9 sottogriglie, chiamate regioni, di 3×3 celle contigue. Le griglie proposte al giocatore hanno da 20 a 35 celle contenenti un numero. Scopo del gioco è quello di riempire le caselle bianche con numeri da 1 a 9, in modo tale che in ogni riga, colonna e regione siano presenti tutte le cifre da 1 a 9, e pertanto senza ripetizioni. 07.10.2011 n° 37 18 L’aforisma della settimana... “Quando si tratta di leggere negli occhi di una donna, la maggior parte degli uomini è analfabeta”. Heidelinde Weis appuntamenti Mostre CARPI 8 - 16 ottobre XVI Edizione Carpi Colleziona 2011 Sala esposizioni Fondazione Cassa di Risparmio di Carpi Fino al 15 ottobre Tutti i colori del Messico Personale di Lisa Lamelli Pittrice carpigiana trasferitisi in Messico, a Playa del Carmen Spazio espositivo in Piazza Martiri, 46 Fino al 31 ottobre L’umorismo ai tuoi piedi Personale di Elena Terrin La rassegna si tinge di rosa Esposizione di opere grafiche, vignette e caricature, con tema conduttore la satira applicata a usi, costumi, politica, fatti noti o personaggi famosi O&A Centro Affari Fino al 15 ottobre I colori della natura Mostra fotografica di Aldo Meschiari SoHo - Galleria d’Arte Fino al 23 ottobre Misfortunes and Minor Victories Personale di Zaelia Bishop Spazio Meme Fino all’8 dicembre Dove regnavano le acque 1920-1950, la trasformazione del paesaggio nelle fotografie della Bonifica Parmigiana Moglia Palazzo Pio Fino all’ 8 gennaio Indistinti confini Metamorfosi e altre mutazioni La mostra percorre attraverso una selezione di opere d’arte antiche e moderne, ma anche brani letterari, tavole di fumetti, spezzoni cinematografici come gli artisti hanno rappresentato la metamorfosi, il momento del passaggio di stato dall’umano all’animale o al vegetale o al minerale Da Cranach a Picasso, passando per Gustave Dorè, Bilal e Moebius, un scelta di opere dalle forme disfatte e dai confini sfaldati Palazzo Pio Fino al 29 gennaio Oreste Baccolini E ha piombo dentro la canna Secondo appuntamento del ciclo di mostre Ad Hoc A cura di Luca Panaro Palazzo Pio Eventi CARPI Fino al 16 ottobre Tipici Dop in Festa Centro Storico Al Cinema Ariston di San Marino di Carpi, proiezione del film Cirkus Columbia, di Danis Tanovic, domenica 9 ottobre, alle 20,30 Il giorno prima della guerra... B osnia-Erzegovina, 1991. Il regime comunista è caduto e Divko Buntic, dopo aver passato vent’anni in esilio in Germania, torna nel piccolo paese natale per rivendicare la sua casa di famiglia. Il suo arrivo attira la curiosità dei compaesani poiché l’uomo si presenta con una Mercedes rosso fiammante, una giovane e sexy fidanzata di nome Azra, il gatto nero portafortuna Bonny e un pacco di marchi tedeschi, ma soprattutto l’ira della moglie Lucija… L’avvento dei primi focolai della Guerra dei Balcani metteranno a dura prova i sentimenti più profondi ponendo tutti i protagonisti di fronte a un difficile dilemma: restare in Patria o partire. Bellissimo affresco di Danis Tanovic (quello di No Man’s Land) che descrive, nel popolo, l’inconsapevo- lezza quasi ingenua che precede la guerra e, nel contempo, anche il suo rapido adattarsi. Ne esce un film malinconico, dolente, un poco appesantito dal tempo. Ma ancora capace di concedersi, e regalare, emozione e stupore. L’8 ottobre, alle 21, al Forum Monzani, appuntamento col Concerto per Giuliana, artisti per la donazione degli organi Il dono più grande I n occasione delle prossime giornate nazionali Aido fisssate per l’ 8 e il 9 ottobre, a Modena, oltre alla consueta campagna informativa, l’Aido provinciale, in collaborazione con il Comune di Modena, le Aziende Usl e Policlinico, le associazioni Avis, Admo, Antf e Aned e col patrocinio del Centro Regionale Trapianti, il Comitato Tecnico Regionale per la Campagna una Scelta Consapevole e la Rete Città Sane Oms, promuove l’8 ottobre, alle 21, al Forum Monzani, l’evento musicale Concerto per Giuliana - Artisti per la donazione degli organi con la partecipazione dei cantanti Roberto Ferri e Iskra Menarini vocalist di Lucio Dalla. L’evento vuole celebrare il ventennale della morte di Giuliana Pecorari, scomparsa nell’ottobre di vent’anni fa, prima donatrice a Modena cui è stato effettuato un multiespianto al Policlinico di Modena e al cui nome è intitolato il gruppo comunale Aido di Modena. Le finalità dell’ iniziativa sono duplici: dare sostegno e visibilità alle giornate nazionali Aido attraverso un evento che richiami l’attenzione dei cittadini e dei media locali sulle tematiche della donazione e il trapianto; ricordare Giuliana insieme ai suoi famigliari che si sono sempre prodigati e impegnati in prima persona per tenere viva la sua memoria e promuovere e Iskra Menarini diffondere l’importanza e il valore fondamentale della donazione e della solidarietà insieme a tutti quelli che, allora come oggi, e a diverso titolo, istituzionale e non, hanno prestato e continuano a prestare la loro intensa e preziosa collaborazione. Il Concerto, presentato da Valeria Ianniello, si articola su un recital di Roberto Ferri , una proiezione video di interviste rilasciate da Franco Battiato, Gianni Morandi e Massimo Ranieri e l’esibizione di Iskra Menarini e dei suoi vocalist che faranno sia i coristi che i solisti. La serata prevede la proiezione di un video con la clip della canzone Come è profondo il mare seguita dai commenti di Lucio Dalla, Ron, Anna Mazzamauro e Roberto Ferri sulla donazione e il trapianto di organi. L’ingresso è a offerta libera. Per informazioni: 059.365701. Fino all’11 dicembre, alla Fondazione Magnani Rocca di Parma, una mostra su de Toulouse-Lautrec La Parigi della Belle Époque U na mostra su Henri de Toulouse-Lautrec in Italia mancava da anni. Il vuoto viene colmato dalla Fondazione Magnani Rocca che, fino all’11 dicembre nella sua sede di Mamiano di Traversetolo, presso Parma, propone una originale riflessione sul celebre artista francese. E’ noto come una parte della produzione dell’aristocratico Toulouse-Lautrec si sviluppi sulla scia del “japonisme”, ovvero l’ispirazione all’arte giapponese; egli traspone tecniche e inquadrature di quel mondo affascinante e misterioso al contesto occidentale dei locali notturni e delle maisons closes, ovvero le case chiuse che