La fiducia degli agricoltori è frenata dalle sfide - Copa
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La fiducia degli agricoltori è frenata dalle sfide - Copa
ECON(12)9540:1 Risultati dell'indice di fiducia multinazionale degli agricoltori - Terzo trimestre del 2012 La fiducia degli agricoltori è frenata dalle sfide climatiche ed economiche Secondo un'inchiesta condotta in dieci Stati membri1 tra settembre e ottobre del 2012, la fiducia del settore agricolo è diminuita rispetto a sei mesi prima ma rimane leggermente ottimistica. L'indice di fiducia del Copa-Cogeca è calcolato due volte all'anno sulla base dei risultati di inchieste nazionali sulla valutazione degli agricoltori della situazione economica attuale e attesa dell'azienda agricola. L'ottimismo deriva principalmente dai coltivatori grazie a prezzi generalmente al rialzo e un'offerta di cereali adeguata, nell'insieme, alla domanda malgrado le sfide climatiche. La produzione animale, in particolare il latte, è schiacciata da costi di produzione più elevati e prezzi che si stanno riprendendo troppo lentamente rispetto ai costi. Tuttavia la situazione varia a seconda del settore e del paese anche in seno ai settori e ai paesi stessi e questi vari sviluppi necessitano un'analisi dettagliata. Il Belgio e la Polonia sono gli unici paesi in cui l'umore degli agricoltori è sempre più ottimistico. Il Belgio si sta riprendendo dopo due cicli di sentimenti negativi dominanti tra gli agricoltori. La fiducia dei produttori di cereali e di carne bovina è stata aumentata da ricavi migliori. Nel settore dell'allevamento l'umore dei produttori di carne suina è stabile: un miglioramento dopo la crisi della diossina, un aumento dei prezzi nel periodo estivo con un attuale ribasso. I produttori lattiero-caseari, però, rimangono indietro. Nell'orticoltura, solo i produttori di frutta sono soddisfatti dai prezzi attuali mentre il livello di produzione è stato colpito dalle basse temperature. I produttori di ortaggi e di fiori sono pessimisti a causa degli elevati costi dei carburanti. Anche in Polonia l'umore sta migliorando, tuttavia i sentimenti sono diversi a seconda del tipo di azienda agricola. Nelle colture, i produttori cerealicoli considerano la loro situazione attuale più favorevole rispetto alla primavera grazie a raccolti e prezzi migliori mentre per le patate la situazione non è soddisfacente. La valutazione degli allevatori e dei produttori lattiero-caseari è peggiorata rispetto a marzo del 2012 a causa a un'evoluzione negativa dei pezzi per il latte e la carne bovina rispetto ai mangimi, il leggero miglioramento nei prezzi della carne suina hanno invece ridato fiducia ai suinicoltori. Il recupero dalla primavera del 2012 è dovuto principalmente alle attese per il futuro, in particolare le future opportunità di aumento della produttività e della competitività dell'agricoltura polacca. In Germania, Francia e Ungheria l'umore è leggermente positivo ma meno rispetto alla primavera. Ad esempio, in Germania l'umore positivo è dovuto a una migliore analisi della futura situazione economica mentre la visione degli agricoltori sugli sviluppi attuali è meno positiva rispetto ai risultati di marzo. Un'evoluzione stabile o positiva nei pezzi al produttore per prodotti agricoli importanti come i cereali, la carne bovina e suina, e delle buone previsioni di raccolto aumentano la fiducia degli agricoltori. Tuttavia, i prezzi elevati dei mangimi, dei fertilizzanti, dei carburanti e dell'energia hanno un impatto negativo in particolare sugli allevatori. Le previsioni leggermente positive porteranno a un aumento nel volume degli investimenti nei prossimi sei mesi, principalmente nelle infrastrutture agricole. Per la Francia è la prima volta in due anni che l'umore sta peggiorando. Gli elevati costi di produzione gravano su tutti i tipi di azienda ma è anche la situazione economica generale a preoccupare gli agricoltori. La visione peggiore della situazione attuale viene dagli arboricoltori e orticoltori colpiti da cattive condizioni climatiche e raccolti scarsi, seguiti dai suinicoltori e avicoltori le cui difficoltà derivano principalmente da questioni sanitarie. I produttori lattiero-caseari si trovano in una situazione finanziaria difficile poiché i prezzi sono bassi e non seguono la tendenza mondiale, e i costi sono alti. I viticoltori e i produttori di verdura considerano che la situazione attuale sia buona. Tuttavia, i produttori cerealicoli sono i più pessimisti sul futuro anche se i prezzi attuali sono buoni. 1 Belgio (Fiandre), Germania, Francia, Italia, Ungheria, Paesi Bassi, Polonia, Romania, Svezia e Regno Unito. Copa - Cogeca | European Farmers European Agri-Cooperatives 61, Rue de Trèves | B - 1040 Bruxelles | www.copa-cogeca.eu EU Transparency Register Number | Copa 44856881231-49 | Cogeca 09586631237-74 Gli agricoltori ungheresi continuano a essere relativamente di buon umore malgrado la difficile situazione economica in generale e in agricoltura. Anche se i prezzi dei cereali stanno aumentando, sono controbilanciati da un cattivo raccolto (il mais in particolare è dimezzato rispetto al 2011) e da elevati costi di produzione. Una riduzione degli aiuti significherà che gli agricoltori dovranno contare sulle proprie risorse per effettuare nuovi investimenti. Guardando ai prossimi due, tre anni, gli agricoltori prevedono