augusto vera - Turismo Amelia

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augusto vera - Turismo Amelia
CON IL PATROCINIO DI
PROGRAMMA
Comune di Amelia
ORE 15.00
Introduzione
ORE 15.30
Marco Moschini
(Università degli Studi di Perugia),
Augusto Vera e la filosofia italiana
dell’Ottocento.
ORE 16.00
Andrea Bellantone
(Institut Catholique - Toulouse),
Augusto Vera e l’eclettismo di Cousin.
ORE 16.30
Edoardo Mirri
(Università degli Studi di Perugia),
I preliminari alla logica hegeliana.
ORE 17.00
Coffee Break
ORE 17.15
Vincenzo Vitiello
(Università Vita-Salute San Raffaele di Milano),
Augusto Vera e Bertrando Spaventa:
Confronto tra due 'letture' della hegeliana
Fenomenologia dello spirito.
ORE 17.45
Giulio Goria
(Istituto Scienze Umane di Firenze),
Ethos e Legge. Vera e Spaventa interpreti
di Hegel.
ORE 18.15
Davide Grossi
(Istituto Italiano per gli Studi Storici - Napoli)
Sul problema dell’Assoluto.
ORE 18.45
Discussione
Università degli
Studi di Perugia
Dipartimento di
Scienze Umane e
della Formazione
Provincia di Terni
CONVEGNO
DI STUDI
IL PENSIERO DI
AUGUSTO
VERA
A DUECENTO ANNI DALLA NASCITA.
CON IL CONTRIBUTO DI:
1813-2013
SI RINGRAZIA:
MODERA: Giacomo Petrarca
Per gli studenti dei licei e degli istituti aderenti all’iniziativa,
la partecipazione al convegno comporta l’attribuzione di
CREDITI FORMATIVI.
Amelia, Parigi, Napoli.
SABATO 7 DICEMBRE 2013
ore 15.00 - Sala Flavio Boccarini - Amelia
PRESENTAZIONE
Amelia, Parigi, Napoli segnano le principali tappe
della vita di Augusto Vera, filosofo e politico tra i primi
ad aver tradotto e interpretato l’opera di G.W.F. Hegel.
Nato ad Amelia il 4 maggio 1813, si trasferì presto in
Francia, dove venne in contatto con le principali
correnti filosofiche dell’epoca e iniziò a dedicarsi allo
studio della filosofia hegeliana. In quegli stessi anni
insegnò nei più prestigiosi istituti universitari
dell’epoca.
Dopo il colpo di Stato di Napoleone III lasciò la Francia
per l’Inghilterra, dove visse di lezioni private e approfondì gli studi sulla filosofia hegeliana; negli stessi
anni, si dedicò alla traduzione in lingua francese e al
commento dell’Enciclopedia delle scienze filosofiche
di Hegel, guadagnandosi così la fama di finissimo
studioso dell’idealismo tedesco e del pensiero
hegeliano. Nel 1959 rientrò in Italia su invito dell’amico
Terenzio Mamiani (al tempo ministro dell’Istruzione), e
in seguito Francesco De Sanctis lo volle come docente
all’Università di Napoli, dove Vera insegnò fino alla
sua morte, sopraggiunta il 13 luglio 1885.
Il presente convegno intende riportare l’attenzione
sulla figura e sull’opera filosofica di un pensatore
senza dubbio controverso e, forse, ingiustamente
trascurato, interrogando nuovamente la sua opera e i
problemi ch’essa può – ancora oggi – sollevare.
Se, come scrive Hegel, compito della filosofia è di
apprendere il ‘proprio’ tempo in pensieri, allora anche
questo re-interrogare un singolo autore, diventa molto
più di una semplice ‘celebrazione’; esso costituisce il
‘pretesto’ di un incontro, l’occasione per
un’interrogazione ulteriore che ci chiama e ci coinvolge – ancora una volta – alla pratica dell’esercizio
filosofico. A partire da Vera, dunque, ma anche oltre.
Andrea Bellantone (1978) è maître de conférences presso
l'Institut Catholique de Toulouse e insegna a contratto all'Université Paris I (Panthéon-Sorbonne). Insegna inoltre all'Institut
pour la philosophie comparée e all'Institut Catholique de Paris.
Dirige la collana «Philosophie italienne» (Hermann, Paris) e «La
Ragione aperta» (Le Lettere, Firenze). Le sue attività di ricerca
si concentrano sul pensiero di espressione francese, italiana e
tedesca tra otto e novecento, con particolare attenzione alle
tendenze spiritualiste e idealiste. Tra le sue pubblicazioni:
Hegel in Francia (Rubbettino, 2006, tr. fr. Hermann, 2011), Tra
eclettismo e idealismo. Frammenti di filosofia francese dell'Ottocento (CLEUP, 2010), La métaphysique possible. Philosophies de l'esprit et modernité (Hermann, 2012). Di Augusto
Vera ha curato l'edizione italiana della tesi Sulla dottrina del
termine medio in Platone, Aristotele e Hegel (Le Lettere, 2010)
e la riedizione francese della Introduction à la philosophie de
Hegel (Hermann, 2011).