frequenta non solo come artista. E’ nell’ambito delle sue celeberrime affiches, presenti in mostra nell’intero corpus, che la rielaborazione dei temi e del linearismo grafico giapponese si esprime più evidentemente: dai profili degli uomini in cilindro, alle ombre nere alle spalle del soggetto, alla silhouette “senza testa” della cantante Yvette Guilbert nel notissimo Divan Japonais. I suoi manifesti sono capolavori d’arte e documenti di un’epoca: conquistarono il pubblico d’allora che li amò e li collezionò, in un periodo in cui altri grandi maestri si cimentavano in questo genere in forte ascesa. Ma sono tutti i suoi personaggi, colti nei caffè-concerto di Montmartre, nelle sale da ballo, nei postriboli, nel celebre Moulin Rouge, nei circhi, nei teatri, raccontati con caustica e rutilante malinconia, che rivivono nella mostra Toulouse-Lautrec e la Parigi della Belle Époque. Da notare come nei musei italiani siano rarissime le opere di Lautrec; si tratta quindi di un’occasione imperdibile per vedere suoi lavori senza dover raggiungere grandi musei internazionali. L’artista mostra un occhio spietato e caricaturale per le caratteristiche e la gestualità dei soggetti che rappresenta (che includono le vedettes sue amiche, le cantanti e ballerine May Milton, Jane Avril e La Goulue - come Andy Warhol farà coi personaggi della sua Factory newyorkese) unito all’uso innovativo di ampie stesure di colori piatti, marcate silhouettes e punti di vista inconsueti, in un’elaborazione di inesauste folgorazioni emotive. Accanto al corpus delle affiches, la mostra propone una serie di confronti di particolare suggestione: sono accostati i dipinti di figura di Lautrec a quelli di paesaggio degli impressionisti Monet e Renoir, oltre a Cézanne; viene evidenziato il debito nella grafica all’arte giapponese offrendo un confronto speculare fra i manifesti del francese e stampe giapponesi fra Settecento e Ottocento di Utamaro, Hiroshige e Hokusai; viene ricreato il clima di frizzante competizione che Lautrec ingaggia coi vari Chéret, Mucha, Steinlen, Bonnard nell’accaparrarsi le commesse pubblicitarie nella Parigi della Belle Époque; infine viene mostrata l’influenza che Picasso riceve da lui in occasione dei primi soggiorni parigini. 07.10.2011 n° 37 appuntamenti 7 ottobre - ore 22 Ero in concerto Un progetto musicale creato da Simone Magnani, Enrico Gherli, Mattia Crepaldi, Luca Righi e Marco Manfredini che nasce all’inizio del 2011 e si fonda sulla non appartenenza a un genere musicale consolidato I loro brani nascono di getto e amalgamano i diversi background dei cinque componenti Opening act Dodo Reale Dopo il concerto Matteo Borghi Dj Kalinka 8 ottobre - ore 21.15 Shanty Raga Musica antica dell’India Melodie di Pace, con il maestro Khrisna Das Palestra Budoshin 8 ottobre - ore 17 L’Udi sta andando al XV° Congresso Nazionale Incontro pubblico per discutere della nostra politica, presente e futura, di come vorremmo la nostra vita Previsti momenti conviviali musical/poetici accompagnati da un buffet offerto a tutti i partecipanti Chiostro di San Rocco 8 ottobre - ore 9 Corso informativo sull’allattamento al seno Rivolto alle future mamme coi loro compagni, futuri nonni, amiche A cura del Gaam Sala Duomo 8 ottobre - ore 22 Storie dall’Altra Italia Uno spettacolo per non dimenticare in collaborazione con Anpi Carpi Kalinka 8 ottobre - ore 10 Si conta e si racconta Fiabe Italiane Tutti sanno chi sono Cappuccetto Rosso e Biancaneve. Ma chi conosce Rosmarina, Don Peppe del Pero, Stella Diana, Pinchicchio...? Lo scoprirete leggendo e ascoltando Si conta e si racconta, una raccolta di venti fiabe popolari italiane Incontro a viva voce tra lettura, racconto e ascolto con Nadia Malverti, attrice e autrice per bambini Per bambini da 5 a 99 anni Biblioteca il Falco Magico 9 ottobre - ore 15 XXIII° Premio di Poesia dialettale Poetar Padano I poeti vincitori del concorso indicati dalla Commissione, leggono le loro composizioni Un premio speciale, a discrezione della Giuria, viene assegnato alla migliore poesia sul tema 150° dell’Unità d’Italia Al termine verrà offerto ai partecipanti un buffet A cura dell’Associazione culturale Il Portico Sala Duomo 19 Il Portico - Arte in Movimento e l’Ufficio Diocesano per l’Educazione e la Scuola di Carpi propongono una mostra dedicata al Cantico delle Creature e una speciale collaborazione con le scuole di Carpi L’educazione attraverso l’arte T re sono gli obiettivi dell’iniziativa L’arte per l’Ottobre Missionario 2011 promossa da Il Portico - Arte in Movimento e dall’Ufficio Diocesano per l’Educazione e la Scuola di Carpi. Il primo è già stato raggiunto da 13 artisti carpigiani e 3 ospiti famosi che hanno realizzato suggestive opere per illustrare il tema Il Cantico delle Creature di Francesco d’Assisi, una delle più belle pagine della letteratura italiana. Il secondo obiettivo è stata la richiesta agli insegnanti delle Scuole elementari (classi terze, quarte e quinte) e alle Scuole medie di far commentare agli alunni le opere degli artisti che hanno più apprezzato, nell’intenzione di educare i giovani attraverso l’arte. Sono già stati contattati i dirigenti scolastici e gli insegnanti di religione che “sentiamo come i nostri ambasciatori - commentano gli organizzatori - per questa originale iniziativa didattica. E ci aspettiamo molto dai critici in erba delle nostre scuole”. Il terzo obiettivo è quello di aiutare, per il quarto anno, le missioni. Quest’anno a essere sostenuta sarà la missione della carpigiana Suor Giovanna Catellani, in Thailandia, grazie alle opere donate dagli artisti (Giuseppe Andreoli, Nuccia Andreoli, Sandra Andreoli, Sergio Bigarelli, Renza Bolognesi, Giuseppe D’Italia, Mariella Gualtieri, Siriano Masetti, Paola Pellacani, Romano Pelloni, Tamidis’ (Oto Covotta), Laura Vandelli, Rosanna Zelocchi, Franco Bulfarini, Olga Guerra e Rosella Tagliavini). Entro il 15 ottobre gli elaborati degli studenti dovranno pervenire alla segretaria dell’iniziativa in via Trento Trieste, 1 per essere poi esposti a fianco delle opere degli artisti da loro prescelti. Dal 22 ottobre al 3 novembre la mostra sarà visitabile alla Galleria di Palazzo Foresti, tutti i giorni dalle 10 alle 12,30 e dalle 