un miglioramento della loro situazione economica. In particolare sperano di lasciare dietro le spalle le cattive condizioni del 2012, di avere una situazione climatica migliore e, di conseguenza, un miglior raccolto. Alcune informazioni suggeriscono che gli agricoltori devono ancora fare molto per migliorare la loro competitività. Nel terzo trimestre del 2012, lo spirito imprenditoriale in tutto il settore agricolo olandese è stato moderatamente positivo. Si tratta della prima inchiesta nei Paesi Bassi e quindi non possiamo paragonarla con altre cifre. I sottosettori più pessimisti sono stati i settori dell'orticoltura, in particolare in serra, e della suinicoltura. I produttori di ortaggi in serra sono ancora segnati dalla crisi dell'E. coli del 2011 e stanno subendo elevati costi energetici. I suinicoltori hanno difficoltà con i margini a causa degli elevati prezzi dei mangimi. Vi è una crescente pressione sull'agricoltura per un uso più efficace dei fattori di produzione. I coltivatori sono stati più positivi grazie ai migliori prezzi per le patate e le granaglie. I produttori lattiero-caseari sono confrontati agli elevati prezzi dei mangimi ma da settembre i prezzi del latte stanno seguendo la tendenza mondiale. Le inchieste condotte nei rimanenti quattro paesi hanno rivelato un umore sempre più pessimista. In Romania2 la fiducia nella situazione attuale è scesa rispetto a marzo del 2012. Questa tendenza deriva dalle colture, dall'allevamento bovino e dal settore lattiero-caseario. I coltivatori hanno avuto il peggior raccolto dal 2007, ridotto dalle temperature elevate e dalla siccità. Come se non bastasse, i prezzi dei fertilizzanti gravano sui costi di produzione e l'evoluzione positiva dei prezzi dei cereali non è sufficiente per compensare queste spese. Per l'allevamento bovino e il settore lattiero-caseario, la situazione è difficile sia per i prezzi che per i costi. Come in Polonia, le future opportunità di aumento della produttività e le nuove tecnologie sono alla base di attese positive. In Italia, la cattiva situazione economica che fa stagnare la domanda è indicata come una delle cause esterne all'agricoltura che abbassano l'umore degli agricoltori. Gli imprevisti climatici che hanno danneggiato il raccolto e gli elevati costi dei fertilizzanti, dei mangimi e dei carburanti sono anch'essi responsabili di questa tendenza negativa. Tutti i tipi di azienda sono colpiti ma i più pessimisti sono i produttori di olio d'oliva seguiti dai produttori lattiero-caseari e gli allevatori. I viticoltori e i suinicoltori invece sono meno pessimisti perché prevedono prezzi più redditizi e una domanda che supererà l'offerta. Gli agricoltori britannici sono stati confrontati a varie sfide quest'anno, principalmente a causa di cattive condizioni climatiche che hanno colpito sia le colture che i pascoli e l'allevamento. La primavera è stata secca, seguita da forti precipitazioni in estate e in autunno. Di conseguenza il livello di fiducia è sceso rispetto ai buoni risultati nell'insieme rispetto all'anno precedente. Ciò riguarda sia la fiducia nel breve termine che nel lungo termine. Tutti settori sono più o meno preoccupati della loro situazione attuale ma i produttori di carne bovina e caprina, i produttori lattiero-caseari e i suinicoltori sono pessimisti anche rispetto alla situazione futura. I produttori lattiero-caseari considerano che la loro situazione sia peggiorata. I fattori alla base di queste preoccupazioni sono i costi di produzione, i vincoli normativi e legislativi e la situazione economica generale. Questo contesto difficile rende improbabile un aumento della produzione. Infine, la percezione degli agricoltori svedesi in merito alla loro redditività è negativa e sta peggiorando. In generale, la forte corona svedese esercita una pressione al ribasso sul reddito agricolo. In particolare, tutti i produttori lattiero-caseari considerano che la loro situazione sia peggiorata a causa della riduzione dei prezzi rispetto alla tendenza mondiale, e all'aumento parallelo dei costi. Anche i produttori di carne bovina e suina considerano che la loro situazione sia peggiorata rispetto all'inizio dell'anno con l'aumento dei prezzi dei mangimi. I coltivatori sono gli unici a essere soddisfatti e speranzosi per il futuro. 2 L'inchiesta in Romania è condotta su agricoltori con più di 60 ettari. 2|3 Situazione economica attuale dell'azienda - saldo delle risposte -100 = pessimismo, +100 = ottimismo Situazione economica attuale e attesa dell'azienda - indice Futura situazione attesa dell'azienda saldo delle risposte -100 = pessimismo, +100 = ottimismo Indice di fiducia aggregato Dati compilati dal Copa-Cogeca sulla base di dati nazionali Dichiarazione di limitazione di responsabilità Il Copa-Cogeca ringrazia il Dipartimento dell'agricoltura e della pesca del governo fiammingo, il DBV (Deutscher Bauernverband e.V.), la FNSEA (Fédération Nationale des Syndicats d'Exploitants Agricoles), l'ISMEA (Istituto di Servizi per il Mercato Agricolo Alimentare), l'Associazione tedesca dei macchinari agricoli (VDMA), il LEI (Università di Wageningen), l'LTO Paesi Bassi, l'LRF (Lantbrukarnas Riksförbund) e l'NFU (National Farmers' Union) Inghilterra e Galles per aver fornito i dati che sono stati utilizzati. Tuttavia il Copa-Cogeca è l'unico responsabile del trattamento dei dati presentati. 3|3