Estetisti. decreto lavaggio mani e pavimenti

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termico, le quote di contributo corrispondente a ciascuno
di essi, con le modalità indicate, a titolo di pagamento
a saldo del contributo previsto dall’Accordo Volontario
Settoriale per l’anno 2006 approvato con delibera di G.R.
n. 1/2006;
3. di dichiarare il contributo esente da ritenuta ai sensi
dell’art. 28 del DPR n. 600/73;
4. il presente atto è pubblicato integralmente sul BURT
ai sensi dell’art. 5 bis comma 1 lettera f, della L.R. 23/2007
e successive modifiche e integrazioni e sulla banca dati
degli atti amministrativi della Giunta regionale ai sensi
dell’ art. 18 comma 2 della medesima L.R. 23/2007. E’
escluso dalla pubblicazione integrale l’allegato “ A “ ai
sensi dell’art. 6, comma 2, della L.R.23/2007 e della
direttiva approvata con D.G.R. 167/2007
Il Dirigente
Edo Bernini
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Vista la legge regionale 31 maggio 2004, n. 28
“Disciplina delle attività di estetica e di tatuaggio e
piercing” come modificata dalla legge regionale 27 luglio
2007, n. 40;
Visto il Regolamento di attuazione della legge
regionale 31 maggio 2004, n. 28 “Disciplina delle attività
di estetica e di tatuaggio e piercing” emanato con DPGR
del 2 ottobre 2007, n. 47/R come modificato dal DPGR
del 6 agosto 2008, n. 44/R, che prevede:
- all’art. 25 l’adozione di linee guida che
disciplinano:
- la pulizia dei pavimenti, delle pareti e degli arredi
- la manutenzione degli impianti di ventilazione e
degli impianti di scarico
- all’art. 61 l’adozione di linee guida che disciplinano
il lavaggio delle mani e la pulizia delle unghie
- all’art. 81 l’approvazione di apposita informativa
inerente i rischi legati all’esecuzione dei trattamenti di
tatuaggio o piercing e sulle precauzioni da tenere dopo
l’effettuazione degli stessi;
Direzione Generale Diritto alla Salute e Politiche di
Solidarietà
Area di Coordinamento Sanità
Settore Igiene Pubblica
Viste le “Linee guida per la pulizia dei pavimenti, delle
pareti, e degli arredi e la manutenzione degli impianti
di ventilazione e degli impianti di scarico”, contenute
nell’allegato “A”, parte integrante del presente decreto;
DECRETO 30 marzo 2009, n. 1328
certificato il 01-04-2009
Viste le “Linee guida per il lavaggio delle mani e la
pulizia delle unghie”, contenute nell’allegato “B”, parte
integrante del presente decreto;
L.R. 28/04 “Disciplina delle attività di estetica e
di tatuaggio e piercing”. Approvazione ai sensi degli
artt. 25, 61 e 81 del DPGR 2 ottobre 2007, n. 47/R
delle “Linee guida per la pulizia dei pavimenti, delle
pareti e degli arredi e la manutenzione degli impianti
di ventilazione e degli impianti di scarico”, delle
“Linee guida per il lavaggio delle mani e la pulizia
delle unghie” e delle “Informative inerenti i rischi
legati all’esecuzione dei trattamenti di tatuaggio e
piercing”.
Viste l’ “Informativa inerente i rischi legati all’esecuzione dei trattamenti di tatuaggio e sulle precauzioni da
tenere dopo l’effettuazione degli stessi”, contenute nell’
allegato “C”, parte integrante di questo decreto, nonché
l’“Informativa inerente i rischi legati all’esecuzione dei
trattamenti di piercing e sulle precauzioni da tenere dopo
l’effettuazione degli stessi”, contenute nell’allegato “D”,
parte integrante del presente decreto;
IL DIRIGENTE
Ritenuto di approvare le linee guida contenute negli
allegati “A” e “B” e le informative di cui agli allegati “C”
e “D”, parti integranti del presente decreto;
Visto quanto disposto dall’art. 2 della LR 1/2009,
“Testo unico in materia di organizzazione e ordinamento
del personale” che definisce i rapporti tra gli organi di
direzione politica e la dirigenza;
Visto quanto disposto dagli artt. 6 e 9, della sopra
citata LR 1/2009, inerenti le competenze dei responsabili
di settore;
Visto il decreto n. 1530 del 5 aprile 2007 con il quale
la sottoscritta è stata nominata Responsabile del Settore
“Igiene Pubblica”;
DECRETA
1. di approvare per le motivazioni espresse in
narrativa:
- le “Linee guida per la pulizia dei pavimenti, delle
pareti e degli arredi e la manutenzione degli impianti
di ventilazione e degli impianti di scarico” - art.25 del
DPGR 2 ottobre 2007, n. 47/R - di cui all’allegato “A”,
parte integrante del presente decreto;
- le “Linee guida per il lavaggio delle mani e la pulizia
delle unghie” - art. 61 del DPGR 2 ottobre 2007, n. 47/R
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- di cui all’allegato “B”, parte integrante del presente
decreto;
- l’“Informativa inerente i rischi legati all’esecuzione
dei trattamenti di tatuaggio e sulle precauzioni da tenere
dopo l’effettuazione degli stessi” - art. 81 del DPGR
2 ottobre 2007, n. 47/R - di cui all’ allegato “C”, parte
integrante di questo decreto, nonché l’“Informativa
inerente i rischi legati all’esecuzione dei trattamenti di
piercing e sulle precauzioni da tenere dopo l’effettuazione
degli stessi” - art. 81 del DPGR 2 ottobre 2007, n. 47/R
- di cui all’ allegato “D”, parte integrante del presente
decreto.