16 alle 20. Inediti disegni U della Galleria Estense. A Guastalla, fino al 4 dicembre, ne viene presentata una selezione molto significativa (una settantina di opere) in una mostra curata da Giovanna Paolozzi Strozzi e promossa dal Comune di Guastalla e dalla Soprintendenza ai Beni Storici, Artistici ed Etnoantropologici di Modena e Reggio Emilia. Diversi i disegni che compongono vere sezioni nelle sezioni. Così il nucleo di opere di Giuseppe Maria Mitelli, estroso cronista della vita di ogni giorno. O le caricature di Giovan Maria Tamburini, frizzanti e ironiche. Poi i Busti di Imperatori tratti dal celebre ciclo mantovano di Tiziano da Bartolomeo Passerotti, artista poliedrico, disegnatore finissimo e cultore e collezionista 9 ottobre - ore 15.30 Spettacolo dialettale Sa la cat a la cop Commedia dialettale in due atti di Giovanna Ganzerli A cura della Compagnia Quelli della Roncole 2 Circolo Graziosi 11 ottobre - ore 21 Spettacolo con Sabina Guzzanti L’incasso sarà devoluto all’Associazione Alice Teatro Comunale Da Pamigianino a Piazzetta. Teste, animali e pensieri bizzarri nei disegni della Galleria Estense. In mostra a Guastalla, fino al 4 dicembre na collezione principesca nella dimora di un Duca: la Reggia di Ferrante Gonzaga a Guastalla, cui un lungo intervento di restauro ha restituito l’antica dignità, ospita una mostra che racconta una segreta passione di un’altra dinastia, quella degli Este, per il collezionismo di disegni. Tutti i disegni provengono dalla Galleria Estense di Modena, città dove gli Este insediarono la loro corte dopo la Devoluzione della loro capitale, Ferrara, al Papato. Nella quasi totalità si tratta di opere mai esposte al pubblico. Il collezionismo ducale estense privilegiava, e non per questioni economiche ma per passione, quelli che un tempo potevano essere considerati semplici studi o prove d’artista, le opere più private, quindi. Gli Este mostrano di amare i generi, i personaggi più desueti ed esotici, ma anche i ritratti non aulici, lo schizzo di un volto reso nella sua naturalezza espressiva, la posa di un animale. Soggetti tutti profani, aspetto che rende ancora più rara la mostra. Già il titolo della mostra, Da Parmigianino a Piazzetta offre una precisa indicazione dell’ampiezza e dell’importanza della collezione di grafica appuntamenti di antichità. Un posto particolare spetta ai Carracci e ai lori “ritratti al naturale” dalla tecnica esecutiva smaliziata, libera da ogni vincolo. Altrettanto straordinarie le Teste di carattere di Piazzetta, genere cui l’artista veneziano si applicò con molta fortuna. Ma nella collezione avevano posto di rilievo un anche le curiosità esotiche. Raccontano di viaggi in territori lontani, ma anche di nuovi studi scientifici, di quel mondo di ricercatori che a Bologna trovò riferimento in Ulisse Aldrovandi. Infine gli animali, genere cui gli Estensi si dedicarono con particolare interesse collezionistico. Riunendo capolavori assoluti, primo fra tutti il celeberrimo Gambero disegnato dal Pamigianino. 11 ottobre - ore 14.30 I martedì del The Gara di briscola Centro Sociale Gorizia 11 ottobre - ore 18.30 Conferenza di servizio Patto per la Scuola Apre questa edizione dell’Ottobre Pedagogico e questo anno scolastico, la Conferenza del Patto per la Scuola: genitori, dirigenti scolastici, politici, tecnici che, a diverso titolo, si impegnano affinchè scuola ed educazione garantiscano pari opportunità e qualità. Una verifica dell’anno concluso e una programmazione di quello imminente i temi di questo incontro, aperto a tutti i cittadini interessati Sala del Consiglio Comunale 12 ottobre - ore 21 Avventure nel mondo presenta: Mauritius, Kenya e Zanzibar Di Stefano Negri Sala Congressi 12 ottobre - ore 15 I mercoledi del The Cinema Circolo Guerzoni 13 ottobre - ore 16.30 Essere_Voce Incontri per mamme e papà in attesa per scoprire la bellezza e l’utilità del racconto e della voce prima della nascita A cura del Gaam Biblioteca Il Falco Magico La Fondazione San Carlo presenta il programma su Utopia Orizzonti di senso I l Centro Culturale della Fondazione Collegio San Carlo di Modena dedica il programma dell’Anno Accademico 2011/2012 al tema Utopia. L’obiettivo del programma è quello di proporre un’analisi ad ampio raggio – filosofica, politica, sociologica, letteraria e antropologica – sui modelli di pensiero che, attraverso l’immagine della “città ideale”, riflettono sulle possibilità del mutamento sociale e politico attraverso l’elaborazione di una progettualità politica innovativa. “E’ forse l’utopia ciò che può ridare un orizzonte di speranza alle nostre società travolte dalla crisi? – si chiede Roberto Franchini, presidente della Fondazione San Carlo – Di fronte alle iniquità prodotte da una globalizzazione gestita senza freni e senza controlli è inevitabile che emergano forti desideri di giustizia, di libertà, di benessere negli affari economici come nelle relazioni tra le persone. La cultura deve riflettere su tutto ciò, senza ipotizzare mondi perfetti ma autoritari, come anche senza conformarsi a un pensiero unico, refrattario a critiche, dissensi e anticonformismo.” “Con questo ciclo intendiamo sollevare due questioni inerenti all’idea di utopia – dichiara Carlo Altini, direttore scientifico della Fondazione – e il primo riguarda proprio il carattere di apertura al futuro che vi è insito, visto che oggi la cultura dominante ci impone troppo spesso di pensare solo alla necessità del presente, in un totale rovesciamento del progetto moderno che spinge invece alla libertà e all’emancipazione. Allo stesso tempo, però, non possiamo dimenticare l’aspetto oscuro dell’idea di utopia, cioè il suo presentarsi come luogo perfetto, al di là di ogni critica, che talvolta è stato origine di tirannidi e totalitarismi”. Il 12 ottobre Michele Ciliberto presenta Tra passato e futuro. Realismo e utopia nella cultura del Rinascimento; il 21 ottobre Alberto Burgio con Progresso. Progetti di una società migliore tra illuminismo e marxismo; il 4 novembre Dario Antiseri con Contro l’utopia. Le ragioni della libertà; l’11 novembre Antonello La Vergata con Utopie e distopie. Immagine del futuro Marcello Flores nella letteratura moderna; il 18 novembre Gabriella Turnaturi con Il reale e il possibile. L’immaginazione letteraria e la pluralità dei mondi. Il ciclo termina il 2 dicembre con la lezione di Marcello Flores intitolata Le utopie degli altri. I diritti umani nelle culture non occidentali. Anche per l’anno accademico 2011/2012 si conferma e si consolida la collaborazione con la Provincia di Modena nella realizzazione del progetto Livestream. Grazie a tale collaborazione, tutte le conferenze saranno trasmesse in diretta web nelle sedi di dieci biblioteche della provincia di Modena (Campogalliano, Carpi, Castelfranco Emilia, Finale Emilia, Formigine, Mirandola, Nonantola, Pavullo, Sassuolo e Vignola). 