Giulio Goria (1986) è dottorando in filosofia teoretica
presso il SUM di Firenze; collabora con le cattedre di Metafisica
e Filosofia della storia presso l'Università Vita-Salute San
Raffaele di Milano. Ha curato con G. Petrarca il numero de "Il
Pensiero" dedicato alla Teologia politica (ESI, 2/2011); una sua
monografia dedicata a Kant è in corso di pubblicazione presso
la casa editrice ETS di Pisa.
Davide Grossi (1984) è borsista presso l’Istituto Italiano per
gli Studi Storici. Collabora alla cattedra di Ontologia Fondamentale e di Estetica, tenuta da Massimo Donà, presso
l’Università Vita-Salute San Raffaele di Milano. Insegna Metafisica e Psicologia presso l’Università Europea di Roma. Ha
curato la pubblicazione delle lezioni milanesi di Emanuele
Severino: Volontà, Fede e Destino (Mimesis, 2008). E’ autore
con R. Ebgi de: L’infinito Intorno. Studio sul Sofista di Platone
(Alboversorio, 2007).
Edoardo Mirri (1930) è professore emerito di Filosofia
Teoretica nell’Università degli Studi di Perugia, dove ha
insegnato Storia della filosofia e Filosofia Morale. Persegue il
suo ideale speculativo in un continuo colloquio con i pensatori
“essenziali” della storia della filosofia, da Platone a Spinoza, da
Hegel a Heidegger, con un interesse particolare per la filosofia
italiana (tra cui il pensiero di Carabellese). Tra le sue numerose
pubblicazioni: La metafisica nel Nietzsche (Ed. Alfa, 1961); Il
concetto di filosofia in Platone (Ed. Alfa, 1966); Teodorico
Moretti-Costanzi. La vita e le opere (Carabba, 1990); Il pensare
poetante in Martin Heidegger (Armando editore, 2000);
L’essenza della filosofia (Morlacchi, 2010). Ha curato gli Scritti
teologici giovanili (Guida, 1972) e gli Scritti giovanili (Guida,
1993) di Hegel e, insieme a M. Moschini, le opere di Teodorico
Moretti-Costanzi (Bompiani, 2009).
Marco Moschini (1963) è professore Ordinario in Filosofia
Teoretica dell’Università di Perugia. La sua attività di ricerca è
iniziata concentrandosi su specifici aspetti della ontologia e
del pensiero metafisico. Ha cominciato ad affrontare il pensiero di Cusano concentrandosi sul suo concetto di principium e
sapientia; ha esteso poi il suo campo di indagine al concetto di
“Idea” nella logica idealistica. La sua principale linea di
interesse ora è il dibattito sui concetti di "persona " e di
coscienza. Autore di numerosi saggi filosofici, tra le sue
pubblicazioni ricordiamo: Cusano nel tempo. Letture e
interpretazioni (Armando Editore, 2000); Il principio e la
figura. Ontologia e dialettica nel pensieri di Nicolò Cusano
(Carabba, 2008). Di Augusto Vera, ha curato l’Introduzione alla
Logica di Hegel (EFFE 2004).
Vincenzo Vitiello (1935) insegna Filosofia della Storia
presso l’Università Vita-Salute San Raffaele di Milano.
Studioso di Vico, dell’idealismo classico tedesco e del pensiero di Nietzsche e Heidegger in rapporto con la filosofia greca
e la tradizione cristiana, ha elaborato una teoria ermeneutica,
la “Topologia”, fondata su una reinterpretazione del concetto
di spazio come orizzonte trascendentale dell’operare umano.
Gli sviluppi recenti della Topologia riguardano in particolare la
Genealogia del linguaggio e del tempo. Ha tenuto cicli di
conferenze e seminari in Europa, negli USA e in America latina.
I suoi scritti sono stati tradotti in varie lingue. Dirige la Rivista
di Filosofia “Il Pensiero”. Tra le sue numerose pubblicazioni:
Topologia del moderno (Marietti, 1992); Il Dio possibile (Città
Nuova, 2002); Hegel in Italia. Dalla storia alla logica (Guerini e
Associati, 2003); Vico. Storia-Linguaggio-Natura (Storia e
Letteratura, 2008); Ripensare il Cristianesimo-De Europa
(Ananke, 2008); L’ethos della topologia. Un itinerario di
pensiero (Le Lettere, 2012). Ha recentemente curato, con M.
Sanna, la pubblicazione delle tre edizioni della Scienza Nuova
di Vico (Bompiani, 2012).