Il presente atto è pubblicato integralmente sul BURT
ai sensi dell’art. 5 comma 1 lettera f) della LR 23/2007
e sulla banca dati degli atti amministrativi della Giunta
regionale, ai sensi dell’art. 18 comma 2 della medesima
LR 23/2007.
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Il Dirigente
Emanuela Balocchini
SEGUONO ALLEGATI
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Allegato A
Art. 25 comma 1 DPGR 02.10.07, n. 47/R
Linee guida per la pulizia dei pavimenti, delle pareti, degli arredi e la manutenzione degli impianti
di ventilazione e degli impianti di scarico.
a)
-
Pavimenti
La pulizia dei pavimenti è effettuata mediate:
spazzamento ad umido, o con panni elettrostatici, o mediate l’impiego di aspirapolvere
preferibilmente con filtro ad acqua;
lavaggio con prodotti detergenti reperiti in commercio e utilizzati secondo le indicazioni
previste in etichetta.
-
Decontaminazione superfici: in caso di presenza di sangue su pavimenti, mobili e piani di
lavoro l’operatore deve:
- Indossare i guanti (da pulizia)
- Rimuovere lo sporco con teli monouso
- Pulire con acqua e sapone
- Sciacquare e disinfettare con ipoclorito (candeggina), con diluizioni 1:10
In presenza di quantità notevoli di sangue oltre a quanto sopra indicato dopo aver indossato i
guanti (da pulizia):
- Coprire la zona con teli monouso impregnati di ipoclorito diluizione 1:10
- Aspettare 10 minuti e rimuovere il materiale con l’ausilio di attrezzature per la pulizia
(scopa e paletta).
-
Docce
La pulizia delle docce è effettuata mediante:
impiego di prodotti detergenti reperiti in commercio e utilizzati secondo le indicazioni
previste in etichetta;
accurata pulizia delle “cipolle” di erogazione acqua avendo particolare cura della rimozione
di residui e sedimenti calcarei.
-
Pareti
La pulizia delle pareti è effettuata mediante:
accurata spolveratura
lavaggio, nelle parti impermeabili, con prodotti detergenti reperiti in commercio e utilizzati
secondo le indicazioni previste in etichetta.
-
Arredi
La rimozione della polvere dagli arredi è effettuata utilizzando, a seconda delle superfici da
pulire, panni cattura polvere o apparecchi aspirapolvere preferibilmente con filtro ad acqua
oppure stracci inumiditi con soluzioni detergenti.
-
Manutenzione e pulizia di impianti di ventilazione
Gli impianti di ventilazione forzata o di trattamento termico a completo ricircolo sono
sottoposti a manutenzione generale periodica con frequenza concordata con la ditta
incaricata.
b)
Nell’effettuazione della pulizia e manutenzione dell’impianto è prestata particolare
attenzione alla strumentazione dell’impianto che umidifica l’aria immessa negli ambienti al
fine di evitare la contaminazione da Legionella
-
Pulizia degli impianti di scarico
E’ curata con particolare attenzione l’efficacia degli impianti di raccolta e scarico delle
acque reflue nere e saponose.
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Allegato B
Art. 61 comma 3 DPGR 02.10.07, n. 47/R
Linee guida per il lavaggio delle mani e la pulizia delle unghie
Le mani devono essere accuratamente lavate, almeno nelle seguenti occasioni:
- Il lavaggio delle mani deve effettuarsi prima di ogni seduta di tatuaggio o esecuzione di
piercing e prima di procedere alle operazioni di sterilizzazione;
- Prima e dopo avere usato il servizio igienico, avere fumato, mangiato, bevuto, o dopo essersi
toccato il naso, bocca o aver usato un fazzoletto;
- Dopo un contatto certo o sospetto con sangue, o con materiale organico del cliente o
proprio.
Devono essere osservate le seguenti procedure:
-
-
Inumidire le mani ed i polsi con acqua tiepida per ottenere una migliore azione detergente
rispetto all’utilizzo di acqua fredda;
Prelevare, dal distributore di sapone liquido, una dose sufficiente;
Frizionare vigorosamente le superfici insaponate ponendo particolare attenzione agli spazi
interdigitali, alle estremità delle dita ed alla zona periungueale per un tempo di almeno 30
secondi (durante la frizione delle mani sfregare palmo contro palmo, il palmo destro contro
il dorso della mano sinistra e viceversa, sfregare i palmi fra loro con le dita intrecciate,
ruotare il pollice all’interno del palmo dell’altra mano ed infine strofinare la punta delle dita
di ogni mano sul palmo dell’altra mano);
Risciacquare abbondantemente e con cura con acqua tiepida dalla mano verso il gomito;
Asciugare accuratamente le mani.