07.10.2011 n° 37 20 Calcio – Comincia male il mese della verità: Carpi rimontato e battuto a Terni (1-2) Qualcosa è mancato Domenica è big-match: arriva il Taranto. Poi l’infrasettimanale ad Avellino. I l Carpi conclude male una settimana nata storta. Condizionato da problemi di formazione ed infermeria, dilapida il vantaggio fulmineo di Eusepi (nella foto - terzo centro, dopo 20’’ malcronometrati: uno dei gol più veloci della storia biancorossa). E torna da Terni rimontati, battuti, pieno di cerotti e recriminazioni. DIAGNOSI – È stata una gara ben poco lineare. Nella cui storia, l’assegnazione d’un penalty dubbio (trasformato in due tempi, con sospetto offside) ha comunque inciso molto. Si sono succeduti momenti diversi. Il Carpi ha sfondato subito. Poi non ha avuto il cinismo e la lucidità per domare il ritorno umbro. Immediato, violento e mortifero. Una volta riguadagnata l’iniziativa è cresciuto per gradi. Ma senza impeto, né grande continuità. Fors’anche con un filo di soggezione. Pesanti gli errori sotto porta, discutibili le decisioni arbitrali nei momenti chiave: come a Pavia, poca fortuna e ancor meno freddezza. Diverso però è stato l’avversario, senz’altro più scafato (45 anni complessivi di differenza). E così l’ambiente, sin qui determinante (la Ternana in casa è a punteggio pieno). In sostanza, ne è uscita una sconfitta fisiologica. Non certamen- te salutare, ma magari didattica. Va presa come una tassa d’adattamento alla nuova categoria. Può insegnare molto, a patto che venga analizzata bene. Perché è indubbio che nelle tre uscite lontano dal Giglio sia mancato qualcosa. Non sussistono ancora gli estremi per sentenziare un difetto di personalità. Le circostanze e le specificità sono troppe: la squadra merita altri appelli. Qualche sintomo da mal di trasferta tuttavia aggalla. STATISTICHE - La quinta è stata una giornata importante. Sono successe diverse cose degne di rilievo. Tra le statistiche, scompaiono quattro zeri. Evaporano le inviolabilità di Carpi e Pisa, mentre Lumezzane e Reggiana festeggiano il primo successo. Si rimescola così la palude di coda e restano imbattute 4 squadre: Taranto e Como alla guida; poi il Sorrento, che risale pur non avendo ancora vinto in casa; infine il Benevento, che tuttavia paga un handicap numerico e psicologico sempre più difficile da sanare. Questi ultimi risultati dilatano la classifica in maniera anomala rispetto agli altri principali tornei. Tra la prima e la settima ci sono già 6 lunghezze. Molto più corte sono le graduatorie di A (appena 3 punti), B (5, con due giornate in più) e C1/B (4). Eppure i gol raccontano prossimi avversari Taranto Primo e favorito Non occorre sbilanciarsi granchè per eleggere il Taranto a miglior squadra del campionato. Si fa parecchia fatica ad scoprirvi un punto debole. Se ne fa altrettanta ad individuare un dato negativo che ne sospenda la candidatura a principale favorita per la vittoria finale. Senza il -1 di partenza ed il rigore fallito a Sorrento (unico passo falso: 0-0), sarebbe in fuga col massimo dei punti. Schiera un 3-4-3 brillante ed ermetico. Tanto protetto sugli esterni quanto ricco d’alternative in avanti (oltre ai cannonieri Rantier e Chiaretti - 3 centri a testa -, occhio alla stellina Russo). Nessun avversario ne ha violato la difesa: l’unico gol al passivo è un’autorete. L’accompagna il pubblico più vasto dell’intera Lega Pro (in casa quasi 5000 spettatori di media). Sembra pronto al ritorno in B (l’ultima delle 32 partecipazioni nel 1993). E dunque a concludere il percorso di rinascita iniziato nel 2006 (ultima promozione in C1): da allora, ben 3 piazzamenti (3°, 5°, ed il 4° della passata stagione), più una finale persa (’08 ad Ancona). C’è molto calcio che collega il pianeta Carpi agli ionici. Anzitutto la storia di colui al quale è dedicato lo stadio di Taranto: Erasmo Jacovone, indimenticato protagonista con le due maglie (biancorosso nel ‘73-‘74, con 32 presenze e 12 centri decisivi per il salto dalla D alla C; e rossonero nel biennio ’76-’78, l’ultimo d’una carriera distrutta da un tragico incidente stradale, a 26 anni incompiuti). Poi, mister Davide Dionigi: cugino stretto, poichè reggiano di nascita ma canarino per scuola ed estrazione (altri due gli ex Modena: il terzino Antonazzo ed il centravanti Girardi). Ed infine due recenti bestie nere, protagonisti delle dinastiche sfide col Castellarano: Mohamed Coly (ciclopico ministro della difesa: a rete nel drammatico cappotto ‘07) e Matteo Guazzo (uomo d’area: suo il gol che l’anno successivo costò la panchina a Notari). Avellino Tradizione ed instabilità Nella serata di Mercoledì 12 (primo dei due turni infrasettimanali), il Carpi sarà ospite d’un avversario di grande tradizione ancorchè frenato da problemi d’identità e personalità. Ripescato in Agosto dopo la cocente delusione maturata in finale playoff (1-3 a Trapani, dopo i supplementari), l’Avellino esce da un’estate decisamente complessa. Ed è ancora privo di dimensione stabile. La partenza è stata infatti lenta: 2 vittorie, 3 sconfitte. Ed il Partenio, violato da Tritium e Sorrento, fatica a diventare un fattore nonostante la partecipazione numerosa e calda (in media 3300 spettatori: quarto pubblico del girone). Il travagliato restauro s’è chiuso a poche ore dal via con l’esonero shock di mister Vullo. Al suo posto è arrivato Giovanni Bucaro, ex difensore centrale d’eccellente pedigree (nel curriculum anche un anno a Modena, prima di passare al Foggia di Zeman), reduce da un’esperienza alterna sulla panchina della Juve Primavera. Moltissime le novità: 20 su una rosa di 26 effettivi. La principale è senza dubbio Gianmarco Zigoni detto “Cobra”: centravanti verticale e tecnico, classe ’91, figlio d’arte (il padre Gianfranco fu mattoide fantasista di Verona e Juve negli anni ’70), di proprietà Milan che ne ha riscattato la comproprietà dal Genoa, e punta sulla sua definitiva consacrazione dopo 2 mezze stagioni in B non del tutto espresse (con Treviso e Frosinone: 24 gettoni e 3 gol). Il modulo 4-2-3-1 esalta la centralità di De Angelis, trequartista completo, rifinitore e finalizzatore da oltre 300 presenze e 100 reti professionistiche. E.G. un equilibrio maggiore. Sono infatti relativamente pochi: appena 100 (2.2 per gara), 16 in meno rispetto all’altro girone. In A ne sono stati segnati 28 in più. In B si viaggia a quasi 2.8 di media. La C1/A è perciò una regata più povera e piatta. Ma altresì allungata da alcune specifiche diversità. Due in particolare. 