Il blocchetto giallo - Associazione Succede solo a Bologna

Transcript

Il blocchetto giallo - Associazione Succede solo a Bologna
Bologna più che una città … è una famiglia!
Il blocchetto giallo
Di Luca Tosi
sto cercando delle piante
quei rimedi naturali,
estratti, fiori, essenze omeopatiche
di chissà che cazzo
c’è scritto così:
per stati d’ansia,
cefalea e
emicrania e
altre parolacce
quando spaccavo i pinoli
con i sassi
sulla panchina
a casa dei nonni
i pensieri bacati
non cadevano dagli alberi
la sera,
le carte,
il lampione,
l’appiccicaticcio del cocomero,
la calligrafia del nonno
segnava i punti
sul blocchetto giallo
la veglia abbuonava quel baro divertimento,
le zanzare, le bibite sgasavano
sulla chiusura del ramino.
ne facciamo un’altra?
no, a letto, diceva il nonno.
Bologna più che una città … è una famiglia!
lenzuolo,
alito al dentifricio,
il domani già sbrilluccicava
per l’ennesima rivincita.
A tavolino
Di Luca Tosi
è il primo quarto d’ora dopo mezzanotte
c’è una trasmissione dove parlano solo loro
la penna tenuta tra le dita
gesticolano di fronte alla telecamera
coi microfoni spillati alle cravatte
è la prima mezz’ora dopo mezzanotte
la coperta è accartocciata, le pende un braccio formicolante dal divano
il marinaio in porcellana sta seduto sul tavolino in vetro
il cuscino ribaltato
le pantofole sguaiate sul tappeto
è il terzo quarto d’ora dopo mezzanotte
e c’è la pubblicità
poi suona la sigla
si torna nel salottino dei prescelti
l’inviato dalla sede di Equitalia intervista un signore in giaccavento
cambio canale
un bollino rosso
l’intervista a Nino Frassica
la rassegna dei quotidiani
una rete che non prende
spengo
smanaccio
cosa posso farne di me?
niente, ve la do vinta.
Bologna più che una città … è una famiglia!
Il prato
Di Luca Tosi
consunto
al tramonto.
eri come un dopoguerra
egual giovane e rosso seppia,
fuori c’era aria
così buona
che a starsene chiusi in casa
pareva di essere l’inverno
appeso
in sala.
il cadavere
del buio crespo
gelido a muro
incorniciato
mentre noi
scomodi
come bimbi a gambe incrociate
nell’erba,
coccolati dai pruriti
dagli odori paterni
dai graffi del gioco
avevamo come
[nel consenso del fondo del petto]
la percezione adagio che
nel sole della sera
avremmo potuto
a tregua
distillare la libertà.