Si raccomanda l’uso di creme o lozioni per le mani per ridurre al minimo la comparsa di dermatiti
associate a lavaggio delle mani.
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Allegato C
Art. 81 comma 2 DPGR 02.10.07, n.47/R
Informativa inerente i rischi legati all’esecuzione dei trattamenti di tatuaggio e sulle precauzioni da
tenere dopo l’effettuazione degli stessi
Per quanto attiene all’attività di tatuaggio:
-
La scrupolosa applicazione delle modalità di sterilizzazione delle attrezzature utilizzate,
disinfezione della cute interessata dal tatuaggio e asepsi in tutte le operazioni eseguite
durante un tatuaggio è in grado di ridurre significativamente il rischio della trasmissione di
malattie infettive ma non è in grado di azzerarlo.
In particolare si possono manifestare le seguenti infezioni:
o infezione superficiale della cute (impetigine, ectima);
o infezioni profonde della cute (foruncolosi, erisipela);
o epatiti da virus di tipo B e di tipo C;
o A.I.D.S. (Sindrome da Immunodeficienza Acquisita);
o tetano.
-
Benché nella pratica di tatuaggio vengano usati pigmenti dichiarati atossici non è possibile
escludere, nel singolo caso, il rischio di reazioni allergiche a sostanze in essi contenuti.
-
L’introduzione di pigmenti nel derma può far manifestare malattie quali psoriasi, lichen
planus e sarcoidosi;
-
Dopo l’esecuzione di un tatuaggio, la cute interessata presenta una naturale reazione
infiammatoria che, di regola, non si protrae oltre 2 – 3 settimane. Durante questo periodo di
tempo il cliente ha il dovere di proteggere la parte tatuata da stimoli fisici (quali ad esempio
l’esposizione al sole od a lampade abbronzanti), curando con particolare attenzione la
pulizia personale soprattutto della zona interessata ;
-
In caso di “pentimento”, dopo l’esecuzione di un tatuaggio, nessuna delle tecniche oggi
disponibili è in grado di garantire la sua rimozione con risultati esteticamente validi. E’
comunque ipotizzabile che la rimozione raggiunga risultati migliori su tatuaggi
monocromatici e di piccole dimensioni.
Cheloidi: A seguito di esecuzione di tatuaggio, in soggetti predisposti, è possibile che si verifichi
l’insorgenza di Cheloidi. I Cheloidi sono cicatrici esuberanti che si estendono oltre i limiti della
lesione primitiva. Sono prevalentemente asintomatici e la loro formazione crea un inestetismo. Il
cheloide è estremamente difficile da trattare. Tende infatti quasi sempre a recidivare in forma più
grave dopo ogni tentativo di trattamento. Di norma comunque la formazione di cheloidi avviene nel
caso in cui il tatuatore ha effettuato in maniera non corretta il tatuaggio (eccessiva penetrazione
degli aghi, eccessiva pressione, utilizzo di numero di aghi eccessivo)
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Allegato D
Art. 81 comma 2 DPGR 02.10.07, n. 47/R
Informativa inerente i rischi legati all’esecuzione dei trattamenti di piercing e sulle precauzioni da
tenere dopo l’effettuazione degli stessi
-
La scrupolosa applicazione delle modalità di sterilizzazione delle attrezzature utilizzate,
disinfezione della cute interessata dal piercing e asepsi in tutte le operazioni eseguite durante
un piercing è in grado di ridurre significativamente il rischio della trasmissione di malattie
infettive ma non è in grado di azzerarlo.
In particolare si possono manifestare le seguenti infezioni:
o infezione superficiale della cute (impetigine, ectima);
o infezioni profonde della cute (foruncolosi, erisipela);
o epatiti da virus di tipo B e di tipo C;
o A.I.D.S. (Sindrome da Immunodeficienza Acquisita);
o tetano.
-
In caso di piercing nella porzione cartilaginea del padiglione auricolare o del naso si deve
tener presente che il tessuto cartilagineo è scarsamente vascolarizzato e può andare in
necrosi in caso di complicazioni infettive.
-
Benché nella pratica di applicazione piercing vengono usati monili o pre-orecchini
dichiarati atossici, non è possibile escludere, nel singolo caso, il rischio di reazioni
allergiche a sostanze in essi contenuti.
-
Dopo l’esecuzione di un piercing, la cute interessata presenta una naturale reazione
infiammatoria che, di regola, si protrae per alcune settimane. La durata di tale reazione
infiammatoria è variabile a seconda della parte anatomica perforata. Durante questo periodo
di tempo il cliente ha il dovere di proteggere la parte anatomica perforata da stimoli fisici
(quali ad esempio l’esposizione al sole, a lampade abbronzanti, sfregamento con abiti, ecc.),
curando con particolare attenzione la pulizia personale soprattutto della zona interessata.
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