1) Penalizzazioni. la giustizia ha cancellato 17 punti. Sono tantissimi, e pesano. Ad eccezione del Taranto (che ha numeri esclusivi, sta correndo per conto proprio), le declassate chiudono agli ultimi posti. Risentendo abbondantemente della zavorra. 2) Rendimenti esterni. Quasi il 60% dei punti raccolti fuori casa (28 su 51) è appannaggio delle prime sei squadre. È questo, più d’ogni altro, il dato che spiega l’esistenza di un’oligarchia. Il risultato lontano dalle mura amiche è privilegio di pochi. Segna in modo netto la differenza tra migliori e peggiori. La conclusione del ragionamento è chiara, non meno che inattaccabile: solamente curando i sintomi da mal di trasferta il Carpi potrà iscriversi davvero al tavolo di vertice. Enrico Gualtieri classifica Taranto* 12 Como 11 Carpi 10 Ternana 10 Tritium 10 Sorrento 9 Pisa 6 Avellino 6 Pro Vercelli 6 Foggia 6 Lumezzane 4 Monza 4 Pavia 4 Benevento* 3 Spal* 3 Reggiana* 3 Foligno* 0 Viareggio* -1 *Penalizzazioni: Benevento: -6; Spal e Reggiana: -2; Foligno, Viareggio e Taranto: -1. Domenica 9/10/2011, ore 15, 6a giornata Carpi-Taranto; Como-Spal; Foggia-Viareggio; Lumezzane-Pisa; Monza-Tritium; Pavia-Foligno; Pro Vercelli-Avellino; Sorrento-Reggiana; Ternana-Benevento Mercoledì 12/10/2011, ore 20.30, 7a giornata Avellino-Carpi; Benevento-Sorrento; Foligno-Lumezzane; Pisa-Como; Reggiana-Pro Vercelli; Spal-Pavia; TarantoTernana; Tritium-Foggia;ViareggioMonza STADIO CABASSI STADIO CABASSI Tra baruffe e schiarite, il 25 partono i lavori N onostante una coda di polemiche che molto difficilmente andrà a dissolversi, il restauro del Cabassi comincia ad intravedere la luce. Ma per l’avvio delle opere manca ancora qualche dettaglio. Formalità da poco, sostiene il Comune. Che in una nota ha comunicato il sospirato ok della Soprintendenza per i beni Architettonici e per il Paesaggio, ed il luogo a procedere per le “fasi conclusive per l’assegnazione dei lavori di ristrutturazione”. “Nel rispetto delle norme vigenti” – si legge nella nota – “l’iter prevede il passaggio in Commissione consigliare e Consiglio Comunale immediatamente calendarizzati per il 6 e il 13 ottobre prossimo. La copertura finanziaria dell’intervento è garantita dal piano di valorizzazione immobiliare approvato nel dicembre 2010 all’interno dei programmi del bilancio preventivo del 2011”. È però proprio su questo punto che l’opposizione obietta. Per il consigliere Cristian Rostovi (coordinatore Pdl e membro della Commissione), l’ultimo scoglio non verrà superato prima della fine di Ottobre. Perché non è affatto una questione di forma. Bensì di sostanza pecuniaria: “L’Amministrazione mente. Non c’è alcuna ‘calendarizzazione immediata’, e nessun nuovo ‘passaggio burocratico’: in realtà, gli appuntamenti indicati dalla Giunta erano già in programma. E non si parlerà del progetto stadio. All’ordine del giorno c’è invece l’approvazione della compravendita del magazzino di via Watt, il cui ricavato permetterà di saldare i costi dei lavori. Ad oggi, dopo mesi di attese e promesse, l’operazione non è ancora stata chiusa. Un’altra colpevole perdita di tempo, che si somma alle precedenti”. In sintesi, secondo Rostovi non è perfezionata la condicio sine qua non di tutta la partita - ovvero l’affare con Aimag, acquirente dell’immobile. Mancherebbe almeno una delibera. E quel milione e mezzo di Euro che serve per finanziare la cosmesi dello stadio deve tuttora entrare nelle casse. Chiamato a risponderne, l’assessore D’Addese chiarisce: “La compravendita è chiusa da mesi. E non è direttamente legata al progetto-stadio: fu intavolata e messa a bilancio in tempi precedenti. L’ultimo passaggio che precede il via ai lavori è la ri-destinazione pro-Cabassi di parte del ricavato. Seguirà l’assegnazione degli appalti. Entrambe le operazioni burocratiche verranno approvate nelle prossime sedute. Non sarebbe stato legittimo perfezionarle prima dell’ok della Soprintendenza. Il caro Rostovi è pretestuoso ed inesatto. Che gli piaccia o no, l’Amministrazione interviene sul Cabassi nei tempi e nei modi previsti dalle normative. E lo restituirà ai tifosi, al Carpi ed alla città”. Su un termine, comunque, i due litiganti concordano: la settimana del 25 Ottobre sarà quella della prima posa. Con la speranza che, da lì in poi, le baruffe lascino spazio ai cantieri. E.G. Calcio Calcio a Cinque Parma affondato: la Virtus si issa in vetta B uona anche la terza per la Virtus di Mister Caleffi che, pur al termine di una prestazione non scintillante, espugna il campo di Parma e s’installa a punteggio pieno ai vertici della classifica. L’avvio del match è di segno gialloblù: è il nuovo arrivo, il ‘tanque’ Casceglia a imprimere di forza il proprio sigillo sulla gara, dopo pochi minuti di gioco; il pivot virtussino si fa largo senza troppi complimenti tra le maglie della difesa di casa e di mancino sigla lo 0-1. Il monologo carpigiano dei primi minuti si traduce nel raddoppio di Nosari, a coronamento di azione d’angolo perfettamente architettata dal quartetto gialloblù. Lo 0-3 firmato da Bigarelli (in foto) sembra destinato ad anestetizzare le velleità di rimonta dei padroni di casa, che tuttavia non si arrendono e, su dormita della retroguardia carpigiana, accorciano le distanze (1-3). Il forcing virtussino tuttavia prosegue e gli avversari, costretti nella propria metà campo, devono arrendersi all’ennesimo acuto di Bigarelli, che con un destro da applausi quasi abbatte la porta parmigiana, incidendo l’1-4. La reazione dei padroni di casa è tuttavia immediata e la rete del 2-4 tiene in bilico un match che i più pronosticavano già in ghiacciaia dopo la prima frazione. Alla ripresa dei giochi prosegue l’assalto virtussino, ma la scarsa vena delle bocche da fuoco gialloblù non schioda il tabellino dal poco rassicurante 2-4 del primo tempo; la rete della sicurezza, tuttavia, non tarda a concretizzarsi, ancora a opera di Bigarelli, vero e proprio hombre del partido, che si porta a casa il pallone. Al termine di un match in cui molti si attendevano una Virtus più travolgente, i ragazzi di mister Caleffi si aggiudicano tre punti fondamentali in vista dell’appuntamento di sabato prossimo: contro il Fanano sarà un match da vertigini, ma la Virtus non ha paura. La Virtus non ha paura di cadere, ma voglia di volare. Federico Campedelli Campionato Serie D Femminile Le biancorosse spopolano Femminile Carpi - S. Mauro a Mare: 5 - 0 I l Carpi parte in quarta già dai primi minuti e al 13° si porta in vantaggio con un bel gol di Ruosi. Le avversarie cercano di reagire e tentano il pareggio al 28°, ma l’estremo difensore biancorosso salva la porta delle carpigiane. Il Carpi è un ciclone e continua la sua avanzata: al 32° Ruosi segna la doppietta. Le biancorosse continuano la propria falcata e tentano di allungare il vantaggio con un bello scambio fra Montebugnoli e Ruosi prima, e con punizione di Montebugnoli poi, senza riuscirvi. Allo scadere del primo tempo il tentativo riesce, e il Carpi al 43° segna con la veterana Paoluzzi il terzo gol. Nel secondo tempo il Carpi si presenta ancora con la marcia inserita. Il S. Mauro vede qualche barlume di luce, ma è tutto Carpi. Al 56° Montebugnoli, partendo da metà campo, beffa la difesa avversaria e insacca la quarta rete. Dopo soli quattro minuti arriva, sempre con Montebugnoli, anche la quinta rete. Le squadre verso la fine del secondo tempo risentono del caldo ancora soffocante e si allungano, ma le biancorosse non lasciano spazio e controllano la partita. Chiara Bonanni 07.10.2011 n° 37 21 Liu Jo Volley Modena - NEL RICCO BOUQUET DI SPONSOR ENTRA CENTRO CALCOLO OFFICE & SHOP AUTOMATION Al fianco dello sport in rosa C entro Calcolo nasce a Carpi nel 1979 da un’idea di Franco Corradini e Giuliano Dell’Amico. La società si occupa di vendita e assistenza di macchine per ufficio. Già all’epoca i due soci operavano con un occhio rivolto al futuro: utilizzavano le nuove tecnologie come strumento indispensabile per il lavoro. Entrambi, forti dall’esperienza maturata nel settore, e molto attenti all’evoluzione del mercato e alle esigenze del cliente, promuovevano costantemente l’aggiornamento dei propri prodotti e dei servizi offerti. Oggi, quest’attività, con i suoi oltre trent’anni di lavoro alle spalle, sensibile alla realtà della vita quotidiana, è impegnata a proporre novità nel settore, come il sistema antirapina basato su personal computer e destinato a una clientela del settore pubblico e privato. Con Franco e Giuliano il cliente è al sicuro e può stare tranquillo. Tuttora i servizi che offrono sono molteplici: print, hardware, software, web, shop, design e security. Si tratta della gestione dell’ufficio nella sua totalità. E Centro Calcolo lo fa, dalla A alla Z. I punti di forza sono la sicurezza, la cura e la dimensione che ogni giorno entrambi i soci donano a ogni singolo cliente. Quando chiediamo a tutti e due cosa pensano di quest’unione sportiva e commerciale, ci spiegano: “entrambi abbiamo un’anima sportiva e agonistica. Siamo tennisti e ci sentiamo sempre molto motivati quando si prospettano all’orizzonte sfide importanti. Il fatto che la città di Carpi non avesse mai avuto una grande squadra di pallavolo femminile, ci ha spronati a partecipare attivamente, pallavolo Coppa Italia Serie B2 femminile Texcart batte Altedo: 3 a 2 Texcart Città di Carpi: Bonetti: 13 , Rebecchi: 15 , Benatti: 0 , Saccani: 1 , Lanza: 14 , Gaiuffi: n.e. , Marchi: 0 , Rapisarda: 8 , Garuti: 0 , Bettini: 15 , Versari: 2 , Dallari (L). All. Amari Battute Punto: 4 , Battute sbagliate: 13 , Muri 6 Altedo: Ferrari: n.e ,Masetti: n.e ,Luzzi: 0 , Solmi: 4 ,Muzioli: 0 , Ravanelli: 8 , Ruini: 8 , Pazziv: 15 , Tani: 15 , Rosi: 9 , Giorgi: n.e , Cristofori (L) All. Marone Battute Punto: 5 Battute sbagliate: 9 , Muri: 8 . Parziali: 25-22 25-17 16-25 13-25 7-15 Durata: 26’, 25’, 23’, 23’, 14’, Arbitri: Pratichizzo e Censi V ittoria in rimonta per le ragazze della Texcart Città di Carpi che dopo essersi trovate sotto 2 a 0 in casa delle avversarie bolognesi hanno trovato la forza di reagire e ribaltare il risultato. Sicuramente positiva la prova della formazione carpigiana allenata da coach Amari che sa soffrire e reagire prontamente nei momenti di difficoltà. Il gruppo è già compatto e la reazione di tutte le giocatrici ha permesso di ribaltare un match che sembrava ormai compromesso. Ma i tre parziali finali vedono la Texcart Città di Carpi dominare senza lasciare alcuno spazio alle bolognesi sopraffatte e ormai incapaci di porre un efficace contrasto al predominio della Texcart Città di Carpi. Polizia Municipale dell’Unione delle Terre d’Argine Successi sportivi Pallavolo Maschile La Cec vince il Trofeo Cabras S.Antioco - Cec Carpi: 2-3 (22-25, 25-22, 23-25, 25-22, 13-15) S.Antioco: Berton ne, Genna 11, Rinoldo 16, Pala ne, Dolfo 4, Rossi 4, Fadda (L), Gregori 14, Corti ne, Bagnole 17, Sabatino ne, Bortolozzo 11, Pintus. All.: Lai Cec Carpi: Pedron 5, De Marco 26, Lirutti 12, Busato 12, Piccinini 9, Spiga 7, Trentin (L); Possega, Zaghi ne, Hendriks 10, Di Primio. All.: Molinari Note: ace 5/1, b.s. 10/12, muri 19/19, errori punto 28/31; Vba attacco 36%, ricezione 55% /prf. 35%), Cec attacco 42%, ricezione 60% (prf. 43%); durata set 26’, 30’, 30’, 32’, 18’ Cec Carpi - Comer Iglesias: 3-2 (25-21, 23-25, 25-23, 28-30, 15-12) Cec Carpi: Pedron 2, De Marco 13, Lirutti 22, Busato 14, Piccinini 18, Spiga 11, Trentin (L); Possega, Zaghi ne, Hendriks 7, Di Primio. All.: Molinari Comer Iglesias: Murenu ne, Paulis (L2) ne, D’Auria 11, Martinez 1, Congiu ne, Pagano 10, Marchetti (L), Francesconi 17, Cremona ne, Scili 10, Della Nave 27, Ardu 2, Mocci ne. All.: Marotto Note: ace 7/8, b.s. 18/23, muri 22/9, errori punto 33/29; Cec attacco 47%,ricezione 56% (prf. 37%), Comer attacco 47%, ricezione 52% (prf. 25%); durata set 25’, 27’, 31’, 33’, 18’ O ttimo test in terra sarda per la Cec, che conquista il Trofeo Cabras davanti ai padroni di casa della Vba S.Antioco, Iglesias e Cagliari. Nella due giorni sull’Isola, la Cec ha sconfitto prima Iglesias in semifinale e poi S.Antioco in finale: due gare belle, combattute, entrambe finite al tie-break, in cui Carpi ha fatto vedere segnali di crescita sia sotto il punto di vista fisico che sul piano del gioco. Ottime infatti le prestazioni di tutti i biancoblu, con De Marco che dopo una semifinale in salita si è esaltato in finale (top scorer con 26 punti), i martelli Lirutti e Busato che si sono confermati delle certezze così come Trentin in seconda linea, un Piccinini in già dalla passata stagione, come sponsor della Universal Volley Modena. L’azienda Liu Jo è entrata a far parte dei nostri migliori clienti. Vivere l’entusiasmo dei fratelli Marchi e del vulcanico presidente Rino Astarita, ci ha ulteriormente motivati a far parte di questa bella avventura”. La Centro Calcolo è presente tra gli sponsor della Liu Jo Volley Modena perché, come spiega Corradini, “abbiamo visto il numeroso coinvolgimento di altre aziende cittadine che si sono aggregate e partecipano attivamente in questa nuova sfida sportiva”. Non è tutto. “Siamo anche molto motivati - concludono Corradini e Dell’Amico - perché si tratta di una squadra femminile. Carpi e il suo distretto produttivo di natura artigianale e industriale, deve molto alle donne. Da sempre sono la grande forza creativa, il motore instancabile del settore tessile. E non solo”. Francesca Succi pallavolo grande spolvero soprattutto a muro, la crescita di Pedron e Spiga e gli ottimi ingressi dei giovani Possega, Di Primio e Hendriks, determinanti. Domenica 9 ottobre chiusura del girone di Coppa Italia al PalaFerrari con Conselice. M ese di intensa attività sportiva per la Polizia Municipale dell’Unione delle Terre d’Argine, che si è distinta per i risultati ottenuti in campo nazionale. Durante la gara a cronometro del Campionato italiano di ciclismo su strada svoltosi a Reggio Emilia brillante è stata la prestazione dell’agente Marco Aguzzoli, in forza al Comando di Campogalliano, che si è classificato 3° di categoria nella prova sulla distanza e 4° nella prova a cronometro in un torneo che vedeva in gara quasi 100 ciclisti appartenenti alle forze di polizia di tutta Italia. Anche l’agente Fabrizio Golinelli, in forza al Comando di Carpi, si è classificato 2° di categoria ottenendo un ottimo piazzamento. Per quello che riguarda le bocce Franco Gozzi, brigadiere della Polizia Municipale di Carpi collocato a riposo, è salito ai vertici nel corso delle gare svoltesi recentemente a Palermo, ottenendo il primo posto nel Torneo dell’Amicizia e il 5° nel Campionato italiano individuale. In tali competizioni si sono sfidati una quarantina di atleti provenienti da varie città d’Italia. Nota di merito anche per il sempreverde Ermanno Pavesi (in foto) che continua, anche dopo il recente pensionamento, a rappresentare sul territorio italiano la città e la Polizia Municipale di Carpi e dell’Unione. Pavesi in occasione del 32° Campionato nazionale di corsa su strada riservato alle polizie italiane svoltosi ad Avola (Siracusa) è giunto primo nella categoria Pionieri e 44° nell’individuale su un totale di 80 atleti. 07.10.2011 n° 37 22 L a macchina organizzativa della Maratona d’Italia non conosce sosta. Da un anno ormai gli ingranaggi dell’A.S.D. Maratona d’Italia Sport, presieduta da Cristiana Barbolini, si muovono incessantemente per creare, mettere, togliere, spostare e re-interpretare ogni singola tessera del mosaico organizzativo che, nella seconda domenica di ottobre, per il 24esimo anno consecutivo, assumerà la forma di una variopinta nuvola di tshirt, muscoli, voci, suoni, striscioni e magia. Domenica 9 ottobre alle 9,15 si corre da Maranello (partenza di fronte al Museo Ferrari) a Carpi (in Piazza Martiri) su quel percorso di 42.195 metri che regala sempre qualcosa di nuovo sia al veterano che lo conosce come le proprie tasche che al neofita. Stimolati dalla risposta positiva dei numerosi partecipanti dello scorso anno, gli organizzatori ripropongono la Mezza Maratona (km 21,097) con arrivo al Parco Ferrari di Modena e la Trenta Chilometri (km 33,700) che, a differenza del 2010, vede la linea del traguardo traslata di quei 3.700 metri utili a sfiorare la suggestiva cornice di Castello Campori di Soliera. “La sfida che ogni anno ci troviamo ad affrontare Torna il 9 ottobre, a partire dalle 9,15, la 24a edizione della Maratona d’Italia Memorial Enzo Ferrari. radio bruno sarà la radio ufficiale della manifestazione Maratona d’Italia... una passione senza tempo Soprail momento della partenza da Maranello e a lato l’arrivo a Carpi in Piazza Martiri - afferma Cristiana Barbolini - non riguarda solo il numero delle iscrizioni che sempre più ci dobbiamo spartire con le numerosissime gare che, un anno per l’altro, vengono messe in calendario, ma è anche una sfida in termini di ricettività e intrattenimento. Siamo ben consapevoli che correre la Maratona ormai non è solo un’attività sportiva fine a se stessa ma, per molti versi è diventata un’occasione per visitare il territorio, stare in mezzo alla gente, vivere un fine settimana di svago e di sano divertimento, che noi del resto desideriamo offrire a coloro che rispondono alla nostra chiamata”. Quest’anno, infatti, la Piazza di Carpi verrà animata anche da momenti di musica, danza e gastronomia tra cui il tradizionale Pasta Party per gli atleti, che accompagneranno gli appuntamenti sportivi del weekend. Contestualmente ai 42, 21 e ai 30 km, il 9 ottobre partiranno da Maranello anche la Maratona Diversamente Abili e l’11^ edizione di SkatingRoller e Ski-Roll Marathon. Diretta su Rai sport domenica mattina a partire dalle 9,15. Per ciò che concerne le postazioni lungo il percorso che, con musica e animazione, saluteranno il passaggio degli atleti. non competitive, si svolgerà anche quest’anno, oltre alla tradizionale comminata non competitiva di 6 e 9 km, la Ki6KidsRun, charity run di 3 km il cui ricavato verrà interamente devoluto all’Associazione Buona Nascita per il progetto Sos Mamy. Partenza per tutti alle 8,30 da Piazza Martiri. Ancora una volta sarà Radio Bruno la radio ufficiale della manifestazione. Sul traguardo i dee jay dell’emittente leader per ascolti in Emilia Romagna animeranno la piazza e daranno voce agli speaker della Maratona. Saranno poi allestite due da non perdere L’associazione Italiana Celiachia alla Maratona C ome da tradizione consolidata, anche quest’anno l’Associazione Italiana Celiachia parteciperà all’evento Maratona d’Italia Memorial Enzo Ferrari. Gli atleti celiaci potranno trovare i rifornimenti al 10° chilometro , al 21° chilometro , al 33° chilometro e, infine, all’arrivo a Carpi. In Piazza Martiri è inoltre previsto l’allestimento di uno stand informativo, presente da sabato 8 a domenica 9 ottobre dove attraverso la vendita dei ciclamini si cercherà di favorire le nuove diagnosi. Domenica 9 dalle 10,30 alle 11,30 assaggi senza glutine e gara di palloncini per i nostri piccoli amici. Domenica 9 dalle 17,30 in poi a conclusione della manifestazione, happy hour con lambrusco, mortadella e ciccioli. 07.10.2011 n° 37 23 Tennis Bocce Raffa Ancora podi per le campionesse di casa nostra L a prima gara nazionale del 2011 - 2012 di Bocce Raffa si è tenuta a Stradellina di Pavia, domenica 2 ottobre. Le due campionesse d’Europa in forze alla Rinascita M.P.F. partono subito col piede giusto: Maria Losorbo si è classificata terza nella Categoria A, perdendo una partita già vinta contro Sara Monzio di Bergamo, mentre Sefora Corti, nonostante il girone di ferro in cui era inserita, ha battuto nella prima partita la Guzzi di Monza (12 - 0) mentre nella seconda ha sbaragliato Giada Menegazzi Rossignoli di Verona (12 - 2). Nella terza partita, la campionessa di casa nostra ha incontrato la grande Germana Cantarini di Cremona (Campionessa Italiana Categoria A1 e Campionessa del mondo). Un incontro bellissimo, giocato fino all’ultima boccia, terminato col punteggio 12 - 11 per la nostra Sefora Corti che, in semifinale, batte anche la modenese Carmen Torricelli (12 - 2) per arrendersi invece, in finale, complici la stanchezza e la tensione accumulate precedentemente, a Sara Monzio, col punteggio di 12 - 7. Classifica finale Categoria A 1 - Sara Monzio - Bergamo 2 - Sefora Corti - Rinascita M.P.F Carpi 3 - Maria Losorbo - Rinascita M.P.F Carpi 4 - Carmen Torricelli - Formigine Circolo Tennis Carpi - Campionato a Squadre Under 14 Napoli Campione Under 14 N Da sinistra Sefora Corti e Maria Losorbo SG La Patria - Atletica Leggera Abbas Hasnain campione regionale I Campionati regionali Cadetti di Atletica Leggera che si sono svolti sabato e domenica scorsi a Bologna hanno incoronato campione regionale sia del salto in lungo che del salto triplo l’atleta della SG La Patria di Carpi, Abbas Hasnain. Hasnain ha vinto il salto in lungo con la misura di 6,10: una gara che si è giocata sul centimetro, salto dopo salto, che gli ha dato la vittoria per soli 6 cm sul secondo classificato. Domenica è arrivata la seconda vittoria, questa volta nel salto triplo con un record personale 12,85 e la misura valida per poter partecipare ai Campionati Italiani il 7, 8 e 9 ottobre. In bocca al lupo! Per tutti i ragazzi che volessero provare a cimentarsi nell’atletica, la S.G. La Patria li aspetta in pista con una settimana di prova gratuita. el ricco programma tennistico dello scorso fine settimana ancora una volta il Circolo Tennis Carpi guadagna il plauso della Federazione Italiana Tennis e di tutti i circoli che hanno partecipato a questo Campionato a Squadre Under 14, per l’ottima organizzazione e ospitalità offerta ai giocatori, con il contributo del numeroso pubblico che ha assistito a una tre giorni di tennis. “Un vero successo - ha commentato a caldo il direttore del torneo Nilo Diacci - in un sol giorno abbiamo saputo organizzare la finale per il 3° e 4° posto e la finale per il 1° e 2° posto per il Campionato a Squadre e, in contemporanea, la finale del Torneo 4a categoria maschile. La categoria Under 14 ha dimostrato di essere una fascia di età connotata da grandi capacità: tecnica, tattica e buona determinazione”. Con una finale spettacolare, quasi 6 ore di gioco, il Tennis Club Napoli (in basso in foto) e il Tennis Club Genova si sono dati battaglia fino all’ultimo punto concluso con la vittoria del circolo napoletano nell’incontro decisivo di doppio, dove una maggiore determinazione dei ragazzi ha chiuso l’incontro con il punteggio di 64 - 63. Alla cerimonia finale ha partecipato anche l’assessore a Sport e Benessere di Carpi, Alberto D’Addese, il presidente della FederazioneTennis Emilia Romagna Carlo Cesari, il responsabile del settore giovanile della Federazione Italiana Tennis, Giancarlo Palumbo e lo sponsor tecnico Enrico Davolio, di Focherini Sport. 7° Torneo di 4a Categoria Maschile C ome da pronostico ha vinto Luca Collina giocatore del Circolo Tennis Casa Torre (Bologna) che ha avuto la meglio su Simone Ferrari (C.T. Fabbrico). Solidarietà al Circolo N el terzo giorno del torneo, il CTCarpi ha ospitato l’associazione Fedelux, associazione che raccoglie fondi da devolvere alla ricerca contro la leucemia. Paola Luzzi (in foto col presidente Loris Cavazzoli) dopo aver perso il figlio Federico, stroncato due anni fa da questa malattia, ha voluto sensibilizzare il mondo sportivo - e non solo - a tale patologia. Raccolti quasi 2mila euro. hicadv.it Giardino dei Principi. Il verde arriva in centro. Abitare è ecologico e confortevole al Giardino dei Principi, una finestra sul verde di un grande parco a soli 500 metri da Piazza Martiri. • Pannelli solari e fotovoltaici • Caldaia modulare centralizzata e contacalorie individuale • Finiture di alto pregio e aria condizionata • Sistema costruttivo antisismico • Giardino privato per appartamenti a piano terra Informazioni su benefici fiscali previsti dalla legge presso gli uffici CMB IO C I F I ED SSE A A IN CLad alto Tel. 059-6322301 - www.cmbcarpi.it rmioo a p s i r etic g r e en